CONTINUANO i
SUICIDI fra gli AGRICOLTORI INDIANI
vedi:
AGRICOLTORI Sardi che Falliscono
India,
echi di una strage (suicidi degli
agricoltori, le cause) - 23/09/2016
http://temi.repubblica.it/micromega-online/india-echi-di-una-strage/
L'anno scorso 249 casi nel
Maharashtra: l'85%
del reddito se ne va in mezzi tecnici - India News) - MUMBAI, gennaio
2005: L’Alta Corte di
Bombay ha chiesto quest’oggi al
Tata Institute
of Social Sciences (TISS) di inoltrare entro 4
settimane un rapporto del loro studio sulle
cause dei
suicidi avvenuti l’anno scorso tra gli
agricoltori di Maharashtra.
Un affidavit messo agli atti sostiene che sono
stati riportati 294 casi di suicidio e che è
stata data una compensazione di centomila rupie
a 71 famiglie.
L’Avvocato Generale V. A. Thorat, ha dichiarato che
le restanti famiglie potrebbero presentare
domanda al TISS, il quale ha a sua volta la
facoltà di raccomandare il loro caso al governo
per una compensazione, nel caso in cui la loro
rivendicazione venga considerata autentica.
La corte ha anche concesso ai giudici del
distretto di Nandes, Jalna e Parbhani due
settimane per presentare i loro rapporti sui
suicidi commessi dagli agricoltori.
Qualche tempo prima la corte aveva chiesto al
Capo Segretario di Maharahstra di preparare e
presentare un rapporto sul numero degli
agricoltori suicidi in Maharashrta ed anche di
dichiarare quali passi erano stati fatti per
evitare queste morti.
La corte, prendendo nota della lettera, ha
chiesto allo Stato di indagare sulle morti ed
identificarne le cause.
La lettera è stata scritta da V B Karmakar,
segretario di
All India Biodynamic and Organic
Farming Association (l’associazione Indiana di
agricoltura biologica e biodinamica) che ha
dichiarato che bisognerebbe esaminare a fondo la
vera ragione
che sta dietro le morti degli
agricoltori.
A suo parere gli agricoltori si sono suicidati a
causa dei raccolti scarsi, risultato di un utilizzo eccessivo di
fertilizzanti chimici
nonché di varie altre ragioni.
Ha inoltre detto che gli agricoltori
spendevano circa l’85% del loro introito
nell’acquisto di questi
fertilizzanti, il
che li lasciava con poco o niente
e che depauperavano i terreni agricoli.
(T.A.)
La lettera era già stata spedita all’esattore di
Jalna, ma era stata ignorata e per questo motivo
Karmakar ha scritto al Giudice Capo.
- Traduzione
di Barbara Garofoli
(T.A.) -
Per terreno agricolo si intende il terreno
adibito all’esercizio delle attività agricole, e
viene qualificato come "imprenditore agricolo"
chi esercita una attività diretta alla
coltivazione del fondo, alla silvicoltura,
all’allevamento del bestiame e alle attività
connesse, quali la trasformazione o
l’alienazione dei prodotti agricoli, quando esse
rientrano nell’esercizio normale
dell’agricoltura.
.....ed intanto:
SYNGENTA, UTILE 2004 A +124% -
Il colosso dell'agro business vede in positivo
anche il 2005
(ANSA) - LONDRA,
10 FEB - Syngenta, tra i principali produttori di composti
chimici per l'agricoltura, ha chiuso il 2004 con un utile netto
cresciuto del 124%. Il bilancio mostra una crescita dell'utile
da 340 milioni di dollari del 2003 a 762 milioni del 2004.
In forte crescita anche le vendite salite
dell'11% (da 6,5 miliardi di dollari del 2003 a 7,3 miliardi del
2004).
L'ebitda e' cresciuto del 18%. In forza dei
risultati, i vertici di Syngenta si dicono ottimisti, almeno per
il 2005 e per il 2006.
Commento NdR: Se non avessero dato
ascolto alle
multinazionali della
chimica, ma
seguito l'Agricoltura naturale cio' NON sarebbe avvenuto !
Dai Vulcani e dalla Lava, carica di
Silicio, si trae un ottimo concime per l'agricoltura; le piante
(di qualsiasi tipo) divengono piu'
sane, cioe'
non vengono facilmente attaccate dalle malattie,
sono piu' belle, ed i loro frutti piu' odorosi e saporiti !
questo e' cio' che la natura ha messo a ns disposizione e
che le
multinazionali
della
chimica e
dei
farmaci
e
vaccini,
hanno nascosto per vendere i loro veleni pericolosi per l'uomo,
il regno animale e quello vegetale.
Molti
allevatori
stanno iniziando ad alimentare i loro animali
con questi vegetali coltivati con questi concimi
naturali, ed hanno
dimostrato che i loro animali sono molto piu'
sani (non utilizzano farmaci nei loro
allevamenti), piu' vivaci e piu' belli ed a
minore tenore di grassi nell'organismo ( -4%).
vedi:
Appello agli Allevatori
 |
OGM,
250.000 suicidi tra
gli agricoltori. “Il mercato in mano alle
multinazionali”
- 09/11/2011
Quindici milioni di contadini sono ostaggio
degli
Ogm,
e 250.000 agricoltori – ridotti sul lastrico –
si sono tolti la vita negli ultimi anni. È
l’agghiacciante denuncia lanciata dalla studiosa
ed attivista indiana Vandana Shiva: il 70% del
commercio globale di sementi è ormai controllato
da appena tre grandi multinazionali, e gli
organismi geneticamente modificati, che dovevano
aumentare le produzioni e ridurre i pesticidi,
stanno condizionando il sistema agricolo
mondiale.
Lo afferma senza mezzi termini un nuovo
rapporto, intitolato “L’imperatore
Ogm è nudo”, redatto da ben 20
organizzazioni internazionali e pubblicato da
Navdanya International, associazione con sede a
Firenze. Presentati sin dall’inizio come
potenziale soluzione alle crisi alimentari
globali, all’erosione dei suoli e all’uso di
sostanze chimiche in agricoltura, oggi gli Ogm
coprono oltre un miliardo e mezzo di ettari di
terreni in 29 diverse nazioni. Ma non sembrano
aver mantenuto le promesse.
Tra le delusioni
degli
Ogm, la lotta contro i parassiti: le nuove
colture hanno favorito la diffusione di specie
nocive e ancora più pericolose. In Cina, dove il
cotone Bt resistente agli insetti è largamente
diffuso, i parassiti sono infatti aumentati di
12 volte dal 1997. Non solo, una ricerca del
2008 dell’International Journal of Biotechnology
ha rivelato che tutti i benefici dovuti alla
coltivazione di questo tipo di cotone erano
stati annullati sia nella Repubblica Popolare
che nella vicina India dal crescente uso di
pesticidi, necessari in quantità sempre maggiori
proprio per combattere questi nuovi
“super-parassiti”.
Stessa sorte per i coltivatori di
soia ogm
in Brasile ed Argentina che, dalla conversione
delle loro colture, hanno dovuto raddoppiare
l’uso di erbicidi per disfarsi di super-weeds
capaci di crescere anche di un centimetro al
giorno (come l’erba infestante pigweed).
E ciò senza neppure il vantaggio di avere
coltivazioni più resistenti al sole o alla
siccità.
Secondo The Gmo
Emperor has no clothes. Global Citizens Report
on the State of GMOs, gli Ogm hanno solamente
portato poche multinazionali ad un inquietante
strapotere. Basti pensare che le sole Monsanto,
Dupont e Syngenta controllano oggi il 70% del
commercio globale di sementi. Un fatto che
permette ai tre colossi biotech di stabilire (ed
alzare) i prezzi a loro piacimento. Ma che
proprio per questo, secondo gli scienziati, sta
avendo conseguenze devastanti su molti degli
oltre 15 milioni di agricoltori diventati loro
clienti.
In Africa, Sud
America e soprattutto in India, i suicidi di
contadini impossibilitati a sostenere i costi
sempre più elevati dell’agricoltura intensiva
imposta dagli organismi geneticamente modificati
sono arrivati a livelli inaccettabili. Solo nel
Paese asiatico, ricorda Vandana Shiva (che
presiede Navdanya International), negli ultimi
15 anni le persone che si sono tolte la vita per
questo motivo hanno superato le 250mila unità:
quasi una ogni mezz’ora, dal 1996 ad oggi.
Oltre che gli
effetti ambientali e sociali, gli studiosi
temono conseguenze sulla salute, anche se
ufficialmente non ancora dimostrate. Non solo
nei Paesi “poveri”, ma anche negli Usa, che 15
anni fa lanciarono le coltivazioni gm: oggi gli
Stati Uniti ne sono il primo produttore
mondiale, con il 93% delle coltivazioni di soia,
l’80% del cotone, il 62% della colza e il 95%
della barbabietola da zucchero.
In Europa gli
organismi geneticamente modificati non sono
ancora penetrati come nel resto del mondo, ma
manca poco: “L’Ue – spiega il rapporto – importa
il 70% dei mangimi, in massima parte soia e mais
provenienti dagli Stati Uniti” e quasi sempre
geneticamente modificati. Di conseguenza, anche
dove non permessi, gli Ogm “sono potenzialmente
presenti nelle farine di mais e di soia, che
figurano come ingredienti di tantissimi prodotti
alimentari”.
Un fatto che non
dovrebbe creare allarmismi, per Mark Buckingham
della GM’s industry’s Agriculture and
Biotechnology Council, che al contrario elogia
gli enormi potenziali benefici di queste
tecnologie. “Dall’India al Sudafrica, milioni di
contadini hanno già valutato l’impatto positivo
che la tecnologia degli Ogm può avere sul loro
lavoro”, afferma il dottor Buckingham: “La
popolazione mondiale raggiungerà i nove miliardi
entro il 2050. Un significativo aumento dei
raccolti è quindi necessario, soprattutto nei
Paesi in via di sviluppo”.
Il continuo progredire della
ricerca, inoltre, secondo Buckingham potrà
portare gli Ogm a fronteggiare anche sfide come
quella dei cambiamenti climatici: “Si sta
sviluppando una tecnologia per la tolleranza
alla siccità, che permetterà alle colture di
affrontare senza problemi periodi di bassa
umidità dei terreni”. Ogm come soluzione ai
problemi ambientali? Per Vandana Shiva, in
realtà “il modello degli Ogm scoraggia i
contadini nel provare metodi di coltivazione più
ecologici”, e le corporation che lo promuovono
stanno “distruggendo le alternative” al solo
scopo di “perseguire il profitto”.
By Andrea Bertaglio
Fonte:
Movimento per la Decrescita Felice [scheda
fonte]
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1,500 Indian
Farmers Commit Mass Suicide: Why We Are
Complicit in these Deaths - April 17, 2009
To read more articles by this Premier Partner,
follow the link at the end of this post. Crop
failure may have pushed farmers over the edge,
but American companies have been leading them to
the cliff for years.
By
Tara Lohan,
AlterNet.
The headline has
been hard to ignore. Across the world press,
news media have announced that over 1,500
farmers in the Indian state of Chattisgarh
committed suicide. The motive has been blamed on
farmers being crippled by overwhelming debt in
the face of crop failure.
The
UK Independent reported: The agricultural
state of Chattisgarh was hit by falling water
levels.
"The water level has gone down below 250 feet
here. It used to be at 40 feet a few years ago,"
Shatrughan Sahu, a villager in one of the
districts, told Down To Earth magazine.
"Most of the farmers here are indebted and only
God can save the ones who do not have a bore
well." While many may have been shocked by these
deaths, farmer suicides in India, and
increasingly across the world, are not new.
In the last ten years, the problem has been
reaching epidemic proportions. In one region of
India alone 1,300 cotton farmers took their own
lives in 2006, but the culprit cannot rest
solely on a falling water table.
As the Independent article
continues:
Bharatendu Prakash, from the Organic Farming
Association of India, told the Press Association:
"Farmers' suicides are increasing due to a
vicious circle created by money lenders. They
lure farmers to take money but when the crops
fail, they are left with no option other than
death."
But there's more to the story than that. Farmer
suicides can be attributed to, "something far
more modern and sinister: genetically modified
crops," the UK's
Daily Mail reports.
Shankara, like millions of other Indian farmers,
had been promised previously unheard of harvests
and income if he switched from farming with
traditional seeds to planting GM seeds instead.
Beguiled by the promise of future riches, he
borrowed money in order to buy the GM seeds. But
when the harvests failed, he was left with
spiraling debts -- and no income.
So Shankara became one of an estimated 125,000
farmers to take their own life as a result of
the ruthless drive to use India as a testing
ground for genetically modified crops.
And no company has been as notorious in the
business as the U.S. agra-giant
Monsanto. As Nancy Scola explained in a
piece for
AlterNet:
Here's the way it
works in India. In the central region of
Vidarbha, for example,
Monsanto salesmen travel from village to
village touting the tremendous, game-changing
benefits of Bt cotton, Monsanto's genetically
modified seed sold in India under the Bollgard®
label. The salesmen tell farmers of the amazing
yields other Vidarbha growers have enjoyed while
using their products, plastering villages with
posters detailing "True Stories of Farmers Who
Have Sown Bt Cotton." Old-fashioned cotton seeds
pale in comparison to Monsanto's patented wonder
seeds, say the salesmen, as much as an average
old steer is humbled by a fine Jersey cow.
Part of the trick to
Bt cotton's remarkable promise, say the salesmen,
is that Bollgard® was genetically engineered in
the lab to contain bacillus thuringiensis, a
bacterium that the company claims drastically
reduces the need for pesticides. When pesticides
are needed, Bt cotton plants are Roundup® Ready
-- a Monsanto designation meaning that the
plants can be drowned in the company's signature
herbicide, none the worse for wear. (Roundup®
mercilessly kills nonengineered plants.)
Sounds great, right?
The catch is that Bollgard® and Roundup® cost
real money. And so Vidarbha's farmers, somewhat
desperate to grow the anemic profit margin that
comes with raising cotton in that dry and dusty
region, have rushed to both banks and local
moneylenders to secure the cash needed to get on
board with Monsanto. Of a $3,000 bank loan a
Vidarbha farmer might take out, as much as half
might go to purchasing a growing season's worth
of Bt seeds.
And the same goes
the next season, and the next season after that.
In traditional agricultural, farmers can recycle
seeds from one harvest to plant the next, or
swap seeds with their neighbors at little or no
cost. But when it comes to engineered seeds like
Bt cotton, Monsanto owns the tiny speck of
intellectual property inside each hull, and thus
controls the patent. And a farmer wishing to
reuse seeds from a Monsanto plant must pay to
relicense them from the company each and every
growing season.
The cycle of debt
continues into a downward spiral. And to be sure,
water problems are adding to the crisis. In this
most recent instance
dam construction nearby was a significant
contributor. While changes in water availability
may be the jumping point for some farmers in
India, it has been the globalization model of
agriculture hyped by companies like Monsanto and
Cargill that have led farmers to the cliff in
the first place.
As renown physicist
and anti-globalization activist Vandana Shiva (who
has also fought against big dam construction)
said in an interview with
Democracy Now! in 2006:
A few weeks ago, I
was in Punjab. 2,800 widows of farmer suicides
who have lost their land, are having to bring up
children as landless workers on others' land.
And yet, the system does not respond to it,
because there's only one response: get Monsanto
out of the seed sector--they are part of this
genocide -- and ensure WTO rules are not
bringing down the prices of agricultural produce
in the United States, in Canada, in India, and
allow trade to be honest. I don't think we need
to talk about free trade and fair trade. We need
to talk about honest trade. Today's trade
system, especially in agriculture, is dishonest,
and dishonesty has become a war against farmers.
It's become a genocide.
The recent mass
suicide in India should be a wake up call to the
rest of the world. The industrial agriculture
model is literally killing our farmers.
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Visionare questo
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http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2009/05/05/Could-Monsanto-Be-Responsible-for-One-Indian-Farmers-Death-Every-Thirty-Minutes.aspx