Terapia
Metabolica del ricercatore Giovanni Puccio:
La nostra terapia
Complementare
Riducente Antidegenerativa, agisce
sulla causa della patologia, ristabilendo
l'equilibrio elettrochimico della
cellula.
Supporta
le terapie tradizionali, riequilibra il
sistema immunitario attivandolo.
Occorre:
effettuare la serie di esami da noi
consigliati
effettuare il test della che mio sensibilità
soltanto se al primo ciclo non funziona
mantenere sotto controllo il valore del LDH
(superati i valori massimi la chemioterapia
va interrotta)
La nostra terapia elimina cio' che ha innescato la patologia (lo
squilibrio elettrochimico della cellula) ed
e' di supporto alle terapie ufficiali che
vanno fatte nel rispetto del sistema
biochimico: dopo il
TEST
della
CHEMIO SENSIBILITA'
e fino a quando il valore della
LDH
non superi il massimo.
E' Impensabile vivere senza Sistema Immunitario, soltanto il nostro
organismo puo' distruggere cio' che
erroneamente ha creato.
Niente illusioni, ma soltanto una speranza
posta nella risposta immunitaria dopo aver
asportato la grande massa o ridotta con la
chemio aggressiva, senza danneggiare il
Sistema (parecchi ci sono riusciti).
La TERAPIA IN TUTTI I CASI HA MIGLIORATO LA
QUALITA' DELLA VITA.
RIVOLGETEVI SEMPRE AGLI ESPERTI E RIFIUTATE
CHI VI PROPONE TERAPIE “POSSIAMO PROVARE”
Le TERAPIE NON VANNO MAI PROVATE, MA
VAGLIATE SE HANNO FUNZIONATO PER QUELLA
FORMA DI CANCRO.
http://www.alcase.it/Manuale/cap6.htm
www.iss.it/binary/inte/cont/esposizione%20professionale.1111067370.pdf
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgicmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15630849&itool=pubmed_Abstract
CANCRO UNA PATOLOGIA
CHE SI PUO' CURARE E PREVENIRE
- 1992 -2011
"L'uomo, nella sua qualità di
monade biologica, è destinato alla morte. La
presa di coscienza dell'ineluttabile morte,
compresa quella per tumore, non significa
fatalistica attesa degli eventi e supina
accettazione del fato, bensì
razionalizzazione cosciente ed impegno
costruttivo per l'eliminazione delle cause
che portano a essa. Una difesa vigile e
unita contro tutti quelli che attentano alla
nostra vita, microrganismi, inquinamento
(noi aggiungiamo) e cattiveria umana, ci
farebbe perdere quella angoscia, che è
sempre una carica emotiva irrazionale che
minaccia continuamente la nostra esistenza”
Prof.re Tutone: “Vi sono due cose da
considerare nella scienza sperimentale :il
metodo e l’idea. Il metodo mira a guidare
l’idea che si lancia in avanti
nell’interpretazione dei fenomeni naturali e
nella ricerca della verità.
L’IDEA DEVE SEMPRE RESTARE INDIPENDENTE e
non bisogna per niente incatenarla, neppure
con delle “ credenze scientifiche”, né con
credenze filosofiche o religiose.
Bisogna essere audaci e liberi nella
manifestazione delle proprie idee; seguire
la propria opinione e neppure fermarsi
troppo per quelle puerili paure della
contraddizione delle teorie. Se si è
imbevuti dei principi del metodo
sperimentale, non si ha niente da temere,
finche l’idea sia giusta, si continua a
svilupparla; quando è sbagliata
l’esperimento è là per rettificarla ….
Si
rendono maggiori servizi alla scienza, si è
detto, con l’errore che con la
confusione.”.
IL CANCRO SI PUO’
FERMARE AGENDO PRIMA DEL DNA, CIOE’ A
LIVELLO CHIMICO BIOATOMICO MOLECOLARE.
Ogni anno in Italia
mediamente muoiono 135.000 Italiani di
cancro. I malati oncologici aumentano giorno
dopo giorno, assorbendo le poche risorse
rimaste della Sanità. Tutto questo avviene
a discapito della ricerca, dei posti di
lavoro e delle altre discipline che si
interessano di altre patologie più o meno
gravi.
Noi non offriamo la panacea contro il
male del secolo ma una strategia
fondata sulla scienza- coscienza che
permette di prevenire, curare ,migliorare la
qualità della vita, risparmiare vite e
risorse economiche da destinare ad altri
scopi. Da circa 20 anni portiamo in giro per
il mondo il nostro lavoro senza che mai
nessuno è riuscito a contestarlo. La Regione
Sicilia e i responsabili della sanità
Italiana ci hanno sempre boicottato ogni forma di
aiuto.
La domanda che nasce è perché debbo
andare via dall’Italia. Perché debbo
diventare una risorsa per gli stranieri e
non per l’Italia ?
Ministro Salute, ogni anno si
verificano in Italia circa 250. 000 nuovi
casi di cancro
(ANSA) - ROMA, 3 MAR 2010 - I tumori stanno
diventando la vera emergenza sanitaria del
Paese.
Lo ha affermato il ministro della Salute
Ferruccio Fazio oggi a Roma.
'Ogni anno in Italia vengono diagnosticati
circa 250.000 nuovi casi - scrive il
ministro - con una prevalenza di circa 2
milioni'. Il Libro Bianco, presentato oggi
dall'Aiom, informa che in 4 anni la spesa
per farmaci oncologici sostenuta dagli
ospedali e' quasi raddoppiata, passando da
1,2 milioni di euro del 2004 a 2,2 milioni
del 2008.:
O.M.S.-Tumori:
in 10 anni 84 milioni di morti 2005/2015 -
Scienza e Medicina - ANSA.it
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2011/02/04/visualizza_new.html_1611734087.html
Abbiamo superato i morti della 2 guerra
mondiale (71,090,060) in 10 anni !!!
Fonte wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Conteggio_delle_vittime_della_seconda_guerra_mondiale_per_nazione
Questa strage si può fermare con la
prevenzione e riequilibrando il sistema redox omeostatico cellulare.
Se non si cura la cellula come si può
eliminare la massa ?
ULTIMO APPELLO
RIVOLTO ai
RESPONSABILI ISTITUZIONALI, NAZIONALI e
REGIONALI " DARCI la POSSIBILITA' di AIUTARE
la GENTE che ci CHIEDE AIUTO, ANCHE
dall'ESTERO"
Noi non vendiamo illusioni ma regaliamo le
nostre scoperte frutto di un lavoro privato
durato 20 anni con la collaborazione di 46
scienziati ,che nessuno è mai riuscito a
contrastare perché fondati sui principi che
regolano l’ecosistema.
Salute
Tumori, nel 2011 = 1,3 milioni di morti
STOCCOLMA (SVEZIA), 24 SET –
Per il solo 2011, i tumori uccideranno oltre
1,3 milioni di europei.
I ricercatori riuniti al Congresso europeo
di oncologia medica, in corso a Stoccolma,
non hanno dubbi nel classificare il cancro
come una vera e propria emergenza, che a
livello mondiale riguardera' 21,4 milioni di
persone entro il 2030, e che fara'
registrare piu' di 13,2 milioni di morti in
quello stesso anno.
Se si considerano anche le nazioni non-Ue
del continente europeo, le nuove diagnosi di
cancro nel 2030 saranno 4 milioni, di cui
2,3 milioni negli uomini e 1,8 milioni nelle
donne.
Le morti invece, secondo gli specialisti,
saranno 2,3 milioni, di cui 1,3 milioni tra
gli uomini e 1 milione tra le donne.
Anche se negli ultimi anni e' migliorata di
molto la sopravvivenza, questa e' molto
variabile nelle prime 23 Nazioni Ue,
passando da un 21% a un 47% per gli uomini,
e dal 38% al 59% nelle donne. Per i maschi,
le cure migliori si hanno in Islanda, mentre
le donne curate meglio vivono in Francia e
Finlandia.
''Le differenze di
sopravvivenza tra i vari Paesi – dicono gli
esperti – in genere riflettono l'efficacia
dei programmi di prevenzione e di cura. Il
maggiore aumento di sopravvivenza,
considerando anche le nazioni non-Ue, c'e'
stato proprio in quei Paesi in cui la
sopravvivenza all'inizio era piu' bassa''.
Un miglioramento generale, insomma, anche se
a livello mondiale le cure sono ancora a due
velocita': se nei paesi industrializzati i
cancri piu' comuni (prostata, seno e
colon-retto) hanno un tasso di sopravvivenza
ragionevolmente alto, nei paesi in via di
sviluppo sono piu' comuni i tumori a
prognosi piu' infausta, come quelli al
fegato, allo stomaco o all'esofago.
A distanza di 5 anni dalla diagnosi di
cancro, infine, i miglioramenti piu' grandi
in termini di sopravvivenza si sono
registrati nei tumori della prostata, del
seno e del colon-retto; tutte neoplasie che,
messe insieme, rappresentano il 38% circa di
tutti i casi di tumore (1,2 milioni di
persone: dato 2008, l'ultimo disponibile).
Tratto da:
blitzquotidiano.it
24 settembre 2011
Diritti e doveri secondo la Costituzione
sanciti dal Popolo Sovrano della
repubblica Italiana.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua,
di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a
tutti i cittadini il diritto al lavoro e
promuove le condizioni che rendano effettivo
questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,
secondo le proprie possibilità e la propria
scelta, un'attività o una funzione che
concorra al progresso materiale o spirituale
della società.
Possono le regole sovvertire
le norme costituzionali sancite dal Popolo
Italiano ?
Possono negare a un cittadino(dal 5.12.1998)
il diritto di dimostrare i propri studi
privati ( meccanismo biochimico che innesca
la causa, la prevenzione e la cura del
cancro)? a Voi la risposta.
Al sottoscritto hanno negato
i diritti costituzionali a milioni di
persone la speranza di vivere.
Come disse Abramo
Lincoln :”possono nascondere la Verità per
un certo tempo a tutti... possono
nascondere la Verità a qualcuno...per
sempre... ma NON POSSONO NASCONDERE...la
VERITA' a tutti per sempre”.
Quando Schopenhauer scrisse la storica frase
“Tutte le verità passano attraverso tre
stadi. Primo: vengono ridicolizzate;
secondo: vengono violentemente contestate;
terzo: vengono accettate dandole come
evidenti”, si è dimenticato di spiegare un
passaggio molto importante, che avviene
nella terza fase: poiché coloro che “danno
per evidenti” le nuove verità sono gli
stessi che fino a ieri le contestavano con
accanimento, costoro debbono trovare un modo
per “allinearsi” alla nuova verità senza
apparire in contraddizione con se stessi e
nascondere la realtà dei fatti.. Ma non
cedono perchè non vogliono accettare di
avere sbagliato. Ma la cosa più brutta è
che i mass-media che, dovrebbero
garantire la giusta informazione li
coprono.
Contenuto
IL LIBRO BIANCO DELL'ONCOLOGIA ITALIANA
http://www.medinews.it/news,949
22 luglio 2002
I NUMERI dei TUMORI in ITALIA
Ogni ora in Italia si ammalano di tumore 30
persone e 18 ne muoiono: si calcola che ogni
anno nel nostro Paese vengano colpiti da una
neoplasia circa 270.000 cittadini, una ogni
220, e che 160.000 siano i decessi. I dati
riportati nella tabella seguente riportano i
decessi per i tumori più epidemiologicamente
rilevanti: polmone, intestino, stomaco, seno
e prostata, registrati nel 1998.
I tumori colpiscono più gli
uomini (60%) delle donne e, come si può
vedere dalla tabella 12, di più al Nord. I
dati della tabella 12, elaborati sui
registri tumori nel quinquennio 1993-1998,
riportano i tassi di mortalità per 100.000
abitanti; nella seconda parte della tabella
è riportato il tasso di incidenza (nuovi
casi), per 100.000 abitanti, nelle tre
Macroregioni, Nord, Centro e Sud, e in
relazione al sesso.
Le proiezioni dicono inoltre che nel 2010
saranno 400.000 i casi registrati nell'arco
dei 12 mesi, vale a dire più di 1.000 al
giorno.
Un bambino che nasce oggi e morirà all’età
di 78 anni (durata media della vita in
Italia) avrà visto ammalarsi di tumore 21
milioni di suoi connazionali. Numeri enormi,
dunque, ma che i progressi dell’oncologia ci
consentono di guardare con meno terrore
rispetto al passato.
La messa a punto di nuove e più efficaci
terapie consente già oggi di avere una
guarigione in media nel 53% dei casi.
PER PRECISARE:Guarigione per loro significa
superare cinque anni, se dopo cinque anni
uno muore con una recidiva è un'altro caso,
parlando di statistiche.-
2001 – PARLAMENTO ITALIANO:
RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
PRESENTATA DAGLI ONOREVOLI AVVOCATI : NINO
LO PRESTI E SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE
,15 LUGLIO DEL 1999, SUGLI STUDI E SULLA
TERAPIA ANTIOSSIDANTE REALIZZATA DA
GIOVANNI PUCCIO, CHE CHIEDEVA DI
DIMOSTRARE LA VERICITA’ DEI SUOI STUDI
http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed868/s040.htm
vedi:
Stress ossidativo
Resoconto stenografico
dell'Assemblea parlamentare - Seduta n. 868
del 27/2/2001
(Sostegno all'attività di ricerca sul cancro
posta in essere da un privato)
PRESIDENTE
Passiamo all'interrogazione Lo Presti n
3-03912 (15 Luglio 199) Allegato A -
Interpellanze ed Interrogazioni
sezione 3
Risponde la commissione degli “esperti”
Anche lo schema di trattamento dei tumori
proposto dal signor Puccio, basato
sull'utilizzo di elementi nutritori
fluidificanti per via orale (acido
ascorbico, beta carotene, agenti riducenti
GSH, bicarbonato e vari integratori
alimentari), non presenta alcun dato
sperimentale che consenta di proporne una
sperimentazione clinica. Inoltre,
l'efficacia terapeutica del bicarbonato di
sodio nel trattamento delle neoplasie non è
supportata da evidenza clinica controllata.
Del pari, le alterazioni dei
radicali riducenti, quali il GSH, osservate
nelle cellule tumorali sono il risultato di
una serie di anomalie che determinano uno
scompenso metabolico generalizzato, ma non
sono all'origine dello sviluppo del processo
neoplastico.
Pubblicazioni scientifiche
CANCRO : GLI ANTIOSSIDANTI TAGLIANO
RIFORNIMENTO ALLE CELLULE MALATE -
16/02/2011
Roma, 16 febbraio 2011 -
Combattere lo stress cellulare con l’aiuto
degli antiossidanti mette i bastoni tra le
ruote al cancro. Un dato di fatto, ma adesso
ci sono anche le prove. Le hanno trovate gli
scienziati della Thomas Jefferson University
(Philadelphia, Usa) svelando il meccanismo
con cui il tumore si auto-alimenta con le
scorie prodotte dall'ossidazione delle
cellule. Per la prima volta, i ricercatori
ha scoperto che la perdita di una proteina
controllata dal gene Cav1, detta
caveolina-1, alimenta lo stress ossidativo
dei mitocondri, le ''centrali energetiche''
delle cellule.
Un processo che si traduce in un supplemento
di ''carburante'' per diversi tipi di
tumori, compresi quelli al polmone e al
seno. L’analisi presentata su Cancer Biology
& Therapy da Michael Lisanti chiama in causa
sostanze come il betacarotene, precursore
della Vitamina A presente in grandi quantità
nelle carote, ma anche in albicocche,
peperoni, pomodori e spinaci. “Gli
antiossidanti sono stati catalogati come
elementi efficaci per la riduzione del
cancro, ma mancava la prova dei meccanismi
genetici'', commenta Lisanti. ''Questo
studio fornisce la prova genetica che
ridurre lo stress ossidativo nell'organismo
diminuisce la crescita del tumore”.
Combattere l’acidità per
sconfiggere il tumore
Istituto Superiore di Sanità
- Viale Regina Elena 299 - ISS 27 settembre
2010
Anche il bicarbonato assunto per bocca potrà
rientrare fra le nuove terapie
anti-tumorali, utilizzato in Florida dal
professor Robert Gatenby del Dipartimento di
oncologia integrata al Cancer Center di
Tampa.
http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2010/09/27/news/cancro_una_molecola_spegne_i_geni_responsabili_della_crescita_delle_cellule_cancerose-7490226/
GLUTATION REDUCIDO YS-ACETIL GLUTATION COMO
AGENTES SELECTIVOS INDUCTORES DE LA
APOPTOSIS EN LA TERAPIA DEL CANCER-YS-ACETYL
GLUTATIONE glutatione ridotto come agenti
selettivi per indurre l'apoptosi in TERAPIA
CANCRO
Barbara Donnerstag, Gerhard Ohlenschlänger,
Jindrich Cinatl, Michael Amrania, Dieter
Hofmann, Sven Flindt, Gernot Treusch, Lothar
Träger.
Departamento de
Biología Química, University Medical Center,
60590 Frankfurt am Main.Alemania..
Departamento de Medicina Virica, University
Medical Center, Frankfurt am Main, Alemania.
Bucheli AG, Herisau, Suiza.
RESUMEN
EI efecto del tratamiento con glutatión
reducido (GSH) y S-acetil glutatión (S-acglu)
ha sido investigado en varias lineas
celulares tumorosas y en células normales in
vitro. El GSH y el S-acglu aplicados a
concentraciones de 1 mM y 2 mM inducían la
apoptosis en células. malignas, como se
demostró mediante fragmentación de DNA y
marcado de células apoptóticas con
7-amino-actinomicina D cuando la viabilidad
y el crecimiento de las céulas normales no
era significativamente influido por este
tratamiento. Los resultados demostraron que
el GSH y el S-acglu pueden ser inductores
selectivos de la apoptosis en céluas
malignas.
ABSTRACT
EI effetto del trattamento con glutatione
ridotto (GSH) e glutatione S-acetil (S-acglu)
è stato studiato in diverse linee cellulari
tumorali e cellule normali in vitro. Il GSH
e S-acglu applicato a concentrazioni di 1 mm
e 2 mM apoptosi indotta nelle cellule.
tumori maligni, come dimostrato dalla
frammentazione del DNA e apoptosi delle
cellule di etichettatura con
7-amino-actinomicina D quando la vitalità e
la crescita di normale Ceulaer non è stata
significativamente influenzata da questo
trattamento. I risultati hanno dimostrato
che il GSH e S-acglu può essere selettivo
induttori di apoptosi in cellule maligne
1999- Ministero della SANITÀ
di Russia
Approvato dal comitato statale di
farmacologia presso il Ministero della
Sanità di Russia
Il glutoxim è un derivato del
glutatione normalmente contenuto
all'interno di tutte le cellule del corpo
umano e responsabile del mantenimento dello
stato ossidoriduttivo intracellulare. Il
glutoxim, al pari del glutatione, esercita
un importante attività nel mantenimento di
tale equilibrio cellulare.
Il glutoxim ®, o BAM 002, è un farmaco
con effetti sul sistema immunitario e sulla
produzione delle "cellule del sangue"
(emopoiesi). Viene proposto dal produttore
come farmaco antitumorale ed antivirale
Sperimentazione clinica con
il glutoxim ® nel tumore del polmone negli
U.S.A.
http://www.tiopoietine.info/Scheglu.htm
http://www.tiopoietine.info/Trial_USA.htm
http://www.ammunotec.com/glutathione.html
Subject: R: FW: XIV°
Convegno medico-scientifico: Bologna 12
settembre 2009
From: eugenioluigi.iorio@alice.it
Date: Fri, 14 Aug 2009 09:44:58 +0000
Carissimo Giovanni,
Ti ringrazio per la tua telefonata di
qualche giorno fa. Mi e' dispiaciuto non
essermi potuto trattenere a lungo con te al
telefono in quanto all'estero. Spero di
sentirti al mio rientro, a fine agosto.
Cogliero' questa opportunita' per darti
copia dei miei capitoli su stress ossidativo
e lipidomica inseriti nel IX volume del
Trattato di Medicina di Laboratorio
(intitolato "Diagnostica molecolare")
recentissimamente pubblicato dall'editore
Piccin (Padova), con la presentazione del
premio Nobel Louis Ignarro, e destinato a
studenti, laureandi, specializzandi, e
laureati in discipline biomediche delle
universita' italiane.
Da ora in poi spero che molti dei miei
Colleghi (attuali o futuri) si aprano a
questi importanti ed innovativi aspetti
della biomedicina e non considerino più
"stregoneria" ne' l'argomento stress
ossidativo ne' le sue implicazioni in
patologia umana.
Prof. Eugenio Luigi Iorio
Docente Internazionale e Presidente
dell'osservatorio internazionale sullo
stress ossidativo
P.S 18 anni di lotta per ottenere questi
risultati. Purtroppo parecchi medici ancora
oggi ci osteggiano come comunicato nel 2006
al ministro della Sanità a Roma.
From:
emmanuele.ars@hotmail.it
To:
comunicaresalute@regione.sicilia.it
Subject: FW: Incontro con il Dott. Patacchia
del ministero della salute
Date: Thu, 4 Aug 2011 08:56:41 +0200
From:
staffsanita@regione.sicilia.it
Subject: Re: FW: Incontro con il Dott.
Patacchia del ministero della salute
To:
emmanuele.ars@hotmail.it
Date: Thu, 4 Aug 2011 07:47:25 +0200
---Allegato al messaggio
inoltrato--
From:
emmanuele.ars@hotmail.it
To:
assessore.sanita@regione.sicilia.it ;
staffsanita@regione.sicilia.it
Subject: FW: Incontro con il Dott. Patacchia
del ministero della salute
Date: Thu, 4 Aug 2011 07:47:21 +0200
Ha dal 1998 che chiedo di dimostrare i miei
studi e loro dicono che non dimostro.
Dicono di sperimentare ma non mi fanno
sperimentare. Non voglio andare via dalla
mia terra anche se le offerte arrivano da
tutto il mondo e qui continuano a trattarmi
da criminale.
From:
tornese1@hotmail.it
To:
emmanuele.ars@hotmail.it
Subject: Incontro con il Dott. Patacchia del
ministero della salute
Date: Tue, 12 Jul 2011 22:19:16 +0200
In data 6 /Luglio 2011, alle
ore 11,40 circa, sono riuscito dopo alcuni
tentativi, a rintracciare il dott. Patacchia,
funzionario del Ministero della Salute.
Dopo essermi presentato,ho chiesto se avesse
informazioni o risposte da fornirmi riguardo
la terapia C.R.A.P. del Sig. Giovanni Puccio
con il quale egli aveva avuto in precedenza
diversi contatti.
Il dott. Patacchia mi risponde di ricordarsi
benissimo della succitata terapia, che
riteneva sicuramente valida, ma che,
purtroppo, non poteva, senza il supporto
adeguato di uno studio o ricerca a livello
universitario o ufficiale, trasmetterla
agli organi competenti.
Io gli ho ricordato che negli Stati Uniti la
C.R.A.P. si sta già utilizzando. Alla fine
egli conclude dicendo di riferire al Sig.
Puccio di brevettare la terapia per evitarne
lo sfruttamento da parte di male
intenzionati.
Ricordandomi di salutare il Sig.. Puccio, si
congeda da me, ribadendo di essere in attesa
della presentazione dello studio della
C.R.A.P.corredato da risultati scientifici
ufficiali.
Roma 6/7/ 2011 - By
Giuseppe Catanese
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Una ricerca
del Jefferson's Kimmel Cancer, diretta dal
dottor Michael Lisanti e pubblicata su "Cancer
Biology and Therapy" - Antiossidanti,
una valida terapia contro il cancro -
Riducono lo
stresso ossidativo, ostacolando così lo
sviluppo delle cellule infette
Gli antiossidanti possono costituire una
risorsa valida nelle terapie anticancro.
Questo il risultato di una ricerca del
Jefferson's Kimmel Cancer, diretta dal
dottor Michael Lisanti e pubblicata su "Cancer
Biology and Therapy".
Nelle specifico, la squadra del dottor
Lisanti ha valutato gli anticancro usati
contro malaria, raffreddore ed altre
malattie polmonari.
Per fare ciò, gli esperti hanno creato un
modello genetico trattabile per il cancro
umano associato a fibroblasti usando un
sh-RNA mirato. Di base, la perdita dei
meccanismi anti tumore come la proteina
Caveolin-1 (Cav-1) avesse come conseguenza
la comparsa di stress ossidativo nei
mitocondri del microambiente stromale. Tale
processo è alla base di alcune forme di
tumore, come quello al seno: infatti, la
mancanza di Cav-1 aumenta lo stress
ossidativo, aumentando sia la massa tumorale
e il volume del tumore di circa quattro
volte.
Quando entravano in gioco gli antiossidanti
in questione, lo
stress ossidativo si riduceva,
ostacolando di conseguenza la formazione e
l'espansione del tumore.
Secondo il dottor Lisanti, "Ora abbiamo la
prova genetica che lo stress ossidativo
mitocondriale è importante per capeggiare la
crescita del tumore". Di conseguenza i
medici devono pensare che "E' necessario
ridurre lo stress ossidativo nel corpo per
diminuire la crescita del tumore".
A tale scopo, il dottore suggerisce come sia
fondamentale progettare "Farmaci anticancro
che abbiano appositamente l'obiettivo di
evitare questo tipo di stress ossidativo. E
ci sono già farmaci antiossidanti presenti
sul mercato come integratori alimentari,
come la N-acetilcisteina".
QUESTA MOLECOLA
, BASE della TERAPIA CRAP ADOPERATA dal
2000 in TUTTO il MONDO .
Questo amminoacido forma con altri
amminoacidi GLUTATIONE RIDOTTO,
Somatostatina(DI bella) ecc., i gruppi SH
legano le proteine plasmatiche, come le
albumine infatti quando un ammalato è in
stress le albumine precipitano. Infatti le
albumine è una nota dolente dei costi che
incidono sulla sanità visto gli enormi
quantitativi giustamente utilizzati.
NAC - dichiarata importane da uomini come
Veronesi, De flora e Pastorino ma che
hanno fatta cadere nel silenzio visto i
costi irrisori e controproducente per le
loro tasche. (vedi articolo allegato del
1992)
NAC-Molecola componente del Glutatione
ridotto (i Russi hanno creato una sotto
molecola per speculare -glutoxim) dichiarata
ANTITUMORALE ed ANTIVIRALE.
http://www.tiopoietine.info/Scheglu.htm
http://www.tiopoietine.info/Trial_USA.htm
molecola dichiarata da tanti scienziati
Tedeschi e Canadesi - antitumorale per
eccellenza
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10472575
Recancostat compositum
therapy does not prevent tumor progression
in young cancer patients.
Bode U,
Hasan C,
Hülsmann B,
Fleischhack G.
Source - Dept. of Pediatric
Hematology/Oncology, University of Bonn,
Germany. bode@uni-bonn.de
Abstract
Stimulated by the public discussion about an
antimalignant effect of the supplement drug
Recancostat compositum (200 mg glutathione,
40 mg cysteine, 50 mg anthocyanin) the drug
was given in high doses to 16 young patients
with intensively pretreated and measurable
solid tumors for 1-30 weeks. In all
patients the disease progressed, and they
died 1-48 weeks following the start of the
therapy. Side effects were not seen.
This observation does not
support the claim of an antitumor effect of
Recancostat compositum.
Il glutatione da solo non serve a nulla se
non viene legato alla vitamina C, ecco cosa
è la Crap un mix di molecole che
ristabiliscono il sistema redox omeostatico
cellulare e attivano il sistema
immunitario. Ma se viene adoperata con la
terapia tradizionale (chemio-radio) le sue
funzioni dimostrate sono quelle elencate
nella lettera che vi ha inviato la Dott.ssa
Callari.
http://www.liberamenteservice.it/lettera_dottssa_callari_puccio_cancro.html
Dott.ssa scomoda per tanti ,specialmente per
la cupola oncologica Palermitana-
Grazie a lei sono riuscito a portare avanti
tante idee che funzionano, anche ad
attaccare la massa nel rispetto
dell’organismo. (veda foto della morte di
una metastasi nell’ano di un bambino con
infiltrazioni di bicarbonato di sodio, morto
successivamente per i danni della chemio (
LDH V,N. 250 valore riscontrato 2.200) )
Ho scoperto
tutto sul cancro e l’ho sempre dimostrato
agli scienziati di tutto il mondo senza mai
che nessuno ha potuto contestare quello che
ho sempre asserito, ma la mafia
farmaceutica non ci da spazio. Sono venuti a
Palermo Americani,Arabi per convincermi ad
andare via nella loro terra a lavorare ma
ho sempre rifiutato perché sono attaccato a
questa terra e ai miei ideali che non ho mai
tradito.
Le allego uno dei tanti colloqui con il
Ministero sulla terapia crap( mi dicono di
dimostrare ma non mi fanno dimostrare).
Patacchia conosce bene i risultati da me
ottenuti ma anche Lui è soggiogato dalla
Cupola oncologica legata alla Mafia
farmaceutica ,che anche lei ha cercato di
scalfire senza successo.
From:
tornese1@hotmail.it
To:
emmanuele.ars@hotmail.it
Subject: Incontro con il Dott.
Patacchia del ministero della salute
Date: Tue, 12 Jul 2011 22:19:16 +0200
In data 6
/Luglio 2011, alle ore 11,40 circa, sono
riuscito dopo alcuni tentativi, a
rintracciare il dott. Patacchia, funzionario
del Ministero della Salute.
Dopo essermi presentato,ho chiesto se avesse
informazioni o risposte da fornirmi riguardo
la terapia C.R.A.P. del Sig. Giovanni Puccio
con il quale egli aveva avuto in precedenza
diversi contatti.
Il dott. Patacchia mi risponde di ricordarsi
benissimo della succitata terapia, che
riteneva sicuramente valida, ma che,
purtroppo, non poteva, senza il supporto
adeguato di uno studio o ricerca a livello
universitario o ufficiale, trasmetterla
agli organi competenti.
Io gli ho ricordato che negli Stati Uniti la
C.R.A.P. si sta già utilizzando. Alla fine
egli conclude dicendo di riferire al Sig.
Puccio di brevettare la terapia per evitarne
lo sfruttamento da parte di male
intenzionati.
Ricordandomi di salutare il Sig.. Puccio, si
congeda da me, ribadendo di essere in attesa
della presentazione dello studio della
C.R.A.P.corredato da risultati scientifici
ufficiali.
Roma 6/7/ 2011
Giuseppe Catanese
Sebbene la
Regione Sicilia mi ha negato ogni forma di
diritto (negandomi ogni forma di aiuto)
anzi, tenendomi precario e a limite della
sopravvivenza(mille euro al mese) sto
portando a termine, fuori dalla Sicilia
alcuni esperimenti con grossi sacrifici
anche se loro continuano ad affamarmi.
-Dimostrerò che
cosa causa lo stress ossidativo e
quale la molecola che distrugge la cisteina
-Dimostrerò quali sono gli enzimi che non
ci sono negli organismi pluricellulari e
permettono l’inizio della catena patologia.
-Dimostrerò la validità degli enzimi che ho
trovato nella muffa sperimentati in vitro
con successo dal prof. Mario Palazzo Adriano
nel 1998.
- Dimostrerò che la cellula tumorale
diventa farmaco resistente e
immunoresistente per una molecola contenente
calcio
- Dimostreranno che il cancro si può curare
senza avere recidiva.
Questi sono i nostri obbiettivi e le nostre
certezze.
Infatti nel nord Italia stiamo adoperando ,
grazie a una dott.ssa, l’elettroporazione
per infiltrare bicarbonato dentro la cellula
rendendola attaccabile dal sistema
immunitario. In un primo tempo ho cercato
di convincere alcuni professori a Napoli ad
impiantare dei cateteri a ridosso delle
metastasi per infiltrare bicarbonato di
sodio al 5 % e mi hanno detto di no, mentre
all’estero ci hanno chiesto 30.000 euro. In
Italia gli impianti vengono adoperati per
infiltrare soltanto chemio.
Combattere
l’acidità per sconfiggere il tumore
Istituto
Superiore di Sanità - Viale Regina Elena
299
ISS 27 settembre
2010
Anche il bicarbonato assunto per bocca potrà
rientrare fra le nuove terapie
anti-tumorali, utilizzato in Florida dal
professor Robert Gatenby del Dipartimento di
oncologia integrata al Cancer Center di
Tampa.
http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2010/09/27/news/cancro_una_molecola_spegne_i_geni_responsabili_della_crescita_delle_cellule_cancerose-7490226/
Abbiamo
raggiunto un primo obbiettivo facendo
inserire alcuni lavori nei nuovi testi di
medicina
Subject: R: FW: XIV° C onvegno
medico-scien tifico: Bologna 12 s ettembre
2009
From: eugenioluigi.iorio@alice.it
Date: Fri, 14 Aug 2009 09:44:58 +0000
Carissimo Giovanni,
Ti ringrazio per la tua telefonata di
qualche giorno fa. Mi e' dispiaciuto non
essermi potuto trattenere a lungo con te al
telefono in quanto all'estero. Spero di
sentirti al mio rientro, a fine agosto.
Coglierò questa opportunità per darti copia
dei miei capitoli su stress ossidativo e
lipidomica inseriti nel IX volume del
Trattato di Medicina di Laboratorio
(intitolato "Diagnostica molecolare")
recentissimamente pubblicato dall'editore
Piccin (Padova), con la presentazione del
premio Nobel Louis Ignarro, e destinato a
studenti, laureandi, specializzandi, e
laureati in discipline biomediche delle
universita' italiane. Da ora in poi spero
che molti dei miei Colleghi (attuali o
futuri) si aprano a questi importanti ed
innovativi aspetti della biomedicina e non
considerino più "stregoneria" ne'
l'argomento stress ossidativo ne' le sue
implicazioni in patologia umana.
Prof. Eugenio Luigi Iorio Docente
Internazionale e Presidente
dell'osservatorio internazionale sullo
stress ossidativo
Le ho
raccontato parte di una verità che non
volevo raccontare a nessuno perché ci sono
troppo morti in questione e gli equilibri
sociali sono cosi deboli che potrebbero
degenerare in una caccia all’uomo . Ho
evitato ultimamente tante interviste per
evitare proprio questo ma la mia prudenza
non è servita a nulla per farvi cambiare
rotta e aiutarci. Lei conviene con me che
l’unica strada e la Giustizia
Internazionale.
P.S. questa
lettera sarà sicuramente cestinata ma a me
mette la coscienza a posto, cioè di poter
dire che ho fatto tutto per evitare che
possa accadere l’irreparabile, che
sicuramente accadrà.
IN NOME di DIO
e del POPOLO ITALIANO MI AIUTI
a FERMARE
QUESTA PATOLOGIA che UCCIDE ANCHE TANTI
BAMBINI.
By G. Puccio - Cittadino Italiano senza
diritti.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
L’oncologo dott.
T.
Simoncini aveva e/o non aveva ragione
ad utilizzare il
bicarbonato di sodio e/o
acqua basica, per
ridurre le masse neoplastiche ?
Il
sottoscritto,
avendo scoperto i meccanismi che portano
alla degenerazione cellulare
ho realizzato la terapia
CRAP per
ristabilire l’equilibrio biochimico della
cellula
(ristabilire il rapporto
redox
omeostatico cellulare) ed attivare il
sistema
immunitario.
vedi:
danni ai mitocondri (ATP)
La terapia ha sempre funzionato in questo,
ma molte volte il
sistema immunitario non è
riuscito a distruggere alcune masse pur
avendone ridotto la crescita.
La domanda che nasceva spontanea è perché
avviene questo ?
Da anni questa domanda mi ha sempre
assillato senza trovare risposta.
Ultimamente la moglie di un mio amico,
affetto da una III° recidiva di
sarcoma, mi disse: “come può il sistema
immunitario entrare in una “pietra” come
quella che ha mio marito ?” (trattasi di un
mestasi all’altezza dello sperone) questo mi
ha fatto ricordare che la cellula
neoplastica ha bloccate le
pompe cellulari, quindi la
concentrazione di
sodio intracellulare
aumenta, diminuendo così l'attività dello
scambiatore sodio/calcio procurando un
accumulo di
calcio intracellulare che è
responsabile dello sviluppo della
contrazione.
Quindi si forma
carbonato di calcio che calcificando
non permette ad un sistema proteico,
come il sistema immunitario di intervenire.
Comunicai questa osservazione alla
dottoressa
Callari
(oncologa) che condividendo la mia
spiegazione scientifica ha fatto infiltrare,
dagli infermieri, 3 cc di
bicarbonato di sodio nella massa ogni
giorno e in tre punti diversi.
Sembra che la teoria funzioni, mi riferi' la
dottoressa, la massa non cresce e si sta
atrofizzando, lasciando tutti sbigottiti,
aspettiamo gli sviluppi.
Conclusioni:
E' possibile adoperare il
bicarbonato, non perchè il tumore è un
fungo come dice il dott.
T.S., ma perchè scioglie il carbonato di
calcio (il guscio dell'uovo a detta del
dott. Scola), non fa male nelle dosi
specifiche consigliate, perchè alcalinizza
il pH
della massa che è in
acidosi e
decongestiona i
tessuti dall'infiammazione.
By Giovanni Puccio
Terapia al Bicarbonato di Sodio, su di un
Bambino:
Scambio
di e.mail:
From:
emmanuele.ars@hotmail.it
To: omissis
Subject: FW: immagine massa di f.....
Date: Fri, 14 Jan 2011 13:14:03 +0100
Caro professore
Primario di Chirurgia oncologica
Se riusciamo a togliere la massa, il suo
debole sistema immunitario si potra'
concentrare sulle altre metastasi. Noi non
ci illudiamo, ma io ed i medici speriamo in
un miracolo biochimico che molte volte
abbiamo ottenuto con la
Crap.
Giovanni Puccio
Date: Thu, 13 Jan 2011 21:56:49 +0100
From: omissis
To
Ti invio l'immagine di come si presenta la
massa fuoriuscita dall'ano dopo le varie
infiltrazioni.
La stessa si presenta quasi totalmente
necrotica a livello distale con riduzione
della stessa.
Queste le foto:
ESSERE INFORMATI PER NON COMMETTERE ERRORI
Un TEST del
DNA
per PREVEDERE L'EFFICACIA della “CHEMIO” (22/04)
Provare una cura e sbagliare è una strada
senza ritorno
L’oncologo che adotta una terapia
tradizionale, che funziona con la terapia
riducente, visto che l’organismo
dell’ammalato è deficitario dei gruppi –SH,
ha una percentuale altissima di vincere la
patologia, ma soprattutto di migliorare la
qualità della vita.
By
Giovanni Puccio.
L'efficacia della
chemioterapia contro il cancro può essere
prevista con un test del Dna.
Due studi indipendenti statunitensi,
pubblicati su 'Cancer Cell', rivelano
infatti che l'analisi di due geni, quello
per la proteina p53 e quello per la proteina
p73, permette di prevedere se una
chemioterapia ha o meno possibilita' di
successo.
Cio', spiegano gli autori, consentirebbe di
evitare cure inutili, che avrebbero solo
effetti negativi legati alla tossicita' dei
farmaci.
Tim Crook, del Ludwig Institute for Cancer
Research dell'Imperial College di Londra, ha
esaminato il Dna di un campione di pazienti
affetti da cancro della testa e del collo e
sottoposti a chemioterapia. Le osservazioni
hanno mostrato che le cure attivavano il
gene per la proteina p73.
Tuttavia, la capacita' della p73 di indurre
l'apoptosi (morte programmata) delle cellule
cancerose dipendeva della struttura del gene
per la proteina p53: i pazienti in cui la
posizione '72' della sequenza del gene p53
codificava per quelli con una mutazione, che
sostituiva l'aminoacido arginina nel
l'aminoacido prolina (72P) miglioravano
grazie alla chemioterapia, mentre la
posizione 72 (72R), non venivano aiutati
dalle cure e subivano solo gli effetti
tossici dei farmaci.
Nel secondo studio William G. Kaelin, del
Dana-Farber Cancer Institute della Harvard
Medical School di Boston, ha scoperto che le
cure chemioterapiche stimolano l'espressione
del gene p73 e che, se viene inibita la
formazione della proteina p73, le terapie
non riescono piu' ad essere efficaci.
E precedentemente Kaelin aveva gia'
dimostrato che alcune mutazioni nel p53
possono inibire il gene p73, rendendo
inefficace la chemioterapia.
Per QUESTO ESAME E’ POSSIBILE RIVOLGERSI al
Prof. GUADAGNI (Università dell’Aquila) -
Tel. 086-236.8278
La Tac molte volte da risultati falsati
inducendo a fare dire all'operatore che la
patologia si è diffusa e pertanto
deve continuare la terapia che mio
aggressiva danneggiando ulteriormente il
sistema biochimico.
In questi casi e sempre consigliabile
associare un'altro tipo di rivelazione
strumentale che il curante riterrà
opportuno.
L’Imaging Funzionale in Radioterapia
L’utilizzo di informazioni metaboliche
ottenute con PET e RMN permette di
effettuare una radioterapia più efficace e
meno tossica.
La Radioterapia è una delle più importanti
modalità di cura dei tumori: può essere
impiegata da sola con intento curativo
(radioterapia esclusiva) o in associazione
ad altre metodiche come la chirurgia, la
chemioterapia o l’ipertemia.
Viene anche
impiegata a scopo palliativo per eliminare
dolori particolarmente importanti o
resistenti alle comuni terapie
farmacologiche.
Il trattamento si basa
sull’utilizzo delle radiazioni ionizzanti in
grado di agire sui tessuti determinandone la
morte.
Le applicazioni sono
indolori e il paziente non è in nessun
momento “radioattivo” e può continuare,
senza timori, la sua vita normale.
Le radiazioni
distruggono la capacità di crescere e
riprodursi delle cellule, tanto normali
quanto ammalate: ma, a differenza dei
tessuti sani, quelli ammalati non riescono a
riparare il danno provocato dalle
radiazioni.
“Negli ultimi anni –
spiega la
dott.ssa Marta Scorsetti,
responsabile dell’Unità Operativa di
Radioterapia e Radiochirurgia, la
Radioterapia ha avuto uno sviluppo
tecnologico molto imponente. La recente
implementazione informatica unita alle
moderne tecniche diagnostiche (TAC e
Risonanza Magnetica), permette
l'integrazione di informazioni metaboliche
(PET, RMN funzionale ) consentendo di
effettuare una radioterapia più selettiva e,
allo stesso tempo, meno tossica per il
paziente.
Per definire i piani di
cura, utilizziamo diverse immagini
diagnostiche provenienti sia dalla TAC che
dalla RMN.
Nel nostro reparto è
presente una TAC dedicata dotata di un
sistema di 3 laser mobili per la simulazione
virtuale che consente in tempi brevi
l'esatta identificazione del volume da
trattare.
In questi ultimi anni
si è intensificato l’uso dell’imaging
funzionale in radioterapia grazie
all'introduzione della PET nel trattamento
di molte forme neoplastiche. In particolare,
la possibilità di individuare all'interno
del tumore aree metabolicamente più
aggressive permette di attivare un
trattamento radioterapico più selettivo e
quindi molto più efficace”.
La
PET
“La PET - spiega il
dott. Arturo Chiti,
responsabile dell’Unità Operativa di
Medicina Nucleare di Humanitas - è una
modernissima metodica diagnostica in grado
di rilevare alterazioni funzionali anche
molto precoci di organi e apparati,
traducendo in immagini il metabolismo di
molecole fondamentali per l'organismo.
Oltre ad individuare il
tessuto tumorale, la PET è in grado di
valutarne accuratamente l’estensione.
Può essere utilizzata,
dunque, per avere informazioni in tempo
quasi reale sull’andamento di una terapia:
se le cellule non consumano più zucchero
significa che stanno morendo, quindi il
paziente risponde in modo positivo alla
cura.
L’esecuzione dell’esame
è semplice, non invasiva e priva di rischi.
La complessità della PET è legata da una
parte alle apparecchiature ad altissima
tecnologia necessarie per sintetizzare i
radiofarmaci (o traccianti) e per realizzare
le immagini; dall’altra, al fatto che gli
atomi radioattivi utilizzati hanno una
emivita (vita media) molto breve - due ore
al massimo - e devono essere prodotti al
momento dell'utilizzo.
La PET utilizza vari
tipi di traccianti. Fra questi, i più
importanti sono lo 18F-FDG, che si utilizza
per lo studio di molti tumori; la
11C-metionina, per i tumori cerebrali; la
11C-colina, per il carcinoma della prostata;
altri traccianti sono in grado di valutare
l’ipossia cellulare, cioè di identificare
aree di necrosi”.
Tutti questi traccianti, fornendo indicazioni sui volumi
tumorali, aiutano a definire piani di cura
più mirati.
Piani di cura mirati
“Fino a qualche tempo
fa - prosegue la dott.ssa Scorsetti - il
target della Radioterapia, ossia la malattia
tumorale, veniva considerato omogeneo,
quindi si somministrava una dose omogenea di
radiazioni ionizzanti. Oggi, invece, grazie
all’utilizzo dell’imaging funzionale,
consideriamo anche il volume il biologico (BTV)
e non solo il volume tumorale macroscopico (GTV)
o sub clinico (CTV).
L’introduzione del BTV
permette di essere più selettivi e più
efficaci.
Disporre di
informazioni funzionali significa poter
sapere dove la malattia è più aggressiva e,
quindi, poter optare per tecniche di
‘dose-escalation’ cioè di intensificazione
della dose, o di ‘concomitant boost’ (un
sovra-dosaggio durante il trattamento stesso
sulla parte del tumore più ‘cattiva’, in
modo da ottenere un maggior controllo locale
della malattia), o ancora per un
‘ipofrazionamento’ della dose: ad esempio,
per trattamenti radiochirurgici è possibile
erogare una dose maggiore per seduta,
riducendo il numero totale delle sedute ad
una o due.
Tutto questo migliora
non solo l'efficacia del trattamento ma
anche la qualità di vita del paziente,
diminuendo la tossicità e i tempi di
esecuzione delle terapie.
Ecco perché l’utilizzo
delle immagini funzionali è sempre più
diffuso per il trattamento delle patologie
oncologiche, principalmente per il polmone,
ma anche per la mammella, l’encefalo e la
prostata.
Nel caso del carcinoma
polmonare, ad esempio, la PET total body può
addirittura cambiare l’indicazione al
trattamento.
Se rileva metastasi al
fegato o all’encefalo in un paziente con una
malattia considerata locale, ossia un tumore
localizzato solo al polmone, si cambia
radicalmente la decisione terapeutica,
escludendo il paziente da un trattamento -
sia esso chirurgico, chemioterapico o
radioterapico - con finalità radicale
loco-regionale, che sarebbe inutile.
Ancora, la PET è in
grado di classificare con sicurezza
linfonodi dubbi alla TAC: in questo modo, è
possibile estendere l'area di trattamento
anche ai linfonodi malati evitando omissioni
geografiche del target e ricadute locali.
Nei tumori ginecoloci,
ad esempio per il carcinoma della cervice, è
molto utile valutare con la PET se ci sono
adenopatie pelviche, in modo da poter fare
una corretta valutazione dell'estensione
della malattia e attivare un sovradosaggio
sulle aree linfonodali interessate.
Nel caso di carcinoma
della prostata, se in un paziente già
operato a distanza di qualche anno si
verifica un aumento del PSA (il più
importante marker per questo tipo di
tumore), con la PET con colina si riesce a
stabilire dove è localizzata la malattia e,
dunque, fare una radioterapia mirata in quel
punto”.
Le tecniche più
utilizzate sono la radioterapia
conformazionale 3-D, la IMRT (radioterapia a
modulazione di intensità) e la
Radiochirurgia, una particolare tecnica che
permette l'irradiazione ad alte dosi di
piccoli volumi, sia cerebrali che corporei,
con estrema accuratezza e precisione.
By Monica Florianello
vedi anche:
IPERTERMIA
ONCOLOGICA +
Terreno
Oncologico +
Diagnosi
precoce del Cancro
(NdR:
ENZIMI
(importante e' leggere il lavoro
del Perito Commerciale - chimico - Giusy Arcidiacono)
+
Metalli
tossici dei vaccini = Autismo vedi: PDF
)
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
I TUMORI CEREBRALI, i NUMERI e le STRATEGIE
Secondo l’American Brain Tumor Association l’incidenza dei
tumori cerebrali primitivi, benigni e
maligni, è di 12,8 casi per 100.000
individui.
Malgrado la possibile comparsa in qualsiasi
momento della vita, due sono le fasce d’età
che sembrano maggiormente colpite: quella
tra i 3 e i 12 anni e, negli adulti, quella
tra i 40 e i 70 anni. Il glioblastoma, in
particolare, è raro prima dei 15 anni e
aumenta drammaticamente dopo i 45.
Negli Stati Uniti nelle prime due decadi di
vita si stimano ogni anno circa 2.200
diagnosi di tumori cerebrali.
Le neoplasie cerebrali rappresentano il 2%
di tutti i tumori e circa 1/5 dei tumori
della mammella e del polmone. L’incidenza
complessiva nei due sessi è simile, ma è da
precisare che negli uomini è più elevata la
frequenza di forme maligne (7,0 per 100.000
rispetto a 4,7 per 100.000 nelle donne).
Negli adulti circa la metà dei tumori
cerebrali è rappresentata dai gliomi (in
particolare astrocitomi) e dai meningiomi
(25-30% dei tumori cerebrali primari
sintomatici). In Europa causano il 2% delle
morti per neoplasia.
Costituiscono la prima causa di morte ed il
10% di tutti i tumori nella fascia d’età fra
i 15 e i 40 anni, in persone cioè nel pieno
dell’attività lavorativa e spesso con figli
a carico. Ne risulta quindi, che il peso
sociale e psicologico di queste neoplasie è
particolarmente rilevante.
Approccio multisciplinare e qualità di vita
La maggior parte nelle neoplasie cerebrali richiede un
approccio multidisciplinare: chirurgico,
radioterapico e chemioterapico, con
l’aggiunta di interventi di tipo
riabilitativo, sia funzionali che estetici.
Infatti l'alopecia a chiazze, indotta dalla
radioterapia può indurre una difficile
accettazione dell'immagine di sé con grave
detrimento della qualità di vita sotto tutti
i suoi aspetti, sociale, lavorativo ed
affettivo, sia per le donne che per gli
uomini.
Questo aspetto è stato spesso sottovalutato
perché, sbagliando, si associava la diagnosi
di neoplasia cerebrale con una ridotta
aspettativa di vita, senza considerare che,
invece, i tumori cerebrali che colpiscono
prevalentemente i giovani sono i più
curabili e permettono una lunghissima
sopravvivenza, di cui deve essere
salvaguardata la qualità. Non basta vivere,
bisogna anche vivere bene, in sintonia con
il proprio corpo e con l'ambiente
socio-familiare che ci circonda.
Trattamento personalizzato sul singolo paziente
La nobiltà e l’assenza di potenziale
rigenerativo delle cellule nervose
rappresentano un limite importante per
l’attuazione di trattamenti curativi da
parte del neurochirurgo, del radioterapista
e dell’oncologo medico: ogni tipo di
trattamento va personalizzato sul singolo
paziente, cercando di ottenere il massimo
beneficio con il minimo danno. La terapia
medica di questi tumori è altamente
peculiare in quanto vengono utilizzati
farmaci diversi rispetto alle altre
neoplasie, a causa del diverso spettro di
chemiosensibilità delle cellule tumorali
gliali e della presenza della barriera
emato-encefalica che limita la diffusione
della maggior parte dei chemioterapici nel
tessuto nervoso.
La temozolomide
Per quanto riguarda i nuovi farmaci, sono
stati fatti notevoli passi avanti con la
temozolomide, chemioterapico a
somministrazione orale caratterizzato da
un’ottima tollerabilità clinica senza nausea
e perdita di capelli, problemi
particolarmente sentiti da tutti i pazienti
che devono fare la chemioterapia.
Vari studi hanno dimostrato che la
temozolomide è attiva quanto i farmaci
tradizionali, ma che li supera in
tollerabilità clinica, per cui attualmente è
diventata la terapia standard per i pazienti
con tumore cerebrale.
Un recente studio, eseguito proprio a
Padova, ha confermato l’ottima tollerabilità
del farmaco anche negli anziani, che fino a
poco tempo fa venivano esclusi da qualsiasi
tipo di trattamento.
Molte persone anziane, in buone condizioni
generali, hanno infatti mostrato di
tollerare quanto i giovani sia la
radioterapia che la chemioterapia con
temozolomide.
Gli altri farmaci
Nuovi e promettenti farmaci sono in fase di
sperimentazione nei pazienti con tumori
cerebrali, come l’irinotecan, il gefitinib,
l’erlotinib), e tutta una serie di nuovi
prodotti che agiscono bloccando la
formazione dei vasi sanguigni, togliendo
quindi l’ossigeno al tumore, i cosiddetti
farmaci antiangiogenetici.
Grande interesse ha suscitato la
sperimentazione del Glivec, farmaco orale
ben tollerato che agisce bloccando una
proteina anomala presente nelle cellule
tumorali. Padova è stato l’unico centro
italiano ammesso a questa sperimentazione,
ed alcuni pazienti ne hanno tratto un
significativo beneficio.
Test genetici per valutare i benefici della
‘chemio’
Padova è anche l’unico centro italiano dove
è attualmente disponibile un test genetico
per studiare la sensibilità alla
chemioterapia nei pazienti tumore cerebrale
al fine di individuare quelle persone che
possono trarre maggiore beneficio dalla
chemioterapia
Nei centri specializzati le cure migliori
Da tutto ciò deriva che i trattamenti
chemioterapici dei tumori cerebrali
dovrebbero essere affidati ad Oncologi
clinici con esperienza specifica in ambito
neuro-oncologico. Negli Stati Uniti esistono
veri e propri dipartimenti di
Neuro-Oncologia: al Memorial Sloan-Kettering
(New York) e all’ M.D. Anderson Cancer
Center (Houston), cui afferiscono pazienti
da tutto il paese e dall’estero.
L’ampia casistica raccolta negli anni in
questi Istituti e l’attività scientifica di
elevatissimo livello sono una garanzia di
poter ottenere i migliori trattamenti
attualmente disponibili. In Italia al
momento non esistono ancora Centri
specialistici di Neuro-Oncologia e non sono
attivati Corsi di formazione dedicati a
questa disciplina.
E’ provato invece che per tutte le neoplasie
rare, la sopravvivenza è maggiore nei Centri
dove vengono seguiti un maggior numero di
pazienti, dove cioè operano gruppi multi
disciplinari affiatati e dove è stata
acquisita, e viene continuamente aggiornata,
un’esperienza specifica per quel tipo di
malattia.
La frammentazione di assistenza per i
pazienti con tumore cerebrali impedisce
ovviamente il raggiungimento di consensi
nazionali sulle migliori modalità di
trattamento e crea nell’utenza un forte
disagio.
La Neuro-Oncologia di Padova
La Neuro-Oncologia Medica
dell’Azienda Ospedaliera di Padova fin dalla
fine degli anni ’80 ha iniziato a seguire
con particolare interesse questo tipo di
neoplasie, instaurando una ormai stretta
collaborazione con le Divisioni di
Neurochirurgia, Radioterapia,
Neuro-Radiologia, Anatomia Patologica,
Chirurgia Plastica Pediatrica, Istituto di
Immunologia e Biologia Molecolare e con
l'Unità di Statistica e Informatica del
Dipartimento di Scienze Neurologiche e
Psichiatriche, dell’Azienda padovana.
Progressivamente negli anni si è avuto un
significativo incremento del numero di nuovi
pazienti con tumore cerebrale che
afferiscono alla Unità di Neuro-oncologia
della Divisione di Oncologia Medica, in
regime ambulatoriale o ospedaliero (Day
Hospital o ricovero prolungato), passando da
65 pazienti nel 1996, a 180 nel 1998 a circa
350/nuovi casi anno negli ultimi 3 anni.
Essendo neoplasie rare (circa 30 nuovi casi
attesi nella ASL di Padova ogni anno),
risulta evidente che più del 90% dei
pazienti seguiti a Padova in questi anni
provengono da altre ASL. In effetti, nella
suddivisione per provenienza, più del 60% di
essi provenivano da altre regioni italiane.
Negli ultimi anni, il Centro di Padova è
quindi diventato di fatto un riconosciuto
Centro di riferimento nazionale ed
internazionale per la terapia dei tumori
cerebrali. Contemporaneamente, accanto ad
una attività clinica di eccellenza, ha
svolto anche un’attività scientifica di
rilievo. Sono infatti disponibili protocolli
di ricerca su tutti i nuovi farmaci che
agiscono su nuovi bersagli molecolari, sono
state prodotte numerose pubblicazioni in
ambito neuro-oncologico, sono coordinati
Progetti di Ricerca Europea in
Neuro-oncologia con la vice-presidenza della
Organizzazione Europea per la Ricerca ed il
Trattamento per il Cancro-Tumori Cerebrali (EORTC-BTG)
da parte della dott. Alba Brandes. Non si
deve comunque dimenticare il ruolo
importantissimo che l’Italia sta svolgendo
in questo ambito grazie al GICNO (Gruppo
Italiano Cooperativo di Neuro-Oncologia) che
ha condotto molti trials pubblicati sulle
maggiori riviste oncologiche.
Il Gruppo Italiano Cooperativo di Neuro
Oncologia
Nel 2003 è stato creato il Gruppo Italiano Cooperativo di
Neuro Oncologia (GICNO)
La nuova realtà scientifica si pone i seguenti obiettivi:
- promuovere e favorire la creazione
e la realizzazione di protocolli di ricerca
Neuro-Oncologica
- predisporre ed organizzare
iniziative sociali e sanitarie in grado di
dare una risposta tempestiva ed efficace
alle esigenze emergenti nel campo delle
patologie Neuro-Oncologiche e del loro
trattamento.
Alla creazione di questo Gruppo hanno aderito oltre 20 centri
di oncologia italiani comprendenti gruppi
multidisciplinari e sono in corso protocolli
di studio importanti come quello sulla
Fotemustina, un farmaco non sufficientemente
studiato in passato ma che può avere la
stessa efficacia delle nitrosouree senza
alcuni effetti tossici come quelli a livello
polmonare.
All’interno del Gruppo sono in corso di definizione anche
altri protocolli come le nuove, e
potenzialmente più attive, modalità di
assunzione della temozolomide e di ricerca
traslazionale genetica predittiva.
Il GICNO ha pubblicato nel 2004 importanti lavori su
prestigiose riviste oncologiche come Cancer
e Journal Clinical Oncology, a dimostrazione
del fatto che con la reale cooperazione
l’Oncologia Italiana può raggiungere livelli
di eccellenza a livello mondiale.
http://www.eurom.it/medicina/e/esp2000/2/E15_2_53.H
http://www.istge.it/clinica/servizi/pa_cl/esami.htm
La proteina C-reattiva (CRP), la cui presenza è rilevabile nel
sangue solo in concomitanza con alcuni
processi infiammatori, potrebbe
rappresentare un marcatore biologico per
identificare i soggetti che, soffrendo di
lesioni precancerose al polmone, hanno
elevate probabilità che queste vadano
incontro a una degenerazione cancerosa.
È quanto risulta da uno studio condotto
presso l’Università
della British Columbia,
a Vancouver, in Canada, durante il quale
sono stati esaminate 65 persone affette da
una displasia bronchiale al polmone di
dimensioni superiori a 1,2 millimetri.
Riesaminando il gruppo dopo sei mesi,
l’unico parametro biologico che distingueva
dagli altri soggetti quelli in cui la
lesione si indirizzava verso un tumore del
polmone non a piccole cellule era appunto
l’elevato livello ematico di proteina
C-reattiva:
"Il rischio di sviluppare la malattia – ha
osservato Stephen Lam, direttore del centro
di ricerca sul tumore del polmone di quell’università
– era 9,6 volte maggiore nel gruppo che
aveva un livello di CRP superiore a 0,5 mg/l
rispetto al gruppo che restava sotto tale
soglia.”
SANITA’: BOLOGNA, NUOVO LASER PER OPERAZIONE TUMORI AI POLMONI AL
‘BELLARIA’
Bologna, 10 mar. - (Adnkronos) - Limitata asportazione di tessuto
polmonare, minor invalidità post operatoria
e degenze più brevi.
Sono i vantaggi della chirurgia per le
metastadi polmonari effettuata con il nuovo
laser, che dal giugno 2004, viene utilizzato
nel reparto di Chirurgia Toracica
dell’ospedale ‘’Bellaria’’ di Bologna,
diretto da Maurizio Boaron. Presente in soli
3 esemplari in tutta Italia, il laser è
dotato di una precisione che consente di
asportare noduli polmonari con minimo danno
al tessuto circostante.
Sono 81 le resezioni polmonari per metastasi
e tumori primitivi del polmone che sono
state effettuate, fino ad oggi, al ‘’Bellaria’’
utilizzando la nuova tecnica di intervento.
MEDICINA: UNA ‘BOMBA INTELLIGENTE’ CONTRO IL CANCRO AL S. RAFFAELE
(MI)
Milano, 10 mar. (Adnkronos) - Una ‘bomba intelligente’ contro il
cancro all’ospedale San Raffaele di Milano.
La tecnica, ‘’unica al mondo e non invasiva’’,
e’ una nuova frontiera della radioterapia,
si chiama ‘tomoterapia a guida metabolica’ e
abbina Tac, Pet e un macchinario per
tomoterapia, importato dall’America e
installato per la prima volta in Europa
all’istituto di don Luigi Verze’.
La Tac ‘mappa’ la zona del corpo colpita dal
cancro, la Pet seleziona le cellule malate
ancora ‘vive’ e la tomoterapia colpisce con
precisione chirurgica. Liberando un numero
infinito di raggi che arrivano sul paziente
‘a spirale’, da ogni direzione, e che grazie
a uno speciale sistema computerizzato sono
‘dosati’ in base alla forma della lesione
L'antiossidante Acetilcisteina nella
prevenzione dei danni renali indotti dai
mezzi di contrasto
L' Acetilcisteina ( NAC ) , meglio nota al
grande pubblico per essere il principio
attivo del Fluimucil, è una sostanza ad
azione antiossidante , che trova indicazione
nel trattamento delle affezioni
broncopolmonari- vedere :
BroncoPneumologia.net
Nel corso degli anni sono emersi studi che
hanno dimostrato che l'Acetilcisteina ha
un'azione nefroprotettiva, cioè di
protezione della funzione renale.
Uno studio (epel M et al, N Engl J Med
2000 ; 343: 180-184) ha dimostrato che
l'assunzione di Acetilcisteina ( 600 mg per
os ) prima e dopo la somministrazione di un
mezzo di contrasto non ionico, a bassa
osmolalità per l'esecuzione della tomografia
computerizzata, permette di ridurre il danno
renale.
Più recentemente un altro studio (
Diaz-Sandoval LJ et al, Am J Cardiol 2002 ;
89 : 356-358 ) ha dimostrato che l'Acetilcisteina
è in grado di prevenire la nefropatia
indotta dai mezzi di contrasto nei pazienti
con insufficienza renale cronica sottoposti
a cateterizzazione cardiaca.
L'Acetilcisteina è stata somministrata al
dosaggio di 600 mg, 2 volte al dì.
Una dose è stata somministrata prima della
cateterizzazione e 3 dosi dopo.
La capacità dell'Acetilcisteina di ridurre
il danno renale è così elevata che gli
Autori ne hanno raccomandato l'uso nei
pazienti con preesistente insufficienza
renale cronica, sottoposti a
cateterizzazione cardiaca.
Per maggiori informazioni sulle malattie
renali, consultare : Nefrologia.net
-
( Xagena_2002 )
Gli
ammalati che arrivano a noi dopo aver fatto
diversi tipi di terapie chemio aggressive,
sono paragonabili ematochimicamente a gente ustionata.
La
possibilità e le speranze sono quelle
contemplate dalla casistica ospedaliera
inerente il grado di ustione riportato.
UNO dei VALORI di RIFERIMENTO E'
LDH -
Ci fa capire se c'è un danno al sistema mitocondriale.
vedi:
http://emmanuele.splinder.com
Ringraziamenti
Ringrazio
Dio che mi ha permesso di dare una risposta alle mie domande, donandomi
una grande forza d’animo per mantenere la promessa fatta a mia madre
prima e ad un bambino di 12 anni poi, permettendomi di non cedere ai
dolori, e a tutte le difficoltà che ho incontrato in questi lunghi
anni;
A
mia moglie e alle miei figlie, che mi hanno supportato con il loro amore
e la loro comprensione;
A
Padre Enrico Schirru (ordine dei Mercedari)e a Padre Mario Golesano (Il
sostituto di padre Puglisi) che mi hanno supportato con le loro
preghiere. Ai miei amici, S.Rappa, F. Sortino e A. D’aiello e che
hanno sempre creduto in me, sacrificando il loro tempo libero. Al Dott.
G. Francese (Giornalista) per i suoi consigli e per aver creduto in me.
A questi signori, sotto elencati, rimarrò sempre grato per la
consulenza prestatami e l’aiuto concessomi per portare avanti
la mia ricerca:
Dottori
F. Sortino e G. Volpicelli e A. Machì
(C.N.R. Pa );
Nino
D’Aiello Tecnico di
lab.di Virologia e Batteriologia ( Osp.Civ.Pa.);
Dott.
A. Militello Medico e ricercatore Scienza dell’alimentazione.
Dottori
S. Scola e Tricarico Centro Analisi (Osp.Civ. Pa);
Prof.
Bono , dott.ssa D’ancona e Tecn. Sig. Saia ( Chimica Biologica);
Prof.PalazzoAdriano (Ist. Di Farmacologia dell’Univ.
diPa);
Prof.
Romano e Dott.
Orecchio ( Chimica inorganica Univ. Pa);
Professori
Venturelli ( Marito e moglie) (Chimica organica
Univ. Pa);
Dottoresse
Dolo e Lo Rè (Ist.
Biocellulare dello sviluppo);
Professori
Filpi , Favaloro e Sammarco ( microbiologia del terreno);
Prof.
Nitri (Fitopatologia), Prof. Bazan ( Chimica Agraria);
Sig.Centomani
Tecn. ( Medicina Legale);
Professori
Camarda, Ceraulo e Fontana (Chimica
e tecn. Farmaceutiche);
Dottori
Minetti, Mallozzi, Davanzo e Pietraforti
(Ist. Sup. Sanità –Roma );
Prof.
Mazzola (Botanica);
Ing.
Santini e Dott. Cavalli (Ditta
Dionexx HPLC);
Sig.
Belloli Tecn. Della Ditta Superchrom (Supelco) Gas-Massa;
Tutti
i bibliotecari delle varie facoltà che mi hanno aiutato nella ricerca
dei testi scientifici;
Dottori
Metus e Bonvicini (Dipartimento
di medicina Padova);
Dott.Lergergren
(Istituto Karolinska di Stoccolma)
Un grazie particolare al Dr.
J. Paul Vanoli che grazie al materiale, dei
suoi studi, inviatomi, ho potuto confermare ancora di più la mia
ipotesi e completare, teoricamente, la mia ricerca.
Protocollo
Terapeutico del ricercatore G. Puccio -
http://emmanuele.splinder.com
vedi:
Protocollo della Salute +
Cancro +
Cancro e Medicina
Naturale +
Diagnosi precoce +
Terreno Oncologico
+
Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e
non solo
Il
Cancro nasce
in sintesi e secondo la
Medicina naturale
(che non
e' non legata alle
multinazionali
dei
farmaci e
Vaccini),
perche'
l’organismo del canceroso e'
intossicato, e la
microcircolazione,
nei
tessuti intossicati, viene ad essere alterata, producendo, a valle di
essa, nelle
cellule
dei tessuti investiti da quel processo:
malfunzione
cellulare,
(nutrimento ed eliminazione =
respirazione cellulare alterata =
metabolismo
alterato = malnutrizione cellulare e
tissutale assicurata), producendo
successivamente
infiammazione nei tessuti
e
stress ossidativo cellulare e
per caduta
immunodepressione,
e parallelamente alterazione anche del
sistema
enzimatico per la precedente alterazione della
flora batterica,
pH digestivo non regolare (e quindi
l'organismo e' mancante di
minerali e
vitamine ed in stato di
acidosi), in quelle condizioni esso e' molto facilmente parassitato da
certi,
parassiti,
batteri e
funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori
infiammazioni:
Ma tutto cio' e' "gestito" come Causa
primordiale dai
Conflitti Spirituali (consci ed
inconsci) e dall'intenso
stress del vissuto.
Il Cancro quindi e' una malattia
MULTIFATTORIALE.
Quindi il medico, il terapeuta od il
soggetto stesso DEVONO operare seguendo la
stessa strada percorsa per l'ammalamento.
Cioe' devono lavorare per
disintossicare il malato +
disinfiammare
l'organismo ed i tessuti interessati,
ripristinare il pH
digestivo,
e normalizzare le
digestioni + il
malassorbimento sempre presente
nel malato ed
eliminare
quei parassiti, batteri e funghi, che hanno
proliferato in modo abnorme, per mancanza
dei loro antagonisti +
rinforzare il
sistema immunitario
SEMPRE compromesso
in TUTTI i malati, cancerosi
compresi ed eliminare i
Conflitti Spirituali (quali Vere
Cause) e lo
stress esistenti, oltre a lavorare sul
metabolismo
alterato per ridurre ed eliminare lo
stress ossidativo
cellulare
e quindi quello
tissutale,
sempre presenti in qualsiasi malattia e
specie nel cancro, per i danni alla
microcircolazione
indotti dalle
intossicazioni
piu’ o meno intense.
Seria RICERCA sul CANCRO (ostacolata
dall'Oncologia ufficiale)
- vedi:
Cancro e Medicina Naturale
IMPORTANTE:
Come Portale segnaliamo vari personaggi che hanno avuto
contrasti con le autorita' mediche, e per
essere precisi, affermiamo che
NON condividiamo in toto
le loro terapie (quelle monoterapeutiche), in
quanto per noi, seguaci della
Medicina Naturale
la
malattia
(cancro compreso) e'
MULTIFATTORIALE, quindi
NESSUN prodotto puo', da solo, guarire dalla
malattia della quale si e' malati !
Guarisce
dal Cancro con la dieta Vegana utilizzata
per 1 anno
http://informatitalia.blogspot.it/2014/12/guarisce-da-tumore-esteso-e-metastasi.html
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Trovata in
Canada una cura (metabolica)
per il cancro, ma le
Big Pharma
fanno finta di niente - 21 maggio 2011
I ricercatori dell'Università
di Alberta, a Edmonton, in
Canada hanno "trovato" (e' ancora
sperimentale e non ancora messa a punto) la
cura per il cancro, la settimana scorsa, ma
se ne parla pochissimo nei notiziari e alla
TV.
È una tecnica semplice, si utilizza un
farmaco molto semplice.
Il metodo impiega dicloroacetato, che è
attualmente usato per trattare i disordini
metabolici. Quindi, non vi è alcuna
preoccupazione per gli effetti collaterali o
gli effetti a lungo termine. Questo farmaco
non richiede un brevetto, per cui chiunque
lo può utilizzare ampiamente ed è economico
rispetto ai costosi farmaci antitumorali
prodotti da grandi aziende farmaceutiche.
Gli scienziati canadesi hanno testato questo
dicloroacetato (DCA) sulle cellule
dell'uomo, ed ha ucciso le cellule del
cancro dal polmone, mammella e cervello ed
ha lasciato intatte quelle sane. È stato
testato su topi con tumori gravi che si
sono ridotti quando sono stati alimentati
con acqua integrata con DCA. Il farmaco è
ampiamente disponibile e la tecnica è facile
da usare.
Perché le case farmaceutiche più importanti
non sono coinvolte? O i media non ne
sono interessati ?
Nel corpo umano
vi sono elementi naturali che lottano contro
il cancro: i
mitocondri, ma hanno bisogno di essere
“spinti” per essere abbastanza efficaci [i
mitocondri sono organi contenuti in ogni
cellula umana, con una struttura simile
a quella dei batteri, e con un proprio
DNA mitocondriale; la funzione
principale del mitocondrio è quella di
produrre energia - N.d.T.].
Gli scienziati hanno sempre pensato che i
mitocondri venissero danneggiati dal cancro
e quindi hanno pensato di concentrarsi sulla
glicolisi che è meno efficace e più
dispensiosa. I produttori di farmaci si sono
concentrati solo su questo metodo della
glicolisi per combattere il cancro. Questo
DCA invece non si basa sulla glicolisi ma
sui mitocondri, “innesca” i mitocondri che
combattono le cellule tumorali.
L'effetto collaterale di questo è che viene
anche riattivato un processo chiamato
apoptosi. Vedete, i mitocondri contengono un
fin troppo importante “pulsante di
autodistruzione” che viene a mancare nelle
cellule tumorali. Senza di esso, i tumori
diventano più grandi e le cellule rifiutano
di estinguersi. I mitocondri pienamente
funzionanti, grazie al DCA invece possono
finalmente morire.
Le
aziende farmaceutiche
non investono in questa ricerca perché il
metodo DCA non può essere brevettato, senza
un brevetto non possono fare soldi, come
stanno facendo ora con le cure per l'AIDS.
Dal momento che le
case farmaceutiche non se ne
interesseranno, altri laboratori
indipendenti dovrebbero iniziare a produrre
questo farmaco e fare ulteriori ricerche per
confermare le conclusioni di cui sopra e
produrre i farmaci.
La ricerca
originale (vedi gli screenshot nel
presente articolo) è disponibile sul dello
stato di Alberta (Canada).
Le cellule
normali (blu) nel bel mezzo della crescita
benigna sono affamate di ossigeno, ma
possono sopravvivere con la glicolisi, un
modo diverso di fare energia. Nel processo i
mitocondri, che contengono il meccanismo di
autodistruzione cellulare, si spengono.
Questo rende le cellule “immortali” e
cancerogene (rosso), così esse continuano a
replicarsi e il tumore cresce.
La Glicolisi genera anche l'acido lattico
che permette al cancro di mangiare cellule
attraverso il tessuto, e formare tumori
secondari in altre parti del corpo.
Un farmaco chiamato dicloroacetato rimette
in funzione i mitocondri nelle cellule
tumorali (blu) in modo che esse fermino la
glicolisi e inizino a produrre energia di
nuovo dai mitocondri. Il meccanismo di
autodistruzione è quindi attivato, e le
cellule avvizziscono e muoiono (marrone).
By Corrado Penna - Tratto da:
http://www.ecplanet.com/node/2493
Fonte originale: hubpages.com /
Traduzione a cura di: Marica Esposito /
Fonte:scienzamarcia.blogspot.com
Commento NdR: Al momento, in una
clinica di Toronto (CA), la dottoressa
Humaira
Khan mette a disposizione il
dicloroacetato ma non fa mistero del fatto
che questa terapia ha anche causato delle
reazioni molto gravi in casi di cancro
al cervello, con conseguenze anche
mortali.
Per quanto riguarda, quindi, il DCA, gli
studi sono solo nella primissima
fase; infatti lo studio canadese è
stato fatto sui topi e non
vi è ancora un’evidenza sperimentale che
dimostri la reale efficacia contro
il cancro in casi umani.
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