Il
CUORE umano
(ed animale)
genera
il più ampio
Campo ElettroMagnetico
del corpo, che fa parte dell’AuRa
ed ha un
proprio
cervello
separato
dagli
altri, ma interattivo con essi
!
Fonte: Applications of
Bioelectromagnetic Medicine
(Applicazioni
cliniche di Medicina
Elettromagnetica),
PJ.
Rosch
e M.S. Markov,
New York 200-t - Istitute of HeartMath® -
www.heartmath.org
In questo "campo" vengono
registrati anche tutti pensieri e le azioni
dell'essere vivente:
INFORMAZIONE, CAMPO
UNIVERSALE e SOSTANZA - Campi MORFOGENETICI
Per altri particolari vedi:
Cuore + Uomo Psico Elettronico +
EGO
/ IO
+
Campo energetico del Corpo
+
I batteri
controllano la nostra mente
!
vedi anche:
CERVELLO + DUE Cervelli
+
...anzi 3
+
CERVELLO,
come
funziona
+
ANI+MA + Definizione
della parola ANIMA
- 2
Quando
viene concepito un bambino,
il Cuore umano inizia a
battere prima che il cervello si sia
formato e ciò sembra un “paradosso”, ma non è
cosi perché
il cuore ha un piccolo e proprio "cervello" formato da circa
40.000 cellule nervose, e da esso viene emanato il più
ampio CEM (Campo ElettroMagnetico)
del
corpo.
Il Campo Elettrico
del Cuore, che viene misurato
dall’elettrocardiogramma (EGC) è all'incirca
60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali, dei due
emisferi cerebrali (cervello nella testa), registrate da un
elettroencefalogramma (EEG).
La
componente Magnetica del campo del cuore, è
all’incirca 5000 volte più
potente
di quella prodotta dal cervello,
non è impedita dai tessuti e può essere misurata anche
a distanza
dal corpo
con uno Strumento a Superconduzione di
Interferenze Quantiche (SQUID), basato su magnetometri.
La
dimensione del
CEM
Toroidale varia da un minimo
di 2,5 ed un massimo
di 3 mt., con asse verticale centrato
nel cuore.
La sua forma
Toroidale, è la forma spesso
considerata la più unica e primaria dell'Uni-Verso.
Questo campo Toroidale
contiene un suo doppio (come una matriosca), più
piccolo e sullo stesso asse verticale, questo perché
esso è “duale” come le energie della ManifestAzione, le forze E+ ed E- ovvero Yin e
Yang, e con esse interagisce ad ogni istante.
Questo
CEM, generato
dai cromosomi contenuti nelle
cellule nervose di questo
piccolo cervello del cuore, permea
ogni cellula dell’organismo e puo’ agire come un
segnale
sincronizzatore per
tutto il corpo in maniera analoga all'In-Form-Azione
portata dalle onde a radiofrequenza delle
Radiotrasmittenti, TV ecc.
un'inciso e' da questo campo che si sincronizzano le
cellule del muscolo cardiaco per far battere il cuore
alla frequenza utile alla Perfetta salute (c.a. 70
battiti al minuto), salvo quando
vi sono distonie particolari nelle parti dell'organismo inter-relazionate con il cuore (sangue, ghiandole,
intestino, ecc.).
Ormai
è stato sperimentato e dimostrato
che questa energia (CEM Toroidale) non solo è trasmessa internamente al cervello di sopra nella
testa a e di sotto a quello enterico
nell’intestino, ma è anche recepibile inconsciamente o consciamente, dagli
altri soggetti che si trovano nel suo raggio di
azione-comunicazione
che è di massimo 3 m di diametro.
Gli
animali lo recepiscono anche da più lontano. Esso e'
stato individuato con apposite apparecchiature
elettroniche.
Ogni
organo del corpo emette un proprio CEM di intensità e
frequenza diversa a seconda del tipo di organo ma tutti
questi CEM sono sincronizzati dal campo del Cuore.
L’insieme di questi campi (CEM) si chiama AURA ed essa
forma una specie di “uovo” attorno all’organismo
degli esseri viventi.
è
stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche
nella variabilità della cadenza del
battito
cardiaco
sono distintamente alterate-modificate
dall'esperienza
di differenti emozioni = emo-azioni = movimento del
sangue).
Questi
cambiamenti derivanti dalle emozioni,
nelle
onde elettromagnetiche, fanno variare la frequenza del
battito, la pressione sanguigna
e quella sonora prodotta dall'attività del ritmo cardiaco,
sono anche percepiti da ogni cellula del
corpo ad ulteriore
supporto del ruolo del cuore quale globale e
interno segnale di sincronizzazione fisiologica di
ogni organo e sistema con i ritmi del
cuore.
Questo Campo ElettroMagnetico del cuore è SEMPRE
(ogni secondo della vita dell'essere) colloquiante con
il Campo ElettroMagnetico dell'Uni-Verso
e scambia quindi InFormAzioni con Lui.
Riceve "impulsi-info" e ne comunica alla
Banca Dati
Universale; esso e' il punto di collegamento fra
l'Essere e l'UniVerso; ma esso e' in continua
comunicazione (scambio di info) anche con tutti gli
altri esseri viventi del Piano-Eta, esso è in continua
comunicazione con la ghiandola Pineale all'interno del
cervello antico del Cranio.
Alla
morte-trapasso, questo Campo del cuore si ritira
piano piano fino a scomparire (in circa un'ora, cioè
quanto dura la funzionalità della
ghiandola Pineale) e
permette lo scambio totale delle informazioni finali
dell'essere stesso con tutti i suoi Elettroni, Atomi,
che lo compongono e che andranno a fare parte di altre
forme (sostanze, corpi, vegetali, animali, umani, ecc.).
Questa è stata
una scoperta sconvolgente e
di enorme importanza; essa comunque
conferma anche la veridicità delle affermazioni di
coloro che fin dai secoli passati (gli
iniziati alla Medicina naturale), hanno parlato o scritto sull'intelligenza e percezione del cuore.
vedi:
DNA, Cromosomi, Amminoacidi +
Cervello separato, quello del Cuore +
per l'ischemia e' utile il:
Gingo Biloba
MECCANISMI di
comunicazione fra i vari cervelli del corpo:
Il sistema nervoso cardiaco,
o cervello del cuore, è fatto di gangli complessi,
contenenti un circuito locale ricevente (interneuroni) e
trasmittente (neuroni simpatici e parasimpatici). I
neuriti sensori multifunzionali, distribuiti nel cuore,
sono sensibili a molti tipi di segnali originati dallo
stesso cuore. I gangli cardiaci integrano messaggi dal
cervello e da altri centri di processazione presenti nel
corpo, con l' informazione ricevuta dai neuriti
cardiaci. Quando l' informazione è stata processata dai
neuroni del cuore, i segnali appropriati vengono mandati
ai nodi senoatriali e atrioventricolari come ai muscoli
del cuore.
Sotto normali condizioni psicologiche, il sistema
nervoso del cuore gioca un ruolo importante per gran
parte della routine di controllo della funzione
cardiaca, indipendentemente dal sistema nervoso
centrale.
Il
Dr. Armour e i suoi colleghi hanno mostrato che il
sistema nervoso del cuore è vitale per il mantenimento
della stabilità cardiovascolare e per la sua efficienza,
senza di esso, il cuore non può operare correttamente.
I percorsi di comunicazione neurale tra il cuore e il
cervello superiore.
Il sistema nervoso del cuore consiste in gangli, che
contengono il circuito locale di neuroni di diverso
tipo, e i neuriti sensori, distribuiti nel cuore.
I
gangli processano e integrano l'informazione entrante
dal sistema nervoso esterno e dai neuriti nel cuore. I
gangli cardiaci esterni, localizzati nella cavità
toracica, hanno connessioni dirette agli organi come i
polmoni e l' esofago e sono anche connessi
indirettamente tramite il midollo spinale a molti altri
organi, inclusa pelle e arterie.
L' informazione
parasimpatica che arriva al cervello
viaggia dal cuore ad esso attraverso il
nervo vago e
verso la
medulla.
I nervi simpatici afferenti si connettono ai gangli
cardiaci esterni (centro di processazione), quindi al
ganglio dorsale principale e quindi al
midollo spinale.
Quando i segnali afferenti raggiungono la medulla,
viaggiano alle aree subcorticali (talamo,
amigdala,
ecc..) e quindi alle aree corticali.
Un altro componente del sistema di comunicazione del
cervello cardiaco è stato rivelato dai ricercatori che
hanno studiato il sistema ormonale. Il cuore è stato
riclassificato come ghiandola endocrina e ormonale,
quando nel 1983 è stato isolato un ormone prodotto e
rilasciato dal cuore, il fattore natriuretico atriale (ANF).
Questo ormone esercita ampiamente i suoi effetti: sui
vasi sanguigni, sulle ghiandole surrenali, sui reni e su
diverse regioni regolatorie nel cervello.
Il Dr. Armour e i suoi studenti hanno scoperto che il
cuore contiene un tipo di cellule dette cellule
"cardiache adrenergiche intrinseche" (ICA). Queste
cellule sono classificate come "adrenergiche" perchè
sintetizzano e rilasciano catecolamine (norepinefrina e
dopamina), neuritrasmettitori che si pensava fossero
prodotti solo dai neuroni del cervello e dai gangli
fuori dal cuore.
Piu' recentemente, è stato scoperto che il cuore secerne
anche oxitocina, conosciuta come l' ormone "dell'amore".
Oltre alle sue funzioni conosciute nei parti e
nella lattazione, recenti evidenze indicano che questo
ormone è coinvolto anche nella cognizione, tolleranza,
adattamento, in comportamenti sessuali e materni
complessi, come anche a livello sociale e nei legami di
coppia.
Da notare che le concentrazioni di oxitocina nel
cuore sono allo stesso livello di quelle nel cervello.
La complessità del sistema nervoso cardiaco e l'estesa
influenza della sua secrezione ormonale sono state
largamente comprese dalla comunità scientifica mentre i Lacey effettuavano la loro ricerca e le loro teorie
dovevano essere accettate molto prima, comunque, le loro
sperimentazioni e hanno giocato un ruolo importante per
chiarire i processi fisiologici e psicologici di base
che connettono mente e corpo. Nel 1977, il Dr. Francis
Waldropin, Direttore dell' Istituto Nazionale di Salute
Mentale, ha affermato in un articolo sul lavoro dei
Lacey che:
"Le loro procedure attente e intricate, combinate alle
loro audaci teorie, hanno prodotto un lavoro controverso
e promettente.
Nella lunga corsa, la loro ricerca ci può dire molto su cosa ci rende delle persone e può
suggerire tecniche che possono rigenerare persone
sofferenti in persone sane."
In effetti, questa predizione fa parte del passato. Doc
Childre e l'Istituto di HeartMath sono nati sul lavoro
di altri come i Lacey e il Dr. Armour per sviluppare
pratici interventi che incorporano la comprensione che
il cuore influenza profondamente la percezione, la
consapevolezza e l' intelligenza. Questa tecnologia ha
aiutato ora migliaia di persone a divenire piu'
produttive, sane e piene di vitalità, imparando a vivere
sincronizzando mente e cuore, operando in costruttiva
sinergia tra l' intelligenza mentale e quella del cuore.
NdR. Nella foto in alto, il campo magnetico del
cuore.
Fonte: heartmath.org - Tratto da:
altrogiornale.org
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Alcuni studi svolti in seguito dall’Università di
Princeton e dall’Istituto di HeartMath, che e' una
innovativa e recente istituzione senza scopo di lucro
costituitasi nel 1991 per aprire la strada alla ricerca
e sviluppo di tecnologie basare sul cuore hanno scoperto
che la correlazione tra i rilevamenti dei satelliti GOES
e gli eventi dell’11 settembre rappresenta più di una
semplice coincidenza.
Grazie alla scoperta che i satelliti avevano già
registrato in passato altri picchi simili a questi
durante eventi di focalizzazione globale, come la morte
della principessa Diana, il fattore che sembrava
collegare i rilevamenti era chiaro: le indicazioni
additavano il cuore umano. In particolare, l’emozione
basata sul cuore della popolazione mondiale, derivante
da simili eventi, sembra influenzare i campi magnetici
terrestri. La scoperta è resa così significativa dal
fatto che quei campi sono ora collegati a tutto, dalla
stabilità del clima alla pace fra le nazioni.
Fra le nuove scoperte ce ne sono due che danno nuovo
significato a ciò che i satelliti ci hanno mostrato
rispetto all’11 settembre del 2001:
Scoperta 1: è ben documentato che il cuore genera il
campo magnetico più forte del corpo umano, circa
cinquemila volte più intenso di quello del cervello.
Quel campo crea una sagoma a forma di ciambella che si
estende ben oltre il corpo fisico e che è stata rilevata
a distanze comprese fra 1,5 e 2,4 metri circa dal cuore
fisico.
I dati indicano che
- questo campo potrebbe essere talmente ampio da
permetterci di misurarlo in termini di miglia; tuttavia,
la rilevazione di campi come quelli va al di là della
portata delle attrezzature utilizzate.
Implicazioni:
il campo magnetico del cuore risponde alla qualità delle
emozioni che generiamo nella nostra vita. Proprio come
il legame intuitivo fra i sentimenti e il corpo sembra
indicare, anche le emozioni positive aumentano
l’equilibrio ormonale fisico e il ritmo cardiaco, oltre
alla lucidità mentale e alla produttività. Altrettanto
intuitivamente, gli studi dimostrano che le emozioni
negative possono arrivare a influenzare fino a
millequattrocento cambiamenti biochimici nell’organismo,
che includono squilibrio ormonale, frequenza caotica
cardiaca, “oscurità” mentale e bassi livelli di
rendimento.
Scoperta 2: determinati strati dell’atmosfera terrestre,
oltre alla terra stessa, generano ciò che oggi viene
definita una “sinfonia” di frequenze (comprese fra 0,01
e 300 hertz), alcune delle quali si sovrappongono alle
stesse frequenze create dal cuore mentre comunica col
cervello. È proprio questo rapporto apparentemente
antico e quasi olistico fra il cuore umano e lo scudo
che rende possibile la vita sulla terra ad aver generato
una splendida teoria e il progetto che la sta
esplorando. Detto in parole usate dai ricercatori di
HeartMath, il rapporto fra il cuore umano e il campo
magnetico terrestre indica che «una intensa emozione
collettiva esercita un impatto misurabile sul campo
geomagnetico della Terra».
Implicazioni: se possiamo imparare il linguaggio del
cuore — lo stesso che lo scudo protettivo magnetico
della terra riconosce e al quale risponde — allora
possiamo partecipare agli effetti che il campo esercita
su ogni forma di vita. Qui questa relazione dal sapore
futuristico diventa ancora più entusiasmante.
I
cambiamenti nei campi magnetici a cui accediamo
attraverso il cuore sono stati associati a mutamenti che
includono l’attività del cervello e del sistema nervoso,
quali la memoria e le prestazioni atletiche; la capacità
delle piante di creare sostanze nutritive vitali; la
mortalità umana imputabile alle cardiopatie; e il numero
di casi conosciuti di
depressione e
suicidio, per
citarne alcuni.
Queste
due scoperte hanno spalancato le porte a una nuova era
di comprensione del rapporto che c’è fra noi e la Terra.
In base alle loro rivelazioni la domanda è cambiata da:
esiste un effetto tra le emozioni collettive e la Terra
? Perché no ?
Se una fetta sufficientemente estesa della popolazione
terrestre dovesse focalizzare il campo piu' potente del
corpo umano su una singola emozione nello stesso
momento, avrebbe assolutamente senso che tale punto
focale influisse sulla parte di pianeta che opera in
base alla stessa gamma di frequenze rispetto alle
emozioni.
Tratto da: yogaeosteopatia.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Noi esseri Umani,,
lo ricordiamo abbiamo nell’organismo 3 cervelli:
- 1° nella testa
- 2° nel
cuore
- 3° nell’intestino
-
Quello nella testa è il cervello
che deve acquisire, elaborare e sintetizzare le
informazioni che arrivano dagli organi di senso e dagli
altri 2 cervelli; esso è la sede principale ove risiede
la Coscienza.
- Quello nel cuore
è il cervello collegato all’Universo attraverso il
Campo Elettromagnetico Toroidale (vedi immagine in
questa pagina) da esso emesso ed è al sede principale
delle Emozioni (azione del sangue)
- Quello dell’intestino
o cervello enterico è la sede dell’inconscio,
dell’istinto ove hanno arrivano e vengono elaborare
principalmente gli istinti di tutti i tipi.
Questi 3 cervelli in un individuo sano si relazionano,
anche indipendenti fra di loro, in modo da fornire all’Ego/
IO
SONO
la sintesi, una volta elaborate le informazioni, affiche
l’essere sia in grado di relazionarsi con il proprio
corpo, con l’ambiente esterno e gli esseri Viventi, la
Terra e l’UniVerso,
in modo da vivere con il minor danno per se e per
gli altri, ma solo se ha le giuste informazioni per
poterlo fare, altrimenti la sua vita è complicata
e la sua salute ne soffrira'.
Questo è il compito principale dei 3 cervelli. Sui 3
cervelli, nelle varie situazioni, prevale ora l’uno ed
ora l’altro, ma principalmente deve prevalere, la
ragione e la Legge del Giusto, scritta nel cervello del
cuore, ma elaborata per le messa in atto da quello nella
testa.
Nell’autismo ad
esempio questi 3 cervelli hanno una cattiva relazione
fra di essi, che non è coordinata, perché le
informazioni non partono ed arrivano nelle varie giuste
posizioni dei 3 cervelli, perché vi è un trauma,
stress
ossidativo cellulare indotto in genere ed in primis
dai
Vaccini (TUTTI
i tipi) e secondariamente dai
metalli pesanti,
oltre a quelli dei
vaccini, anche
quelli di origine alimentare o di acque inquinate,
oppure da
amalgami dentali tossiche, i quali producono
malfunzione nei nervi (i cavi del sistema nervoso che
veicolano l'informazione) e quindi la comunicazione non
funziona a dovere.
I
vaccini e le
sostanze tossiche inducono immediatamente malfunzione
cellulare, alterazione
del metabolismo
e quindi della
sintesi e specializzazione delle proteine e degli
enzimi, alterando
anche il
ciclo di krebs, quindi si instaurano processi di
malnutrizione
cellulare, tissutale ed organica che corrispondono a
malfunzioni fisiologiche (iniziano i primi sintomi),
cio’ accade in specie ed in primis con i
vaccini per la
mancata produzione sufficiente di:
mielina,
distrofina ecc., sostanze assolutamente INDISPENSABILI
per il buon funzionamento del sistema nervoso (centrale
e periferico) demielinizzando di fatto il sistema
nervoso e quindi l’informazioni che dovrebbe passare
per certe vie nervose, non trovando più il giusto
“canale”= nervo adatto, non passa o viene alterata
e la comunicazioni fra i 3 cervelli viene quindi
compromessa, la quale nasce, lo ripetiamo, dallo
stress
ossidativo cellulare, che è una specie di "autismo
cellulare", si chiude in se stessa, cioè la
parete cellulare da per l’esterno, perde il suo potere
osmotico, perché la
tensione di transmembrana scende verso il basso e la
cellula non si alimenta più, non produce più in modo
sufficiente e come dovrebbe le sostanze vitali, e
quindi non elimina più le tossine endo prodotte, essa
si ammala fino a morirne in certi casi per apoptosi
cellulare.
Nota
bene:
Il Cervello nervoso del muscolo “cardiaco” (non quello
proprio del Cuore - vedi all'inizio del paragrafo)
è composto dal
nodo seno-atriale (di Keith-Flack), dal
nodo atrio-ventricolare (di Aschoff-Tawara), dai
fasci di HIS e di Backmann e dalle cellule di
Purkinje. Le cellule del nodo s-a mantengono il
ritmo cardiaco (attorno ai 72 battiti/minuto) anche se
staccati dai nervi che controllano il cuore: il
parasimpatico
nervo vago (che lo rallenta) ed il simpatico (dal
ganglio stellato) che lo accelera. Inoltre si collegano
con le cellule che generano l'ormone
natriuretico atriale ed in questo modo regolano in
parte il volume plasmatico e marginalmente la pressione
arteriosa. Inoltre questo sistema può agire da filtro (p.es
se il nodo s-a si mette a far battere all'impazzata
l'atrio, p.es a 140, 210 o 280 battiti il minuto, il
nodo a-v può operare filtraggi 2:1, 3:1: 4:1 ed il
ventricolo torna a battere normalmente a 70 b/m.
Questo sistema di cellule può andare "in confusione" (in
seguito a
infarto coronarico), a
congelamento dell'individuo, a
shock elettrico e può andare incontro a
fibrillazione cardiaca (che sono contrazioni
disordinate simili ad un sacco pieno di vermi) che può
essere arrestata da una intensa e violenta scarica
sincrona... con questa potente scarica tutte le fibre
striate del cuore si contraggono all'unisono... e
successivamente si rilasciano tutte assieme, allora se
si è fortunati ricominciano a battere seguendo un ritmo
normale oppure compatibile con il proseguimento della
vita.
In questo senso "esiste un cervello del cuore", ma la
sua potenza è minore a quella del cervello di una
formica... anche se è fondamentale per la sopravvivenza.
Tratto da:
RED TURTLE 17:03, 12 gen 2007
Commento NdR: quello che e' descritto qui sopra,
definiscono ed indicano quali sono le parti del muscolo
cardiaco che determinano le funzioni elettriche del
cuore, ma non sono il cervello del cuore, quello
descritto all'inizio della pagina.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Un cervello nel cuore
C’è sempre stato questo paradosso: quando viene
concepito un bambino, il cuore umano inizia a battere
prima che il cervello sia formato. Ciò ha portato i
medici a chiedersi da dove provenga l’intelligenza
necessaria ad avviare e regolare il battito cardiaco
Lo spazio sacro del cuore, chiamato a volte la camera
segreta del cuore, è una dimensione senza tempo della
coscienza in cui tutte le cose sono possibili, qui e
ora.
Nei testi antichi e nelle tradizioni orali di tutto il
mondo si trovano riferimenti a un luogo segreto o
speciale all’interno del cuore.
Una breve citazione dei versi della Chandogya Upanishad
dice: “Vasto come questo spazio esterno è il minuscolo
spazio dentro al nostro cuore: in esso si trovano il
cielo e la terra, il fuoco e l’aria, il sole e la luna,
la luce che illumina e le costellazioni, qualunque cosa
quaggiù vi appartenga e tutto ciò che non vi appartiene,
tutto questo è raccolto in quel minuscolo spazio dentro
al vostro cuore”. Un altro riferimento è costituito dal
libro collegato alla Torah detto “La camera segreta del
cuore”.
E forse la scienza sta incominciando ad affrontare
cautamente proprio questa comprensione. Un gruppo di
ricerca, l’Institute of HeartMath (N.d.T.: Istituto di
matematica del cuore) di Boulder Creek, in California,
collegato all’Università di Stanford, ha scoperto alcuni
nuovi dati molto interessanti. Queste informazioni
potrebbero essere utili ad alcuni di voi che stanno
cercando di comprendere il cuore. Non è un’impresa
facile, ma quando la mente collabora, il cuore risponde.
C’è sempre stato questo paradosso: quando viene
concepito un bambino, il cuore umano inizia a battere
prima che il cervello sia formato. Ciò ha portato i
medici a chiedersi da dove provenga l’intelligenza
necessaria ad avviare e regolare il battito cardiaco.
Con sorpresa del mondo medico, gli scienziati dell’HeartMath
hanno scoperto che il cuore ha il proprio cervello – sì,
un autentico cervello con vere e proprie cellule
cerebrali. È molto piccolo, ha soltanto all’incirca
quarantamila cellule, ma è un cervello e ovviamente è
tutto ciò di cui il cuore ha bisogno. Questa è stata una
scoperta di enorme importanza e conferma la veridicità
delle affermazioni di coloro che per secoli hanno
parlato o scritto sull’intelligenza del cuore.
Gli scienziati dell’HeartMath hanno fatto una scoperta
forse ancora più grande riguardo al cuore. Hanno
dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico
più ampio e potente di tutti quelli generati da
qualsiasi altro organo del corpo, compreso il cervello
all’interno del cranio. Hanno scoperto che questo campo
elettromagnetico ha un diametro che si estende dai due
metri e mezzo ai tre metri, con l’asse centrato nel
cuore. La sua forma ricorda quella acciambellata di un
toro, forma spesso considerata la più unica e primaria
dell’universo.
Per chi ha studiato entrambi i volumi de L’antico
segreto del Fiore della Vita, queste informazioni sul
campo toroidale del cuore suoneranno molto familiari.
Nel
Cubo di Metatron si possono trovare i cinque solidi
platonici l’uno dentro l’altro, e ciascuno di essi
contiene in sé una copia più piccola della forma
originale – un cubo dentro un cubo, un ottaedro dentro
un ottaedro e così via.
Qui è raffigurato un campo elettromagnetico toroidale
che sorge dal cuore, con un campo toroidale più piccolo
al suo interno, ed entrambi sono centrati sullo stesso
asse, proprio come i cinque solidi platonici nel Cubo di
Metatron.
By Drunvalo Melkesidek
Il
cuore genera il più ampio
campo elettromagnetico del corpo - vedi anche:
Campo CEU
I campi elettromagnetici generati dal cuore permeano
ogni cellula e possono agire come un segnale
sincronizzatore per il corpo in maniera analoga
all’informazione portata dalle onde radio. L’evidenza
sperimentale dimostra che questa energia non solo è
trasmessa internamente al cervello ma è anche recepibile
da altri che si trovino nel suo raggio di comunicazione.
Il cuore genera il più ampio campo elettromagnetico del
corpo. Il campo elettrico come viene misurato
dell’elettrocardiogramma (ECG) è all’incirca 60 volte più
grande in ampiezza di quello generato dalle onde
cerebrali registrate da un elettroencefalogramma (EEG).
La componente magnetica del campo del cuore, che è
all’incirca 5000 volte più potente di quella prodotta
dal cervello, non è impedita dai tessuti e può essere
misurata a diversi piedi di distanza dal corpo con uno
Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID)
basato su magnetometri. è stato anche rilevato che le
chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza
del battito cardiaco sono distintamente alterate
dall’esperienza di differenti emozioni.
Questi
cambiamenti nelle onde elettromagnetiche, nella
pressione sanguigna e in quella sonora, prodotti
dall’attività del ritmo cardiaco sono percepite da ogni
cellula del corpo a ulteriore supporto del ruolo del
cuore quale globale e interno segnale di
sincronizzazione.
Fonte: Applications of Bioelectromagnetic Medicine
(Applicazioni cliniche di Medicina Bioelettromacgnetica).
P.J. Rosch e M.S. Markov, New York 2004 – Istitute of
HeartMath® -
www.heartmath.org
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Negli Stati Uniti, e più precisamente in California,
presso l’HearthMath Institute, si è scoperto che il
cuore emette un campo elettromagnetico molto più potente
di quello del cervello, e sorprendentemente, si è
scoperto che il campo elettromagnetico del cuore,
influenza quello del cervello. Inoltre si è scoperto che
non è il cervello che dice al cuore cosa fare, ma
esattamente il contrario.
è stata fatta la scoperta di un vero e proprio sistema
nervoso all’interno del cuore, che può farsi risalire al
1991, quando dopo lunghe ricerche, uno dei primi
pionieri della Neurocardiologia, una nuova disciplina
che ha fornito importantissime informazioni sul sistema
nervoso nel cuore e su come il cervello e il cuore
comunichino tra loro tramite il sistema nervoso, il
Dr. J. Andrew Armour, ha introdotto il concetto di un
“cervello del cuore”.
I neuroni quindi esistenti nel cuore, lo abilitano ad
agire indipendentemente dal cervello, per imparare,
ricordare, scegliere e persino avere sensazioni.
Il
libro recente “Neurocardiologia” del Dr. Armour e del
Dr. Jeffrey Ardell, fornisce una panoramica della
funzione del sistema nervoso intrinseco del cuore e del
ruolo dei neuroni autonomi centrali e periferici nella
regolazione della funzione cardiaca.
Il sistema nervoso del cuore contiene circa 40.000
neuroni, detti neuriti sensori, che rilevano gli ormoni
circolanti, le sostanze neurochimiche, la frequenza
cardiaca e la pressione.
L’informazione ormonale, chimica, della frequenza e
della pressione viene tradotta in impulsi neurologici
dal sistema nervoso del cuore e inviata dal cuore al
cervello tramite diversi percorsi. è sempre tramite
questi percorsi nervosi che i segnali di dolore e altre
sensazioni vengono inviate al cervello. Questi segnali
arrivano anche ai maggiori centri cerebrali, dove
possono influenzare la percezione, le decisioni e altri
processi cognitivi.
Il cuore insomma, comunica con il cervello in un modo
che influenza significativamente come noi percepiamo e
reagiamo al mondo.
Il cuore sembra mandare chiari messaggi al cervello ai
quali non solo esso risponde, ma obbedisce.
Tutto questo ci suggerisce di riconsiderare con
attenzione e rispetto gli enunciati di antiche civiltà:
magari potrebbero fornirci preziose indicazioni per il
nostro benessere e che la scienza solo in seguito, non
appena ne avrà i mezzi, potrà confermare.
Tratto da: rossellafalappa.altervista.org
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
CORRELAZIONE STRETTA fra EMOZIONI del CUORE
(VARIAZIONI del suo CEM) ed il
MAGNETISMO TERRESTRE
Sebbene
ci sia molto che ignoriamo rispetto alla coscienza, una
cosa la sappiamo per certo: è fatta di energia. Quella
energia include il magnetismo. Anche se
potremmo dedicarci all’esplorazione della natura
magnetica della coscienza per altri cento anni
senza però riuscire a risolvere tutti i suoi misteri. Un
crescente corpus di prove oggi indica che il campo
magnetico della terra gioca un ruolo molto importante
nel collegarci gli uni agli altri e anche al pianeta.
A settembre del 2001 due satelliti ambientali operativi
geostazionari (GOES), che orbitavano intorno alla
terra, captarono un aumento del magnetismo globale che
ha cambiato per sempre il modo in cui gli scienziati
concepiscono noi e il mondo. Sia il GOES-8 che il
GOES-10 evidenziarono un forte picco di intensità del
campo geomagnetico nei dati che trasmettevano ogni
trenta minuti. Sono state la scala di grandezza dei
picchi e la loro tempistica ad attirare per prime
l’attenzione degli scienziati. Da un’altezza di circa
35.880 chilometri al di sopra dell’equatore, il GOES-8
ha captato la prima ondata, seguita da una tendenza al
rialzo nelle letture, che superarono di quasi cinquanta
unità (nanotesla) qualunque altro rilevamento precedente
riferito allo stesso momento.
Erano le 9.00 del mattino secondo l’Eastern Standard
Time, l’ora standard dell’est, quindici minuti dopo che
il
primo aereo aveva colpito il World Trade Center e
circa un quarto d’ora
prima del secondo impatto.
La correlazione fra gli eventi e le rilevazioni era
inspiegabile — e innegabile. I dati facevano sorgere due
domande: esisteva un reale collegamento fra gli attacchi
alle Torri Gemelle e i dati del satellite ? In caso
affermativo, qual’era il legame fra i due ? È la
risposta alla seconda domanda ad avere innescato la
ricerca e l’ambiziosa iniziativa che ne sono conseguite.
Alcuni studi svolti in seguito dall’Università
di Princeton e dall’Istituto
di HeartMath — una innovativa istituzione senza
scopo di lucro costituitasi nel 1991 per aprire la
strada alla ricerca e sviluppo di tecnologie basare sul
cuore – hanno scoperto che la correlazione tra i
rilevamenti dei satelliti GOES e gli eventi dell’11
settembre rappresenta più di una semplice coincidenza.
Grazie alla scoperta che i satelliti avevano già
registrato in passato altri picchi simili a questi
durante eventi di focalizzazione globale, come la morte
della principessa Diana, il fattore che sembrava
collegare i rilevamenti era chiaro: le indicazioni
additavano il cuore umano.
In particolare, l’emozione basata sul cuore della
popolazione mondiale, derivante da simili eventi,
sembra influenzare i campi magnetici terrestri. La
scoperta è resa così significativa dal fatto che quei
campi sono ora collegati a tutto, dalla stabilità del
clima alla pace fra le nazioni.
Fra le nuove scoperte ce ne sono due che danno nuovo
significato a ciò che i satelliti ci hanno mostrato
rispetto all’11 settembre del 2001:
Scoperta 1: è ben documentato che il cuore genera il
campo magnetico più forte del corpo umano,
circa cinquemila volte più intenso di quello del
cervello. Quel campo crea una sagoma a forma di
ciambella (toroide) che si estende ben oltre il corpo
fisico e che è stata rilevata a distanze comprese
fra 1,5 e 3 metri circa dal cuore fisico con asse
verticale centrato sul cuore. La sua forma
Toroidale, è la forma spesso considerata la più
unica e primaria dell’Universo.
I
ricercatori hanno dimostrato che il cuore umano
genera il campo energetico più esteso e potente di tutti
gli organi del corpo, cervello compreso. Il campo
elettrico come è misurato dell’elettrocardiogramma (ECG)
è all’incirca 60 volte più potente di quello generato
dalle onde cerebrali registrate da un
elettroencefalogramma (EEG). La componente magnetica del
campo del cuore è all’incirca 5000 volte più potente di
quella prodotta dal cervello e può essere misurata a
diversi centimetri di distanza dal corpo tramite uno
strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID)
basato su magnetometri. Sapendo che questo campo esiste,
i ricercatori di HearthMath si sono chiesti se in questo
campo conosciuto trovasse posto anche un altro tipo di
energia non ancora scoperto.
Implicazioni: il campo magnetico del cuore risponde alla
qualità delle emozioni e sentimenti che generiamo nella
nostra vita. Proprio come il legame intuitivo fra i
sentimenti e il corpo sembra indicare, anche le emozioni
positive aumentano l’equilibrio ormonale fisico e il
ritmo cardiaco, oltre alla lucidità mentale e alla
produttività. Altrettanto intuitivamente, gli studi
dimostrano che le emozioni negative possono arrivare a
influenzare fino a millequattrocento cambiamenti
biochimici nell’organismo, che includono squilibrio
ormonale, frequenza caotica cardiaca, “oscurità” mentale
e bassi livelli di rendimento. è stato anche rilevato
che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della
cadenza del battito cardiaco sono distintamente
alterate-modificate dall’esperienza di differenti
emozioni = emo-azioni = movimento del sangue).
Questi cambiamenti derivanti dalle emozioni, nelle onde
elettromagnetiche, fanno variare la frequenza del
battito, la pressione sanguigna e quella sonora prodotta
dall’attività del ritmo cardiaco, sono
anche percepiti da ogni cellula del corpo ad ulteriore
supporto del ruolo del cuore quale globale e
interno segnale di sincronizzazione fisiologica di ogni
organo e sistema con i ritmi del cuore.
Scoperta 2: determinati strati dell’atmosfera terrestre,
oltre alla terra stessa, generano ciò che oggi viene
definita una“sinfonia” di frequenze (comprese fra 0,01 e
300 hertz), alcune delle quali si sovrappongono alle
stesse frequenze create dal cuore mentre comunica col
cervello. È proprio questo rapporto apparentemente
antico e quasi olistico fra ilcuore umano e lo scudo che
rende possibile la vita sulla terra ad aver generato una
splendida teoria e il progetto che la sta esplorando.
Detto in parole usate dai ricercatori di HeartMath, il
rapporto fra il cuore umano e il campo magnetico
terrestre indica che «una intensa emozione collettiva
esercita un impatto misurabile sul campo geomagnetico
della Terra».
Implicazioni: se possiamo imparare il linguaggio del
cuore — lo stesso che lo scudo protettivo magnetico
della terra riconosce e al quale risponde —
allora possiamo partecipare agli effetti che il campo
esercita su ogni forma di vita. I cambiamenti nei campi
magnetici a cui accediamo attraverso il cuore sono stati
associati a mutamenti che includono l’attività del
cervello e del sistema nervoso, quali la memoria e le
prestazioni atletiche; la capacità delle piante di
creare sostanze nutritive vitali; la mortalità umana
imputabile alle cardiopatie; e il numero di casi
conosciuti di depressione e suicidio, per citarne
alcuni.
Queste
due scoperte hanno spalancato le porte alla riscoperta
del rapporto perduto fra noi e la Terra.
Se una fetta sufficientemente estesa della popolazione
terrestre dovesse focalizzare il campo più potente del
corpo umano su una singola emozione nello stesso
momento, avrebbe assolutamente senso che tale punto
focale influisse sulla parte di pianeta che opera in
base alla stessa gamma di frequenze rispetto alle
emozioni. Il rapporto è chiaro: un cambiamento in ciò
che proviamo verso noi stessi e il nostro mondo ha il
potenziale di influire sul mondo stesso.
Fonti: “Il Codice del Tempo” di Gregg Braden +
heartmath.org - Tratto da: dionidream.com
|