La
PINEALE ...la
ghiandola SACRA - Una ghiandola chiamata Graal,
che secreta
una sostanza oleosa detta in greco, il "cristo"
!
http://www.segnidalcielo.it/scienziati-scoprono-il-luogo-dellanima-allinterno-del-cervello-umano/
La
ghiandola pineale è il collegamento fra il corpo e lo
Spirito anche quello universale
-PDF (English)
vedi anche:
Sistema endocrino
vedi:
Informazione,
Materia, Energia e Campi Morfogenetici
+
Amigdala ed Ippocampo
+
I batteri
controllano la nostra mente
! +
Gesù il nazareno era un Illuminato dalla sostanza
che questa ghiandola secreta (secerne), chiamata il "cristo"
(in greco).
Rappresentazione di computer
grafica del cervello. La ghiandola pineale è evidenziata
in rosso.
La
PINEALE:
La sua funzione principale e quella di produrre
Melatonina, un ormone importantissimo che regola i ritmi
sonno-veglia e i ritmi circardiani, migliora le difese
immunitarie e combatte i e radicali liberi.
La TIROIDE:
Produce e secerne 2 ormoni: La Tiroxina e la
Triodotirina, la prima delle due è la più importante.
Hanno la funzione di accelerare il metabolismo
energetico, stimolando il metabolismo cellulare e tutte
le funzioni ad esso collegate. Aumentano il metabolismo
basale, hanno influenza sul comportamento e l'equilibrio
neuropsichico.
Il TIMO:
È la ghiandola del sistema immunitario dove maturano i
linfociti che diventano Linfociti T, tramite un ormone
chiamato Tiosina.
Per migliorare le difese immunitarie, occorre lavorare
sui chakra del Timo, cf. dei Linfociti e della Tiosina.
Il PANCREAS:
È una ghiandola endocrina ed esocrina.
Quella esocrina è legata alla secrezione di succhi
pancreatici digestivi.
Quella endocrina controlla il glucosio : Insulina e
Glucagone.
Problematiche affettive molto spesso colpiscono questo
organo.
Le SURRENALI:
Producono il cortisolo che viene rilasciato in
situazioni di stress per alzare la pressione sanguigna e
svolge una importante funzione antiinfiammatoria nel
corpo, ma allo stesso tempo deprime il sistema
immunitario.
L'Aldosterone che regola la pompa sodio-potassio
fondamentale per un equilibrio cellulare e la pressione
sanguigna eccessi di questo ormone sono associati a
stati ansiosi e attacchi di panico.
DHEA: che stimola il testosterone.
ENCEFALINE: che hanno un azione analgesica sul sistema
nervoso e possono essere stimolate per il loro effetto
simil-oppiaceo per ridurre il dolore.
Le GHIANDOLE ENDOCRINE e gli ORMONI
Le ghiandole sono tutte collegate all'ipofisi e la
comunicazione con essa avviene tramite rilascio di
ormoni nel sangue che modulano il loro funzionamento.
L'ipofisi viene poi regolata dall'ipotalamo, entrambe
sono controllate dal chakra Ajna, quindi questo chakra è
fondamentale per la gestione per la nostra gestione
fisica-emotiva e una visione positiva produrrà un buon
funzionamento dell'asse ipotalamo-ipofisi e una corretta
distribuzione... dei principali ormoni, al contrario una
visione negativa si ripercuoterà su vari livelli.
L'IPOTALAMO produce diversi ormoni:
Vasopressina : alza la pressione, aiuta a memorizzare le
informazioni Ossitocina: un deficit pare legato al
distacco sociale e all'affettività, viene chiamato
ormone dell'attaccamento ed è coinvolto nella creazione
di affettivi di lunga durata.
Neurotensina: una sua carenza provoca schizofrenia e
dipendenze.
Sostanza P: è legata al dolore, un suo squilibrio può
generare ipersensibilità al dolore o dolore cronico.
Occorre per questi pulire il chakra Ajna e quello
dell'ipotalamo, oltre a quello dei singoli ormoni.
IPOFISI : è il capo di tutte le ghiandole e produce:
ATCH: un ormone legato allo stress e depressione quando
è in alti dosaggi. Stimola le surrenali a produrre
cortisolo, ma un suo eccesso è legato all'obesità,
ritenzione, riduzione difese immunitarie.
Beta endorfine : hanno un effetto analgesico e sono
legate al piacere. Persone che hanno questo chakra
bloccato hanno bisogno di droghe o emozioni forti per
provare piacere.
GH: è l'ormone della crescita, ed ha molteplici funzioni
e generalmente la sua produzione inizia a calare dopo i
30 anni.
Per mantenersi giovani e vitali è importante mantenere
alta la sua produzione. Aumenta la massa muscolare
diminuendo quella grassa, aiuta la ricrescita dei
capelli, aumenta le prestazioni sessuali, la
cicatrizzazione, migliora il sonno, le funzioni
immunitarie, rigenera cuore e fegato, riduce le rughe e
da un aspetto giovane alla pelle.
LPH: serve ad attivare il metabolismo dei grassi, e va
stimolata in casi di obesità e cellulite.
MSH: stimola i melanociti e influenza la memoria, ed è
ideale per problemi legati all'iper o ipopigmentazione.
Ha un effetto di regolazione del peso corporeo e
dell'appetito.
L'ipofisi produce un altra serie di ormoni che regolano
l'attività di altre ghiandole: TSH, FSH, LH, LTH.
Tratto da:
https://www.facebook.com/pages/Metodosol/902846713087331
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GHIANDOLA
PINEALE
Prof. dott. Paolo Lissoni, il
quale
spiega cosa è ed a cosa serve
la Ghiandola Pineale
P. Lissoni, di origini milanesi, è
attualmente dirigente medico presso
il servizio di Oncologia Medica del
reparto di Radioterapia Oncologica
dell'ospedale San Gerardo di Monza.
Ha inoltre nel proprio curriculum
più di cinquecento pubblicazioni
scientifiche e collaborazioni con le
maggiori riviste internazionali di
medicina.
Nel 2003 ha ricevuto il premio dal
National Cancer Institute di
Washington per le sue ricerche nel
campo della Neuroimmunoterapia dei
Tumori. Punto focale del lavoro di
Lissoni è concepire il malato
secondo una visione trinitaria: un
insieme di corpo, psiche e
Spirito e non solamente come un
corpo colpito da una patologia.
Registrazione
della trasmissione di Radio Gamma 5
andata in onda il 3 aprile 2011 a
cura del Circolo Culturale "Pier
Luigi Ighina". - LINK al VIDEO:
https://youtu.be/NLHGtxoWlwo
vedi anche qui:
https://escogitur.wordpress.com/2013/04/17/paolo-lissoni-e-i-segreti-della-ghiandola-pineale-anticancro-io-oncologo-vi-spiego-perche-la-medicina-esclude-di-bella/
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C'è un terzo occhio dentro la tua testa. A
cosa serve ? - 25/04/2015
La ghiandola pineale o epifisi è una
ghiandola endocrina delle dimensioni di una
nocciola, sporge all'estremità posteriore del
terzo ventricolo. Essa appartiene all'epitalamo
ed è collegata mediante alcuni fasci nervosi pari e
simmetrici (peduncoli
epifisari), alle circostanti parti nervose. Le sue
cellule, i "pinealociti" producono la
melatonina che regola il ritmo circadiano
sonno-veglia, reagendo alla poca luce.
https://armysoftport.wordpress.com/2013/08/16/che-cose-la-ghiandola-pineale-a-cosa-serve-qui-ci-sono-degli-studi/
Tutti
gli esseri umani hanno un cosiddetto occhio
'addizionale' (inutilizzato) dentro i loro cervelli. Ha
una struttura simile agli occhi esterni, con tessuti
retinici e una propria sensibilità alla luce.
Quest’occhio, conosciuto come ghiandola pineale o corpo
pineale, è stato oggetto di numerosi dibattiti, sia in
filosofia che in medicina. Ecco qua alcune delucidazioni
sul ruolo svolto dall’occhio nel tuo cervello, partendo
dalla funzione di «terzo occhio» che può percepire cose
che non possiamo vedere con gli occhi esterni, fino al
ruolo di produrre melatonina ed altro.
(detta anche corpo pineale, epifisi cerebri, epifisi o
“terzo occhio”) è una piccola ghiandola endocrina nel
cervello dei vertebrati.
Essa produce la melatonina, derivato della serotonina,
un ormone che influenza la modulazione di veglia/sonno e
le funzioni dei modelli stagionali.
La sua forma assomiglia ad una piccola pigna
(da cui il nome), e si trova vicino al centro del
cervello, tra i due emisferi, nascosta in una
scanalatura in cui aderiscono i due corpi arrotondati
dell’ipotalamo.
La Ghiandola pineale
produce ciò che e' comunque conosciuto come DMT,
sostanza in grado di portare l'individuo ad avere viaggi
extradimensionali, e extratemporali.
Ciò accade di notte durante i sogni, quando la Ghiandola
pineale e' maggiormente attiva. Apparentemente, ad oggi
non si da' molta importanza al terzo occhio come in
passato ciò ha portato ad atrofizzare graduale di tale
organo ed alla perdita di valori "obsoleti" quali la
spiritualità, l'amore per il prossimo ma ciò coincide
"incredibilmente" anche con un rimbambimento delle
masse.
In ogni essere umano la Ghiandola Pineale o terzo occhio
può essere attivato a frequenze del mondo spirituale e
vi permette di avere il senso della conoscenza del
tutto, dell’euforia divina e dell’unità intorno a voi.
La ghiandola pineale, una volta sintonizzati su
frequenze proprie con l’aiuto della meditazione, yoga o
vari esoterici metodi occulti, permette ad una persona
di viaggiare in altre dimensioni, popolarmente
conosciuti come viaggio astrale o proiezione astrale o
visione remota.
Con la pratica avanzata e i metodi
antichi è anche possibile controllare i pensieri e le
azioni di persone nel mondo fisico. Sì, è bizzarro, ma
gli Stati Uniti, i governi dell’ex Unione Sovietica e le
varie organizzazioni occulte hanno fatto questo tipo di
ricerca per età e hanno avuto successo ben oltre la
nostra immaginazione.
La
Ghiandola pineale è rappresentata anche dalla Chiesa
Cattolica Romana, ecco nell’immagine il “cortile della
pigna” nei Musei Vaticani.
https://www.google.it/#q=Ghiandola+pineale+%C3%A8+rappresentata+dalla+Chiesa+Cattolica+Romana%2C+ecco+nell%E2%80%99immagine
Le
società antiche, cosi come gli Egizi e Romani, ne
conoscevano i benefici e l’hanno esemplificato nelle
loro vaste simbologie contenenti il simbolo di un
occhio.
Un riferimento alla ghiandola pineale è anche sul retro
della banconota da un dollaro negli Stati Uniti con
quello che viene chiamato “occhio che tutto vede”, che
si riallaccia alla capacità di un individuo (o gruppo di
individui) di utilizzare questa ghiandola per andare
verso l’altro lato (nel mondo spirituale) e,
eventualmente, controllare i pensieri e le azioni di
persone nel mondo fisico sapendo cosa stanno pensando in
ogni momento nel nostro mondo fisico.
Varie ricerche condotte fino ad oggi confermano che ci
sono alcuni periodi nella notte, tra l’una e le quattro
del mattino in cui vengono rilasciate sostanze chimiche
nel cervello che provocano sentimenti di connessione
alla propria fonte superiore.
vedi questo PDF:
la
Ghiandola Pineale
Raffigurazione
Egizia del "terzo occhio", la ghiandola pineale, da dove
si secreta (segreto) l'olio dell'unzione = il
cristos !
DMT:
La molecola prodotta dalla ghiandola pineale che apre le
porte di altri mondi (dimensioni)
La DMT o dimetiltriptammina è una molecola prodotta
dalla ghiandola pineale, presente anche in piante
allucinogene, ed ha effetti psichedelici. La storia
della DMT è antichissima dato che le piante in cui è
contenuta, come l’Ayahuasca, sono state utilizzate
durante cerimonie, riti religiosi e di guarigione. Nel
1931 è stata riprodotta sinteticamente in laboratorio da
Richard Manske e questo ne ha permesso lo studio ed
anche la diffusione come droga.
Nel 1990 il Dr. Rick Strassman, medico americano
specializzato in psichiatria, ha effettuato uno dei più
grandi studi sugli effetti della DMT nell’essere umano.
La sua ricerca è stata avviata sia per scopi
terapeutici, ovvero capire se la DMT potesse avere un
ruolo nei disturbi mentali, sia per scopi spirituali
diciamo ovvero per capire come la DMT possa essere
legata alle percezioni extrasensoriali e la
trasformazione evolutiva personale.
La medicina moderna fino a poco tempo fa quasi ignorava
il ruolo svolto dalla ghiandola pineale e ancora oggi ci
sono molte cose che non comprendiamo. Tuttavia già nelle
tradizioni orientali essa era associale alla visione
interiore e all’illuminazione.
Cartesio affermò che la ghiandola pineale fosse in
qualche modo la “sede dell’anima”, l’intermediario tra
il fisico e lo spirituale. Il corpo e lo spirito si
incontravano qui, influenzandosi reciprocamente, e le
ripercussioni si estendevano in entrambe le direzioni.
Quindi poiché la ghiandola pineale è legata al mondo
spirituale, il Dr. Strassman volle scoprire se un picco
improvviso di rilascio di DMT nel cervello prodotto
dalla ghiandola pineale possa essere in qualche modo
legato agli stati “psichedelici” che avvengono in modo
naturale: la nascita, la morte, gli stati di pre-morte (NDE)
le psicosi e le esperienze mistiche. Quello che ha
sorpreso dai risultati del Dr. Strassman è stato che
anche le esperienze di rapimenti alieni possono essere
legate alla DMT.
Le scoperte e le testimonianze raccolte dal Dr.
Strassman sono molto importanti per svelare cosa accade
nel nostro cervello e quali sono le potenzialità
dell’essere umano. Tutto questo può essere letto nel suo
libro tradotto in italiano “D M T - La molecola dello
spirito“. Di seguito inserisco alcuni estratti dal
libro.
“Dmt –
La molecola dello spirito, benché il titolo possa di
primo acchito darlo a pensare, non è un libro
“spirituale” nel senso più stretto del termine. Non
contiene ricette per illuminazioni istantanee su
ordinazione, ma è un serio testo scientifico dotato di
un certo piglio divulgativo che però, volendo, può
aiutarvi a chiudere un cerchio di domande importanti.
Non potrà in alcun modo dirvi chi siete, tantomeno
condurvi illesi a nuove presunte verità di origine
spirituale,utili a riempire ulteriormente quello
stracolmo calderone che è la proposta contemporanea. È
piuttosto un testo che, nella semplice esposizione di
ciò che è avvenuto durante i coraggiosi esperimenti
condotti dal dr. Rick Strassman alla Scuola di Medicina
dell’Università del New Mexico, sarà in grado di fornire
a chiunque una base solida di elementi utili a delineare
un nuovo orizzonte, senz’altro più cristallino nei
confronti di ciò che definiamo Coscienza o Natura delle
Realtà “altre”, dipanando così molte nebbie.
Dmt – La molecola dello spirito in assoluto il testo più
importante degli ultimi tredici anni.
Mi ha permesso di uscire da quell’overdose di
informazioni a cui mi ero sottoposto per l’amore che
provavo nei confronti della conoscenza, aiutandomi così
a delineare un aspetto più “armonico” di quanto
conosciamo circa le meccaniche dell’Universo;
sono certo fornirà anche a molti di voi la grande
opportunità di unire tutti quei puntini rimasti per una
ragione o per l’altra ancora scollegati tra di loro, in
quel torbido terreno composto da tutte quelle
straordinarie esperienze che, ogni notte, più o meno
dalle 3 e 33 in poi, affrontiamo quando andiamo a
coricarci: sogni lucidi, incontri con esseri di altre
dimensioni (più o meno socievoli), entità mitologiche o
psicopompe, viaggi astrali, viaggi nel tempo, incontri
con i tulpa e chi più ne ha più ne metta.
Tutte questioni ritenute solitamente di scarsa rilevanza, o più
semplicemente considerate il frutto di problematiche
inconsce rimaste irrisolte, le quali, durante la notte,
per chissà quali misteriosi processi cognitivi non del
tutto chiariti, sarebbero utili al cervello per dare un
“senso” alle nostre banali esperienze quotidiane.
E se non fosse esattamente così ? E se quei mondi
fossero in realtà più reali di quanto non lo riteniamo
possibile, sebbene ognuno di essi sia legato
indissolubilmente al nostro “Io” profondo ?
Potremmo definirli “mondi-specchio” nel quale
riconoscere la nostra vera natura che giace indisturbata
sotto la maschera che indossiamo? Ecco, gli esperimenti
compiuti dal dr. Strassman sono senza ombra di dubbio
quanto di più vicino possediamo, in termini di dati e
informazioni reali, tangibili, per definire meglio cosa
siamo (e non chi) rispetto a questi fenomeni e quali
siano le meccaniche coinvolte in questi processi
notturni che danno luogo a tali esperienze che così
tanto stravolgono la nostra vita.” Andrea Doria, dalla
prefazione.
L’autore Rick Strassman rivela:
“L’ipotesi più generale è che la ghiandola pineale
produca quantità psichedeliche di DMT in momenti
eccezionali della nostra vita.
La produzione di DMT da parte della pineale è la
rappresentazione fisica di processi non-materiali ed
energetici.”
“Anche la meditazione o la preghiera possono originare
profondi stati alterati di coscienza. La produzione di
DMT nella pineale potrebbe essere alla base di queste
esperienze mistiche e spirituali.
Tutte le discipline spirituali fanno dei resoconti
assolutamente psichedelici delle esperienze
trasformative il cui conseguimento è l’obiettivo della
loro pratica. Luce bianca accecante, incontri con entità
demoniache e angeliche, emozioni estatiche, senso di
eternità, suoni paradisiaci, sensazione di esser morti e
poi rinati, contatto con una presenza amorevole e
potente che sottostà a tutta la realtà: queste
esperienze trascendono ogni definizione. Inoltre, sono
tipiche di una completa esperienza psichedelica da DMT.”
In che modo la meditazione potrebbe provocare il
rilascio di DMT nella ghiandola pineale ?
Secondo l’autore, le potenti onde cerebrali lente e
sincronizzate che si creano nella meditazione profonda
possono far vibrare la pineale a frequenze che
indeboliscono le sue molteplici barriere contro la
formazione di DMT.
Il risultato finale è un’ondata psichedelica della
molecola dello spirito prodotta dalla ghiandola pineale,
che dà luogo a stati soggettivi di consapevolezza
mistica.
Per scoprire come la nascita, la morte, le esperienze di
pre-morte, i rapimenti alieni possano essere ricondotti
alla DMT consiglio la lettura del libro.
“Non possediamo abbastanza immaginazione da renderci
conto di quello che stiamo perdendo.”
By Jean Toomer
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COME
STANNO UCCIDENDO / BLOCCANDO la NOSTRA GHIANDOLA PINEALE
Alla fine degli anni ’90, uno scienziato di nome
Jennifer Luca realizza il primo studio sugli effetti di
fluoruro di sodio sulla ghiandola pineale. E determina
che la ghiandola pineale, situata al centro del
cervello, è stata un obiettivo per
fluoruro.
La ghiandola pineale semplicemente assorbe più fluoro
rispetto a qualsiasi altra parte fisica del corpo, anche
le ossa. La ghiandola pineale è come un magnete per il
fluoruro di sodio. Questo calcifica la ghiandola e ne
blocca la fondamentale funzione di bilanciare gli interi
processi ormonali nel corpo.Varie ricerche sul fluoruro
di sodio hanno dimostrato che esso va ad accumularsi
proprio nella pineale, che di gran lunga è la ghiandola
più importante nel cervello. Il fluoro è l’unica
sostanza in grado di attaccare il centro più importante
del cervello.
Il Fluoruro è di sodio è prevalente negli alimenti,
nelle bevande e nell’acqua potabile e da bagno: è messo
nel 90% delle acque.
I filtri per l’acqua che si acquistano nei supermercati
non tolgono il fluoro dall’acqua. Solo la distillazione
e il processo di osmosi inversa è in grado di farlo. Il
modo più economico per evitare il fluoruro è quindi
quello di acquistare un distillatore d’acqua.
Il Fluoruro di sodio è nel nostro approvvigionamento di
acqua, cibo, pepsi, coke e letteralmente instupidisce le
masse.
Il fluoruro è stato introdotto in acqua dai nazisti e
dai russi nei loro campi di concentramento per rendere
la popolazione del campo docile e non in discussione con
le autorità.
Ecco
una citazione …
“Non credere in qualcosa semplicemente perché l’hai
sentito. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente
perché se ne parla da parte di molti. Non credere in
qualsiasi cosa semplicemente perché si trova scritto nei
tuoi libri religiosi. Non credere in qualsiasi cosa
soltanto per l’autorità dei tuoi insegnanti e degli
anziani. Non credere nelle tradizioni perché sono state
tramandate per molte generazioni. Ma dopo l’osservazione
e l’analisi, quando scopri che qualcosa è d’accordo con
la ragione e favorisce il bene e beneficio di tutti,
allora accettala e vivi su di essa.“ (Buddha)
La
Ghiandola Pineale è quindi un corpuscolo grande come una
lenticchia, a forma di cono (quindi potrebbe ricordare
una minuscola coppa, il Graal), situata alla base del
nostro cervello (quindi dentro di noi).
Secondo le filosofie orientali, nella sua piena attività
produce 972 sostanze ed ormoni; l’interezza di questa
produzione corrisponde a quella del liquido
dell’immortalità del Graal, ambrosia o amrita, il
nettare degli dei, cioè quella sostanza capace di
cambiare il codice genetico, provocando un’azione
opposta a quella dei malefici peptidi ipotalamici (neuroumori)
creati a seguito di stress emozionale.
È noto nella tradizione mistio-religiosa, che chi beve
dal Graal ottiene l'eterna giovinezza, la guarigione da
tutte le malattie e l'illuminazione; la Ghiandola
Pineale è il nostro Graal fisiologico e possiamo "bere"
da essa un liquido di questa portata, se la programmiamo
in merito.
Scrive Laurence Gardner in "Il Regno dei Signori degli
Anelli" (Newton Compton Editore) "... la melatonina
esalta e rafforza il complesso del sistema immunitario
del corpo, accresce la produzione di energia fisica
alzando il livello di sopportazione della fatica, regola
la temperatura interna contribuendo a un'ottimale
gestione del sistema cardiovascolare ed è per eccellenza
la sostanza antiossidante del corpo, con effetti
evidenti sui meccanismi antinvecchiamento e sulla mente,
sviluppando facoltà paranormali".
Ecco che bere dal Graal significa attingere dalla natura
più profonda del Sé e ciò si manifesta nel corpo come
secrezioni contenenti melatonina e tante altre sostanze
della Ghiandola Pineale; il risultato, a certi livelli,
è l’immortalità" (effetto antinvecchiamento e
rafforzamento del sistema immunitario) e
"l'illuminazione" (aumento delle facoltà paranormali,
dell'intuizione e altro). Il piccolo cono, dunque, come
la coppa del Graal, elargisce questo succo miracoloso.
Bere dal Sacro Graal non è quindi un fatto fisico, cioè
bere dalla più famosa e introvabile delle reliquie, ma
rappresenta l'acquisizione di un elevato stato di
coscienza che produce specifici effetti biologici nel
corpo, al punto che il corpo beve dalla Ghiandola
Pineale finalmente libera di essere.
Una caratteristica da tener presente deriva dall’attenta
osservazione di una procedura delle Scuole Iniziatiche:
costringere gli Studenti a soggiornare almeno tre giorni
in una grotta al buio più assoluto in quanto la Pineale
non si attiverebbe subito al massimo delle sue
possibilità.
L’ipotalamo è una zona del cervello che esercita un
controllo su importanti funzioni di sopravvivenza, come
l’equilibrio idrico, la temperatura del corpo,
l’assunzione del cibo, i cicli sessuali e circadiani, la
pressione arteriosa, l’increzione dell’ipofisi e molto
altro. Purtroppo l’ipotalamo sollecitato dalle emozioni,
è capace di vivere di vita propria e, da collaboratore
della Ghiandola Pineale, diviene direttore d’orchestra,
con la complicità dell’ipofisi, per mezzo del meccanismo
dell’HPA.
Lo stress ha effetti negativi innanzitutto sulla Pineale
e, poiché la Pineale può essere considerata l’estremità
superiore del Sistema Simpatico, questo porta squilibrio
del SNA (sistema nervoso autonomo). L’attività della
Pineale, a causa del meccanismo HPA emozionale
prevalentemente in azione con progressiva produzione di
ormoni surrenali, si riduce sempre più fino a spegnersi
e a una certa età si può rilevare ai raggi X che la
ghiandola letteralmente si calcifica. In questo modo si
vive in una condizione di stress che sembra invece un
vivere normale. A quel punto, visto che la neuro-psico
modulazione è inibita, l’organismo cerca di proseguire
nella sua esistenza per mezzo del livello più basso di
regolazione, quello tanto caro agli psichiatri: i
neurotrasmettitori.
I neurotrasmettitori sono sostanze liberate anche dalle
terminazioni nervose quando il segnale sta per esaurirsi
per consentire la continuità del segnale. Per la
trasmissione dei segnali nervosi, il sistema si avvale,
tra i più importanti neurotrasmettitori, di acetilcolina,
dopamina, adrenalina, noradrenalina, serotonina,
istamina, endorfine che agiscono sul SNC (sistema
nervoso centrale) modificando lo stato elettrico delle
cellule cerebrali le quali, a loro volta, modificano
l’attività fisiologica degli organi.
Endorfine, enkefaline e dinorfine sono
neurotrasmettitori oppioidi e l’endorfina è sempre stata
fatta rientrare nella chimica del piacere; in realtà
queste sostanze sono semplicemente sostanze analgesiche,
morfino-simili.
C’è infatti da fare una differenziazione tra il piacere
egocentrico e il piacere
cristocentrico (divino), intendendo il primo, come
quel picco emozionale derivante dal raggiungimento di
uno scopo della personalità, quale può essere la
riuscita rapina in banca, ma il piacere divino, quello
derivante non da uno scopo egocentrico, cioè solo fine a
sé stesso, ma cristocentrico, che arreca piacere anche
alle situazioni collegate alla persona, è definibile
come chimica della gioia e trova come suo modulatore la
molecola dell’anandamide, dal termine sanscrito “ananda”
usato per intendere beatitudine.
Tale molecola è prodotta solo quando i sistemi oppioide
e cannabinoide sono in perfetto equilibrio.
Le endorfine sono rintracciabili, prevalentemente,
nell’ipofisi e nell’ipotalamo. L’euforia che si nota
negli innamorati (che non risponde necessariamente all’amore
divino tra gli esseri) può essere dovuta proprio
all’aumento delle endorfine circolanti così come anche
tutte quelle attività che la gente, in quanto branco,
ricerca al fine di trovare il piacere: gioco d’azzardo,
cinema, teatro, fumo, mettono in moto il sistema
endorfinergico, comprese le attività religiose, il nuoto
o lo jogging, motivo per il quale molta gente si dedica
a esse in modo abituale.
Qualsiasi tipo di dipendenza, farmacologica o meno, dà
luogo alla produzione di una proteina chiamata
delta-FosB; questa è una proteina molto stabile che può
rimanere nel cervello per mesi dopo la cessazione
dell’esposizione e la sua persistenza risiede nella
particolare stabilità molecolare. Questa proteina crea
danni nel sistema di trascrizione dell’RNA; errori di
trascrizione sono alla base di alterazioni dei tessuti
dell'organismo, dello sviluppo di malattie, di
cambiamenti comportamentali e della distruzione della
chimica del piacere a livello dopaminergico e del
glutammato.
Ripetiamo che qui stiamo parlando di attività in cui la
gente trova picchi emozionali perché sa di potersi
divertire e quindi non sono manifestazioni che
provengono da dentro: si sa già come va a finire, a
differenza del rendere conosciuto il nostro Sconosciuto,
il nostro Divino sempre nuovo. Una canzone, a tal
proposito, recitava: “Sono fuori dal tunnel del
divertimento…” visto che si dice allo stesso modo quando
si esce dalla droga.
Quando invece tali passioni vengono raggiunte per mezzo
di vere spinte interiori, il risultato non sarà
analgesico dovuto a produzioni cerebrali oppioidi, ma
rigenerante, per produzione di sostanze date
dall’equilibrio oppioide-cannabinoide che sfociano,
appunto, anche nell’anandamide.
La mente puo' essere il più astuto dei nostri nemici
che, pur di sopravvivere, mette in atto numerosi
stratagemmi gratificanti (endorfine) come la ricerca
spirituale, l’aspirazione alla virtù o alla santità. Fin
quando il nostro piacere sarà in termine di endorfine,
la piena attività regolatrice della Pineale ci è
preclusa.
All'interno della Ghiandola pineale scorre acqua, che
con il passare del tempo calcifica. Questo porta ad una
atrofizzazione della Ghiandola. Tale processo di
calcarizzazione ed atrofizzazione viene accelerato
prevalentemente a causa dell'alimentazione moderna:in
particolare con l’uso dei composti di
Fluoro usati come additivi nelle acque, bevande,
alimenti e presidi medici comuni, come i dentifrici
bibite gassate, acqua fluorizzata, zuccheri raffinati.
La Ghiandola pineale si attiva e si "decalcifica" di
notte, con l'oscurità e con il sonno, pertanto per
riattivare tale organo atrofizzato, nella maggior parte
della gente sono necessarie queste due azioni: dormire e
meditare.
Una delle caratteristiche della naturale ed antica
tecnica dell'Urino
terapia e' quella di stimolare, nutrire e
garantire il perfetto funzionamento della ghiandola
pineale.
GALENO
il GRECO AFFERMA CHE È SOLO una GHIANDOLA
Nella seconda metà del secolo, il promettente fisico
greco Galeno di Pergamo fu il primo a descrivere la
ghiandola pineale.
Affermò che, come le altre ghiandole, la sua funzione
era quella di aiutare i vasi sanguigni.
Egli respinse il pensiero più comune al tempo, dicendo:
alcuni pensano che il corpo pineale regoli il passaggio
dello pneuma psichico (un materiale che si pensa essere
il veicolo delle sensazioni) proprio come l’esofago
regola il movimento del cibo fino allo stomaco. Il modo
di vedere di Galeno rimase indiscusso per molti secoli.
CARTESIO DICE che è la SEDE dell''ANIMA
e del PENSIERO
Il corpo pineale giocò un ruolo importante alla fama di
un filosofo francese del 17° secolo, Renato Cartesio.
Cartesio lo vide come l’origine del pensiero. Disse che
quella è la sola zona del cervello ad essere unica, non
duplicata all’interno del cervello. Disse che, perciò,
quello doveva essere il posto dove sono centralizzate
tutte le informazioni, un posto dove la nostra coscienza
può lavorare sulle informazioni concentrandole, e da
dove la nostra coscienza può inviare tutti i messaggi al
resto del cervello e al resto del corpo.
«Dato che quella è l’unica parte solida dell’intero
cervello, deve necessariamente essere la sede del
buonsenso, cioè del pensiero » scrive in accordo con l’Enciclopedia
Filosofica di Stanford.
La deduzione sull’ubicazione del corpo pineale
all’interno del cervello era sbagliata, ma la
descrizione di Descartes sulla sua singolare natura era
corretta. Questo suo punto di vista è stato poi ripreso
in molte discipline spirituali.
In alcune filosofie orientali, il corpo pineale si
allinea proprio con la posizione del Chakra
della corona, un punto fondamentale per arrivare
alla coscienza e all’illuminazione di alto livello
oppure alla comprensione dei regni superiori.
Tratto da:
http://www.segnidalcielo.it/scienziati-scoprono-il-luogo-dellanima-allinterno-del-cervello-umano/
Il
TERZO OCCHIO
Molti hanno associato il corpo pineale con il terzo
occhio conosciuto nelle religioni e nelle pratiche
spirituali.
In un libro autobiografico scritto del lama tibetano Lobsang
Rampa nel 1950, intitolato "Il terzo occhio", Rampa
descrive come il suo terzo occhio fu chirurgicamente
aperto da dei professionisti di una scienza esoterica
tibetana.
L’editore scrive nella
copertina del libro che loro avevano presentato la
trascrizione di quasi venti esperti e che "le loro
opinioni erano cosi contraddittorie che non emerse
nessun risultato positivo. Qualcuno ebbe dei dubbi
sull'accuratezza di una sezione, alcuni su un'altra. Ciò
che era messo in dubbio da un esperto veniva accettato
senza discutere da un altro".
Hanno scritto: "Possiamo percepire che qui e là si
superano i limiti delle credenze occidentali, anche se
il modo di vedere occidentale qui difficilmente può
essere decisivo".
Gli editori continuano: "Lobsang Rampa ha fornito la
prove di essere laureato in medicina all'Università di
Chungking e in quei documenti viene descritto come un
Lama del Monastero Potala di Lhasa. Le numerose
conversazioni personali che abbiamo avuto con lui hanno
provato che egli è un uomo con un inusuale potere e con
inusuali risultati ai test".
Rampa descrive come fu operato chirurgicamente al di
sopra della radice del naso, dove si pensa ci sia il
passaggio del terzo occhio, o ghiandola pineale.
Successivamente ottenne abilità speciali di percezione
che non aveva prima.
E' il
CENTRO di PRODUZIONE della
MELATONINA
Nel 1950 gli scienziati scoprirono che il corpo pineale,
che si pensava avesse funzioni rudimentali, possedeva
anche una funziona percettiva. Rileva la luce e
produce melatonina.
La melatonina è la sostanza che influenza la
riproduzione e il sistema immunitario oltre ad essere un
antiossidante, perciò può effettivamente combattere il
cancro e ridurre gli effetti dell’invecchiamento. Il
corpo pineale produce melatonina in un ambiente
illuminato, mentre ferma questa produzione negli
ambienti bui.
Qualcuno suppone che sia proprio il corpo pineale il
centro di controllo principale nel cervello. Elabora le
informazioni esterne e controlla i ritmi importanti nel
corpo.
Come per molte altre parti del cervello umano, l'avere
una conoscenza definitiva sul corpo pineale è ancora un
sogno lontano.
Ricordiamo che la Ghiandola Pineale fu scoperta più di
2300 anni fa dai medici greci Erofilo ed Erasistrato,
fondatori della grande Scuola Medica di Alessandria
d’Egitto. Dopo di loro, Galeno la considerò una
struttura rientrante nelle ghiandole linfatiche e solo
alla fine del 600 Cartesio (Descartes) le fornisce una
corretta collocazione.
Nella sua opera “Discorso sul metodo”, divide la realtà
in “res extensa“ e “res cogitans“. La prima rappresenta
la realtà fisica che è estesa, limitata e inconsapevole,
la seconda è la realtà psichica cui Cartesio attribuisce
le qualità di inestensione, libertà e consapevolezza.
Queste due realtà sono molto eterogenee e
fondamentalmente non possono interagire creando così un
dualismo: come può cioè l’uomo agire fisicamente (res
extensa) secondo libera volontà (res cogitans). Cartesio
affronta la cosa in questi termini: qual’è il punto dove
nell’uomo possono interagire i due aspetti res cogitans
e res extensa ?
Fu così che si spinse a considerare l'epifisi come
l'organo dove l'anima immortale (res cogitans) si
incontra con il corpo mortale (res extensa); si convinse
di ciò a seguito della constatazione che dal momento
che, dal momento che l’unica parte del cervello a essere
singola e unitaria (non divisa e sdoppiata nei due
emisferi) era la Ghiandola Pineale o conarium, non
poteva essere che lei il punto di interazione. È
importante sottolineare che Cartesio non sosteneva che
l’anima fosse contenuta nel conarium, ma che questo non
fosse altro che il semplice punto di interazione; da
questo assunto i medici dell’epoca associarono le
calcificazioni della Ghiandola Pineale a gravi turbe
psichiatriche e alla follia pura, precedendo di 300 anni
l’attuale Scienza.
La Ghiandola Pineale non mai ricevuto grande attenzione
dalla medicina occidentale ufficiale che si è per lungo
tempo limitata a relegarla nell’ambito di struttura che
si atrofizza dopo la pubertà e comunque di incerta e non
prevalente funzione, ma certamente endocrina. È stata
considerata, fino qualche decennio fa, come un organo
pressoché superfluo giunto all’uomo dai rettili in
miliardi di anni di evoluzione.
Sappiamo che fin dall’inizio degli anni ‘50 del secolo
scorso, alcune sostanze a funzione neuro-endocrina
(neurotrasmettitori/ormoni) prodotti dal cervello furono
scoperti da scienziati che lavoravano in ricerche
segretissime finanziate dai poteri politici, economici e
militari. I finanziamenti per la ricerca pubblica in
campo Pineale sono sempre stati avversati in quanto si
trattava di ”struttura minimale e priva di importanza“.
Probabilmente i detrattori pubblici di queste ricerche
finanziavano occultamente gli studi in alcune fondazioni
e università.
In tali ricerche vennero tracciate le basi della
anatomia e della fisiologia della visione a distanza,
della telepatia, telecinesi e psicometria, ottime armi
per agire a tutto campo senza disturbo e senza lasciar
traccia.
Negli anni “60, grazie agli studi “coperti” sullo
sciamanesimo, si intuì il funzionamento di alcuni poteri
nascosti della mente.
Fu scoperto che l’assunzione di alcune piante usate nei
rituali degli sciamani, rendeva il cervello non solo in
grado di “osservare“ un più ampio spettro della realtà
(la grande visione degli sciamani), ma capace di
modificare l’ambiente e il corpo fisico e tali effetti e
fenomeni erano riproducibili in altri soggetti dopo
l’assunzione delle medesime piante.
Questo poteva forse significare che l’allucinazione
dello sciamano sotto gli effetti di queste piante fosse
reale quanto la realtà dello stato di veglia ? Dato che
il sogno dello sciamano poteva predire, modificare o
annullare effetti materiali, tale allucinazione-sogno
poteva in un certo senso significare che:
Alcune sostanze chimiche, derivati indolici
(allucinogeni) in particolare, inducono il Sistema
Nervoso Centrale a incrementare la propria “coerenza
quantistica“ con creazione di un’onda pilota che innesca
“l’effetto osservatore“. In altre parole, l’atto di
osservazione effettuato durante questo stato è tale che
l’ambiente stesso perda le caratteristiche
spazio-temporali osservate durante lo stato beta (stato
di veglia comune) e possa stabilizzarsi in uno stato
energetico consono all’onda pilota dell’osservatore.
Tale riassetto energetico “osservatore indotto” detto in
fisica quantistica “effetto osservatore” possibile in
uno stato di coerenza cerebrale che avviene durante un
modalità particolare di coscienza che è lo stato theta
(così chiamato per la presenza di onde lente 4-15
cicli\secondo), chimicamente indotto, provoca un
riassetto molecolare con cambiamenti ambientali
percepibili nello stato di veglia comune (stato beta).
Le percezioni di soggetti distanti tra loro possono
interagire, con crollo della definizione di realtà,
arrivando a intendere per essa un’allucinazione di
massa.
Il mistero della “grande visione” degli sciamani, della
intercomunicazione e interazione tra le menti,
dell’effetto osservatore è possibile che sia contenuto
in alcune sostanze vegetali che vengono captate dai
recettori presenti in talune cellule del SNC umano
producendo gli effetti descritti. Ma per quale ragione
“madre natura“ doveva fornire il SNC umano di recettori
per sostanze che stanno in strutture vegetali? La
risposta ovvia è che tali sostanze siano, per struttura
molecolare, quasi identiche a sostanze immesse da
ghiandole neuroendocrine umane, i neuro ormoni e i
neurotrasmettitori che siano riconosciuti dagli stessi
recettori e da essi vengano captati e producano i loro
effetti come se fossero sostanze engogene (disponibili a
volontà). Si produce cioè per via esogena (mediante
somministrazione di neurotrasmettitori) quello che
avviene per via endogena e fisiologica durante il sonno
profondo e negli stati definiti “mistici spontanei”.
Tratto da vari siti web in parte ed assemblato dal
redattore della pagina.
Commento NdR: La
Pineale (epifisi),
ghiandola endocrina del
cervello,
soprassiede a tutte le attivita' ed ai vari cicli
fisiologici (con la sua continuità funzionale
regolatrice), dalla nascita alla
morte del nostro
organismo.
Essa è quindi la sede principale dello
Spirito, cioè della cosiddetta impropriamente "anima",
ed essa secreta (da cui "segreto") anche una sostanza
oleosa, chiamata in greco "cristo",
che "illumina" il soggetto che riesce a secernerla,
permettendo una conoscenza ulteriore perche attiva e
stimola le cellule nervose a creare sinapsi sempre piu'
complesse !.... ecco perché anche
Gesù il nazareno era stato chiamato e detto il "cristo", cioè
l'illuminato.
L'illuminazione è il risultato dell'illuminarsi
mediante l'utilizzo di
flussi luminosi, sia endoprodotti in modo naturale
nel cervello,
che per mezzo dello stimolo da parte della
Luce (in-form-azione) introdotta dagli
occhi (buco
nero pupillare), che deve armonizzarsi e
risuonare con Luce-informazione proveniente anche dal
Vuotoquantomeccanico, per mezzo del
buco nero dell'atomo
che contiene l'IO
SONO, che, quando in "armonia"
ovvero in
risonanza, fra la Luce proveniente dal
Vuotoquantomeccanisco che si "deposita" anche e non
solo nel
DNA e quella proveniente dal
buco nero pupillare, cioè dagli
occhi, la speciale Luce risultante, armonizzata ed
in risonanza fra le due correnti di Luce,
stimola le
ghiandole endocrine "immerse" nella
glia, che è anche fotosensibile, ma sopratutto la
Pineale, che la veicola nei neuroni con azione
BioElettronica
molto, ma molto stimolante
(attiva
maggiormente la melanina presente in sospensione nei
liquidi
acquosi del corpo in modo che produca più
ossigeno,
idrogeno e soprattutto
Elettroni..., agli organi, nei
tessuti,
cellule,
molecole,
DNA),
affinché i
neuroni cerebrali possano produrre nuove e speciali
sinapsi, che "rivelano" e traducono, demodulando la/le
portante/i luminosa/e dei e dai "segnali" ricevuti,
i quali sono sempre "modulati"
dall'informazione particolare che arriva in quei
momenti, che il cervello poi trasforma, decodifica in
informazioni che si rendono comprensibili e razionali
alla
mente, comunicano ad essa le idee, le informazioni
contenute nella Luce ricevuta e rivelata dal cervello, e
che contemporaneamente informa la parte conscia e
razionale della
mEnte, con il processo-meccanismo sopra
descritto....
- vedi anche:
BioElettronica
La funzionalità della Ghiandola Pineale
migliora notevolmente con l'assunzione di
Melatonina:
vedi: le ricerche del dott.
Walter Pierpaoli
http://www.interbion.ch/ITA/La-nostra-ricerca-3b480000
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
L'INTUIZIONE
Tutti noi abbiamo sentito quella storia che racconta
come "Dio" volle nascondere la regalità e l'illuminazione
dell'uomo nell'unico posto dove egli non le avrebbe
potute trovare. Ma non in fondo agli oceani, ai vulcani,
o sulle cime delle montagne più alte, come gli
consigliavano dei o angeli a seconda della provenienza
di questa favola universale. Dio la nascose dentro
all'uomo perché lì era sicuro che lui non l'avrebbe mai
cercata.
Il
Graal non soltanto è dentro di noi (e questo sarebbe
perfettamente in linea sia con la teoria secondo la
quale noi siamo piccoli universi, sia con il postulato
"come nel grande così nel piccolo"... Trismegisto docet)
ma è un ben preciso organo, anzi una ghiandola: non un
simbolo o un archetipo ma un corpuscolo vero, fatto di
"materia".
La COPPA dell'ETERNA GIOVINEZZA
Prima di svelarvi di quale ghiandola si tratti, vi
chiedo di seguirmi nel seguente ragionamento. Il
Graal
si dice sia una coppa, però nessuno lo ha mai visto.
E'
noto, tuttavia, che chi beve dal
graal ottiene l'eterna
giovinezza, la guarigione da tutte le malattie e
l'illuminazione. In definitiva, al di là della sua forma
reale, il graal è sicuramente un contenitore che porta
in sé un liquido in grado di offrire tali doni a chi lo
beve.
Ma noi abbiamo nel nostro meraviglioso corpo proprio un
piccolissimo contenitore dal quale possiamo "bere" un
liquido di questa portata. Si tratta della ghiandola
pineale, un corpuscolo grande come una lenticchia, a
forma di cono (quindi ricorderebbe una minuscola
coppa),
situata alla base del nostro cervello (quindi dentro di
noi come racconta la storia citata all'inizio
dell'articolo).
La ghiandola pineale - o epifisi in
gergo scientifico - produce, tra l'altro, la
melatonina,
un ormone prodigioso le cui caratteristiche sono state
scoperte solo di recente ma che ricordano
incredibilmente quelle del liquido contenuto nel graal.
La melatonina viene elaborata dal corpo nel periodo
notturno, durante il quale la ghiandola raggiunge il
massimo della sua attività. Proprio di notte sappiamo
bene che la conoscenza intuitiva e le nostre facoltà più
sottili emergono e "si impossessano di noi".
(NdR: la nostra melatonina si trova anche e sopra tutto
nell'Urina...)
Descrive Laurence Gardner in "I Signori degli Anelli"
(Newton Compton Ed.) "... la melatonina esalta e
rafforza il complesso del sistema immunitario del corpo,
accresce la produzione di energia fisica alzando il
livello di sopportazione della fatica, regola la
temperatura interna contribuendo a un'ottimale gestione
del sistema cardiovascolare ed è per eccellenza la
sostanza antiossidante del corpo, con effetti evidenti
sui meccanismi antinvecchiamento e sulla mente,
sviluppando facoltà paranormali".
Ecco dunque che chi beve le secrezioni contenenti
melatonina dalla ghiandola pineale diventa "immortale"
(effetto antinvecchiamento e rafforzamento del
sistema
immunitario) e ottiene "l'illuminazione" (aumento delle
facoltà paranormali, dell'intuizione e altro).
Il piccolo cono, dunque, come la coppa graaliana,
elargisce questo succo miracoloso: ma come fare a berlo
?
Jasmuheen, una dolcissima donna australiana che dal '93
si astiene dal cibo, nei suoi seminari, dove spiega tra
l'altro come vivere nutrendosi esclusivamente di "luce
liquida", racconta che è possibile "bere" la divina
Amrita, come viene chiamata nella tradizione sanscrita,
ovvero la secrezione che scende come una piccola goccia
stimolando, con la lingua arrotolata all'indietro, il
palato verso l'epiglottide, guarda caso proprio sotto la
ghiandola pineale.
Forse l'Amrita, l'ambrosia degli dei, il nettare divino,
non è nient'altro che la secrezione di cui abbiamo
parlato, ovvero quella contenente melatonina.
Se così
fosse, ognuno di noi avrebbe in sé la chiave della
longevità e della riscoperta della propria sovranità, e
potrebbe accedervi in ogni momento, semplicemente
arrotolando al massimo la lingua verso l'epiglottide e
aspettando che fuoriesca una piccola goccia che sembra
muco.
Ma proviamo a vedere se nella tradizione "graaliana"
vi sono altre ipotesi e/o prove che ratifichino tale ipotesi
oppure altre.
La TORRE
Nella tradizione graaliana vi sono due simboli che
vengono considerati interscambiabili tra loro e
"sinonimi" della sacra coppa: la torre e la scala. Tant'è
che Dante, iniziato e Gran Maestro del Priorato di Sion,
un ordine templare, coinvolto nello studio dell'alchimia
e quindi nella ricerca del graal ed esiliato da Firenze,
si rifugiò a Verona dal suo amico Cangrande "Della
Scala".
Il simbolo degli Scaligeri è una scala che si restringe
verso l'alto ricordando proprio una torre: sarà un caso ?
La Scala-Torre, come il graal, è legata a una tradizione
che permette il raggiungimento della Vera Luce e
dell'Immortalità.
Un particolare interessante e
inspiegabile è che molte dee, regine e importanti donne
legate alla discendenza graaliana portano una torre in
testa, come copricapo. Per esempio la dea egizia
Serapide reca sul capo il "Gradal", una sorta di torre,
dove viene conservato il "Fuoco Celeste" di Phtah, la
scintilla divina incarnata in ogni essere.
In Francia, a Rennes le Chateaux dove si vocifera sia o
sia stato sepolto il graal, vi è la statua di una dea
(forse Diana ?) con il capo sormontato da una torre e gli
scrittori latini Strabone e Lucano, come viene spiegato
in Sulle tracce del graal di Bizzarri e Scurria
(Mediterranee) parlano della regione di Rennes Le
Chateaux come di una "[...] regione 'lunare' dove un
tempio dedicato a Diana di innalzava sopra l'Oppidum Ra,
che designa una torre".
In egiziano e in ebraico la parola "torre" viene scritta
"MGDL" ovvero "Magdal" o "Migdal", da cui Magdalena, la
donna per eccellenza connessa al mito del graal.
Karidven, la Dea Bianca e Grande Madre, regina
incontrastata degli dei nella tradizione celtica dal V
al I millennio a.C., dea della fecondità, della terra,
detentrice del calderone che dava l'immortalità (in
Bizzarri e Scurria il calderone della tradizione celtica
è assimilato al graal) e definita da Apuleio l'omologa
di Venere, Diana, Proserpina e Iside, veniva chiamata
dai celti anche Rhiannon, ovvero "regina coronata da
torre".
Karidven significa "porta divina" ed è raffigurata con
una scala in testa. Il calderone associato a
Karidven-Rhiannon è fonte di inesauribile ricchezza ed
eterna giovinezza ed è strettamente legato alla
resurrezione del corpo che diventa immortale.
Forse, questa torre-graal posta sul capo delle regine
graaliane sta a indicare che il graal va cercato nel
capo ?
Insomma potrebbe essere una indicazione di dove
cercarlo ? Tanto più che la produzione di melatonina da
parte dell'epifisi viene stimolata dalla serotonina, una
sostanza secreta dalla sottostante ghiandola pituitaria,
più nota come ipofisi: quindi un'ulteriore indicazione
di un processo chimico che si svolge nel nostro capo.
Nei Tarocchi, l'arcano chiamato La Torre rappresenta
proprio una torre sormontata da una corona (ma le corone
non si mettono in testa ?), che viene colpita a metà
della sua altezza da un fulmine e si spezza, mentre dal
cielo piove manna, ovvero l'alimento divino. L'immagine
ricorda in modo raccapricciante quella dell'aereo che si
schianta contro la prima torre di Manhattan il 9
settembre 2001, divulgata dalla BBC ed entrata ormai nel
nostro immaginario collettivo: il fulmine che colpisce
la torre dei tarocchi spezzandola è proprio alla stessa
altezza del lampo di luce provocato dall'aereo in
collisione.
La carta seguente a La Torre è chiamata Le Stelle e,
nella serie di Alesteir Crowley, Gran Maestro
rosacrociano, raffigura una donna con due coppe in mano.
Potrebbe indicare che una donna scopre la seconda coppa,
ovvero il piccolo graal inserito nel nostro capo il cui
doppio esterno ("come nel grande così nel piccolo") è
sepolto in qualche luogo in Europa ? Non è singolare che
questa intuizione sul graal sia venuta a una donna (io)
all'indomani della caduta della torre, esattamente come
sembrano descrivere i Tarocchi ?
La manna che scende dalla torre potrebbe indicare la
divina Amrita contenuta nella ghiandola pineale ?
La
Torre viene chiamata la Casa di "Dio" ed è collegata (come
spiegato in Gardner, op.cit.) alla linea femminile di
discendenza del graal. Ma perché linea femminile ?
Il GRAAL, il VENTRE ed il
SANG-REAL
Parlando di graal viene in mente immediatamente un
classico della letteratura sul tema, amato o odiato ma
sicuramente letto da moltissimi ricercatori: il
celeberrimo Il Santo Graal, di Baigent, Leigh e Lincoln
(Oscar Mondadori). In quell'appassionante ricerca si
ipotizzava che il Graal, anzi il Sangraal usando il nome
per esteso, fosse in realtà la contrazione di Sangréal,
il sangue reale, l'erede messianico partorito da
Maddalena e figlio di
Gesù suo marito: quindi il Sangréal diventava la discendenza messianica e per
traslato il ventre della Maddalena.
Il legame tra ventre e graal si può conservare in
maniera convincente anche nella teoria della ghiandola
pineale. In Gardner si legge infatti che il mestruo
femminile, in particolare quello delle regine della
"discendenza graaliana", era ed è ricchissimo di
secrezioni a base di melatonina e serotonina, tant'è
vero che si trovava sulle mense reali in diluizione.
Sembra che alla base del rito cristiano della coppa
contente il sangue di Cristo con cui si celebra
l'eucaristia, e anche alla base del mito del vampiro che
bevendo sangue mantiene la sua immortalità, ci sarebbe
proprio il mestruo femminile con il suo altissimo
contenuto di secrezioni endocrine.
Tra l'altro Gardner spiega egregiamente come la parola
vampiro derivi da "oupire", ovvero "essere superiore" da
greco "uper" che significa "sopra". Inoltre quando le
donne erano ancora tali e vivevano in sintonia con Madre
Terra, avevano il ciclo mestruale tutte insieme, durante
la luna piena (le tribù native considerano le donne
mestruate come esseri divini ed esse, durante il ciclo,
si ritirano tutte insieme per qualche giorno a compiere
riti di purificazione).
Anche in questo caso, dunque, la presenza di melatonina
è connessa all'influenza della luna. Tali secrezioni
sono anche presenti nei fluidi prodotti dal "grembo"
delle donne particolarmente eccitate (nella tradizione
fatata, spiega Gardner, le principesse risvegliate dal
bacio del principe producono la divina Amrita).
Nell'un caso e nell'altro si associa il liquido
dell'immortalità al ventre femminile, dove viene
prodotto sia il sangue mestruale (sangréal=sang-real) sia il
fluido che precede l'atto d'amore. Ecco dunque perché il
graal inteso come coppa da cui bere il nettare
dell'immortalità è stato legato al sangue e al ventre
femminile.
Oggi, però, sappiamo che melatonina e serotonina sono
prodotte autonomamente da ogni individuo sano
all'interno del suo capo, dall'epifisi e dall'ipofisi,
ghiandole poste all'interno della massa cerebrale ma
indipendenti da essa. Ognuno di noi, quindi, con un
semplice allungamento del muscolo sublinguale, può
"bere" dal graal la secrezione che dà immortalità
(rallenta l'invecchiamento) e illuminazione, senza
bisogno di andare nei Pirenei o in Provenza a cercare la
vera coppa.
Un'ultima chicca. Ormai siamo lanciatissimi in questo
gioco di specchi e rimandi così affascinante da poterci
permettere un'ulteriore scoperta. L'arcano che segue Le
stelle è La Luna. Aleister Crowley, questo personaggio
misterioso e legatissimo alla ricerca del graal (il
quale si dice abbia "ricevuto" la visione dei tarocchi a
lui intitolati durante una meditazione e li abbia poi
descritti alla pittrice che li realizzò), nella sua Luna
non indica nessun corpo celeste luminoso e bianco.
La Luna di Crowley è composta da 2 torri parallele molto
stilizzate che sembrano sostenere al centro tra loro, in
alto, una sfera dalla quale scendono piccole fiammelle
che si immettono in un'altra sfera sottostante, più
piccola, dalla quale si irradia una luce.
L'immagine ricorda in maniera stilizzata, un cervello in
sezione visto dall'alto, con le torri che formano i due
emisferi cerebrali, la ghiandola pituitaria, più grande,
in alto, ovvero verso il naso in sezione, la ghiandola
pineale più piccola in basso verso la nuca.
Le fiammelle
potrebbero indicare la serotonina prodotta dalla
pituitaria, che immettendosi nella pineale stimola la
produzione di melatonina, la quale fa "brillare" la
sfera più piccola.
By Alessandra Devana D'Elia -
"Gra(d)al il segreto della torre",
di Devana, Nexus editore 2006
Devana è scrittrice
ricercatrice viaggiatrice e filosofa europea. In quasi
30 anni ha pubblicato 21 libri; continua a viaggiare per
scoprire tracce delle antiche culture matrifocali in
tutto il pianeta e il più autentico significato
esoterico del megalitismo. Ha creato la Scuola delle
Donne®, un canale YouTube che mira a dare voce alle
grandi donne dimenticate dalla storia ufficiale. Nel
2018 ha guidato un gruppo di 40 donne nell'apertura
della Grande Espiral Feminina in Brasile, Mato Grosso do
Sul
Amrita =
Cristo
= Olio sacro, secreto (segreto) dalla
Pineale:
Occorre aggiungere alla giusta per una corretta
ulteriore definizione,.... anche il fatto che
bisogna sapere cosa significava e cosa signifca la parola "cristos
= unto", ma da che cosa ? ....dall'olio
sparso sul capo degli "unti" che era atto un
simbolico che illustrava agli iniziati che
l'illuminazione arriva solo quando la
ghiandola pineale secreta (da cui segreto)
una sostanza particolare oleosa che irrora e
nutre i neuroni cerebrali e quelli del corpo (la
famosa
Kundalini dell'oriente) e li fa
funzionare a frequenze vibratorie diverse da
quelle alle quali normalmente vibrano,
disintonizzando il
cervello dalla realta' del
QUI ed ora, per sintonizzarlo a seconda dei casi
anche su altre frequenze
dell'Universo
che permettono di "vedere" le altre
dimensioni parallele....questa è l'illuminazione,
cioè la conoscenza delle infinite possibilità
che l'INFINITO
ha e che sono a disposizione di tutti purché si
inizino all'illuminazione
!
Ghiandola Pineale, Terzo Occhio, Calcificazione, Hz
Campi Elettromagnetici "SEGRETI NASCOSTI"
Suoni a 936 Hz per
attivazione ghiandola pineale
Video
IMPORTANTE, sullo
"SFIDANTE", il parassita,
satana l'avversario, il
diavolo, colui che divide, il guardiano della soglia...ecc.
cosa è, dov'è e chi è ?....è una funzione della
nostra mente che divide ciò che è uno.....
vedi anche:
Cervello,
Mente Coscienza 1
+
Cervello,
Mente Coscienza 2 +
Cervello Cuore
+
IO SONO
+ Ego/IO, mente.
coscienza
+ ANI+MA
+
ANIMA
2
+
I batteri
controllano la nostra mente
!
http://www.segnidalcielo.it/scienziati-scoprono-il-luogo-dellanima-allinterno-del-cervello-umano/
Prove per un
effetto dei campi elettromagnetici ELF sulla
funzione della ghiandola pineale umana
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1111/j.1600-079X.1990.tb00901.x
E’ stato recentemente
dimostrato in un altro studio condotto dagli
illustri Alan O’Reo e Takashi Ringo,scienziati nel
campo del neuro-elettromagnetismo che l’emissione di
onde alla frequenza di 2,4 Ghz (come il WiFi) vanno
direttamente ad interferire con gli strati del
cervello, inibendo la ghiandola pineale e alterando
lo scambio di elettroni a livello della corteccia
cerebrale.
Come tutti certamente
sapranno la ghiandola pineale è l’organo che
permette alla nostro Spirito di mantenere un
controllo psicofisico su tutto l’organismo, cuore e
colon compresi e lavora proprio su una frequenza di
2.4 Ghz.
E’ forse un caso che il
WiFi lavori proprio su tali frequenze, e che negli
anni nonostante l’avanzamento tecnologico sia
rimasto sempre sulle stesse frequenze ?
http://consciousreporter.com/sci-tech/do-electromagnetic-fields-affect-the-pineal-gland-limiting-human-consciousness/
CERVELLO RADIOTRASMITTENTE - vedi:
BioElettronica
Si può paragonare il cervello ad una
stazione radio, trasmittente e ricevente, il
quale per mezzo del
DNA delle
sue cellule nervose, le cui antenne sono
principalmente i cromosomi che sono un
avvolgimento a spirale di un "cavo" biologico" (DNA),
galleggiante in liquidi, per cui
omnidirezionale, che permette la trasmissione o
ricezione di qualsiasi tipo di "onda-frequenza"
esistente nell'universo, dalle sotto infrarosse
alle ed oltre le ultraviolette... a bassissima
potenza, intensita' e voltaggio, che sono di
difficile intercettazione/rilevamento, salvo con
attrezzature elettroniche particolari,
utilizzate ad esempio nella tecnica di medicina
naturale denominata appunto
BioElettronica, e l'Etere
dello spazio e' l'onda
portante come il mare porta le barche...e la
modulazione della portante e' dovuta alle
variazioni all'interno di essa e/o per le
"interferenze" create dall'informazione che essa
puo' contenere e/o trasportare di essa
(portante).
vedi
Onde elettromagnetiche
Quindi e pero' il cervello non è solo
trasmittente, nel caso dell'immaginazione
creativa, il cervello funge anche da ricevente,
così come può ricevere gli stimoli di pensiero.
http://www.radiomarconi.com/marconi/prunai/
Gli odierni piloti dei caccia da militari
supersonici, hanno dei caschi che ricevono e
trasmettono le onde cerebrali emesse od inviate
al cervello del pilota il quale sono pensando e'
in grado di pilotare l'aereo...
http://www.moebiusonline.eu/fuorionda/caschi_f35.shtml
Ecco i campi emessi dal cervello del Cuore:
http://www.mednat.org/cervello/cervello_cuore.htm
https://antoniovaccarello.wordpress.com/luomo-e-unantenna/
http://www.mednat.org/cure_natur/DNA_antenna.htm
http://www.lastoriavariscritta.it/dna-un-sistema-biologico-ricetrasmittente/
http://www.mednat.org/new_scienza/nuova_scienza_base.htm
(vedi Entaglement)
http://www.segnidalcielo.it/scienziati-scoprono-il-luogo-dellanima-allinterno-del-cervello-umano/
Quando il cervello viene stimolato, o sottoposto
ad una alta dose di vibrazioni, esso diviene più
pronto a ricevere il pensiero-frequenze che gli
proviene da sorgenti esterne, questo processo
avviene attraverso le emozioni, positive o
negative.
Attraverso le emozioni quindi si possono
incrementare le vibrazioni del pensiero.
E' possibile modificare la sintonizzazione del
cervello.
L'azione di piante psicogene e' quella di
ridurre od alterare la "taratura" del cervello
sulle frequenze dell'ossigeno e del carbonio,
che si ottiene con sostanze congeniali ad essa (endoprodotte)
e con il pH adatto del liquido cerebrale, in
quanto il cervello e' un organo ricetrasmittente
con e di qualsiasi "frequenza-vibrazione-onda"
esistente nell'universo, per cui alla nascita
esso si "tara" si sintonizza per ricevere solo
le onde-frequenze che sono atte a mantenere in
vita in questa dimensione l'essere che e' nato,
come una radio od una TV che una volta
sintonizzata sulla frequenza di una certa
stazione radio o TV, riceve solo quella.
Con queste erbe e/o con
sostanze es. minerali tossici (es. quelli dei
Vaccini - alluminio, mercurio ecc., anche
sottoforma di nanoparticelle, che creano anche e non
solo l'autismo....),
chimiche e/o psicofarmaci, oltre che con certe erbe,
che gli sciamani sanno utilizzare, è possibile
"Disintonizzare" il cervello dalla apposita e
normale taratura autoregolata alla nascita per cui
esso diviene immediatamente disponibile a riceve le
altre frequenze esistenti nell'universo di qualsiasi
dimensione esistente e presente.
Infatti nei casi di
pre-morte (NDE)
ad esempio, la riduzione della quantità di ossigeno
presente nella circolazione sanguigna cerebrale, "dissintonizza
e stara" il cervello il quale si "risintonizza" su
altre frequenze di altre dimensioni parallele per
cui le rivela e quindi il soggetto vede, sente,
percepisce cose, persone, voci, che provengono dal
cosiddetto al di là che è in un'altra
dimensione....
E noto che la stessa cosa avviene agli alpinisti
quando sono in carenza di ossigeno in alta quota,
essi possono vedere, sentire, percepire, ecc., altri
esseri in altre dimensioni.
La stessa cosa la si ottiene con sostanze chimiche
tipo gli stupefacenti i quali a seconda del tipo di
sostanza chimica permettono la sintonizzazione di
nuove stazioni trasmittenti di qualsiasi tipo !
Per cui la cosiddetta "pazzia" null'altro è che una
di-sintonizzazione dal qui ora per la "staratura"
del cervello dalle sole frequenze di questa
dimensione, che raggiungono, per vari motivi, ma
sempre per intossicazioni da metalli tossici,
sostanze chimiche o droghe.
http://docplayer.it/5329614-Onde-cerebrali-variazione-delle-risonanze-terra-ionosfera-frequenze-di-schumann-degenerazione-neuronale-harbar-e-attivazione-del-corpo-di-luce.html
- vedi:
BioElettronica
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Cancro e
Pineale
Dopo 25 anni di ricerche il dott.
Paolo Lissoni, oncologo della divisione
di Radioterapia
del San Gerardo è riuscito nel suo intento.
Infatti, il National Cancer Institute di Washington,
l'istituto oncologico che divulga notizie
scientificamente attendibili, ha corroborato la
fondatezza dei suoi studi sulla
ghiandola pineale.
Lissoni parte dalla teoria di Cartesio
che a metà del '600 teorizzava il ruolo della
ghiandola pineale (alla base del cranio) come
collegamento tra il corpo e l'anima.
Infatti, Lissoni si
rifà agli antichi filosofi che parlavano di unità
della persona tra corpo e anima, dai Magi a Platone,
secondo cui la malattia era il distacco
dall'universale. Dall'ipotesi filosofica, poi è
passato a quella scientifica: la ghiandola produce
quattro ormoni (fra cui la melatonina), in alcuni
casi utili come antitumorali.
Secondo il
dott.Paolo Lissoni non
basta curare solo la parte fisica del tumore, ma
bisogna occuparsi anche della psiche del paziente,
perché la cura della malattia non è semplicemente
organica, ma deriva anche da un malessere
esistenziale. I quattro ormoni vengono prodotti
nelle quattro diverse fasi della giornata, seguendo
il ritmo del sole. Le teorie del medico monzese sono
state a lungo derise, ma il National
Cancer Institute di Washington le ha
riconosciute come valide. Lissoni è stato chiamato
dal National
cancer institute di Washington, il tempio
della scienza medica mondiale a cui venerdì riferirà
dell'uso dei 4 ormoni prodotti dalla ghiandola
pineale.
Nel frattempo, il tempio della ricerca
internazionale sta compiendo gli stessi studi sugli
animali, mentre a Monza Paolo Lissoni ha già una
casistica di 2500 pazienti in 25 anni (circa il 15%
dei pazienti del reparto).
Di conseguenza, il San Gerardo si ritrova ad essere
l'unico centro al mondo con una tradizione di studio
sulla ghiandola
pineale.
«Non ho mai voluto spaccare il mondo degli oncologi
come fece il professor Di Bella - dichiara il dottor
Lissoni - ma auspico l'unione fra gli specialisti
del settore, l'unità delle terapie per rendere, per
esempio le chemioterapie sempre meglio accettate ed
efficaci».
Melatonina (coniugata) e ghiandola Pineale
= minor invecchiamento della ghiandola e migliorie
su tutti i fronti, del soggetto che la assume !
vedi le ricerche del dott. Walter Pierpaoli
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