Colesterolo
Il
colesterolo è uno
steroide, cioè una
molecola
lipidica
costituita da quattro anelli di
atomi di
carbonio e una
coda alifatica. Tale struttura prende il nome di
ciclopentano peridrofenantrene.
La parola
colesterolo proviene dal greco "chole" (bile) e
"stereos" (solido), ma è stato utilizzato per la
prima volta nel 1894.
La sua
presenza era già stata riscontrata nei
calcoli della cistifellea
già nel
1784, ma solo nel
1975
il
premio Nobel
John W. Cornforth
ha precisato l'orientamento spaziale degli atomi
di idrogeno sulla molecola.
Il colesterolo e’ un composto chimico che
rappresenta il capostipite degli steroli,
molecola tipica degli organismi animali,
soprattutto dei Vertebrati. Tutte le nostre
cellule sono fatte anche di colesterolo e il
nostro cervello ne contiene quantità
elevatissime senza le quali non potrebbe
funzionare.
È presente sia
in forma libera (35-40% del totale) sia
esterificato con acidi grassi a catena lunga,
nei tessuti animali, in particolare nel tuorlo
dell’uovo, nei depositi di grasso, nella
sostanza nervosa, nei
globuli rossi.
La maggior parte dei nostri ormoni è prodotta
nell'organismo a partire dal colesterolo
Il colesterolo ha la fama (vera o presunta) di essere uno dei
grandi nemici della nostra salute.
In realtà è
una fama immeritata, perché il colesterolo
svolge anche delle funzioni utili. Pare inoltre
che il colesterolo abbia la possibilità di
contrastare la produzione di radicali liberi
nonché di controllare lo sviluppo di malattie
degenerative
Esso e’ presente in tutti i tessuti e in maggior
quantità nel cervello, nella bile e nel sangue.
A causa della sua struttura ha caratteristiche
idrofobiche ed è quindi scarsamente
idrosolubile. L'intestino lo assorbe grazie ai
sali biliari.
La sintesi del
colesterolo si svolge soprattutto a livello
epatico, anche se vi partecipano numerosi altri
organi (surrene, testicolo, aorta ecc.). Il
colesterolo viene invece eliminato per mezzo
della bile, trasformato in acidi biliari e poi
in sali biliari (dai calcoli biliari il
colesterolo può essere ottenuto allo stato puro
cristallino).
Il colesterolo HDL (quello chiamato
impropriamente “buono”) si
occupa di mantenere libere e riparare le arterie ed impedire
quindi
i processi di arteriosclerosi.
La gestione dell’industria
chimico farmaceutica si sa è in mano a
produttori,
medici,
ospedali e
laboratori farmaceutici che incoraggiano le
scelte con procedimenti all’avanguardia
inducendo il malato e i suoi familiari allo
stato di docili clienti.
Non serve spingerci oltre basta vedere quanti
membri di una stessa famiglia vanno a fare la
spesa settimanale dal farmacista. Ancora più
sconvolgente quando il consumatore abituale
diventa l’esperto del quartiere tanto da
consigliare gli “equivalenti” senza bisogno di
ricetta per bruciare le tappe della precoce
senescenza garantendo all’industria del farmaco
l’altra grande fetta di faciloni ipocondriaci.
Dopo la lettera di invito annuale che suggerisce
di presentarci in massa a fare un esame
specifico o un check-up preventivo gratuito per
preservare la nostra salute, uno dei pezzi forti
più utilizzati dal sistema sanitario sono i
cosiddetti livelli di normalità nel sangue
costantemente abbassati dai protocolli sanitari
dell’ISS
(finanziato dalla fondazione di Rockefeller).
Prendiamo un esempio a caso che alla medicina
sta molto a “Cuore” come i livelli del
colesterolo, lo spazzino che tiene pulite e
lubrificate le arterie è la prima causa di
arresto cardiaco se i suoi valori sono troppo
“bassi”, più il colesterolo viene abbassato più
l’organismo ha bisogno di autoprodurlo, più
l’organismo ha bisogno di autoprodurlo a
dispetto di un’alimentazione super controllata
più vi appioppano un farmaco cronico per
abbassarlo, passando così dall’arresto
all’infarto piuttosto che dall’ictus
all’aneurisma se lo stato depressivo indotto dal
farmaco crea un ingorgo al miocardio.
La seconda possibilità che vi si può presentare
causata dall’effetto elastico di un colesterolo
tenuto al guinzaglio è il rischio di un picco
glicemico per compensare l’insufficiente
pressione arteriosa sballando i valori
dell’insulina prodotta dal pancreas che a breve
termine vi porterà ad essere diabetici
aggiungendo una seconda pasticca cronica. In
sole due mosse avete preso la patente per
sviluppare qualsiasi altra malattia
degenerativa. Facile dedurre come le sanità
mondiale abbia profetizzato con quattro anni di
anticipo il 30% in più di malati per diabete
entro il 2020, se moltiplichiamo la percentuale
per ogni patologica prodotta tra due anni i
neonati saranno registrati direttamente con
residenza clinico-ospedaliera.
Il problema è che il soggetto ormai malato va
curato come un malato ma qui si tratta di
comprendere che milioni di persone
oggettivamente in perfette condizioni di salute
sono convinte di doversi far rigirare come
calzini per rimanere tali.
Quale è allora il silente meccanismo iniziale
che attiva il declino psicofisico su cui conta
l’industria farmaceutica per aumentare la
fabbrica del malato allevandolo sin dalla
culla....?
Il TABÚ del
COLESTEROLO sullo
SPIRITO
Vediamo cos’è l’arteriosclerosi, paradossi e
relazioni tra arteriosclerosi, patologie
cardiache, malattie neurodegenerative e carenza
di grassi “saturi”...si, esattamente quelli che
vi hanno proibito come la peste.
Riporto alcune delle patologie neurologiche più
frequenti:
Sclerosi Laterale Amiostrofica (SLA), Sclerosi
Multipla (SM), la più diffusa, la malattia di
Parkinson e Alzheimer ritenute malattie
degenerative senili, demenza a corpi di Lewy (DLB)
forma simile ad Alzheimer ma più precoce e tutte
le mielopatie non menzionate o nuove che non
hanno ancora una sigla per essere definite
poiché tutte possono essere definite mielopatie.
Malattie il cui sviluppo di ricerca viene
finanziato coi fondi ricavati dalle donazioni
alle famose
Telethon,
La fabbrica del sorriso, ecc.
Allora dobbiamo capire cos’è la mielina e di
cosa è composta.
La
mielina è la guaina midollare che riveste
tutte le nostre fibre nervose, protettiva e
isolante nei riguardi della conduzione dello
stimolo nervoso che avvolge gli assoni dei
neuroni formando le fibre nervose nel periferico
e nel sistema nervoso centrale.
In sintesi la malattia mielinica può colpire
qualsiasi fascio nervoso del corpo, ad esempio
la colonna vertebrale, quella cervicale, gli
arti superiori e inferiori e il cervello.
Le guaine mieliniche di tutte le fibre nervose
sono costituite dal 79% di lipidi (grasso), il
18% di proteine e il 3% in tracce di carboidrati
cioè zuccheri composti da atomi di carbonio e
acqua (carbo = carbonio e idrati = acqua). Le
fibre nervose sono costituite quasi totalmente
da grasso, il cervello è costituito da circa il
90% di grasso e il restante di acqua.
In Italia i livelli di colesterolo regolati
dalle linee guida del Consiglio Superiore di
Sanità, CSS, trasformano il cervello in un
ammasso di colla per la grave carenza di grassi
nel sangue la cui conseguenze sono la sporadica
perdita di memoria che gradualmente diventa
cronica con progressiva perdita dell’autonomia
motoria, fino ad arrivare all’immobilità e alla
demenza.
Il colesterolo è stato frazionato dal sistema
sanitario in lipoproteine e trigliceridi, in
sigla “VLDL”, lipoproteine ad alto contenuto di
trigliceridi, le LDL a basso contenuto di
trigliceridi e le HDL estremamente povere di
trigliceridi.
Quando le
multinazionali del farmaco scoprirono le
nanotecnologie farmaceutiche per modificare il
genoma umano, ambizione della congrega ebraica
(sionista) che sta al di sopra di qualsiasi
forma di governo, il quale fa da intercapedine
tra il popolo e le monarchie, la fabbrica del
malato aumentò progressivamente il PIL del Paese
osservando alla lettera l’agenda 21 (ventunesimo
secolo) ossia ridurre la popolazione
incrementando la ricchezza del Paese. Geniale !
Naturalmente al Paese si parla di debito
pubblico, di precarietà del lavoro da un lato e
di rilancio del lavoro dall’altro, di pensioni
che oscillano come le accise e lo Spred, di
salvare le banche che vivono con la frode o di
strategie del terrorismo per emanare leggi su
sistemi di sicurezza col fine di controllare le
masse ecc ecc...ma non vi dicono che gli antichi
clan nobiliari sono i promotori che foraggiano
arditi metodi sperimentali per creare e innovare
di anno in anno la fabbrica del malato senza
dirvi che per curarvi prima vi devono ammalare
strumentalizzando i principali settori di
mercato.
Vedi l’industria alimentare affiancata dal
settore della nutrizione quindi dietologi e
nutrizionisti che fanno gli indovini per
orientare la società a fare scelte che non
avrebbero mai fatto con il loro buon senso e men
che meno senza un esteso macroinvestimento su
metacomunicazione e manipolazione di massa
coinvolgendo prima di tutto le
Università e decine di multinazionali come
il settore del’editoria, quello della stampa e
della pubblicità, il marketing, le perniciose
campagne di propaganda e prevenzione promosse da
tutti i programmi TV che oltre ad essere
ingombranti sono pericolose fra i beoni (perché
si bevono tutto) che non riescono a condurre la
propria vita in salute perché predisposti a
farsi “penetrare” il cervello.
Sdegnatevi o no questi sono i non animici, i
cloni, le copie che riproducono il prototipo
umano, semplici terrestri colpiti da gravi
sintomi di ignoranza che vi stanno addosso per
farvi il prelievo di “vitalità” (l’Energia
Vitale e l’Intelligenza sono sinonimi) e
costituiscono i due terzi della popolazione
mondiale.
Un buon 80% di carcasse che si trascinano
attaccandosi ai vivi come zecche, il resto sono
dispersi come granelli di senape, non fanno i
gregari, non si omologano al pensiero comune e
vengono giudicati arroganti, presuntuosi,
petulanti ma preferiscono di gran lunga evitare
gli ignoranti. Tornando al nostro sacro
“colesterolo”, lasciate perdere buono/cattivo, i
grassi vengono utilizzati per secernere gli
ormoni, chi è “vitale” quindi intelligente,
animico ecc..sa che gli ormoni sono idrocarburi,
dei composti di carbonio e idrogeno molto
sottili, (areiformi) che danno origine al fuoco
dello
Spirito.
Questo fuoco ormonale è incompleto nel soggetto
reso ignorante, da un eccessivo attaccamento, da
una vita magra priva di interessi culturali, nel
soggetto che ha paura di tutto perchè non ha
identità, non ha il suo doppio eterico, l’IO Uno
e Trino.
È incompleto in chi aderisce a un gruppo sociale
per omologarsi a ciò che più gli è congeniale o
convenzionale, soffre del suo egocentrismo,
della sua bramosia e odia perché ammira alla
rovescia. Soggetti che non godono di buona
salute poiché il loro atteggiamento nei
confronti della vita è tossico, autolesionista,
il loro colesterolo diventa cattivo, rancido,
saturo di ioni negativi come il cloro.
Il colesterolo è una sostanza grassa presente
nel sangue a formare il mattone delle membrane
cellulari e rappresenta la base chimica per la
sintesi ormonale e metabolica e per il
mantenimento della pressione idrostatica delle
parti figurate che compongono il sangue quindi
globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Fra le parti figurate i globuli rossi
definiscono i livelli di ematocrito, i carrier
che trasportano l’ossigeno ai tessuti e dai
tessuti al cervello. In sostanza se i tessuti
osteoarticolari, muscolari e nervosi sono
irrorati e nutriti da un’ottimale saturazione di
ossigeno nel sangue (ematocrito) potete accedere
alla Guargione, alla Sapienza, alla Saggezza,
alla Senzienza di ogni
cellula.
A questo livello chi è nel percorso di
acquisizione della “Sapienza Biologica” può già
sin qui intuire che i farmaci anticoagulanti con
o senza statine sciolgono il colesterolo e
diluiscono il sangue rendendolo troppo liquido
condizione che inibisce la spinta idrostatica
permettendo al fluido sanguigno di riempire il
midollo spinale fino alla corteccia cerebrale.
Il sangue così diluito, è privo di forza
meccanica per attraversare il fitto tratto di
sottilissimi fasci nervosi della corteccia fino
alle ghiandole del sistema limbico (chakra
della corona) disattivando il vaso
governatore che regola il passaggio di energia
in tutto l’organismo.
Il sangue impoverito di colesterolo e la sua
naturale densità non è in grado di nutrire,
idratare e mantenere intatte le delicate reti
neurali del sistema nervoso centrale dove i
circuiti elettrici controllano ogni singola
funzione vitale, dal battito di ciglia al
battito cardiaco.
I livelli di normalità del colesterolo in
Francia sono <400 (sono sulla buona strada)
direttamente confermati da un’amica infermiera
che ha fatto un’esperienza di lavoro in Francia.
In Italia a >210 ti assestano una terapia
cronica e a seconda delle soggettive e
preesistenti falle di sistema ormonale è
possibile anzitempo indagare la tipologia di
accidente a cui si andrà incontro, il minimo che
vi può accadere è diventare diabetici, ipertesi
e cardiopatici.
Per finire è assolutamente importante rendere
noto che l’arteriosclerosi è una malattia
inventata da “Guinnes dei Primati” che ha avuto
in tutti i sensi un successo planetario.
Vi assicuro che con 350 mg/dl i medici vi
considerano un miracolo, d’altronde c’è chi
crede nello sbarco sulla Luna e a momenti su
“Marte” ma non crede alla guerra batteriologica
con attività di geoingegneria clandestina e alla
manipolazione climatica per giustificare il
Global Worming.
By
Gabry Gavin su Facebook
Comunque, per
mantenere nei giusti rapporti i grassi
e’ bene
alimentarsi con cibi integrali e biologici
secondo questo schema elementare =
CRUDISMO in
EMODIETA:
1 - ridurre od eliminare soprattutto i salumi.
2 - ridurre i condimenti vegetali ed i
carboidrati (pane, pasta, pizza ecc.)
3 - aumentare gli alimenti ricchi di fibra:
(frutta, verdure, legumi ricchi di fibra,
cibi
biologici, biodinamici e quindi integrali)
4 - Oltre ad una sana
alimentazione vi sono molte piante medicinali
che depurano il
sangue:
il tarassaco, il
cardo mariano, la betulla. Far bollire i gambi e
le foglie del carciofo, che sono amarissimi,
bere il liquido e mangiarli, se fatto in maniera
costante, semplicemente
perché il fegato lavora meglio.
La BARZELLETTA del COLESTEROLO
La
medicina ufficiale crede ancora oggi (2011)
che la causa delle malattie cardiache sia il
colesterolo alto ma questo è stato completamente
smentito dalla scoperta che la reale causa è l’infiammazione
della parete arteriosa.
Il colesterolo è una sostanza essenziale per la
nostra vita e viene utilizzato per riparare le
pareti dei vasi sanguigni fin nella
microcircolazione. Se i vasi sanguigni sono
infiammati avremo un eccesso di colesterolo nel
sangue, perche deve essere prodotto dal corpo
per riparare i danni esistenti nelle pareti
arteriose..
Eppure milioni di persone nel mondo, spinti da
medici impreparati od in mala fede, assumono
farmaci per abbassare il colesterolo e fanno una
dieta povera di grassi, consigli che non fanno
altro che peggiorare lo stato di salute delle
persone. Infatti le malattie cardiache e gli
infarti sono in aumento di anno in anno, come
ben dimostrato dalle statistiche ufficiali.
Tutto quello che dobbiamo fare per abbassare i
livelli di colesterolo e prevenire le malattie
cardiache è quello di eliminare lo stato di
infiammazione dei vasi sanguigni, che nasce in
primis nell'intestino.
La vera causa delle malattie cardiache e del
colesterolo alto è nell'alimentazione errata,
pochi vegetali crudi e troppi carboidrati.
E’ incredibile come in solo 200 anni la razza
umana ha completamente stravolto la propria
dieta andando a consumare cibi che non sono mai
esisti in precedenza e che il nostro corpo non è
quindi geneticamente predisposto a consumare,
es.: le farine raffinate e lo zucchero, che
guarda caso sono i cosiddetti cibi
ad alto indice glicemico.
I cereali
integrali e le farine
integrali APPENA MACINATE non sono ad alto
indice glicemico perché vengono convertite
gradualmente in glucosio e quindi danno il tempo
all’organismo di far assorbire il glucosio nei
tessuti senza creare un picco glicemico nel
sangue.
Ogni volta che consumiamo un cibo ad alto indice
glicemico si instaura un eccesso di zucchero nel
sangue, la cosiddetta iperglicemia che diventa
cronica quando la nostra dieta si basa su pane,
pasta, dolci, zucchero, possono volerci anni per
accumulare ed avere una iperglicemia alta, ma se
si cambia alimentazione in c.a. 1 mese tutto si
normalizza.
Gli effetti di un picco glicemico costante sono
disastrosi:
- Vengono danneggiati i vasi sanguigni
- Indurisce le arterie (arteriosclerosi)
- Ispessisce le pareti capillari, rende il
sangue più denso e può causare delle crepe nei
vasi sanguigni più piccoli.
- Avviene la
glicazione ovvero una ridotta capacità dell’emoglobina
di trasportare ossigeno ai tessuti con le gravi
conseguenze che ben si possono immaginare
- Aumenta la viscosità del sangue
- Vi è un’anomala tendenza delle piastrine a
riunirsi (aggregazione piastrinica)
Se questi cibi
vengono consumati saltuariamente (non tutti i
giorni) allora il
pancreas
grazie alla produzione di insulina riesce ad
abbassare il livello di glucosio nel sangue
facendolo assorbire alle
cellule
ed ai tessuti e il colesterolo riparerà il breve
danno che è stato subito dai vasi.
Ma quando questi cibi invece costituiscono la
nostra dieta (cosa che purtroppo è vero per il
90% della popolazione) allora c’è un costante
picco glicemico troppo frequente nel sangue e
quindi giorno dopo giorno si danneggiano le
pareti dei vasi sanguigni.
- La
Candida rinforza l’infiammazione e viene
nutrita dallo
zucchero e dagli
antibiotici.
Un inciso:
Il glucosio (zucchero)
e' un alimento nobile soprattutto per le
cellule nervose,
ma non per le cellule degli altri tessuti,
muscoli, ecc., perche queste ultime si nutrono
di lipidi (grassi).
La vecchiaia e' una perdita della capacita di
produrre la
melanina (vedi
BioElettronica), assieme alla lenta
acidosi
progressiva che si accumula negli anni con la
perdita dei
bicarbonati
(pH basico).
Tuttavia questa non
è l’unica modalità in cui gli zuccheri causano
il danneggiamento dei vasi sanguigni.
Lo zucchero e le farine raffinate generano
infiammazione intestinale e nutrono la
Candida
che quindi inizia a crescere indisturbata, anche
perche con le infiammazioni generate dal
pH digestivo alterato che genera anche
irritazione della mucosa intestinale, con questi
effetti:
- La parete dell’intestino si indebolisce e
comincia a far filtrare sostanze (cibo, batteri,
ecc) nel flusso sanguigno
- La candida produce tossine e scorie che
finiscono nel flusso sanguigno, aggravando lo
stato di malessere
E’ stato dimostrato di recente che la candida e
altri funghi riescono ad accumularsi anche nei
vasi sanguigni, producendo ulteriore
amplificazione degli stati infiammatori. Questa
situazione causa una sovrappopolazione di
microbi e funghi nel sangue che proliferano
anche nelle pareti dei vasi sanguigni provocando
infiammazione cronica.
Il colesterolo è l’ultimo anello della malattia
cardiaca
Il colesterolo, che oggi viene demonizzato, ha
la funzione di contribuire alla normale
formazione e riparazione delle membrane
cellulari e viene quindi utilizzato in realtà
per riparare i vasi sanguigni. Quando i vasi
sanguigni sono sotto infiammazione cronica, è
necessario troppo colesterolo e quindi si
manifesta una occlusione dei vasi sanguigni con
la conseguente restrizione del flusso sanguigno.
L’eccesso di
colesterolo non proviene dalla dieta
Come ho spiegato nell’articolo Quello che il tuo
medico non ti ha mai detto sul Colesterolo ed è
vitale che tu sappia il 75% del colesterolo
presente viene prodotto dal nostro corpo e solo
il rimanente 25% proviene dai cibi che
ingeriamo.
Quello che accade con la Candida è inoltre che
essa impedisce l’assorbimento di vitamina
B6 e zinco. Una deficienza di questi due
nutrienti causa problemi al metabolismo dei
grassi e all’utilizzo corretto del colesterolo
da parte dell’organismo, come afferma il Dott.
Walter Last.
“Se se si verifica un danno eccessivo nel nostro
corpo, tale da rendere necessario del
colesterolo supplementare attraverso il flusso
sanguigno, non sembra molto saggio abbassare il
colesterolo e semplicemente dimenticare il
perché si è formato. Sembrerebbe molto più
intelligente ridurre il maggior fabbisogno di
colesterolo riducendo l’infiammazione cronica”.
cosi afferma il dott. Rosedale
Cosa fare per
ridurre l’infiammazione
cronica
L’infiammazione non è una cosa complicata – è
semplicemente una difesa naturale del corpo che
richiama i suoi difensori a riparare il danno.
Tuttavia se continuiamo ad alimentare la causa
dell’infiammazione allora essa diventa cronica e
i danni diventano seri e mortali.
- Eliminare lo zucchero
- Eliminare i cereali raffinati e tutti i
prodotti a base di farina
- Eliminare il glutine (favorisce
l’infiammazione)
- Eliminare i latticini (favoriscono
l’infiammazione)
- Mangiare poco e
spesso in questo modo non si avranno sbalzi
glicemici
- Accompagnare ogni pasto con la verdura cruda
ben condita che tiene basso l’indice glicemico
- Non limitare i grassi sani come olio
extravergine di oliva e olio di cocco
- Assumere vitamina
B6, zinco e vitamina
D che riducono l’infiammazione e migliorano
il metabolismo dei grassi
- Assumere vitamina
C e lisina che
rafforzano le pareti dei vasi sanguigni
- Prendere cura del pancreas: mastica bene ogni
cibo e mangia cibi crudi vivi ricchi di
enzimi
- Prendere cura del fegato: fai delle tisane
depurative a base di tarassaco, cardo
mariano; assumi integratori
specifici per il fegato
- Assumere olio
di cocco ogni giorno è ottimo per
sbarazzarsi della Candida.
Il Dr.
Linus Pauling, uno dei più grandi scienziati
del XX secolo, premio Nobel per la chimica,
aveva già affermato quando ancora non c’erano
studi certi, che la causa crescente delle
malattie cardiache era dovuto al crescente
consumo di zucchero da parte della popolazione.
Tratto da: dionidream.com, con aggiunte del
redattore di questa pagina
FRUTTA SECCA
Dose consigliata di
frutta fresca, per
l'implementazione di minerai e grassi "buoni",
specie
noci,
mandorle dolci,
nocciole, (meglio evitare le
arachidi, che sono un
legume ed anche perche' sono molto
inquinate dai
prodotti chimici utilizzati in
agricoltura),
utilizzate al massimo 60 gr al giorno ripartito
nella giornata; molto utili nel
dimagrimento e
per tutte le eta', per la
circolazione sanguigna e per il
cuore; per il
colesterolo e' d'obbligo l'utilizzo di 2
noci brasiliane al giorno.
Per
regolarizzare il colesterolo e pulire le arterie
e le vene, servono soltanto tre ingredienti.
Aglio, limone e menta
Questi cibi contengono potenti proprietà
anti-colesterolo, la menta, ha mostrato secondo
un sondaggio dell’Università Metodista di
Piracicaba, la sua efficacia nell’abbassare i
livelli di colesterolo.
L’aglio ed il limone invece, sono considerati
molto efficaci per la pulizia dei vasi
sanguigni, riducendo i livelli di colesterolo
nel sangue, rafforzano le pareti delle arterie e
riducono il rischio di malattie cardiovascolari.
INGREDIENTI
- Una manciata di foglie di menta;
- 4 teste di aglio (non spicchi ma 4 teste
intere);
- 4 limoni con la buccia;
- 3 litri di acqua bollita
Lavare tutti gli
ingredienti (meglio se biologici).
Tagliare l’aglio a pezzetti e i limoni a fette.
In un barattolo di vetro aglio, limoni e foglie
di menta e solo un pò di acqua bollita.
Mescolare bene. Poi mettere il composto in un
barattolo di vetro pulito e versare il resto
dell’acqua bollita per riempire la bottiglia.
Chiudere la bottiglia e conservare in
frigorifero per almeno 3 giorni, max 7.
POSOLOGIA
Iniziare a consumare 1 cucchiaio 3 volte al
giorno, prima dei pasti (colazione,
pranzo, cena).
Se non c’è nessun problema, si può lentamente
aumentare la quantità.
La dose massima di questa bevanda è di 50 ml. 3
volte al giorno.
La durata del trattamento è di 40 giorni.
Si raccomanda di effettuare questa pulizia delle
arterie almeno una volta l’anno.
vedi anche:
Glicemia
+
Cuore
+
Sangue, succo
peculiare +
Circolazione Sanguigna
+
Circolazione, depurazione
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Bruciate le
Statine sulla Pila ! Lo sapevamo fanno male,
non servono. Finiamola perfino con il mito del
Colesterolo.
Lo sapevamo: non e' lui. A far male sono i
processi infiammatori generali. Stili di
vita,
vaccini e farmaci incongrui, alcool
smisurato, fumo. Il processo infiammatorio fa
degradare il colesterolo all'interno del vaso
sanguigno ostruendolo. Ma il Colesterolo di per
se non fa assolutamente male.
By dott.
G. Parisi (medico)
Fonte Ansa - Giugno
2016
Il colesterolo alto non è un fattore di rischio
per le malattie cardiache negli anziani, e al
contrario può avere un effetto protettivo contro
diverse malattie, tra cui il cancro. E' questa
la conclusione di un gruppo internazionale di
esperti che, sul British Medical Journal (Bmj),
ha passato in rassegna 19 diversi studi
sull'argomento condotti su 68mila persone
complessivamente.
Non ci sarebbe quindi un legame tra alti livelli
di colesterolo Ldl, quello cosiddetto cattivo, e
le malattie cardiache negli over 60. Il 92%
degli anziani con colesterolo alto ha vissuto
infatti a lungo o più a lungo di chi aveva
livelli bassi di colesterolo.
Nel restante 8% non è stata trovata alcuna
associazione. Le statine da tempo vengono
prescritte come uno degli strumenti per ridurre
il rischio di attacchi cardiaci e ictus causati
dall'indurimento e restringimento delle arterie.
Secondo i ricercatori, a questo punto bisogna
''rivalutare la prescrizione di statine, i cui
benefici sono stati esagerati''.
Una conclusione plausibile, secondo Giuseppe
Paolisso, ex presidente della Società italiana
di gerontologia e geriatria (Sigg): ''Possono
esserci alcuni fattori che negli adulti sono un
rischio, e negli anziani no - precisa -. Ad
esempio il sovrappeso è un fattore di rischio
per l'adulto, mentre per l'anziano ha un effetto
protettivo''.
Per lo studio pubblicato sul Bmj inoltre, gli
alti livelli di colesterolo possono essere utili
per prevenire altre malattie, tra cui il cancro.
Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due
condotte su un campione complessivo di 140mila
persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato
livelli più bassi di cancro in chi aveva il
colesterolo più alto e una minore mortalità
negli individui con una storia familiare di
colesterolo alto.
Nei topi inoltre sono stati registrati maggiori
casi di tumore in chi assumeva una terapia per
abbassare il colesterolo. Tuttavia per Jeremy
Pearson, della British Heart Foundation, ''la
conclusione di questo rapporto è contraddetta da
una grande quantità di studi che mostrano un
calo del rischio di attacchi di cuore e ictus in
anziani e giovani che assumono farmaci contro il
colesterolo''.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
I FALSI
MITI SUL COLESTEROLO -
27 febbraio 2016
Colesterolo
alto. Una epidemia che ogni anno annovera tra le
sue fila sempre più giovani classificati a
rischio di infarto del miocardio e in generale
di patologie cardiovascolari. Stando ai dati
dell’Istituto Superiore di Sanità (2002) sono
circa un quinto gli italiani che ogni giorno
combattono contro il loro LDL o colesterolo
cattivo, ma addirittura 1 italiano su 3 è oggi
in una condizione definita border line ovvero a
rischio.
Ma a rischio di
che cosa ? E perché ?
Nella nuova
rubrica televisiva Be4eat in onda a partire da
lunedì 29 febbraio alle ore 21 su Telecolor
(1) i medici cardiologi Guido Balestra,
presidente della Fondazione Cardiologica Sacco
Forlì e Antonino Frustaglia, direttore medico e
geriatra, hanno discusso delle nuove prospettive
mediche di cura e prevenzione al colesterolo
sfatando molti dei falsi miti a riguardo.
Prima tra tutto
la sua pericolosità.
“Non è il
colesterolo il vero problema, ma ciò che
denuncia” è il commento di Guido Balestra, da
anni impegnato nella ricerca medica di una cura
e prevenzione alle cardiopatie.
“Un alto
colesterolo, diciamo intorno ai 200 mg/dl, è la
manifestazione di una infiammazione in atto nel
nostro organismo che si presenta con un alto
tasso di colesterolo totale che indubbiamente è
tra i diversi fattori di rischio di patologia
cardiovascolare, ma sicuramente non è la causa
primaria. Che cosa sta provocando questa
infiammazione? E perché l’organismo si trova in
questo stato? E’ su questo che noi cardiologi
dobbiamo operare ed agire con una corretta
anamnesi dello stile di vita del paziente, sia
dal punto di vista nutrizionale che di qualità
della vita”
La base
infiammatoria di una ipercolesterolemia è il
motivo principale per il quale “una dieta su
base vegetale e integrale che elimina ogni
alimento infiammante -sottolinea il dott.
Frustaglia- funziona nella cura e nella
prevenzione di una patologia cardiovascolare,
soprattutto nell’abbattimento dei valori di
colesterolo e in generale dei fattori di rischio
associati e patologie correlate come diabete o
malattie su base autoimmune”. A testimonianza di
questo la ricerca che il direttore medico e
geriatra sta conducendo con colleghi
sull’argomento in collaborazione con
l’università.
Ma la dieta non
basta.
Esistono altri
parametri associati che il medico curante deve
tenere in considerazione ovvero, ribadisce il
dott. Balestra, “l’eccessivo calcio nella dieta,
il grado di inquinamento ambientale in cui il
paziente vive; il modo in cui si conservano in
frigorifero gli alimenti e il funzionamento
intestinale con lo stato della flora batteria”.
"Sono tutti
fattori di rischio correlati che in pochi
considerano ma che tuttavia giustificano i
sempre più numerosi casi di eventi cardiaci
anche gravi in pazienti apparentemente senza
parametri di rischio, con un colesterolo nella
norma, un peso ottimale e un apparente stile di
vita salutare”.
Per non
dimenticare poi le nuove evidenze scientifiche
che associano ad una carenza di vitamina D e
vitamina K il rischio di eventi cardiaci.
“Tanto quando
la ricerca sta sostenendo che gli omega-3 non
servono a niente (Meta analisi su 89 studi
precedenti apparsa su British Medical Journal
del 2006) altrettanto oggi ci sono sempre più
evidenze che puntano il dito sulla necessità di
una integrazione di vitamina D e vitamina k2
nella dieta di un paziente cardiopatico.
Ma quanti sanno queste cose ? E soprattutto,
quanti lo applicano ?”
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il Dr.
Dwight Lundell è un cardiochirurgo
americano di fama mondiale. Gen. 2013
In 25 anni di pratica chirurgica ha eseguito
5.000 interventi a cuore aperto. E' stato
Primario Chirurgo al
Banner Heart Hospital (Mesa, Arizona).
Contrariamente alla maggioranza dei suoi
colleghi specialisti ha avuto il coraggio di
prendere le distanze dalle vedute ufficiali che
considerano i grassi animali (colesterolo e
grassi saturi) come fattore di rischio
cardiovascolare.
Sentiamo cosa dice: "Noi medici con tutti i
nostri studi, conoscenze e autorevolezza spesso
sviluppiamo un ego ipertrofico che ci impedisce
di ammettere di esserci sbagliati. Bene, eccomi
qua, io ammetto di essermi sbagliato.
Mi sono preparato con altri importanti medici,
sono stato bombardato con la letteratura
scientifica, frequentato continuamente seminari
di aggiornamento e ho insistito per anni sul
fatto che l'unica causa delle patologie
cardiovascolari fosse l'ipercolesterolemia e
l'unica terapia accettata fossero le statine e
una dieta povera di grassi.
Il colesterolo non è la causa dell'infarto, né
lo sono i grassi saturi.
Egli afferma a giusta ragione ed in sintesi che,
e' il processo
infiammatorio che produce la malattia cardiaca
e non solo....!
(NdR:
Questo e' il principio cardine della
Medicina
Naturale).
Infatti:
Due articoli sul rischio
cardiovascolare pubblicati sul finire del 2013
sul Bmj, che riportavano un dato esagerato sulla
frequenza degli effetti collaterali associati
alla terapia con statine sono finiti al centro
di una controversia che l'Editor in Chief della
rivista, Fiona Godlee, ha deciso di affrontare a
viso aperto, pubblicando un editoriale. Entrambi
gli studi (uno dei quali era stato gia'
descritto:
Crolla il
mito dei grassi saturi:
http://www.doctor33.it/crolla-il-mito-dei-grassi-saturi/articolo-21411.html
...citavano un dato secondo cui gli effetti
collaterali delle statine si verificherebbero
nel 18-20% dei pazienti, un dato gravemente
sovrastimato a detta dell'autore stesso dello
studio citato come fonte nei due articoli.
È stato proprio l'autore di quello studio
osservazionale non controllato, Rory Collins che
insegna medicina ed epidemiologia all'Università
di Oxford, a chiedere al Bmj di correggere
l'errore. Gli autori - per voce dei primi
firmatari dei due articoli John Abramson e Aseem
Malhotra - hanno acconsentito a correggere la
frase incriminata, e la direttrice Fiona Godlee
ha dato notizia della correzione "cosicché i
pazienti che possono trarre benefici dalle
statine non siano erroneamente scoraggiati
dall'iniziare o proseguire la terapia a causa di
timori esagerati sugli effetti collaterali".
Tuttavia Godlee ha ritenuto che la richiesta di
Collins di ritrattare completamente i due
articoli non fosse giustificata, perché il dato
erroneo era citato marginalmente, ma anziché
chiudere la vicenda in maniera autoritaria ha
affidato a un comitato indipendente l'incarico
di valutare come procedere, riconoscendo di
essere lei stessa in una situazione di conflitto
di interesse poiché ogni articolo ritrattato
comporta un'ammissione di errore da parte del
sistema di peer-review adottato dalla rivista.
Nel frattempo ribadisce che "il Bmj continuerà a
dibattere le questioni importanti sollevate in
entrambi questi articoli: se l'uso di statine
debba essere esteso a una popolazione molto più
ampia a basso rischio di malattia
cardiovascolare, e quale sia il ruolo dei grassi
saturi nella malattia cardiaca".
Fonte: Bmj 2014; 348:g3306 (Published 15 May
2014)
NOTA PERSONALE del
dott.
Giuseppe Parisi
Il colesterolo introdotto non ha nessun valore
nei portatori di alta Colesterolemia ! difatti
non e' un colesterolo tratto dalla dieta, ma
"fabbricato" erroneamente dall'organismo.
Ciononostante, (guarda caso!) questi soggetti,
presi a campione e controllati,hanno alti tassi
di HDL,cioe' la parte migliore del
colesterolo,quello che tra l'altro ne facilita' =
il movimento attraverso il circuito vasale
artero venoso.
Il problema delle "calcificazioni" non e' legato
alla quantita' di colesterolo, ma alla sua
modificazione biochimica che avviene
espressamente,nei "processi infiammatori" sia
comclamati ad esempio malattie immunitarie, ma
soprattutto processi infiammatori aspecifici,
quelli che capitano nello Stress giornaliero
che tali circostanze comporta.
Quindi, su questo problema siamo ancora "annozero",
soprattutto i Cardiologi che ingozzano di
"statine" (fanno i Ponzio Pilato della
situazione se ne lavano le mani mettendosi il
ferro dietro la porta....) con dubbi risultati
clinici, e pericoli certi.
Consiglio a tutti il libro "Die Cholesterin-Luge
- Das Märchen vom Bosen Cholesterin" (ovvero la
Menzogna sul Colesterolo) del prof Walter Hart
Bach, tradotto, per quanto ne so in Olandese e
Spagnolo. Si tratta davvero un eyes-opener che
vale la pena di leggere. Il cardio-chirurgo
Bach, basa le sue conclusioni scientifiche su
anni di lavoro. È quasi 80enne ed esercita
ancora. In sintesi per lui la problematica dei
valori di colesterolo alto é una problematica
ampiamente superata.
In questo libro dimostra che la realtà è diversa
da come viene prospettata. Bach, dopo decenni di
ricerca, non ha potuto trovare alcun legame tra
colesterolo ed aterosclerosi (indurimento delle
arterie).
Alimenti ipocolesterolemizzanti e farmaci,
secondo lui e altri importanti medicamenti
superflui, sono dannosi e spesso letali. Si
tratta di miliardi di business nel settore
alimentare e farmaceutico, commercio tenuto in
vita con l'inganno. Si parla addirittura di
mafia del colesterolo.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Nel suo ultimo
libro ("Colesterolo: menzogne e
propaganda"), un cardiologo e ricercatore al
CNRS, il dottor Michel de Lorgeril mette un
bastone tra le ruote. Secondo lui, far
abbassare il colesterolo non serve a niente,
buono e cattivo non avrebbe alcun senso e le
statine sarebbero addirittura inutili.
In breve secondo lui, il colesterolo
permetterebbe soprattutto alle industrie di fare
un
sacco di soldi...
1. Colesterolo redditizio per i laboratori
D: Perché il colesterolo è così diffamato ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "Il colesterolo è
diventato il nemico numero uno nella prevenzione
delle
malattie cardiovascolari, perché fa comodo a
tutti. Gli interessi economici in gioco sono
enormi, soprattutto dopo l'arrivo delle
statine.
Le
aziende farmaceutiche
hanno fatto di gran lunga i loro conti. I
farmaci anti colesterolo rappresentano uno dei
più grandi affari del mercato mondiale.
Contribuiscono a oltre 1 miliardo di euro nel
deficit della previdenza sociale.
Anche le
industrie agroalimentari beneficiano di
questo, con le loro margarine e yogurt
presumibilmente anticolesterolo.
Interessa anche molti
medici che così possono praticare una
medicina per così dire sistematica"
2 . Colesterolo buono e cattivo "di altezza"
D: I termini buono e cattivo, o tasso normale
che senso hanno ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "Il concetto di
colesterolo "buono e cattivo" è una panzana.
Pure Walt Disney con la strega cattiva e la fata
bella cercano di nascondere le debolezze della
teoria del colesterolo.
Vi sono studi clinici come Illuminate del 2007,
che mostrano come l'aumento del colesterolo
buono e l'abbassamento di quello cattivo non
proteggono dalle malattie cardiovascolari !
Quanto al tasso normale di colesterolo, si parla
sempre di una media.
Per i parametri biologici o fisiologici, ci sono
le medie e delle differenze. Una persona può
avere dei valori medi verso l'alto o dei valori
medi verso il basso, senza avere per questo un
problema di salute".
3. I pericoli del colesterolo sono una credenza
?
D: Perché siete contrari alla teoria comunemente
accettata sui pericoli del colesterolo ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "Secondo questa
teoria, il colesterolo è tossico per le arterie.
Rappresenterebbe la principale causa di
infarti, ictus e complicanze cardiovascolari.
Più il colesterolo aumenta e maggiore è il
rischio. Viceversa più il suo tasso è basso e
più il pericolo diminuisce.
Alcuni fautori di questa teoria, raccomandano
quindi di abbassare al massimo il colesterolo.
Ma queste sono solo delle ipotesi senza
validazione scientifica. Sono credenze indotte
dalle industrie farmaceutiche ed alimentari. E
non hanno una base razionale".
4. Colesterolo e infarto: nessun rapporto ?
D: Il colesterolo alto non è sinonimo di
malattia cardiovascolare ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "L'aumento del
colesterolo non è di per sé una causa di
problemi cardiovascolari. Esso può per contro
essere letto come una alterazione dello stile di
vita nei parametri biologici, vera e unica cause
della malattie cardiovascolari.
Chiaramente, il colesterolo è un semplice
indicatore di rischio. Numerosi studi vanno in
questa direzione.
Dagli anni '70, i dati mostrano che la mortalità
cardiaca rimane generalmente la stessa, a
prescindere dal livello di colesterolo nel
sangue.
Il nostro stile di vita e le nostre condizioni
di esistenza, diminuiscono l'aspettativa e
speranza di vita, non il colesterolo".
5. Far abbassare il colesterolo non serve a
niente
D: Il livello di colesterolo non fornisce alcuna
protezione ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "No, far abbassare
il tasso di colesterolo non serve a niente.
Tutti gli studi clinici pubblicati dopo il 2005
sono stati negativi sulla questione. Il tasso di
colesterolo si può ridurre con la dieta o
l'assunzione di farmaci. Ma se
contemporaneamente, lo stile di vita non cambia,
il rischio rimane lo stesso. Se per esempio una
persona continua a fumare, pensando di essere
protetto dalla statina, essa andrà verso il
disastro".
6. Statine: nessuna prevenzione
D: Le statine aiutano a proteggere dalle
malattie cardiovascolari ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "No, non forniscono
alcuna protezione.
Abbassano il colesterolo ma senza alcun effetto
sulla mortalità. Molti studi su questi farmaci
restano sospetti a causa del coinvolgimento
delle
industrie farmaceutiche.
Il programma ALLHAT del 2002, il solo
sponsorizzato da istituzioni pubbliche
indipendenti, non mostra alcuna protezione
malgrado il colesterolo basso.
Tutti gli studi dopo il 2005 non mostrano alcun
effetto sulla mortalità, a parte il recente e
molto controverso studio Jupiter.
Sul rischio di ictus, non c'è nessuna prova o
dato scientifico dell'utilità delle statine.
Stessa cosa nell'insufficienza cardiaca".
7. Gli effetti collaterali delle statine
D: Ci sono rischi per i pazienti che assumono le
statine ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "Le statine hanno
numerosi effetti collaterali. Per le persone
attive, sembrano influenzare la qualità della
vita causando dolori muscolari e depressione.
A lungo termine, esiste anche un aumentato
rischio di cancro, specialmente nelle persone
con più di 60 anni.
Lo studio PROSPER del 2002 mostra maggior
incidenza di cancro e numero di morti per cancro
nei pazienti che usavano la pravastatina,
rispetto alle persone senza trattamento.
Attenzione però, i pazienti non devono
interrompere il trattamento farmacologico senza
prima parlarne con il loro medico.
Ma la prescrizione di statine sembra peggiore
del sangue infetto in termini di numeri. Ben 7
milioni di francesi prendono questi farmaci
inutilmente".
8. Le vere cause delle malattie cardiovascolari
D: Se il colesterolo non c'entra, cosa provoca
gli infarti?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "L'infarto viene
quando c'è un'arteria coronaria completamente
bloccata. Nella maggioranza dei casi, la causa è
un coagulo di sangue. La formazione del coagulo
dipende da tre fattori: l'aggregazione delle
piastrine sanguigne, la coagulazione e la
fibrinolisi, un meccanismo anti coagulo. Il
colesterolo interviene in uno di questi
fenomeni.
Quanto alle lesioni aterosclerotiche, esse
intasano le arterie in parte, ma mai
completamente. Il colesterolo rappresenta al
massimo il 10% di queste lesioni. Quindi 10% di
una parziale ostruzione, che non è essa stessa
responsabile dell'infarto. "
9. Come proteggere il cuore e le arterie
D: Quali misure dovrebbero essere prese per
proteggersi dalle malattie cardiovascolari?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "Tutte le malattie
cardiovascolari sono malattie legate allo stile
di vita. Da qui l'importanza di agire in
particolare su tre fattori: fumo, esercizio
fisico e dieta.
Chiaramente, non fumare e cercare di respirare
aria pulita. Si dovrebbe anche effettuare una
adeguata attività fisica.
Per l'alimentazione, la dieta mediterranea ha
dimostrato la sua efficacia clinica. In sintesi,
una dieta ricca di cereali non raffinati, frutta
e legumi freschi, legumi secchi, noci e frutta
essiccata, olio d'oliva e erbe aromatiche.
10. Perché il mondo medico rimane in silenzio
D: Perché molti medici non condividono i loro
dubbi sul colesterolo e statine?
R: Dr. Michel de Lorgeril: "In primo luogo, non
hanno accesso ai media. Ma se molti medici non
dicono nulla, è anche per paura. Uno dei più
grandi epidemiologi mondiali ha appena letto il
mio lavoro sullo studio Giove, che riguarda
l'uso preventivo delle statine. Ha detto che
approva e mi sostiene. Ma si rifiuta di
co-firmare il mio articolo. Il motivo:
l'università per cui lavora ha contratti con
l'industria farmaceutica.
Per quanto riguarda i medici di base, molti non
hanno il coraggio di esprimere i loro dubbi a
pazienti per paura di essere criticati dal
cardiologo dell'ospedale. "
Fonti:
- Colesterolo, bugie e la propaganda, il dottor
Michel de Lorgeril, ed. Thierry Souccar 2008
delorgerilm20071001ent1
- Effetti del Torcetrapib nei pazienti ad alto
rischio di eventi coronarici, Barter PJ et al, N
Engl J Med 2007 ..
- colesterolo HDL, livelli molto bassi di
colesterolo LDL ed eventi cardiovascolari,
Barter PJ et al, N Engl J Med, 2007
- i risultati principali in pazienti ipertesi
moderatamente ipercolesterolemici randomizzati a
pravastatina vs consueta attenzione: l'ALLHAT-LLT,
ALLHAT Collaborative Research Group, JAMA, 2002.
- Rosuvastatina nei pazienti anziani con
insufficienza cardiaca sistolica, Kjekhus J et
al, N Engl J Med 2007
- Pravastatin in individui anziani a rischio di
malattia vascolare (PROSPER): un trial
randomizzato controllato, Pastore J et al,
Lancet, 2002
- Alte dosi di atorvastatina vs simvastatina a
dosaggio standard per la prevenzione secondaria
efficace infarto del miocardio. Lo studio IDEAL:
uno studio controllato randomizzato, Pedersen TR
et al, JAMA,
2005
- La relazione betweens colesterolo e rischio di
morte prematura per malattia coronarica e'
continuo e graduale? Accertamenti 356,222
screenees primarie del MRFIT, Stamler J et al,
JAMA, 1986 ..
- Dieta mediterranea, tradizionale factoring
rischio e il tasso di complicanze
cardiovascolari efficace infarto del miocardio –
Relazione finale del Lyon Diet Heart Study, De
Lorgeril M et al ., Circulation, 1999
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Un lavoro pubblicato in agosto 2013 su
JAMA Internal Medicine ha purtroppo
documentato in modo rigoroso che l'uso
prolungato dei calcio antagonisti (tra i
farmaci più utilizzati al mondo per il controllo
della pressione alta) aumenta in modo
significativo la possibilità di contrarre il
cancro della mammella
(Li CI et al, JAMA Intern Med. 2013 Aug 5. doi:
10.1001/jamainternmed.2013.9071.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23921840
Il lavoro è stato effettuato da un gruppo di
ricercatori statunitense e riguarda donne di età
compresa tra i 55 e i 74 anni, cioè la fascia
più classica di persone che utilizza questi
farmaci. Si tratta del primo lavoro che
definisce gli effetti a lungo termine della
assunzione di questi farmaci (cosiddetti effetti
"long term"), confermando alcuni sospetti che
erano già stati avanzati da lavori pubblicati
ancora nel 2003 sulla prestigiosa rivista Cancer.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14508839
In realtà il primo spunto di riflessione nasce
dal fatto che non sempre è necessario trattare
nelle persone oltre i 60 anni livelli di
pressione elevati, e che anzi, spesso abbiamo
effetti controproducenti dal trattamento di
questi pazienti.
Inseguire il miraggio della pressione arteriosa
a 130/75 anche a 70 anni può essere davvero
controproducente.
E su queste pagine già da tempo abbiamo
segnalato il rischio di caduta nella persona
anziana indotto specificamente da un uso troppo
"allegro" di questi farmaci.
Prima di essere una
malattia, la pressione elevata è un segnale
di squilibrio. Sopprimere il segnale con un
farmaco senza riequilibrare il tutto può
mantenere l'intero sistema sotto pressione e
scatenare risposte inattese.
Se il farmaco diventa uno strumento che
"nasconde" un segnale di squilibrio, ecco che le
citochine infiammatorie, la resistenza
insulinica e l'attivazione alterata del sistema
immunitario determinano effetti potenzialmente
disastrosi.
La ricerca americana porta ad identificare
l'aumento di rischio di cancro alla mammella per
l'uso di farmaci calcio antagonisti (tra i
diversi prodotti esistenti, in Italia i più
venduti sono la Nifedipina con Adalat e
Nifedicor, l'Amlodipina con Monopina e Norvasc e
la Nicardipina con Perdipina e Cardip), mentre
diuretici e ACE inibitori sarebbero immuni da
questi effetti.
Davvero, qualche alternativa ai cibi salati,
senza eliminarli del tutto, potrebbe essere una
buona idea per la salute, e si potrebbe anche
rispolverare l'abbraccio come una delle
possibili terapie della pressione elevata, come
è stato dimostrato fin dal 2005, con un lavoro
che ne segnala il valore preventivo sull'aumento
dei valori pressori:
(Light KC et al, Biol Psychol. 2005 Apr;69(1):5-21.
Epub 2004 Dec 29).
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15740822
By: Attilio Speciani ( Allergologo ed
Immunologo) - Tratto da eurosalus.it
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IL COLESTEROLO
NON E' PROVOCATO DAI CIBI GRASSI
! – 20/04/2012
Un cardiochirurgo di fama mondiale ci illumina
su ciò che provoca realmente le malattie
cardiache.
Noi medici con tutta la nostra formazione, la
conoscenza e l'autorità spesso acquisiamo un ego
piuttosto grande che tende a rendere difficile
ammettere che abbiamo torto. Così, eccomi qui.
Ammetto di aver sbagliato. Da cardiochirurgo con
25 anni di esperienza, dopo aver effettuato
oltre 5.000 interventi chirurgici a cuore
aperto, oggi è il mio giorno per riparare al
torto fatto come medico e scienziato.
Ho studiato per molti anni con altri medici
importanti etichettati come "opinion makers"
(autorità del settore).
Bombardati continuamente dalla
letteratura
scientifica, frequentando seminari di
formazione, noi professionisti, abbiamo
insistito che le malattie cardiache sono
semplicemente il risultato della presenza di
colesterolo nel sangue.
L'unica terapia accettata era prescrivere
farmaci per abbassare il colesterolo e una dieta
che limita fortemente l'assunzione di grassi. La
limitazione di quest'ultimo, naturalmente,
abbiamo creduto potesse far abbassare il
colesterolo e quindi le malattie cardiache.
Deviazioni da queste raccomandazioni sono sempre
state considerate eresia e potrebbero apparire
come negligenza medica.
Non funziona !
Queste raccomandazioni non sono più
scientificamente e moralmente difendibili. La
scoperta pochi anni fa che l'infiammazione della
parete arteriosa è la vera causa delle malattie
cardiache, sta lentamente portando ad un
cambiamento di paradigma nel modo in cui le
malattie cardiache e altre malattie croniche
saranno curate.
Le raccomandazioni dietetiche, a lungo termine,
hanno creato epidemie di obesità e diabete, le
cui conseguenze fanno impallidire qualsiasi
piaga storica in termini di mortalità,
sofferenza umana e disastrose conseguenze
economiche.
Nonostante il fatto che il 25% della popolazione
prende costosi farmaci che contengono statine e
nonostante il fatto che abbiamo ridotto il
contenuto di grassi della nostra dieta, più
americani moriranno quest'anno di malattie
cardiache rispetto al passato.
Le statistiche dell'American Heart Association
mostrano che 75 milioni di americani soffre di
malattie cardiache, 20 milioni hanno il diabete
e 57 milioni hanno pre-diabete. Questi disturbi
colpiscono le persone sempre più giovani in
numero maggiore ogni anno.
In poche parole, senza un' infiammazione
presente nel corpo, non c'è modo che i grassi si accumulino sulle pareti del
vaso sanguigno causando così malattie cardiache
e ictus.
Senza l'infiammazione, il colesterolo è libero
di muoversi in tutto il corpo come natura vuole.
E' l'infiammazione
che causa l'accumulo di Grassi.
L'infiammazione non è una cosa complicata - è
semplicemente una difesa naturale del corpo ad
un invasore estraneo, come tossine, batteri o
virus.
Il processo di infiammazione è perfetto nel modo
in cui protegge il corpo da questi invasori
batterici e virali. Tuttavia, se esponiamo
frequentemente il corpo ai danni da tossine o
alimenti che il corpo umano non è stato
progettato per elaborare, si verifica una
condizione chiamata infiammazione cronica.
L'infiammazione cronica
è NOCIVA tanto quanto
l'infiammazione acuta è BENEFICA.
Quale persona ragionevole vorrebbe
intenzionalmente esporsi ripetutamente ad
alimenti o altre sostanze che sono note per
causare lesioni al corpo ? Beh, forse i
fumatori, ma almeno hanno fatto questa scelta
volontariamente.
Il resto di noi ha semplicemente seguito i
consigli della dieta tradizionale a basso
contenuto di grassi e ad alto contenuto di
grassi polinsaturi e carboidrati, non sapendo
che stavamo causando lesioni ripetute ai nostri
vasi sanguigni.
Queste lesioni creano un'infiammazione cronica
che porta a malattie cardiache, ictus, diabete e
obesità.
Lasciatemelo ripetere: le lesioni e
l'infiammazione dei nostri vasi sanguigni sono
causate dalla dieta a basso contenuto di grassi
raccomandata per anni dalla medicina
tradizionale.
Quali sono i maggiori colpevoli
dell'infiammazione cronica ?
Molto semplicemente, sono il sovraccarico di
carboidrati semplici e altamente trasformati
(zucchero, farina e tutti i prodotti derivati) e
l'eccessivo consumo di omega-6, oli vegetali
come soia, mais e girasole, che si trovano in
molti alimenti trasformati.
Provate a pensare di strofinare ripetutamente
con una spazzola rigida la nostra pelle morbida
finché non diventa tutta rossa e quasi
sanguinante. Pensate di fare questo più volte al
giorno, tutti i giorni per cinque anni. Se si
potesse sopportare questa dolorosa spazzolatura,
si arriverebbe ad avere un'area gonfia,
sanguinante e infetta che si aggrava dopo ogni
ripetuto attacco. Questo è un buon modo per
visualizzare il processo infiammatorio che
potrebbe essere in corso nel vostro corpo in
questo momento.
Il processo infiammatorio è lo stesso,
indipendentemente da dove avviene, esternamente
o internamente. Io ho guardato dentro migliaia e
migliaia di arterie. La parete di un'arteria
malata fa pensare proprio a qualcuno che la
abbia ripetutamente strofinata con una spazzola.
Più volte al giorno, ogni giorno, i cibi che
mangiamo creano piccole ferite che si aggiungono
a ferite, stimolando l'organismo a rispondere in
modo continuo all'infiammazione.
Mentre noi assaporiamo il gusto di un dolce
appena cotto, il nostro corpo risponde in modo
allarmante, come se un invasore straniero fosse
arrivato a dichiarare guerra. Gli alimenti
carichi di zuccheri e carboidrati semplici o
elaborati con oli omega-6 per la lunga
conservazione, sono stati il pilastro della
dieta americana per sei decenni. Questi
alimenti hanno lentamente avvelenato tutti.
Come mai mangiando un semplice dolce
l'infiammazione aumenta fino a farti male ?
Immaginate di versare dello sciroppo sulla
vostra tastiera e di avere una visuale di ciò
che avviene all'interno. Quando consumiamo
carboidrati semplici come lo
zucchero, lo zucchero nel sangue aumenta
rapidamente.
In risposta, il pancreas secerne insulina il cui
scopo primario è quello di guidare lo zucchero
in ogni cellula in cui
c'è fabbisogno di glucosio. Se la
cellula è piena e non
necessita di glucosio, lo zucchero in eccesso
viene respinto per evitare di inceppare il
meccanismo.
Quando le cellule già sature rifiutano il
glucosio extra, lo zucchero nel sangue aumenta,
viene prodotta più insulina e il glucosio viene
convertito in grasso immagazzinato.
Cosa ha a che fare tutto questo con
l'infiammazione ?
Il livello di glucosio viene controllato in un
intervallo molto breve. Le molecole di zucchero
in eccesso si uniscono ad una varietà di
proteine che a loro volta vanno a colpire la
parete del vaso sanguigno. Questo danno ripetuto
alla parete del vaso sanguigno scatena
l'infiammazione. Quando si supera il livello di
zuccheri nel sangue più volte al giorno, ogni
giorno, è esattamente come prendere della carta
vetrata e strofinarla nei tuoi delicati vasi
sanguigni.
Anche se non sei in grado di vederlo, ti
assicuro che è così. L'ho visto in più di 5.000
pazienti sottoposti ad intervento chirurgico in
25 anni, che hanno tutti un denominatore comune
- l'infiammazione delle loro arterie.
Torniamo al nostro dolce.
Questo apparentemente innocente cibo, non
contiene soltanto zuccheri, viene cotto in uno
dei tanti oli omega-6 come la soia. Le patatine
fritte sono immerse in olio di soia, prodotti
alimentari trasformati sono realizzati con oli
omega-6 per aumentare la durata di
conservazione. Gli omega-6 sono essenziali: sono
parte di ogni membrana cellulare e controllano
ciò che accade dentro e fuori la cellula - però
devono essere nel giusto equilibrio con gli
omega-3.
Se l'equilibrio si sposta in un eccessivo
consumo di omega-6, la membrana della cellula
produce sostanze chimiche chiamate citochine che
causano direttamente l'infiammazione.
La dieta americana tradizionale di oggi ha
prodotto uno squilibrio estremo di questi due
grassi. Il rapporto di squilibrio è
nell'intervallo da 15:1 ad un massimo di 30:1 a
favore degli omega-6. Questo indica l'enorme
quantità di citochine che causano
l'infiammazione. Un giusto, ottimale e sano
equilibrio nell'alimentazione, sarebbe un
rapporto 3:1.
A peggiorare le cose, l'eccesso di peso
provocato da questi alimenti crea cellule di
grasso sovraccaricate che a loro volta riversano
grandi quantità di sostanze pro-infiammatorie
che vanno ad aggiungersi ai danni causati dalla
presenza di zucchero nel sangue. Il processo che
è iniziato con un piccolo dolce si trasforma in
un circolo vizioso nel corso del tempo, portando
a problemi cardiaci, pressione alta, diabete e
infine, il morbo di Alzheimer, mentre
l'infiammazione continua senza sosta.
Non può sfuggire il fatto che più
si consumano cibi preparati e trasformati, più
agiamo sull'interruttore dell'infiammazione
giorno dopo giorno. Il corpo umano non è in
grado di elaborare, né è stato progettato per
consumare, cibi ricchi di zuccheri e imbevuti di
oli omega-6.
C'è solo un modo per spengere l'infiammazione;
tornare
ai cibi più vicini al loro stato naturale.
Per nutrire i muscoli, mangiare più proteine.
Scegliere i carboidrati che sono molto
complessi, come frutta e verdura. Ridurre o
eliminare i grassi omega-6 come l'olio di mais e
di soia e gli alimenti trasformati che causano
l'infiammazione.
Un cucchiaio di olio di mais contiene 7280 mg di
omega-6; uno di soia contiene 6.940 mg. E' più
salutare usare l'olio di oliva o burro da bovini
allevati a fieno.
I grassi animali contengono meno del 20% di
omega-6 e hanno molte meno probabilità di
provocare una reazione infiammatoria rispetto
agli oli polinsaturi apparentemente etichettati
come sani.
Dimenticate la "scienza" che vi è stata
inculcata nella testa per decenni. La scienza
che afferma che i grassi saturi provocano
malattie cardiovascolari, non dice il vero. Il
pensiero scientifico che dice che i grassi
saturi aumentano il colesterolo nel sangue
non è attendibile.
Dal momento che ora sappiamo che il colesterolo
non è la causa di malattie cardiache, la paura
dei grassi saturi è ancora più assurda oggi.
La teoria sul colesterolo ha portato alle diete
senza grassi, o a basso contenuto di grassi,
creando cibi che stanno provocando un'epidemia
di infiammazione.
La Medicina
ufficiale ha
commesso un terribile ERRORE quando
ha consigliato di evitare i grassi saturi a
favore di cibi ricchi di grassi omega-6. Ora
abbiamo un'epidemia di infiammazione arteriosa
che porta a malattie cardiache e ad altri
"assassini silenziosi".
Ciò che si può fare è scegliere alimenti
integrali "della nonna" e non quelli trasformati
e lavorati, che oggi "la mamma" acquista nelle
grandi catene alimentari.
Eliminando gli alimenti che provocano
infiammazione e con l'aggiunta di sostanze
nutritive essenziali da prodotti alimentari
freschi e non lavorati, si invertirà il processo
di anni di nutrizione sbagliata e
conseguentemente, i danni alle arterie.
Il Dr. Dwight Lundell è stato a capo del
personale e Primario di Chirurgia all'Heart
Hospital Banner, Mesa, AZ.
Il suo studio
privato, Cardiac Care Center si trova a Mesa, AZ.
Recentemente il dottor Lundell ha abbandonato la
pratica chirurgica per concentrarsi sul
trattamento nutrizionale delle malattie
cardiache. Egli è il fondatore della Healthy
Humans Foundation che promuove la salute umana
con particolare attenzione su come aiutare le
grandi aziende a promuovere il benessere. Egli è
anche l'autore di The Cure for Heart Disease e
The Great Cholesterol Lie.
Tradotto da: "La Leva di Archimede"
I FARMACI anti COLESTEROLO sono TOSSICI
I più diffusi e più efficaci
farmaci
per combattere il colesterolo, le statine,
potrebbero provocare dei danni agli
occhi.
Questo è quanto emerge da una ricerca
scientifica pubblicata sulla rivista “Ophtalmology”
e svolta dagli studiosi americani dell'Oregon
Health & Science University e da altre
ricerche nel mondo, tutti studi NON
sponsorizzati dalle
case farmaceutiche (Big
Pharma)..
Tutti i farmaci anti-colesterolo impediscono
alle pareti arteriose di autoripararsi, poiche'
eliminano proprio il materiale di cui hanno
bisogno, e cioe' il colesterolo, che e' la
fondamentale sostanza per riparare i danni
causati dalle
tossine dei veleni che ingeriamo e che di
conseguenza causano
infiammazione, per cui il "cattivo"
colesterolo NON esiste, e' tutto un
business !
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Pressione e
colesterolo: un aiuto dalla dieta
Nei
popoli asiatici, pressione arteriosa,
trigliceridi, colesterolo, non hanno
statisticamente valori elevati come in
Occidente.
Non è solo lo stille di vita e la
dieta a determinare questa differenza, è anche
un ingrediente alimentare ricavato del
riso, il
micete
Monascus Purpureus che è utilizzato
quotidianamente in molti liquori, aceti, vini,
condimenti, salse, insaccati ed altri alimenti
che aiutano l'organismo umano, soprattutto
arterie e cuore, a rimanere in condizioni
ottimali.
La moderna ricerca scientifica, ha
confermato che gli alimenti contenenti Monascus
Purpureus hanno veramente l'effetto che la
tradizione loro attribuiva. In Giappone,
l'estratto del micete Monascus Purpureus viene
somministrato a quelle persone poco sensibili
alla regola alimentare, per regolare la
pressione arteriosa, i trigliceridi, i
colesteroli cattivi LDL/VLDL e alzare il
colesterolo buono HDL. In particolare è indicato
per chi produce troppo colesterolo endogeno.
Dopo anni di test su migliaia di pazienti
trattati con un estratto di Monascus Purpureus,
ne hanno confermato la validità e autorizzato il
commercio dietetico di isolati specifici del
Monascus Purpureus (variamente denominati), per
controllare la pressione arteriosa, i
trigliceridi e il colesterolo, in particolare
per le persone che non rispondono ad alcun
trattamento dietologico tradizionale.
By dr. Michele Stellini - Tratto da:
encanta.it
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Funzioni
fisiologiche del Colesterolo
Il colesterolo è un costituente fondamentale
delle membrane cellulari, in cui insieme ai
fosfolipidi forma il foglietto lipidico che
regola l’imbibizione della cellula e il
trasporto delle molecole liposolubili. È anche
presente nella membrana dei mitocondri e nelle
strutture del reticolo endoplasmatico. La
sintesi del colesterolo avviene nel fegato,
attraverso una serie di passaggi metabolici che
iniziano con la condensazione di due molecole di
acetilCoA.
Il colesterolo viene utilizzato dalle gonadi e
dalla corteccia surrenale per la sintesi degli
ormoni sessuali e dei corticosteroidi. In gran
parte viene tuttavia metabolizzato ad acido
colico e in tale forma escreto nella bile.
La biosintesi del colesterolo si svolge sotto il
controllo del sistema endocrino (da parte della
tiroide e delle gonadi, in particolare) e in
funzione dell’apporto alimentare; infatti una
dieta a base di alimenti ricchi di colesterolo
rallenta la sua sintesi endogena, così come una
dieta carente ne stimola la produzione.
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Ecco cio' che si
diceva qualche anno fa:
Svelata la
struttura del colesterolo buono - 21 Marzo
2011
Una gabbia che
imprigiona i fattori protettivi e li difende
dagli attacchi di altre sostanze. Appare così la
struttura del cosiddetto colesterolo buono,
identificata per la prima volta, grazie a
sofisticate tecniche di spettroscopia, da un
gruppo di ricerca del dipartimento di patologia
e medicina di laboratorio presso l’Università
di Cincinnati.
Una scoperta (NdR: mal interpretata) che potrebbe avere importanti
risvolti nella cura di malattie cardiovascolari,
come attacchi di cuore e infarti, come scrivono
gli stessi ricercatori in uno
studio apparso sulla versione online di
Nature Structural & Molecular Biology.
Spesso si sente
parlare di colesterolo “buono” e colesterolo
“cattivo”. Che cosa distingue queste due
varianti ?
Il colesterolo è un insieme di
proteine presenti nel nostro corpo,
caratterizzate da diverse strutture che, pur
facendo parte della stessa famiglia, determinano
effetti opposti sulla salute umana. Il
colesterolo “cattivo”, in termini scientifici
definito LDL (Low-Density Lipoproteins), è
responsabile di severe malattie cardiovascolari.
Il colesterolo “buono”, o HDL (High-Density
Lipoproteins), presenta proprietà
anti-infiammatorie e anti-ossidative.
Sebbene si conduca molta ricerca su questo tema,
poco si sa su cosa renda “buono” il colesterolo.
“Il motivo principale è rappresentato dalla
quasi completa mancanza di conoscenza della
struttura delle HDL e di come questa interagisca
con altri importanti fattori presenti nel
plasma”, ha spiegato W. Sean Davidson, a capo
della ricerca.
A livello molecolare, funzione e struttura sono
infatti due concetti strettamente collegati. Ed
ecco la novità apportata dai ricercatori
statunitensi: grazie a sofisticate tecniche di
spettroscopia e spettrometria di massa, è stato
possibile analizzare la struttura
tridimensionale di HDL umane. I risultati hanno
mostrato che queste proteine formano una
struttura a gabbia, che incapsula il contenuto
lipidico, in grado di adattarsi nel tempo grazie
a meccanismi di torsione e ammortizzazione. I
ricercatori hanno inoltre compreso che la
maggior parte di queste interazioni fisiologiche
avvengono sulla superficie delle HDL, che è
quasi interamente occupata dalla proteina
cardioprotettiva apolipoproteina A-I. Trovando
tutta la superficie occupata, le altre proteine
hanno poca possibilità di interazione con le
HDL; in questo modo vengono accentuati i suoi
effetti benefici.
Come sottolinea Davidson, lo studio della
struttura delle HDL aiuta a svelarne i
meccanismi di interazione. Comprendere il
funzionamento del colesterolo “buono” è
fondamentale per capire i suoi effetti
cardioprotettivi e apre le porte per una
migliore cura delle malattie cardiovascolari.
By Laura Nebuloni - Tratto: galileonet.it
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L'Aterosclerosi
è una patologia degenerativa a lento decorso e
quando compaiono i primi sintomi in genere è
troppo tardi, dunque per controllarne lo
sviluppo gli esperti hanno introdotto il
concetto di rischio cardiovascolare, al fine di
agire per tempo con la prevenzione.
Questo indice rappresenta la probabilità di
andare incontro in futuro a una complicanza
dell'aterosclerosi (infarto, ictus).
I fattori di rischio
(alimenti inadatti poveri di vegetali: verdure,
legumi, frutta),
infiammazioni, fumo, ipertensione, trigliceridi
alti, diabete, aumentano il rischio
cardiovascolare e si potenziano a vicenda. Se
sono presenti più fattori di rischio, è poco
efficace agire su uno solo di essi.
Se per smettere di fumare e controllare la
propria pressione basta la volontà del paziente,
non lo è altrettanto controllare i valori del
sangue apportando modifiche
alla propria
alimentazione.
Facciamo un po' di chiarezza in merito.
Colesterolo
Innanzitutto bisogna precisare che avere il
colesterolo alto non significa andare incontro alla formazione delle placche.
Esistono persone con colesterolo alto senza
placche e persone con colesterolo a posto con le
placche. Il colesterolo alto non è il
fattore di rischio più importante, per tali
problemi.
Il colesterolo
di per sè non è una molecola nociva, anzi svolge
importantissime funzioni, per esempio partecipa
alla sintesi degli ormoni sessuali maschili, la
riparazione delle pareti arteriose, ecc..
Il colesterolo viene trasportato nel sangue
dalle lipoproteine LDL e HDL.
Il livello di colesterolo totale nel sangue è la
somma di quello presente nelle lipoproteine LDL
e nelle HDL, e quindi non è un dato che
determina in modo assoluto il rischio
cardiovascolare, quello che conta infatti è il
rapporto tra colesterolo cattivo e buono.
Il
rapporto tra colesterolo totale e HDL deve
essere inferiore a 5 per l'uomo e a 4.5 per la
donna.
Un soggetto con colesterolo totale a 250 e
colesterolo HDL (buono) a 80 ha un indice di
rischio pari a 3.1 (assolutamente normale),
mentre un soggetto con colesterolo totale a 250
e HDL a 40 ha un indice pari a 5 (a rischio).
Alimenti contenenti
colesterolo
Il
colesterolo che abbiamo nel sangue proviene per
il 20% da quello assunto con l'alimentazione
mentre per l'80% è autoprodotto dall'organismo.
Esiste un meccanismo di regolazione che aumenta
il colesterolo autoprodotto in presenza di uno
scarso apporto con la dieta. NON ha nessuna importanza eliminare gli alimenti contenenti
colesterolo. Basta
evitare gli eccessi.
Di fatto, dato
che gli alimenti contenenti colesterolo
(frattaglie, burro, tuorli d'uovo, carni e
formaggi grassi) sono quasi tutti ipercalorici,
un soggetto in peso forma non può assumere
troppo colesterolo senza assumere troppe
calorie. Quindi il fatto di rimanere in peso
forma limita automaticamente l'assunzione di
grassi.
Gli unici alimenti da controllare (si legga: da
non mangiare tutti i giorni) sono i tuorli
d'uovo (non gli albumi, infatti le
frittate ASI
prevedono l'eliminazione di 1/3 dei tuorli !) ed
alcuni crostacei.
Colesterolo, grassi
saturi e grassi trans
Sentiamo continuamente dire che per tenere sotto
controllo il
metabolismo
bisogna limitare i
grassi saturi.
Questo consiglio è stato "tradotto" nel
consiglio di limitare gli alimenti di origine
animale. Ancora oggi molti nutrizionisti
continuano a fornire questo inutile consiglio.
Negli anni 50 in USA si consigliava addirittura
di sostituire il burro (animale) con la
margarina (vegetale).
I grassi saturi aumentano il colesterolo totale
nel sangue, ma in modo proporzionale tra
colesterolo LDL e HDL: il loro rapporto rimane pressoché invariato.
Invece i
grassi trans
(contenuti nella
margarina !)
aumentano solo quello cattivo, peggiorando il
rapporto e aumentando il rischio
cardiovascolare.
I nutrizionisti che consigliano di evitare i
grassi trans, però, sono ancora molto pochi.
Attualmente il problema della maggior parte
della popolazione è quello di soddisfare il 10%
di grassi polinsaturi, non quello di limitare i
saturi !
In un paese come il nostro dove l'uso di olio di
semi spremuto a freddo è bassissimo, poiché si
preferisce l'olio extravergine di oliva, e anche
il consumo di pesce grasso è insufficiente,
l'apporto di grassi polinsaturi è ridotto.
I grassi polinsaturi abbassano il colesterolo
cattivo in modo maggiore rispetto alla semplice
riduzione dei grassi saturi.
Per tenere sotto
controllo i grassi, bisogna eliminare i
grassi trans e assumere la giusta ripartizione
dei grassi: 10% saturi, 10% monoinsaturi, 10%
polinsaturi
Colesterolo e
carboidrati ad alto indice glicemico
Il
colesterolo endogeno, quello autoprodotto
dall'organismo, aumenta se la dieta è ricca di
carboidrati, soprattutto se sono ad alto indice
glicemico.
Per questo motivo il consiglio di limitare i
grassi è inutile, se poi ci si butta sui
carboidrati.
Bisogna ridurre le calorie, per evitare il
sovrappeso, e assumere la giusta ripartizione di
macronutrienti e questo è sufficiente, non
occorrono altri consigli.
La % di carboidrati nella dieta non dovrebbe
superare il 50%.
Colesterolo e
attività fisica
L'attività fisica aerobica (corsa, bici, sci di
fondo, nuoto), praticata ad una intensità
medio-alta, è in grado di aumentare la frazione
HDL e quindi il colesterolo efficiente.
In questo modo il colesterolo totale aumenta, e
quindi il rischio cardiovascolare diminuisce.
Per svolgere questo compito l'attività fisica
deve essere praticata a un livello
sufficientemente elevato per sudare almeno un
po', non basta passeggiare
o andare in bicicletta a un ritmo molto blando:
l'attività fisica deve essere reale altrimenti i
benefici sono minimi.
I
farmaci
I
farmaci NON andrebbero utilizzati, ma con
alimentazione appropriata e movimento fisico
tornare in
peso forma,
aver adottato una
alimentazione equilibrata nei macronutrienti,
garantire l'apporto minimo di grassi
polinsaturi, praticare una regolare attività
fisica aerobica.
Purtroppo questo non accade quasi mai, e i
farmaci vengono regolarmente utilizzati come
compensazione a una alimentazione e uno stile di
vita sbagliato.
I farmaci più utilizzati sono le statine, capaci
di inibire la sintesi endogena del colesterolo.
Altri farmaci utilizzati sono le resine, i
fibrati e gli acidi nicotinici, tutti farmaci
nocivi per l'organismo.
Trigliceridi
I trigliceridi rappresentano la forma più comune
di grassi alimentari. Nel sangue il loro valore
varia da 50 a 200 mg per dl, ma può arrivare
anche a 300 e oltre in alcuni casi. Se il test
dei trigliceridi supera i 150 mg/dl, aumenta il
rischio cardiovascolare ed è quindi opportuno
agire per abbassare i valori.
Per abbassare il
valore dei trigliceridi nel sangue è sufficiente
perdere peso. Valori superiori a 110 mg/dl
determinano una probabilità molto alta che il
soggetto sia sovrappeso, a meno che non siano
presenti dislipidemie (valori alterati dei
lipidi nel sangue) congenite.
Per ritornare a valori di sicurezza, sotto i 150
mg/dl, nella maggior parte dei casi è
sufficiente una alimentazione ipocalorica per
rientrare nel peso forma.
Tratto da:
cibo360.it, con
modifiche del redattore di questa pagina
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Colesterolo e
trigliceridi
Il
colesterolo, i trigliceridi insieme ai
fosfolipidi sono i
grassi
contenuti nel nostro organismo. I fosfolipidi
sono i principali componenti delle membrane
cellulari e delle guaine dei nervi.
I trigliceridi rappresentano la più grande
riserva dei nostri lipidi e rappresentano quasi
il 90% dei grassi ingeriti.
Il colesterolo è componente essenziale delle
membrane cellulari e della bile.
Origine dei
grassi circolanti
La parte più importante dei grassi circolanti è
prodotta dall’organismo stesso, mentre un’altra
parte viene introdotta con la dieta.
L’assorbimento dei lipidi alimentari avviene a
livello dell’intestino
tenue, per opera di alcuni sistemi enzimatici
dopo un’emulsione con i sali biliari.
La sintesi interna
dei lipidi avviene principalmente nel fegato. I
trigliceridi vengono prodotti a partire dai
glucidi (zuccheri), mentre il colesterolo viene
sintetizzato dall’acetil-Co.A.
Trasporto dei lipidi nel sangue (VLDL,LDL
e HDL)
Il colesterolo e i trigliceridi sono trasportati
dal sangue sotto forma di lipoproteine. Le VLDL
trasportano i trigliceridi mentre le LDL il
colesterolo. Il colesterolo VLDL e LDL viene
definito impropriamente colesterolo "cattivo", mentre il
colesterolo HDL viene chiamato impropriamente colesterolo
"buono", in realta' il colesterolo svolge un’importante funzione
protettiva e riparatrice delle arterie.
Stile di vita:
Tenere
nei limiti fattori aggravanti quali:
diabete,
ipertiroidismo, consumo alcolici. Per ridurre i
fattori di rischio si deve tenere sotto
controllo: l’ipertensione,
la
glicemia, si deve
smettere di fumare e fare una regolare
attività fisica.
La dieta -
Alimentazione
salubre =
Crudismo +
Emodieta
La
prima cosa da fare, nel trattamento dei livelli
elevati di colesterolo, è di seguire una dieta
che ne mantenga il più possibile il livello
regolare nel sangue.
By dott. Cesare Augusto De Silvestri - con
precisazioni del
redattore di questa pagina
Tratto da:
vitadidonna.it
Schema dietetico indicativo:
Alimenti consigliati:
Oli vegetali (oliva
extravergine,
mais, arachidi, ma con parsimonia).
Riso di vari tipi, Pane, pasta, possibilmente
integrali (poco e piu' abbondanza di riso
rispetto agli altri cibi cerealicoli).
Verdure abbondanti e di stagione ad ogni pasto.
Frutta di stagione mangiata al di fuori dei
pasti, oppure fare pasti di sola frutta.
Uova, massimo due volte la settimana.
Pesce di mare (meglio non di allevamento,
comunque sempre meglio della carne di animale
terrestre)
Yogurt con parsimonia
Carni, meglio bianche (pollo, tacchino,
coniglio, anatra, uccelli - meglio se ai ferri,
alla piastra).
(NdR: se ammalati, si consiglia di
esclude tutti i cibi derivanti dagli animali:
carni, latte e latticini dalla dieta, fino
all'eliminazione del problema di salute)
Alimenti vietati o perlomeno da ridurre
considerevolmente:
Dolci e biscotti industriali.
Grassi animali (burro, panna, strutto, pancetta,
da ridurre al minimo).
Carne di maiale, salumi e insaccati, cervello,
frattaglie, interiora.
Formaggi molto fermentati (ridurre),
latte (vietato) e derivati.
Per mantenere un buon
metabolismo ed i giusti rapporti di
ossido/riduzione e quindi ormonali, e' bene
seguire un'alimentazione
quanto piu'
vegetariana possibile, con legumi, verdure
crude e poca frutta ma e separata dal resto del
cibo, con pochissimi formaggi, o pesce e/o carni
bianche (se siete ammalati sono da escludere
anche carni, salumi e formaggi)
Ma comunque tutto cio' che e' qui indicato, deve
essere sottoposto a verifica, per ognuno, a
seconda del gruppo sanguigno di appartenenza.
vedi anche per fluidificare il
sangue e pulire le arterie:
Cura dell'Aglio
+
Vegetarianesimo +
Crudismo
+
Emodieta
+
Ipertiroideo-ipotiroideo
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Il
colesterolo non provoca l'infarto, ma è un affare
per chi vende farmaci - 11/03/2008
Bisogna sottolineare che la stessa cosa accade
negli States (USA) dove la Food and Drugs
Administration (FDA),
l'ente americano per il controllo delle medicine
che alla fin fine detta la linea a tutto il
pianeta, continua a registrare
farmaci
per la "prevenzione" delle malattie cardiache
solo in base al fatto che riducono le
lipoproteine che trasportano i grassi nel sangue
mentre le autorità sanitarie continuano a
condurre campagne di prevenzione mirate alla
riduzione del colesterolo.
Gli interessi dell'industria
farmaceutica nel settore delle
malattie cardiovascolari sono evidenti -
basti pensare quanti milioni di pazienti hanno
continuato la terapia nei due anni durante i
quali lo studio Enhance è stato tenuto in
stand-by.
In effetti, grazie alle dissennate abitudini
alimentari dell'Occidente e all'allarme
diligentemente pompato dai media, il mercato dei
farmaci anti-colesterolo fa impallidire quello
delle finte epidemie: il settore registrava un
fatturato di 36 miliardi di dollari già nel 2003
e attualmente più di 40 milioni di statunitensi
sono in cura.
Sul Corriere del 7 febbraio scorso Adriana Bazzi
scriveva: «Le industrie hanno tutto
l'interesse a promuovere l'ipotesi colesterolo,
ad allargare la quota di consumatori di farmaci
anticolesterolo (lo hanno fatto riducendo
sempre di più i livelli normali nel sangue in
modo da creare più "malati" come ha già
denunciato il British Medical Journal) e a
giocare sull'ipotesi colesterolo buono (da
aumentare) e cattivo (da ridurre) per
proporre nuove molecole dal momento che stanno
scadendo i brevetti di quelle vecchie».
Bazzi si riferisce al 2004, quando oltreoceano
vennero definite le "nuove
linee guida" che crearono, dal
nulla, ben 7 milioni di malati in più.
Quando scoppiò la polemica venne fuori che ben 6
dei 9 membri che formavano la commissione erano
noti per le loro frequentazioni con le case
farmaceutiche e si scoprì che l'autore di
uno studio relativo ai problemi cardiovascolari
era collegato con ben 20 compagnie che
producono medicinali e "attrezzature" per il
cuore.
Conflitto d'interesse ? Non scherziamo.
Nel mondo anglosassone il fatto che gli studi
sull'efficacia di un farmaco vengano finanziati
dal suo stesso produttore non desta scandalo,
basta che venga dichiarato pubblicamente.
Per sapere come va dalle nostre parti, dove in
genere il conflitto d'interesse non viene
nemmeno esplicitato, consigliamo la lettura del
bellissimo libro scritto da Marco Bobbio nel
2004: "Giuro di esercitare la medicina in
libertà e indipendenza - Medici e
industria".
By Sabina Morandi
Fonte: Liberazione -
ariannaeditrice.it
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COLESTEROLO DANNEGGIA ? (Una voce
diversa)
Al solo menzionare
la parola "colesterolo" si finisce per creare
terrore e preoccupazione. Probabilmente si
tratta di una delle sostanze più comunemente
fraintese che invece è presente normalmente
nel corpo.
Tra le varie funzioni svolte dal colesterolo
vorrei elencarne alcune:
1. E' un costituente degli ormoni ipofisari,
adrenalinici e gonadali.
2. E' convertito in vitamina D in seguito
all'esposizione alla luce ultravioletta
proveniente dal sole.
3. Agisce come conduttore degli impulsi nervosi.
4. E' presente in ogni cellula del corpo e aiuta
a regolare lo scambio di sostanze nutritive e
prodotti di scarto attraverso la membrana
cellulare.
5. E'un costituente della bile necessario per
l'emulsione dei grassi.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che:
1. Meno colesterolo traiamo dai cibi, più ne
viene prodotto dal corpo.
2. Più colesterolo traiamo dai cibi, meno ne
viene prodotto dal corpo.
3. Il maggiore innalzamento dei sierocolesterolo
si verifica dopo l'ingestione eccessiva di
carboidrati e non dei grassi.
La limitazione nel consumo dei cibi contenenti
colesterolo come burro e uova, in effetti ha ben
poco a che vedere con il livello di colesterolo.
Alcuni ordini religiosi il cui credo assicura un
completo regime vegetariano hanno gli stessi
livelli di colesterolo alto e basso, come
nell'individuo medio consumatore di carne. Gli
studi condotti su alcune tribù primitive che
consumano enormi quantità di colesterolo nel
loro normale regime alimentare hanno mostrato
che queste hanno livelli molto bassi di
sierocolesterolo. Altri studi condotti su
individui che avevano alti livelli di
colesterolo messi a un regime molto limitato,
hanno dimostrato che per ogni 100 unità di
colesterolo eliminate dalla dieta il livello nel
sangue scendeva solo di tre unità.
Tutto ciò testimonia che non esiste una
relazione diretta, fondata su una base
solidamente scientifica, tra il consumo di
colesterolo e i livelli di colesterolo nel
sangue.
Il colesterolo e l'arteriosclerosi
Se il consumo di colesterolo nella dieta non fa
innalzare il colesterolo, allora come avviene
questo innalzamento? E' risaputo che il
colesterolo è presente nelle malattie che
interessano i vasi sanguigni come nel caso
dell'arteriosclerosi. Come e perché il
colesterolo è giunto fino lì ?
Innanzitutto vorrei evidenziare che:
1. Le placche ateromatose riscontrate sulle
pareti delle arterie nell'arteriosclerosi
contengono non solo colesterolo, ma anche
fibrine, collagene. minerali, trigliceridi e
fosfolipidi oltre ad altre cellule
cementificanti che tengono il tutto insieme.
Perché allora si è accusato solo il colesterolo
?
2. l livelli di colesterolo nel sangue sono
pressoché identici sia negli uomini che nelle
donne, tuttavia il tasso di malattia coronaria è
molto più alto negli uomini.
3. Che i livelli di colesterolo non continuano
ad aumentare in modo apprezzabile dopo i 50
anni, mentre il tasso di malattia coronaria
aumenta notevolmente.
4. Uno studio ben controllato in cui tutti i
pazienti avevano alti livelli di colesterolo ha
dimostrato che quando il gruppo è stato diviso e
il 50% ha visto ridotti i livelli di colesterolo
nel sangue per mezzo delle medicine, il tasso
della malattia cardiaca è rimasto invariato in
entrambi i gruppi. Diciotto persone dei due
gruppi avevano seri problemi arteriosclerotici,
anche se un gruppo aveva livelli di colesterolo
normali.
Si è giunti alla conclusione che non esiste una
relazione scientifica tra i livelli di
colesterolo nel sangue e la malattia che
colpisce i vasi sanguigni. Sono troppe le
variabili da considerare ed è piuttosto facile
misurare il colesterolo nel sangue e spesso
trovarlo elevato, ciò non permette però di
trarre delle conclusioni. Sarebbe un po' simile
alla situazione in cui voi foste un cliente in
un negozio derubato. Poiché eravate nel negozio
sarebbe troppo facile affermare che voi eravate
il ladro. Finireste per gridare che non eravate
l'unico nel negozio, che erano presenti anche
altri.
Inoltre pensate che le placche ateromatose
presenti sulle pareti arteriose in caso di
arteriosclerosi, appena formate non contengono
affatto colesterolo. Il componente principale
sembrano essere le fibrine.
L'esercizio è la risposta ?
Sono stati condotti numerosi studi il cui
obiettivo fondamentale sembrava indicare che
l'esercizio è un fattore preponderante nella
prevenzione della malattia che colpisce i vasi
sanguigni.
Tra i tanti studi vorrei ricordare quello
condotto al St. Mary's Hospital di Londra su
pazienti che seguivano varie diete.
Un gruppo è stato trattato con olio di mais
ed ha mostrato una diminuzione nei livelli di
sierocolesterolo, tuttavia una
maggiore frequenza
di attacchi cardiaci rispetto a coloro che
seguivano una dieta normale.
Il vero significato dell'episodio è spiegabile
nel fatto che un aumento di acidi grassi
insaturi nel sistema fa aumentare il bisogno di
vitamina E, che agisce come antiossidante e
previene la formazione di
perossidi, un sottoprodotto tossico del
metabolismo degli oli volatili. La presenza
eccessiva di perossidi nel flusso sanguigno
apporta problemi come l'anemia emolitica, le
convulsioni, la debolezza cardiovascolare e
danni al DNA per la
presenza dei perossidi radicali liberi.
Queste affezioni sono state evidenziate nel
programma spaziale quando gli astronauti testati
per le modificazioni fisiche dovute
all'assimilazione dell'ambiente spaziale hanno
manifestato tali sintomi.
Cercando di determinarne le cause, un
ricercatore ha avvertito che l'alto contenuto di
ossigeno faceva aumentare la formazione di
perossido dagli acidi grassi insaturi presenti
nel corpo. Poiché la formazione di perossido è
normalmente prevenuta da un'adeguata quantità di
vitamina E presente nel flusso
sanguigno, si è ritenuto opportuno aggiungere
vitamina E alla dieta degli astronauti con una
conseguente cessazione dei sintomi.
Come tutto ciò si lega a una diminuzione del
colesterolo in seguito all'uso di olio di
mais e a un aumento della malattia
coronarica ?
I perossidi tossici possono essere gli agenti
chimici che hanno irritato le pareti dei vasi
sanguigni e hanno determinato una situazione di
emergenza richiedendo la presenza delle fibrine
o delle proteine dei sangue, per proteggere le
arterie. E' possibile che nel processo che
avviene in quella particolare zona dei corpo i
grassi del sangue, trigliceridi e colesterolo, i
minerali in soluzione incluso il calcio e altre
sostanze presenti nel sangue siano stati
coinvolti formando le placche ateromatose.
Tale teoria è ulteriormente confermata dalle
autopsie che mostrano come i vasi sanguigni non
siano universalmente bloccati, bensì esistano
delle placche.
(NdR: L'aterosclerosi
coinvolge arterie medio-grandi ed è
caratterizzata da un ispessimento diffuso ma
irregolare della parete vascolare che si
estrinseca nel lume determinando placche, e nei
casi più severi, ostruzione. Le placche
aterosclerotiche sono composte da un accumulo di
sostanze grasse, cellule e da una componente
calcifica diffusa o localizzata, che tende
progressivamente ad aumentare nel tempo; (tutto
cio' nasce dalle
infiammazioni presenti anche nei tessuti
delle arterie, e le infiammazioni nascono
nell'intestino !....).
Sono state proposte due ipotesi principali per
spiegare l'evoluzione del processo
aterosclerotico.
La prima ipotesi è quella dell'accumulo
cronico di grassi nella parete arteriosa.
La seconda ipotesi prevede un danno
iniziale (infiammazione) della parete vascolare su cui,
secondariamente, si vanno ad accumulare cellule
e sostanze grasse. Probabilmente le due
ipotesi sono strettamente collegate).
Un ricercatore ha evidenziato che le anormalità
che si verificano all'interno dei vasi sanguigni
provocando correnti "a mulinello" possano
spiegare anche la mancanza totale di
arteriosclerosi.
Queste "correnti a mulinello" potrebbero creare
un effetto di irritazione o assottigliamento che
comunque provoca un accumulo di fibrine in
quella zona nel tentativo da parte del corpo d
fortificare la parte.
Alcuni scienziati sono giunti alla conclusione
che le placche ateromatose si formano solo dopo
la presenza di alcuni tipi di danni e
modificazioni arteriose che si verificano nella
parete dei vaso da una cellula normale a una
anormale.
Attualmente i fattori pericolosi possono
raggrupparsi nella categoria:
1. Dei veleni chimici che includono le tossine
presenti nelle sigarette e nelle alte
concentrazioni di monossido di carbonio dovute
all'inquinamento e in modo particolare ai tubi
di scappamento delle automobili.
Si sospetta anche il cadmio che è presente
comunemente nel caffe' e nel te'. Lo zinco
protegge contro gli eccessi di cadmio, quindi se
doveste bere 5 o più tazze di tè o caffe'
aumentate anche le riserve di zinco.
Un altro gruppo di sostanze chimiche viene dal
colesterolo ossidato all'esterno dei corpo (come
nel fritti, o nelle sostanze precotte). (NdR:
vedi anche:
inquinamento da Vaccini
che determina
variazione
del
pH
digestivo, alterazione
della
flora batterica,
malassorbimento e quindi
malNutrizione.
2. Delle Infezioni-infiammazioni, che si moltiplicano a
tasso astronomico e possono apportare gravi
problemi all'individuo che non possiede
l'adeguata resistenza.
3. Dei fattori fisici, come la pressione alta, i
raggi x, gli apparecchi elettronici come la
televisione.
Le varie teorie
Le teorie proposte sono innumerevoli da quella
del Dr. Oster in base alla quale il tasso di
malattia cardiaca è proporzionato alla quantità
di latte pastorizzato consumato, in quanto il
processo della pastorizzazione permette
all'enzima chiamato xantina ossidase di entrare
nel flusso sanguigno e distruggere quei chimici
che normalmente proteggerebbero le arterie
cardiache, alla teoria in base alla quale la
mancanza di vitamina B6 sarebbe in grado di
provocare seri danni alla struttura cellulare.
La più logica spiegazione dell'arteriosclerosi è
la teoria dei radicali liberi, una sorta di
bomba che attacca il DNA
di una cellula creando un'alterazione genetica
che produce una crescita non maligna nella
parete arteriosa in grado di provocare un
notevole mutamento della membrana interna dei
vaso sanguigno, apportando un accumulo di
minerali, grassi e altre sostanze presenti nel
sangue.
Secondo li dr. Constance Spittle la
vitamina C aiuterebbe notevolmente a
prevenire la manifestazione
dell'arteriosclerosi. Sebbene non sia
completamente d'accordo con questa teoria sono
convinto che la vitamina C svolga un'azione
protettiva sul sistema cardiocircolatorio e
probabilmente funziona come trasportatore di
colesterolo al fegato.
Alcuni individui sono stati messi a regime
ristretto, eliminando zucchero e farina
raffinata e svolgendo esercizio quotidiano.
Il programma sembra funzionare, tuttavia credo
che non sia la presenza di pochi grassi ad avere
apportato i benefici quanto l'eliminazione dello
zucchero e la partecipazione al programma di
esercizi quotidiana.
Ma la dieta non ha niente a che vedere con
l'arteriosclerosi ?
Non intendo dare l'impressione che la dieta non
abbia nulla a che vedere con l'arteriosclerosi,
sono piuttosto a favore di una dieta ricca di
proteine e di fibre, povera in carboidrati e
media in grassi per creare quella resistenza
necessaria all'interno dei corpo per opporsi
all'arteriosclerosi.
Del resto alcune situazioni mi hanno portato
alla conclusione che una dieta ricca di grassi
insaturi può essere altrettanto dannosa di una
dieta povera di grassi.
L'esperienza ci dice che la moderazione è il
cammino migliore da percorrere in cerca della
salute.
Certe abitudini sono incompatibili con la salute
come per esempio il consumo di alcol che è stato
scientificamente dimostrato
Naturalmente non tutti gli alimenti sono
compresi nella categoria, tuttavia uno studio
degli esempi sarà sufficiente per mostrare Il
tipo di cibo necessario per ottenere risultati
migliori.
Cibi consigliati
1. Tutti l tipi di ortaggi e verdure tra cui
asparagi, zucche, cavoli, pomodori, cavolfiori,
carote, rape, patate, sedano, broccoli, lattuga,
piselli, germogli.
2. Tra i cibi fermentati i formaggi magri.
3. Tutti i tipi di frutta, succhi di frutta e
succhi vegetali, sono accettabili.
4. Noci e semi oleosi sono preferibili allo
stato crudo e non salati.
5. Le fibre contenute nella crusca, nel riso,
nella farina d'avena, nella pectina.
Cibi sconsigliabili:
1. Le farine lavorate e i prodotti che le
contengono come il pane bianco, i cracker, la
pasta, i biscotti, i dolci.
2. l prodotti contenenti lo zucchero raffinato
come i dolci e le caramelle.
3. La carne lavorata degli hamburger e delle
salsicce.
4. Le combinazioni zuccheri/proteine come nei
gelati, milk shake, carne/dolci, frutta o succhi
di frutta/carne, uova, formaggio.
Come avrete notato la dieta suggerita predilige
le verdure e la frutta, le carni magre, è ricca
di minerali e soprattutto di potassio, di fibre
che svolgono una funzione purificatrice
all'interno dell'intestino.
La nostra dieta intende eliminare soprattutto le
cosiddette "calorie vuote" permettendo così una
eccellente influenza-normalizzante sul peso.
Da preferire, comunque, tutte le sostanze
naturali che possono essere consumate come tali
e in modo particolare i pomodori o il succo di
pomodori e il cavolo crudo. Il metodo che
raccomandiamo più che essere seguito ciecamente
dove essere soprattutto compreso perché
incoraggia il consumo di una grande varietà di
sostanze che possono essere scelte con maggiore
libertà senza essere vincolati al classico
menu-tipo e permette, quindi, una maggiore
soddisfazione nel selezionare liberamente cosa
mangiare.
Tratto da: disinformazione.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Ma le
INDUSTRIE FARMACEUTICHE hanno INTERESSE
a MANTENERE ALTO
l'ALLARME
!
A chiedersi ora se questo grasso del sangue
sia davvero il gran colpevole di infarti e
ictus non sono i soliti «grilli parlanti»
dei siti web alternativi, ma molti
rappresentanti del mondo scientifico. E da
loro potrebbe arrivare, prima o poi,
un'assoluzione per il celebre big killer
della salute. L'ultima spallata al dogma che
colesterolo alto è uguale a rischio
cardiovascolare l'ha data lo studio Enhance
che dimostra come due farmaci
anticolesterolo insieme (l'ezetimibe che ne
inibisce l'assorbimento intestinale e la
simvastatina che ne riduce la produzione nel
fegato) non siano meglio della simvastatina
da sola. In altre parole: è vero che i due
abbassano di più il colesterolo nel sangue,
ma questo non si traduce in un reale
beneficio per le arterie.
Perché ? E soprattutto perché le aziende
hanno dato con ritardo i risultati di questo
studio ?
Secondo un commento pubblicato sull'Herald
Tribune e firmato da Gary Taubes,
corrispondente della rivista Science,
l'equivoco è di fondo. E cioè: si è sempre
confuso il colesterolo con le proteine che
lo trasportano nel sangue, le lipoproteine.
Il carico con il mezzo di trasporto. E il
colesterolo è diventato buono o cattivo a
seconda che sia veicolato da lipoproteine a
alta densità (Hdl) o a bassa densità (Ldl).
Potrebbe, dunque, non essere il colesterolo
in sé il vero nemico (l'infarto colpisce
anche persone con colesterolo normale), ma
un'anomalia delle lipoproteine.
E infatti due farmaci insieme, pur
abbassando di più il colesterolo, non
prevengono le placche.
Nonostante questi dubbi, però, l'FDA,
l'ente americano per il "controllo delle
medicine", continua a registrare farmaci per
la prevenzione delle malattie cardiache solo
in base al fatto che riducono le Ldl e le
autorità sanitarie conducono campagne di
prevenzione puntando sul colesterolo.
Dimenticando, a volte, che
i farmaci hanno effetti collaterali
che vale la pena affrontare se i benefici
sono reali. E molti si chiedono quale sia il
ruolo dell'industria farmaceutica.
Industria che, nel caso dello studio
Enhance, ha rivelato con due anni di
ritardo i risultati negativi, lasciando
che milioni di pazienti continuassero la
terapia. Il fatto è che il mercato degli
anticolesterolo è semplicemente gigantesco.
Un esempio: nel 2005 il fatturato dell'atorvastatina
è stato di oltre 12 miliardi di dollari.
Gli
effetti collaterali delle statine...
L'F.D.A.
(USA) ha TENUTO NASCOSTE le PROVE della
PERICOLOSITÀ dei CIBI TRANSGENICI
Ma naturalmente vi e' chi non e' d'accordo e
parla di truffa gestita dalle
case farmaceutiche:
"Mangia grasso e vivi
bene"
:
l'inganno del colesterolo
Le note che seguono provengono dal
recente libro del
dott. Perugini Billi,
“Mangia grasso e vivi bene”, che induce a
riflettere sui risvolti meno etici e
salutistici delle mode alimentari "light"
degli ultimi decenni...
"(...) I grassi sono stati sempre presenti
nella dieta dell’uomo fin dai primordi.
Pensiamo solo al maiale, animale “grasso”
per antonomasia, che ha giocato un ruolo
fondamentale nella dieta dell’Europa
medievale ed è ancora tanto presente nelle
tradizioni culinarie delle nostre regioni.
Per quanto riguarda la paura del
colesterolo, questa è nata negli Stati Uniti
agli inizi degli anni ’50. Si tratta di una
storia fatta d’interessi economici,
industriali e politici, nulla a che fare con
la salute della gente.
La demonizzazione di pancetta, uova e burro
è stata una manna per l’industria degli oli
di semi e delle margarine, e successivamente
dei cibi dietetici, mentre lo spauracchio
del colesterolo lo è stato per le industrie
del farmaco. Peccato che 50 anni di ricerche
e tanti soldi spesi non sono stati in grado
di dimostrare che una dieta povera di grassi
allunga la vita, né che il colesterolo
provoca l’infarto”.
"(...) Non solo non sono state debellate le
malattie coronariche, ma sono aumentati il
diabete e l’obesità, che sono l’anticamera
di quelle stesse malattie cardiovascolari di
cui ci si voleva liberare. Rifuggiamo i
grassi come la peste e poi ci ingozziamo di
zuccheri e farine raffinate. Il corpo ha
bisogno di una certa quantità di calorie. Se
gli neghiamo i grassi, allora li cercherà
sotto forma di carboidrati. Il problema è
che questi, a differenza dei grassi, creano
dipendenza, possono provocare
insulinoresistenza e più facilmente portare
al sovrappeso. Quindi, spendere i propri
soldi in alimenti “scremati”, “magri” e
“light” non è la risposta giusta. Non solo
non fanno dimagrire, ma non sono neanche
salutari”.
By Cristina Bassi - Tratto da: saluteolistica.blogspot.com
Ultima intervista del Aprile 2008 pubblicata
su "il Giornale", al dott. Perugini
Billi:
Mangia grasso e vivi bene
! - Il medico che prescrive i grassi
"Provocano gli infarti ? Balle !"
Il dott. Francesco Perugini Billi, il suo
libro "Mangia grasso e vivi bene" va a ruba.
Il suo sito totalizza 50.000 pagine lette al
mese. Pazienti in fila in tre regioni. Per
forza: consiglia pancetta a colazione e
raccomanda la pelle del pollo allo spiedo
Ma va' là dieta mediterranea. Aprite bene le
orecchie, e soprattutto lo stomaco. La
mattina, per colazione, solo burro,
pancetta, uova e pane. Latte e yogurt che
siano interi, rifiutate categoricamente
quelli scremati. Del pollo arrosto abbiate
cura di mangiare la pelle. Spiluccate le
cartilagini.
Succhiate ben bene il midollo delle ossa.
Mai lavorare di coltello per separare la
carne rossa di una costata dal grasso che la
circonda. Del pesce divorate anche la testa
e le squame. E non dimenticate il fegato
alla
veneziana, il rognone trifolato, le
frattaglie.
Come dite ? Vi sentite già male ? Su con la
vita. Semmai a curarvi ci pensa il dottor
Francesco Perugini Billi, medico chirurgo,
diplomato in biotecnologie e
medicina
naturale (alla Statale di Milano),
fitoterapia (all'Università di Siena),
omeopatia,
omotossicologia e
ayurveda.
È lui l'assertore di questi consigli
alimentari, compendiati in uno slogan che è
diventato anche il titolo di un volume con
l'imprimatur di Gianni e Paola Mura, coppia
gourmand del giornalismo italiano: Mangia
grasso e vivi bene. Le Edizioni Junior di
Bergamo in questi giorni lo stanno
ristampando a grande richiesta. Con
un'avvertenza a pagina 2: «L'autore e
l'editore non si assumono la responsabilità
di un eventuale uso improprio delle
informazioni mediche contenute nel libro».
Anche quelle contenute nella copertina non
scherzano: «Non è vero che il colesterolo e
i grassi saturi causano l'infarto. I grassi
sono fondamentali per il vostro benessere.
Una dieta povera di grassi è inutile e non
fa vivere più a lungo».
«Ho avuto il coraggio di espormi», si
riconosce il merito l'eretico
dell'alimentazione, 48 anni, originario di
Fano, dal 1979 residente in Lombardia,
sposato con un'insegnante e padre di due
figli, già medico interno agli Ospedali
riuniti di Bergamo, al Bolognini di Seriate
e al Policlinico di Ponte San Pietro. Ora si
dedica solo alla libera professione. Il suo
verbo, diffuso anche su Internet attraverso
un sito che totalizza ogni mese 12.000
visite e 50.000 pagine lette, lo ha
costretto ad aprire ambulatori anche ad
Assisi e a Roma per
venire incontro alle richieste dei pazienti
del Centro e del Sud Italia e gli ha
procurato una docenza universitaria
all'ateneo di Cosenza nonché inviti per
consulenze scientifiche e conferenze in
tutta Europa. Grasso che cola.
Il dottor Perugini Billi, studioso
equilibrato e dal girovita invidiabile che
nel portapenne sulla scrivania tiene in
bella vista una matita gialla promozionale
dell'Emmentaler, è arrivato alle sue
conclusioni grazie «a un amore viscerale per
Madre Terra» e per tutto quello che ci
cresce sopra.
«Sono nato con le piante in mano, a 4 anni
tenevo i lombrichi e le formiche nelle
tasche del grembiule». Si dice arcisicuro
che l'umanità sia vittima di un complotto
planetario scaturito da un dogma
indimostrato: la teoria lipidica. Quella
secondo cui l'aumento del colesterolo e dei
grassi saturi è legato a una maggiore
incidenza delle patologie cardiovascolari, a
cominciare dall'infarto.
Non è vero ?
«L'ha detto. Controprova: nei Paesi
occidentali abbiamo fatto di tutto per
"sgrassare" la nostra dieta. Via il burro,
via il lardo, via lo strutto, via la panna,
via l'olio d'oliva. Eppure la popolazione
ingrassa sempre di più e il diabete dilaga.
Nella sola Europa l'obesità è aumentata del
50% negli ultimi 5-7 anni.
Come si spiega ?». Non facciamo più
movimento, lavoriamo solo col cervello
anziché con le mani, siamo sempre seduti.
«Non basta a spiegare. Siamo in presenza di
una bugia sesquipedale dettata da precisi
interessi economici. Gli ultimi popoli
cacciatori e raccoglitori consumavano fino
al 60% di grassi ed erano snelli, asciutti.
Ma a noi hanno tolto i grassi.
Per cui siamo costretti a compensare con i
carboidrati: pane, pasta, merendine. Cioè
farine e zuccheri. Ora, già il famoso
gastronomo Anthelme Brillat-Savarin, nel suo
La fisiologia del gusto edito nel 1825,
notava come l'obesità fosse la conseguenza
di una predisposizione naturale unita
all'eccessivo consumo di fecole e farine. I
grassi non ingrassano: sono gli zuccheri che
ingrassano. I grassi saziano prima e per
maggior tempo. Se ne mangiamo troppi,
provocano nausea. Di fronte a un panetto di
burro, provi lei ad andare oltre uno o due
cucchiaini. Di fronte a dieci pasticcini,
invece, la sfido a fermarsi».
Chi ha interesse a farci ingrassare ?
«L'industria
farmaceutica, che contro il
colesterolo ci vende le statine. Gliele
raccomando, quelle...
E l'industria alimentare, che s'è
inventata le margarine, l'olio di semi,
l'allevamento intensivo. È chiaro che il
grasso, per non farci ingrassare, dev'essere
grasso buono. C'è una bella differenza fra
un maiale stabulato, rimpinzato di silati e
soia, e una cinta senese che cresce in
libertà. Sono riusciti persino a trasformare
la mucca, che è un erbivoro, in un
granivoro. Lei sa che cosa sono gli omega
3?».
Roba buona per il cuore.
«Acidi grassi cardioprotettori, sì, presenti
soprattutto in salmoni, sgombri e sardine,
ma anche in certi organi degli animali
terrestri, come cervello, occhi, ghiandole
surrenali, gonadi, su cui non a caso i
popoli primitivi si gettavano con avidità
appena uccisa una preda. Gli omega 6 invece
sono da mettere in relazione a patologie
infiammatorie, degenerative,
cardiovascolari, tumorali. Ebbene, nell'uovo
deposto dalla gallina che vive allo stato
brado il rapporto fra omega 3 e omega 6 è di
1 a 4. Nell'uovo della gallina d'allevamento
è di 1 a 19. Siamo quello che mangiano i
nostri animali».
I
vegetariani non mangiano grassi.
Dovrebbero essere tutti defunti.
«Uova, latte, formaggi fanno parte della
dieta vegetariana. Diverso è il discorso per
i vegetaliani, o vegani, che rifiutano
qualsiasi cibo di origine animale. E'
sbagliano di grosso. Fra i popoli della
Terra, nessuno è mai stato vegano. I
bambini, per crescere, hanno bisogno di
grassi.
È criminale dare il latte scremato
a un ragazzo, perché il cervello e il
sistema nervoso è fatto al 70% di grassi. I
problemi cognitivi e la demenza senile sono
il risultato di questa maniacalità
grassofobica. Bisogna mangiare meno e
mangiare meglio, senza aver paura di
mangiare grasso. I grassi sono fondamentali
perché molti fattori protettivi - vitamine,
minerali, antiossidanti - sono liposolubili».
Si sciolgono solo nei grassi.
«Esatto, sono assimilabili solo in presenza
di grassi animali nell'intestino.
Quindi con un'alimentazione ossessivamente
magra andiamo incontro senza accorgercene a
malattie che spaziano dalla depressione
all'osteoporosi, e questo a causa del
mancato assorbimento delle vitamine
liposolubili A, E, K e D, che sono
fondamentali per la nostra salute, di cui il
burro è ricco». «Colesterolo, alcol
steroideo presente sotto forma di placche
nelle pareti dei vasi sanguigni in caso di
arteriosclerosi». Sta scritto nel
dizionario. «Anni di martellante propaganda
hanno persuaso la gente che il grasso si
appiccica alle arterie fino a occluderle.
Balle.
Il grasso che circola nel sangue non è la
causa dell'aterosclerosi. Le placche sono
conseguenza di processi lesivi
infiammatori
dovuti a tossine, microbi, fumo, sostanze
chimiche, ipertensione, radicali liberi e
alle conseguenti reazioni riparative. Come
documentato su Lancet fin dal 1994, l'ateroma
è formato per il 74% da acidi grassi di tipo
insaturo, dei quali il 41% polinsaturi. Sì,
proprio quelli contenuti negli olii di semi.
Li reclamizzano per scrostare le arterie e
invece favoriscono l'ossidazione del
colesterolo. L'80% delle persone colpite da
infarto non presenta livelli di colesterolo
elevati».
Come, dove e quando sarebbe iniziata questa
congiura ?
«Il colesterolo nel sangue è stato scoperto
nel 1812. Nello stesso secolo furono trovate
anche le placche nelle arterie coronarie. La
conclusione fu che il colesterolo alimentare
era la causa delle malattie coronariche.
Nel 1950 l'Associazione cardiologica
americana puntò il dito contro l'eccesso di
grassi animali nella dieta. Inutilmente il
dottor Dudley White, padre fondatore della
cardiologia, fece presente ai suoi
infervorati colleghi che l'infarto era
praticamente inesistente fino al 1900,
quando il consumo di uova era tre volte
superiore e non avevano ancora inventato gli
olii "leggeri", tipo quello di mais.
"Guardate", disse, "io ho cominciato la
professione di cardiologo nel 1912 e fino al
1928 ho visto un unico caso di infarto del
miocardio, nonostante i miei pazienti
mangiassero solo burro e lardo". Nessuno gli
diede retta. La teoria lipidica parve a
tutti plausibile, in special modo
all'industria farmaceutica. Di fatto a
smontarla sono le stesse statistiche
americane».
Sentiamo.
«Prenda il tasso di mortalità. Dal 1910 al
1970 è aumentato del 3.010%, dopodiche' dal
1970 al 1990 è diminuito. Eppure in questi
80 anni il consumo di colesterolo e di
grassi saturi è rimasto pressoché costante.
Altra statistica. Il consumo di grassi
animali è sceso dal 1910 al 1970 del 50%,
mentre quello totale di grassi e olii non ha
subìto variazioni di rilievo.
In compenso, per effetto della cospirazione
dietetica sostenuta dall'industria
agroalimentare, il consumo di olii vegetali
è cresciuto quasi del 400%.
Quindi tuttal più si può dire che questi
olii "buoni" hanno contribuito a
incrementare le morti da infarto. Ma c'è di
peggio».
Ormai sono pronto a tutto.
«Proteine e grassi non stimolano la
produzione di insulina. Invece zuccheri e
carboidrati sì, perciò l'organismo sviluppa
una dipendenza da essi in tutto e per tutto
simile a quella provocata dalla droga.
Zucchero chiama zucchero, pane chiama pane,
pasta chiama pasta. Le merendine hanno sui
nostri figli un effetto oppioide simile,
procurano cioè una dipendenza sia insulinica
che cerebrale: quando gliele togli, vanno in
crisi d'astinenza come i tossicomani. Con
tutti i sintomi correlati: mal di testa,
palpitazioni, ipotensione».
Non teme d'essere accusato di istigazione al
suicidio ?
(Ride). «La risposta non può essere
altrettanto scherzosa, considerata l'alta
incidenza di suicidi legata al calo della
colesterolemia. Gli studi evidenziano un
aumento sia dei suicidi che dei tumori nei
pazienti che assumono statine. Il
colesterolo è fondamentale nella regolazione
del tono dell'umore e nella protezione
contro il cancro».
Che rapporto ha con i farmaci ?
«Non li uso mai. Ma all'occorrenza prescrivo
anche gli antibiotici e il cortisone. Non
sono uno sciamano.
Mi considero un medico con la emme maiuscola
che s'ispira all'aureo principio del primum
non nocere, parto dai rimedi che fanno meno
male, a cominciare da quelli naturali».
Pensa davvero che in natura esistano tutti i
principi attivi indispensabili per
mantenerci in buona salute ?
«Di sicuro ce ne sarebbero ancora molti da
scoprire, ma le multinazionali del farmaco
non hanno interesse a farlo. Rendono di più
le molecole, che una volta messe a punto si
possono brevettare.
Il 90% delle malattie che non richiedono l'intervento del chirurgo si
curano con la
medicina
naturale, questo è sicuro».
Dieci anni fa il 55% della popolazione
americana diventò grassa da un giorno
all'altro, contro l'11-13% precedente. Il
National heart, lung and blood Institute
aveva deciso di ridurre la soglia
dell'obesità. Obbedì alle industrie che
vendono medicinali contro la dislipidemia ?
«Fino a 25 anni fa l'ipercolesterolemia
riguardava gli uomini di mezza età con un
valore oltre 240. Dopo la Cholesterol
consensus conference del 1984 i parametri
cambiarono: sia maschi che femmine con
colesterolo sopra i 200milligrammi per
decilitro di sangue andavano curati. Di
recente il limite è stato ulteriormente
abbassato a 180. In America 36 milioni di
persone assumevano farmaci per il controllo
del colesterolo; adesso si aggiungeranno 7
milioni di nuovi pazienti. Il fatturato di
questo tipo di medicinali già nel 2003
ammontava a 26 miliardi di dollari. Esporti
il dato a livello planetario, lo aggiorni e
mi dica lei quale altro business più
redditizio si poteva inventare. Piccolo
particolare: 6 dei 9 esperti di colesterolo
dell'Associazione cardiologica americana che
hanno stilato le nuove linee guida sono
stati accusati d'aver intascato soldi dalle
multinazionali del farmaco».
Sempre negli Usa cinque anni fa gli enti
governativi hanno cominciato a definire
preipertesi i pazienti che presentano valori
pressori compresi tra 89 e 80 di minima.
Quindi la pressione normale sarebbe quella
al di sotto della soglia degli 80.
«Questo significa che 45 milioni di europei
andrebbero trattati con farmaci contro
l'ipertensione. Eppure una pressione intorno
ai 90 di minima e ai 140-145 di massima
contribuisce a irrorare meglio il cervello
degli anziani».
Grassi assolti anche per l'ipertensione.
«Milano è la capitale italiana
dell'ipertensione. Nell'industriosa e
frenetica Lombardia il 33% dei cittadini è
iperteso, contro una media nazionale del
25%. C'entra il colesterolo oppure lo stile
di vita ?».
C'è qualcosa che è bandito dalla sua tavola
?
«La margarina. Un non cibo. Un cibo
inventato, altamente processato, fatto con
oliacci schifosi. Molto ma molto meglio il
burro o lo strutto. Ma va' a spiegarlo al
consumatore, che quando vede scritto fra gli
ingredienti "grassi vegetali" crede di
trovarsi di fronte a un cibo sano,
naturale».
Della
dieta mediterranea che cosa pensa ?
«Non è mai esistita. Un artefatto di menti
fantasiose per vendere prodotti "made in
Italy". Basta andare in Calabria a vedere
che cosa fanno del maiale: si mangiano pure
le orecchie. Oggi il pesce è forse una delle
principali fonti alimentari di metalli
pesanti e sostanze chimiche tossichee
cancerogene».
Credevo fosse ricco di omega 3.
«Solo il pesce azzurro, non certo il
branzino o l'orata. Purtroppo però i pesci
più grassi sono anche quelli che accumulano
più mercurio, policloruro bifenile e
diossina».
Tutto ciò che piace agli uomini fa male alla
salute.
Come si spiega ?
«L'uomo non si nutre solo per la
sopravvivenza ma anche per il piacere. Il
che ci porta spesso a fare scelte dannose
per la salute. L'animale per istinto mangia
solo ciò che gli fa bene. L'uomo può
scegliere fra bene e male anche a tavola».
By Stefano Lorenzetto -
stefano.lorenzetto@ilgiornale.it
Commento NdR: Noi, come specialisti in
Medicina
Naturale, consigliamo a tutti i
Vegetariani di nutrirsi
almeno una volta alla settimana e con parsimonia, di
qualche alimento con proteine animali, preferendo: uova,
pesce, e/o carne di animali piccoli (come stazza, meglio i
volatili). Ma
ricordiamo sopra tutto di ridurre il latte ed i formaggi dalla
propria alimentazione.
L'alimentazione
e' alla base di ogni tipo di salute
e/o malattia, che
non derivi da traumi, avvelenamenti o da
farmaci e
vaccini,
mangiate quindi POCHI carboidrati,
aumentate la
frutta e le verdure fresche (crude) ed
eliminate i dolci - mangiate proteine
animali (meglio pesce e carne di uccello e
pochi formaggi) di tanto in tanto e siate
tendenzialmente
vegetariani !
vedi:
Consigli Alimentari
Ricordiamo
anche che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e della
mucosa
intestinale influenzano la salute, non
soltanto a livello intestinale, ma anche a
distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
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Sospetto
rischio tumori per farmaco anticolesterolo
- Si tratta di una combinazione di due
molecole.
WASHINGTON - Lug. 2008 - Un popolare farmaco anti-colesterolo usato da
circa tre milioni di persone nel mondo potrebbe
aumentare i rischi di tumore. Venduto negli Usa
con il nome commerciale di «Vytorin», il
prodotto unisce i principi attivi di due diversi
farmaci: la simvastatina e l'ezetimibe.
Le statine vengono usate da lungo tempo e
considerate sicure per la salute, i sospetti dei
ricercatori si appuntano per ora quindi sul
secondo principio attivo.
La ricerca condotta
all'università norvegese Ulleval, ha
studiato 1.873 pazienti sofferenti alle valvole
cardiache per verificare se il trattamento fosse
in grado di diminuire la necessità di interventi
chirurgici. Ma i risultati ottenuti dagli
scienziati non hanno evidenziato alcun beneficio
in termine di minor ricorso ad operazioni tra i
pazienti che prendevano il farmaco. Inoltre, tra
questi malati, 102 hanno sviluppato tumori,
contro 67 nuovi casi di cancro registrati tra i
volontari che prendevano invece il placebo
(farmaco finto utilizzato come termine di
paragone).
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PEDIATRI italiani:
NO ai
FARMACI
ANTICOLESTEROLO ai
BAMBINI
e perche' non agli adulti ?
(AGI)
- Roma Lug. 2008 - No ai farmaci anticolesterolo
per i bambini.
La Societa' Italiana di Pediatria non ritiene
che in Italia, allo stato attuale, ci sia
ragione di allinearsi alla scelta dell'American
Academy of Pediatrics che ha di recente inserito
nelle sue linee guida la raccomandazione per
l'utilizzo di farmaci ad hoc per controllare il
colesterolo (le statine), anche per i bambini di
8 anni. "Innanzitutto - spiega il
Presidente della SIP Pasquale Di Pietro -
nonostante il fenomeno dell'obesita' infantile
con le sue conseguenze (tra le quali l'aumento
di colesterolo) sia in forte crescita anche in
Italia, non siamo, per fortuna, ai livelli
'epidemici' degli Stati Uniti.
A questo si aggiungono una serie di altre
obiezioni di tipo medico e scientifico. Il
controllo del colesterolo (e non solo) per
ridurre il rischio di obesita' e'
importantissimo, ma da qui all'impiego
sistematico nei bambini di farmaci, come le
statine, non privi di rischi gravi, passa molta
strada. Prima di aprire anche in Europa all'uso
delle statine - prosegue Di Pietro -
occorrono seri studi di efficacia, tossicita' e
sicurezza in pediatria.
L'importante e' l'identificazione dei dosaggi
adeguati, la selezione dei soggetti in cui
davvero il rapporto beneficio/rischio faccia
preferire l'uso del farmaco. Questo anche in
considerazione - conclude il Presidente
della SIP - che le scelte terapeutiche di
prima linea contro l'obesita' sono altre, come
le corrette abitudini alimentari e lo sport".
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Ricercatori statunitensi hanno
identificato una sostanza che libera gli eccessi
di colesterolo accumulati
nelle cellule degli organi, secondo lavori
condotti su topi e pubblicati il 26 Gen. 2009 -
altra ricerca mal interpretata !
La scoperta fa chiarezza sul modo
in cui il colesterolo è trasportato nelle
cellule del corpo e potrebbe aprire la strada a
una terapia per la malattia di Niemann-Pick di
tipo C, sottolineano i ricercatori. Si tratta di
una malattia metabolica ereditaria rara
caratterizzata da tassi anormalmente elevati di
colesterolo in tutti gli organi.
La malattia risulta da un difetto genetico nel
trasporto cellulare dei lipidi, la cui
accumulazione causa la comparsa di gravi
problemi neurologici e si manifesta più spesso
nella sua classica forma infantile tra i tre e i
quindici anni. La forma adulta, circa il 10 per
cento dei casi, si manifesta soprattutto con
problemi neurologici e psichiatrici.
"Ciò che abbiamo dimostrato con questa ricerca è
che molto rapidamente dopo l'iniezione di questa
sostanza chiamata Cyclo, una enorme quantità di
colesterolo accumulata nelle cellule è
immediatamente liberata prima di essere
normalmente metabolizzata" spiega il dottor John
Dietschy, professore di medicina interna
all'università sudoccidentale del Texas e
principale autore di questi lavori apparsi negli
Annali dell'Accademia nazionale delle scienze
con la data del 26 gennaio. "Con una sola dose,
si è ottenuta l'escrezione di un terzo
dell'accumulo anormale di colesterolo nelle
cellule" ha detto il ricercatore.
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Ipercolesterolemia, ecco la dieta
più efficace –
24/08/2011
Con un regime alimentare adatto ed integrato da
soia
frutta secca e steroli vegetali
(A)
è possibile ottenere una diminuzione dei
livelli di colesterolo "cattivo" del 13,8 per
cento
Gli elevati livelli di colesterolo sono stati da
tempo associati a numerosi disturbi
cardiovascolari, ma in effetti nella comunità
medica non vi è ancora accordo su quale sia
l’intervento dietetico più efficace come sia
possibile abbassarne i livelli, soprattutto
nella sua componente a bassa densità
(colesterolo LDL) noto anche come “colesterolo
cattivo”.
Ora una nuova ricerca pubblicata su
JAMA ha portato alla conclusione che una
dieta integrata di specifici alimenti quali
proteine della soia, frutta secca col guscio e
steroli vegetali consente migliori risultati
rispetto a una dieta con basso tenore di grassi
saturi.
David J. A. Jenkins, ricercatore del St.
Michael's Hospital e dell’Università di Toronto,
e colleghi hanno condotto un trial multicentrico
per determinare quali tra gli alimenti
consigliati dalla
Food and Drug Administration degli Stati
Uniti per il controllo dell’ipercolesterolemia
siano i più efficaci su un periodo di sei mesi.
Nello studio sono stati arruolati 351 pazienti
affetti da iperlipidemia, randomizzati per
seguire uno di tre diversi regimi: a basso
tenore di grassi saturi (gruppo di controllo)
oppure con l’integrazione di soia, frutta secca
e steroli, ma con due diverse frequenze delle
visite di counseling con uno specialista (di
routine o intensivo).
Al termine del periodo di follow-up, i membri
del gruppo di controllo hanno mostrato in media
una variazione nei livelli di colesterolo LDL di
-3 per cento (-8 mg/dl). Nel caso della dieta
integrata di routine e intensiva le percentuali
sono state rispettivamente del -13,1 per cento
(-24 mg/dl) e -13,8 per cento (-26 mg/dl).
“Le differenze sono state significative tra la
dieta a basso tenore e grassi saturi e
integrata”, ha commentato Jenkins. “I risultati
migliori sono stati ottenuti nei soggetti con la
più alta aderenza al regime dietetico stabilito
e potranno essere estremamente importanti nella
pratica clinica”. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: ma la dieta
Crudista,
l'unica salubre per l'uomo, indica da
millenni e gratuitamente, proprio ed
anche gli ingredienti che questi "ricercatori"
super pagati...hanno trovato.
(A):
Essi vengono sintetizzati dal
metabolismo
cellulare dei cibi
VEGETALI Crudi.
Gli steroli sono una classe di
composti chimici derivati dallo sterolo,
composto policiclico formato da quattro anelli
condensati (tre a sei
atomi di
carbonio e uno a cinque atomi di carbonio).
Presentano una caratteristica
funzione alcolica in posizione tre
sull'anello A, una
catena ramificata sul C17 dell'anello D e
rappresentano una sottocategoria della famiglia
dei
steroidi. Sono
lipidi anfipatici (a struttura
idrofoba ma con una estremità
idrofila costituita dal gruppo
-OH) sintetizzati dall'acetil-coenzima
A e hanno un ruolo importante nella
fisiologia di
animali e
vegetali.
Per
esterificazione di uno o più gruppi alcolici
con
acidi grassi si ottengono gli steridi.
Presentano in genere un
doppio legame al C5, 2
metili in 10 e 13, una
catena laterale in 17 ed in posizione 3 un
gruppo alcolico a cui sono legati gli acidi
grassi.
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