FLORA BATTERICA INTESTINALE ....e FERMENTI LATTICI VIVI
Elenco, Definizione,
Azioni, Funzioni
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FLORA
INTESTINALE
Batteri e lieviti. Così è composto il microbioma,
l’insieme dei microrganismi che vive nell’intestino
umano e che, oltre alla digestione, influisce anche sul
sistema immunitario e dunque in ultima istanza sulla
salute, perché quando esso viene alterato, da
alimenti inadatti,
farmaci ma e soprattutto
Vaccini, la salute e' seriamente compromessa !
La
principale funzione dell'intestino e' quella sia del
"disfacimento" (trasformazione) del cibo introdotto per
ridurlo a molecole sia per preparare l'assorbimento dei
nutrienti (attraverso enzimi,
batteri e
funghi) da
inviare attraverso il
sangue a tutte le
cellule
dell’organismo; l'epitelio intestinale svolge anche una
importantissima funzione di barriera anche
immunitaria.
Il tratto
gastrointestinale, infatti, affronta un carico
antigenico molto elevato, scegliendo (per mezzo del
proprio cervello) ed elaborando quello che deve essere
assorbito e rifiutando il resto.
La superficie intestinale e' di circa 360-400 mq2 ed e'
colonizzata da oltre 40 tipi di microrganismi (ceppi
principali), in quantita’ numerica che e' dieci volte
superiore al numero totale delle cellule del nostro
organismo.
La distribuzione e la composizione della
microflora
batterica e' diversa nei diversi trattati del tubo
gastrointestinale.
La carica microbica aumenta man mano
che si avanza dallo stomaco verso il retto,
parallelamente alla componente anaerobica, mentre
diminuisce quella aerobica.
Stomaco e duodeno sono relativamente poveri di germi,
nell'intestino tenue il loro numero aumenta fino a
raggiungere il massimo della colonizzazione, sia per
numero che per varieta', nel colon.
Ricordarsi
che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e e
della mucosa intestinale
influenzano la salute, non soltanto a livello
intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte
dell'organismo.
Uno studio della Columbia
University ha trovato nei bambini una relazione tra
avversità vissute nella prima fase della vita e aumento di
sintomi gastrointestinali (la
vitamina
K1 ed i successivi Vaccini sono traumi molto gravi per il
neonato), che a loro volta possono avere delle
conseguenze sul cervello e sul comportamento durante l’età
adulta.
Lo studio è stato pubblicato
online il 28 marzo (2019) nella rivista Development and
Psychopathology.
“Una ragione frequente per
cui I bambini finiscono dal dottore, è quella di
disturbi intestinali”, ha detto Nim Tottenham, un
professore di psicologia alla Columbia e primo autore
dello studio: “Le nostre scoperte indicano che i sintomi
gastrointestinali nei bambini potrebbero essere un
semaforo rosso per futuri problemi emozionali collegati
alla salute”.
Gli scienziati hanno da
tempo notato il forte collegamento esistente tra le
viscere e il cervello.
Una precedente ricerca ha
dimostrato che nel 50% degli adulti con la sindrome del
colon irritabile, veniva riscontrata una storia di
trauma o abuso, con il doppio della prevalenza rispetto
a quelli senza.
“Quale ruolo il trauma abbia
avuto nella crescente vulnerabilità sia a sintomi
gastrointestinali che di salute mentale, si nota bene
negli adulti, ma questo è raramente studiato nei bambini
“, ha detto l’autrice capo dello studio Bridget
Callaghan, che ha un ruolo di ricerca post dottorato nel
dipartimento di psicologia della Columbia
In aggiunta, ha detto la
dottoressa, degli studi sugli animali hanno dimostrato
che i cambiamenti indotti da avversità, nel microbiota
dell’intestino – ovvero la comunità dei batteri nel
corpo che regola tutto dalla digestione alla funzione
del sistema immunitario – influenzano lo sviluppo
neurologico, ma su questo non si sono fatti degli studi
sugli umani.
“Il nostro studio è tra i
primi che collegano la perturbazione del microbiota
gastrointestinale del bambino, all’attività cerebrale in
regioni associate alla salute mentale, questo quando il
trauma sia stato attivato da una avversità vissuta nei
primissimi tempi di
vita“, ha detto Callaghan.
I ricercatori si sono
concentrati sullo sviluppo in bambini che hanno vissuto
estrema privazione psicosociale, causata da assistenza
istituzionale prima della adozione internazionale. La
separazione di un bambino da un genitore è noto che
negli umani sia un potente fattore che predice
problematiche sulla salute mentale.
Quella esperienza, quando
viene rimodellata su roditori, induce paura e ansia,
blocca lo sviluppo neuronale ed altera le comunità
microbiche per tutta la vita.
I ricercatori hanno attinto
dai dati di 115 bambini adottati da orfanotrofi o case
accoglienza all’età di ca due anni e da quelli di 229
bambini cresciuti da genitori biologici
I bambini con disagi in
precedenti accudimenti, hanno mostrato maggiori livelli
di sintomi che riguardano: mal di stomaco, costipazione,
vomito e nausea.
Dal campione degli adottati,
i ricercatori hanno quindi selezionato 8 partecipanti
dai 7 ai 13 anni, dal gruppo relativo a coloro con
avversità ed altri 8 dal gruppo relativo a genitori
biologici.
Tottenham e Callaghan hanno
poi raccolto informazioni sul comportamento, campioni di
feci ed immagini del cervello di tutti i bambini. Hanno
usato la sequenza genetica per identificare i microbi
presenti nei campioni di feci ed esaminato l’abbondanza
e diversità di batteri in ogni sostanza fecale del
partecipante.
I bambini con una storia di
disfunzioni di accudimento nei primi anni di vita,
avevano molto distintamente microbioti intestinali
diversi rispetto a quelli cresciuti dalla nascita da
genitori biologici. Scansioni del cervello dei bambini,
hanno anche mostrato che gli schemi dell’attività
cerebrale erano correlati a certi batteri. Per esempio,
i bambini cresciuti dai genitori avevano una crescente
diversità del microbiota intestinale e questo è
collegato alla corteccia prefrontale , una regione del
cervello che aiuta a regolare le emozioni.
“E’ troppo presto per dire
qualcosa di conclusivo, ma il nostro studio indica che i
cambiamenti nel microbiota intestinale, associati ad
avversità, sono in relazione alla funzione cerebrale,
incluse differenze nelle regioni del cervello associate
con il processo emotivo”, ha detto Tottenham, che è un
esperto sullo sviluppo emozionale
E’ necessaria piu’ ricerca,
ma Tottenham e Callaghan credono che il loro studio
aiuti a colmare una lacuna importante nella letteratura.
“Studi sugli animali ci
dicono che gli interventi dietetici e i probiotici,
possono manipolare il microbiota intestinale e
migliorare gli effetti sul sistema nervoso centrale,
effetti causati dalle avversità, specialmente durante i
primi anni di vita quando il cervello in sviluppo e il
microbiota sono piu’ plastici. “ ha detto Callaghan.
“E’ possibile che questo
tipo di ricerca ci aiuti a conoscere come e se
intervenire al meglio negli esseri umani e quando”
Callaghan e Tottenham attualmente stanno lavorando su
uno studio a scala maggiore di 60 bambini a New York
City, per vedere se le loro scoperte possono essere
replicate.
Fonte:
https://www.technologynetworks.com/neuroscience/news/childhood-trauma-can-impact-our-gut-bacteria-317561?fbclid=IwAR100VkzvRgTjqgXPoxV6IbM-9DixkGJCS472J54TyiMTDr_0e_UzXSZcLs
Traduzione: M.Cristina Bassi
per: thelivingspirits.net
Reference: Callaghan, B.L.,
Fields, A., Gee, D. G., Gabard-Durnam, L., Caldera, C.,
Humphreys, K. L., Tottenham, N. (undefined/ed). Mind and
gut: Associations between mood and gastrointestinal
distress in children exposed to adversity.
Development and Psychopathology, 1–20.
https://doi.org/10.1017/S0954579419000087
Prima di
continuare, vi invito a leggere con attenzione questa
pagina che spiega e cita il
sistema
immunitario in situazione di Anergia
L'importanza dei ritmi circadiani della
flora
intestinale - 01/12/2016
Anche la
flora
batterica intestinale segue dei propri
ritmi circadiani
che non solo influenzano quelli dell'ospite, ma anche la
capacità del fegato di metabolizzare i farmaci e
degradare sostanze potenzialmente tossiche. La scoperta
potrebbe aiutare a pianificare meglio la
somministrazione dei farmaci e a contrastare problemi
come l'obesità e la sindrome metabolica, spesso connessi
a un'alterazione dei ritmi sonno-veglia.
L'attività metabolica e i movimenti della flora
batterica intestinale seguono anch'essi dei ritmi
circadiani, che influenzano quelli dell'ospite.
Eventuali anomalie in questi ritmi batterici possono
alterare la capacità metaboliche dell'organismo ospite,
e in particolare quella di metabolizzare i farmaci e di
degradare sostanze potenzialmente tossiche. La scoperta
è di un gruppo di ricercatori del Weizmann Institute of
Science a Rehovot, in Israele, che firmano
un articolo su "Cell".
I ricercatori hanno scoperto che la flora batterica
intestinale, o microbioma, si sposta ritmicamente,
passando dal contatto con la superficie della mucosa
intestinale al centro della cavità dell'intestino o
viceversa, a seconda che sia giorno o notte e della
specie batterica. Di conseguenza, nei diversi momenti
della giornata le cellule della mucosa intestinale sono
esposte a batteri differenti, e ai loro differenti
prodotti metabolici.
Le oscillazioni giornaliere nella localizzazione della
flora batterica e nella produzione di metaboliti
nell'intestino ha un grande impatto sull'espressione dei
geni nei tessuti dell'ospite (Cortesia Thaiss et al/Cell
2016)L'aspetto più rilevante della scoperta però è che
questi cambiamenti del microbioma intestinale, oltre a
influenzare i ritmi circadiani dell'ospite, hanno
effetti profondi sulla sua fisiologia: effetti che non
si limitano all'intestino ma raggiungono anche tessuti
distanti, come quello del fegato, le cui cellule variano
i livelli di espressione dei loro geni in sincronia con
i ritmi della flora intestinale.
"Di conseguenza - dice Eran Elinav, coautore dello
studio - un'alterazione dei ritmi del microbioma può
compromettere funzioni epatiche diurne vitali, come il
metabolismo dei farmaci e la
disintossicazione."
Queste scoperte hanno implicazioni importanti: dato che
i farmaci sono metabolizzati dal fegato, la comprensione
dei ritmi circadiani della nostra microflora (e la loro
eventuale manipolazione) potrebbe permettere di
pianificarne la somministrazione in modo da migliorarne
l'efficacia terapeutica e/o diminuirne gli effetti
tossici.
Inoltre, una migliore comprensione del rapporto fra
flora intestinale e ospite potrebbe aiutare a
intervenire su problemi come l'obesità e la sindrome
metabolica, che sono più comuni nelle persone i cui
ritmi circadiani sono spesso disturbati a causa del
lavoro su turni o del jet lag.
Tratto da: lescienze.it
I nanobatteri: una nuova forma di vita ?
http://www.lescienze.it/news/2004/05/23/news/i_nanobatteri_una_nuova_forma_di_vita_-586531/
FERMENTI LATTICI:
Per iniziare in modo chiaro a parlare di fermenti lattici
è importante una premessa: il nome.
Vengono chiamati fermenti lattici, perche il prodotto di
degradazione principale è l'acido lattico. Questa sostanza
si ricava dalla fermentazione di zuccheri di varia origine
(anche le fibre e il cotone come il lino sono composti da
zuccheri). Il latte non c'entra nulla !
Il fatto che alcuni batteri vengano usati per trasformare
gli zuccheri del latte in acido lattico producendo quello
che noi chiamiamo yogurt ha creato questo fraintendimento.
Il nome deriva dalla loro capacita' di produrre,
attraverso un processo enzimatico con fermentazione,
Acido Lattico dai carboidrati.
La forma liquida viene
ottenuta dopo un processo di fermentazione,
concentrazione e centrifugazione delle
cellule per garantire
la massima resa dei fermenti.
PROMEMORIA:
quando le
feci NON galleggiano
nel
W.C.
significa che vi sono oltre al
pH
errato e non adatto nel colon, anche la
mancanza
di
Fermenti
(i vari tipi Bifidus e Ramnosus), quindi
integrare subito con le apposite capsule.
vedi:
Fermenti e batteri autoctoni
Ecco il meccanismo del passaggio dei batteri (microbiota)
dalla madre al neonato, con la nascita attraverso il
canale uterino,
immunizzando
il piccolo appena nato
!
Dott.
Luciano Lozio, video su Intestino e salute
PROBIOTICO:
E' un insieme di batteri VIVI ed ATTIVI (es.
Lactobacilli) che unitamente agli enzimi prodotti
favorisce i processi vitali dell’organismo ospitante (ad
es. gli enzimi prodotti favoriscono la digeribilita'
degli alimenti, migliorano l’assimilazione di
aminoacidi, ecc.).
SIMBIOTICO:
favorisce i processi di simbiosi (scambio reciproco tra
organismi ospite e ospitante).
PREBIOTICO:
mette a disposizione i fattori iniziali indispensabili
all’instaurarsi delle vitali condizioni di crescita
fisiologiche.
MECCANISMO e FUNZIONI nell’EQUILIBRIO
FISIOLOGICO:
1) Ricolonizzazione del tratto intestinale dopo
squilibri gastroenterici a seguito di
vaccinazioni,
farmaci,
specie antibiotici e/o steroidi (vedi Bibliografia).
2) I batteri lattici svolgono un ruolo
fondamentale nella prevenzione delle malattie in genere
e alimentari in particolare: dermatite atopica,
dermatiti aspecifiche, allergie respiratorie ecc.
3) I fermenti lattici, in condizioni di
pH
fisiologico adatto, eliminano la putrefazione
intestinale e migliorano la motilita' come risulta da
sperimentazioni in vivo (animale gram-free).
4) Hanno un ruolo fondamentale, a pH
fisiologico, nella sintesi e nell’utilizzo di alcuni
principi vitaminici importanti per il nostro organismo
quali Vitamine Bl, B2,
B12, PP, K, Acido Pantotenico, Acido Folico, Ferro, Vit.
A, C, O, P ecc.
5) Sono utili, alle adeguate condizioni di pH
intestinale, in tutte le malattie.
PROPRIETa' FARMACOLOGICHE dei BATTERI
LATTICI:
a) Producono Sostanze ad azione inibente nei
confronti di altri microrganismi patogeni mediante la
produzione di batteriocine e sostanze ad azione
antibiotica naturale che proteggono dalle infiammazioni
e/o infezioni sistemiche.
b) Producono sostanze con proprieta' antitumorali
generali, attivano i
macrofagi ad attivita' antitumorale.
c) Presentano attivita' ipocolesterolemizzante.
TOSSICOLOGIA: In sperimentazioni in vivo e in vitro non
e' stata osservata nessuna tossicita'.
Il pH
intestinale e' quindi molto importante che sia quello
ottimale in quanto influenza la composizione
dell'ecosistema batterico sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo.
Il grado di acidita' del tratto gastrointestinale
contribuisce infatti alla colonizzazione batterica di
alcune specie e aiuta alla distribuzione di altre e se
cambia il pH avvengono proliferazioni anomale di funghi
e batteri nocivi.
A sua volta, la composizione della microflora batterica
regola il pH intestinale:
Bifidobatteri e Lattobacilli acidificano l'ambiente
intestinale con la produzione di acidi lattico, acetico
e acidi grassi a catena corta, mentre i batteri
putrefattivi determinano un'alcalizzazione dell'ambiente
intestinale.
Quando subentra la disbiosi
i batteri salutari (tra cui Lactobacillus Acidophilus e
Biphidus) diminuiscono e quelli nocivi (tra cui il
Bacillus Coli) aumentano, altre volte alcuni tipi di
batteri mutano divenendo a loro volta patogeni. Questo
mutamento della flora intestinale rende impossibile la
completa elaborazione dei materiali fecali, si generano
pertanto fermentazioni anomale e putrefazioni che, oltre
a variare la temperatura intestinale, infiammano la
mucosa e per la produzione di tossine da funghi e
batteri nocivi, intossicano l’intestino e quindi tutto
l'organismo e riducono notevolmente le difese
immunitarie; ricordiamo che circa il 70 % della funzione
del sistema immunitario risiede nell’intestino.
I generi
intestinali hanno insieme un’enorme attivita' metabolica.
Essi metabolizzano il cibo, producono vitamine, formano
una barriera che impedisce la penetrazione di particelle
alimentari di grandi dimensioni e di microrganismi.
Inoltre essi svolgono un’azione preventiva sulla
formazione di tumori dell’intestino attraverso la
decomposizione di alcuni cancerogeni come per es. le
nitrosamine.
La flora batterica eubiotica ed autoctona agisce da
"antibiotico naturale" ed ostacola la crescita, le
mutazioni in generi patogeni, attraverso l’occupazione di recettori della
mucosa e la produzione di sostanze batterostatiche e
battericide (lisolecitina, idrogeno solfato,
batteriocini).
I fermenti, soprattutto i
lactobacilli, controllano la
motilita' del canale intestinale (attraverso la
formazione di acidi grassi a catena corta) e hanno anche
una funzione protettrice sulla mucosa urogenitale.
La flora intestinale eubiotica stimola e modula il GALT
(Gut Associated Limphoid Tissue), ossia il tessuto
linfatico associato alla mucosa intestinale che
costituisce circa la meta' dell’intero tessuto linfatico
associato alle mucose (MALT, Mucosal Associated Limphoid
Tissue).
Se consideriamo che tutte le mucose si comportano come
un unico sistema in cui le cellule immunitarie
(linfociti T e B) circolano liberamente, risulta chiaro
come eventi immunologici che si verificano a livello
della mucosa intestinale possono, in varia misura, avere
ripercussioni a carico di altre superfici mucose
dell’organismo.
L’importanza dell’intestino nei processi
di difesa dell’organismo
e' oggi riconosciuta ed esso
viene a ragione considerato come un
vero organo immunitario,
probabilmente il piu' importante.
Fatte queste considerazioni risulta evidente come
le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e e della mucosa intestinale
influenzano la salute, non soltanto
a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi
parte dell'organismo.
Se infatti il colon non e' in condizioni ottimali di
funzionalita', si ha un aumento del tasso di
infiammazione e quindi di produzione di
tossine che
vanno in
circolo e l'assoluta necessita' che altri organi sopperiscano
alla loro eliminazione (organi emuntori).
CONSIDERAZIONI GENERALI:
I) E’ importante tenere in considerazione il
corredo immunologico del paziente, che gioca un ruolo
importante nel determinismo di diverse manifestazioni
patologiche.
2) E’ fondamentale, per l’attecchimento dei
fermenti lattici
una dieta alcalinizzante a base
di crudita' vegetali (frutta e verdura, che nel caso di
colite e/o diarrea sarebbe opportuno assumere sotto
forma di centrifugati od in piccola percentuale cotta,
dato che la flora batterica viene alterata
oltre che dai
vaccini e
dai farmaci,
anche da una dieta troppo acida a base di alimenti soprattutto cotti di origine
animale e cerealicola, ed in special modo da zuccheri e
dolcificanti.
Per potenziare la dieta adatta e' utile associare gli alcalinizzanti naturali
(cibi e bevande adatte).
vedi
acidi-basi
3) La terapia comprende l’uso per lunghi periodi
(min. 45 giorni) per ottenere un risultato ottimale per
efficacia e durata nel tempo. Sono
utili nel periodo autunnale e primaverile anche
in assenza di patologie evidenti.
Buona norma e' utilizzare l'Idro
Colon terapia nel periodo di assunzione dei
fermenti.
4) E’ fondamentale regolarizzare il transito
intestinale senza usare purganti, ma usando prodotti
naturali con l'appropriata alimentazione.
DISBIOSI INTESTINALE ed INTOLLERANZE - ALLERGIE:
E’
indispensabile:
1) Alcalinizzare il sangue correggendo
l’alimentazione.
2) Fornire all’organismo i mattoni che i
fermenti lattici utilizzeranno per la loro riproduzione
3) Fornire all’organismo il corretto
terreno per la
proliferazione fisiologica (fibre) che rendono possibile
crescita e lo sviluppo dei fermenti lattici autoctoni.
4) Fornire un adeguato
apporto qualitativo,
quantitativo di fermenti lattici che giungano
vivi e vitali nell’intestino superando la barriera
gastrica. (utilizzare quindi capsule gastroresistenti)
I
fermenti ostacolano lo sviluppo e la proliferazione dei
microrganismi dannosi (patogeni); evitano anche le
mutazioni batteriche
endogene e favoriscono la scomposizione degli
alimenti, producono enzimi
ed alcune vitamine del complesso B; alleviano e
guariscono le infiammazioni intestinali aiutando la
normalizzazione del
pH
digestivo che DEVE essere leggermente alcalino (non
acido); riducono e/o eliminano l’irritazione della
mucosa intestinale; producono
immunoglobuline (IgA) aumentando le
difese immunitarie,
riducono e/o guariscono le cosiddette “allergie”
, evitano le diarree e le
stipsi,
hanno proprieta' antagoniste ai funghi patogeni (specie
Candida Albicans) anche
se “localizzate” altre parti del corpo; esercitano una
azione regolatrice della pressione sanguigna, per le
sostanze che preparano (es. angiotensina), riducono il
rischio di cancro, per il loro bio antagonismo ai
batteri e funghi patogeni (specie della
Candida Albicans
concausa del
Cancro),
hanno la capacita' di abbassare il colesterolo (cattivo)
nel sangue, per mezzo dell’aumento della sintesi di sali
biliari a partire dal colesterolo stesso, ecc.
I
Fermenti Probiotici NON sono tutti uguali,
perche'
ad ogni tratto dell’apparato digerente occorre uno o piu' tipi di
determinati funghi, batteri ed enzimi.
Anche
nell’ambito della stessa specie batterica alcuni ceppi sono diversi
per vigore ed attivita' probiotica specifica che e' anche legata al
luogo specifico (parte del tubo digerente – dalla bocca, all’ano),
nel quale svolgono la loro normale attivita' probiotica.
L’assunzione
dei probiotici serve per diminuire le reazioni, le
infiammazioni e
quindi le intolleranze a livello delle mucose intestinali.
Per
questa ragione si suggerisce l’assunzione mirata di alcuni
lattobacilli specifici (almeno i ceppi principali, qui
sotto elencati), accettati e
biocompatibili con il
Terreno intestinale ed il
sistema immunitario del
soggetto.
NdR:
Diviene quindi INDISPENSABILE (per TUTTE le
malattie), la loro
assunzione periodica,
per l'elenco vedi qui
Cio'
serve a riordinare la flora autoctona e biovitale
che in TUTTI i malati
e' sempre compromessa piu' o meno intensamente, da sostanze estranee al
metabolismo umano (anche e sopra tutto
farmaci e
Vaccini)
e/o da stress cronico o bevande non salubri e/o dieta
alimentare non idonea al soggetto.
Ricordiamo
a tutti che occorre avvicendare in certi periodi i fermenti, (specie nei
cambi di stagione) anche perche' ognuno di noi e maggiormente i malati,
alteriamo nel corso dell'anno la nostra flora nel tubo digerente; i batteri
sono fotosensibli alla luce solare e ionosensibili nei cambi di stagione
e/o dopo temporali forti e/o luoghi diversi da dove si abita
regolarmente, per cui quando si viaggia, la flora batterica si modifica,
aiutando anche la fuori uscita delle
infiammazioni, che i
medici allopati,
che non capiscono nulla di cio' (perche' non glielo
spiegano all'Universita'....gestite da
BIG PHARMA e
suoi lacche'...), chiamano
influenza
(malattia influenzata dal clima).
Ma
ognuno di noi (per vari problemi, anche determinati dall'eta') puo' avere determinati ceppi che non riescono a risiedere
perennemente nel tubo digerente, per cui e' necessario supplementarli
con appositi integratori in capsule gastroresistenti.
vedi:
I Germi non sono le
cause delle malattie +
Microdiete
+
Alimentazione naturale +
Crudismo
+
Idrocolonterapia
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Infine vi sono i
Batteri
detti "Psicobiotici" - vedi:
Spirito
Cosa sono gli psicobiotici ?
Sono probiotici che alterano la
mente, e i
ricercatori affermano che possono migliorare l’umore,
diminuire l’ansia
e la
depressione
e apportano
molti altri benefici. I probiotici sono microrganismi
vivi che sono simbiotici con i batteri intestinali
positivi e che riescono ad arrivare nell’intestino
integri. Ad esempio i fermenti dello yogurt non sono
considerati probiotici perché muoiono appena entrano in
contatto con i succhi gastrici non sopportandone
l’acidità.
Fino a qualche anno fa era difficile credere che
alterando i batteri nell’intestino, si potesse gestire
meglio lo stress, migliorare
l’umore, e anche curare ansia o depressione. Eppure ci
sono moltissime ricerche scientifiche pubblicate da vari
ricercatori in tutto il mondo che riguardano la
connessione
intestino-cervello e che stanno dimostrando proprio
questo.
Ora
sappiamo che è possibile modificare i batteri
intestinali in modo da influenzare positivamente l’umore
e la funzione del cervello. Uno dei principali modi è
quello di assumere gli psicobiotici.
Gli psicobiotici sono organismi vivi che, se ingeriti in
quantità adeguate, producono un beneficio per la salute
nei pazienti affetti da malattie
psichiatriche.[1] Questa definizione, coniata nel 2013,
è troppo limitante se ci si basa sulla più recente
ricerca che dimostra che non c’è bisogno di avere una
depressione clinica, un disturbo d’ansia, o qualche
altro disturbo psichiatrico affinché gli psicobiotici
influenzino positivamente il cervello.[2] Chi soffre di
stress cronico, depressione, o di ansia ha il potenziale
per beneficiare di questa classe di probiotici.
Come
gli psicobiotici agiscono sul
cervello
1. Uno dei modi per cui questi probiotici “alterano la
mente” è attraverso la loro capacità di produrre
vari composti biologicamente attivi, come i neurotrasmettitori. Diverse
molecole con funzioni neuroattive come l’acido
gamma-amminobutirrico (GABA), la serotonina, le
catecolamine e l’acetilcolina possono essere prodotti
dai batteri intestinali.[3] Quando questi
neurotrasmettitori sono secreti all’interno
dell’intestino, possono attivare cellule all’interno del
rivestimento epiteliale che a loro volta rilasciano
molecole che stimolano la funzionalità cerebrale e
influenzano il comportamento.
2. Una
seconda modalità attraverso cui gli psicobiotici
agiscono sul cervello è esercitando effetti sul sistema
di risposta allo stress del corpo, che coinvolge il
cervello e le ghiandole surrenali.[4] Questo sistema,
noto come asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), diventa
disfunzionale in caso di stress cronico o malattia.
Quando si verifica una disfunzione dell’asse HPA, la
produzione ritmica di cortisolo e di altri ormoni legati
allo stress diventa perturbata. Questo potrebbe svolgere
un ruolo centrale nel provocare disturbi dell’umore e
problemi cognitivi.[5]
3. Un
terzo modo per cui gli psicobiotici possono agire sul
cervello è attraverso la loro azioni
anti-infiammatoria.[6]
I livelli cronicamente elevati di infiammazione in tutto
il corpo e nel cervello sono ormai noti essere una delle
principali cause della depressione e di altri disturbi
dell’umore e cognitivi. Questa infiammazione può
derivare dall’intestino, e alcuni psicobiotici
apportare i loro effetti benefici nel cervello
abbassando l’infiammazione.
Quali
probiotici sono psicobiotici ?
La ricerca sta cominciando a identificare quali
probiotici abbiano effetti sul sistema nervoso e quali
siano questi effetti.
Negli studi effettuati in persone sane, diversi
psicobiotici hanno dimostrato di migliorare l’umore e la
funzione cognitiva e di diminuire i sintomi di stress e
ansia. Alcuni psicobiotici hanno anche dimostrato di
curare la depressione, l’ansia, e altri problemi di
salute mentale e cognitivi nei pazienti con disturbi
psicologici e / o altre condizioni mediche.
Psicobiotici per la
depressione
e l’ansia
E’ stato effettuato uno studio clinico su pazienti con
disturbi depressivi maggiori, in cui alcuni hanno
assunto integratori prebiotici, altri un placebo per
otto settimane.[7] L’integratore prebiotico era
costituito da Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus
casei, Bifidobacterium bifidum (2 miliardi di CFU
ciascuno). Dopo otto settimane, i pazienti che hanno
ricevuto il probiotico avevano diminuito in modo
significativo i punteggi totali sulla Beck Depression
Inventory, un test ampiamente utilizzato per misurare la
gravità della depressione, rispetto ai pazienti che
avevano assunto il placebo. Inoltre, avevano una
significativa diminuzione della infiammazione sistemica
come misurato dal hs-CRP, i livelli di insulina erano
significativamente più bassi, si era ridotta la
resistenza all’insulina, e si era verificato un
significativo aumento di glutatione, un antiossidante.
Altri
psicobiotici hanno conseguenze benefiche sull’umore e
sui sintomi di ansia, ma anche in persone senza questi
disturbi. In uno studio per analizzare i possibili
effetti su ansia, depressione, stress in volontari sani,
è stato utilizzato un probiotico che contiene Lactobacillus
helveticus r0052 e Bifidobacterium longum R0175 (Probio’Stick®),
ed è stato dimostrato che esso aveva alleviato lo
stress psicologico, in particolare la depressione, la
rabbia, l’ostilità, e l’ansia quando assunto per 30
giorni.[8] I ricercatori hanno concluso che L.
helveticus r0052 e B. longum R0175 hanno effetti
psicologici benefici nei soggetti sani. Possono
contribuire a rafforzare l’umore e alleviare l’ansia
nelle persone affette da varie malattie croniche.
Lo
stesso probiotico studiato sopra (Lactobacillus casei
ceppo Shirota) è stato utilizzato in un altro studio
controllato con placebo nei pazienti con sindrome da
stanchezza cronica.[9] I pazienti sono stati divisi in
gruppi in cui uno ha ricevuto 24 miliardi di unità
formanti colonie di Lactobacillus casei, ceppo Shirota e
un altro un placebo al giorno per due mesi. Le persone
che avevano assunto il probiotico avevano una
significativa diminuzione dei sintomi di ansia. Molti
psicobiotici supplementari hanno dimostrato di poter
curare la depressione e l’ansia in studi su animali. Il
Lactobacillus plantarum, ceppo PS128, per esempio, è
noto per l’effetto di aumentare la dopamina e la
serotonina e di diminuire i comportamenti di depressione
nei topi.[10]
Nei topi depressi che sono stati sottoposti a stress
precoce, questo stesso psicobiotico diminuisce il
cortisolo, normalizza il sistema di risposta allo stress
(HPA), e diminuisce la depressione.[11] Sia il Bifidobacterium
longum e sia il Bifidobacterium breve riducono l’ansia e
migliorano le prestazioni nei test cognitivi nei
topi.[12] [13]
Psicobiotici per lo stress
E’ stato anche dimostrato che gli psicobiotici aiutano
le persone e gli animali sottoposti a stress. Una
bevanda di latte fermentato (kefir) contenente il Lactobacillus
casei, ceppo Shirota, ha impedito un aumento di
cortisolo ed ha aumentato i livelli di serotonina negli
studenti di medicina stressati.[14] Inoltre, la bevanda
probiotica ha diminuito i sintomi fisici legati allo
stress come dolore addominale e sintomi del raffreddore.
Gli autori dello studio hanno concluso che l’assunzione
di Lactobacillus casei, ceppo Shirota “può esercitare
effetti benefici per prevenire l’insorgenza di sintomi
fisici nei soggetti sani esposti a situazioni di
stress.”
Il Lactobacillus helveticus NS8 è stato confrontato con
l’SSRI (citalopram) nei ratti con depressione, ansia e
disfunzioni cognitive a causa dello stress
cronico.[15] Il prebiotico ha funzionato meglio del
citalopram nel ridurre l’ansia indotta da stress,
depressione e disfunzioni cognitive. Esso ha abbassato
il cortisolo e riportato i livelli di serotonina e di
altri neurotrasmettitori cerebrali alla normalità.
Altri
probiotici contenenti Lactobacillus helveticus hanno
anche dimostrato, in studi condotti su animali, di poter
ridurre la depressione legata allo stress e all’ansia,
influenzando la serotonina, il cortisolo, e altri
composti neuroattivi.[16]
Ad esempio, il Lactobacillus helveticus r0052 combinato
con il Lactobacillus rhamnosus R0011 ha normalizzato i
comportamenti simili all’ansia e le carenze di
apprendimento e di memoria nei ratti immuno-deficienti
con disfunzioni dell’asse HPA.[17]
Alcuni
prebiotici sono anche psicobiotici ?
I prebiotici possono anche agire come importanti
regolatori dell’umore e della funzione del cervello. I
prebiotici non sono organismi vivi come i probiotici, ma
sono sostanze vegetali che stimolano la proliferazione
dei batteri positivi intestinali.
In un recente studio è stato dimostrato che essi
riducono la secrezione dell’ormone dello stress, il
cortisolo, e migliorano l’elaborazione emotiva in
volontari sani. I partecipanti hanno ricevuto uno dei
due prebiotici (frutto-oligosaccaridi, FOS, o
Bimuno-galactooligosaccharides, B-GOS) oppure un placebo
(maltodestrine) al giorno per tre settimane. I livelli
di cortisolo al mattino erano significativamente più
bassi dopo l’assunzione B-GOS rispetto a chi aveva
assunto il placebo. I partecipanti che avevano assunto
B-GOS hanno anche mostrato aumenti positivi sulla
vigilanza e attenzione, che è un’indicazione che il
prebiotico ha avuto effetti anti-ansia. Nessun effetto è
stato trovato dopo la somministrazione di FOS.[18]
Le
persone con l’intestino
irritabile spesso hanno l’ansia e / o depressione,
condizioni correlate direttamente con la disbiosi e
con la diminuzione dell’attività intestinale e della
diversità microbica.[19] Uno studio ha trovato che una
miscela prebiotica contenente galactooligosaccaride ha
dato benefici sull’ansia nella sindrome dell’intestino
irritabile.[20] Il trattamento giornaliero con questa
miscela per 4 settimane ha ridotto i punteggi di ansia e
ha avuto un notevole impatto positivo sulla qualità
della vita.
Conclusione
Nel complesso, i risultati di questi studi dimostrano
che gli psicobiotici hanno il potenziale di avere un
impatto positivo sulla funzionalità del cervello, sul
miglioramento dell’umore, sul trattamento della
depressione e dell’ansia, e aiutano a gestire lo
stress. I migliori psicobiotici ed i relativi dosaggi
devono ancora essere determinati. In generale sono
raccomandati almeno 10 miliardi di CFU al giorno per la
maggior parte dei probiotici, tra cui gli psicobiotici,
ma possono anche essere utili apporti superiori o
inferiori. Basta fare una prova per almeno un mese prima
di decidere se funzionano o meno.
La chiave della
salute è nel nostro intestino e gli antichi di ogni
tradizione lo sapevano benissimo. Ippocrate, padre della
medicina moderna, ha detto 2400 anni fa: “Tutte
le malattie hanno origine nell’intestino“.
Commento NdR: anche e pur rispettando gli autori
dello studio, precisiamo: non e' che un singolo batterio
influisce sulla psiche, ma e' l'insieme sinergico di
TUTTI i
batteri
autoctoni della flora intestinale, il microbioma,
che permette al soggetto di avere una
psiche / mente lucida ed attenta, senza
distrazioni dai malesseri causati dalle alterazioni
della flora foriera di qualsiasi danni o
ammalamento.
Riferimenti
[1] Dinan TG et al. Psychobiotics: a novel class of
psychotropic. Biol
Psychiatry. 2013 Nov 15;74(10):720-6.
[2] Tillisch K et al. Consumption of fermented milk
product with probiotic modulates brain activity. Gastroenterology.
2013 Jun;144(7):1394-401, 1401.e1-4.
[3] Wall R et al. Bacterial neuroactive compounds
produced by psychobiotics. Adv
Exp Med Biol. 2014;817:221-39.
[4] Ait-Belgnaoui A et al. Probiotic gut effect
prevents the chronic psychological stress-induced brain
activity abnormality in mice. Neurogastroenterol
Motil. 2014 Apr;26(4):510-20.
[5] Stuart Watson and Paul Mackin. HPA axis function
in mood disorders.
Psychiatry Volume 5, Issue 5, 1 May 2006, Pages 166–170
[6] Clin
Ther. 2015 May 1;37(5):984-95.
[7] Nutrition.
2015 Sep 28. pii: S0899-9007(15)00391-3.
[8] Br
J Nutr. 2011 Mar;105(5):755-64.
[9] Gut
Pathog. 2009 Mar 19;1(1):6.
[10] Behav
Brain Res. 2016 Feb 1;298(Pt B):202-9.
[11] Brain
Res. 2015 Nov 24. pii: S0006-8993(15)00862-8.
[12] Neurogastroenterol
Motil. 2014 Nov;26(11):1615-27.
[13] Behav
Brain Res. 2015;287:59-72.
[14] Benef
Microbes. 2015 Dec 21:1-12.
[15] Neuroscience.
2015 Dec 3;310:561-77.
[16] Psychoneuroendocrinology.
2013 Sep;38(9):1738-47.
[17] Am
J Physiol Gastrointest Liver Physiol. 2014 Oct 15;
307(8): G793–G802.
[18] Psychopharmacology
(Berl). 2015; 232(10): 1793–1801.
[19] Neuropsychiatr
Dis Treat. 2015; 11: 715–723.
[20] Aliment
Pharmacol Ther. 2009 Mar 1;29(5):508-18.
Tratto da dionideam.it
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I
Macrofagi
intestinali
umani mostrano un'anima infiammatoria profonda
nonostante l'intensa attività fagocitica e batteriocida
By
Lesley E. Smythies, 1 Marty Sellers, 2 Ronald H.
Clements, 2 Meg Mosteller-Barnum, 1 Gang Meng, 1 William
H. Benjamin, 3 Jan M. Orenstein, 4 e Phillip D.
Smith 1,5
Pubblicato per la prima volta il 3 gennaio 2005
Estratto
I macrofagi intestinali, che si ritiene orchestrino le
risposte infiammatorie della mucosa, hanno ricevuto
scarsa attenzione investigativa rispetto ai macrofagi di
altri tessuti. Qui mostriamo che i macrofagi intestinali
umani non esprimono recettori di risposta innata,
compresi i recettori per LPS (CD14), Fcα (CD89), Fcγ
(CD64, CD32, CD16), CR3 (CD11b / CD18) e CR4 (CD11c /
CD18 ); i recettori del fattore di crescita IL-2 (CD25)
e IL-3 (CD123); e l'integrina LFA-1 (CD11a / CD18).
Inoltre, i macrofagi intestinali residenti non producono
anche citochine proinfiammatorie, tra cui IL-1, IL-6,
IL-10, IL-12, RANTES, TGF-β e TNF-α, in risposta a una
serie di stimoli infiammatori ma mantengono avida
attività fagocitica e batteriocida. Pertanto, i
macrofagi intestinali sono marcatamente distinti nel
fenotipo e nella funzione dei monociti del sangue, anche
se i macrofagi intestinali sono derivati da monociti
del sangue.
Per spiegare questo paradosso, mostriamo che i prodotti
derivati da cellule stromali intestinali riducono
l'espressione dei recettori dei monociti e, attraverso
la produzione di citochine TGF-β, ma non l'attività
fagocitica o batteriocida, provocando il fenotipo e il
profilo funzionale dei macrofagi intestinali.
Questi risultati indicano un meccanismo in cui i
monociti del sangue reclutati nella mucosa intestinale
mantengono avide funzioni di difesa dello scavatore e
dell'ospite ma acquisiscono una profonda "ansia
infiammatoria", promuovendo così l'assenza di
caratteristiche infiammatorie della mucosa intestinale
normale nonostante la stretta vicinanza dei batteri
immunostimolatori. via TGF-β, produzione di citochine ma
non attività fagocitica o batteriocida, che provoca il
fenotipo e il profilo funzionale dei macrofagi
intestinali.
Questi risultati indicano un meccanismo in cui i
monociti del sangue reclutati nella mucosa intestinale
mantengono avide funzioni di difesa dello scavatore e
dell'ospite ma acquisiscono una profonda "ansia
infiammatoria", promuovendo così l'assenza di
caratteristiche infiammatorie della mucosa intestinale
normale nonostante la stretta vicinanza dei batteri
immunostimolatori. via TGF-β, produzione di citochine ma
non attività fagocitica o batteriocida, che provoca il
fenotipo e il profilo funzionale dei macrofagi
intestinali.
Questi risultati indicano un meccanismo in cui i
monociti del sangue reclutati nella mucosa intestinale
mantengono avide funzioni di difesa dello scavatore e
dell'ospite ma acquisiscono una profonda "ansia
infiammatoria", promuovendo così l'assenza di
caratteristiche infiammatorie della mucosa intestinale
normale nonostante la stretta vicinanza dei batteri
immunostimolatori.
Tratto da:
https://www.jci.org/articles/view/19229
-
Macrofagi,
articolo
originale PDF
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BATTERI
PROBIOTICI ed AUTOCTONI
Messa
a punto una nuova
tecnologia avanzata, per l’utilizzo degli integratori
insolubili in acqua, per aumentare la biodisponibilita' e
l’assorbimento di quegli integratori (nutraceutici lipofili).
L’integratore viene ridotto in polveri finissime ed uniformi
(nebulizzate), aditivato con un veicolo lipoidale, essiccato e
confezionato in capsule a base vegetale.
Studi clinici in doppio cieco hanno dimostrato che il prodotto
trattato con questa tecnica viene reso biodisponibile ed
assimilato immediatamente; il sangue analizzato delle persone
coinvolte, riporta in questi studi, un aumento di dieci volte
della sostanza veicolata.
I
Batteri PROBIOTICI ed AUTOCTONI se mantenuti nel nostro
intestino impediscono le mutazioni
e la proliferazione batterica patogena.
L’assunzione giornaliera per periodi da 45 giorni a 90 giorni
di preparati multibatterici, una capsula prima dei pasti (3 al dì),
favorisce il riordino della flora autoctona nell’intestino,
impedendo la genesi di moltissime patologie (se non di tutte).
La professoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio
di microbiologia clinica del Polo universitario Luigi Sacco di
Milano, e' stata coordinatrice di una ricerca effettuata qualche
anno fa, dimostrando la capacita' di alcuni lactobacilli di
ostacolare la crescita e la proliferazione dell’Helicobacter
Pylori.
La ricerca ha indicato anche che l’assunzione di questi
probiotici, ha aiutato l’eliminazione dell’emicrania nei
soggetti cronicamente malati di quella patologia.
Il trattamento preventivo e curativo e' estremamente indicato e
NON ha nessun effetto collaterale ne' possiede controindicazioni
di sorta; puo' essere protratto anche per lunghi periodi (2 o 3
mesi) e per almeno 2 volte l’anno. Oltre i 3 mesi si consiglia
l’assunzione una volta al giorno, sempre prima dei pasti.
L’Helicobacter Pylori risiede facilmente il larghissimi strati
della popolazione mondiale; si stima che circa l’80% della
popolazione dei paesi in via di sviluppo siano positivi al
batterio e questa percentuale scende nel modo occidentale al
50%. La maggior parte di coloro che lamentano cefalee, emicranie
ecc. sono risultati positivi al batterio.
FERMENTI
AUTOCTONI BIOVITALI residenti nell’Intestino:
CFU/GR Colon
Concentrazione totale microbi
|
10 elev 11 - 10
elev 10
|
Batteri
strettamente aerobici o batteri anaerobici facoltativi
|
|
Enterobacteria
Streptococcus
Staphylococcus
Lactobacillus
Fongy
|
10 elev 4 - 10 elev
10
10 elev 5 - 10 elev 10
10 elev 4 - 10 elev 7
10 elev 6 - 10 elev 10
10 elev 2 - 10 elev 6
|
Batteri anaerobici
|
|
Bacteroides
Bifidobacterium
Peptococcus
Clostridium
Fusobacterium
Eubacteria
Veillonellae
|
10 elev 10 - 10
elev 12
10 elev 8 - 10 elev 12
10 elev 8 - 10 elev 12
10 elev 6 - 10 elev 11
10 elev 9 - 10 elev 12
10 elev 9 - 10 elev 12
10 elev 3 - 10 elev 4
|
CFU/GR Ileo
Concentrazione totale microbi
|
10 elev 3 - 10 elev
7
|
Batteri
strettamente aerobici o batteri anaerobici facoltativi
|
|
Enterobacteria
Streptococcus
Staphylococcus
Lactobacillus
Fongy
|
10 elev 2 - 10 elev
5
10 elev 2 - 10 elev 6
10 elev 2 - 10 elev 5
10 elev 2 - 10 elev 5
10 elev 2 - 10 elev 3
|
Batteri anaerobici
|
|
Bacteroides
Bifidobacterium
Peptococcus
Clostridium
Fusobacterium
Eubacteria
Veillonellae
|
10 elev 3 - 10 elev
6
10 elev 3 - 10 elev 7
10 elev 3 - 10 elev 4
10 elev 2 - 10 elev 4
Rari
10 elev 3 - 10 elev 5
10 elev 3 - 10 elev 4
|
CFU/GR Stomaco
Concentrazione totale microbi
|
0 - 10 elev 3
|
Batteri
strettamente aerobici o batteri anaerobici facoltativi
|
|
Enterobacteria
Streptococcus
Staphylococcus
Lactobacillus
Fongy
|
0 - 10 elev 2
0 - 10 elev 3
0 - 10 elev 2
0 - 10 elev 3
0 - 10 elev 2
|
Batteri anaerobici
|
|
Bacteroides
Bifidobacterium
Peptococcus
Clostridium
Fusobacterium
Eubacteria
Veillonellae
|
Rari
Rari
Rari
Rari
Rari
Rari
Rari
|
CFU/GR Digiuno
Concentrazion totale microbi
|
0 - 10 elev 6
|
Batteri
strettamente aerobici o batteri anaerobici facoltativi
|
|
Enterobacteria
Streptococcus
Staphylococcus
Lactobacillus
Fongy
|
0 - 10 elev 3
0 - 10 elev 4
0 - 10 elev 3
0 - 10 elev 4
0 - 10 elev 2
|
Batteri anaerobici
|
|
Bacteroides
Bifidobacterium
Peptococcus
Clostridium
Fusobacterium
Eubacteria
Veillonellae
|
0 - 10 elev 2
0 - 10 elev 3
0 - 10 elev 3
Rari
Rari
Rari
0 - 10 elev 2
|
Tisana
- infuso
rinfrescante e disinfiammante dell’intestino:
1
pugno per ogni erba in circa 1 lt. di acqua * : Menta
selvatica, Rosmarino, Aneto o Finocchio selvatico, Erba
Medica (o Alfa-Alfa), + 10 foglie di NOCE grandezza media +
5 Noci Verdi tagliate a spicchi sottili, con frutto interno
schiacciato, altrimenti, 30/40 g di mallo secco di noci.
Far BOLLIRE per mezz'ora circa, con coperchio sul
recipiente, in 1 lt, circa, di acqua (sorgiva ottima) od
oligominerale o filtrata con argilla, per eliminare cloro ed
altre sostanze chimiche, con acqua di rubinetto, e la
stessa, dopo averla rimescolata piu' volte, fatta decantare
per un minimo di 12 ore !, prima dell’utilizzo per
preparazione tisana).
Ad ogni tazza aggiungere, un cucchiaio di PICCOLO AMARO
SVEDESE a base di acqua vite, aloe vera, mirra. zafferano,
foglie di cassia, rabarbaro radice, curcuma radice, manna,
triaca veneziana, carlina radice, angelica radice.
Bere a temperatura corporea 3 o 4 tazze al giorno con 1 o 2
cucchiai di miele Millefiori Integrale, cioe', miele ricavato
senza trattamenti vari, es. riscaldato per renderlo liquido,
e/o con sostanze per conservarlo tale, ecc. ..
Risultato: Le feci diventano compatte senza odore, quindi
significa che la parete del tubo digerente si
disinfiamma e migliora la
FLORA INTESTINALE.
La macerazione avviene,
utilizzando lo stesso preparato nelle diverse ore della
giornata,o al massimo il giorno successivo.
Per evitare la perdita di aromi e olii essenziali, usare
sempre un coperchio e tegame in terracotta, senza smalto !
* L’acqua sorgiva si puo' conservare solo in recipienti di
terracotta, perche', a contatto con argilla, non perde le sue
proprieta' di magnetizzazione, cioe' , rimane quasi come
quando e' prelevata da sorgente.
*E’
BUONA e curativa, anche l’acqua piovana, sempre se
conservata in recipienti di terracotta (argilla), a Matera
detto “u’ chichm”, perche' non viene meno la dinamizzazione.
By:
ruggierifp@inwind.it
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Le RICERCHE
MOSTRANO un NESSO fra
MICROBIOMA
Intestinale
(intestino) e
CERVELLO
- 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia di miliardi
di microbi che abitano il corpo umano vivono principalmente
nell’intestino, dove ci aiutano a digerire il cibo, a
sintetizzare le vitamine e a difenderci dalle infezioni.
Ora, recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato che la
sua influenza si estende ben oltre l’intestino,
fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10 anni, vari
studi hanno collegato il
microbioma intestinale a una serie di comportamenti
complessi, come umori ed emozioni, appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al mantenimento
della funzionalità cerebrale, ma non solo: potrebbe anche
incidere sul rischio di disturbi psichiatrici e neurologici,
fra cui
ansia,
depressione e
autismo.
Una delle modalità più sorprendenti con cui il microbioma
influisce sul cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in cui il
cervello è più vulnerabile poiché si sta preparando a
rispondere al mondo circostante”, spiega Tracy Baie, docente
di neuroscienze presso la facoltà di veterinaria
dell’Università della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema
microbico della madre si modifica - per esempio a causa di
infezioni, stress o diete - ciò cambierà il micro bioma
intestinale del neonato, e gli effetti possono durare tutta
la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la possibilità che il
microbioma abbia un ruolo nelle malattie neurodegenerative
come l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com :
http://tinyurl.com/kaa2j36
I batteri
autoctoni della flora intestinale sono in grado di
produrre e preparare centinaia di sostanze chiamate
neurotrasmettitori, proprio come fossero un vero e
proprio organo endocrino, migliorando l'immunita'
e la funzionalita' cerebrale e quindi intellettuale !
Commento NdR: ma cio’ puo’ accadere anche e non solo
per i
vaccini (con tutte loro sostante tossiche) che il neonato subisce dai
due, tre mesi in avanti…infatti se una madre ha delle
amalgami
dentali in bocca (contengono
mercurio)
il neonato potra’ subire delle conseguenze anche gravi per i
danni indotti quelle sostanze tossiche.
A conferma ulteriore:
Caro
Massimo Montinari, (medico=curriculum)
i tuoi colleghi polacchi, inglesi e texani hanno pubblicato
un interessante review su Mayo Clin Proc, 2014: 1699-1709.
Marlicz W et al analizzano i dati in letteratura sui farmaci
antinfiammatori non steroidei (NSAIDs) spesso associati agli
inibitori di pompa protonica (IPPs).
In questo studio considerano una meta analisi condotta da
Trelle S et al nel 2011, pubblicata su BMJ, 2011; 342:c7086,
su oltre 116000 pazienti che riporta un aumento di infarti
del miocardio e decessi cardiovascolari, dato che piacerà
sicuramente al dott. Guido Balestra, stroke in questi
pazienti in terapia NSAID selettivi e non selettivi.
Continua QUI
Hepatology. 2016. doi:
10.1002/hep.28572 -
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27028797
Gli autori di uno studio
svolto all'Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno
descritto per la prima volta su Hepatology un
microbiota, l'insieme di microorganismi localizzati
nel tubo digerente e noti in precedenza come f lora
intestinale, associato alla presenza di steatosi
epatica e obesità. Dai risultati emerge che
nell'intestino dei bambini obesi e con fegato grasso
alcune famiglie di batteri (Ruminococcus e Dorea)
sono significativamente più numerose rispetto ai
soggetti sani, mentre altre (Oscillospira) sono poco
rappresentate.
L'associazione tra alterazione della flora
intestinale e obesità apre la strada alla creazione
e alla prescrizione di probiotici personalizzati,
con vantaggi in termini sia di salute sia di costi
sociali. Lo studio è stato reso possibile grazie a
un approccio originale sviluppato dai ricercatori
dell'Unità microbioma umano insieme ai colleghi
dell'Unità di ricerca sulle malattie epatiche:
l'integrazione di una grande quantità di dati
prodotti dalle piattaforme di sequenziamento di
seconda generazione (Next Generation Sequencing) e
dalle piattaforme di spettrometria di massa di cui
sono dotati i laboratori dell'ospedale romano.
Dall'integrazione è stato possibile produrre il
primo modello di microbiota funzionale associato a
casi pediatrici di fegato grasso e obesità.
«Gli studi sul microbiota intestinale sono
fondamentali in pediatria per evidenziare la
correlazione tra profili microbici e metabolici e
principali patologie correlate ad alterazioni
gastrointestinali. Si apre così una nuova medicina
in grado di evidenziare il ruolo delle comunità
microbiche nell'insorgenza e progressione delle
patologie, aspetto fondamentale specie nel periodo
di crescita del bambino, quando si gettano le basi
per lo stato di salute nelle fasi successive della
vita» spiega Lorenza Putignani, responsabile di
parassitologia al Bambino Gesù. E Valerio Nobili,
responsabile dell'Unità di malattie
epato-metaboliche, aggiunge:
«Dallo studio emergono due evidenze importanti: la
prima è che per avere un fegato sano bisogna avere
un intestino sano, popolato da batteri amici;
l'altra è la necessità di una prescrizione di
probiotici più scientifica e mirata, limitando l'uso
indiscriminato delle formulazioni esistenti».
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FERMENTI
LATTICI VIVI
In questi tempo detti tecnologici, nell’era industriale, cresce sempre piu'
il numero di persone malate che dal punto di vista medico ufficiale, vengono
dichiarate incurabili.
In Germania il Prof. Zastrow a Berlino afferma che ……“una specie di
“infezione” ospedaliera trasversale causa la morte di circa 33.000
persone nei nostri ospedali ed altre centinaia di migliaia rimangono
infettate in modo grave ! “
Evidentemente questa medicina ufficiale, detta tecnologica, e' molto carente
in qualche parte della sua pratica medica; essa e' molto avanzata in
chirurgia, infatti in certi casi effettua dei veri e propri miracoli, ma in
quella terapeutica fallisce miseramente e le statistiche ospedaliere di ogni
paese ove essa impera, lo confermano sempre piu'.
Ippocrate ha detto: “il tuo cibo dovrebbe essere la tua medicina e la tua
medicina dovrebbe essere il tuo cibo”…….ma i medici della medicina
ufficiale se ne sono completamente dimenticati.
Le immunodeficienze si sviluppano da carenze nutrizionali e dai
vaccini e
non sono assolutamente curabili con i farmaci; esse richiedono un apporto
nutrizionale specializzato, con
alimenti adatti allo scopo ed integratori
alimentari, per sopperire alle carenze nutrizionali del malato da
immunodeficienza, oltre ad eliminare le sostanze tossiche accumulate per i
processi di malnutrizione o per il fatto che sono state introdotte con i
vaccini.
Dai medici allopati, che non conoscono le eziopatogenesi di quelle malattie,
non ci si puo' aspettare terapie risanatrici, anche perche' raramente un
medico di quella scuola non e' in grado di indicare la giusta
alimentazione
+ integratori adatti, perche' all’Universita' gli hanno insegnato che per
ogni patologia occorre solo un certo tipo di farmaco, mai e poi mai ci si e'
preoccupati di insegnar loro, alimentazione, nutrizione, implementazione
micro alimentare ecc.; quindi essi non conoscono questi sani e naturali
prodotti, ne' il loro corretto utilizzo per le varie patologie.
Gli alimenti biodinamici non vengono prescritti dai medici, ne' si
acquistano in farmacia, le compagnie assicurative non li pagano, cio'
significa che una terapia a base
alimentare +
nutrizionale NON
e' possibile
all’interno della nostra legislazione sanitaria; quindi nessuna vera
tutela da parte dello stato e' possibile, alla faccia ed in barba
dell’art. 32 della Costituzione Italiana che recita: “La repubblica
tutela la salute…….”
Un medico generico tedesco, il dr. Kuhl nel suo libro sui tumori benigni e
maligni, indica gli effetti curativi degli alimenti contenenti acidi
lattici, come ha anche indicato il Prof. Eichholz nel suo libro sugli acidi
lattici: “Milchsaure aus den vegetabili-sche Bereichen”.
Anche il professore berlinese Hoffmann ha studiato gia' nel 1882 i risultati
dell’uso degli acidi lattici anche per disinfettare locali ospedalieri.
Questi fermenti acido lattici sono ottenuti con la fermentazione del pane
con batteri lattici.
Gli ingredienti sono: Acqua, pane integrale di frumento, segale, avena, con
le farine derivanti da grani prodotti in modo biologico, pasta acida, sale,
il tutto lasciato a fermentare per 3 mesi.
L’uomo in particolare si e' nutrito di pane, derivante da cereali
coltivati in modo non industriale con la pasta del pane acidificata
(farina + acqua lasciata ad acidificare per qualche giorno), per centinaia
di migliaia di anni e quindi la flora batterica autoctona e simbionte DEVE
avere come base i fermenti acido lattici di quel tipo di panificazione; il
non avere questo tipo di fermenti significa avere comunque e sicuramente una
flora alterata, specie in presenza di lievito derivante non dai cereali,
come dovrebbe essere, ma dal
luppolo che produce il lievito di
birra) e quindi i lieviti prodotti da quel tipo di base leguminose,
producono nell’intestino lievitazioni quindi fermentazioni anomale, che
alterano la flora autoctona e biovitale, permettendo l’insediamento di
mutazioni batterico fungine, generando Candidosi, quindi anche
immunodepressione e terreno adatto alla somatizzazione nel tempo, di
qualsiasi tipo di patologia.
L’utilizzabilita' della bevanda e' quasi universale ed e' basata sulla
simbiosi degli acidi lattici provenienti dalla fermentazione dei cereali del
pane che operano in modo positivo sui corpi viventi per la ricostituzione
completa della flora batterica autoctona.
La quantita' di batteri lattici contenuti in questo prodotto e' tale da
assicurare la pulizia dell’intero organismo, arrivando ad assicurare anche
e per esempio, maggiore protezione ai raggi solari nei soggetti delicati,
anche ad elevate altitudini (3000 m).
Sulle scottature e' particolarmente benefica; impacchi di un paio di ore, 2
o 3 volte al dì, sulla parte superiore del tronco, hanno evidenziato
facilita' alla guarigione di persone sofferenti di qualsiasi malattie della
pelle.
La posologia parte da 6 cucchiai al dì per arrivare anche ad 1 litro al dì,
della bevanda, a seconda dei casi.
Nella gastrite, questi fermenti con aggiunta dello sciroppo di barbabietola
da zucchero, si hanno notevoli e benefici risultati.
I lieviti acido lattici, per mezzo della mollica del pane a fermentazione
naturale, sono utilizzati anche per pulire per esempio, i capolavori
su tele dipinte e rovinate dal tempo dalle muffe e dai funghi.
La pasta del pane solo qualche 60 anni fa, era ancora utilizzata per la
panificazione ed anche per la medicazione delle ferite, piaghe, escrescenze.
Gli acidi lattici provenienti dalla fermentazione naturale delle farine
integrali e biologiche hanno una capacita' di sterilizzazione superiore a
qualsiasi disinfettante farmacologico oggi conosciuto.
La loro superiorita' e' così pronunciata perche' quelle specie batteriche
non uccidono, ma agiscono in simbiosi con gli organismi viventi.
Quindi il pane a fermentazione biologica con farine prodotte in colture a
coltivazioni biodinamica, rappresenta un’indispensabile apporto alimentare
risanatore e curativo nel senso Ippocratico del termine.
Oggi e' possibile procurarsi la “bevanda del pane” ossia un liquido nel
quale ha fermentato (a pH 2,9) per diversi mesi del pane (preparato come
sopra indicato) e che contiene questi benefici acidi lattici.
1 ml di questa bevanda contiene una colonia in formazione di circa 5 milioni
di lattobacilli, oltre a minerali, vitamine, enzimi, proteine, carboidrati,
fibre, sale, vitamina B1, acido folico (B9), ferro, zinco, fosforo,
magnesio.
Questa loro resistenza agli acidi, permette ai batteri di rimanere in vita
nel tratto gastrointestinale e persino nelle feci, producendo reazione
alcalinizzante nel tubo digerente ed in questo modo i germi
(mutati) cioe' patogeni vengono
eliminati dalle feci; questo processo eterotrofico si protrae per settimane
anche dopo la sospensione dell’assunzione di detta bevanda.
Questi lattobacilli fungono da naturale antibiosi nei confronti di tutti i
tipi di germi patogeni e/o mutageni.
Persino negli allevamenti di animali questi lattobacilli sono consigliati;
basta mescolare questi fermenti al foraggio di cereali che forniscono agli
animali; servono anche in forma liquida, per disinfestare le stalle.
Questi lattobacilli aiutando a riordinare la
flora batterica intestinale
aumentano notevolmente le difese immunitarie di ogni essere che li assume.
Il dr. Tammer ha effettuato ricerche, negli allevamenti di animali, su
mucche e cavalli ottenendo successi insperati.
Gli allevatori di Bad Worrishofen, in Germania, hanno seguito quelle
indicazioni, caldeggiate anche dalle autorita' locali, aggiungendo al
foraggio animale questi fermenti lattici del pane, ottenendo
un’apprezzabile benessere di tutti gli animali.
Il dr. Pahlow ha affermato che questi acidi lattici provenienti dalla
fermentazione dei cereali del pane, con la loro forte resistenza agli
acidi,
dimostrano l’esistenza di batteri non ancora scoperti !
Questa soluzione ha anche altre possibilita' come hanno dimostrato i dr. Schutz e dr. Wostmann che hanno condotto ricerche sulla decomposizione
naturale del gasolio nel terreno contaminato, che e' stato reso nuovamente
salubre dopo la miscelazione della terra con questo liquido e cereali
fermentati. Preparato un cumulo con il terreno miscelato, rimescolato per 2
volte, dopo 3 mesi gli idrocarburi erano disciolti e la terra di nuovo
adatta al suo scopo, generare piante, fiori, frutta ecc.
Persino i laghi, fiumi, stagni, cave, (vedi il lago Cappenberg -
Germania) possono essere bonificati con questo prodotto, per l’apporto
anche di ossigeno che essa produce.
Gli stessi risultati possono essere ottenuti su uomini ed animali.
Il prof. Grossarth-Maticek e' giunto agli stessi risultati utilizzando gli
stessi fermenti, per le influenze stagionali, ottenendo spettacolari
risultati per l’aumento immediato delle difese immunitarie.
lI Prof. Fritz Matzkeis ha studiato le basi e la tollerabilita' della
bevanda a base di fermenti acidolattici, in cui entrano a pieno titolo
l’apporto nutrizionale che e' basato sul bilanciamento fra minerali,
vitamine ed enzimi apportati dalla bevanda, ottenendo velocemente
l’abbassamento del colesterolo LDL e la stabilizzazione di quello HDL.
Oltre a questi studi vi sono anche rapporti molto positivi di medici che
hanno indicato ai loro pazienti l’utilizzo di questa bevanda: il dr.
Worlitschek ed il dr. Knopp.
Gli agenti tossici vengono rimossi dalle cellule ed espulsi dai corpi
attraverso le urine ed i parametri delle sostanze vitali che dovrebbero
essere presenti nel sangue, si stabilizza ai normali valori della perfetta
salute.
Storie con il Vitapan
(fermentazione del Pane)
La signorina V.L. di 28 anni si presentava da
me con grave forma di candida vaginale, la situazione era stata trattata per
circa 2 anni con cortisonici e antibiotici ma non ha avuto nessun risultato
soddisfacente.
V.L. Si presenta alla settimana terapeutica, viene iniziato nei suoi confronti
un programma alimentare adeguato.
Viene fatto assumere ai 3 pasti 125 cc di fermento di pane piu' 50 grammi di
cereali fermentati, V.L. effettua lavande vaginali con pipette ittigatrici.
La lavanda era composta da: 250 cc. di fermento di pane piu' 250 cc di acqua, 1
cucchiaino di bicarbonato di sodio.
Frequenza di lavaggi giornalieri, per tutti i 7 giorni.
Al rientro V.L. non presenta piu' nessuna infezione, ad oggi, a distanza di 2
mesi, effettua 3 applicazioni settimanali locali ed assume la stessa dose per/os
1 volta al giorno.
(Firma
del medico curante)
La
signora L.F. di 76 anni, molto attenta sia all'alimentazione che
all'integrazione nutrizionale, circa un anno e mezzo fa scopre che i suoi dolori
di stomaco sono causati dalla presenza di forti quantita' di Helicobacter e
quindi dal disordine della flora batterica intestinale. Attua
le varie cure mediche
consigliatele, ma i disturbi permangono. Purtroppo senza risultati.
Due mesi fa le consigliai di assumere 1/2 bicchiere di Vitapan due volte
al giorno.
Ora mi telefona che sono scomparsi i disturbi e che le analisi
rilevano il calo, notevole di 80 punti dell'Helicobacter.
(firma
omissis)
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RIORDINO della Flora batterica autoctona significa:
1 -
Prevenire le
infezioni-infiammazioni-
intossicazioni
intestinali, in presenza di
flora batterica SANA e completa, le infiammazioni e le
successive infezioni impediscono le mutazioni dei
batteri e gli eventuali microbi introdotti dall'esterno,
non riescono a moltiplicarsi ed a diffondersi.
2 - Migliorare il transito
intestinale e le
digestioni, contribuendo alla regolare
e migliore funzionalita' dell'apparato digerente, per
contrastare, alitosi, diarree,
stipsi, meteorismo, e
dolori addominali da irritazione della mucosa
intestinale.
3 - Giusta informazione fornita dalle
sostanze vitali, vitamine,
minerali,
enzimi , ecc.
4 -
Disintossicare
fegato,
reni,
pelle e gli eventuali altri organi.
5 - Ridurre il tempo del riscaldamento dei muscoli (per
gli sportivi).
6 - Produrre
immunoglobuline,
anticorpi per rafforzare e virilizzare i villi dell'intestino
tenue ed il sistema
immunitario.
7 - Prevenire tutte le
"malattie",
che come gia' affermato partono tutte da
problemi
intestinali, dovuti agli
errori spirituali
(informazioni sbagliate che determinano
comportamenti
etici errati e quindi creano i
conflitti spirituali irrisolti)..
Prosegue su: Protocollo
della salute
IMPORTANTE: Diviene
quindi INDISPENSABILE (per TUTTE le
malattie), la loro assunzione periodica, senza
dimenticare le altre tecniche naturali collaterali (alimentazione
appropriata -
Crudismo
- ed altri integratori tipo
micro
diete), riordinare
enzimi e
flora batterica
con appositi preparati (capsule) multi batterici a base
di ceppi di fermenti vivi, cioe' micro organismi
simbiotico residenti (autoctoni) non preparati su
basi derivate dal
latte:
Per l'elenco dei principali batteri utili per l'intestino, vedi:
Batteri autoctoni
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I batteri giusti per vivere (più di) cent’anni
Uno studio guidato da ricercatori dell’Alma Mater
con il contributo del Cnr ha analizzato la
popolazione batterica intestinale di 24 soggetti di
età compresa tra i 105 e i 110 anni per cercare di
individuare il segreto della loro longevità. I
risultati sono pubblicati su Current Biology La
composizione del microbiota intestinale – l’insieme
di microrganismi simbionti che a migliaia di
miliardi abitano il nostro intestino – come chiave
per capire il segreto della longevità.
È la scommessa da cui è partita una nuova ricerca
Unibo e Cnr, che con questo obiettivo ha analizzato
la popolazione batterica intestinale di 24
semi-supercentenari (ovvero soggetti di età compresa
tra i 105 ed i 110 anni) della provincia di Bologna,
confrontandola con quella di centenari (99-104
anni), anziani (65-75 anni) e adulti (20-50 anni)
arruolati nella stessa area geografica per limitare
le differenze dovute alle abitudini alimentari e
allo stile di vita.
Lo studio – promosso dal
gruppo di Ecologia microbica della salute del
Dipartimento di farmacia e biotecnologie e dal gruppo di
ricerca per gli studi sull’invecchiamento e la longevità
del Dipartimento di medicina specialistica, diagnostica
e sperimentale dell’Università di Bologna, e con la
partnership dell’Istituto di tecnologie biomediche del
Consiglio nazionale delle ricerche (Itb-Cnr) di Milano –
è stato appena pubblicato sulla rivista internazionale
Current Biology (CellPress) ed è il primo al mondo a
studiare il microbiota di soggetti così eccezionalmente
longevi, consentendo di gettare nuova luce sul ruolo dei
batteri intestinali nella longevità.
“La longevità – spiega la
ricercatrice Unibo, Elena Biagi - è un tratto complesso
in cui giocano un ruolo chiave la genetica, l’ambiente e
il caso. Influenzando molteplici aspetti della
fisiologia umana, come il corretto funzionamento del
sistema immunitario e del metabolismo energetico, il
microbiota intestinale può rappresentare un tassello
importante nel definire come e quanto un essere umano
può invecchiare mantenendosi in buona salute”.
Dalla ricerca effettuata,
infatti, è emersa l’esistenza di un 'core microbiota'
(una sorta di porzione 'fissa' dell’ecosistema in
termini di composizione), costituito principalmente da
specie simbionti (prevalentemente appartenenti alle
famiglie Ruminococcaceae, Lachnospiraceae e
Bacteroidaceae) generalmente associate ad uno stato di
salute e produttrici di molecole estremamente importanti
per il nostro organismo come gli acidi grassi a corta
catena.
L’abbondanza cumulativa di
queste specie all’interno del microbiota intestinale
diminuisce però con l’avanzare dell’età, favorendo la
progressiva proliferazione di specie sub-dominanti e
opportunisti pro-infiammatori, presenti in bassa
percentuale nei giovani adulti.
L’invecchiamento è
caratterizzato, inoltre, da cambiamenti nei rapporti di
co-occorrenza tra le specie microbiche non appartenenti
al 'core', cioè nella frequenza con cui due specie
appaiono insieme nel microbiota intestinale di un
individuo.
“Queste caratteristiche”,
continua Marco Severgnini, ricercatore dell’Itb-Cnr,
“tipiche di un ecosistema associato ad un organismo che
invecchia, si mantengono nel microbiota intestinale di
individui longevi ed estremamente longevi. Allo stesso
tempo però, il microbiota intestinale dei
semi-supercentenari mostra i segni di una parallela
proliferazione di microrganismi antinfiammatori,
immunomodulanti e promotori della salute dell’epitelio
intestinale, come Bifidobacterium e Akkermansia”.
È stato inoltre rilevato nei
semi-supercentenari, un aumento nell’abbondanza di
batteri appartenenti alla famiglia Christensenellaceae,
un gruppo batterico recentemente salito all’attenzione
della ricerca nel campo del microbiota intestinale, in
quanto associato ad uno stato di salute e identificato
come la componente del microbiota maggiormente
influenzata dal patrimonio genetico dell’ospite.
In assenza di studi
longitudinali - estremamente difficili da realizzare nel
campo della ricerca sulla longevità umana - non è
possibile sapere se queste particolari caratteristiche
del microbiota intestinale di individui così
eccezionalmente longevi sono legate al loro passato
stile di vita e, soprattutto, se erano già presenti in
giovane età o se, al contrario, sono un tratto acquisito
durante l’invecchiamento soltanto dai soggetti che
riescono a vivere più a lungo degli altri. Si può però
ipotizzare che la maggiore abbondanza di
Christensenellaceae, associata all’osservato aumento di
bifidobatteri e Akkermansia, costituisca una sorta di
'firma', da ricercare nel microbiota intestinale di
persone particolarmente longeve, e che questa
rappresenti un adattamento dell’ecosistema ai
cambiamenti fisiologici che avvengono con l’avanzare
dell’età, in grado di promuovere la salute e contribuire
al raggiungimento dei limiti estremi dell’aspettativa di
vita umana.
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