INFIAMMAZIONE
e'
conCausa
di TUTTE le "malattie" assieme all'Intossicazione
- vedere anche:
FEBBRE
Definizione
della parola infiammazione o
flogosi: è un meccanismo di difesa non
specifico innato, che costituisce una
risposta protettiva, nervoso immunitaria,
delle cellule
e quindi dei
tessuti colpiti e/o
intossicati,
conseguente all'azione dannosa di agenti
fisici, chimici e/o biologici, il cui
obiettivo finale è l'eliminazione della
causa iniziale di danno cellulare o
tissutale, nonché
avviare il processo riparativo di
disintossicazione, di disinfiammazione,
quindi l'infiammazione è l'arte di
ripararci: mediante questo processo
ripariamo i tessuti danneggiati da agenti
stressogeni, esogeni ed endogeni. Noi siamo
sani solo quando siamo capaci di riparare i
danni che l'ambiente esterno od interno ci
provoca.
Per infiammazione o flogosi, si intende
l'insieme delle modificazioni che si
verificano in un distretto dell'organismo
colpito da un danno di intensità tale da non
incidere sulla vitalità di tutte le
cellule di
quel distretto. Il danno è provocato da:
agenti fisici (traumi, calore), agenti
chimici (acidi ecc.),
agenti tossici anche vaccinali e
da agenti di
natura biologica (batteri,
virus vaccinali
e non, ecc.).
La risposta al danno è data dalle cellule
che sono sopravvissute all'azione di esso.
L'infiammazione è una reazione
prevalentemente locale.
I sintomi più importanti della flogosi
(cardinali) sono il calor (aumento della
temperatura locale dovuto all'aumentata
vascolarizzazione), tumor (gonfiore
determinato dalla formazione dell'essudato),
rubor (arrossamento legato all'iperemia
attiva), dolor (indolenzimento
provocato dalla compressione e dall'intensa
stimolazione delle terminazioni sensitive da
parte dell'agente infiammatorio e dei
componenti dell'essudato) e la functio laesa
(compromissione funzionale della zona
colpita).
Oltre all'infiammazione acuta per l'inizio
brusco e la risoluzione rapida o anche
angioflogosi per la prevalenza
dei fenomeni vascolo-ematici suddetti,
esiste anche l'infiammazione cronica di
maggiore durata detta istoflogosi per la
netta prevalenza dei fenomeni tissutali,
causati dalla migrazione nei tessuti di
cellule mononucleate del sangue (monociti e
linfociti), su quelli vascolo-ematici che
possono in tal caso essere anche del tutto
assenti.
Prima di continuare, vi invito a leggere
con attenzione questa pagina che spiega e
cita il
sistema immunitario in situazione di Anergia
Sindrome della permeabilita'
intestinale ed autismo
-
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora
intestinale essendo una sostanza altamente tossica
-
Microbioma,
omeostasi, stress ossidativo, mutazioni DNA, danni da
farmaci e VACCINI
https://telegra.ph/Una-generazione-addormentata-Narcolessia-in-adolescenti-e-giovani-adulti-11-10
il tutto provocato
dai
Vaccini !
La
Memoria
delle cellule staminali, di lesioni, traumi, ferite,
intossicazioni (anche da
farmaci e
Vaccini),
infiammazioni e loro ruolo nella salute/ammalamento....
Individuato un
codice tridimensionale del DNA: è una
struttura a forma di fiore e l’Allarmina
è la proteina che lo protegge
– 22/01/2020
Grazie a un approccio sperimentale
innovativo sviluppato da un gruppo di
scienziati diretto da Marco
Foiani all’IFOM e
all’Università degli Studi di Milano, è
stato identificato per la prima volta nella
sua complessità un codice inedito del DNA:
si tratta di una configurazione simile a un
fiore, con alla base particolari strutture
di DNA cruciformi. Inoltre i ricercatori
hanno stabilito che la proteina
allarmina
(chiamata anche HMGB1) - NdR:
che è il codice/segnale dell'Infiammazione)
stabilizza questa configurazione, e la
protegge dallo stress meccanico durante la
replicazione del DNA, stress che potrebbe
danneggiare i cromosomi e portare
all’insorgenza di tumori. La ricerca,
condotta con un approccio
bioinformatico e
matematico e pubblicata oggi sull’autorevole
rivista Nature, segna un significativo
avanzamento nella comprensione del codice
della vita, contribuendo a chiarire le basi
molecolari dei processi di riparazione e
duplicazione del DNA e del meccanismo di
protezione dal cancro
Continua QUI
MICROBIOMA ed INFIAMMAZIONE "la madre di
qualsiasi ammalamento"
La risposta infiammatoria è gestita dal
microbiota in base alla sua “forza”, ovvero
alla sua biodiversità dei ceppi batterici.
Se è debole, perche' alterato da
farmaci o Vaccini, allora si cade in
quella che si definisce anche se
impropriamente, "infiammazione cronica",
tipo
ASIA, dove e' capace di produrre le
prime citochine pro-infiammatorie, ma
produce anche citochine anti-infiammatorie
diverse da quelle capaci di ricostruire i
tessuti
intossicati, sperando queste ultime
siano a sufficienza per ricostruire assieme
ai batteri i tessuti danneggiati, dai danni
subiti dalle
tossine di farmaci e Vaccini.
Non è un caso che l’infiammazione cronica
sia stata definita la “madre delle
patologie”.
vedi: Riazi K, Galic MA, Pittman QJ.
Contributions of peripheral inflammation to
seizure susceptibility: cytokines 7 and
brain excitability. Epilepsy Res. 2010
Mar;89(1):34-42.
Commento
NdR: l'alterazione del
microbioma e' indotta
dalle alterazioni del pH digestivo
nell'intestino, in quanto il normale e sano
microbioma, sopravvive solo a determinati
pH che possono leggermente variare nel
tubo digerente fra tenue e colon, in
funzione anche e non solo delle
vaccinazioni, della vitamina K1 iniettata
alla nascita, costringendo i batteri del
microbioma a mutare forma e quindi funzioni,
da salubri ad in-salubri, con tutte le
conseguenze del caso.
Sistema
immunitario e deregolamentazione
gastrointestinale legata all'autismo
- 17/04/2018 UC Davis Davis MIND
Institute ricerca trova che l'aumento dell'infiammazione
può essere il colpevole
I ricercatori dell'UC
Davis MIND Institute hanno scoperto che i
bambini con disturbi dello spettro autistico
(ASD) hanno ridotto la regolazione del sistema
immunitario, così come i cambiamenti nel loro
microbiota
intestinale. La deregolamentazione
immunitaria sembra facilitare l'aumento
dell'infiammazione e può essere collegata ai
problemi gastrointestinali così spesso
riscontrati dai bambini con ASD. La ricerca è
stata pubblicata sulla rivista Brain, Behavior,
e Immunity.
"...alcuni bambini con
ASD hanno questa diminuzione delle citochine
regolatorie, che li lascia più inclini
all'infiammazione," ha detto Destanie Rose, uno
studente laureato nel laboratorio di Paul
Ashwood e primo autore sulla carta. "Questa
aumentata
infiammazione può manifestarsi come
sintomi gastrointestinali,
allergie,
asma
o
qualche altra forma".
Mentre gli studi
precedenti e l'esperienza clinica hanno
dimostrato che molti bambini con ASD hanno
problemi intestinali, le cause sono state
"misteriose", (NdR: meglio dire
non volutamente ricercate, perche' avrebbero
messo in luce i
veri e
gravi danni dei vaccini e della Vitamina K1
sintetica, inoculata il giorno della
nascita...), per meglio illuminare il problema,
Ashwood, autore senior e professore del
dipartimento di microbiologia medica e
immunologia e colleghi ha studiato 103 bambini,
tra 3 e 12, separati in quattro gruppi: bambini
con ASD con e senza sintomi GI, e tipicamente
sviluppando bambini con e senza sintomi GI.
I ricercatori hanno
analizzato campioni di sangue e feci per
valutare sia la risposta immunitaria che la
composizione microbica. I bambini con
problemi di ASD e GI hanno mostrato una serie di
distinzioni. Avevano livelli più elevati di
citochine infiammatorie, come IL-5, IL-15 e
IL-17, rispetto ai bambini con ASD senza sintomi
GI.
I bambini con ASD/GI
avevano anche livelli più bassi della proteina
TGFβ1, responsabile della regolazione della
risposta immunitaria. Inoltre, il gruppo aveva
livelli più elevati di zonulina proteica, che
regola le giunzioni cellulari nel tratto
gastrointestinale, influenzando la permeabilità
intestinale.
Lo studio ha anche
trovato distinzione nel microbioma tra bambini
con sintomi ASD e GI e bambini con problemi
gastrointestinali. Questi risultati illuminano
la fisiologia e rappresentano un primo passo
verso la definizione di causa ed effetto.
"Questo lavoro apre
nuove strade interessanti per determinare come
il
microbioma può guidare la risposta
immunitaria della mucosa in ASD o se
l'attivazione immunitaria guida i cambiamenti
del
microbioma", ha detto Ashwood. "Al momento
non lo sappiamo". (NdR:
meglio dire non lo ricerchiamo....altrimenti
cade il
mito
dei vaccini...)
Un'altra domanda a cui
si dovrà rispondere è il rapporto tra i sintomi
gastrointestinali dei bambini e i loro
comportamenti.
"I bambini con ASD con
aumentata
infiammazione sono spesso quelli che
presentano i comportamenti più gravi", ha detto
Ashwood. "Questa attivazione immunitaria non
aiuta questi bambini. Potrebbe non causare
l'autismo - non lo sappiamo ancora - ma
certamente sta peggiorando le cose".
I risultati sul TGFβ1
possono essere i più intriganti. La proteina è
stata deregolamentata in entrambi i gruppi ASD,
suggerendo che i bambini che non presentano
sintomi GI possono soffrire di altre condizioni
infiammatorie.
"È significativo che
l'aspetto regolatorio del sistema immunitario
sia diminuito, il che li mette a rischio di
infiammazione", ha detto Rose. "Molti studi
indicano diversi tipi di
infiammazione, e penso che questo tipo di
riassume il motivo per cui tutti gli altri
risultati possono essere veri allo stesso
tempo".
Inoltre, il TGFβ1
gioca un ruolo nello sviluppo neurologico e può
costituire un potenziale collegamento tra la
deregolamentazione immunitaria e i
sintomi neurologici. Gli autori avvertono
che deve essere fatto molto di più per
stuzzicare queste relazioni.
Lo studio potrebbe
comunque fornire indizi per lo sviluppo di
potenziali trattamenti per mitigare l'IG e altri
sintomi infiammatori associati all'ASD.
"È un passo verso la
comprensione delle co-morbilità che sono
presenti in almeno la metà dei bambini con ASD,
e per capire quale di questi bambini può
rispondere bene a certi tipi di terapie", ha
detto Ashwood. "Anche se è ancora presto, questo
lavoro suggerisce che dobbiamo trovare modi per
alleviare l'infiammazione
per aiutare questi bambini".
Altri autori includono
Houa Yang, Milo Careaga, Heather K. Hughes,
Kathy Angkustsiri Melissa Rose, Irva
Hertz-Picciotto, Judy Van de Water e Robin L.
Hansen all'UC Davis; Gloria Serena, Craig
Sturgeon e Alessio Fasano al Mass General
Hospital for Children; e Bing Ma e Jacques Ravel
all'Università del Maryland.
Questo lavoro è stato
finanziato dalla Autism Speaks Foundation
(sovvenzione 7567), dagli Istituti Nazionali
della Salute (R21HD086669, R21ES025560,
R01ES015359, P30ES23513, U54HD079125,
UL1TR001860, R01DK048373 e P01ES01121269), dalla
Jane Botsford Johnson Foundation, dalla Jonty
Foundation e dalla Peter Emch Foundation.
Presso l'UC Davis MIND
Institute, scienziati di fama mondiale si
impegnano in una ricerca interdisciplinare e
collaborativa per trovare le cause e sviluppare
trattamenti e cure per l'autismo, il disturbo da
deficit di attenzione e iperattività (ADHD), la
sindrome X fragile, la sindrome da delezione
22q11.2, la sindrome di Down e altri disturbi
dello sviluppo neurologico.
Tratto da:
http://www.ucdmc.ucdavis.edu/publish/news/newsroom/12807
Commento
NdR: i Vaccini scatenano queste forti
infiammazioni (ASIA), meglio sarebbe NON far
scatenarle,
quindi NON vaccinare quei poveri bambini,
invece di curare la loro infiammazione, prima
eliminiamo la causa.....ma
Big Pharma non vuole...
Vaccino
per l'infiammazione in “fabbricazione”
- 01/08/2019 By Kate Raines
Christopher Lowry,
PhD ed un team di ricercatori
dell'Università del Colorado a Boulder
stanno lavorando ad un vaccino per prevenire
le malattie mentali indotte
dall'infiammazione.
Gli scienziati
stanno lavorando con il Mycobacterium
vaccae, batteri presenti nel suolo, che ha
dimostrato proprietà antinfiammatorie in
soggetti animali.
La U.S.
Food and Drug Administration non ha
ancora approvato studi sull'uomo, ma il Dr.
Lowry spera di creare un vaccino per i
problemi di salute mentale indotti
dall'infiammazione.
Un certo numero di
questioni neuropsichiatriche sono state
collegate alla vaccinazione.
Uno studio pilota
condotto da scienziati della Yale University
e della Pennsylvania State University, per
esempio, ha dimostrato che i bambini che
hanno ricevuto un vaccino antinfluenzale
hanno un rischio maggiore dell'80% di essere
diagnosticati con un disturbo alimentare,
entro tre mesi rispetto ai controlli non
vaccinati. Il rischio per un disturbo
ossessivo-compulsivo era dal 23 al 27 per
cento più alto tre a 12 mesi dopo la
vaccinazione.
La
vaccinazione produce infiammazione per sua
natura intrinseca.
L'idea di una
vaccinazione contro l'infiammazione può
incontrare delle sfide, in quanto la
vaccinazione dipende dall'induzione di una
reazione infiammatoria come meccanismo
d'azione.
Come spiegato
dalla nefrologa Suzanne Humphries, MD, "Un
vaccino per definizione, causa
un'infiammazione cronica ripetuta a
intervalli di tempo prestabiliti. I vaccini
sono progettati per creare un'infiammazione
periferica..... "
La risposta
infiammatoria stessa, è cruciale per
qualsiasi risposta immunitaria, sia che si
tratti di un innesco naturale come un agente
infettivo, una sfida antigenica, un fattore
di stress fisico o una vaccinazione. È
l'infiammazione che segnala l'arrivo di
"operatori" del sistema immunitario nella
zona di infezione o danno, come indicato dai
cinque "segni cardinali" dell'infiammazione:
rossore, calore, dolore, gonfiore e perdita
di funzione. E quando la normale e sana
risposta infiammatoria non si ritira, una
volta che la minaccia è stata neutralizzata,
che l'infiammazione può diventare cronica, (NdR:
perche non e' stata completamente
neutralizzata, in quanto le sostanze
irritanti ed infiammatorie, non sono state
completamente eliminate dall'organismo, ma
immagazzinate ad esempio nei grassi, ed
agendo quindi perennemente nel tempo
cronicizzando lo stato di infiammazione:
ASIA, fino alla morte), causando una
qualsiasi delle oltre 100 potenziali
malattie autoimmuni, tra
cui lupus, artrite reumatoide, psoriasi,
malattia di Crohn e fibromialgia, per
citarne solo alcune. Inoltre la
vaccinazione di pazienti con malattie
infiammatorie immuno-mediate (IMID) può
essere problematica (NdR:
che puo' essere anche scatenata da
Vitamina K1 sintetica e/o da vaccini
precedenti). Tipicamente, le terapie
antinfiammatorie non solo attenuano la
reazione infiammatoria necessaria per una
risposta vaccinale, ma aumentano anche la
probabilità che i pazienti sviluppino
malattie infettive.
Secondo
l'immunologo e ricercatore sul diabete,
dr.Barthelow Classen, MD, le risposte
infiammatorie generate da vaccinazioni
ripetute, possono produrre e producono
l'infiammazione cronica (ASIA) e il
sovraccarico del sistema immunitario che può
portare ad alcune delle più diffuse
malattie autoimmuni, viste nei bambini
di oggi. Egli aggiunge che la maggior parte
dei pazienti non si rendono nemmeno conto di
essere affetti dagli
effetti negativi dei Vaccini.
"L'infiammazione cronica è un
grave problema di salute negli Stati Uniti e
in tutto il mondo, e tutte le potenziali
cause alla radice dovrebbero essere
pienamente indagate, compresa la
vaccinazione", ha osservato la
giornalista Rishma Parpia in un articolo del
2016 su The Vaccine Reaction.
Proporre che una
malattia mentale mediata dall'infiammazione
(o qualsiasi altro disturbo basato
sull'infiammazione) possa essere prevenuta
con un vaccino progettato per stimolare
un'ulteriore infiammazione è certamente un
concetto interessante che merita uno attento
studio.
Tratto da:
https://thevaccinereaction.org/2019/08/vaccine-for-inflammation-in-the-works/
Commento
NdR: con i vaccini si creano infiammazioni
dette ASIA, che sono infiammazioni che si
cronicizzano SEMPRE, poi si cerca di
inventare un altro vaccino che combatta la
cronica infiammazione creata dai
Vaccini….siamo a posto…
Il concetto del
vaccino e’ il vero problema….NON va
mai usato !..e’ una azione contro
natura….perche’ si SALTANO le normali
barriere immunitarie, iniettando sostanze
tossiche o batteri o parti i essi,
direttamente nel sangue, nella
microcircolazione, generando altri problemi
oltre alla diretta infiammazione scatenata.

NEUROINFIAMMAZIONE
In uno studio di
Theoharis C, Shahrzad Asadi and Arti B
Patel, pubblicato sul “Journal of
Neuroinflammation” 2013, 10:46, [Focal Brain
Inflammation and Autism] viene evidenziato
il ruolo neuroinfiammatorio delle citochine
IL-6, il TNF-alfa e il MCP-1 (Monocyte
Chemotactic Protein-1). In particolare,
nel mRNA, IL-1α, IL-1β, IL-6 e TNF-α sono
dichiaratamente associate all’infiammazione
cerebrale ed al danno ippocampale e
cerebrale nei soggetti portatori di disturbi
dello spettro autistico.
Il dinamismo è
quello dell’attivazione epigenetica dei geni
di suscettibilità e questa è sempre più
invocata per spiegare l’ASD. Abbiamo
dimostrato che il mtDNA è significativamente
aumentato nel siero di bambini autistici
giovani, che hanno anche aumentato
significativamente il livello sierico di NT;
ciò fa attivare i mastociti a secernere il
mtDNA che agisce da patogeno innato in grado
di stimolare i mastociti e altre cellule
immunitarie, passando all’autoinfiammazione.
In molti studi
viene evidenziato come autoimmunità e
infiammazione siano aspetti dello stesso
problema che possono alimentarsi
vicendevolmente.
Sempre con
riferimento allo studio in oggetto, il mtDNA
può causare degenerazione neuronale e un
comportamento alterato. Gli autori
ritengono che l’ASD abbia origine da insulti
perinatali immunitari che, attivando i geni
di suscettibilità ASD, portano
all’encefalite focale. -
Tratto da:
http://autoimmunityreactions.org/2018/01/11/autismo-autoimmunita-neuroinfiammazione/
LA
GLIA O
NEUROGLIA: FINALMENTE UNO
SPIRAGLIO PER COMPRENDERE SINTOMI E MALATTIE
NEUROLOGICHE E PSICHIATRICHE ?
Al fine di
comprendere meglio l’argomento oggetto di
questa seconda parte, è indispensabile
chiarire un concetto fondamentale: le
conoscenze alla base della Neurologia e
della Psichiatria sono inficiate da un
peccato originale che ha portato gli
specialisti di questo settore della Medicina
a interpretare e a curare le malattie
neurologiche e psichiatriche partendo dal
presupposto che le strutture cerebrali siano
“protette” dalle infiammazioni
immuno-mediate a causa dell’assenza, nella
scatola cranica, di un sistema linfatico.
Fino al giorno d’oggi, infatti, le malattie
cerebrali (neurologiche e psichiatriche)
sono affrontate come se non esistesse un
sistema linfatico e, pertanto, sono escluse
terapie e, ancor più grave, non vengono
richiesti test diagnostici finalizzati a
conoscere la provenienza di una
infiammazione immuno-mediata nell’area
cerebrale.
Tuttavia,
recentemente, due ricerche importanti,
entrambi del 2015, hanno dimostrato
l’esistenza di un sistema linfatico
nel
cervello avvalendosi di
esperimenti sugli animali, rivoluzionando il
modo di intendere le malattie
neuro-psichiatriche. Louveau e colleghi,
dell’Università di Virginia, hanno infatti
scoperto l’esistenza di vasi linfatici
funzionali che avvolgono i seni della dura
madre (canali venosi contenuti nello
spessore di due pliche della dura madre
encefalica che drenano il sangue delle
strutture nervose intracraniche alla vena
giugulare interna): sono vasi che esprimono
tutti i marker dei vasi linfatici in grado
di trasportare soluti, fluidi e cellule del
sistema immunitario. Sono inoltre connessi a
linfonodi cervicali profondi. I vasi
linfatici meningei esprimono un pattern di
molecole simile ai vasi linfatici del
diaframma, e sembrano inoltre privi di
valvole linfatiche: i vasi linfatici
meningei presentano caratteristiche tipiche
dei vasi linfatici iniziali. Questo sistema
linfatico presenta caratteri unici: sembra
che parta da entrambi gli occhi e prosegua
fin sopra il bulbo olfattorio prima di
proseguire nei seni adiacenti. I vasi sono
più grandi e complessi a livello del seno
trasverso rispetto al seno sagittale
superiore. Presentano inoltre una
connessione diretta con i linfonodi
cervicali profondi, ma non quelli
superficiali. Quindi questo sistema
rinvenuto potrebbe rappresentare la seconda
fase di drenaggio del liquido interstiziale,
dopo il passaggio per il sistema glinfatico.
A risultati analoghi
sono pervenuti, in modo indipendente,
Aspelund e colleghi di Helsinki, che hanno
osservato come i vasi linfatici siano
relativamente scarsi nelle porzioni
superiori del cranio, mentre la base del
cranio presenta un network molto più fitto e
dotato anche di valvole (poco numerose).
Tutti i dati riportati fanno intendere come
i vasi linfatici siano presenti nella dura
madre e drenino fuori dal cervello
attraverso il foro occipitale alla base del
cranio seguendo il percorso dei vasi
arteriosi e venosi e dei nervi cranici.
Dagli esperimenti condotti hanno visto come
il cervello di fatto possegga diversi
sistemi per gestire il liquido fuoriuscito
dai vasi sanguigni, efficaci anche nel
momento in cui venga asportata la dura
madre.
L’aspetto più
curioso, forse, è che già nel 1787 un
anatomista italiano, Paolo Mascagni, aveva
descritto quello che chiamava “vasi
linfatici nelle meningi e sulle superfici
craniche”, senza che però i suoi dati
riuscissero mai a essere riprodotti. Almeno
sinora. Io, qualche tempo fa, dedicai un
post a tale “strana” omissione da parte
della Medicina.
L’esistenza di un
sistema linfatico a livello cerebrale apre
la porta ad innumerevoli rivalutazioni. Il
cervello era stato sinora considerato
privilegiato dal punto di vista
dell’immunità, o meglio, segregato: la
presenza di linfociti-T è stata sempre
considerata di origine autoimmune, in quanto
si riteneva che – in assenza di una rete
linfatica i linfociti T e gli anticorpi
presenti nel cervello e/o nel liquor fossero
considerati autoctoni. Queste scoperte, per
ora limitate al mondo animale, necessitano
di un’urgente verifica anche nell’uomo,
perché comportano una grande evoluzione
nella neuroimmunologia: la connessione con
la mucosa nasale e con i linfonodi profondi
dimostra infatti che non vi è separazione
con il resto dell’organismo, e che alcune
patologie con una componente
neuroinfiammatoria importante (come Sclerosi
Multipla, Alzheimer) vanno rivalutate.
Proprio il mal funzionamento dei vasi
linfatici meningei potrebbe essere causa di
queste problematiche. La beta amiloide, ad
esempio, è una proteina con risvolti
importanti per la salute dell’organismo. È
coinvolta in diverse forme degenerative
cerebrali, come l’angiopatia amiloide e il
morbo di Alzheimer. Questa proteina
disfunzionale, infatti, ha un ruolo
importante nella distruzione delle sinapsi e
nella regolazione della concentrazione
intracellulare di Calcio, inoltre tende
all’accumulo e alla progressiva aggregazione
che porta alla formazione di placche, la cui
deposizione è associata a processi
infiammatori e degenerativi con lo sviluppo
della complessa sintomatologia delle
malattie sopracitate.
Il fatto che la beta
amiloide si depositi lungo le pareti delle
arterie cerebrali e leptomeningee comporta
l’alterazione della membrana basale ed anche
l’eventuale distruzione delle cellule
muscolari lisce. Nell’Alzheimer, infatti, vi
è una componente legata anche a disfunzioni
di tipo vascolare: ipoperfusione cerebrale,
compromissione della barriera
emato-encefalica, infiltrazione da parte di
cellule infiammatorie, maggior incidenza di
fenomeni emorragici.
La scoperta di un
sistema linfatico cerebrale e dei suoi
inevitabili collegamenti con il sistema
linfatico generale, suggerisce come sia
valida la tesi della causa virale delle
malattie immuno-mediate e fornisce la
spiegazione patogenetica a conferma
dell’ipotesi che un virus, penetrato
attraverso le vie respiratorie e integrato
nel DNA dei linfociti B, possa raggiungere
il cervello attraverso le vie linfatiche del
rinofaringe e drenare nei linfonodi del
collo, in quelli sottomandibolari e in
quelli sovraclaveari. I linfociti B
infettati dal virus, pervenuti nelle aree
cerebrali, subirebbero l’attacco dei
macrofagi e delle linfo-cellule Natural
Killer, creando il danno immuno-mediato alla
mielina o compromettendo il drenaggio della
beta-amiloide o danneggiando i vasi
sanguigni cerebrali. Inoltre, patologie fino
ad oggi inquadrate come originate da
alterazioni non organiche della mente,
potrebbero trovare finalmente una
spiegazione eziopatogenetica infettiva
post-virale ed essere inquadrate come
conseguenze immuno-mediate. Mi riferisco
all'Autismo, alla schizofrenia, alla
depressione, ai disturbi bipolari, alla
paranoia, ai disturbi del comportamento
alimentare, come l’anoressia e la bulimia,
alla big eating syndrome, ai disturbi del
comportamento sessuale, ai disturbi della
personalità ... fino a comprendere tutti
quei sintomi non spiegabili e orfani di
diagnosi quali i formicolii, i disturbi del
sonno, i disturbi motori, i disturbi della
deambulazione, i disturbi della contrazione
muscolare, i disturbi dell’attenzione, della
concentrazione e della memoria, l’ ansia, la
facile irritabilità e a tanti altri sintomi
ancora oggi privi di diagnosi. In presenza
dei sintomi e/o delle malattie descritte,
sarebbe opportuno indagare sulla presenza
cronica dei virus.
Dott.
Giuseppe Trovato - Medico
L'articolo è
pubbicato sulla pagina:
https://www.facebook.com/groups/178307706441481/
Commento NdR: questo commento
e' stato pubblicato sulla pagina sotto
l'articolo del dott. G. Trovato ed attende
una risposta.
Buon articolo
descrittivo del sistema linfatico del
cervello o cerebrale e della sua recente
scoperta ma anche del fatto della
arretratezza della
medicina ufficiale su questo tema....
Però vorrei sapere
perché lei parla solo di
virus
(quali cause delle
infiammazioni cerebrali), che NON sono
fra parentesi, micro organismi, ma sostanze
complesse di Lipidi (capside) contenenti
DNA/Rna, e che sono provenienti da varie
fonti: sopratutto
VACCINI,
stress ossidativo/apoptosi
cellulare/mitocondriale, con generazione
di sostanze virali dette "virus" quindi
autoprodotte, oppure dalla morte dei batteri
autoctoni od eterologhi, che anch'essi
contengono mitocondri con DNA....) e non si
riferisce al fatto che alla base di tutto vi
è questa infiammazione circolante
del corpo, detta in termine tecnico
ASIA, generata soprattutto e fin da
bambini (neonati) dalla somministrazione dei
VACCINI (sostanze
tossiche che generano sempre oltre ad
intossicazione anche infiammazione, che
può rimanere latente anche per
decenni....generando qualsiasi tipo di
"malattia") ?
Quindi i
cosiddetti virus, sono solo concause
terziarie e NON primarie anche e non solo
dei danni cerebrali ".
Spegnere
l'infiammazione nel cervello attraverso la
flora intestinale - 15/06/2018
Uno studio guidato
dal dr. Quintana della Harvard Medical
School di Boston, selezionato dalla
Progressive MS Alliance, mostra come sia
possibile modulare l'infiammazione nel
sistema nervoso attraverso la dieta e
l'azione dei batteri intestinali
Un controllo che
parte dall'intestino e arriva fino al
sistema nervoso centrale. È ciò che mette in
luce un lavoro appena pubblicato sulle
pagine di Nature che mostra come i prodotti
dei batteri intestinali derivati dalla dieta
possono modulare le risposte infiammatorie
nel sistema nervoso centrale. A guidare
lo
studio
è Francisco J. Quintana del Brigham and
Women’s Hospital, Harvard Medical School di
Boston, ricercatore a capo di uno dei tre
progetti
selezionati dal Bando Collaborative Network
della
Progressive MS
Alliance,
alleanza internazionale nata per affrontare
le forme progressive della Sclerosi Multipla
(SM) di cui AISM è membro e fondatore.
Come ricorda Hartmut Wekerle del Max Planck
Institute of Neurobiology e dell'Institute
of Clinical Neuroimmunology (LMU Monaco) in
una
news
pubblicata sullo stesso numero della
rivista, non è la prima volta che i
ricercatori portano in luce un legame tra i
batteri intestinali e il sistema nervoso
centrale. Sono già note infatti alcune vie
molecolari che permettono alle due regioni
di parlarsi (e influenzarsi) a distanza.
Solo lo scorso anno, per esempio, uno studio
realizzato con sostegno di AISM e della sua
Fondazione (FISM) mostrava una correlazione
tra
microbiota
intestinale
e attività del sistema immunitario e della
malattia in persone con
SM
recidivante-remittente.
Oggi lo studio di Quintana e colleghi
aggiunge un pezzo importante alla
comprensione del funzionamento di questo
asse intestino-cervello, aprendo le porte in
futuro a nuove strategie nella lotta contro
le malattie neurodegenerative, specialmente
quelle a base autoimmunitaria e
infiammatoria, come la sclerosi multipla.
Strategie che possano comprendere anche
approcci capaci di influenzare la flora
batterica e di agire così indirettamente
tramite questa sul sistema nervoso centrale.
Lo studio pubblicato su Nature mette in luce
i processi infiammatori che avvengono nel
sistema nervoso centrale e illustra quali
sono i meccanismi in grado di influenzarli.
In particolare i ricercatori si sono
concentrati su una proteina - AHR (aryl
hydrocarbon receptor) già nota in passato
per avere un ruolo immunoregolatorio –
coinvolta nella progressione della
encefalomielite autoimmune (Experimental
autoimmune encephalomyelitis EAE), una
malattia in cui il sistema immunitario
attacca le cellule del sistema nervoso
centrale, utilizzata per questo come modello
sperimentale della sclerosi multipla. AHR è
particolarmente espressa in alcune cellule
della glia, le cellule non neuronali che
costituiscono il sistema nervoso centrale.
Cosa accade se la sua attività viene
bloccata ? Per capirlo i ricercatori
hanno condotto una serie di esperimenti su
modelli animali con EAE, osservando che
quando l'attività di AHR nelle cellule della
microglia è bloccata i sintomi della
malattia peggiorano e il danno neuronale
aumenta. Un processo che, raccontano
Quintana e colleghi, chiama in causa alcuni
mediatori molecolari prodotti dalla
microglia e che possono aiutare ad accendere
o spegnere l'infiammazione agendo a loro
volta sugli astrociti, altre cellule che
compongono la glia. I ricercatori hanno
inoltre osservato che è possibile regolare
l'azione dell'AHR da remoto: attraverso i
metaboliti prodotti a partire dal
triptofano, un amminoacido. Diete ricche di
triptofano riuscivano infatti a migliorare i
sintomi della malattia in topi con EAE, ma
non riuscivano a farlo negli animali in cui
AHR era stata eliminata. Questo perché i
prodotti del triptofano modulano
l'infiammazione attraverso l'azione che
esercitano su questa proteina. Alcuni dei
meccanismi molecolari osservati negli
animali sono stati osservati in parte anche
su campioni cellulari umani, anche
provenienti da persone con SM, aggiungono i
ricercatori. «Quanto abbiamo osservato
porta in luce un aspetto dell'asse
intestino-cervello in cui i prodotti
derivanti dal triptofano assunto attraverso
la dieta e controllati dalla flora
intestinale agiscono direttamente sulla
microglia e gli astrociti presenti nel
sistema nervoso centrale limitando
l'infiammazione e la neurodegenerazione
attraverso l'azione della proteina AHR»,
riassumono gli autori in chiusura del paper.
E questo, azzardano, potrebbe guidare in
futuro lo sviluppo di nuove terapie per la
sclerosi multipla e altre malattie
neurologiche: agendo sui meccanismi
molecolari identificati come target o
modulando le stesse risposte infiammatorie
indirettamente dall'intestino, spiega anche
Wekerle. Come
si augura
anche Alan Thompson, Chair del Scientific
Steering Committee della International
Progressive MS Alliance e decano della
facoltà di Brain Sciences presso lo
University College di Londra: «È
incoraggiante avere questi importanti
risultati preliminari sull'asse
intestino-cervello da uno dei tre
Collaborative Networks lanciati e finanziati
attraverso l'International Progressive MS
Alliance. Questi risultati sono appena
l'inizio di quello che ci aspettiamo come un
grande progresso verso la comprensione dei
meccanismi alla base della malattia e verso
la scoperta di nuovi trattamenti per le
persone che convivono con le forme
progressive della SM».
Microglial control of astrocytes in response
to microbial metabolites. Nature. 2018
May;557(7707):724-728. doi:
10.1038/s41586-018-0119-x. Epub 2018 May 16.
Rothhammer V,
Borucki DM, Tjon EC, Takenaka MC, Chao CC,
Ardura-Fabregat A, de Lima KA,
Gutiérrez-Vázquez C, Hewson P, Staszewski O,
Blain M, Healy L, Neziraj T, Borio M,
Wheeler M, Dragin LL, Laplaud DA, Antel J,
Alvarez JI, Prinz M, Quintana FJ.
Il rapporto tra
una buona alimentazione e un migliore stato
di salute è universalmente riconosciuto. Un
filone di ricerca molto promettente, come
indica anche lo studio che vi abbiamo
illustrato sopra, indaga il ruolo della
flora intestinale nel possibile sviluppo di
patologie autoimmuni come la sclerosi
multipla. Abbiamo affrontato questo
argomento più volte, per esempio
nell'articolo
Microbiota e
sclerosi multipla. Un rapporto tutto da
esplorare
e
in questo studio
finanziato da AISM e la sua Fondazione.
Tratto da: aism.it
Commento
NdR: cosa genera questa
infiammazione
intestinale
ed
alterazione del
microbioma/microbiota?
La vitamina K1 ed
i Vaccini
propinati ai
neonati, ragazzi,
adulti !
ANEMIA dai
VACCINI
Danno ossidativo
mediato dall'alluminio
(anche
dei Vaccini) sul
tessuto nervoso.
I tessuti cerebrali sono
altamente suscettibili al danno ossidativo,
probabilmente a causa dell'elevato consumo di ossigeno
(20% del totale per l'organismo in condizioni di
riposo), della presenza di acidi grassi polinsaturi
abbondanti nelle membrane cellulari, dell'elevato
contenuto di ferro (Fe) e delle basse attività
enzimatiche antiossidanti.
L’alluminio (Al+3) è un minerale con una capacità di
ossido-riduzione relativamente bassa, ma può indurre un
danno ossidativo attraverso molteplici meccanismi. Si
può legare ai fosfolipidi che contengono acidi grassi
polinsaturi irrigidendo le membrane cellulari e
facilitandone la perossidazione, in particolare nel
tessuto cerebrale la mielina è la proteina-lipide più
suscettibile al danno ossidativo mediato dall'alluminio.
L’alluminio può indurre la perossidazione dei lipidi
anche attraverso la reazione di Fenton mediata dal
ferro, la quale provoca la produzione di ROS e la
formazione di Fe+3. Il superossido (O2.-) viene
neutralizzato dall’Al+3 per formare un complesso
Al-O2.-, che aumenta ulteriormente la capacità
ossidativa dell’O2.
- vedi fig. 3:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3404950/pdf/1423-0127-19-51.pdf
L'alluminio causa anche un altro effetto ben noto da
tempo, l'anemia, attraverso la perossidazione della
membrana degli eritrociti (globuli rossi) portando ad
emolisi e attraverso l'inibizione della
sintesi dell'eme.
E' interessante
notare che l'anemia è strettamente associata
allo stato d'infiammazione
cronica (anemia infiammatoria), in
particolare è stato possibile dimostrare che
l'interleuchina-6 (citochina prodotta anche
in conseguenza dell'infiammazione indotta
dall'alluminio adiuvante vaccinale),
l'ormone regolatorio del ferro, l'epcidina e
l'esportatore del ferro, la ferroportina,
interagiscono per causare il sequestro del
ferro nel contesto dell'infiammazione.
Va tenuto presente che mentre l'anemia
severa è associata agli esiti negativi delle
malattie gravi, i modelli sperimentali
suggeriscono che il sequestro del ferro sia
parte di una difesa naturale contro i
patogeni che utilizzano il ferro per la loro
crescita. vedi:
http://www.lescienze.it/news/2014/12/16/news/primati_batteri_conflitto_ferro-2415115/?refresh_ce
-
Arch Biochem Biophys. 1997 Aug
15;344(2):289-94.
Myelin is a preferential target of
aluminum-mediated oxidative damage.
Verstraeten SV1, Golub MS, Keen CL, Oteiza
PI.
-
Med Clin North Am. 2017 Mar;101(2):285-296.
doi: 10.1016/j.mcna.2016.09.005. Epub 2016
Dec 24. Anemia of Inflammation: A Review.
Fraenkel PG1.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5308549/pdf/nihms819021.pdf
-
Comp Biochem Physiol C. 1993
Oct;106(2):285-93.
Hematological effects of aluminum on living
organisms. Zaman K1, Zaman A,
Batcabe J.
https://childrenshealthdefense.org/wp-content/uploads/Giannotta-2018-Vaccines-and-neuroinflammation-.pdf
IMPORTANTE:
OGNI tipo
di
Vaccino
produce
Stress
ossidativo cellulare e
quindi
tissutale
!
Lo Stress Ossidativo cellulare e'
una conseguenza
dell'alterazione del
metabolismo cellulare; esiste
pero' una enorme
variabilita' individuale allo
stress ossidativo cellulare.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
SINTESI
riassuntiva sul
TESSUTO CONNETTIVO LASSO e
processo SOL-GEL
Il tessuto connettivo lasso, che
si origina in seguito al
processo di differenziazione del
mesenchima, è costituito da vari
elementi cellulari (cellule
mesenchimali - indifferenziate e
totipotenti, fibroblasti,
macrofagi, monociti, linfociti,
granulociti ecc.) e dalla
sostanza intercellulare, che
comprende le fibre (reticolari,
collagene ed elastiche) e la
sostanza fondamentale amorfa.
Quest'ultima, detta anche
"matrice amorfa", ha le
proprietà o di una soluzione
colloidale molto viscosa (SOL) o
di un gel fluido (GEL) ed è
costituita di acqua, componenti
di scambio sangue/tessuti
(sodio, potassio, acidi grassi,
proteine ...), sali, vitamine,
ormoni, enzimi e
glicosaminoglicani.
Il tessuto connettivo lasso è
l'unico sistema in contatto
diretto con tutte le cellule
dell'organismo.
Tutti i processi di scambio, tra
capillari e fibre nervose
terminali da una parte e cellule
specifiche di organo dall'altra,
devono avvenire attraverso i
flussi tessutali extracellulari
che fanno parte del tessuto
connettivo.
La configurazione del tessuto
connettivo lasso cambia in
presenza di processi che
alterano le funzioni vitali e
che possono venire innescati da
germi, intossicazioni, ferite,
infezioni, farmaci, specie
Vaccini, disturbi regolatori,
carichi stressogeni (stress
muscolare ad esempio) ...
Il tessuto connettivo lasso
rappresenta, quindi, il primo
sistema di difesa
dell'organismo.
Bene quindi possiamo dire che le
cellule sono come "immerse" nel
tessuto connettivo, quest'ultimo
rappresenta il 20% dell'intero
corpo.
Pero' la configurazione del
tessuto connettivo cambia
nell'arco delle 24h due volte
(da Sol a Gel e viceversa),
questo ovviamente in situazioni
normali.
Questo ovviamente porta a
riempire il connettivo di
rifiuti (tossine) i quali sono
principalmente di origine
cellulare (tossine endogene,
autoprodotte) e il resto sono
virus (proteine virali, anche
quelle ingegnerizzate dei
Vaccini), farmaci, batteri
mutati, metalli pesanti, e chi
più ne ha, più ne metta.
Ovviamente questi ospiti
indesiderati non possono
rimanere nel "deposito" del
connettivo, per questo per circa
12 ore il connettivo presenta le
caratteristiche di una gelatina
molto liquida (fase di SOL)
durante queste ore il connettivo
viene ripulito dal Sist.
Immunitario.
Nelle successive 12 ore la
gelatina da molle, quasi
liquida, diventa più consistente
e si passa alla ricostruzione
del connettivo (fase di GEL).
Ripeto questo meccanismo
funziona in questo modo solo in
condizioni normali e se
mantenuto tale, quindi se ci
fermiamo per un momento a
pensare alla vita che
conduciamo, stress, tossine
alimentari, quelli delle acque,
particolarmente i Vaccini,
farmaci, a cui siamo sottoposti
e esposti, ci rendiamo conto che
facilmente la fase SOL-GEL può
andare in tilt e non svolgere la
sua funzione.....
Ovviamente è così, però si
tratta già di un passaggio
intermedio.
Il primo punto, quello iniziale,
parte dall'intestino in termini
di alimenti, farmaci e
soprattutto vaccini.
Indubbiamente esistono gli
xenobiotici, indubbiamente i
naturali processi organici
stessi creano tossine endogene,
dipendendo però dal tipo di
alimenti, vaccini, farmaci
consumati od utilizzati e dalla
capacità soprattutto a livello
epatico e polmonare di
disintossicare l'organismo.
La prima alterazione immunitaria
avviene nell'intestino, in cui
si può dire che ha sede l'80%
del sistema immunitario.
Il
reale controllo avviene a
livello mitocondriale
(all'interno delle cellule), se
il mitocondrio resta in piena
funzione è difficile che si
realizzino malattie gravi.
A spezzare la funzionalita'
naturale del meccanismo SOL-GEL,
ci pensano vari fattori:
infezioni virali, soprattutto i
Vaccini, traumi, problemi al
sistema linfatico, eccessiva
produzione di tossine endogene
dovuta ad una errata
alimentazione, acque tossiche,
tutti questi fattori portano ad
un aumento di "materiale di
scarto" nel connettivo.
Questa situazione induce il
corpo a prolungare (tramite
l'intervento di alcuni enzimi)
la fase di SOL oltre alle sue
normali 12 ore e protrarla nel
tempo fino a che non si
raggiunge una pulizia adeguata
del connettivo.
A livello somatico avremo una di
quelle tanto fastidiose
Infiammazioni che ci causerà una
bella febbre, risanatrice, se
non la blocchiamo con farmaci
tipo tachipirina, ma la aiutiamo
ad uscire dall'organismo con le
tecniche della medicina
naturale.
Peccato che i farmaci per curare
la febbre inducano una fase di
GEL, quindi una solidificazione
del connettivo, senza che prima
sia stata fatta un adeguata
pulizia.
In pratica le tossine che non
sono state eliminate, rimangono
nel connettivo.
Pensate che ciò avviene ogni
volta che reprimiamo la febbre
con i farmaco.....
Dicevamo, fino a quando SOL e
GEL si alternano in modo
naturale, si ha una pulizia del
connettivo ottimale anche in
caso di infiammazione, la cosa
cambia quando ricorriamo ai
farmaci, progressivamente il
connettivo si "sporca" e nella
successiva fase di GEL (imposta)
le proteine sintetizzate per la
costruzione del connettivo
risulteranno anch'esse
sporche.....
L'AUTISMO
(disturbo
del neuro sviluppo) e non solo questo
sintomo....dopo
SM, Parkinson e Alzheimer è il nuovo
sogno, fiore all'occhiello foraggiato
dall'èlite di
BIG PHARMA, per marchiare le nuove
generazioni che devono piegarsi
all'obbedienza del "pensiero unico" per
ottenere l'automa Uomo.
La verità è che il forzoso e coatto obbligo
di vaccinazione, aumenterà esponenzialmente
il deficit da autismo, perché l'attuale iter
vaccinale sperimentale, funziona in questo
modo: "crei la malattia, e con essa vengono
avviati diversi gruppi di ricerca, deputati
a individuare i danni e le aree del cervello
interessate.
Gli studi regolarmente registrati nelle
cartelle cliniche mediche ospedaliere,
vengono consegnati al
Ministero della Salute, quest'ultimo le
archivia e ne rilascia una copia ai
laboratori internazionali per la ricerca in
chimica farmaceutica, di proprieta' di
Big Pharma....
Quando lo sviluppo del quadro patologico è
completo sulla base di una statistica reale
nota solo agli organismi prescritti, si
procede a perfezionare il farmaco, sia
generico che
vaccinale, su campioni biologici in
vitro presso i laboratori di ingegneria
molecolare e biogenetica, che isolano il
gene mutante riprogettato in modo tale che
il danno genetico sia possibilmente
circoscritto alla sola area del cervello
interessata, escludendo se possibile tutte
le altre menomazioni collaterali, come la
difficoltà di coordinazione articolare,
deambulatoriale, l'istinto di autolesionismo
e molti altri per singolo caso".
Ecco la conclusione di approfondimenti e
studi il cui “nocciolo” è il seguente:
qualsiasi adiuvante, (es. Al =
Alluminio) in particolare, stimola la "degranulazione"
dei
mastociti, con conseguente rilascio di
triptase ed
istamina in primis. Ciò comporta
l'innesco di una reazione
auto-infiammatoria
auto-immune.
Il mastocita è uno dei protagonisti più
importanti della risposta immunitaria e
infiammatoria.
Al suo interno ci sono centinaia di
vescicole che, a propria volta, contengono
svariate sostanze.
Quando il mastocita è chiamato a operare per
fronteggiare un danno tissutale (per esempio
da infezione o da trauma anche vaccinale =
iniezione nei tessuti), queste vescicole si
“degranulano”, rilasciano le loro sostanze e
in tal modo proteggono e curano il tessuto
circostante, favorendone la guarigione.
I segni di questa azione sono il rossore, il
gonfiore, il calore, il dolore e la lesione
funzionale, che nel loro insieme
caratterizzano il processo biochimico noto
come “infiammazione”.
Un processo previsto dalla genetica e che,
se limitato nel tempo e nella dislocazione,
è appunto benefico per l’organismo. Se però
il mastocita si iperattiva, le quantità
rilasciate sono molto superiori al normale e
finiscono per essere dannose:
l’infiammazione e il dolore, da acuti,
divengono cronici, e possono causare tutta
una serie di patologie, fra cui numerose
malattie a carico dell’apparato
uroginecologico e il cosiddetto “dolore
pelvico cronico”.
Quindi i mastociti intervengono nella genesi
delle reazioni allergiche, di
ipersensibilità e anafilattiche (shock
anafilattico).
Vengono oggi considerati gli attivatori
della flogosi acuta. Quando i mastociti
vengono attivati rapidamente secernono il
contenuto dei granuli (degranulazione) e in
più altre sostanze, quali l'ossido
di azoto (NO), un altro vasodilatatore,
i
leucotrieni, che inducono la contrazione
della
muscolatura liscia, intervenendo ad
esempio nella
broncocostrizione, cioè nella crisi
asmatica. Inoltre i mastociti liberano
anche
interleuchine e altre sostanze
chemiotattiche.
Quali sono le sostanze liberate dal
mastocita ?
Quali sono, in particolare, le conseguenze
di un eccesso di
Nerve Growth Factor in prossimità di
fibre nervose del dolore ?
Quali fattori provocano normalmente la
degranulazione del mastocita ?
In quali patologie di interesse ginecologico
è coinvolta l’iperattivazione del mastocita
?
- le principali sostanze liberate dal
mastocita: i mediatori dell’infiammazione
(bradichinina, fattori vasoattivi, istamina,
sostanza P, serotonina), e sostanze
neurotrofiche come il fattore di crescita
dei nervi (Nerve Growth Factor, NGF);
- che cosa accade quando il NGF investe le
fibre del dolore: moltiplicazione delle
terminazioni nervose e loro
superficializzazione, con conseguente
ipersensibilità agli stimoli dolorosi
(iperalgesia) e percezione urente delle
sensazioni tattili (allodinia);
- il progressivo viraggio del dolore da
“nocicettivo” a “neuropatico”;
- come la degranulazione possa essere
innescata da fattori infettivi, meccanici
(fra cui la penetrazione in condizioni di
scarsa lubrificazione e/o di contrattura dei
muscoli perivaginali), fisici, chimici,
ormonali e neurogeni (come lo stress
prolungato);
- le patologie uroginecologiche maggiormente
interessate dall’iperattivazione del
mastocita, e contraddistinte dal dolore
pelvico cronico: endometriosi; malattia
infiammatoria pelvica; vestibolite vulvare e
vulvodinia; sindrome della vescica dolorosa
(sino alla temibile cistite interstiziale);
sindrome del colon irritabile.
Degranulazione dei mastociti
Una volta che i mastociti sono già stati
sensibilizzati contro un
antigene, sulla loro superficie
rimangono, legate ai recettori, le IgE
specifiche per quell'antigene, in questo
modo quando si verifica una seconda
esposizione allo stesso antigene il
riconoscimento è immediato ed avviene la
veloce ed efficace degranulazione
(svuotamento dei granuli citoplasmatici con
fuoriuscita dal corpo cellulare di mediatori
chimici quali istamina e serotonina). È
sufficiente che due IgE contigue contraggano
il legame con l'antigene per scaturire la
risposta biologica dei mastociti.
Vi sono due tipi possibili di degranulazione:
- degranulazione asincrona: è una veloce
esocitosi dei granuli, la reazione dei
mastociti è però contenuta e confinata in un
ambito locale;
- degranulazione anafilattica: in situazioni
patologiche la reazione dei mastociti si
estende fino a diventare generalizzata,
causando lo shock anafilattico, in questo
caso la degranulazione è esplosiva, tutte le
vescicole si fondono tra loro e il loro
contenuto è violentemente espulso al di
fuori della cellula.
Ebbene, con i vaccini a
DNA
ingegnerizzato, raggiungono l'obbiettivo
principe, ovvia la degranulazione, che
avverrà perché sarà impartito l'ordine dal
NOSTRO stesso
DNA.
Il protrarsi della degranulazione dei
mastociti IMPLICA un'alterazione del mtDNA,
ossia del nostro DNA mitocondriale.
vedi: Stimulated Human Mast
Cells Secrete Mitochondrial Components That
Have Autocrine and Paracrine Inflammatory
Actions…
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3524249/
La teoria attuale nella "scienza"
medica allopatica, circa il
funzionamento del corpo umano, prevede che
la respirazione mitocondriale riduca, dopo
una serie di reazioni polienzimatiche,
l'ossigeno biatomico in acqua e che, invece,
la fotosintesi nel cloroplasto ossidi
l'acqua in ossigeno biatomico, una
componente della molecola del glucosio.
TOTALMENTE SMENTITA da:
Nel 1990 il Dr. Herrera Solís, osservando
l’alto contenuto di
melanina sulla retina e intorno al nervo
ottico, durante lo studio di patologie
oculari, pensò che la melanina nel corpo
umano potesse rappresentare l’equivalente,
negli esseri umani, della funzione della
clorofilla.
Scoprì, inoltre, che la melanina ha
la proprietà di dissociare le molecole di
acqua, similmente alla clorofilla, una
scoperta epocale che segnerà una pietra
miliare nella storia del genere umano e
chiamò questa insospettata reazione
FOTOSINTESI UMANA.
La straordinaria scoperta della proprietà
intrinseca della melanina di ossidare
l'acqua e ridurre l'ossigeno manda in
frantumi un paradigma ampiamente diffuso.
Il corpo umano, infatti, è un organismo che
possiede la sorprendente capacità di
sfruttare la luce (fotoni) e l´acqua come sorgente di elettroni
analogamente a ciò che fanno le piante.
Questi fatti mettono necessariamente in
discussione l´intera biologia cellulare e
tutte le scienze che da essa derivano !
Quindi cio' significa che i processi
energetici fisiologici base, di tutti gli
esseri viventi (animali ed umani),
della
BioElettronica in Natura, li produce
la
Melanina (melanociti)
che e' presente ai vari livelli e tipologie,
nei vari tipi di
liquidi corporei, a base di acqua, fin
nelle e dalle
cellule, nei
tessuti biologici, a basse
concentrazioni, ed in certi tessuti, anche
ad alte concentrazioni degli esseri
Viventi, es. principalmente, ma non solo,
come comunemente si dice...:
nella
pelle, nei
capelli e nel tessuto pigmentato che è
posto sotto l'iride,
nel midollo e nella
zona reticularis della
ghiandola surrenale, nello
stria vascularis dell'orecchio interno e
nel pigmento di alcuni tipi di
neuroni situati nel
locus coeruleus, nel
Ponte di Varolio, nel nucleo motore del
nervo vago e nella
substantia nigra del
sistema nervoso centrale, perche' essa
e' presente OVUNQUE, e quindi anche in tutte
le
cellule.
..le
sostanze
tossiche veicolate nei bambini ed adulti, (con
Vitamina K1 e Vaccini) nel e dal sangue (microcircolazione)
quando raggiungono qualsiasi tipo di tessuto, lo intossicano e
quindi la reazione del tessuto e' quella di
infiammarsi
(reazione nervosa) e attraverso l'infiammazione, tentare di
eliminare le sostanze tossiche inoculate, cosa che non avviene
quasi mai !
Un po' di dati di biologia umana:
ad esempio:
il
raffreddore non si passa, ma e' creato dal malato stesso !
perche il suo sangue e' trattenuto nelle viscere (per gli stati
di intossicazione ed infiammazione della mucosa intestinale) e
non circola bene in periferia e quindi il freddo penetra
dentro...
altro esempio dei neonati:
Lo stress respiratorio (spasmi, ecc.) sono la prova provata che
le sostanze tossiche della Vitamina K1, sono penetrate nel
cervello ed hanno inibito la funzionalita' dei tessuti che
riguardano la parte del cervello (in genere cervelletto) che
controlla cuore e respirazione !
I neonati sono a rischio di morte con quelle
inoculazioni !
Ricordate che il 85% dei bambini ha l'itterizia (intossicazione
ed infiammazione del fegato) dopo l'iniezione della
vitamina K1,
oltre ad altri problemi immunitari, questa e' la dimostrazione del meccanismo qui sopra illustrato !
Per riassumere e specificare:
L'infiammazione
è la giusta e normale reazione del corpo per tentare di
eliminare le
tossine introdotte in vari modi, esempio:
Vitamina K1 e Vaccini.... ovviamente se ce la fa...,
altrimenti l'infiammazione
(specie quella dei farmaci citati che si chiama in
termine tecnico
ASIA) rimane nell'intestino
(mucosa
del tubo digerente) più o meno intensa e può recarsi
in qualsiasi parte del corpo generando
sintomi diversi e/o simili nei
vari soggetti vaccinati, che i
medici impreparati chiamano impropriamente "malattie",
quindi NON
esiste MAI nessuna epidemia infettiva, ma
somatizzazione personale...con sintomi simili o diversi
a seconda di quale organo emuntorio (pelle, mucose,
reni, fegato, intestino, ecc.) è utilizzato per tentare
di eliminare tossine ed
infiammazione.
Non esistono
epidemie di nessun tipo e NON ESISTE neppure di
conseguenza,
nessuna immunità di gregge...
I
vaccini sono tossine inoculate per ammalare od
uccidere (SIDS).
QUINDI:
Intossicazione,
Infiammazione (che e' la reazione
nervosa, con o senza febbre, dell'organismo a corpi
estranei, farmaci, Vaccini, sostanze tossiche, con
conseguente irritazioni di
tessuti, in genere
intestinali, salvo caso di traumi nella zona colpita
dal trauma), infezione (che e' la conseguenza di
una diffusa infiammazione in parti del corpo o nella sua
totalita', nella quale subentrano mutazioni endogene
batterico, virali autoindotte dalla disgregazione dei
mitocondri che rilasciano frammenti di DNA che viene
isolato dalla melanina o da proteine lipidiche, formando
i cosiddetti virus,
o proteine eterologhe=estranee),
e
ionizzazione (vedi:
autoionizzazione dell'acqua, ricordiamo che
gli
esseri viventi sono costituiti di acqua al
95%
circa) dei
tessuti investiti dall'aumento
termico, sono condizioni strettamente correlate, negli
organismi viventi, in quanto l'intossicazione genera
sempre infiammazione per reazione bioelettrochimica
nervoso -
immunitaria, e che
consiste in una sequenza
dinamica di fenomeni che si manifestano con una intensa
reazione
vascolare
specie nel
micro circolo), dei
tessuti colpiti e delle
cellule (di qualsiasi
tessuto), con il contemporaneo scatenamento della
reazione
nervosa nei e dei
tessuti intossicati,
nei quali le tossine e
gli eventuali
parassiti (che generano
anch'essi tossine)
vengono a trovarsi +
irritazioni,
cioe' micro ulcerazioni + micro
eccitazioni delle terminazioni nervose, anche e non solo
quelle della mucosa intestinale
o tissutale,
cerebrale,
nervosa, muscolare,
ecc., ed i diversi potenziali
bio
Elettronici (ionizzazione, cioe' alterazioni del
pH,
rH
e
ro')), fra zone intossicate
ed infiammate
e quelle non investite da quei problemi, perche' lo
stress ossidativo (anche mancanza di
ossigeno) cellulare e'
sempre presente in
quei 3 casi; generano i vari
sintomi che i
medici
impreparati della
medicina
ufficiale chiamano impropriamente "malattie"; quindi immediatamente all'intossicazione, per reazione
elettro-chimica ma anche nervosa, si manifesta l'irritazione cioe'
l'infiammazione, con conseguente
alterazione
termica e contemporaneamente si generano
stati di
ionizzazione dei liquidi e dei tissuti, ovvero l'auto ionizzazione
dell'acqua (matrice) dei
tessuti colpiti; ciò significa che per
la guarigione,
esse
vanno trattate
contemporaneamente, per eliminarle
tutte e
TRE dall'organismo)
I
tessuti una volta intossicati, infiammati
e ionizzati, con l'arrivo ed il
concorso di funghi e batteri autoctoni, che cercano, facendo
il possibile (e non sempre ci riescono, nel qual caso
iniziano i sintomi del dolore) di trasformare, accorpare
smembrare le le sostanze intossicanti per poterle eliminare
facilmente, altrimenti si depositano nei lipidi, grassi
dei tessiti, oltre
all'irritazione provocata dai
parassiti, i quali
anch'essi emettono tossine, la reazione dei tessuti
colpiti e' immediatamente avvertita dalle terminazioni
nervose che si eccitano (irritando i
tessuti
nei quali
sono presenti) e quindi nasce ed appare il
dolore, che puo' essere
intestinale o
localizzato altrove e puo'
divenire cronico, se non si eliminano le varie conCause (alimentazione
errata,
Intossicazioni,
e quindi infiammazioni, anche per l'assunzione di
farmaci e
particolarmente l'utilizzo di
VACCINI),
che generano sempre infiammazioni, piu' o meno
intense (Vedi nel commento qui sotto), oltre all'Arnica, anche deionizzando l'organismo intero,
con l'apposita apparecchiatura denominata
Equilibratore
Ionico ed assumendo gli
Omega 3
vegetali
e/o Olio di fegato
di merluzzo.
Un esempio di alcuni dei vari meccanismi che generano
infiammazione:
L'acido
urico quando si accumula nel sangue, precipita
sotto forma di cristalli aghiformi di urato e nei
tessuti molli ed in specie quelli delle articolazioni,
causa infiammazione e dolore; le infiammazioni, lo
ricordiamo, producono anche lesioni alle pareti dei
vasi sanguigni specie alla
microcircolazione, ed il
colesterolo aumenta per poterle riparare.
Un inciso:
Il glucosio (zucchero)
e' un alimento nobile soprattutto per le
cellule nervose,
ma non per le cellule degli altri tessuti, muscoli,
ecc., perche queste ultime si nutrono di lipidi
(grassi).
La vecchiaia e' una perdita della capacita di produrre
la
melanina per mezzo dei Fotoni (vedi
BioElettronica), assieme alla lenta
acidosi
progressiva che si accumula negli anni con la perdita
dei
bicarbonati
(pH basico).
L'infiammazione trasforma i mitocondri in fabbriche di
tossine -
25/09/2016
By Tim Newman - Co-autore principale Dr. Evanna Mills
Imparare a controllare l'infiammazione potrebbe avere
enormi implicazioni per il trattamento di molte
malattie.
Breaking Research scopre come i macrofagi trasformano i
mitocondri in sostanze chimiche tossiche che producono
l'infiammazione
- promotori dell'infiammazione.
Il ruolo dei macrofagi nell'infiammazione è complesso e
di ampio respiro.
L'infiammazione svolge un ruolo significativo in una
serie di gravi condizioni mediche. Gli sforzi per
comprenderla e controllarla sono in corso.
L'infiammazione è il tentativo dell'organismo di
proteggersi da stimoli dannosi. Per esempio, dopo un
colpo al ginocchio, l'infiammazione aiuta a prevenire
ulteriori danni; si è evoluta fino a diventare una parte
essenziale del nostro sistema immunitario.
Tuttavia, durante la malattia, la risposta infiammatoria
può andare storto e causare danni ai tessuti sani; è un
meccanismo potente che deve essere strettamente
controllato.
Per esempio, le malattie infiammatorie intestinali,
l'artrite e lo shock settico comportano tutti alti
livelli di infiammazione scarsamente controllata.
Infatti, l'infiammazione può effettivamente causare
malattie e condizioni, come il raffreddore da fieno, la
parodontite e alcuni tipi di cancro.
Macrofagi e infiammazioni
I macrofagi (che significa "grandi mangiatori") sono un
tipo di globuli bianchi che inghiotte e digerisce
detriti cellulari e sostanze estranee. Queste pattumiere
biologiche maraud all'interno e tra le cellule in tutto
il corpo, distruggendo gli agenti patogeni mentre
vagano.
Accanto al loro gusto per i microbi e altri invasori,
svolgono un ruolo sostanziale nell'orchestrazione della
risposta immunitaria.
I macrofagi stimolano il sistema immunitario e aiutano a
chiamare all'azione quando necessario.
Come parte di questo ruolo, i macrofagi sono noti per
promuovere l'infiammazione. Tuttavia, una volta che è
giunto il momento di fermare la risposta infiammatoria,
essi cambiano ruolo, sopprimendo l'infiammazione e si
impegnano a riparare i tessuti danneggiati.
Un team di scienziati del gruppo di ricerca
sull'infiammazione del Trinity College di Dublino, nella
Repubblica d'Irlanda, ha unito le forze con i
ricercatori della Medical Research Council Mitochondrial
Biology Unit nel Regno Unito.
Queste due istituzioni si sono unite ad altre sette in
tutta Europa per dare un nuovo sguardo al ruolo dei
macrofagi nell'infiammazione.
I ruoli dei mitocondri sono cambiati
I ricercatori hanno scoperto che durante la fase
iniziale della risposta dei macrofagi, le cellule
alterano l'attività dei mitocondri.
I mitocondri sono spesso indicati come la "centrale
elettrica" della cellula. Sono presenti in quasi tutti i
tipi di cellule e generano la maggior parte della
fornitura cellulare di adenosina trifosfato (ATP) - la
fonte primaria di energia chimica nelle cellule.
Durante l'infiammazione, i macrofagi sono stati trovati
per fermare la produzione di energia dei mitocondri e
passare alla produzione di composti tossici che
amplificano ulteriormente l'infiammazione.
"I mitocondri sono ben noti come i principali generatori
di energia nelle nostre cellule, ma abbiamo scoperto che
durante l'infiammazione passano da quel ruolo alla
produzione di prodotti tossici dall'ossigeno utilizzando
un enzima chiamato succinato
deidrogenasi, che promuove ulteriormente
l'infiammazione.
Questo cambiamento nell'attività enzimatica aumenta
specificamente la produzione di specie di ossigeno
reattivo mitocondriale, i cui alti livelli possono
danneggiare le strutture cellulari.
Il succitato enzima deidrogenasi, è coinvolto nel
processo di generazione di energia nei mitocondri, ma
svolge anche un ruolo nella soppressione dei tumori,
rendendolo un enzima di interesse per i ricercatori
medici.
Gli scienziati sperano che queste nuove conoscenze
possano aiutarli a generare interventi che silenziano
questa risposta tossica.
Se può essere controllato in qualche modo, il danno ai
tessuti potrebbe essere minimizzato.
Beth Kelly dice: "Prevenire questo processo trasforma il
macrofago in una cellula antinfiammatoria più benigna,
quindi se riusciamo a trovare un modo di mediare la
risposta dei macrofagi, potremmo essere in grado di
calmare preferibilmente l'infiammazione".
Questa ricerca contribuisce a creare una nuova area di
studio in rapida crescita, nota come immunometabolismo.
Questa specialità esamina l'interfaccia tra il sistema
immunitario e le risposte metaboliche nella malattia;
tra le altre cose, spera di creare una comprensione più
profonda della vasta complessità dell'infiammazione.
L'obiettivo finale dell'immunometabolismo è quello di
progettare nuovi approcci terapeutici che possano
aiutare nel trattamento di malattie difficili da
gestire.
Lo
stress
cronico e lo
Stress Ossidativo
portano all'infiammazione anche cerebrale e quindi anche alla
possibile
perdita di memoria.
Riferimenti
Succinate deidrogenasi supporta la riconversione
metabolica dei mitocondri per guidare i macrofagi
infiammatori,
By Evanna L. Mills et al., Cell, doi: http://dx.doi.org/10.1016/j.cell.2016.08.064,
pubblicato online il 22 settembre 2016, abstract.
Comunicato stampa del Trinity College - 23 settembre
2016
Altro studio interessante:
PLoS One. 2012; 7(12): e49767 - Published
online 2012/12/17. doi: 10.1371/journal.pone.0049767
- PMCID: PMC3524249 - PMID:
23284625
Stimulated Human Mast Cells Secrete Mitochondrial
Components That Have Autocrine and Paracrine
Inflammatory Actions
Bodi Zhang
1, 2, 3
Shahrzad Asadi
1, 4
Zuyi Weng
1, 3
Nikolaos Sismanopoulos
, and
Theoharis C. Theoharides
1, 2, 3, 4, 5, *
Bodi Zhang1: Molecular Immunopharmacology and Drug
Discovery Laboratory, Department of Molecular Physiology
and Pharmacology, Tufts University School of Medicine,
Boston, Massachusetts, United States of America, - 2
Department of Biochemistry, Tufts University School of
Medicine, Boston, Massachusetts, United States of
America, - 3 Sackler School of Graduate Biomedical
Sciences, Tufts University, Boston, Massachusetts,
United States of America,
Shahrzad Asadi1: Molecular Immunopharmacology and Drug
Discovery Laboratory, Department of Molecular Physiology
and Pharmacology, Tufts University School of Medicine,
Boston, Massachusetts, United States of America - 4
Department of Pharmacy, Tufts Medical Center, Boston,
Massachusetts, United States of America,
Zuyi Weng1: Molecular Immunopharmacology and Drug
Discovery Laboratory, Department of Molecular Physiology
and Pharmacology, Tufts University School of Medicine,
Boston, Massachusetts, United States of America - 3
Sackler School of Graduate Biomedical Sciences, Tufts
University, Boston, Massachusetts, United States of
America,
Nikolaos Sismanopoulos1: Molecular Immunopharmacology
and Drug Discovery Laboratory, Department of Molecular
Physiology and Pharmacology, Tufts University School of
Medicine, Boston, Massachusetts, United States of
America,
Theoharis C. Theoharides1: Molecular Immunopharmacology
and Drug Discovery Laboratory, Department of Molecular
Physiology and Pharmacology, Tufts University School of
Medicine, Boston, Massachusetts, United States of
America - 2 Department of Biochemistry, Tufts University
School of Medicine, Boston, Massachusetts, United States
of America - 3 Sackler School of Graduate Biomedical
Sciences, Tufts University, Boston, Massachusetts,
United States of America - 4 Department of Pharmacy,
Tufts Medical Center, Boston, Massachusetts, United
States of America - 5 Department of Internal Medicine,
Tufts University School of Medicine and Tufts Medical
Center, Boston, Massachusetts, United States of America,
Centro di Riferimento Oncologico, IRCCS National Cancer
Institute, Italy,
* E-mail:
[email protected]
This article has been
cited by
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Le cellule dell'albero umano stimolate, secernono
componenti mitocondriali che hanno azioni infiammatorie
autocrine e paracrine
Estratto:
I mastociti sono cellule immunitarie tissutali di
derivazione ematopoietica che partecipano all'immunità
acquisita e innata, nonché all'infiammazione attraverso
il rilascio di molte chemochine e citochine, soprattutto
in risposta alla sostanza peptidica pro-infiammatoria P
(SP). L'infiammazione è fondamentale nella patogenesi di
molte malattie, ma spesso non si conoscono i fattori
scatenanti.
Abbiamo studiato se la stimolazione dei mastociti porta
alla secrezione di componenti mitocondriali e se questi
possono provocare effetti infiammatori autocrini e/o
paracrini. Qui mostriamo che i mastociti umani LAD2
stimolati da IgE/anti-IgE o dallo SP hanno portato alla
secrezione di particelle mitocondriali, mtDNA
mitocondriale (mt) e ATP senza morte cellulare.
Mitocondri purificati da cellule LAD2 e, quando i
mitocondri aggiunti ai mastociti innescano la
degranulazione e il rilascio di istamina, PGD2, IL-8,
TNF e IL-1β. Questo effetto stimolante è parzialmente
inibito da un antagonista del recettore ATP e dal DNAse.
Questi risultati suggeriscono che anche la frazione
proteica mitocondriale può contribuire. I mitocondri
purificati stimolano anche il rilascio di IL-8 e del
fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF) dai
cheratinociti umani in coltura, e il rilascio di VEGF
dalle cellule endoteliali microvascolari primarie umane.
Al fine di studiare se i componenti mitocondriali
possono essere secreti in vivo, abbiamo iniettato nei
ratti per via intraperiotoneale (ip) con il composto
48/80, che imita l'azione di SP. I mastociti peritoneali
degranulati e le particelle mitocondriali sono stati
documentati dalla microscopia elettronica di transizione
al di fuori delle cellule. Abbiamo anche voluto indagare
se i componenti mitocondriali secreti localmente
potevano raggiungere la circolazione sistemica.
Amministrazione ip di mtDNA isolato da cellule LAD2 nei
ratti è stato rilevato nel loro siero entro 4 ore,
indicando che mtDNA extravascolare potrebbe entrare
nella circolazione sistemica.
Secrezione di componenti mitocondriali da parte dei
mastociti vivi stimolati può agire come "autopatogeni"
contribuendo alla patogenesi delle malattie
infiammatorie e può essere utilizzato come bersaglio per
nuovi trattamenti.
Studio completo:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3524249/
Sintesi:
La somministrazione intraperitoneale di mtDNA isolato da
cellule LAD2 nei ratti, è stato rilevato nel loro siero
entro 4 ore, indicando che mtDNA extravascolare potrebbe
entrare nella circolazione sistemica.
La secrezione dei componenti mitocondriali da parte dei
mastociti stimolati può agire come “autopatogeni”
contribuendo alla patogenesi delle malattie
infiammatorie come concausa ulteriore.
vedi anche:
Stress
Ossidativo
Infiammazioni alle vie respiratorie dopo
vaccinazione
Uno studio in vivo su topi ha dimostrato che nel
fegato l'espressione e il metabolismo di 144 geni
coinvolti nell’infiammazione sono stati
significativamente cambiati dopo un giorno dalla
VACCINAZIONE.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21691704
Mol Biol Rep. 2012 Mar; 39 (3): 3225-33. doi: 10.1007 /
s11033-011-1090-x. Epub 2011 21 giu.
Studio in vivo degli effetti del vaccino contro
l'epatite B sull'infiammazione e sull'espressione genica
del metabolismo.
By Hamza H1, Cao J, Li X, Zhao S.
Estratto
Le aziende farmaceutiche di solito eseguono prove di
sicurezza sui vaccini, ma tutti i requisiti
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e delle
farmacopee di farmaci dipendono da test di tossicità
generali e lo studio dell'espressione genica del vaccino
contro l'epatite B non viene eseguito in maniera
rutinaria per testare la qualità del vaccino.
In questo studio abbiamo applicato una nuova tecnica di
analisi dell'espressione genica per rilevare i geni
dell'infiammazione e del metabolismo che potrebbero
essere influenzati dal vaccino epatite B nel fegato del
topo.
I topi sono stati utilizzati e divisi in tre gruppi: il
primo e il secondo gruppo sono stati trattati
rispettivamente con una o due dosi umane di vaccino e il
terzo gruppo è stato utilizzato come controllo.
Un test di microarray ha mostrato che l'espressione di
144 geni nel fegato è stata significativamente cambiata
dopo un giorno di vaccinazione. Sette di questi geni,
che erano legati all'infiammazione ed al metabolismo,
sono stati scelti e confermati da una reazione
quantitativa a reazione a catena di polimerasi a ritorno
(qRT-PCR) in tempo reale a 1, 4 e 7 giorni. Il livello
di espressione di questi geni può essere considerato
come un biomarker per gli effetti del vaccino.
PMID: 21691704 DOI: 10.1007 / s11033-011-1090-x (Indice
per MEDLINE)
IMPORTANTE
considerazione:
Teniamo conto che, per funzionare, ci dicono i produttori
stessi, un vaccino deve
esercitare un’azione
infiammatoria nei riguardi dei
tessuti
e il tessuto del cervello, dal punto di vista dell’essere
pronto ad infiammarsi, non differisce in modo significativo
da qualunque altro tessuto.
Ecco, allora, che all’azione di agente infiammatorio
prevista del vaccino va ad aggiungersi, con
effetti sinergici, a quella reazione nervosa ed immunitaria infiammatoria delle particelle in
quanto corpi estranei.
Va anche tenuto conto di come l’aggressività delle
particelle sia inversamente proporzionale alle loro
dimensioni.
Quelle sufficientemente piccole sono comprensibilmente
più capaci di penetrare nei tessuti, tanto da potersi
insinuare fino al nucleo delle cellule....
INFATTI:
Danni immunitari con i vaccini: in questa
ricerca vi e' la dimostrazione ed evidenza di
autoimmunità indotta dal vaccino e autoimmunità indotta
anche dagli adiuvanti
-
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26275795
Questi meccanismi sono condivisi da diverse condizioni
innescate da coadiuvanti portano alla sindrome
autoimmune / infiammatoria indotta da adiuvanti (sindrome
Asia) dei VACCINI.
ANTICORPI
(contro il corpo) =
ammalamento
Se desiderate ulteriori
conferme sui danni indotti dai vaccini mediante
produzione di autoanticorpi:
"...Come negli esseri umani, l'induzione di
autoanticorpi è possibile in seguito alla vaccinazione
negli animali. Gli autoanticorpi sono più frequentemente
presenti nei cani più vecchi che in quelli più giovani
(Papini et al., 2005).
Di conseguenza, quando i cani anziani vengono vaccinati
e testati per gli autoanticorpi dopo la vaccinazione, è
difficile definire quale sia una conseguenza diretta del
vaccino e cosa si è accumulato durante la vita.
Nel primo studio sperimentale controllato per studiare
la produzione di autoanticorpi dopo la vaccinazione di
routine, i ricercatori hanno arruolato giovani cani che
non erano stati precedentemente vaccinati (Hogenesch et
al., 1999).
Hanno dimostrato che la vaccinazione obbligatoria contro
la rabbia, il virus del cimurro canino e il parvovirus
canino 9 ha provocato la produzione di vari
autoanticorpi..." Cosa significa produzione di
autoanticorpi ?
Vuol dire reazioni e patologie autoimmuni presto e/o
più avanti negli anni.. (Autoantibodies
Induced by Vaccine - Nataša Toplak and Tadej Avcˇin -
Department of Allergology, Rheumatology and Clinical
Immunology, University Children’s Hospital, University
Medical Centre Ljubljana, Ljubljana, Slovenia) - pp
93-102 of "Vaccines and Autoimmunity" by Yehuda
Shoenfeld et al. Wiley Ed. 2015.
Sindrome
infiammatoria chiamata "Asia" scatenata dai
Vaccini
!
ASIA_Sindrome
infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
vedi:
SINDROME INFIAMMATORIA "ASIA"
-
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/20708902/
... ed e' noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo
di sintomi, che i
medici impreparati
allopati chiamano erroneamente "malattie"....e
se questa infiammazione raggiunge le meningi, si chiama
meningite,
se raggiunge la pelle, si chiama
morbillo, e se raggiunge il
cervello ed i
neuroni
si chiama
autismo oppure
SIDS...ecc. a seconda di dove va l'infiammazione la
cosiddetta "malattia"
cambia nome, ma e' sempre la stessa...i vari nomi
servono per spaventare i popoli che ignorano i fatti,
per farli vaccinare !
Neuroinfiammazione con i Vaccini
(ASIA
Ecco le scoperte del
ricercatore israeliano Yehuda Schoenfeld e la sindrome
“ASIA” da lui descritta.
Yehuda Schoenfeld è un medico
israeliano, autorità di fama internazionale nel campo
delle malattie autoimmuni. È docente all’Università di
Tel Aviv e editore di due riviste scientifiche.
Nel 2011 ha descritto la
sindrome cosiddetta “ASIA” ovvero la “sindrome
infiammatoria autoimmune indotta da adiuvanti”.
Si tratta di un disordine autoimmune che viene
“slatentizzato”, in individui geneticamente predisposti,
da adiuvanti quali l’alluminio nei vaccini.
Pubblicazioni scientifiche a
sostegno:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20708902
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24238833
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28741088
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28059022
ASIA e Sjögren’s Syndrome (SS)
Sindrome
infiammatoria/autoimmune, indotta dagli adiuvanti
dei vaccini assieme alla SS
ed
ASIA
Autoimmune/Inflammatory Syndrome Induced by Adjuvants
and Sjögren’s Syndrome
The 4th Israel-Italy Meeting
IMAJ • VOL 18 • march-APRIL 2016
- Rheumatology Unit,
Department of Medicine, Sapienza University of Rome,
Rome, Italy
- Zabludowicz Center for Autoimmune Diseases, Sheba
Medical Center, Tel Hashomer, affiliated with Sackler
Faculty of Medicine, Tel Aviv University, Tel Aviv,
Israel
Abstract - Estratto
Sindrome di Sjögren (SS),
e' una malattia cronica sistemica autoimmune cioe' uno
stato infiammatorio che coinvolge le ghiandole esocrine.
E'
stato suggerito come facente parte dello spettro della ASIA
(Autoimmune /
infiammatorie sindrome indotta da adiuvanti).
ASIA incorpora un ombrello condizioni cliniche tra cui
siliconosis (uno spettro di
malattie), sindrome di macrofago myofasciitis e di
postvaccinazione, fenomeni che si
verificano dopo l'esposizione ad una sostanza, vale a
dire l'adiuvante vaccinale.
È interessante notare che, SS e ASIA
condividono parecchie caratteristiche comuni.
In primo luogo, è stato proposto che e' condiviso
un meccanismo patogeno che
coinvolge una perturbazione dell'equilibrio del
sistema immunitario , con proliferazione delle
cellule B, la produzione di citochine e del tessuto
infiltrazione.
I Pazienti con ASIA spesso presentano
caratteristiche cliniche simili
a quelle delle SS; secchezza della bocca e gli
occhi asciutti.
Inoltre sono stati inclusi nei criteri di classificazione proposti
per l'ASIA.
Infine, parecchi rapporti di casi, hanno suggerito che
il siliconosis
e vaccini può innescare lo sviluppo di SS.
Inaugurazione di questi percorsi comuni contribuirà notevolmente
alla nostra comprensione e la gestione di entrambe le circostanze.
IMAJ 2016; 18: 150-153
-
Sindrome autoimmunitaria/infiammatoria indotta da adiuvanti
(ASIA), sindrome di Sjogren (SS, vaccino, autoimmunità,
adiuvanti
-
The ASIA Spettrum (Lupus) - 2012
Lupus. 2012 Feb; 21 (2): 146-52. doi: 10.1177 /
0961203311429318.
Autoimmunità dopo il vaccino contro l'epatite B come
parte dello spettro della "Sindrome autoimmune (autoinfiammatoria)
indotta da
adiuvanti" (ASIA): analisi di 93 casi.
By
Zafrir Y 1, Agmon-Levin
N, Paz
Z, Shilton
T, Shoenfeld
Y -
Informazioni sull'autore
Estratto
OBIETTIVI:
In questo studio abbiamo analizzato le manifestazioni
cliniche e demografiche tra i pazienti con diagnosi di
vaccinazione post-epatite B immunitaria /
autoimmune-mediata. Abbiamo mirato a trovare
denominatori comuni per tutti i pazienti,
indipendentemente dalle diverse malattie diagnosticate,
così come la correlazione con i criteri della sindrome
autoimmune (autoinfiammatoria) indotta da adiuvanti
(ASIA).
PAZIENTI E METODI:
Abbiamo analizzato retrospettivamente le cartelle
cliniche di 114 pazienti, provenienti da diversi centri
negli Stati Uniti, con diagnosi di malattie
immuno-mediate in seguito all'immunizzazione con il
vaccino contro l'epatite B (HBVv). Tutti i pazienti in
questa coorte hanno cercato una consulenza legale. Di
questi, 93/114 pazienti con diagnosi di malattia prima
di richiedere la consulenza legale sono stati inclusi
nello studio. Tutte le cartelle cliniche sono state
valutate per dati demografici, anamnesi, numero di dosi
di vaccino, eventi avversi peri-immunizzazione e
manifestazioni cliniche di malattie. Inoltre, sono stati
registrati esami del sangue disponibili, risultati di
imaging, trattamenti e risultati. Segni e sintomi delle
diverse malattie immuno-mediate sono stati raggruppati
in base all'organo o al sistema coinvolto. I criteri
ASIA sono stati applicati a tutti i pazienti.
RISULTATI:
L'età media di 93 pazienti era di 26,5 ± 15 anni; Il
69,2% era di sesso femminile e il 21% era considerato
suscettibile autoimmune.
Il periodo medio di latenza dall'ultima dose di HBVv e
la comparsa dei sintomi è stato di 43,2 giorni. Da
notare che il 47% dei pazienti ha continuato con il
programma di immunizzazione nonostante abbia avuto
eventi avversi.
Le manifestazioni che sono state comunemente riportate
includevano disturbi neuro-psichiatrici (70%),
affaticamento (42%) mucocutanei (30%),
muscoloscheletrici (59%) e gastrointestinali
(50%). Titoli elevati di autoanticorpi sono stati
documentati nell'80% dei sieri testati. In questa coorte
80/93 pazienti (86%), comprendenti 57/59 (96%) adulti e
23/34 (68%) bambini, hanno soddisfatto i criteri
richiesti per ASIA.
CONCLUSIONI:
Caratteristiche cliniche comuni sono state osservate in
93 pazienti con diagnosi di condizioni immuno-mediate
post-HBVv, suggerendo un comune denominatore in queste
malattie. Inoltre, fattori di rischio come la storia
delle malattie autoimmuni e la comparsa di eventi
avversi durante l'immunizzazione possono servire a
prevedere il rischio di malattie post-immunizzazione.
I criteri ASIA sono stati trovati molto utili tra gli
adulti con eventi post-vaccinazione. L'applicazione dei
criteri ASIA alle popolazioni pediatriche richiede
ulteriori studi.
PMID: 22235045 - DOI:
10,1177 / 0961203311429318 - [Indicizzato per
MEDLINE]
Front Endocrinol (Lausanne) - 2016; 7:
150.
Pubblicato online il 24 gennaio 2016 - Doi: 10.3389
/ fendo.2016.00150
PMCID: PMC5256113 - PMID: 28167927
Sindrome autoimmune / infiammatoria indotta da
adiuvanti e autoimmunità tiroidea *
By
Abdulla Watad, 1, 2, 3, Paula
David, 2, 4 Stav
Brown, 3 e Yehuda
Shoenfeld 2, 3, 5,
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Estratto
La sindrome autoimmune / infiammatoria indotta da
adiuvanti (ASIA), presentata da Shoenfeld e Agmon-Levin
nel 2011, è un'entità che incorpora diverse condizioni
autoimmuni indotte dall'esposizione a vari adiuvanti.
Gli adiuvanti sono agenti che comportano la capacità di
indurre reazioni immunitarie. Gli adiuvanti si trovano
in molti vaccini e usati principalmente per aumentare la
risposta alla vaccinazione nella popolazione generale. È
stato anche riportato che il silicone è in grado di
indurre reazioni immunitarie diverse.
Casi clinici e serie di condizioni autoimmuni eterogenee
tra cui la sclerosi sistemica, il lupus eritematoso
sistemico e l'artrite reumatoide sono stati segnalati da
diversi adiuvanti. Tuttavia, solo un piccolo numero di
casi di disordine autoimmune della tiroide sono stati
inclusi sotto l'ombrello della sindrome di
ASIA. Infatti, sono stati osservati casi clinici di
tiroidite di Hashimoto e / o tiroidite subacuta dopo
l'esposizione ai vaccini ed impianti di silicone. Nella
nostra revisione, abbiamo mirato a riassumere le attuali
conoscenze sulla sindrome di ASIA presentate come
endocrinopatie, concentrandosi sui disturbi tiroidei
autoimmuni associati ai vari adiuvanti.
Il termine “Sindrome infiammatoria/ASIA-autoimmune
indotta da adiuvanti (vaccinali) ” descrive
un ombrello delle condizioni cliniche che condividono
segni o sintomi simili, tra cui fenomeni
post-vaccinazione. Non sono disponibili informazioni sul
epidemiologia della sindrome ASIA, in particolare a
seguito della vaccinazione HPV. Abbiamo effettuato
un'analisi del
database VAERS per recuperare tutti i casi di
sospetta sindrome ASIA secondo la linea guida Shoenfeld
e Agmon-Levin per la diagnosi.
Dopo la convalida valutazione di causalità e la cassa,
2.207 casi sono stati considerati probabilmente o
possibilmente correlate alla vaccinazione. Questi
rappresentano la più grande coorte ASIA mai segnalato e
ci ha permesso di stimare caratteristica epidemiologica
e clinica di questa sindrome.
La più comune manifestazione clinica osservati sono
stati piressia (58%), mialgia (27%) e artralgia o
artrite (19%), e il tasso di segnalazione stimato era di
3,6 casi per 100.000 dosi di vaccino HPV distribuite
(95% CI 3,4-3,7).
Questo studio presenta la prima stima sistematica dei
ASIA incidenza e si espande la conoscenza di questa
patologia.
Ulteriori analisi sono necessari per identificare i
fattori di rischio genetici e non genetici per la
sindrome di ASIA.
vedi anche:
https://rd.springer.com/article/10.1007/s12026-014-8567-3
vedi:
Autismo da neuroInfiammazione
Altri studi sul tema ASIA ed
infiammazione =
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/?term=asia+clostridi
Persino le
Pecore (ed altri animali) che vengono
vaccinati,
hanno sempre una infiammazione che si chiama ASIA,
come quella
riscontrata nei bambini vaccinati !
... ed e' noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo
di sintomi cancro compreso, che i
medici impreparati
allopati
chiamano erroneamente "malattie"..
- vedi le
proteine "infiammatorie"
che si formano principalmente nel
fegato.
Le
proteine di fase acuta sono proteine
presenti nel plasma sanguigno la cui concentrazione
aumenta (proteine positive di fase acuta) o
diminuisce (proteine negative di fase acuta) in
presenza di infiammazione e questa e' la reazione
psico-nervosa della
mente inconscia, che attiva il
sistema
endocrino >
immunitario, alle
intossicazioni dei
tessuti colpiti dalle
sostanze tossiche, e
soprattutto quelle dei
vaccini, per insegnare alla
mente conscia del soggetto che sta compiendo azioni
contro la sua stessa vita !
Importante e bello studio del prof. Katsunari Nishihara
In sostanza questo ricercatore mette in correlazione una
cronica infezione da virus, batteri (qualsiasi, quindi
anche vaccinali) e patogeni di varia natura anche di
origine intestinale, che influirebbero negativamente sul
sistema mitocondriale dei neuroni e provocherebbero
psicosi e problemi sensopercettivi tipici anche e non
solo dell'autismo.
Tratto dal Trattato
di Risonanza Magnetica. Cranio e Rachide"
(2018), By Prof. Giancarlo Dal Pozzo,
specialista in radiologia medica, radioterapia,
medicina nucleare e neurochirurgia, già docente
di Neuroradiologia presso l'Università di
Firenze:
"L'encefalite acuta disseminata (ADEM) fa parte
di un gruppo di malattie infiammatorie a
carattere demielinizzante aventi in comune il
decorso clinico ed i fattori eziopatogenetici
rappresentati da recenti episodi infettivi o
vaccinazioni in grado di innescare processi di
tipo
autoimmunitario".
Dal manuale
"Neurologia clinica", autori Prof. Corrado
Angelini e Prof. Leontino Battistin, docenti di
Neurologia e Neurologia pediatrica presso
l'Università di Padova:
"Nel 60% dei casi l'ADEM è preceduta da un
episodio infettivo (forma para- e
post-infettiva) o da una vaccinazione
(forme post-vacciniche) con una latenza media
che può variare da 1 a 6 settimane". "Tra le
vaccinazioni, sono segnalate quella per
l'influenza, l'epatite B, il morbillo, il tetano
e il vaiolo" (pag.261).
La ADEM (Acute Disseminated EncephaloMyelitis)
post-vaccinale è stata associata a diversi
vaccini come quelli per la rabbia, la
difterite-tetano-polio, il vaiolo, il morbillo,
la parotite, la rosolia, l'encefalite B
giapponese, la pertosse, l'influenza, l'epatite
B...e nessuno venga a recitare il contrario. La
letteratura scientifica e la casistica servono
anche a questo.
Lo "studio" italiano del 2013 "trae" le sue
conclusioni ma...come spiegare le conclusioni di
quello sotto riportato ?
Provare a smentire...:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18976924
Focal brain
inflammation and autism -
Infiammazione
cerebrale focale e
autismo
Published online 2013 Apr 9. doi: 10.1186/1742-2094-10-46
PMCID: PMC3626551 - PMID:
23570274
By
Theoharis C Theoharides,1,3,4,5
Shahrzad Asadi,1,2 and
Arti B Patel1,6
Theoharis C Theoharides
- 1Molecular
Immunopharmacology and Drug Discovery Laboratory,
Department of Molecular Physiology and
Pharmacology, Tufts University School of
Medicine, Suite J304, 136 Harrison Avenue,
Boston, MA 02111, USA
- 3Department of Biochemistry, Tufts University
School of Medicine, Boston, MA, USA
- 4Department of Internal Medicine, Tufts
University School of Medicine and Tufts Medical
Center, Boston, MA, USA
- 5Department of Psychiatry, Tufts University
School of Medicine and Tufts Medical Center,
Boston, MA, USA
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Theoharis C Theoharides
Shahrzad Asadi
- 1Molecular Immunopharmacology and Drug
Discovery Laboratory, Department of Molecular
Physiology and Pharmacology, Tufts University
School of Medicine, Suite J304, 136 Harrison
Avenue, Boston, MA 02111, USA
- 2Department of Pharmacy, Tufts Medical Center,
Boston, MA 02111, USA
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Shahrzad Asadi
Arti B Patel
- 1Molecular Immunopharmacology and Drug
Discovery Laboratory, Department of Molecular
Physiology and Pharmacology, Tufts University
School of Medicine, Suite J304, 136 Harrison
Avenue, Boston, MA 02111, USA
- 6Graduate Program in Biochemistry, Sackler
School of Graduate Biomedical Sciences, Tufts
University, Boston, MA, USA
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Arti B Patel
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- 1Molecular
Immunopharmacology and Drug Discovery Laboratory,
Department of Molecular Physiology and
Pharmacology, Tufts University School of
Medicine, Suite J304, 136 Harrison Avenue,
Boston, MA 02111, USA
- 2Department of Pharmacy, Tufts Medical Center,
Boston, MA 02111, USA
- 3Department of Biochemistry, Tufts University
School of Medicine, Boston, MA, USA
- 4Department of Internal Medicine, Tufts
University School of Medicine and Tufts Medical
Center, Boston, MA, USA
- 5Department of Psychiatry, Tufts University
School of Medicine and Tufts Medical Center,
Boston, MA, USA
- 6Graduate Program in Biochemistry, Sackler
School of Graduate Biomedical Sciences, Tufts
University, Boston, MA, USA
Corresponding author.
Theoharis C Theoharides:
[email protected];
Shahrzad Asadi:
[email protected];
Arti B Patel:
[email protected]
Received 2013 Jan
22; Accepted 2013 Mar 15.
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cited by other articles in PMC. -
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Estratto
L'aumento delle prove indica che l'infiammazione
del cervello è coinvolta nella patogenesi delle
malattie neuropsichiatriche.
I disturbi dello spettro autistico (ASD) sono
caratterizzati da disabilità sociali e di
apprendimento che colpiscono fino a 1/80 bambini
negli Stati Uniti. Non esiste ancora una
patogenesi definitiva o biomarcatori affidabili
per l'ASD, riducendo così significativamente lo
sviluppo di terapie efficaci. Molti bambini con
ASD regrediscono all'età di circa 3 anni, spesso
dopo un evento specifico come reazione a
vaccinazione, infezione, stress o trauma che
implica alcuni fattori scatenanti epigenetici e
possono costituire un fenotipo distinto.
I bambini con ASD rispondono sproporzionatamente
allo stress e sono anche influenzati da allergie
alimentari e cutanee.
L'ormone rilasciante corticotropina (CRH) viene
secreto sotto stress e insieme alla neurotensina
(NT) stimola i mastociti e la microglia causando
infiammazione e neurotossicità focali del
cervello.
NT è significativamente aumentato nel siero di
bambini con ASD insieme al DNA mitocondriale (mtDNA).
NT stimola la secrezione dei mastociti del mtDNA
che viene interpretata erroneamente come un
agente patogeno innato che innesca una risposta
autoinfiammatoria.
La mutazione genica della fosfatasi e della
tenina (PTEN), associata al più alto rischio di
ASD, che porta alla segnalazione iper-attiva dei
mammiferi della rapamicina (mTOR) che è cruciale
per l'omeostasi cellulare. CRH, NT e fattori
scatenanti ambientali potrebbero iperstimolare
l'mTOR già attivato, così come stimolare
l'attivazione e la proliferazione di mastociti e
microglia. La luteolina flavonoide naturale
inibisce mTOR, mastociti e microglia e potrebbe
avere un beneficio significativo nell'ASD.
Immunol Res.
2013 Lug; 56 (2-3): 317-24. doi: 10.1007 /
s12026-013-8404-0.
Sindrome autoimmune /
autoinfiammatoria indotta da adiuvanti (sindrome di
ASIA) negli ovini commerciali.
Luján L 1 ,
Pérez M ,
Salazar E ,
Álvarez N ,
Gimeno M ,
Pinczowski P ,
Irusta S ,
Santamaría J ,
Insausti N ,
Cortés Y ,
Figueras L ,
Cuartielles I ,
Vila M ,
Fantova E ,
Chapullé JL .
Informazioni sull'autore
1: Dipartimento di Patologia Animale,
Facoltà di Veterinaria, Università di Saragozza, via
Miguel Servet 177, 50013, Saragozza, Spagna.
[email protected]
Estratto
Descriviamo una forma della sindrome autoimmune /
autoinfiammatoria indotta dagli adiuvanti (sindrome di
ASIA) negli ovini commerciali, legata alla inoculazione
ripetitiva di adiuvanti contenenti alluminio attraverso
la vaccinazione.
La sindrome mostra una fase acuta che colpisce meno
dello 0,5% degli animali in un determinato allevamento,
compare 2-6 giorni dopo un'inoculazione contenente
adiuvante ed è caratterizzata da un episodio neurologico
acuto con bassa risposta a stimoli esterni e
meningoencefalite acuta, la maggior parte degli animali
sembra recuperare in seguito. La fase cronica è vista in
una proporzione più alta di greggi, può seguire la fase
acuta ed è innescata da stimoli esterni, per lo più a
basse temperature. La fase cronica inizia con una fase
eccitatoria, seguita da debolezza, cachessia estrema,
tetraplegia e morte. Le lesioni lorde sono correlate a
un processo cachettico con atrofia muscolare e le
lesioni microscopiche sono principalmente collegate a un
processo neurodegenerativo nella colonna dorsale e
ventrale della sostanza grigia del midollo spinale. La
riproduzione sperimentale dell'ovia ovina in un piccolo
gruppo di animali ripetutamente vaccinati ha avuto
successo. Il rilevamento di Al (III) nei tessuti
indicava la presenza di alluminio nel tessuto nervoso
degli animali da esperimento. Il presente rapporto è la
prima descrizione di una nuova sindrome di pecora
(sindrome dell'ovia ovina) legata a vaccinazioni
ripetute multiple e che può avere conseguenze devastanti
come è accaduto dopo la vaccinazione obbligatoria contro
la febbre catarrale nel 2008. La sindrome dell'ovino
ASIA può essere utilizzata come modello di altre
malattie simili che colpiscono sia l'uomo che gli
animali. È necessario uno sforzo di ricerca importante
per comprendere la sua complessa patogenesi.
PMID: 23579772 - DOI:
10.1007 / s12026-013-8404-0 - [Indicizzato per
MEDLINE]
Nei vaccini umani vengono utilizzati
ossi-idrossido di
alluminio, fosfato di alluminio e
solfato di alluminio, e la scelta della formulazione
dipende da quanto bene assorbe le componenti proteiche
del vaccino. Tradizionalmente, tutti gli effetti
adiuvantici dell'allumimio [Al] sono stati attribuiti
alla sua capacità di prolungare l'esposizione
dell'antigene al sistema immunitario.
È ormai chiaro,
tuttavia, che l'alluminio [Al[ può essere riconosciuto
dal sistema immunitario innato che porta a molteplici
effetti a valle fra cui, probabilmente, la sua capacità
di agire come adiuvante immunologico
Inoltre, neppure le risposte endogene delle cellule T
CD4 e CD8, le risposte degli anticorpi e la
polarizzazione Th2 sono state influenzate dall'assenza
di caspase-1 o NLRP3.
Questi dati suggeriscono che l'attivazione dell'infiammasoma
e della risposta innata di tipo 2 orchestrata da
macrofagi e mastociti in vivo, non sono necessari per
l'effetto adiuvantico dell'alluminio [Al] sulle risposte
delle cellule T e B endogene.
Distribuzione della infiammazione
I mastociti differiscono da altre cellule ematopoietiche
(ad esempio neutrofili, basofili ed eosinfili) in quanto
sono presenti nei tessuti in condizioni fisiologiche
normali. Essi risiedono non solo tra le cellule
parenchimali, ma anche in prossimità di vasi sanguigni,
vasi linfatici e nervi che sono incorporati nel
parenchima.
Quindi ecco il generarsi di un'auto-infiammazione
costante che aumenta con il procedere dell'età .
Ecco la spiegazione del meccanismo di inizio della
risposta autoimmune che si protrae per tutta la VITA
del soggetto vaccinato, perche questo meccanismo non si
fermerà mai, una volta avviato nel nostro sistema
immunitario innato ed infine ecco che il sistema
immunitario attacca lo stesso organismo.
Tratto da:
http://www.jimmunol.org/content/183/7/4403.long
Estratto
Per capire di più su come il corpo riconosce l'allume
abbiamo caratterizzato le prime risposte innate e
adattive nei topi iniettati con l'adiuvante. Entro poche
ore dall'esposizione, l'allume induce una risposta
innata di tipo 2 caratterizzata da un afflusso di
eosinofili, monociti, neutrofili, DC, cellule NK e
cellule NKT. Inoltre, vengono prodotte almeno 13
citochine e chemochine entro 4 ore dall'iniezione, tra
cui IL-1β e IL-5. La produzione ottimale di alcuni di
questi, compreso IL-1β, dipende da macrofagi e
mastociti, mentre la produzione di altri, come IL-5,
dipende solo dai mastociti, suggerendo che entrambi
questi tipi di cellule possono rilevare
l'allume. L'allume induce accumulo di eosinofili in
parte attraverso la produzione di IL-5 derivato da
mastociti e istamina.
L'allume migliora notevolmente l'innesco di cellule T
CD4 e CD8 endogene indipendentemente dai
mastociti, macrofagi e di eosinofili. Inoltre, i livelli
Ab e il bias Th2 erano simili in assenza di queste
cellule. Abbiamo trovato che l'infiammazione indotta da
allume è rimasta invariata in topi carenti di caspasi-1,
che non possono produrre IL-1β. Inoltre, le risposte
endogene di cellule T CD4 e CD8, le risposte Ab e il
bias Th2 non sono state influenzate dall'assenza di
caspase-1 o NLRP3.
Questi dati suggeriscono che l'attivazione dell'infiammomaco
e la risposta innata di tipo 2 orchestrata da macrofagi
e mastociti in vivo non sono richieste per l'effetto
adiuvante di allume sulle risposte di cellule T e B
endogene. Le risposte di cellule T CD4 e CD8 endogene,
le risposte Ab e il bias Th2 non sono state influenzate
dall'assenza di caspase-1 o NLRP3.
Questi dati suggeriscono che l'attivazione dell'infiammomaco
e la risposta innata di tipo 2 orchestrata da macrofagi
e mastociti in vivo non sono richieste per l'effetto
adiuvante di allume sulle risposte di cellule T e B
endogene. Le risposte di cellule T CD4 e CD8 endogene,
le risposte Ab e il bias Th2 non sono state influenzate
dall'assenza di caspase-1 o NLRP3.
Questi dati suggeriscono che l'attivazione dell'infiammomaco
e la risposta innata di tipo 2 orchestrata da macrofagi
e mastociti in vivo non sono richieste per l'effetto
adiuvante di allume sulle risposte di cellule T e B
endogene.
I sali di alluminio,
definiti collettivamente come allume in questo studio,
sono stati usati per quasi un secolo per migliorare le
risposte di Ab negli animali e negli esseri umani con
pochissima comprensione di come mediano i loro effetti
sul sistema immunitario ( 1 ). Nei
vaccini umani vengono utilizzati idrossido di alluminio,
fosfato di alluminio e solfato di alluminio e la scelta
della formulazione dipende da quanto bene assorbe i
componenti proteici del vaccino. Tradizionalmente, tutti
gli effetti adiuvanti dell'allume sono stati attribuiti
alla sua capacità di prolungare l'esposizione di Ag al
sistema immunitario. Ora è chiaro, tuttavia, che
l'allume può essere riconosciuto dal sistema immunitario
innato che porta a molteplici effetti a valle tra cui,
forse, la sua capacità di agire come adiuvante
immunologico.
L'allume induce una risposta
infiammatoria di tipo 2, caratterizzata dall'accumulo di
eosinofili nel sito di iniezione in vivo. Questo può
contribuire agli effetti dell'allume su specifiche
risposte immunitarie ( 2 ). Gli
eosinofili aumentano i livelli di MHC di classe II e
segnalano nelle cellule B attraverso IL-4 e promuovono
le prime risposte di IgM. L'allume induce anche la
conversione dei monociti in cellule dendritiche (DC) 3
che presentano l'Ag ( 3 ).
Un certo numero di studi ha
studiato come l'allume raggiunge il suo effetto
infiammatorio. È noto che l'impegno dei TLR da parte dei
loro ligandi, come LPS, stimola l'immunità innata e ha
potenti effetti adiuvanti su specifiche risposte
immunitarie ( 4 ).
Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che la capacità
dell'allume di agire come adiuvante non dipende né da
MyD88 né da TRIF, molecole adattatrici nelle vie di
segnalazione che agiscono a valle della legatura dei TLR
( 5 , 6 ).
Altri recettori di
riconoscimento di pattern come i recettori NOD-like
possono anche promuovere risposte innate che, a loro
volta, stimolano l'immunità specifica ( 4 , 7 , 8 , 9 , 10 ). All'attivazione,
i membri della famiglia di recettori simili a NOD, come
NLRP3, formano complessi con la proteina dell'adattatore
ASC e la pro-caspasi-1. Il complesso formato da queste
molecole viene chiamato inflammasome. L'inflammasoma
NLRP3 è attivato da numerosi materiali, compreso
l'allume ( 11 , 12 , 13 , 14 , 15).
La sua attivazione può essere causata direttamente dal
materiale in questione, o indirettamente tramite i
prodotti del danno cellulare indotto dal materiale. Tali
prodotti includono cristalli di acido urico o enzimi
rilasciati dai lisosomi in cellule danneggiate ( 14 , 16 ).
Qualunque sia la causa dell'attivazione
dell'infiammazione, le conseguenze includono la
produzione di caspasi-1 attiva, quindi la conversione
delle citochine inerte del precursore della famiglia
IL-1, comprese IL-1β, IL-18 e IL-33 nelle loro forme
attive ( 17 ).
Perché queste citochine sono potenti stimolatori di
risposte adattive in alcuni contesti ( 7 , 8 , 9 , 10),
l'inflammasoma NLRP3 è un candidato attraente e un
intermediario degli effetti adiuvanti dell'allume.
Diversi rapporti sono giunti
a tale conclusione, dimostrando che la capacità
dell'allume di indurre la migrazione di DC caricati con
Ag ai linfonodi (LN) ( 3 ),
per aumentare la produzione di Ab ( 12 , 13 ),
o anche per indurre cellulare infiltrati ( 3 , 12 )
è notevolmente ridotto negli animali privi di NLRP3 o di
altri componenti dell'infiammasoma, ASC o
caspasi-1. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che
l'uricasi inibisce l'effetto dell'allume sulla
presentazione di Ag e l'innesco di cellule T ( 3 ),
suggerendo che l'acido urico è coinvolto
nell'attivazione dell'inflammasoma NLRP3 da parte
dell'allume. Tuttavia, sebbene sia universalmente
riconosciuto che la capacità dell'allume di indurre la
produzione di IL-1β dipende dall'inflammasoma NLRP3 (3 , 12 , 13 , 14 , 15 ),
alcuni studi non hanno trovato alcun ruolo per NLRP3
nella capacità di allume di migliorare le risposte Ab di
IgG ( 3 , 15 ). Tali
risultati sono supportati dai primi risultati che
abbiamo menzionato suggerendo che MyD88, un
intermediario richiesto nelle vie di segnalazione delle
citochine correlate all'IL-1, non è necessario per
l'allume per migliorare le risposte Ab ( 5 , 6 ).
In questo studio, abbiamo
deciso di studiare gli effetti dell'allume sull'immunità
innata e specifica in modo più approfondito, per
scoprire quali cellule rispondono più immediatamente
all'introduzione di allume nel corpo e quali degli
effetti di allume dipendono dall'inflammasoma NLRP3. I
nostri risultati mostrano che molte citochine e
chemochine proinfiammatorie sono prodotte rapidamente in
vivo dopo l'esposizione ad allume. Eosinofili,
neutrofili, monociti, cellule NK, cellule NKT e DC
vengono rapidamente assunti nel sito di
iniezione. Contemporaneamente cadono i mastociti, i
macrofagi e i numeri di cellule B nel sito di
iniezione. Il reclutamento di eosinofili è stato
promosso da entrambi i macrofagi e mastociti, le ultime
cellule tramite la loro produzione di IL-5 e istamina
indotta da allume, ma non ha richiesto il componente
inflammasoma caspasi-1.
L'allume non solo ha indotto
migliori risposte delle cellule T CD4 endogene e
produzione di Ab ma ha anche migliorato l'innesco delle
cellule T CD8. Nessuno di questi effetti di allume sulla
risposta immunitaria specifica richiedeva macrofagi,
mastociti o eosinofili o, più significativamente, i
componenti dell'inflammasoma NLRP3 o caspasi-1. Solo la
produzione di IL-1β è stata influenzata dall'assenza di
attività di inflammasoma. Pertanto, sebbene i mastociti
ei macrofagi siano i primi sensori di allume e
nonostante queste cellule producano molte sostanze
stimolanti in risposta all'allume, non sono necessari
per gli effetti adiuvanti dell'allume. Inoltre, sebbene
l'inflammasoma NLRP3 sia richiesto per una produzione
ottimale di IL-1β in seguito all'esposizione all'allume
in vivo, l'allume promuove i suoi effetti sull'innesco
di cellule T CD4 e CD8 e migliora le risposte di Ab da
meccanismi indipendenti dall'inflammasoma.
Effetti dell'infiammazione correlati alla vaccinazione
adiuvante dell'influenza A sull'attivazione piastrinica
e sulla funzione cardiaca autonomica.
By
Lanza GA 1 , Barone
L , Scalone
G , Pitocco
D , Sgueglia
GA , Mollo
R , Nerla
R , Zaccardi
F , Ghirlanda
G , Crea
F . -
Informazioni sull'autore
Estratto
SFONDO:
Infiammazione, reattività piastrinica e disfunzione
cardiaca autonomica aumentano il rischio di eventi
cardiovascolari, ma le relazioni tra questi marcatori
prognostici sono scarsamente definite. In questo studio,
abbiamo studiato l'effetto di uno stimolo infiammatorio
(vaccino contro l'influenza A) sull'attivazione
piastrinica e sulla funzione cardiaca autonomica.
METODI:
Abbiamo misurato i livelli sierici di proteina
C-reattiva (CRP) e interleuchina-6, gli aggregati
monociti-piastrinici (MPA) e l'espressione dei recettori
monociti / piastrinici prima e dopo la vaccinazione
adiuvante A in 28 pazienti con diabete di tipo II (età
media 62,1 ± 8 anni , 18 uomini). L'elettrocardiogramma
Holter di 24 ore è stato registrato 24 ore prima e dopo
la vaccinazione; la variabilità della frequenza cardiaca
(HRV) è stata valutata come una misura della funzione
cardiaca autonomica.
RISULTATI:
Le citochine infiammatorie, la formazione di MPA e
l'espressione dei recettori dei monociti / piastrine
sono aumentate dopo la vaccinazione. CRP era 2,6 ± 2,8 e
7,1 ± 5,7 mg L⁻¹ 48 h prima e dopo la vaccinazione,
rispettivamente (P <0,0001). I parametri HRV sono
diminuiti dopo la vaccinazione rispetto al basale, con
un'ampiezza a bassa frequenza che mostra il cambiamento
più significativo (34,6 ± 11,8 e 31,0 ± 10,2 ms 48 h
prima e dopo la vaccinazione, rispettivamente: P =
0,002). Una correlazione significativa è stata trovata
tra le variazioni percentuali nei livelli di CRP e nella
maggior parte delle variabili HRV, con le correlazioni
più significative tra le variazioni nei livelli di CRP e
le variazioni nella deviazione standard di tutti gli
intervalli RR normali (r = 0.43; P = 0.02).
CONCLUSIONI:
Insieme a una reazione infiammatoria, il vaccino
influenzale ha indotto l'attivazione piastrinica e lo
squilibrio simpaticovagal verso la predominanza
adrenergica. Sono state trovate correlazioni
significative tra i livelli di CRP e i parametri HRV,
suggerendo un legame fisiopatologico tra infiammazione e
regolazione autonomica cardiaca. L'attivazione
piastrinica correlata al vaccino e la disfunzione
autonomica cardiaca possono aumentare transitoriamente
il rischio di eventi cardiovascolari.
© 2010 L'Associazione per la pubblicazione del Journal
of Internal Medicine.
PMID: 20964738 - DOI:
10.1111 / j.1365-2796.2010.02285.x - [Indicizzato
per MEDLINE] - Testo completo gratuito
Una ricerca
scientifica ed ufficiale, spiega perchè le infezioni/infiammazioni, in
tenera età non sono ottimali, cioe' sono pericolose:
http://www.lescienze.it/news/2017/01/26/news/infezioni_infantili_lunghezza_telomeri_salute_globuli_bianchi-3397169/
...ed e' proprio cio' che i
vaccini inducono.....Brutto
colpo per chi sostiene di
vaccinare a 3 mesi i
bambini indifesi...

DANNI al CUORE (infarti ed altro) con i Vaccini
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20964738
2011 Jan; 269 (1): 118-25. -
Epub 22 ottobre 2010.
J Intern Med. 2011 Jan; 269 (1): 118-25. doi:
10.1111 / j.1365-2796.2010.02285.x. Epub 22 ottobre
2010.
Effetti dell'infiammazione correlati alla vaccinazione
adiuvante dell'influenza A sull'attivazione piastrinica
e sulla funzione cardiaca autonomica. By
Lanza GA 1, Barone
L, Scalone
G, Pitocco
D, Sgueglia
GA, Mollo
R, Nerla
R, Zaccardi
F, Ghirlanda
G, Crea
F.
Informazioni sull'autore
Estratto
SFONDO:
Infiammazione, reattività piastrinica e disfunzione
cardiaca autonomica aumentano il rischio di eventi
cardiovascolari, ma le relazioni tra questi marcatori
prognostici sono scarsamente definite. In questo studio,
abbiamo studiato l'effetto di uno stimolo infiammatorio
(vaccino contro l'influenza A) sull'attivazione
piastrinica e sulla funzione cardiaca autonomica.
METODI:
Abbiamo misurato i livelli sierici di proteina
C-reattiva (CRP) e interleuchina-6, gli aggregati
monociti-piastrinici (MPA) e l'espressione dei recettori
monociti / piastrinici prima e dopo la vaccinazione
adiuvante A in 28 pazienti con diabete di tipo II (età
media 62,1 ± 8 anni , 18 uomini). L'elettrocardiogramma
Holter di 24 ore è stato registrato 24 ore prima e dopo
la vaccinazione; la variabilità della frequenza cardiaca
(HRV) è stata valutata come una misura della funzione
cardiaca autonomica.
RISULTATI:
Le citochine infiammatorie, la formazione di MPA e
l'espressione dei recettori dei monociti / piastrine
sono aumentate dopo la vaccinazione. CRP era 2,6 ± 2,8 e
7,1 ± 5,7 mg L⁻¹ 48 h prima e dopo la vaccinazione,
rispettivamente (P <0,0001). I parametri HRV sono
diminuiti dopo la vaccinazione rispetto al basale, con
un'ampiezza a bassa frequenza che mostra il cambiamento
più significativo (34,6 ± 11,8 e 31,0 ± 10,2 ms 48 h
prima e dopo la vaccinazione, rispettivamente: P =
0,002). Una correlazione significativa tra variazioni
percentuali nei livelli di CRP e nella maggior parte
delle variabili HRV, con le correlazioni più
significative tra cambiamenti nei livelli di CRP e
cambiamenti di deviazione standard di tutti i normali
intervalli RR (r = 0,43, p = 0,02).
CONCLUSIONI:
Insieme a una reazione infiammatoria, il vaccino
influenzale ha indotto l'attivazione piastrinica e lo
squilibrio simpaticovagal verso la predominanza
adrenergica. Sono state trovate correlazioni
significative tra i livelli di CRP e i parametri HRV,
suggerendo un legame fisiopatologico tra infiammazione e
regolazione autonomica cardiaca. L'attivazione
piastrinica correlata al vaccino e la disfunzione
autonomica cardiaca possono aumentare transitoriamente
il rischio di eventi cardiovascolari.
PMID: 20964738 - DOI:
10.1111 / j.1365-2796.2010.02285.x - [Indicizzato
per MEDLINE] - Testo completo gratuito
Cari vaccinatori vi inchioderemo alle vostre
Responsabilità CRIMINALI !
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Il Pericolo "Infiammazione" - 15/01/2018
Ultimamente alcune scoperte in campo medico sono state
molto interessanti, e sebbene stiano tentando di
sfruttarle per vendere alcune soluzioni farmacologiche
(vi sorprende?), resta possibile utilizzarle a nostro
vantaggio senza assumere farmaci.
L'infiammazione cronica è stata associata alle
principali malattie mortali del nostro pianeta:
patologie cardiache, cancro, malattie neuro-degenerative
e dell'intestino, soprattutto. L'ultima dimostrazione
circa il ruolo che l'infiammazione ricopre nello
sviluppo di simili patologie è giunta solo pochi mesi
fa, quando
una sperimentazione clinica su 10.000 pazienti
cardiopatici ha dimostrato che taluni farmaci
antinfiammatori riducano sensibilmente il rischio di
incorrere in ulteriori infarti o ictus.
Ma non è tutto, dato che il sorprendente effetto
collaterale di questa sperimentazione ha evidenziato
come l'antinfiammatorio riduca anche drasticamente il
rischio di contrarre cancro ai polmoni.
Big Pharma
ora si aspetta che la nostra reazione alla notizia sia
di affollarci fuori da una farmacia per accaparrarci la
nostra dose di farmaci antinfiammatori, tuttavia esiste
un modo più sicuro per approcciarsi alla questione.
L'infiammazione - come suggerito dalle antiche tecniche
mediche in uso dalla Cina, all'India, al Sud America - è
la fonte di quasi tutte le malattie. La medicina
allopatica si occupa per lo più di curare i sintomi
anziché individuare le cause delle malattie.
La medicina
tradizionale cinese e l'ayurveda,
insieme ad altre antichissime tradizioni mediche, hanno
invece un approccio più saggio. Analizzano il problema
fino a risalire alla radice, e non prescrivono una cura
senza prima avere individuato le cause scatenanti.
Ad esempio, le malattie cardiache sono causate
dall'infiammazione delle arterie (i tessuti
delle..).
Le malattie neuro-degenerative come il morbo di
Alzheimer e di Parkinson sono causate
dall'infiammazione del cervello (i tessuti del..).
L'artrite è causata dall'infiammazione delle
articolazioni (i tessuti delle..) e dalla
depressione, dall'affaticamento cronico e tutti
questi disturbi hanno inizio con un'infiammazione del
tratto intestinale.
Ancora
una volta: infiammazione.
L'organismo umano denota una normale risposta
infiammatoria ogni qualvolta si ferisca o entri in
contatto con un agente patogeno estraneo (esempio un
vaccino). Esso ricorre all'infiammazione come difesa
naturale quando abbiamo bisogno di riparare cellule
danneggiate o contrastare virus e batteri. Questo è
il modo in cui il corpo guarisce se stesso.
Il problema è che le nostre condizioni di vita
facilitano lo sviluppo di una forma di infiammazione
cronica causata da dieta tossica, inquinamento, carenza
di sonno, stress, scarso esercizio fisico, flora
intestinale alterata, ecc.
In altre parole, in uno stato di costante 'attacco
esternò la naturale difesa dell'infiammazione si
cronicizza, e l'organismo finisce per nuocere a se
stesso. A quel punto iniziamo a sviluppare i più
svariati sintomi che possono andare dalla mente
annebbiata, alla depressione, alla sindrome da intestino
irritabile, e via discorrendo.
Infiammazione Acuta ed Infiammazione Cronica.
L'infiammazione acuta e l'infiammazione cronica sono
diverse. L'infiammazione acuta inizia nel momento in
cui - ad esempio - ci pestiamo un dito col martello,
oppure entriamo in contatto con un virus / batterio. Si
tratta di una cosa buona, normale.
L'infiammazione cronica invece può durare mesi o anche
anni, il che significa che le nostre cellule restano
costantemente sotto il suo attacco. Ciò comporta un
invecchiamento fisico più veloce, una maggiore
predisposizione ad ammalarsi, ed un progressivo
indebolimento dell'intero sistema immunitario, dal
momento che l'organismo continua a 'difendersi' in
assenza di reali patologie o infortuni.
La sorprendente realtà è che possiamo arrestare
l'infiammazione cronica senza ricorrere ai farmaci, e
così facendo consentire all'organismo di ripristinare il
proprio status normale, pre-infiammatorio.
Iniziamo con i rimedi a base di erbe.
E' possibile curare l'infiammazione con le seguenti
potenti erbe anti-infiammatorie :
Curcuma
Zenzero
Miele di Manuka
Tè verde (specialmente Matcha)
Corteccia di salice bianco
Estratto di foglie di olivo
Chiodi di
garofano (estratto o pianta viva)
Peperoncini Chili (capsaicina)
Pepe nero
Incenso (probabilmente perché è anticancerogeno)
Corteccia di pino marittimo
Artiglio di Gatto
Resveratrolo
Rosmarino
Cannella

Ne esistono centinaia, ma basterà aggiungere alla nostra
dieta solo alcune di esse per iniziare a ridurre molto
velocemente il fenomeno infiammatorio.
Parliamo un po' di Dieta.
Una dieta anti-infiammatoria dovrebbe eliminare zucchero
raffinato cereali indutriali e non ed oli lavorati, vale a dire di mais e di
canola, in primo luogo. Questi due ingredienti da soli
sono sufficienti a cronicizzare l'infiammazione
dell'organismo.
E' consigliabile aggiungere poca frutta ed invece molte verdure fresche e
biologiche, semi, germogli di cereali integrali
(non il cereale vero e proprio = pane, pasta, pizza), ed oli sani contenenti elevati livelli di
Omega 3 come o
l'olio di semi di canapa.
Riduzione dello
Stress.
E' fondamentale ridurre i livelli di stress, anche
praticando regolarmente esercizio fisico. Lo stress -
tra le altre cose - provoca uno squilibrio nel tratto
intestinale, consentendo ai batteri nocivi di prevalere
su quelli benefici e causando - indovinate un po'? -
un'infiammazione.
Lo stress aumenta inoltre i livelli di cortisolo, il
quale contribuisce a ridurre l'efficacia del sistema
immunitario e ad innescare un'infiammazione cronica
potenzialmente in tutti i tessuti del corpo. La buona
notizia è che mediante sonno di qualità, buon cibo,
integratori a base di erbe, meditazione, respirazione,
esercizio fisico ed altre modalità, è possibile ridurre
facilmente i livelli di cortisolo.
In Sintesi.
Il vero punto evidenziato dagli studi che hanno
associato infiammazione cronica e grandi patologie, non
riguarda gli antinfiammatori sintetici prodotti da
Big
Pharma. Il vero punto è che possiamo affrontare
l'infiammazione cronica in maniera del tutto autonoma e
naturale, senza sostanze sintetiche che implichino
effetti collaterali e che potrebbero danneggiare la
nostra flora intestinale, contribuendo a peggiorare
l'infiammazione cronica. Assumendo le misure delineate
in questo articolo, possiamo arrestare in modo proattivo
la prima causa delle principali patologie che affliggono
il mondo.
Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito The Mind
Unleashed
Link diretto:
http://themindunleashed.com/2017/12/new-study-finds-inflammation-is-cause-of-almost-every-disease-heres-what-you-can-do-about-it.html
By Christina Sarich - Con piccole
modifiche del
redattore
della pagina - Traduzione da
anticorpi.info
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Importante e bello studio del prof. Katsunari Nishihara
In sostanza questo ricercatore mette in correlazione una
cronica infezione da virus, batteri (qualsiasi, quindi
anche vaccinali) e patogeni di varia natura anche di
origine intestinale, che influirebbero negativamente sul
sistema mitocondriale dei neuroni e provocherebbero
psicosi e problemi sensopercettivi tipici anche e non
solo dell'autismo.
Ricerca
medica sul collegamento fra Vaccini e malattie
autoimmuni !
http://info.cmsri.org/the-driven-researcher-blog/first-medical-textbook-devoted-to-research-linking-vaccines-to-autoimmunity
Vaccini: Adiuvanti
in Alluminio
=
disordini Biologici, neurologici,
immunitari,
autismo,
ecc.
https://autismovaccini.org/adiuvanti-in-alluminio-e-disordini-neurologici/
Medico
Giapponese DIMOSTRA il legame fra
Vaccini
(specialmente quello per
il cosiddetto "cancro
all'utero" =
Gardasil-Cervarix)
e la
Stanchezza cronica
INFIAMMAZIONE causata dai Vaccini - studio sul
meccanismo infiammatorio che inducono nei corpi
viventi
Troppe infezioni infantili "invecchiano" i globuli
bianchi - 26/01/2017
Un numero elevato di infezioni nella prima infanzia,
soprattutto fra i 6 e i 12 mesi, (NdR:
l'eta' nelle quali si vaccina di piu') sembra
influire negativamente sui
telomeri dei globuli bianchi, che si accorciano via
via che la cellula invecchia.
La lunghezza del periodo di allattamento non influisce
invece sulla velocità di invecchiamento di quelle
cellule immunitarie
I globuli bianchi di chi ha contratto molte infezioni
nella prima infanzia mostrano segni di un precoce
invecchiamento, - almeno tre anni - rispetto a quelli
dei coetanei con un'infanzia più sana. Queste persone
potrebbero quindi avere maggiori problemi di salute in
età avanzata.
A
scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell'University
of Washington a Seattle, della
Northwestern University a Evanston, in Illinois, e
dell'Università
di San Carlos, a Cebu, nelle Filippine, che firmano un
articolo sull' “American Journal of Human Biology”.
- Dan T.A. Eisenberg e colleghi hanno infatti scoperto
che ripetute infezioni infantili, soprattutto se
avvenute fra i 6 e i 12 mesi, influiscono negativamente
sulla lunghezza dei telomeri dei globuli bianchi.
I telomeri sono lunghi tratti di
DNA che si trovano
alle estremità dei cromosomi, proteggendoli dai danni. I
telomeri però si accorciano ogni volta che cellula si
divide, e quando diventano troppo corti, la cellula
smette di dividersi, accumula sempre più danni e alla
fine muore.
La lunghezza dei telomeri è particolarmente importante
per le cellule del
sistema
immunitario, soprattutto per i globuli bianchi.
Quando vengono attivati per combattere un agente
patogeno, infatti, i globuli bianchi si dividono con
particolare rapidità per rafforzare la difesa contro
l'aggressore. Ma se i loro telomeri sono già troppo
corti, la risposta immunitaria può essere poco efficace.
"Molti studi su animali da laboratorio e su esseri umani
- ha detto Eisenberg - hanno associato telomeri più
corti a uno stato di salute meno soddisfacente,
soprattutto da adulti e in età avanzata."
Tuttavia, osserva Eisenberg, potrebbe esserci una
spiegazione alternativa, anche se meno probabile: che
gli adulti con i telomeri precocemente invecchiati li
avessero in realtà più corti già alla nascita, e che
proprio per questo sono stati colpiti da più infezioni
durante la prima infanzia.
I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti nel Cebu
Longitudinal Health and Nutrition Survey, che ha
monitorato con cadenza bimestrale per i primi due anni
di vita la salute di oltre 3000 bambini nati nel
1983-1984 a Cebu City, nelle Filippine. Queste persone
sono state poi seguite con controlli periodici meno
frequenti per i successivi 20 anni.
I dati raccolti comprendevano anche il periodo di
allattamento e il regime alimentare dei primi due anni e
questo ha permesso di scoprire, con una certa sorpresa,
che non c'è alcuna correlazione tra il periodo di
allattamento al seno e la lunghezza dei telomeri da
adulti: "Ci aspettavamo di vedere una relazione tra
allattamento al seno e la lunghezza dei telomeri" ha
detto Eisenberg, "perché attraverso il latte materno i
bambini ricevono gli anticorpi prodotti dalla madre, che
possono aiutare a combattere gli agenti patogeni mentre
i loro sistemi immunitari si stanno sviluppando".
Tratto da:
http://www.lescienze.it/news/2017/01/26/news/infezioni_infantili_lunghezza_telomeri_salute_globuli_bianchi-3397169/
La
Memoria delle cellule staminali, di lesioni,
traumi, ferite,
intossicazioni (anche da
farmaci e
Vaccini),
infiammazioni e loro ruolo nella salute/ammalamento.....
Associazione
temporale di alcuni disturbi neuropsichiatrici in
seguito alla
vaccinazione dei bambini e degli adolescenti
Temporal association of certain neuropsychiatric
Disorders Following Vaccination of children and
adolescents:
a Pilot case–control study
By Douglas L. Leslie1*, Robert A. Kobre2, Brian J.
Richmand2, Selin Aktan Guloksuz2 and James F. Leckman2*
1
Department of Public Health Sciences, Pennsylvania State
University College of Medicine, Hershey, PA, USA, 2 Yale
Child Study Center, Yale University School of Medicine,
New Haven, CT, USA
Ricordiamo che anche tutti i
parassiti
nell'organismo generano infiammazione !
Esempio:
Meningoencefalite
causata da
Toxocara Canis
La Dr.
Clark era stata derisa e oggetto di attacchi continui
per le sue ricerche sui parassiti e su come agiscono in
relazione alle nostre malattie.
Oggi sono disponibili sempre più articoli riguardo agli
studi fatti su questo argomento.
Il link sotto (in inglese) ne contiene alcuni riguardo
alla toxocara canis (ascaride del cane) e spiega come é
coinvolto nella meningo-encefalite e altri problemi
cerebrali sia nei bambini che negli adulti.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?cmd=Link&dbFrom=PubMed&from_uid=14628955
Utile in questi casi l'utilizzo dello
Zapper
INFIAMMAZIONE causata dai
Vaccini - studio sul meccanismo infiammatorio che essi
inducono nei corpi viventi
Abstract
PS14-PARALLEL SESSION 14: VACCINES AND AUTOIMMUNITY
Abstract: 100
POST-VACCINATION INFLAMMATORY SYNDROME: A NEW SYNDROME ?
G. Giannotta1
1, Nicotera, Italy
Background: HPV post-vaccination reactions are
characterized by debilitating neurological symptoms such
as chronic fatigue, chronic pain, cognitive and motor
deficits, myalgia, impaired attention and memory,
dizziness, headache and sleep disturbances.
Hypothesis: Starting from the mechanisms of inflammatory
pain, I think that a number of clinical post-vaccination
syndromes may have a common pathogenetic basis. The
periferic pro-inflammatory cytokines (IL-1β,
IL-6, and TNF-α), expressed
after the injection of the vaccine (Fig. 1), can reach
the brain and, independently neuroinflammation, can
cause a post-vaccination inflammatory syndrome (Fig. 2).
If a neuroinflammation is present, it could be followed
by autoimmune reactions and neurodegeneration. Table 1
lists all the clinical syndromes in which the
pro-inflammatory cytokines are increased.
IL-1β represents a major
upstream cytokine that controls the local
pro-inflammatory cascade and thereby affects the balance
between protective immunity and destructive
inflammation. Increased levels of IL-1β,
IL-6, and TNF-α in the brain
cause cognitive impairment, sleep disorders, and reduced
motor activity. High levels of these cytokines are found
in fibromyalgia, chronic fatigue, small fiber
neuropathy, pathological pain, ADEM, myofascial
dysfunction, and CFS. IL-1β
causes pathological pain and fatigue and is elevated in
peripheral neuropathic pain and CRPS type I.
Conclusion: These post-vaccination reactions fall into
the ASIA syndrome, but represent a sub-group of clinical
syndromes determined by the excessive expression and
secretion of pro-inflammatory cytokines. IL-1β
is always present in syndromes described here.
Eventually, all of these clinical entities could be
included in a post-vaccination inflammatory syndrome.
Traduzione:
Ps14-sessione parallela 14: vaccini e autoimmunità
Abstract: 100
Post-vaccinazione sindrome infiammatoria: una nuova
sindrome ?
G. Giannotta1
1, Nicotera, Italy
Basi dello studio:
Le REAZIONI al vaccino HPV, (NdR: quello del cosiddetto
cancro all'utero per le bambine e le donne)
POST-vaccinazione sono caratterizzate da debilitanti
sintomi neurologici come fatica cronica, dolore cronico,
i deficit cognitivi e motori, mialgia, compromissione
della memoria e di attenzione, vertigini, mal di testa e
disturbi del sonno.
Teoria: a partire dai meccanismi di dolore infiammatori
(da Flogosi), penso che un certo numero di danni
post-vaccinazione con sintomi clinici di sindromi
possono avere una base patogenetica comune.
La citochine periferiche pro-infiammatorie (il-1 ß,
il-6, tnf-Alfa) (vedi: C), espresse dopo l'iniezione del
vaccino, possono raggiungere il cervello e, in maniera
indipendente neuro-inflammatorie, possono causare un
danno post-vaccinazione chiamata sindrome infiammatoria.
Se una neuro-inflammazione è presente, potrebbe essere
seguita da reazioni autoimmunitarie e malattie
neurodegenerative. La TABELLA 1 elenca tutte le sindromi
cliniche in cui le citochine pro-infiammatorie sono
aumentate.
Il-1 B rappresenta a monte un importante citochina che
controlla la locale pro-infiammatzione ed in tal modo la
cascata colpisce l'equilibrio tra l'immunità protettiva
e le infiammazioni quelle distruttive.
L' aumento dei livelli di il-1 ß, il-6, tnf-Alfa nel
cervello perche ' attiva sintomi cognitivi, disturbi
del sonno, e l'attività motoria ridotta.
Alti livelli di queste citochine si trovano in
fibromialgia, stanchezza cronica, neuropatia piccole
fibre, dolore patologico, Adem, disfunzione miofasciale,
e cfs. Il-1 ß nelle cause patologiche e di dolore e
fatica ed è alto nel dolore neuropatico periferico e
CRPS type I.
Conclusione:
queste reazioni post-vaccinazione fanno cadere nella
sindrome dell'Asia, ma rappresentano un sottogruppo di
sindromi cliniche determinate dall'espressione e
l'eccessiva secrezione di citochine pro-infiammatorie.
Il-1 B è sempre presente nelle sindromi qui descritte.
Alla fine, tutte queste entità cliniche possono essere
incluse in un studio: sindrome infiammatoria da
vaccinazione.
(vedi C): Le citochine infiammatorie possono essere
distinte in primarie e secondarie. Le citochine
infiammatorie primarie costituiscono un trio di
mediatori fondamentali, o meglio di molecole che
costituiscono il prototipo di intere famiglie: IL-1
(Interleuchina-1), TNF (Tumor necrosis factor) e IL-6.
In generale, le citochine infiammatorie primarie sono
estremamente pleiotropiche, nel senso che il loro
spettro di azione comprende una grande varietà di
cellule e di tessuti. Infatti molecole come IL-1 e TNF
agiscono praticamente su tutte le cellule e su tutti i
tessuti dell'organismo.
Le citochine sono molecole
proteiche prodotte da vari tipi di cellule e
secrete nel mezzo circostante di solito in risposta ad
uno stimolo in
grado di modificare il comportamento di altre cellule
inducendo nuove attività come crescita,
differenziazione e morte.
La loro azione di solito è locale, ma talvolta può
manifestarsi su tutto l'organismo. Le citochine possono
quindi avere un effetto autocrino (modificando il
comportamento della stessa cellula che l'ha secreta), o
paracrino (modificano il comportamento di cellule
adiacenti). Alcune citochine possono invece agire in
modo endocrino, modificando cioè il comportamento di
cellule molto distanti da loro. Hanno una vita media di
pochi minuti.
Le citochine sono mediatori polipeptidici, non
antigene-specifici, che fungono da segnali di
comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e
fra queste e diversi organi e tessuti[1].
Le citochine prodotte da cellule del sistema
immunitario sono dette linfochine o interleuchine.
La prima linfochina (migration inhibitory factor, MIF)
venne identificata negli anni Sessanta da John David e
Barry Bloom.
Tratto in parte e continua qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Citochina
Lo Abstract e' stato tratto
da:
http://autoimmunity.kenes.com/PublishingImages/hot-topica/pediatric-autoimmunity/View
the session on vaccines and autoimmunity.pdf
Noi Medici ed in particolari pediatri, notiamo
che dopo le vaccinazioni molti bambini, ad esempio,
reagiscono con l’innalzamento della temperatura (che è
una classica reazione immunitaria ad una noxa esterna (NdR:
producendo molto facilmente
infiammazioni diffuse tipo Asia, vedi qui sotto),
subiscono un’alterazione di quelle che prima erano le
loro normali funzioni digestive e/o della regolarità del
loro ritmo sonno-veglia (espressione di una risposta
multisistemica), diventano più irritabili, piangono in
modo inconsolabile e regrediscono in alcune abilità
prima acquisite (a testimonianza che c’è stato una
irritazione (infiammazione) a livello del sistema
nervoso centrale).
9) Il cervello ha un suo sistema immunitario
specializzato e quando una persona viene vaccinata, le
sue cellule immunitarie specializzate (“microglia”)
vengono attivate.
Vaccini multipli e frequenti iperstimolano questi
neuroni, provocando il rilascio di diversi elementi
tossici (radicali liberi, citochine, chemochine, ecc.)
che danneggiano le cellule cerebrali e le loro
connessioni sinaptiche, inattivando od alterando i
neurotrasmettitori.
Questa iperstimolazione è la prima causa di tante
cerebropatie, non per ultima la sindrome autistica, ma
anche la ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione con
Iperattività), le ipercinesie, le dislessie, le
convulsioni, ecc.
Tratto da:
http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccinazioni_lettera_presidente_sanita.php
VACCINES AND AUTOIMMUNITY - VACCINI ed
Autoimmunita'
Questo articolo è la sintesi di una
comunicazione orale del Dott Giannotta Girolamo,
avvenuta nel corso del 10° Congresso
Internazionale sulle Malattie Autoimmuni,
svoltosi a Lipsia (Germania) dal 6 al 10 Aprile
2016.
La comunicazione qui allegata è stata presentata
per la discussione nella sezione parallela
numero 14 dal titolo:
Vaccines end autoimmunity
- Ps14-sessione parallela 14: vaccini e
autoimmunità
Abstract: 100
Post-vaccinazione sindrome infiammatoria: una
nuova sindrome ? -
G. Giannotta - Nicotera, Italy
HPV REAZIONI POST- vaccinazione sono
caratterizzati da debilitanti sintomi
neurologici come fatica cronica, dolore cronico,
i deficit cognitivi e motori, mialgia,
compromissione della memoria e di attenzione,
vertigini, mal di testa e disturbi del sonno.
Ipotesi:
a partire dai meccanismi infiammatori e di
dolore, penso che un certo numero di danni
clinici, sindromi, post-vaccinazione, può avere
una base patogenetica comune.
Le periferic citochine pro-infiammatorie (il-1
ß, il-6, tnf-Alfa), espresse dopo l'iniezione
del vaccino (fig. 1), possono raggiungere il
cervello (NdR: a mezzo anche della via
linfatica) e, in maniera indipendente "neuroinfiammation",
può causare una sindrome post-vaccinazione
infiammatoria (fig. 2).
Se un neuroinflammation è presente, potrebbe
essere seguito da reazioni autoimmune e malattie
neurodegenerative.
TABELLA 1 elenca tutte le sindromi cliniche in
cui le citochine pro-infiammatorie sono
aumentate.
Il-1 B rappresenta a monte una importante
citochina che controlla la locale
pro-infiammatori e in tal modo a cascata
colpisce l'equilibrio tra l'immunità
infiammazione protettiva e distruttiva. Aumento
dei livelli di il-1 ß, il-6, tnf-Alfa nel
cervello perche' cognitive, disturbi del sonno,
e l'attività motoria ridotta. Alti livelli di
queste citochine trovano in fibromialgia,
stanchezza cronica, neuropatia piccole fibre,
dolore patologico, Adem, disfunzione miofasciale,
e cfs. Il-1 ß cause patologiche e dolore e
fatica è alto nel dolore neuropatico periferico
e dsr tipo io.
Conclusione:
queste reazioni post-vaccinazione cadere nella
sindrome dell'Asia, ma rappresentano un
sottogruppo di sindromi cliniche determinata
dall'espressione e l'eccessiva secrezione di
citochine pro-infiammatorie. Il-1 B è sempre
presente nelle sindromi qui descritti. Alla
fine, tutte queste entità clinica può essere
incluso in un post-vaccinazione sindrome
infiammatoria.
Le MALATTIE
AUTOIMMUNI SONO
CAUSATE SOPRATTUTTO, ma non solo, dai
METALLI PESANTI TOSSICI, CONTENUTI nei
VACCINI....ma non
solo....anche dai virus vaccinali ! - vedi qui
sopra
Il padrino di autoimmunologia, Yehuda Shoenfeld,
suggerisce che i vaccini - in particolare, i
loro ingredienti, ad esempio il metallo tossico
idrossido di alluminio - sono un
contributo significativo alla crescita
dell'epidemia globale delle malattie autoimmuni.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=574345766066269&set=gm.1033928606645596&type=3
Vedere anche:
-
http://sanevax.org/research-blog/gardasil-silgard-vaccine/
-
http://www.autoimmunity.kenes.com/scientific-information/4th-international-symposium-on-vaccines#.V61uHfmLQdU
-
http://educate-yourself.org/cn/vaccinedamagestudies03mar15.shtml
-
http://vaccineimpact.com/2016/japanese-doctor-discovers-link-between-hpv-vaccine-and-chronic-fatigue-syndrome/
-
Gardasil & Cervarix (vaccini
HPV, per il
cosiddetto cancro all'utero)
ecco la descrizione dei Danni
NANOPARTICELLE
NASCOSTE nei VACCINI (vedi
Contenuto dei Vaccini), scoperte da due ricercatori
italiani dr.essa Gatti e dr. Montanari, con il loro
microscopio elettronico, lo studio e' stato pubblicato
sull'International
Journal of Vaccines and Vaccination
Questa premessa è ciò che ha spinto i due autori a
investigare ulteriormente gli effetti indesiderati dei
vaccini, ma utilizzando un punto di vista che non era
ancora stato adottato prima d'ora: non più biologico ma
chimico-fisico! Hanno quindi messo a punto una
particolare tecnica analitica con cui sono andati a
verificare la presenza di contaminanti inorganici.
I risultati dello studio
I vaccini analizzati sono stati in tutto 44; alcuni,
come quello dell'influenza, erano presenti in più lotti
dello stesso produttore.
Il risultato dell'analisi fatta ha confermato la
presenza di sali inorganici (come il sale da cucina,
NaCl) e sali di alluminio, ma sono stati rilevati anche
composti micro-, submicro- e nano-molecolari (con
dimensioni da 100nm a 10um) in tutti i campioni, la cui
presenza NON era stata dichiarata dal Produttore nel
bugiardino all'interno della confezione del vaccino.
La quantità di particolato estraneo rilevata ha lasciato
sconcertati i due ricercatori, soprattutto perché i
materiali inorganici identificati non sono né
biocompatibili né biodegradabili, ma bioresistenti
(ovvero non vengono in alcun modo modificati/smaltiti
dall'organismo).
Inutile dire che si tratta di composti tossici e, come
per la maggior parte dei corpi estranei, possono indurre
una reazione infiammatoria nell'organismo.
Una volta iniettate queste particelle possono rimanere
nei pressi del sito di iniezione formando rigonfiamenti
e granulomi, ma possono anche finire nel torrente
circolatorio, come ipotizzato dai ricercatori,
distribuendosi in modo del tutto casuale senza alcun
effetto visibile. Una volta raggiunti certi organi (come
il cervello) si possono però verificare fenomeni di
bio-accumulo che, come tutte le particelle estranee
all'organismo, danno il via a una reazione
infiammatoria cronica stabile nel tempo), perché
queste particelle NON possono essere degradate.
Capite quindi cosa implica vaccinare un bambino ? Gli
state "regalando" uno status
infiammatorio che durerà per tutta la sua vita.
La presenza dei sali di
alluminio e NaCl nei vaccini è giustificabile in
quanto sono sostanze usate dai Produttori e dichiarate
(di conseguenza) tra i
componenti. Ma tutte le altre non dovrebbero
essere presenti né in un vaccino né in nessuna altra
preparazione iniettabile, proprio per le loro
caratteristiche
tossicologiche.
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Farmaci, acque inquinate,
cibi industriali intossicati da
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- Secondo la compatibilità e il valore sinergico dei
prodotti con il soggetto che li deve utilizzare
- Terzo il monitoraggio dei prodotti con test di
contrazione muscolare (mediante un controllo
Kinesiologico personalizzato), per valutare
l'utilizzo ideale delle sostanze all'interno di
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La
febbre,
lo ricordiamo ancora una volta, non è una
reazione che avviene a casaccio, ma è un preciso
segnale che il cervello enterico manda ad alcuni tipi di
cellule del sistema immunitario in modo da
innalzare la temperatura corporea per un preciso e
irrinunciabile scopo terapeutico: eliminare qualcosa che
deve essere assolutamente eliminato e cercare di
distruggere i
parassiti,
virus e batteri, anomali,
questi ultimi (virus e batteri) autoprodotti per mutazioni genetiche
autoindotte o da
vaccini precedentemente fatti, e/o
virus dalle
apoptosi cellulari (morte), per
disgregazione dei
mitocondri o quelli estranei (eterologhi),
introdotti con
alimentazione
inadatta,
cibi adulterati, contaminati dall'industria, ma e
specie quelli
introdotti con i vaccini.
E l'innalzamento della temperatura febbrile,
sarà tanto più elevata, quanto più forti sono l'aggressione
tossica e la robustezza immunitaria di chi la subisce (infatti
negli anziani solitamente hanno stati febbrili
che difficilmente superano i 38 °C).
Quindi tutto è preordinato e processato dal
cervello
e da un sistema
immunitario che vigilano, che prontamente
intervengono
per bloccare qualcosa e per eliminare, se
possibile le
tossine
inoculate con i vaccini od assunte per via
buccale (acque
o
cibi contaminati), come avviene in una
crisi eliminativa
automatica di autoguarigione, altrimenti le tossine, se
non fagocitate e/o eliminate, vengono depositate nei grassi
dei tessuti (qualsiasi) e nel tempo possono riattivarsi,
magari in uno stato febbrile ed ammalare il soggetto di
qualsiasi malattia.
vedi:
Disintossicazione automatica od indotta dal soggetto
consapevolmente
vedi qui:
http://www.medicitalia.it/consulti/archivio/279214-diarrea_dopo_richiamo_vaccino_esavalente.html
http://www.medicitalia.it/consulti/pediatria/221802-vaccinazione-pneumocco-esavalente.html
Tanti
bambini hanno queste reazioni (febbri,
convulsioni od attacchi
epilettici,
diarree, insonnia,
sonno
continuo (tipo
narcolessia) sovra eccitazioni, debolezze
strane, pianti continui, episodi simili ad un collasso,
ecc.), DOPO le
vaccinazioni ed i
medici pediatri
fautori dei
vaccini, raccontano le solite balle ai genitori,
dicendo che "il vaccino non ne e' responsabile", invece e'
proprio il contrario, e'
proprio il vaccino che scatena
delle acidosi intestinali (alterazione del pH digestivo) e
quindi
disbiosi ed eccitazione della mucosa intestinale con
conseguente irritazione del sistema nervoso enterico, ecc.,
ed il corpo deve reagire, attraverso i 3
cervelli (testa,
cuore, intestino) per mezzo del
sistema immunitario, attivando tutte le possibili
azioni immunitarie
di eliminazione (si chiama
autoguarigione = legge di eliminazione) che il
soggetto puo' ancora avere ben funzionanti es., i leucociti
o
globuli bianchi,
macrofagi, anche e non solo il
nervo vago, per cui ecco che compare anche e non solo la
diarrea, tutto cio' per tentare di eliminare le
sostanze tossiche vaccinali
e quindi reagisce come puo', iniziando con le febbri,
diarree e molto altro ancora...magari sintomi che rimangono
occulti e non palesi come le febbri e/o le diarree, ma che
possono manifestarsi dopo qualche giorno, mese od anni.... in qualsiasi "malattia",
tipo
malattie gastrointestinali,
celiachia,
disfunzioni dello sviluppo,
dislessia,
autismo,
allergie,
asma,
poliomielite,
meningite,
distrofia,
sclerosi,
cancri,
leucemie linfomi,
autismo,
SIDS, ecc.,
Purtroppo
NON esiste malattia che non possa essere scatenata dai
vaccini !
-
http://www.post-vaccination-syndrome.com/3926/la-sindrome-post-vaccinica.aspx
http://www.tuttosteopatia.it/canali/op/intossicazioni-3/ricerche-scientifiche-condannano-i-vaccini/
Una delle cose
fondamentali per tentare di guarire da qualsiasi
malattia anche e non
solo dal cancro, ed eliminare
anche tutti i denti
devitalizzati, cause di
infiammazioni ed
intossicazioni gravi, nei tessuti del corpo
umano a seconda del soggetto:
vedi QUI in
Materiali dentali
Qui trovate una terapia naturale per depurare
molto bene il Fegato per aiutare le
disinfiammazioni:
http://www.comemigliorare.com/lavaggio-epatico-come-depurare-il-fegato-per-migliorare-umore-e-benessere-generale/
Tecnica per
riattivare
circolazione sanguigna e soprattutto quella
linfatica (drenaggio
linfatico) ed il
transito
intestinale, ma anche la
termica delle viscere, cioè le
infiammazioni profonde del corpo, assieme alle
Frizioni
fredde ed ai
cataplasmi di argilla/terra fredda sul ventre.
1 - doccia fredda sugli arti ogni
mattina, in senso antiorario e partendo dal basso per
sostenere il passaggio della linfa e quindi la pulizia
della matrice durante la fase più liquida del tessuto
connettivo
2 -
saltellare
sul posto, per almeno 3 volte, 3 minuti alla volta. Il
movimento sussultorio aiuta il sistema linfatico e mette
in moto l’intestino,
l’organo
di espulsione finale delle tossine in circolo.
3 - Bere acqua calda appena alzati e poi durante tutto
il giorno. L’acqua è il primo nutrimento dell’organismo
e l’unico in grado “pulire” quando c’è bisogno di farlo.
Bere acqua calda la mattina regolarizza l’intestino e
sorseggiarla durante il giorno consente all’acqua di
raggiungere immediatamente i processi metabolici per
sostenere il naturale ritmo biologico in atto.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
FERRITINA:
la sua quantita' e' il segnale di infiammazione
piu' o meno intensa.
Come da dove la verifichi ?, basta un esame del
sangue. Ad esempio molti medici non controllano
la ferritina.
Controllano il ferro (sideremia) che indica
quanto ferro c'e' nel sangue, ma in caso di
infiammazione generale, a mancare e' il ferro
delle riserve appunto la ferritina. Quindi
pensano che il tutto sia a posto, ma il ferro
nel corpo si sta esaurendo, e, quindi quando va
via, prima si versa nel sangue che appare
normale, ma non e' cosi, c'e' un processo
infiammatorio in atto.
La PCR si controlla con prelievo ematico.
Comunque se vi alimentate seguendo la dieta
del
gruppo sanguigno con il
crudismo, se evitate gli insaccati, l'alcool
(bicchiere di vino uno e' permesso), il fumo,
pochissime proteine, e, molte verdure crude piu'
che cotte, e poco pesce, con regolare assunzione
di frutta fra i pasti, difficilmente avrete uno
stato infiammatorio.
Migliorate il movimento giornalieri e, per
l'alimentazione cercate di divenire quasi
vegetariani.
Mangiate solo due volte al giorno, e, solo se
avete fame; ma mai prima delle 4 ore dal pasto
precedente.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Ecco cosa afferma sull'infiammazione, il Dott.
Harold Buttram – specialista in Medicina Generale,
Università Oklahoma City (USA)."L’infiammazione è un processo biochimico derivante da
"agenti patogeni",
(batteri
e funghi
eterologhi,
sostanze
virali a DNA =
virus,
tossine alimentari,
farmacologiche, sostanze irritanti, tipo ad
esempio quelle contenute nelle creme per la
pelle, nei
vaccini, ecc.) o da
cellule
danneggiate.
L’infiammazione si dice, che non deve essere
confusa con l’infezione, sebbene l’infiammazione
può derivare da infezioni o viceversa.
Una cascata di eventi biochimici propaga e fa maturare
la risposta infiammatoria, che coinvolge il
sistema
vascolare locale, il
sistema immunitario e varie
cellule
all’interno del tessuto danneggiato e/o
intossicato. (riferimenti]
Tutte le cosiddette impropriamente "malattie" hanno la loro origine nel processo
infiammatorio:
- Alzheimer (riferimenti),
- Malattia coronarica (riferimenti
1 ; 2 ; 3
; 4)
- Cancro (riferimenti
1 ;
2 ;
3).
-
L’encefalite è un’infiammazione acuta del
cervello
o di parti di tessuto nervoso di esso, di solito associata a
meningite.
Alcuni sintomi associati
all’encefalite includono febbre, sonnolenza,
affaticamento e convulsioni. La procedura diagnostica
primaria è una puntura lombare con rimozione del liquido
cerebrospinale per la cultura e l’analisi microscopica.
Un altro aspetto
dell’encefalite, conosciuto come “encefalite di
Rasmussen”, provoca infiammazione cronica con
infiltrazione di
linfociti T nel
cervello
che conducono ad atrofia ed epilessia.
- L’encefalite di Rasmussen è una rara
malattia acquisita, ad andamento progressivo, che
determina sofferenza di un emisfero cerebrale.
Tipicamente l’esordio è in età infantile, ma sono
descritti casi con esordio nell’adolescenza o nel
giovane adulto.
La malattia è caratterizzata dall’associazione di
epilessia parziale (con crisi parziali, semplici o
complesse, epilessia parziale continua in oltre la metà
dei casi, e stati di male ricorrenti), deficit
neurologici secondari alla disfunzione progressiva
dell’emisfero affetto e deterioramento mentale.
Alla RMN si evidenzia atrofia corticale focale
progressiva, associata a focale alterazione di segnale
della sostanza bianca, e atrofia della testa del nucleo
caudato. Nelle fasi iniziali, le caratteristiche
neuropatologiche sono compatibili con un processo
infiammatorio cronico, per la presenza di noduli
microgliali e infiltrati perivascolari costituiti
prevalentemente da linfociti T, cui segue perdita
neuronale e gliosi.
- Altri disturbi a cui è normalmente associata
l’infiammazione includono qualsiasi malattia, ad es.:
acne vulgaris, asma, malattie autoimmuni, prostatite,
glomerulonefrite, ipersensibilità, malattie
infiammatorie intestinali, malattia infiammatoria
pelvica, danno da riperfusione, artrite reumatoide,
rigetto di trapianto, vasculite, cistite interstiziale,
ecc., ecc.
In realta' non esiste malattia che non abbia inizio con
un "suo" processo infiammatorio !
-
Anche una reazione allergica alle vaccinazioni,
secondo il National Institutes of Health degli Stati
Uniti, può causare encefalite con gonfiore del cervello.
L’encefalite è stata inclusa come una delle tante
reazioni avverse da vaccino suscettibile a
indennizzo dal National Childhood Vaccine Injury Act
degli Stati Uniti nel 1986. (riferimenti)
Vulnerabilità del cervello infantile:
suscettibilità univoca alla
perossidazione lipidica, generata facilmente
dai
vaccini inoculati ai
bambini
piccoli, che facilmente
somatizzano le piu' varie e strane malattie,
autismo,
sids,
compresi !
Infatti, una delle reazioni piu' comuni dei
bambini
e ragazzi
vaccinati e' la super produzione di
istamina, dovuta alle
malfunzioni cellulari che
generano tutti i vaccini quando sono
inoculati nei corpi viventi
con le loro tossine; l'aumento di istamina
e' una delle concause delle
allergie !
L’infiammazione, pertanto, è ben nota nell’eziologia del
suo sintomo infiammatorio. Inoltre, l’infiammazione è un
tentativo di protezione dell’organismo per rimuovere
stimoli nocivi ed è caratterizzata dall’aumentato
movimento di plasma e di leucociti (soprattutto
granulociti),
batteri + funghi per avviare la guarigione anche dei
tessuti investiti da quel processo (riferimenti).
Anche TUTTI i
virus
eterologhi=estranei (NdR: anche quelli dei
Vaccini) della polio, del morbillo, della
varicella, del Nilo Occidentale ecc., sono in grado di
causare encefalite.
ECCEZIONALE SCOPERTA !
UNA PROTEINA DEL
GRANO INNESCA NEURO-INFIAMMAZIONE
NELLE MALATTIE CRONICHE COME LA
SCLEROSI MULTIPLA - Vienna, 17 ottobre 2016
Gli scienziati hanno
scoperto che una proteina del frumento innesca l'infiammazione
delle malattie croniche, come la sclerosi multipla,
l'asma e l'artrite reumatoide, e contribuisce anche allo
sviluppo di non-celiaci sensibilità al glutine.
Con gli studi precedenti comunemente concentrandosi su
di glutine e il suo impatto sulla salute dell'apparato
digerente, questa nuova ricerca, presentata alla UEG
Week 2016, accende i riflettori su una diversa famiglia
di proteine che si trovano in inibitori
amilasi-tripsina di grano chiamato (ATIS). Lo studio
mostra che il consumo di ATI può portare allo sviluppo
di
infiammazione in tessuti dell'intestino, tra
linfonodi, reni, milza e cervello. L'evidenza suggerisce
che ATI può peggiorare i sintomi di artrite reumatoide,
la sclerosi multipla, l'asma, lupus e steatosi epatica
non alcolica, così come la
malattia
infiammatoria
intestinale, specialmente nei soggetti
vaccinati !
Infiammazione (Flogosi): Processo dinamico
comprendente l’insieme delle modificazioni reattive che
compaiono nelle strutture vascolari e connettivali di un
distretto organico, per arginare e riparare i danni
prodotti da agenti lesivi di diversa natura.
(Robbins
and Cotran Pathologic Basis of Diseases, 7th edition,
2005, Saunders)
Infiammazione (descrizione del processo
infiammatorio):
Fonte, vedi
PDF di:
med.unipg.it
vedi:
Infiammazione = Artrite-Artrosi
nei bambini e nei giovani + Infiammazione
= febbre nei Bambini
+
FEBBRE
+
Intossicazioni
+
Fermentazioni - Putrefazioni
+ Porfiria +
COPROTERAPIA
(assunzione di feci selezionate)
La
Memoria delle cellule staminali, di lesioni,
traumi, ferite,
intossicazioni (anche da
farmaci e
Vaccini),
infiammazioni e loro ruolo nella salute/ammalamento.....
Il
fuoco che
divora l’organismo, l’infiammazione
(stato morboso – da morbo, ovvero
microbo/fungo=stato patogeno) e’ conosciuta fin
dall’antichità come la malattia piu’ pericolosa
perche’ essa è la base per qualsiasi
malattia degli
esseri viventi.
L’infiammazione e’ quindi uno stato morboso del
corpo o di parte di esso, dovuto alla reazione
difensiva contro stimoli nocivi (intossicazione
delle cellule dei
tessuti investiti
dall’infiammazione), caratterizzato da
Congestione = intossicazione, aumento locale
della temperatura, edema, dolore ed alterazione
dei
tessuti e dell’organo colpito da
essa.
Gli scienziati
Hugo Fricke e Sterne Morse
intuirono e descrissero nel 1926
sulla rivista
Cancer Research, che i
tessuti sani hanno una capacità
elettrica più bassa, quelli infiammati più
elevata, quelli
oncologici ancora maggiore.
In pratica basta avere una sonda la quale
consentirebbe di fare una specie di biopsia
elettromagnetica incruenta, dei tessuti
biologici, grazie all'analisi di tre frequenze
in
banda UHF, intorno ai 460, ai 920 e
ai 1350
megahertz.
In particolare il segnale sulla prima frequenza,
interagisce con le formazioni tumorali dette
maligne, evidenziando un abbassamento della riga
spettrale.
Su questa realta' il prof.
Clarbruno Vedruccio, 54 anni, ha
inventato, testato e prodotto questa
sonda bioscanner,
che permette la
diagnosi precoce del
cancro
- vedi
QUI: egli e' laureato in fisica e in ingegneria
elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore
dell’Istituto di fisica dell’atmosfera del
CNR a Bologna e docente di
metodologia della ricerca all’Università
di Urbino.
Diagnosi certe per:
Infiammazioni,
traumi, tumori,
ischemie, grazie alla
termografia - 15 Set. 2010
La diagnosi di alcuni tipi
di tumore (alla tiroide e alla mammella), gli stati
infiammatori, e le lesioni ischemiche, possono essere
identificati con la termografia. Questa tecnica è una
metodica non invasiva ed innocua, come quella che si
basa sulle onde sonore che consente di
evidenziare la temperatura della superficie corporea,
sfruttando l’energia calorica emessa dalla cute sotto
forma di radiazioni elettromagnetiche infrarosse.
Infatti l’organismo umano produce calore e lo disperde
nell’ambiente attraverso la cute. La termografia si basa
sulla teoria che alcuni processi patologici provocano un
aumento della produzione del calore nella zona corporea
interessata.
Esistono due tipi di termografia: a cristalli liquidi e
“computer assisted”. La prima tecnica utilizza la
proprietà dei cristalli liquidi, di modificare la loro
disposizione spaziale in base alla
temperatura, che già in altri casi diviene
sintomatica di un malessere.
In cosa consiste? Vengono posizionate due lastre,
costituite da cristalli liquidi, sulla cute in
corrispondenza della regione corporea da esplorare, e si
esamina la colorazione che assumono le lastre in base
alla temperatura rilasciata dalla zona.
La seconda metodica, invece, utilizza una lastra che
invia ad un computer i dati corrispondenti alla
temperatura rilasciata dalla zona corporea interessata.
Anche in questo caso vengono analizzate le varie
colorazioni corrispondenti.
IMPORTANTE:
Per la medicina
ufficiale e dai
medici
impreparati, provengono migliaia di nomi di
sintomi che chiamano impropriamente
malattie,
ma che provengono solo ed unicamente da
intossicazioni e
dalla infiammazione
intestinale
e
viscerale,
che si propaga nell'organismo e si fissa in certi
momenti ora qui ora la, a seconda di dove e quale
tessuto /
organo e' debole....
Se
volete guarire
DOVETE eliminare le intossicazioni
corporee e le infiammazioni
che partono sempre dall'intestino.
L'alterazione del microbioma genera qualsiasi tipo di
"malattia"
IMPORTANTE:
Come Portale Web segnaliamo vari personaggi (medici e
non) che hanno avuto
contrasti con le autorita' mediche, e per
essere precisi, affermiamo che
NON condividiamo in toto
le loro terapie (quelle monoterapeutiche), in
quanto per noi, seguaci della
Medicina Naturale
la
malattia
(cancro compreso) e'
MULTIFATTORIALE, quindi
NESSUN prodotto puo', da solo, guarire dalla
malattia della quale si e'
ammalati, occorre mettere in pratica tutto cio' che
serve per ottenere lo scopo,
disintossicare
e disinfiammare
l'organismo, perche' questi due cofattori sono la base
fisiologica di qualsiasi problema di salute !
Ricordiamo
anche che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e della
mucosa
intestinale influenzano la salute, non
soltanto a livello intestinale, ma anche a
distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
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in:
Infiammazione - 2
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