NOZIONE di TERRENO
(definizione)
Per migliorare o
mantenere lo stato di
benessere fisiologico
dell’organismo umano
olisticamente
inteso, occorre tenere
conto del cosiddetto “Terreno”
e delle funzioni
fisiologiche relative ai
vari organi e apparati.
Si definisce “Terreno”
innanzi tutto la
tipologia
bioelettronica dei
liquidi
dell'organismo e quelli
della
matrice, la
reattività
dell’individuo, che gli
deriva dalla sua
appartenenza ad una data
"diatesi"
e dalla efficienza dei
propri
organi formatisi in
base alla sua
definizione
"costituzionale". Per
Costituzione si intende,
la combinazione di
caratteri morfologici,
fisiologici e psichici
che caratterizza un
individuo.
La “diatesi” consiste
anche nella
predisposizione genetica
di un individuo alla
malattia; è
particolarmente utile
tenerne conto nella
definizione delle
strategie profilattiche
della malattia stessa.
La “costituzione” invece
è la struttura anatomica
– funzionale del
soggetto; influisce
anche nella
determinazione delle
strategie terapeutiche
da usare negli stati
acuti della malattia.
Il concetto di “Terreno”
è di notevole importanza
nella
medicina non
convenzionale,
raccogliendo in sé la
sintesi dinamica della
“diatesi” e della
“costituzione”
individuale, e quindi
rappresenta il complesso
delle caratteristiche
psicologiche,
metaboliche,
fisiologiche, così come
si estrinsecano
nell’interazione casuale
tra informazione
genetica e influssi
ambientali esterni.
Le funzioni
fisiologiche relative
ai vari organi ed
apparati, possono essere
salvaguardate
salutisticamente e
convenientemente con
appropriata
alimentazione
crudista, vari
rimedi secondo le più
moderne interpretazioni
di fitoterapia: con un
trittico di tinture
madri, macerati
glicerici e oli
essenziali, unitamente
ad un prodotto
salutistico
“costituzionale” per le
acuzie e “diatesico” per
la profilassi., oltre ai
prodotti omeopatici e
con adeguati integratori
alimentari, onde
ottenere un buona
funzionalita
omeostatica e quindi
la Perfetta Salute.
Il dott.
Ermanno Micucci (medico) ci
ha inviato questo suo studio su
Terreno, diatesi,
costituzioni
in questa
presentazione, visibile QUI +
vedi:
Sist._Connettivo_Terreno_fisiologico.pdf
+ Uomo Psico Elettronico
vedi anche la nuova
scoperta fatta, dopo cento anni, dalla
medicina ufficiale:
http://www.adnkronos.com/salute/medicina/2018/03/27/scoperto-nuovo-organo_G48zD7kS2r4WSbDEiu5JMJ.html
Introduzione
Noi tutti sappiamo che viviamo su di un
Pianeta chiamato
Terra, che vaga nello spazio
Cosmico e che e' un globo Terracqueo, cioe' composto
da una parte solida, la
terra, e da una parte liquida, l'acqua,
che e' suddivisa in acque salate, i
mari, ed acque dolci, i
laghi ed i
fiumi.
Sulla terra vivono degli
esseri viventi chiamati
Uomini ed i loro compagni di viaggio chiamati
Animali, seconde il
Progetto Vita.
Fra questi esseri viventi, vi sono quelli che abitano
sulla parte solida, la terra, ed altri che vivono nella
parte liquida, nei mari, laghi e fiumi, quelli che
vivono nella parte liquida sono solo gli animali
acquatici, gli uomini vivono sulla terra ferma e non nel
mare.
Fra gli animali (ogni tipo di animale acquatico) che
vivono nella parte liquida del pianeta, vi sono quelli
che possono abitare e sopravvivere SOLO nei mari
(salati) ed altri che possono vivere SOLO
nell'acqua dolce (laghi e fiumi), se prendiamo un tipo
di pesce che vive nel mare e lo mettiamo in un lago esso
morirà e viceversa se prendiamo un pesce di acqua dolce
esso morirà se lo immettiamo nel mare.
Questo significa che ogni
animale vive e sopravvive nel suo appropriato
"Terreno" per il
quale è nato e solo in esso, il suo terreno specifico, può
nascere, vivere, morire, oltre a riprodursi più o meno
bene a seconda della
temperatura in gradi (T), del
pH, (acido-base), della resistività
ro' (tenore di sali in quel liquidi) ed infine della
carica elettrica
rH, di
quel liquidi che è anche in funzione della sua
temperatura.
Lo stesso concetto o Nozione di Terreno, si
riferisce anche ai Vegetali che crescono nella terra,
ed a secondo del tipo di terreno in quel campo, bosco,
collina, montagna o mare, le vegetazione varia a seconda
del tipo di terreno di quella terra, come potete
osservare nella foto qui sotto, in questo campo vi sono
vari tipi di terreno/terriccio e come potete
osservare, la vegetazione varia a seconda del tipo di
terra che è presente in un certo spazio, terra buona,
terreno con sabbia, terreno con pietrisco ecc., ecco un
esempio:
 |
Abbiamo fatto questa
introduzione per portarvi alla riflessione sul concetto
della Nozione di
Terreno, materia che
nelle Università di medicina e quindi nella
medicina ufficiale
e di conseguenza nei
medici allopati, NON viene
tenuta in considerazione pur
essendo il PILASTRO
principale sul quale si svolge la
vita SANA e/o
nasce la malattia degli esseri viventi (vegetali,
animali, umani) -
vedi:
Definizione della
parola malattia
A questo punto il
parallelismo con il corpi degli esseri viventi si impone
e si chiarisce, perché anche tutti gli esseri viventi
sono sottoposti alle stesse leggi che regolano la Natura
della Vita in essi.
vedi:
Universo
Elettrico
Sindrome
infiammatoria chiamata "Asia" scatenata dai
vaccini !
ASIA_Sindrome
infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
... ed è noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di
sintomi, che i
medici impreparati
allopati chiamano erroneamente "malattie"....
RICORDO
che uno dei
Princìpi più importanti, della
Medicina
Naturale è questo:
"Ciò
che NON
si
Esprime si Imprime"
sull'organismo,
per mezzo degli
errori Spirituali =
Conflitti irrisolti (trasgressioni consce od
inconsce alle Leggi del Vivente)
- e per caduta, quelli della
nutrizione e
malfunzione cellulare dello
Stress Ossidativo
cellulare (sui tessuti degli organi bersaglio dell'archetipo
conflittuale), e di quello derivante anche dagli errori
alimentari,
- vedi
Crudismo - e/o con l'utilizzo di
farmaci (di sintesi) ma e soprattutto
dei
Vaccini,
i quali
null'altro sono sostanze/frequenze/vibrazioni
tossico-nocive che determinano
malfunzioni del fluire o meno e soprattutto
dell'informazione all'interno del sistema del corpo
Vivente (Psicosoma).
Ecco qui descritto in sintesi, lo
"ABC" della
Bioelettronica (elettronica del
Vivente); essa determina, qualifica e
quantifica,
identificando con apposite apparecchiature
bioelettroniche, i parametri elettronici dei
liquidi extra cellulari e/o intracellulari -
questi parametri elettronici del Vivente sono le Basi
fisiologiche, dalle quali per "caduta", si
eseguono e comandano sempre
azioni e reazioni, biochimiche e non
solo, all'interno di essi e quindi anche sulla
membrana cellulare,
nelle
cellule stesse...che possono, se
intossicate, ad esempio, addivenire in uno stato di
stress ossidativo, cioè all'alterazione-malfunzione
del
metabolismo
cellulare e quindi quello nei
tessuti
(la
Matrice) ove esse risiedono, tessuti che si
infiammano, generando malfunzione negli
organi corrispondenti
a quei tessuti,
determinando nei fatti la
malattia,
mentre e si mantengono con
stili di vita adeguati (etica, coerenza ecc, lungo
la via-legge dell'Amore,
la
comunione, la
compassione, l'aiuto,
quindi una vita con
stress ridotto al minimo,
alimentazione
crudista appropriata, le giuste funzioni della
perfetta Salute si manifestano a qualsiasi livello,
perché mantengono e/o riportano al giusto
pH = leggermente alcalino, modo nel quale gli umani
funzionano e debbono vivere per rimanere SANI.
Mentre l'Odio,
il
rancore-risentimento, la
violenza, sono matrici di
pH ACIDO, quindi generano l'acidosi
metabolica, fautrice di qualsiasi
malattia, fino al
cancro.
"I
fenomeni di depolarizzazione e ripolarizzazione sono alla base di infinite
reazioni e della vita stessa, a partire da
quelli della "membrana cellulare", quindi
significa che le reazioni indotte, dai
parametri bioelettronici, sulla biochimica
del Vivente divengono, queste ultime, un
livello "inferiore", ma indispensabile...
cioè sono azioni susseguenti nella
bioelettrochimica e sono già ad un livello
diverso e consequenziale, quindi "inferiore"
rispetto al livello Bioelettronico
superiore, infatti sono le azioni
bioelettroniche che “scatenano” i processi
biochimici.
Ma studiando e ricercando in Bioelettronica,
vi è molto di più, perché essa permette di determinare
cosa è un "Terreno"
e quali parametri bioelettronici esso ha,
per "ospitare" , cioè garantire o mantenere
la Perfetta Salute (P.S.) o la "malattia".
Questa ricerca e' fondamentale per poter
definire, con appositi strumenti, quei
parametri che permettono anche di conoscere
cosa e come fare per l'eventuale riordino,
se alterati dai giusti rapporti della P.S.
In un "Terreno"
possono manifestarsi, se alterato in un
certo "tipo", determinate malattie e NON
altre;
es. un
Terreno Oncologico
avrà anche
la possibilità di essere maggiormente a
"rischio di cancro" che un'altro tipo di
Terreno non oncologico.
Anche
la
Semeiotica Biofisica
= auscultazione del corpo permette in
ambulatorio e con un semplice fonendoscopio
(ad un tecnico che la conosce bene - Tecnica
NON insegnata nelle facoltà di
medicina ufficiale)
e senza strumenti meccanico-elettronici di
conoscere quale "tipo" di Terreno un
individuo ha, a livello globale.
Quindi la Bioelettronica è solo una tecnica
di controllo-diagnostico, anche strumentale,
susseguente alla Semeiotica biofisica, ma
molto utile da integrare.
Ricordiamo che queste tecniche (diagnostiche)
non si
imparano sui libri di testo della
medicina
imperante, ne' mai si possono ascoltare in
una lezione all'Università,
perché NON si
deve far sapere quanto sia semplice fare
diagnostica SICURA e PRECOCE....e per
qualsiasi tipo di
sintomo (cancro compreso), che viene chiamato
impropriamente con svariati nomi di:
malattia.
Ricordiamo che i corpi animali ed umani sono
composti principalmente, come la Terra, da solidi (parte
minore) e da liquidi (in maggior parte), il "mare
nostrum" (il nostro
Terreno),
e questo mare, simile all'acqua di mare (cioè salato)
ha un suo
pH, una carica
elettronica
rH
ed una propria resistività
ro' (concentrazione o meno
di sali).
Le leggi del Pianeta si rivelano essere le stesse che
determinano la vita o meno, degli animali sulla terra e
nel mare, cosi come nel "mare nostrum", quelle leggi
regolano, anche e nel medesimo modo, la nascita, la
riproduzione e la vita o morte dei nostri "animali", i
batteri ed i
parassiti
che vivono nel nostro mare:
i liquidi del corpo, che nella percentuale
variabile, dalla nascita alla
morte, varia di
proporzione, dal 75-80 % circa alla nascita, al 65% circa
alla morte, perche tendiamo a perdere liquidi ed a
mineralizzarci ("Polvere sei e polvere ritornerai",
detto della
Genesi della Bibbia).
Già nell’antichità si descrivevano i
vari tipi di terreno:
Ippocrate stesso descriveva i “vari temperamenti”.
Pitagora riprendendo l’argomento del terreno li
distingueva in: sanguigno, pituitoso, bilioso,
atrabilioso.
Da essi, egli affermava, dipendono l’insieme dei
processi vitali, la rottura di quei delicati equilibri
(discrasia) genera qualsiasi tipo di malattia.
La
discrasia (Alterazione dell'equilibrio tra i
componenti del sangue o di altri liquidi del corpo)
dipende dal temperamento e quindi dalle modalità dei
comportamenti dell’essere stesso, che si evolve seguendo
le circostanze biologiche.
Sebbene anche
Pasteur avesse alla fine del XIX secolo, considerata
fondamentale questa nozione di “terreno”, essa è
stata COMPLETAMENTE
abbandonata e
dimenticata dalla
medicina ufficiale,
interpretando male una parte dei suoi lavori di
ricerca.
Le sue ricerche confermavano in modo inequivocabile che
qualsiasi malattia poteva svilupparsi solo secondo
condizioni di ricettività proprie a ciascun individuo (terreno)
e per ricettività si deve estendere fino alla finale
manifestazione della patologia.
Da quegli errori di
interpretazione è nata la medicina
sintomatica (Allopatica, cioè la
medicina ufficiale)
che tanto male ha prodotto sulla salute umana in quanto
si è “corso” dietro all’agente patogeno, invece di
considerare il terreno come sua “madre”. Infatti senza
l’apposito terreno specifico, l’agente
patogeno NULLA può ! e questo “agente” per di più è
ospite del terreno che ne è la matrice
primordiale.
La medicina ufficiale confonde quindi “morbosità”
con “Terreno” ! ...il suo insegnamento (ideologia)
considera l’infinità dei terreni, che corrispondono a
modificazioni patologiche avvenute su di un particolare
terreno matriciale, di CUI NON TIENE NESSUN CONTO.
La medicina
Omepatica (cura con il simile) ha al contrario
accettato in modo totale la Nozione del Terreno,
ma non tiene conto della facile
instabilità del Terreno
stesso, cosa che la
Medicina Naturale invece comprende ed utilizza, per
via della ionizzazione, temperatura, pressione, umidità
dell'aria, ecc. (specie nei cambi di stagione =
influenze del clima sui corpi viventi =
influenza
stagionale) che inter reagiscono con i
liquidi totali del corpo, infatti il metodo
terapeutico dell'Omeopatia è quello di tentare di far reagire
l’organismo sui propri sintomi, cercando di
risvegliare la reazione dell’organismo stesso, con
rimedi derivanti da sostanze che generano simili
sintomi.
L'Omeopatia,alle volte “funziona”, altre volte no,
perché "l'informazione
del rimedio" non riesce a scendere dai vari livelli
fino al livello necessario, ecco perché è
sempre messa in discussione anche dalla
medicina ufficiale.
- vedi
Autoguarigione con la Medicina Naturale
In sintesi:
Il Terreno fisiologico è costituito dagli elementi
della Natura (aria,
acqua,
terra) e quindi dagli elementi del mondo minerale,
vegetale, animale, perfettamente ed armoniosamente
integrati ed interagenti funzionalmente fra di loro;
esso ha la capacità di crescere, trasformarsi,
riprodursi, e come ogni essere vivente, e’ dotato di un
proprio metabolismo, per il quale elementi inorganici
sono trasformati in prodotti organici e questi in
energia-materia organizzata, e per alcuni elementi, in
viventi, ed e’ plastico per mezzo del processo chiamato
anabolismo, per poi subire un inverso processo, con il
ritorno allo stato di elementi minerali attraverso il
catabolismo.
Ricordiamo che nella letteratura medica ufficiale,
vengono normalmente fatte delle gravi confusioni
semantiche, come ad esempio, per le parole “costituzione”
e “terreno”. - vedi: Vari
terreni
Molto spesso, nella letteratura medica, si utilizza il
termine “terreno” senza riferimento ad una definizione
chiara e ben determinata. L’uso del termine
“costituzione” è altrettanto inconsistente, poiché di
solito esso designa una struttura di tessuti, organi o
la globalità dell’organismo.
L’insieme strutturale comprende contemporaneamente sia
la biologia del vivente nei substrati molecolare,
genetico, psiconeuro-immunologico e condizionato dal suo
ambiente interno ed esterno. Questa struttura ha delle
funzioni multiple, cosa che necessita un regolare
svolgimento dei vari processi elettronici e
susseguentemente biochimici.
Lo slittamento od il blocco di un elemento-livello,
provoca una sregolazione dei processi bioelettrochimici,
da qui la comparsa della
patologia
(blocco energetico bio-elettro-chimico).
Possiamo considerare dunque il terreno come una modalità
di esistenza del vivente, esso è mobile e non fisso, è
dialettico e non statico, infatti ha una base di liquidi
(vedi: acqua
del corpo), quindi molto duttile, facilmente
alterabile.
L’insegnamento all’università,
nelle cattedre di
medicina, inizia con la conoscenza dell’uomo (del
Vivente) nei suoi caratteri anatomici, fisiologici e
biologici.
In seconda istanza, lo studente affronta questi stessi
settori dal punto di vista “patologico” (malato).
Appare sorprendente che sia in
medicina accademica che in
medicina omeopatica, quando ci si riferisce alla
parola “Terreno”, subito si intenda solo ed unicamente
un "terreno patologico". Nella realtà l’essere umano
inizia, da un normale terreno pro-vita, per andare verso
più o meno velocemente verso il "patologico".
Nei fatti, non esistono un “terreno biochimico” e/o un
“terreno omeopatico”.
Vi è prima di tutto, al livello
umano, animale e vegetale, un terreno specifico, normale
o patologico.
Il “terreno” può essere compreso solo
globalmente, ma per meglio comprendere la nozione di
Terreno occorre quindi fare una suddivisione analitica
che descriva metodicamente i vari substrati.
Questa descrizione basilare presenta quindi i due
aspetti, il terreno normale e quello patologico:
1 - La ricerca fondamentale dei fattori interni che
costituiscono il terreno normale:
a) il substrato biochimico
b) il substrato molecolare
c) il substrato genetico
d) il substrato immunologico
e) il substrato psico-mentale-emozionale (conscio ed
inconscio)
2 -
La ricerca fondamentale dei fattori esterni che possono
influire sull’alterazione che porta il Terreno “normale”
a patologico, es.:
lo studio dell’alimentazione
del soggetto (aria, acqua, cibi) oltre al substrato
ecologico dell’ambiente esterno quello
socio-culturale nel quale vive il soggetto analizzato.
Il terreno patologico, cioè le basi del quale si
distinguono:
a) la patologia psico-genetico-molecolare-immunologica,
che è il risultato dell’ecotossicologia (esterna ed
interna).
2) La clinica.
A
questo livello, si incontrano due processi:
a) il processo patologico acuto
b) il processo patologico cronico,
che null’altro è che
l’aggravamento malcurato e/o non curato di quello acuto.
Le proprietà bioelettronico-chimiche del Terreno
sono un insieme di caratteristiche, dipendenti da
fenomeni elettronici, chimici o fisico-chimici, in
stretta relazione anche con il
clima atmosferico, soprattutto gli
organismi viventi, non solo nel terreno agricolo,
esse concorrono a definire uno degli aspetti della
salubrità e/o fertilità di un qualsiasi tipo di
terreno, influendo sulla potenzialità produttiva della
Salute dell’essere Vivente e/o delle piante coltivate su
quel tipo di terreno.
vedi:
Semeiotica Biofisica Quantistica +
Bioelettronica
+ Acidi-Basi
+ Acidosi e malattie +
Acqua basica e malattie
In sintesi il
Terreno
(liquido o solido) è definibile come:
1) Struttura potenziale, che è definibile dall’aspetto
quantitativo.
2) “ “ come espressione
funzionale, definibile dall’aspetto qualitativo.
esempio: la
matrice extracellulare e' uno dei
vari livelli di Terreno
Ciò significa che nel Vivente, ogni
organo /
tessuto (mente/organo
compresa), ha una sua capacità potenziale di esprimere le
sue specifiche funzioni, che vengono esaltate od
inibite
dai
liquidi intra ed extra cellulari (pH,
rH, ro') di cui è composto
il
tessuto
(insieme di cellule) che lo caratterizza,
sempre in funzione dell’insieme delle funzioni inter relazionali dei vari organi e sistemi
(apparati); il modo in
cui essi si esprimono è del tutto particolare per
ciascuno di noi.
Quindi è evidente che la nozione del “Terreno” organico
è sempre e comunque “Unica” ed è assolutamente
indispensabile per conoscere sul come applicare ed operare
salubremente,
per mantenere la salute o riordinare l’organismo dallo
stato di malessere.
La lampadina che si accende nel corpo (sintomo
- nelle cellule sotto
stress ossidativo e
quindi nel
tessuto
od
organo)
serve per indicare che
si sbagliano comportamenti
-
Conflitto Spirituale di incoerenza irrisolto - e'
sempre l’organo bersaglio che genera il
corpo od organo di sofferenza
(dolore), può essere debole per
problema congenito (ereditato dagli avi) ed anche
acquisito, nel senso di indebolito da
comportamenti errati
alimentari,
assunzione di droghe,
farmaci e
soprattutto
Vaccini, ecc..
Congenito: significa che il soggetto ha ereditato
dai genitori una carenza strutturale
(enzimatica per esempio) o perché l’organo è escluso,
separato, isolato, dalla struttura informazionale del
sistema al quale è collegato e quindi l’economia
generale necessaria al mantenimento della salute globale
è in sofferenza perché l’organo è incapace di produrre
la sua funzionalità al livello necessario per il buon
funzionamento del sistema globale.
Acquisito: per errori
alimentari,
assunzione di droghe,
farmaci,
Vaccini, ecc., nel momento di un’aggressione
significativa (interna od esterna), l’organo essendo più
o meno isolato, le manifestazioni della sua sofferenza
(sintomi) restano minime o possono anche essere ignorate
dall’organismo, riapparendo nel corso di un nuovo
conflitto, sia questo offra il reinserimento nel
circuito informazionale dell’insieme dei sistemi, sia
che rafforzi l’esclusione dagli stessi.
La
medicina ufficiale purtroppo agisce a
livello sintomatologico e non riesce a comprendere ancora, che essa deve
riordinare non solo il
sintomo, ma anche e sopra tutto
il Terreno che è "matrice"
e padre-madre di organi, sistemi e che i sintomi sono
solo campanelli diallarme che indicano che qualcosa non
funziona adovere nell'organismo che quindi l'attenzione
deve essere rivolta in primis al terreno e
successivamente, ma immediatamente al sintomo, in
una unica indagine parallela.
La
Medicina Naturale al contrario agisce
contemporaneamente sul Terreno
e quindi sul sintomo, attivando
i processi di
catalisi con elementi immediati atti a
rinforzare l’azione di riordino
generale e quindi locale, la
cui scelta dipenderà dal tipo di sintomo od organo
sofferente, ma comunque ed in ogni caso, il riordino
contemporaneo del
terreno in modo massiccio e
specializzato per il veloce riequilibrio delle sue carenze, “madre/padre” di ogni malattia.
Ed agendo anche e soprattutto dal lato
Spirituale, fornendo quindi al malato le
informazioni sul perché
del suo stato di malessere,
indicandogli la via da percorrere per
non trasgredire
più le
Leggi PsicoBiologiche dei Viventi per
non rientrare nel circolo vizioso - vedi:
Conflitto spirituale vissuto nell’incoerenza =
malattia.
Oggi giorno siamo in grado con apposite
apparecchiature
Bioelettroniche di definire la nozione di terreno
in modo preciso, fornendo al tecnico terapeuta le
indicazioni adatte per il riordino nei parametri della
Perfetta Salute.
Il Corpo Umano (cosi come tutti gli esseri Viventi) è
ben noto, è un'insieme
di
cellule e quindi esso segue e sopravvive con i
Principi e gli Schemi del
funzionamento della Cellula, la quale come è ben
evidenziato in questa pagina funziona per mezzo dei
Giusti Rapporti fra l'ambiente esterno il liquido
extracellulare e quello interno (liquido
intracellulare), i quali sono determinati in primis dai
rispettivi
pH - regolati nei loro giusti rapporti dai processi
acidi-base extra ed intra cellulare, cioè dalla
loro carica ionica - bio elettronica.
vedi
Bio Elettronica +
Pompa Sodio-Potassio
Quindi il corpo umano si ammala solamente quando questi
Giusti Rapporti si
alterano (vedi
Come e
Perché nasce la malattia) e la guarigione DEVE
seguire assolutamente ed in primis il riordino di
questi. La malattia e' una sola (non esistono malattie)
essa e' l'alterazione della funzionalità cellulare e
corporea per l'alterazione dei Giusti Rapporti del
pH + rH + ro' extra ed intracellulare.
Quindi ad appropriato "Terreno" con certe
caratteristiche, corrisponderanno, la nascita, la,
riproduzione vita o morte dei nostri animali (batteri e
parassiti) che convivono con
noi ed
in noi.
La Perfetta Salute e/o la malattia
dipenderanno quindi
SOLO ed unicamente
dal tipo e dalle
caratteristiche del
Terreno (i liquidi del corpo nei
vari livelli di Terreno) - vedi:
la Teoria dei Germi è
Falsa
Il
TERRENO biologico
Ogni
medico o terapeuta sa molto bene che nella società umana il
sociale corrisponde al “Terreno” della specie umana; ma
ogni singolo che la compone a sua volta, ha un suo “terreno
specifico ed unico”, il suo corpo, che è composto sopra
tutto da liquidi; in un individuo adulto la percentuale di
questi liquidi è mediamente del 75 % del suo peso. E’
chiaro che questo “Terreno” essendo il centro fisiologico
proprio a ciascuno, DEVE essere il centro dell’attenzione
per ogni tipo di approccio alla Salute e/o di terapia.
Conoscere il tipo di “Terreno”
diviene quindi assolutamente indispensabile, per instaurare
una qualsiasi terapia raddrizzante o per mantenere al salute.
È noto che in ogni laboratorio biochimico, per far
proliferare un dato microbo, si preparano colture
adatte alla sua sopravvivenza.
Solo in un ambiente, definibile come "Terreno
adatto", è possibile ottenere la
proliferazione del microbo.
Il terreno biologico è l'insieme dei fattori e
delle condizioni che caratterizzano un determinato
organismo in un certo momento. Pertanto un
individuo che ha un "buon
terreno"
non lascia spazio alla malattia.
E' quindi il terreno che dobbiamo considerare e
non gli eventuali aggressori (microbi,
virus…).
A questo proposito va ricordato che durante tutte
le gravi epidemie del passato non tutta la
popolazione veniva colpita, proprio coloro che
erano rimasti sani prestavano le cure ai malati
senza contrarre alcuna malattia. Il loro buon
terreno non consentiva la "nascita" della
malattia.
Questo
termine deve essere ben definito, se vogliamo ben comprendere
i meccanismi della Perfetta Salute, della malattia e quindi
dell’azione terapeutica risanatrice.
vedi:
Nozione di
terreno + Sistema
Ontogenetico dei Microbi
+ Pleoformismo
+
Il Terreno ONCOLOGICO
+
CANCRO RENALE ....rischio
congenito
+
Vari
livelli di Terreno
+
OMEOSTASI
+
Stress Ossidativo
+
Semeiotica
+
3 zone della medicina moderna
+
Falsita'
della
medicina ufficiale
+
Diagnostica in Medicina
Naturale
TERRENO -
Nota bene: Per Terreno
si intende anche e soprattutto il
citoplasma cellulare
Questo termine deve essere ben definito se vogliamo ben
comprendere i meccanismi della Perfetta Salute, della
malattia e quindi dell’azione terapeutica risanatrice.
Il
nostro corpo può essere paragonato ad un “Terreno
biologico” dove vivono i vari organi così
come le piante vivono in un terreno fatto di sassi e
terriccio.
Il nostro “Terreno
biologico” (i
liquidi del nostro Corpo) può
essere
naturale-funzionale
oppure
degradato per la presenza di troppe
tossine e quindi
NON funzionale per la
Perfetta Salute
(P.S.)
Un Terreno degradato
prepara le condizioni ideali per molteplici
malattie, più il terreno è degradato e più brutte ed
invasive sono le malattie.
Pasteur stesso dopo
aver speso una vita studiando la
microbiologia, prima di morire disse ad un suo
assistente: “Claude Bernard
aveva ragione, il terreno è tutto, il microbo è
nulla”.
Pertanto un individuo che ha un “buon
terreno” non lascia spazio alla malattia; è quindi
il terreno che dobbiamo considerare e non gli eventuali
aggressori (microbi, virus, ecc.) - vedi:
Microscopio
Ogni medico o terapeuta sa molto bene che
nella società umana, il sociale, corrisponde al “Terreno”
della specie umana; ma anche ogni singolo che la compone
a sua volta, ha un suo proprio “Terreno
specifico
ed
unico”,
il corpo, che è composto sopra tutto da liquidi - in un
individuo adulto la percentuale di questi liquidi è
mediamente del 75 % del suo peso - e' variabile dalla
nascita (80%) alla morte (65%).
E’ chiaro che questo “Terreno” essendo il centro
fisiologico proprio a ciascuno,
DEVE essere il
centro dell’attenzione
per
ogni tipo di
approccio alla
Salute e/o di
terapia.
Conoscere il tipo di “Terreno” diviene quindi
assolutamente
indispensabile,
per instaurare una qualsiasi
terapia raddrizzante o per mantenere al salute.
vedi Bio
Elettronica
Quindi per Terreno si
deve sopra tutto anche intendere l’insieme
di tutti i liquidi esistenti nell’organismo:
liquidi extra cellulari ed intra cellulari; questi
liquidi sono la cosiddetta “Matrice”
o mare fisiologico nel quale e dal quale la Vita nasce,
si sviluppa, si mantiene e nel momento nel quale questa
“matrice”
si intossica oltre modo (si carica di tossine e
parassiti generate nell’intestino e/o nelle vie
respiratorie e non vengono eliminati), la vita non può
più esistere e quindi la morte sopravviene.
I valori
Bio Elettronici della Perfetta Salute (pH,
rH, rò) della
Matrice o
Terreno
fisoilogico come si voglia
chiamare, sono ben definibili, valori che DEBBONO
rimanere costantemente nei parametri della PS perché la
vita si manifesti in modo salubre e vitale.
L’organismo deve essere descritto, per essere precisi,
più come una Rete
informatica, intercollegata ed autoregolata dall’inFormazione
piuttosto che come un solo flusso di masse o di energia.
Questa Matrice
(Sistema a Rete informatica) è la base fisiologica nella
e dalla quale ogni malattia si manifesta ed è il terreno
nel quale OGNI tipo di
Conflitto Spirituale inizia a in-Formarsi; da essa
ed in essa (matrice
e/o
terreno)
ogni tipo di malessere Spirituale si rende
fisiologicamente evidente, in un tempo più o meno breve
e ciò dipende dal grado di intossicazione della matrice,
arrivando fin nello o negli organi bersaglio del
Conflitto Spirituale vissuto in incoerenza, producendo
quindi il dolore necessario per obbligare l’IO/mente/cervello
a confrontarsi con i suoi problemi irrisolti e quindi
scegliere di Cambiare Comportamenti ovvero avere un’Etica
coerente con le Leggi del Creato.
Lo
stress riveste quindi un’enorme importanza sia in
forma vitale che in forma cronico conflittuale
distruttrice.
Ciò significa che l’informazione (lo
Spirito dell’Ego/
IO
SONO) “galleggia” su questo grande mare
di liquidi simili al mare/oceano, inFormando tutto il
sistema e modulandolo a seconda dei comportamenti;
nell’organismo vivente sono i liquidi della sua
Matrice o
Terreno
che divengono la “portante” dell’inFormazione/energia
più adatta per scatenare sia gli effetti reciproci
intercellulari vicini, che quelli lontani (vedi anche
gli studi di Fisher 1985).
Siccome lo scopo dell’organismo è quello di mantenersi
vivo, integro e sano, per poter manifestare lo Spirito che cerca, studia e
consapevolizza le sue origini….l’inFinità…., occorre che
la sua
Matrice
o
Terreno
sia SEMPRE nelle giuste parentesi
Bio Elettroniche
della Perfetta Salute.
Questo principio di
Omeostasi informatizzata, si riscontra
perfettamente nella matrice o
terreno
extracellulare e nei suoi meccanismi di autoregolazione
(entro certi limiti), in quanto il Terreno-Matriciale
permea tutte le aree extracellulari di TUTTO
l’organismo, raggiungendo OGNI cellula e reagendo sempre
in modo uniforme per lo scopo per il quale è inFormata.
Nei gruppi di cellule epiteliali e cerebrali ove l’area
extracellulare è ridotta al minimo, questa
Matrice
forma la sostanza intracellulare.
Certe sostanze formano la barriera/filtro della parete
cellulare (isotonia, isionia, isoosmia della matrice) impedendo (se le
condizioni
Bio Elettroniche
- differenze di carica - sono corrette = pH, rH, rò nei
giusti parametri) alle molecole di una certa dimensione
e/o carica di essere escluse, ma permette a quelle
adatte al tipo di cellula, di penetrare per nutrire ed
in certi casi, specializzare le sostanze necessarie ad
altri tipi di cellule in altre parti del corpo; le
sostanze una volta elaborate dalla cellula e/o non
adatte ad essa, vengono (solo se le condizioni bio
elettroniche sono corrette) ad essere eliminare dalla
cellula stessa, rendendole disponibili alla
matrice
e/o ad altre cellule in altre parti del corpo che ne
hanno bisogno; le tossine infine vengono veicolate
attraverso i condotti e gli organi emuntori e/o
eliminatori, affinché
siano in genere espulse dall’organismo,
perché alcune di esse siano rese disponibili attraverso
l’urina,
per gli usi del caso; se non vengono espulse
dall'organismo si accumulano in genere nei grassi dei
vari tessuti e possono rimanere per anni, ed in uno
stato febbrile, ad esempio ritornare in circolo e dare
fastidio al soggetto in vari e molteplici modi.
Il “tono” o carica elettrostatica di base così stabilito
(sistema
RedOx + sistema
acido basico), reagiscono ad ogni cambiamento della
matrice extracellulare
con deviazioni del potenziale bio elettronico. L’inFormazione
entro contenuta e veicolata dal Terreno, inForma - vedi
Vari Terreni - la
membrana cellulare (es. dei muscoli e dei nervi) con
una variazione del potenziale, costringendo per mezzo di
una reazione cellulare, la membrana stessa a lasciar
penetrare od uscire le sostanze, oppure come in tutti
gli altri tipi di cellule, tramite l’attivazione di
messaggeri secondari (sostanze + cilia) sulla membrana,
che trasmettono codici informatici nella e della
sostanza di base degli enzimi citoplasmatici, infine
approdando ai nuclei cellulari nel luogo appropriato del
materiale genetico dei nuclei cellulari od in quello dei
mitocondri, per scambiare ed integrare le informazioni
necessarie al mantenimento della Vita Sana.
L’autoconservazione di un organismo è da ricercarsi nel
mantenimento dei giusti rapporti dei processi
omeostatici corporei, che permettono all’inFormazione
(Spirito)
di entrare, arricchire, scambiare,
modulare
ogni parte del sistema vivente.
Dal punto di vista filogenetico, la
Matrice o
Terreno
extracellulare è più “vecchia” dei sistemi nervosi ed
ormonali.
La matrice o terreno è collegata al sistema ghiandolare
endocrino, per mezzo dei capillari ed al sistema nervoso
centrale per mezzo delle terminazioni periferiche
nervose vegetative, con le loro terminazioni cieche
nella matrice extracellulare ed entrambi i sistemi sono
legati l’uno all’altro nel midollo allungato, i centri
Superiori legati all’Ego/
mEnte/
cervello
sono influenzati e possono influenzare la
matrice extracellulare.
Questo Livello-Terreno, attraverso la
“rivelazione-conversione” per mezzo delle “antenne
convertitrici trasduttrici e
piezoelettriche”
dei villi, micro villi e cilia sensoriali, che si
ritrovano sulle superfici di tessuti, cellule, micro
organismi ecc., cioè trasforma - trasduce
i “segnali informativi modulati” ricevuti
dal terreno bio elettronico e
quindi anche dal Livello Spirituale,
in “vibrazioni meccaniche
acustiche – non udibili” – e per mezzo delle
stesse cariche bio elettroniche – per effetto
piezoelettrico + polarizzazioni - anche in reazioni
chimiche, in modo che il “segnale
dell’informazione” passi da e per in ogni
Terreno-Livello attivando e relazionandosi con i vari
Livelli-Terreni.
Ricordiamo anche che ad
ogni
pH,
rH
e ro'
del Terreno
fisiologico, corrispondono una serie di batteri, funghi,
parassiti che vi "abitano"; variando quei valori (pH, rH,
ro'), vi è una immediata "rivoluzione - alterazione"
fra gli "abitanti" di quel tipo di
Terreno,
quelli che possono mutarsi lo fanno e si adattano alle
nuove condizioni del Terreno
e quelli che non riescono a mutarsi, muoiono e o
emigrano ove il Terreno gli è più favorevole, e
parliamo in questo caso sopra tutto (ma non solo) dei
funghi e dei batteri che hanno grandi capacità adattive
ma anche di mobilità, generando
intossicazioni,
infiammazioni,
e quindi ammalamento.
Poiché anche i capillari, le fibre nervose vegetative e
le cellule del tessuto connettivo che vi sono e le sostanze
- batteri
- funghi,
che vagano attraverso il tessuto nei suoi liquidi,
regolano la
matrice extracellulare
(macrofagi, leucociti, mastcellule) sono reciprocamente
“informatizzati” tramite i prodotti liberati dalle
cellule (prostaglandine, citrokine, protesi, inibitori
ecc.) il risultato è un vasto e complesso sistema
umorale intercorrelato ed informatizzato, i cui
predecessori storico-scientifici sono da ricercare nella
teoria classica dei “succhi vitali”.
Il vantaggio di un tale sistema cibernetico
intercollegato sta in un significativo aumento della
capacità di regolazione e di prestazioni con la
possibilità di un numero sempre maggiore di proprietà
che non è possibile ottenere con la semplice somma
aritmetica delle singole proprietà dei componenti; in
questo modo si possono comprendere le relazioni
esistenti fra Psiche e sistemi, cerebrale, nervoso,
endocrino, immunitario, gastro intestinale, muscolare ed
osseo.
(A. Pischinger MD 1975 ed Adler 1981).
Nonostante la maggiore specializzazione dei sotto Terreni
e/o sistemi (es. sistema immunitario) e la
suscettibilità ad essa associata, il valore evolutivo
dei sistemi biologici altamente intercollegati e quindi
interdipendenti, sta nella loro sovrabbondanza; ciò
significa che il sistema compensa la mancanza di
componenti individuali o di sotto sistemi, essendo in
grado o sotto sistemi di subentrare completamente o
parzialmente a lungo o breve termine, finché i
“componenti fisici o spirituali”, siano riparati o
risolti. (Thomas 1984)
La matrice
e/o
terreno
extracellulare di base deve essere inteso anche come
Regolatore di Proteine, con il relativo fenomeno
delle scorie o scarti del metabolismo che possono essere
eliminati attraverso il “digiuno
di proteine”.
La distribuzione di elementi vescicolari del tessuto
connettivo (sopra tutto quello detto “morbido”) e delle
cellule di difesa della matrice extracellulare che è
estremamente reattiva (Heine 1987), è un’importante
principio della regolazione fisiologica e patologica
della matrice extracellulare che nella medicina
ufficiale moderna andrebbe molto approfondito.
In questa sede gli elementi vescicolari del connettivo e
delle cellule immunitarie si disintegrano liberando
un’enorme numero di sostanze biologicamente attive che
danno origine alla scomposizione delle membrane
vescicolari, influenzando le cariche
Bio Elettroniche (pH, rH, rò) del tessuto e dunque
regolando, modificando, i processi
omeostatici.
La lisi fisiologica dei leucociti - strisci di sangue
puro ovvero “cellule di scomposizione” come le chiama il
dott. Undriz (vedi anche gli studi di Pishinger 1957 e
Keller 1975), fa anche parte della regolazione,
informatizzazione della matrice extracellulare.
La Matrice o
Terreno ha
ANCHE la
particolarità di interagire IN OGNI ISTANTE
con l’ambiente esterno al corpo, per mezzo della
Carica ElettroMagnetica
dell’aria/ambiente ove il corpo è insediato e delle sue
ripercussioni con la carica bio elettronica della
matrice stessa: l’interazione è certa, misurabile e
quantificabile ad ogni istante; la variazione segue le
variazioni termiche, i cicli solari, lunari, stellari,
quindi
cosmogonici e varia anche in funzione
dell’altitudine o longitudine (vedi i problemi che tutti
i piloti hanno quando si spostano sulla superficie del
pianeta), ove l’organismo è presente, la
cronobiologia insegna ed i
mitocondri all’interno delle cellule sono i “luoghi”
maggiormente influenzabili da tali variazioni
Bio Elettroniche; semplice
esempio: basta una giornata di sole e ci si sente più
sereni e gioiosi, al contrario se la giornata è piovosa
o con nebbia.
Al giorno d’oggi la
Bio Elettronica, con apposite apparecchiature,
permette di comprendere, analizzare, definire e quindi
riordinare il
terreno o matrice in modo abbastanza semplice, ma ciò è
comprensibile solo per l’operatore o terapeuta che
conosce a fondo la tecnica.
E' anche noto che il Corpo Umano (cosi come tutti
gli esseri Viventi), è un'insieme
di
cellule e quindi esso segue e
sopravvive con i Principi
e gli
Schemi del
funzionamento della Cellula, la quale come è
ben evidenziato in questa pagina,
funziona per mezzo dei
Giusti Rapporti fra l'ambiente esterno il liquido
extracellulare e quello interno, il liquido
intracellulare, i quali sono determinati in primis dai
rispettivi
pH, - regolati nei loro giusti rapporti dai
processi
acidi-base extra ed intra cellulare, cioè
dalla loro carica ionica - bio elettronica
rH e
dalla loro resistenza
ro'.
vedi:
Bio Elettronica +
Pompa Sodio-Potassio + Terreno-Matrice
e Vaccini
Occorre ricordare
che le alterazioni degli enzimi,
della flora,
del pH
digestivo e e della mucosa
intestinale influenzano la salute,
non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza
in qualsiasi parte dell'organismo.
Quindi il corpo umano si
ammala solamente quando
questi Giusti Rapporti nel Terreno, si
alterano
- vedi
Come e
Perché nasce la malattia - e la guarigione
DEVE seguire assolutamente ed in primis il
riordino di questi rapporti alterati.
La malattia
è una sola - non
esistono malattie
(sono SOLO
sintomi) - essa è l'alterazione della funzionalità cellulare, tissutale, organica, sistemica,
corporea per l'alterazione dei Giusti Rapporti
del
pH + rH + ro' extra ed intracellulare, per
via di intossicazioni,
infiammazioni,
stress ossidativo
della cellula, tessuti, organi, sistemi, corpo.
Una lesione
mitocondriale (intossicazione
endo cellulare = malnutrizione della
cellula)
provoca un deficit energetico, il mitocondrio non
emette energia = elettroni, come dovrebbe, e se si
supera un certo limite di
stress, lo
stato-cellula produce una reazione per affrontarlo;
questa reazione è da noi definita come
MALATTIA,
cioè tentativo di guarigione, mediante la
Crisi di eliminazione.
Lo studio e la valorizzazione
del Terreno
corporeo, e' lo scopo principale della
Medicina Naturale
ovvero studiare la costituzione della persona,
in funzione dei parametri psicologici, fisici =
bioelettronici e biochimici, quindi metabolici,
comportamentali = etica
ed ambientali.
Quindi ciò significa
che la Nozione di Terreno è una delle pietre angolari della
Medicina Naturale,
anche se dovrebbe essere una
regola d’oro e di base, per ogni
medico serio e
capace.
Il
biologo è molto più informato sui veri
meccanismi della salute-malattia
che non un medico, in
quanto il biologo ha la Nozione di Terreno e
quindi sa cosa è un Terreno, cosa che un medico
in genere, salvo pochissimi casi, ignora !
OGNI medico quindi dovrebbe, prima di poter
operare-esercitare in medicina, avere almeno perseguito
un corso di biologia, e di bioelettronica !
In sintesi il Terreno
è anche l’organismo vivente considerato come un sistema completo, nel quale
l’anatomia, la morfologia, il funzionamento fisiologico
e psichico, gli antecedenti ereditari e acquisiti
debbono essere presi in considerazione come facenti
tutti parte dell’individuo, il quale non si identifica
con una serie astratta di sintomi. L’organismo deve
essere rispettato nella sua malattia e non aggredito
dall’esterno con
Farmaci o
Vaccini che
opprimano le difese immunitarie individuali spontanee.
Nota bene: Per
Terreno si intende anche il
citoplasma cellulare
Qualche cenno storico sulla
Nozione
di
Terreno
Già
nell’antichità si descrivevano i vari tipi di
Terreno:
Ippocrate
stesso descriveva i “vari temperamenti” e le varianti
del Terreno, chiamati: “umori”:
Pitagora riprendendo l’argomento del terreno li
distingueva in:
sanguigno,
pituitoso, bilioso, atrabilioso.
Da essi, egli affermava, dipendono l’insieme dei
processi vitali del sistema globale corporeo, la rottura
di quei delicati giusti rapporti, la “discrasia”,
genera qualsiasi tipo di malattia o sintomo.
Gli umori, cioè le sostanze secrete dalle cellule ed i
fluidi che le trasportano, fanno del nostro corpo un
vero e proprio calderone “magico”, il cui umore, dolce o
violento, varia con la composizione.
La somiglianza dei termini linguistici con cui si
designano i fluidi del nostro corpo e lo stato dei
sentimenti spirituali rivela, attraverso l'unità
simbolica, i rapporti di causalità che li uniscono.
La “discrasia”
dipende dal temperamento e quindi dalle modalità dei
comportamenti dell’essere stesso, che si evolve seguendo
le circostanze biologiche.
La preminenza dell'elemento liquido nell'organizzazione
della vita è il fondamento della “teoria degli umori” di
Ippocrate; più tardi essa entrerà in conflitto con le
teorie meccanicistiche della medicina ufficiale (quella
che ha perso di vista la nozione del Terreno e tenta di
“curare” i sintomi piuttosto che cercare di riordinare i
vari Livelli del Terreno (ricordiamo che la malattia è
unica ed è l’alterazione del sistema
cibernetico-informatico) causa dei vari ed infiniti
possibili sintomi fisiologici.
L'ambiente esterno era un’idea Greca, l'ambiente
corporeo interno è una riscoperta del medico
francese
Claude Bernard
(1813-78).
Per la medicina greca (meno precisa di quella Egizia) ed
i suoi emuli, vi era accordo reciproco fra uomo e natura
e quindi gli umori interni erano una continuazione di
quelli esterni.
L' uomo è un sistema (nel senso più ampio del termine),
il resto è il suo ambiente circostante. L' uomo non è un
sistema isolato. Il temperamento spirituale
dell’individuo, definiva le condizioni di questo
accordo.
Ma l'essere vivente non aveva una vera identità, né
unità biologica, gli umori prolungavano all'interno
dell'animale e dell’uomo, gli elementi naturali
dell'ambiente.
Non esisteva una differenza sostanziale fra materia
vivente e l'alimento di cui essa si nutriva.
L'ambiente interno assicura invece l'unità biologica
dell'animale e dell’uomo e gli conferisce un'autonomia
nei confronti del mondo esterno.
La teoria cellulare è inseparabile dall'idea di ambiente
interno. L'organismo è costituito da un grandissimo
numero di
cellule sparse o raggruppate in
tessuti.
Ogni cellula, separata dalle altre grazie
alla membrana plasmatica, segue il suo destino sotto il
dominio genetico del nucleo.
Dappertutto nell’organismo vivente vi è acqua, quella
all'esterno, che bagna le cellule e quella all'interno
della membrana cellulare.
Claude Bernard,
confrontando il peso di una mummia con quello di un uomo
vivo, della medesima taglia, valutava che il contenuto
d'acqua di un organismo fosse del 90%; più esattamente
diciamo che per un terzo di sostanze secche ci sono due
terzi d'acqua.
L'ambiente interno definito da Claude Bernard, il sangue
ed i liquidi che bagnano le cellule è dunque
l'unificatore fondamentale dell'organismo.
La cellula attinge dal liquido extracellulare le
sostanze di cui trae il suo sostentamento, i
combustibili e l'ossigeno che le forniscono l'energia e
i fattori chimici necessari per il suo funzionamento.
In questo ambiente, la cellula riversa i rifiuti della
sua attività e libera i prodotti del suo “laboratorio
industriale”.
Quest'ultimo punto indica la seconda invenzione di
Claude Bernard, la
SECREZIONE INTERNA,
concetto inscindibile da quello di ambiente interno.
Claude Bernard ha scoperto la secrezione interna,
descrivendo la
funzione glicogenica del fegato.
La cellula epatica
(organo fegato) attinge lo zucchero dalle riserve di
glicogeno che ha costituito e lo restituisce al sangue
via via che l'organismo ne ha bisogno. Per la secrezione
interna, che è differente dall'escrezione, è necessario
un ambiente liquido nel quale la cellula possa riversare
il suo prodotto.
Il termine
endocrinologia, coniato
da Nicola Pende (1909) per designare lo studio delle secrezioni interne,
ha finito per essere applicato unicamente alle
secrezioni delle ghiandole dette una volta vascolari, e
diventate più tardi le ghiandole endocrine, perdendo
di vista completamente l'ambiente, il
Terreno
nel quale TUTTE le
ghiandole sono inserite e funzionano.
Le funzioni di queste ghiandole sprovviste di canale
escretore non può essere dedotta dal loro aspetto o
dalla loro struttura anatomica. Oggi sappiamo che esse
liberano nell'ambiente interno sostanze chiamate "ormoni".
Il termine "ormone", molto più restrittivo di
quello di "secrezione
interna", indica un
prodotto della secrezione cellulare che non ha funzione
metabolica propria, ma che ha funzione di comunicazione.
Sebbene Pasteur avesse alla
fine del XIX secolo, considerata fondamentale questa
nozione di “Terreno”,
essa è stata
COMPLETAMENTE abbandonata e
dimenticata
dalla
medicina ufficiale,
interpretando male una parte dei suoi lavori di
ricerca. Le sue ricerche
confermavano in modo inequivocabile che qualsiasi
malattia poteva svilupparsi solo secondo condizioni
di ricettività proprie a ciascun individuo
(matrice/terreno) e per ricettività si deve estendere
fino alla finale manifestazione della patologia.
Da quegli errori di
interpretazione
è nata la medicina sintomatica
che tanto male ha prodotto sulla salute umana in quanto
si è “corso” dietro all’agente patogeno, invece di
considerare il Terreno
come “madre/matrice” della
MALATTIA.
Infatti senza l’apposito Terreno specifico, l’agente
patogeno NULLA
può !, e questo
“agente” per di più è ospite del
Terreno che ne è la Matrice
primordiale, variando la quale e' possibile modificare
anche i suoi "ospiti"...considerati
impropriamente
patogeni.
La
medicina ufficiale confonde quindi “morbosità”
con “Terreno”
! il suo insegnamento (ideologia) considera un’infinità
di terreni che corrispondono a modificazioni patologiche
avvenute su di un particolare
Terreno matriciale, di
CUI
NON TIENE NESSUN CONTO,
stupidamente.
La medicina
Omepatica (cura con il simile) ha al contrario
accettato in modo totale la
Nozione del Terreno, ma
non tiene conto della facile
instabilità del
terreno stesso, i
liquidi totali del corpo, infatti il metodo terapeutico
è quello di tentare di far
reagire l’organismo
contro i
propri sintomi
manifestati,
cercando di risvegliare la
reazione dell’organismo stesso, con
rimedi
derivanti da
sostanze
che generano simili
sintomi.
Come abbiamo già detto prima alle volte “funziona”, altre volte no, (per via delle
alterazioni del Terreno
a livello Atomico) ecco
perché è sempre messa in discussione anche dalla
medicina ufficiale.
Ciò che si vuole affermare con questi principi è che un buon Terreno
non lascia
spazio alla malattia;
quindi ciò che conta è il
Terreno
e non l’ipotetico aggressore (virus,
batteri,
funghi).
Per avere un buon
Terreno occorre
intervenire sempre sulla
Prevenzione (Prevenire è meglio che curare...);
le malattie si evidenziano solo quando vi è
intossicazione
e quindi
infiammazione del
Terreno/Matrice,
e quindi quando le cellule sono inquinate,
danneggiate,
cioè malate esse stesse (infiammate e sotto
stress
ossidativo).
Prevenire quello stato deve essere in ogni caso, l’unica
via da perseguire per stare sempre bene ed invecchiare
sani. Ovviamente la
prevenzione non deve essere indirizzata solo al proprio
organismo, ma anche all’ambiente esterno (Habitat), Terreno/Matrice, che
SEMPRE è in stretta correlazione ed
interdipendenza con l’ambiente interno corporeo Terreno
di ogni essere vivente.
Prevenire significa che siamo un “sistema aperto” e
che la qualità della vita dipendono solo ed
esclusivamente da ciò che entra in noi, dalla
elaborazione di questo diverso materiale, da ciò che
eliminiamo e ciò che più conta è come lo facciamo.
Parlare di prevenzione
significa anche ricordare che molte delle reazioni
chimiche che avvengono in noi viaggiano alla velocità
della luce.
Tutto ciò significa che tutte le malattie hanno alla
loro origine un livello emozionale di vita gettata al
vento, con i nostri comportamenti
errati, non
Etici, cioè in
disarmonia con i meccanismi della vita sana.
Noi diventiamo ciò che pensiamo, ciò che mangiamo
fisicamente, ma anche con i comportamenti che
“mangiamo”, i ns.
conflitti,
angosce,
stress, amori,
dolori, relazioni mancate, non azione, troppa azione,
affari, cambiali, l’aria delle città, l’acqua inquinata,
i
farmaci di sintesi che assumiamo, i
vaccini
che ci propinano, ecc.
Tutto è interdipendente con questo Terreno Matriciale, in
esso vengono registrate ogni minima cosa/pensiero,
innescando immediatamente le relative reazioni
spirituali e fisiche (biochimiche), che determineranno
nel tempo la nostra stessa esistenza fisicoSpirituale.
Nel QUI ORA, nel nostro presente con i
nostri comportamenti
quotidiani, creiamo il nostro futuro !
noi siamo completamente e totalmente responsabili di
tutte nostre "malattie"
e di tutte le ns. esperienze future
!
La ricerca della Salute Perfetta è la prevenzione dell’infelicità=ignoranza,
che è la VERA
ed unica
MALATTIA dell’Uomo.
Ad ogni passo della conoscenza occorre farne “3” nella
consapevolezza e ciò nei vari livelli dell’Essere:
Spirituale, emozionale, mentale e fisico.
Prevenire è anche ricordarsi che occorre anche
“badare” a circa 1.500 pesticidi – 3.000 aditivi –
50.000 sostanze tossiche industriali –
2.500 farmaci che possono essere presenti nei
prodotti alimentari !
Ciò significa che ogni organo/tessuto (mente/organo
compresa) ha una sua capacità potenziale di esprimere le
sue specifiche funzioni, che vengono esaltate od inibite
dai liquidi intra ed extra cellulari di cui è composto
il tessuto (insieme di cellule) che lo caratterizza,
sempre in funzione dell’insieme delle funzioni
interrelazionali dei vari organi e sistemi; il modo in
cui essi si esprimono è del tutto particolare per
ciascuno di noi.
Quindi è evidente che la nozione del “Terreno”
organico è sempre e comunque “Unica”
ed è assolutamente indispensabile per conoscere come
operare salubremente, per mantenere la salute o
riordinare l’organismo dallo stato di malessere.
La lampadina che si accende nel corpo per indicare che
si sbagliano comportamenti, è sempre l’organo bersaglio
od organo di sofferenza, può essere congenito ed anche
acquisito.
Congenito:
significa una carenza strutturale (enzimatica per
esempio) o perché l’organo è escluso, separato, isolato,
dalla struttura informazionale del sistema al quale è
collegato e quindi l’economia generale necessaria al
mantenimento della salute globale è in sofferenza perché
l’organo è incapace di produrre la sua funzionalità al
livello necessario per il buon funzionamento del sistema
globale.
Acquisito:
nel momento di un’aggressione significativa (interna od
esterna), l’organo essendo più o meno isolato, le
manifestazioni della sua sofferenza (sintomi) restano
minime o possono anche essere ignorate dall’organismo,
riapparendo nel corso di un nuovo
Conflitto, sia che questo offra il reinserimento nel
circuito informazionale dell’insieme dei sistemi, sia
che rafforzi l’esclusione dagli stessi.
La
medicina ufficiale purtroppo agisce a quest’ultimo
livello e non riesce a comprendere ancora, che essa deve
riordinare non solo il sintomo, ma anche e sopra tutto
il terreno che è madre di organi, sistemi e sintomi.
La
Medicina Naturale al contrario agisce
contemporaneamente sul sintomo e sul Terreno
attivando i processi di catalisi con elementi immediati
atti a rinforzare l’azione di riordino locale e
generale, la cui scelta dipenderà dal tipo di sintomo od
organo sofferente, ma comunque ed in ogni caso, il
riordino contemporaneo del terreno in modo massiccio e
specializzato per il veloce riequilibrio delle carenze
del “terreno madre” di ogni malattia.
Agendo anche dal lato Spirituale e fornendo quindi al malato le informazioni sul perché del
suo stato di malessere ed
indicandogli la via
da percorrere per non trasgredire più le Leggi
PsicoBiologiche dei Viventi
per non rientrare nel circolo vizioso:
Conflitto Spirituale vissuto nell’incoerenza =
malattia.
Di fronte a questo meccanicismo chiamato “secco”, il
concetto di “umido” è stato a lungo trascurato.
Con il concetto di ambiente interno e la scoperta degli
ormoni, l'umido ritrova il suo posto.
Il trionfo della psiconeuroendocrinologia e della
neurofarmacologia permetterà alle secrezioni delle
ghiandole trasportate dagli umori di invadere il
cervello e di rendere conto delle variazioni di umore/inFomazione
di ordine Spirituale sul terreno fisiologico ed organico
funzionale.
Bibliografia:
“Principles of Internal Medicine”, Harrison's : cap.: “Acidosis
and Alcalosis” di Norman G. Levinsky
"Matrice e Regolazione della matrice" di A. Pischinger
MD - Ediz. HAUG International - Brussels
Note sull'autore: Alfred Pischinger earned his MD
at the University of Graz in Austria 1923. He continued
his medical work at the Department of Histology and
Embryology at Graz University and became chairman and a
professor of the department in 1933. In 1958 Pischinger
became head of the Department of Histology and
Embryology at the medical faculty of the University of
Vienna, where he remained until his retirement in 1970.
Beginning in 1948 Pischinger was the first scientist to
describe the regulation of the ECM and to state that
each disease starts within the ECM.
TERRENO
(Matrice)
e
MALATTIA
Cari medici vaccinatori... e non, Siete legati alle
teorie di
Big Pharma che provengono dal bugiardo falsificatore
Pasteur.....
I Germi
batteri e virus
non sono le cause di malattia ma la loro conseguenza,
perché è il
Terreno malato che ammala.. , quando è in
alterazione di
pH rH e resistivita', dovute alle
intossicazioni ed
infiammazioni generate da
cibi contaminati, aria, acque, malsane,
Vaccini,
farmaci,
Terreno che se in quelle condizioni, ammala le
cellule che
entrano in uno stato di
stress
ossidativo, malfunzionando e creando aggravamento
dello stato di salute di
tessuti e quindi di organi.
I
batteri autoctoni del
microbioma-microbiota, cercano di riparare i tessuti
danneggiati od alterati, però quando sono in situazione
di disbiosi,
disequilibrio fra di essi, proliferano
mutando forma
per sopravvivere nel terreno alterato e quindi funzione,
generando tossine anche perche' contemporaneamente anche
il sistema
enzimatico si altera, che aggravano lo stato
generale del soggetto e sono quei
batteri o virus
(che sono solo proteine complesse a DNA od Rna) che poi
voi
medici impreparati ed incompetenti, ritrovate nel
sangue o nei fluidi del corpo.
Quindi agire esclusivamente su di essi (batteri o virus)
con
antibiotici e /o
Vaccini senza tener contro della
matrice il
Terreno,
significa non capire nulla di
biologia....
I virus che si trovano con gli esami di laboratorio, nei
fluidi umani sono la conseguenza delle
apoptosi cellulari per il disfacimento dei
mitocondri che contengono DNA, e/o di quello
nucleico. Quindi anche in questo caso i virus non
ammalano, ma sono la conseguenza dell'ammalamento...
cio' significa che anche in questo caso, antivirali e
Vaccini NON SERVONO MAI, anzi producono
alterazione ulteriore del Terreno !
Basta con le bugie...
Pasteur stesso, sul letto di morte disse: "il Terreno
è tutto, il microbo è niente" ...
Quindi occorre lavorare sul Terreno per riordinare le
sue alterazioni e tutto andrà a posto e la Perfetta
Salute comparirà, mentre agendo con farmaci e/o Vaccini,
sui
cosiddetti germi, non elimineremo la causa vera, ma
solo dei sintomi, ed il soggetto si riammalera' nel
tempo.
Cari "medici"....
Studiate biologia, per favore o cambiate mestiere,
siete
pericolosi per la salute umana... a parte i
meccanici del corpo...i chirurghi, od i traumatologi...
Bibliografia:
Matrice e Regolazione
della Matrice - A. Pischinger MD - Prof. Hartmut Heine PhD,
Editore SIMF, Società Italiana di Medicina Funzionale.
Se vuoi conoscere il tuo stato di Benessere e
migliorarlo con queste
speciali
apparecchiature modernissime, che neppure gli ospedali hanno,
prenota via mail la tua
consulenza QUI
Essa permette anche di analizzare qualsiasi prodotto
esistente....vedi
anche:
Medicina Quantistica
Quindi se volete fare un Test di
Bioelettronica
(test di controllo del livello di
Salute_benessere)....
- scrivete QUI:
[email protected]news
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Un esempio per ricordare che
TUTTE le "malattie" fino all'invecchiamento, sono
una lenta e progressiva
intossicazione e quindi malfunzione, del
Terreno - Matrice (intra
ed extracellulare).
- vedi:
Malattia
definizione +
Teoria dei germi è FALSA
+ Come nasce la
malattia
Come agisce "l'invecchiamento accelerato" nella
progeria - 17/09/2010
Lo studio corrobora l'ipotesi che sia una malattia della
matrice extracellulare del
tessuto connettivo
La progeria, o sindrome di Hutchinson-Gilford, è una
rara malattia
genetica che
determina
nei bambini
colpiti lo sviluppo di sintomi associati normalmente
a un'età avanzata, come rughe, calvizie, osteoporosi e
patologie cardiovascolari.
Ora uno studio pubblicato sulla rivista
Developmental Cell getta nuova luce su questa
enigmatica patologia e forse anche su alcuni meccanismi
dei normali processi di
invecchiamento.
La progeria è
causata
da una mutazione nel gene per la lamina A, una
proteina filamentosa, che porta alla formazione della
progerina, una forma tronca della
lamina A che a sua volta determina la
deformazione del nucleo
cellulare.
(NdR: questa e' un'altra malattia
derivante dai vaccini
che
intossicando
gravemente la matrice
extracellulare, in certi soggetti determina la sua
malfunzione e quindi la somatizzazione di questa
grave malattia
=invecchiamento precoce).
"In che modo la progerina causi la progeria e se essa
contribuisca ai normali processi di invecchiamento sono
problemi ancora oggetto di molte ipotesi", ha detto
Colin L. Stewart dell'
Institute of Medical Biology a Singapore, che ha
diretto lo studio.
I ricercatori hanno creato un modello murino della
progeria, mostrando che la
mutazione
associata a esso provoca una forma tronca della lamina A
analoga alla progerina che, dopo la nascita, (NdR:
....e dopo le vaccinazioni fatte a 3 mesi) fa sì che le
cellule del
tessuto connettivo smettano di produrre la
matrice extracellulare (NdR:
malfunzione cellulare
indotta dai Vaccini
di
Big Pharma).
La mancanza di questa matrice a sua volta
determina dopo un certo tempo
l'impossibilità delle cellule
di dividersi e la loro morte (apoptosi).
Studiando le cellule
embrionali invece i ricercatori non hanno trovato
questi stessi effetti, un risultato significativo,
osservano i ricercatori, perché i bambini affetti da
progeria, alla nascita, appaiono del tutto normali e
sviluppano i sintomi di un precoce invecchiamento solo
dopo....(le
Vaccinazioni !).
Successivamente i ricercatori hanno mostrato che i
difetti nella matrice extracellulare nelle cellule con
progeria murine e umana sono dovuti ad anomalie in una
rete proteica detta
via di segnalazione Wnt.
"Il nostro risultato corrobora l'ipotesi che la progeria
sia una malattia della matrice extracellulare del
tessuto connettivo che si manifesta con anomalie nello
scheletro, nei denti, nella pelle e nei tessuti
vascolari.
Se queste alterazioni sono dovute a difetti nella
segnalazione Wnt e/o nella funzione della
matrice extracellulare
citoscheletrica, possiamo ipotizzare nuove vie di
intervento che ci aiutino a trattare questa malattia";
ha osservato Stewart. (gg)
Tratto da lescienze.espresso.repubblica.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
LE COSTITUZIONI
SEMEIOTICO-BIOFISICHE
Uno strumento clinico fondamentale
per la prevenzione primaria delle più importanti e
frequenti malattie umane.
(Il presente lavoro è tratto, con opportune
modifiche, dal volume “Semeiotica
Biofisica. Microangiologia Clinica”,
Stagnaro-Neri M. e Stagnaro S., in
avanzata preparazione).
Una necessaria riflessione
epistemologica
Indipendentemente dalla sua natura infiammatoria,
infettiva, degenerativa, metabolica, neoplastica, una
malattia insorge e decorre in funzione della
costituzione individuale, poichè il fattore
ambientale, sicuramente determinante, interferisce con
il fattore genetico, sempre presente.
Come esempio estremo consideriamo una patologia
“traumatica”: quando la gravità non è tale da provocare
la morte del paziente, ovviamente, il decorso e l’esito
sono correlati alla costituzione del malato,
poichè esistono notoriamente casi di identica gravità
iniziale, dei quali alcuni esitano nella pronta e
completa risoluzione ed invece altri sono gravati da
invalidanti complicazioni, in rapporto evidentemente con
la capacità di riparazione tessutale, di formazione di
callo osseo, di cicatrizzazione tessutale, geneticamente
orientati.
L’importanza del ruolo svolto dalla costituzione
è evidente anche nelle malattie infettive, incluse
quelle virali della prima infanzia, il cui decorso
risente specialmente, sebbene non esclusivamente, dallo
stato psico-fisico del singolo individuo e certamente
dalla risposta alla terapia, anche se al momento,
notoriamente, non esistono farmaci anti-virali,
impiegati con successo nelle malattie infettive
dell’infanzia, eccezione fatta per la vaccinazione
specifica.
Certamente il fattore costituzionale rivela il
suo ruolo di primo piano nelle patologie degenerative,
metaboliche, nelle infiammazioni croniche e nei tumori,
come da noi dimostrato (Terreno Oncologico, in attesa di
uno Sponsor per la pubblicazione.
vedi:
www.semeioticabiofisica.it
E’ ormai generalmente ammesso che il “genotipo”
influenza l’insorgenza ed il decorso delle più frequenti
e gravi malattie umane, magari con l’intervento del
fattore ambientale, poichè appare evidente che “senza
risaia il riso non cresce” (Terreno Oncologico) D’altra
parte, data la nostra forma mentis,
caratterizzata da una visione della realtà in cui
tesi ed antitesi esitano nella superiore
sintesi, dove le polarità dialogano in modo
fruttuoso, noi non troviamo un’insuperabile contrasto nè
contrapposizione nell’evento morboso tra genotipo
e ambiente, che consideriamo – come tutte le
serie di tesi-antitesi – armonizzabili tra loro,
secondo la saggezza orientale. Detto altrimenti, al
determinismo meccanicistico ed al dualismo cartesiano
(Marte), fondato su una epistemologia della visione,
sec. Serres M. (Lucrezio e l’origine della fisica,
Sellerio, Palermo), preferiamo nettamente una filosofia
della natura (Venere), fondata su una epistemologia
del contatto, che ci permette di cogliere quelle
qualità che la scienza classica escludeva a scapito
della quantità. “Una natura vista, sentita, piena di
emanazioni, di fragranze, di rumori, di amarezze e di
salsedine (Serres: opera citata). Dal solido della
scienza classica si passa fluido della
termodinamica di non-equilibrio, poichè più aderente
alla realtà. Alludiamo al caos deterministico ed
al concursus oppositorum, che meglio ci hanno
aiutato ed ci aiutano nel tentativo di comprensione di
quella natura di cui, come dice Proust, noi stessi
facciamo parte, anche se non la conosciamo.
Infine, noi siamo favorevoli alla visione olistica,
globale sia dell’uomo che della realtà alla quale
partecipa, fermamente convinti, tuttavia, che la
“mappa” non è il “territorio”, come si legge nella
prefazione della nostra “Introduzione alla Semeiotica
Biofisica”.
Definizione clinica di
Costituzione semiotico-biofisica
Per poter definire clinicamente una particolare
costituzione, che però non esclude la co-presenza
di altre, è necessario riflettere sull’attuale
possibilità di raccogliere bed-side dati
semeiotico-biofisici, ricchi di informazioni biologiche
e biologico-molecolari dei vari apparati, organi e
tessuti del soggetto da studiare, tali da consentire la
descrizione, appunto, di un ben definito tipo
costituzionale.
Senza dubbio alcuno questi dati non possono essere
osservati con l’aiuto della semeiotica fisica
tradizionale, incapace di trasferire eventi
biologico-molecolari sulla dimensione clinica, che
rappresenta la parte più originale e feconda della
Semeiotica
Biofisica.
Ci rendiamo perfettamente conto che quanto è contenuto
nel presente lavoro incontrerà lo scetticismo di molti,
corroborando l’affermazione che “i grandi spiriti hanno
sempre incontrato l’opposizioni delle menti mediocri”
(1), purtroppo sempre più numerose.
Dopo
questa indispensabile premessa, bisogna pensare che il
genoma notoriamente contiene tutte le
informazioni necessarie per lo sviluppo e la
conservazione dell’individuo: una mutazione,
un’alterazione dei fini ed articolati processi
riparativi del DNA, un freno oppure uno stimolo
all’azione di alcuni geni portano al tumore o ad altre
patologie o ne favoriscono l’insorgenza in particolari
situazioni ambientali.
I “clinici”, che ancora poco numerosi resistono
all’estinzione della loro specie ed ai quali noi siamo
orgogliosi di appartenere, non sono direttamente
interessati alla “diretta” comprensione degli eventi
biologico-molecolari alla base di questi processi e
neppure alla quotidiana scoperta di geni mutati,
presunta causa di patologie differenti. Tuttavia, noi
“clinici” supponiamo che qualsiasi accadimento di questa
natura sia seguito ed accompagnato da altri eventi,
estrinsecantisi in una differente dimensione, per
esempio a livello microvascolotessutale, ormai
confortati e convinti dalle osservazioni condotte in una
esperienza di 44 anni al letto del malato, che
parenchima e relativi microvasi sono
intimamente correlati, sia sul piano funzionale sia su
quello strutturale, andando ben oltre il noto concetto
tischendorfiano di Angiobiopatia.
In breve, per chiarire senza fraintendimenti il
nostro cencetto ci esprimiamo con una analogia, che
rappresenta non solo una “forma” del pensiero, ma una
sua “struttura” : noi “clinici” non ci preoccupiamo, sia
per vocazione sia per elezione, “di analizzare la
composizione dell’acqua delle cime alpine prima che
scorra nel suo alveo, ma preferiamo analizzarla ad
iniziare dalle prime sponde durante la sua lenta
crescita a formare un fiume, accompagnandola
pazientemente, poi, fino alla completa maturazione a
valle, osservandone, infine, i caratteri propri in
prossimità della sua foce” (Terreno Oncologico).
Per questi motivi di fondo, come abbiamo più volte
scritto nella Introduzione alla Semeiotica Biofisica,
Krogh aveva ragione: “lo studio dei microvasi
oggi finalmente mostra la sua originale, essenziale e
favorevole ripercussione sopra l’indagine di tutti i
tessuti e sistemi biologici, oltre ovviamente quello
macro- e micro-circolatorio, in condizioni fisiologiche
e patologiche”.
Molti anni orsono, abbiamo rivolto la nostra attenzione
sugli interessanti rapporti tra parenchima e
relativi microvasi a proposito del sistema nervoso
centrale (2, 3, 4, 5, 6), dimostrando clinicamente la
perfetta “simmetria”, nel sano, tra i due sottosistemi
biologici: se, per esempio, l’esaminando “pensa” di
muovere (o, naturalmente, muove) un dito della mano o
del piede, compare immediatamente, sebbene
transitoriamente, l’attivazione microcircolatoria di
tipo I, associata, nel relativo centro motorio neuronale
parietale (V. avanti).
In successive ricerche (7) (V. sito Piazzetta, Cose
Serie, Professione Medica, Diagnosi
semeiotico-biofisica della Malattia di Alzheimer)
abbiamo dimostrato che nell’Alzheimer il picco acuto di
insulina endogena non attiva il microcircolo
cerebrale (regione parietale inferiore, frontale,
temporale), a differenza di quanto si osserva in “tutte”
le altre patologie cerebrali, inclusa la demenza
arteriosclerotica, anche se con differente intensità,
configurandosi un prezioso contributo alla diagnosi
clinica, anche precoce, della malattia.
A questo proposito recentemente è stata dimostrata la
possibilità di evidenziare il rischio dell’Alzheimer –
fasi iniziali della malattia – mediante l’attivazione
microcircolatoria delle regioni inferiori parietali,
ippocampali, prefrontali ed occipitali di sinistra,
mediante metodiche sofisticate. Dal punto di vista
semeiotico-biofisico, l’argomento è stato trattato
ampiamente nelle malattie cerebrali (lavori citati).
Tuttavia, in questa sede è opportuno dire che l’iperemia
cerebrale circoscritta (meglio definita “attivazione
microcircolatoria tipo I, associata”, caratterizzata dal
fatto che sia le piccole arterie ed arteriole, sec.
Bucciante, che i capillari e venule post-capillari
presentano un incremento della vasomozione) è
finalizzata a conservare la fisiologica attività
neuronale in aree del cervello inizialmente sofferenti,
dimostrando, ancora una volta, la perfetta relazione tra
parenchima e relativi microvasi. Solo
quando la malattia è ormai instaurata subentra lo
“scompenso microcircolatorio”, preceduto dalla fase di
“attivazione microcircolatoria di tipo II, dissociata” e
prima ancora dal tipo III intermedio.[Notizie
semplici, ma non superficiali, di Microangiologia
clinica saranno fornite al lettore in successivi
articoli]
Si tratta della ennesima prova della coerenza interna ed
esterna della teoria semeiotico-biofisica, a
dimostrazione che noi ci muoviamo in modo irreprensibile
dal punto di vista metodologico anche nell’affrontare
questo specifico problema di fondamentale importanza per
la definizione “clinica” delle varie costituzioni,
anche se ci rendiamo conto di muoverci in un campo pieno
di insidie. Una ormai lunga esperienza, tuttavia, ci
consente di affermare che i fatti sono questi; allora,
una domanda si impone:
“Come
interviene il genoma sulla funzione e struttura
dei microvasi e, di conseguenza, sulla
microcircolazione dei sistemi biologici interessati,
sia in fisiologia che in patologia ?”.
Dal genotipo al sistema microvascolotessutale
Senza dubbio alcuno chi
affronta simili argomenti cammina su di un “terreno dove
neppure gli angeli oserebbero posare il piede” (G. Bateson. “Nature and Mind: A
Necessary Unity”, versione ital, Adelphi, 1987).
Tuttavia, noi siamo spronati costantemente dal famoso
frammento (XLVII) dell’oscuro di Elea, Eraclito, “Solo
se l’uomo spera l’insperabile lo raggiunge...”,
utilizzando “tutti” i regimi di pensiero, incluso quello
“orizzontale”, sec. E. De Bono, liberi da ogni
dogmatismo nella scienza e nel progresso scientifico,
riservando, invece, al dubbio il posto che giustamente
gli spetta.
Il punto di partenza – Anfangspunkt – del nostro
ragionamento è la “intuizione” che il genoma,
attraverso eventi biologico-molecolari solo parzialmente
noti (apertura dell’elica di DNA, sintesi di mRNA,
sintesi proteiche, ecc.), presiede alla formazione e
alla conservazione dei vari parenchimi, ma
contemporaneamente ed inevitabilmente esercita, in modo
diretto e/o indiretto, una determinante azione sulla
struttura e sulla funzione dei relativi microvasi,
nel rigoroso rispetto del principio espresso da
Sherington, con riferimento al cervello (2, 3, 4, 5, 6),
a proposito della correlazione anatomo-funzionale
esistente tra tessuto e i rispettivi microvasi.
Secondo la nostra “intuizione” (momento iniziale e
metafisico di ogni scoperta scientifica di portata
epocale), le informazioni contenute nel genoma
sono trasmesse sia al parenchima sia ai relativi
microvasi, inclusi i vasa vasorum:
genoma
ß
ß
parenchima
Û
microvasi
Una
volta accettata, anche se provvisoriamente, questa
nostra “intuizione” (teoria 0), subito si impone una
seconda e fondamentale domanda:
“Come
interviene il genoma sullo sviluppo e sulla
conservazione dei sotto-sistemi microvascolotessutali
dei vari sistemi biologici ?”.
Nel sano, l’informazione
genetica fornisce notoriamente le necessarie
istruzioni per la formazione, riparazione e mantenimento
dei singoli sottosistemi microvasali, che oggi
finalmente possiamo studiare, valutare di base e
mediante stress tests, e, quindi, conoscere
anche bed-side con l’originale Semeiotica
Biofisica (8, 9, 10).
Fermo restando il fatto che la “mappa” non è il
“territorio”, essa, tuttavia, ci permette di ottenere su
di esso informazioni utili per fare previsioni, poichè
un sistema microvascolotessutale sano dispone di
una struttura, a noi sufficientemente nota, in grado di
svolgere una precisa ed assai articolata attività
funzionale, ampiamente illustrata dal punto di vista
clinico, in modo “statico” e dinamico, nel sito e nei
lavori citati.
Sempre nel sano, la maggiore richiesta di energia da
parte del parenchima, comunque originata, magari
durante prove di simulazione (test dello sforzo
simulato, come sopra riferito), provoca immediatamente
l’attivazione dei fini meccanismi alla base della
Riserva Funzionale Microcircolatoria (RFM), notoriamente
finalizzata a soddisfare le attuali richieste tessutali
di materia-energia-informazione, magari improvvisamente
aumentate, mediante l’attivazione microcircolatoria
tipo I, associata.
Noi “intuiamo”, poi pensiamo logicamente ed infine
prevediamo che eventuali alterate informazioni del
genoma, causate da mutazioni o da altre
modificazioni (polimorfismi a varia sede: geni
catalitici e/o promotori, ecc.) devono necessariamente
estrinsecarsi in due direzioni, sotto la forma di
eventi biologico-molecolari patologici, sia a livello
parenchimale sia a livello microvascolotessutale,
come indicato nello schema appena illustrato.
In
conformità al rigore logico-deduttivo, a seguito di
quanto sopra scritto, noi neghiamo la presenza
di un sistema microvascolotessutale “sano”
associato ad un parenchima magari al momento solo
“potenzialmente” malato, per quanto l’alterazione
microvasale possa essere limitata nello spazio e non
sistemica.
In altre parole, noi “congetturiamo” che l’errata
informazione genetica, comunque determinata, deve
avere ripercussioni inevitabilmente sia sul
parenchima che sui relativi microvasi,
indipendentemente dalla qualità e gravità delle alterate
informazioni, “anche” nel rispetto del noto concetto
tischendorfiano di Angiobiotopia, secondo il
quale il sotto-sistema microvascolotessutale è
strutturalmente e funzionalmente correlato a quello
parenchimale, come dimostra, per esempio, la
struttura-funzione microvasale in un tessuto sede
di fibrosi: abbondanza di strutture emoderivative e
scarsità di nutritional capillaries.
Nello
spirito della nostra filosofia, cioè il realismo
critico-dialettico-analettico (Introduzione alla
Semeiotica Biofisica), e del fecondo e
rivoluzionario pensiero “orizzontale”, dopo l’iniziale
momento “metafisico”, nella scoperta scientifica è
necessario procedere in modo rigorosamente
logico-deduttivo, sulla base della logica fondata sul
principio della non-contraddizione e della coerenza
interna ed esterna, la quale, senza alcuna pretesa
di coincidere con la verità, ne rappresenta certamente
la condizione necessaria.
Ancora una volta, partendo da premesse “intuitive,
assiomatiche ed apodittiche”, transitoriamente
accettate come vere, procediamo con ordine
logico-deduttivo per giungere, infine, ad affermazioni
“empiriche”, che sono passibili di falsificazione o di
provvisoria corroborazione, mediante il confronto
con la realtà clinica.
Microangiologia clinica e Costituzioni
(Rimandiamo il lettore ai
prossimi articoli per la
“pratica” e dettagliata descrizione delle singole
costituzioni semeiotico-biofisiche).
A
questo punto possiamo esaminare le differenti
costituzioni dal punto di vista
microangiologico-clinico, evidenziandone eventuali
caratteristiche, osservando subito che i vari quadri, di
volta in volta descritti, necessariamente si
differenziano tra loro ed appaiono facilmente
individuabili bed-side, sebbene si presentino
come variazioni di uno stesso tema. Ne consegue che non
è possibile tracciare un unico modello microangiologico-clinico di costituzione
semeiotico-biofisica, valido per patologie così
variabili per natura e patogenesi anche se il loro
fondamento e' praticamente identico.
Per esempio, pensiamo alla
similitudine-differenza sul piano microangiologico tra
la costituzione ipertensiva (stadio
pre-ipertensivo) (11), da un lato, e la
costituzione diabetica (stadio-prediabetico),
dall’altro (12), dove le alterazioni istangiche sono
comuni, ma quelle pancreatiche, epatiche e del tessuto
adiposo si osservano esclusivamente nel secondo caso.
In realtà, come abbiamo più volte ricordato, le più
gravi patologie umane, da quelle metaboliche ai tumori
maligni, insorgono sulla base dell’ICAEM-a
(Terreno Oncologico nel sito citato, e 13, 14, 15), che
ne rappresenta la conditio sine qua non ed è
l’espressione clinica del loro legame genotipico,
sicuramente esistente, da noi dimostrato clinicamente.
Negli
anni ’80, mediante una diapositiva proiettata in
numerosi congressi e conferenze, abbiamo illustrato
questi concetti con l’efficace analogia di un albero, le
cui radici e tronco rappresentavano l’ICAEM-a,
mentre i numerosi rami raffiguravano le malattie
metaboliche ed endocrine, l’ipertensione arteriosa, la
litiasi epato-renale, i tumori, ecc.
Allora non avevamo, comprensibilmente, le necessarie
conoscenze semeiotico-biofisiche, indispensabili per
suggerire l’attuale teoria delle differenti
costituzioni.
Infatti, la
Semeiotica-Biofisica e la Microangiologia
Clinica hanno avuto origine successivamente, a
partire dal 1990.
Se è facile evidenziare il “legame”, di natura genetica,
esistente tra le più gravi malattie umane, cioè l’ICAEM-a
(in stampa una lettera sul NEJM), non è affatto facile
illustrare in modo sintetico le “differenze” che
contraddistinguono l’espressione del genoma sul piano
microangiologico-clinico descrivibile in termini
semeiotico-biofisici. Di conseguenza procediamo con
chiarezza logica descrivendo, senza tuttavia
contrapporli ma superandoli nella sintesi, concetti
generali e aspetti particolari alla base della nostra
interpretazione della costituzione microangiologica
o ereditarietà.
E’ un
dato di fatto che non “tutte” le donne ICAEM-a
positive, in una età preferibilmente tra i 20 e i 55
anni, colpite da virus influenzali vanno incontro alla
Polimialgia Reumatica Acuta Benigna Variante (PRABV), da
noi descritta (16, 17, 18), che presenta punti in comune
e nette differenze con la polimialgia classica.
Detto altrimenti, in un gruppo di pazienti ICAEM-a
positive, confrontabili per età, sesso, malattia di base
(influenza), vi è un fortunatamente limitato
sotto-insieme predisposto alla PRABV e/o alle
altre connettiviti. A questo proposito bisogna ricordare
che, trattandosi di pazienti con patologie autoimmuni,
dove si osserva una aumentata e disordinata sintesi
anticorpale, è generalmente assente il terreno
oncologico.
Pertanto, si tratta d’indagare la differenza, di natura
biologico-molecolare e geneticamente orientata,
sicuramente esistente tra i due sotto-gruppi di donne (o
uomini, sebbene con minore frequeunza), solo
apparentemente uguali, per giungere auspicabilmente alla
definizione della costituzione reumatica.
La possibile realtà di una simile condizione è
suggerita dalla presenza di forme reumatiche nella
stessa famiglia e la frequente associazione di più
manifestazioni reumatiche nello stesso individuo (CREST),
a cui si contrappone l’assenza di queste patologie in
altre persone, appartenenti a determinati gruppi
familiari, confrontabili con i primi per l’ambiente di
vita, la cultura e lo stato sociale.
Come riferito ampiamente più avanti, l’espressione
microangiologica-clinica del genotipo “reumatico” è
simile all’istangiopatia reumatica, anche se di lieve
intensità.
A questo proposito è necessario ricordare e sottolineare
un dato di estremo interesse, che corrobora la verità
scientifica della teoria semeiotico-biofisica alla base
della costituzione reumatica: nella polimialgia
reumatica esclusivamente le articolazioni rizomeliche –
quelle che sono colpite dalla connettivite – sono sede
delle caratteristiche alterazioni microvascolari,
causa dei segni semeiotico-biofisici autoimmuni (SAL),
come sarà ampiamente descritto in successivi articoli,
mentre le altre articolazioni – sempre risparmiate –
mostrano un fisiologico sistema microvascolotessutale.
Inoltre, donne a rischio reale della PRABV o da questa
malattia guarite ormai da anni o decenni, presentano i
segni caratteristici semeiotico-biofisici della
costituzione reumatica, con una intensità
decrescente a partire dalle grandi articolazioni
rizomeliche fino a quelle periferiche (le piccole
articolazioni sono risparmiate da questa reumopatia).
L’evidenza clinica, dunque, corrobora il valore
scientifico della nostra teoria oggetto di discussione
e, in particolare, della costituzione reumatica.
In realtà, essa sottolinea la generale validità
della nostra interpretazione dell’intuizione
iniziale di una contemporanea estrinsecazione
microangiologica, clinicamente accertabile
quantitativamente, dell’informazione contenuta nel
genoma, anche quando è sede di mutazioni o di altre
alterazioni, notoriamente rilevate finora da
modificazioni del parenchima e, naturalmente, del
genoma stesso con metodiche assai sofisticate. Analoghe
considerazioni si possono applicare alla costituzione
osteoporotica (21).
Una ulteriore evidenza clinica a sostegno della teoria
semeiotico-biofisica da noi sostenuta è rappresentata
dal tipo di microcircolo del tessuto adiposo
addominale (non periferico) di soggetti a rischio
“reale” di dislipidemia, dei dislipidemici
e di individui al momento sani, ma che in passato hanno
presentato livelli ematici di colesterolo, totale e/o
LDL, e/o trigliceridi elevati.
In una ormai lunga e sicura esperienza al letto del
malato abbiamo osservato che in “tutti” questi
individui, senza alcuna eccezione (l’affermazione
“tutti”, dal punto di vista epistemologico è assai ricca
d’informazione e di valore scientifico perchè può essere
facilmente falsificata), da sempre è presente una
caratteristica alterazione dei Dispositivi
Endoarteriolari di Blocco (DEB) (V. avanti), cioè la
durata d’apertura, valutata come durata del riflesso
ureterale medio (= dilatazione del terzo medio
dell’uretere: V. Pagine Tecniche, N° 3, nel sito)
durante stimolazione di “media” intensità dei relativi
trigger-points mediante pizzicotto persistente e
di media intensità della cute di un fianco, è < 20 sec.
(NN = 20 sec.) e la durata della chiusura o della
scomparsa del riflesso è > 6 sec. (NN = 6 sec.).
Dal punto di vista emoreologico, questa situazione
corrisponde al diminuito flusso capillare-venulare,
espressione di alterazione parenchimale locale.
L’alterazione microcircolatoria descritta precede
di anni e decenni l’insorgenza della dislipidemia,
la quale ovviamente può rimanere “potenziale”, cioè non
manifestarsi “clinicamente”, quando il soggetto segue
attentamente il corretto programma dietetico, intendendo
la dieta in senso etimologico.
Come il
lettore certamente comprende, numerosissime evidenze
cliniche, del tipo di quelle sopra brevemente riferite,
corroborano la nostra “intuizione” a proposito della
valenza microcircolatoria delle varie
costituzioni e della loro interpretazioni
patogenetica quale azione svolta dal genoma
sull’anatomia e sulla funzione dell’unità
microvascolotessutale dei differenti sistemi
biologici, di volta in volta interessati, e non soltanto
sui relativi parenchimi.
A
questo punto, se esistono veramente le varie
costituzioni semeiotico-biofisiche, il problema che
si pone è quello del loro riconoscimento clinico con
l’aiuto della nuova semeiotica, oggetto dei prossimi
articoli.
Il ruolo delle alterazioni dei DEB, geneticamente
dirette e del precondizionamento nel riconoscere le
costituzioni semeiotico-biofisiche.
Il coinvolgimento delle strutture emoderivative (cioè
anastomosi arteriolo-venulari e DEB, regolatori del
flusso nella rete capillare) ed in particolare dei DEB,
che sono praticamente ubiquitari, agevola la diagnosi
clinica delle alterazioni microcircolatorie
ereditarie (geneticamente dirette), nella pratica
clinica: in individui nei primi due decenni di vita, per
esempio, l’impiego dell’utile strumento del
precondizionamento semeiotico-biofisico, di rapida e
facile applicazione, consente di riconoscere l’alterata
informazione genetica in organi, tessuti e persino in
loro piccole aree, come un quadrante mammario, in modo
veramente semplice e rapido (Precondizionamento:
dopo 5 sec. esatti dalla valutazione di base dei
numerosi valori parametrici, si procede immediatamente
alla seconda valutazione degli stessi parametri. Nel
sano, i valori migliorano nettamente, mentre in caso
patologico o restano immutati – fase pre-morboso o
iniziale – o peggiorano chiaramente in rapporto alla
gravità della sottostante alterazione).
Infatti, l’esito del precondizionamento è in
rapporto col modo di essere e di funzionare del locale
microcircolo – Riserva Funzionale
Microcircolatoria (RFM) – poichè rivela la
compromissione anatomo-funzionale di una parte del
microcircolo distrettuale, espressione della errata
informazione genetica, che modifica più o meno
intensamente la fisiologica attuazione della RFM durante
il precondizionamento, provocando, quindi, il
risultato patologico.
Per
esempio, nella costituzione gottosa, passibile di
eventuale evoluzione nella sindrome metabolica o
malattia clinica, il precondizionamento
semeiotico-biofisico dell’elice (= pressione sopra
l’elice ripiegata su stessa e valutazione del tl del
riflesso elice-gastrico aspecifico o -ciecale, ripetuta
dopo 5 sec. d’intervallo) risulta patologico sebbene con
differente gravità, correlata con quella del rischio
stesso oppure della malattia in atto: tempo di latenza (tl)
del riflesso elice-gastrico aspecifico di base
£
7 sec. (NN = 8-10 sec., età dipendente) e dopo
precondizionamento
£
7 sec. (NN ³
10 sec.).
Un
altro esempio: il precondizionamento, ancorchè
circoscritto ad una parte di mammella a rischio di
tumore, mostra un risultato patologico con intensità
proporzionale all’entità del rischio: mancato
allungamento del tl oppure suo accorciamento di alcuni
secondi quando la malattia è iniziata:
terreno
oncologico con
rischio reale quantizzabile di tumore mammario o
tumore in situ: tl del riflesso mammella-gastrico
aspecifico di base
£
9 sec. (NN 9,5 sec. esatti); dopo il
precondizionamento il tl risulta
£
9 sec. (NN ³
10,5 sec.)
La
costituzione litiasica, presente esclusivamente in
pazienti con sindrome di Reaven “variante” (19, 20),
conditio sine qua non della litiasi in qualsiasi
sede, è riconosciuta mediante il precondizionamento
dei reni e/o della vescica biliare, il cui esito
patologico quantizzabile informa sulla presenza del
rischio reale e sulla sua gravità.
A
questo punto, l’approfondita indagine del microcircolo
di questi organi e visceri permette di porre in evidenza
un fatto di notevole interesse, cioè la congenita
modificazione strutturale e funzionale dei DEB,
come sopra riferito – durata del riflesso ureterale
medio o apertura < 20 sec.(NN = 20 sec. esatti) e durata
della loro chiusura > 6 sec. (NN = 6 sec.) – a
dimostrazione del ruolo di primo piano svolto a livello
microcircolatorio da queste poco conosciute strutture
emoderivative.
Noi auspichiamo che in un prossimo futuro i DEB
diventino oggetto di approfondito studio, già iniziato
con le personali ricerche illustrate i questo volume,
diventando una nuova e promettente disciplina
microangiologica-clinica, che proponiamo di definire
Microangiologia Clinica dei Dispositivi Endoarteriolari
di Blocco..
Infatti, dalla conoscenza dell’anatomia e fisiologia dei
DEB si ottengono preziose informazioni da utilizzare
nella prevenzione, nella diagnostica e diagnostica
differenziale, nel monitoraggio terapeutico, nella
terapia e nella stessa ricerca.
In
giovani “sani” nei primi due decenni di vita, con
familiarità positiva per la cardiopatia ischemica,
abbiamo osservato iniziali alterazioni
anatomo-funzionali dei DEB coronarici e, quindi,
precondizionamento cardiaco patologico, di lieve
intensità ma statisticamente significativo: la pressione
digitale di media intensità provoca un riflesso
ureterale medio della durata di 19-18 sec. (NN = 20 sec.
esatti) e un durata della chiusura di 6-7 sec. (NN = 6
sec.). Accanto a ciò, la pressione manuale medio-intensa,
applicata sopra il precordio provoca il riflesso
gastrico aspecifico dopo 7-8 sec. (NN = 8 sec.), che non
si allunga dopo il precondizionamento, al
contrario di quanto si osserva nel sano (NN
³
9 sec.)
Informati con precisione sulla loro situazione di
rischio anche se asintomatica e sui “possibili” sviluppi
dell’alterazione geneticamente provocata in condizioni
di dieta – etimologicamente intesa – sfavorevoli, questi
individui sono stati sottoposti ad opportuno stile di
vita e trattati con ACE-inibitori, che hanno “sempre”
portato alla scomparsa delle modificazioni
anatomo-funzionali microcircolatorie coronariche,
inizialmente presenti, dopo circa 15 giorni di
trattamento. La sospensione della terapia era seguita in
“tutti” i casi dalla ricomparsa, dopo circa dieci
giorni, della disfunzione dei DEB coronarici e dal
precondizionamento cardiaco patologico, a causa
della parziale attivazione della riserva funzionale
mirocircolatorio. Un successivo ciclo di terapia, a
questo punto instaurato, ha ancora una volta eliminato
l’anomalo funzionamento delle strutture emoderivative,
ristabilita la fisiologica RFM e, quindi, il
precondizionamento cardiaco mostrava risultati
normali. A questo punto abbiamo consigliato cicli di
terapia con ACE-inibitori, intervallati da periodi
personalizzati di sospensione, accanto alla corretta
dieta, etimologicamente intesa.
Per
quanto parziali e da verificare su vasta scala, i dati
riferiti consentono di prevedere positive ripercussioni
di natura preventiva in soggetti a rischio “reale” di
cardiopatia ischemica, quale diretta conseguenza della
nostra migliorata conoscenza dei DEB in generale e di
quelli coronarici in particolare. In realtà, il ruolo
svolto da queste strutture emoderivative
microcircolatorie è di primaria importanza nel
caratterizzare le varie costituzioni e – interessante
dal nostro punto di vista diagnostico clinico – nel
tempestivo, rapido e facile riconoscimento delle
differenti costituzioni semeiotico-biofisiche.
In una
visione generale, cioè valida per le numerose
costituzioni o stati pre-morbosi (rischio
“reale”), i vari quadri semeiotico-biofisici, osservati
a partire dai primi decenni di vita in forme ovviamente
lievi a seguito verosimilmente dell’intervento di
fattori ambientali, si accentuano ed esitano nelle
differenti manifestazioni cliniche con l’aggravarsi del
rischio stesso fino a giungere alla massima espressione
semeiotico-biofisica, la malattia in atto con la sua
fenomenologia clinica, insorta dopo anni o decenni dalle
osservazioni microangiologico-cliniche riferite.
Ne consegue che, da un lato, è quantizzabile il rischio
e, dall’altro, è attuabile il monitoraggio terapeutico
con evidenti vantaggi per la prevenzione, condotta in
modo efficace su individui razionalmente e precocemente
selezionati.
Ricorriamo ad un esempio per esplicitare nel modo
migliore la valenza astratta del concetto:
esclusivamente nel “sano”, ma portatore della sindrome
di Reaven “variante”, ha senso attuare una preventiva
terapia dietetica della litiasi. Tuttavia,
quando tale rischio è intenso (precondizionamento
renale e/o colecistico patologico: tl 7-8 sec. di base
(NN = 8 sec.) e, poi, tl < 6 sec. (NN > 8 sec.) è
consigliabile aggiungere alla dieta, etimologicamente
intesa, anche la opportuna terapia fino alla riduzione
della intensità del rischio.
Analogamente, in donne sottoposte a quadrantectomia per
cancro della mammella e che rifiutano, per motivi
ingiustificabili di gusto, l’utilizzo della
capsaicina – polvere di peperoncino – se la dieta e
i farmaci non sono in grado di ridurre la gravità del
rischio reale nella rimanente ghiandola, è
“assolutamento” necessario convincere le pazienti ad
impiegare sostanze contenenti l’anello vanilloide, che
consegue generalmente la scomparsa del rischio
oncologico, come altrove descritto (Terreno Oncologico).
Ricordiamo a questo proposito, che la capsaicina
ha la struttura chimica di 8-metil-N-vanillil-6
nonenamide.
Nelle
condizioni microangiologiche cliniche sopra illustrate,
è presente di base costantemente l’ampliamento
interstiziale (= riflesso ureterale “in toto”), la
cui valutazione semeiotico-biofisica, di rapida
attuazione, rappresenta un evento di notevole valore per
la diagnosi e per la prevenzione.
In realtà, il volume dello spazio interstiziale di un
tessuto varia intensamente in rapporto allo stato di
riposo funzionale o di attività, come ampiamente
riferito nella illustrazione della microangiologia
clinica del post-absorptive state. Ricercato a
riposo con stimolazione “intensa” il riflesso ureterale
“in toto” (= interstizio) appare aumentato in
condizione patologica (NN = 0,5 cm.), ad indicare una
locale condizione morbosa magari clinicamente silente,
successivamente quantizzata con altri numerosi segni
semeiotico-biofisici. Il fatto ha la sua origine nei
rapporti esistenti tra volume interstiziale e modo di
essere e di funzionare del locale microcircolo.
L’attenta valutazione di questo semplice segno permette
di riconoscere prontamente e rapidamente condizioni
patologiche senza fenomenologia clinica per anni o
decenni, che finora non erano purtroppo riconosciute,
come illustreremo in prossimi articoli.
Un
esempio interessante, che introduce il tema del prossimo
articolo, è rappresentato dalla Ridotta Tolleranza al
Glucosio (RTG), dove la stimolazione intensa del VI
dematomero cutaneo, in pratica la cute dell’epigastrio
subito sotto l’emiarcata costale di ds. o sn. (V. Sito
citato: Glossario), provoca un riflesso ureterale “in
toto” ³
2 cm. (NN = 0,5 cm., fase di secrezione insulinica),
consentendo di riconoscere, in modo raffinato ed
affidabile, una situazione dis-metabolica silente ma
pericolosa, attraverso la valutazione dell’interstizio
delle isole di Langherans.
Bibliografia
1) A. Einstein, citato in:
B.Russel, Why I Am Not A Christian and Other Assays on
Religion and Related Subjects. New York, Simon and
Schuster, pag. 215, 1957.
2) Stagnaro S., Stagnaro-Neri M., Il test della
Apnea nella Valutazione della Microcircolazione
cerebrale in Cefalalgici. Atti, Congr. Naz. Soc. Ita.
Microangiologia e Microcircolazione. A cura di C.
Allegra. Pg. 457, Roma 10-13 Settembre 1987. Monduzzi
Ed. Bologna, 1987.
3) Stagnaro S., Valutazione percusso-ascoltatoria della
microcircolazione cerebrale globale e regionale. Atti,
XII Congr. Naz. Soc. It. di Microangiologia e
Microcircolazione. 13-15 Ottobre, Salerno, e Acta Medit.
145, 163, 1986.
4) Stagnaro-Neri M., Moscatelli G., Biophysical
Semeiotics: deterministic Chaos and biological Systems.
Gazz. Med. It. Arch. Sc. Med. 155, 125, 1996.
5) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Appendicite.
Min. Med. 87, 183, 1996 (Pub-Med
indexed for Medline).
6) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Auscultatory
Percussion Evaluation of Arterio-venous Anastomoses
Dysfunction in early Arteriosclerosis. Acta Med. Medit.
5, 141, 1989.
7) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Introduzione alla
Semeiotica Biofisica (Accademia Ligure di Scienze e
Lettere) in stampa; Sito “Piazzetta”, Cose Serie,
Professione Medica.
8) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S.,
Deterministic Chaos, Preconditioning and Myocardial
Oxygenation evaluated clinically with the aid of
Biophysical Semeiotics in the Diagnosis of ischaemic
Heart Disease even silent. Acta Med. Medit. 13, 109,
1997.
9) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Deterministic chaotic
biological system: the microcirculatoory bed.
Theoretical and practical aspects. Gazz. Med. It. –
Arch. Sc. Med. 153, 99, 1994.
10) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Diagnosi
precoce dell’invecchiamento cerebrale con la percussione
ascoltata. Monitoraggio terapeutico con la Nicergolina.
Ricerca Med. 6, 348,1989.
11) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Stadio
pre-ipertensivo e monitoraggio terapeutico della
ipertensione arteriosa. Omnia Medica Therapeudica.
Archivio, 1-13, 1989-90, 1990.
12) Stagnaro S., Stagnaro-Neri M. Valutazione
percusso-ascoltatoria del Diabete Mellito. Aspetti
teorici e pratici. Epat. 32, 131, 1986.
13) Stagnaro S., Stagnaro-Neri M., Una patologia
mitocondriale ignorata: la Istangiopatia Congenita
Acidosica Enzimo-Metabolica. Gazz.
Med. It. – Arch. Sci. Med. 149, 67, 1990.
14) Stagnaro S., Stagnaro-Neri M., Una patologia
mitocondriale ignorata: la Istangiopatia Congenita
Acidosica Enzimo-Metabolica. Gazz.
Med. It. – Arch. Sci. Med. 149, 67, 1990.
15) Stagnaro S., Istangiopatia Congenita
Acidosica Enzimo-Metabolica condizione necessaria non
sufficiente della oncogenesi. XI Congr. Naz. Soc. It. di
Microangiologia e Microcircolaz. Abstracts, pg 38, 28
Settembre-1 Ottobre, Bellagio, 1983.
16) Stagnaro S., Polimialgia Reumatica Acuta Benigna
Variante. Clin. Ter. 118, 193, 1986.
17) Stagnaro S., Auscultatory Percussion of Rheumatic
Diseases. X European Congress of Rheumatology. Moscow.
26 June
July, Proceedings, pg 175, 1983.
18) Stagnaro S., Auscultatory Percussion Therapeutic
Monitoring and Cerebral Dominance in Rheumatology. 2nd
World
Congress of Inflammation, Antirheumatics, analgesics,
immunomodulators. Abstracts, A. Book 1, pg. 116, March
19-22, Montecarlo, 1986.
19) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., La
“Costituzione Colelitiasica”: ICAEM-a, Sindrome di
Reaven variante e Ipotonia-Ipocinesia delle vie biliari.
Atti. XII Settim. It. Dietol., Merano, 1992 e Epatol.
20, 239, 1993.
20) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Sindrome di Reaven,
classica e variante, in evoluzione diabetica. Il ruolo
della Carnitina nella prevenzione del diabete mellito.
Il Cuore. 6, 617. 1993.
21) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Diagnosi Clinica
Precoce dell’Osteoporosi con la Percussione Ascoltata.
Clin.Ter. 137, 21-27, 1991
[Pub-Med
indexed for MEDLINE].
By S. Stagnaro
(medico)
Continua
in:
Semeiotica - 1 +
Semeiotica - 2
+
Semeiotica
Biofisica
Ecco il meccanismo del passaggio dei batteri (microbiota)
dalla madre al neonato, con la nascita attraverso il
canale uterino,
immunizzando
il piccolo appena nato !
TERAPIA ISOPATICA -
DAL COLLOIDE AL PATOGENO
- vedi anche
Microscopio
In un'altra sezione di
questo sito, dedicata alla Medicina Funzionale, si è già
fatto riferimento agli studi di Bechamp (1816-1908) ed
Enderlein (1872-1968) che, in controtendenza rispetto
alle teorie di Pasteur (1822-1895) sul monomorfismo,
elaborarono la tesi del pleomorfismo destinata a
rivoluzionare i postulati della vecchia microbiologia.
Pasteur rimase fedele ai seguenti princìpi:
Esiste sterilità
batteriologica nel sangue e nei tessuti degli organismi
sani:
Tutti i patogeni sono esogeni
Funghi e batteri non nascono spontaneamente
I microrganismi sono immutabili
Ogni microbo può causare una sola e specifica malattia
Tale teoria non spiega tuttavia le seguenti
osservazioni:
Alcuni soggetti si rivelano resistenti alle epidemie
Microrganismi, in vivo e in vitro, mutano in funzione
dei cambiamenti di
terreno
Agenti eziologici isolati nelle medesime sindromi
cliniche possono mutare
Si rilevano agenti microbici nei tessuti di soggetti
privi di forme infettive, ma affetti da patologie
croniche.
Bechamp ed Enderlein hanno invece
rilevato che:
I microrganismi esistono da sempre in ambiente
endocellulare
Il nostro organismo li ospita anche in condizioni di
piena salute
Tali microrganismi sono suscettibili di metamorfosi da
stadi inferiori, ultramicroscopici ed apatogeni di
colloide e protide, a stadi superiori e patogeni di
funghi o batteri.
Ergo le malattie dipendono dal
Terreno ed hanno
origine endogena. - vedi anche
Matrice +
Matrice 2
L'intuizione reca in nuce i
presupposti per un radicale mutamento dei criteri
terapeutici versus patogeni, poichè: Riconosce nel
colloide la più piccola unità vivente, apatogena nel suo
stadio primitivo
Errate condizioni alimentari e di vita inducono il
colloide a parassitare l'uomo, divenendo noxa patogena
I colloidi possono revertire alla loro forma primigenia
apatogena.
Da ciò si evince che il
successo nel trattamento dell'infezione non può
prescindere da queste linee-guida:
Non sopprimere le forme patogene, bensì...
Riconsegnare all'organismo i bioregolatori che degradano
le forme parassitarie.
Relativamente ai simbionti è
acclarato che l'uomo li acquisisce già per via
placentare. Essi sono presenti in ogni cellula e nei
liquidi organici...ovociti e sperma.
Particolarmente importanti risultano i cicli del Mucor
racemosus e dell'Aspergillus niger.
Oggi la farmacopea omeopatica si è arricchita di nuovi
preparati, sostanzialmente ascrivibili a tre distinte
funzioni:
Rimedi per riequilibrare la simbiosi di base
Rimedi specifici antimicotici
Rimedi specifici antiflogistici
Derivati da acici carbonici: ac. lattico, ac. citrico
Rimedi immunobiologici ad azione immunostimolante
Rimedi organoterapici ad azione immunomodulante.
Al gruppo del Mucor
racemosus appartengono i seguenti preparati:
Candida albicans e parapsilosis - Propionibacterium
acnes - Corynebacterium sp. - Penicillium Roqueforti
Mucor mucedo - Mucor racemosus fresen - Penicillim
glabrum - Acidum L(+) lacticum.
Nel gruppo dell'Aspergillus
niger rientrano i seguenti prodotti:
Bacillum cereum - Propionibacterium avidum - Aspergillus
niger - Bacillus firmus - Penicillium chrysogenum
Aspergillus ruber - Bacillus subtilis - Mycobacterium
phlei - Acidum citricum.
Disponiamo inoltre di Apteni,
i cui principi attivi sono rappresentati da polisaccaridi
derivati dalle pareti cellulari di microrganismi, dotati
di immunostimolazione specifica e aspecifica. In quanto
apteni riconferiscono alle tossine batteriche ed alle
forme sprovviste di parete cellulare un carattere
antigenico completo, ri-evocando una specifica risposta
immunitaria. Oltre a quelli già citati nel ciclo dei due
precedenti gruppi ricordiamo:
Brucella melitensis - Escherichia coli - Klebsiella
pneumoniae - Mycobacterium bovis - Proteus vulgaris -
Pseudomonas aeruginosa - Salmonella enteritidis -
Serratia marcescens - Trichtophyton verrucosum -
Staphilococcus aureus e pyrogenes.
Sotto il profilo
diagnostico, sempre maggiore importanza ha assunto la
microscopia in campo oscuro,
elaborata da Enderlein, in grado di visualizzare la
presenza di organismi pleomorfi su campioni di sangue
umano fresco.
Occorre infine non
trascurare il ruolo svolto dall'acidosi come noxa
concausale premorbosa. E' noto infatti che uno
spostamento del pH
su valori bassi (<6) predispone a fenomeni di flogosi ed
autoaggressione tessutale, oltre alla demineralizzazione
indotta da ingenti prelievi di sostanze alcalinizzanti a
livello osteo-muscolare.
Peraltro la reiterata richiesta di minerali ad azione
basica (Fe, Mn, Cu, Mg, Ca, K, Na) induce
immunodepressione, demineralizzazione ed intox
mesenchimale.
Inoltre il deficit emuntoriale imputabile alla presenza
di omotossine e minerali inorganici, predispone a
litiasi e a sclerosi.
Da ciò l'importanza di favorire l'equilibrio
acido-base sia attraverso un'adeguata
alimentazione, sia mediante l'impiego di preparati
ad hoc (bicarbonato di sodio e potassio, calcio
carbonato, magnesio idrossido, sodio citrato, zinco
gluconato) miranti a ristabilire nell'organismo la
funzione tampone.
By dott. Giancarlo Cavallino (medico) -
Tratto da:
smige.net
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Environ Health Prev Med.
2007 Nov; 12(6): 238–245. -
doi: 10.1007/BF02898030
-
PMCID: PMC2723483 -
PMID: 21432069
Max von Pettenkofer
(1818-1901) quale pioniere dell'igiene moderna e della
medicina preventiva
Wolfgang Gerhard Locher
Informazioni sull'autore Note sull'articolo Informazioni
su copyright e licenza Disclaimer
Questo articolo è stato citato da altri articoli in PMC.
Estratto
Max von Pettenkofer (1818-1901) apparteneva all'élite
scientifica del XIX secolo.
Con la sua ricerca rigorosa delle leggi della natura
e la sua lotta per la verità scientifica, Pettenkofer
era il prototipo di un ricercatore moderno. Nel
campo dell'igiene, ha cercato modi e mezzi per
preservare la salute e prevenire le malattie.
Con la sua coerente applicazione del metodo sperimentale
nel campo della salute pubblica, Pettenkofer ha aiutato
la disciplina dell'igiene a fornire risposte precise e
affidabili alle domande sanitarie.
Nel suo lavoro sperimentale sull'igiene, Pettenkofer ha
cercato una risposta ad ogni domanda immaginabile
riguardante la connessione tra l'organismo umano e il
suo ambiente.
Per procedere in questa direzione, Pettenkofer ha unito
l'esperienza medica con fisica, chimica, tecnica e
statistica. Anche oggi il moderno "crossover thinking"
ha reso l'igiene al primo campo medico
interdisciplinare.
Con il suo Institute of Hygiene, Pettenkofer creò nel
1879 il primo centro di competenza per l'igiene e
l'ambiente nel mondo, aprendo una nuova era di
osservazione ambientale.
Nell'ambito dell'igiene, Pettenkofer si è rivolto anche
alle questioni nutrizionali e alla qualità dei prodotti
alimentari.
La scienza dell'igiene deve a Max von Pettenkofer non
solo il suo sviluppo e la sua cartografia, ma anche la
sua introduzione come disciplina accademica. Infine
considerava l'igiene anche come elemento economico e
culturale. La sua idea di un terreno pulito nelle città
e la sua promozione di un adeguato approvvigionamento
idrico e di sufficienti reti fognarie sono collegate
alla sua teoria del colera. Pettenkofer riteneva che si
potesse vincere una battaglia contro questa epidemia.
Parole chiave: Max von Pettenkofer, Giappone, igiene,
colera, medicina preventiva
Le note
A questo proposito dobbiamo citare ad esempio J. Forster
ad Amsterdam e poi a Strassburg, p. Hofmann a Leipzig,
K.B. Lehmann a Würzburg, Wolffhügel a Göttingen e M.
Rubner a Marburg e Berlino. In paesi stranieri dobbiamo
fare riferimento a Isidor Soyka (Praga) o von Fodor
(Budapest). Bubnoff (Moskow) e Subottin (Kiew). In
Giappone, Ogata, Tsuboi e Nakahama furono responsabili
della diffusione delle idee di Max von Pettenkofer e
divennero membri dell'Università di Tokyo.
References
(1) Locher WG. Max von Pettenkofer—Life stations of a
genius. On the 100th anniversary of his death (February
9, 1901). Int J Hyg Environ
Health. 2001;203:379–391. [PubMed]
(2) Voit C v. Max von
Pettenkofer zum Gedächtnis. München: Kgl. Bayer.
Akademie der Wissenschaften; 1902.
(3) Beyer A. Max von
Pettenkofer. Berlin: VEB; 1956.
(4) Pettenkofer M v. Ueber
das Studium der Medicinal-Policei an den Universitäten.
München: J. Rösl; 1863.
(5) Wieninger K. Max von
Pettenkofer. Das Leben eines Wohltäters. München:
Hugendubel; 1987. Translation into Japanese by A. Ueki.
Tokyo; 2007.
(6) Pettenkofer M v.
Beziehungen der Luft zu Kleidung, Wohnung und Boden.
Braunschweig: Vieweg; 1872.
(7) Pettenkofer M v. Zum
gegenwärtigen Stand der Cholerafrage. München, Leipzig:
Oldenbourg; 1887.
(8) Locher WG, Unschuld PU.
Geschichtliches zur Umweltmedizin. In: Wichmann HE,
Schlipköter HW, Füllgraff G editors. Handbuch der
Umweltmedizin. Landsberg: ecomed Verlag; 2000. Vol. 1 p.
1–11.
(9) Pettenkofer M v. Ueber
die Funktion der Kleider. Z Biol. 1865;1:180–194.
(10) Kaupp J. Der
sozialhygienische Unterricht an der Universität München
und die Errichtung eines sozialhygienischen Seminars.
Münch med Wschr. 1914;61:932–935.
(11) 100 Jahre Lehrstuhl für
Hygiene an der Ludwig-Maximilians-Universität München.
München: Werk-Verlag Dr. Banaschewski; 1965.
(12) Pettenkofer M v. Das
Hygienische Institut der königl. bayer.
Ludwigs-Maximilians-Universität München. Braunschweig:
Vieweg; 1882.
(13) Fee E. Disease and
Discovery A. History of the Johns Hopkins School of
Hygiene and Public Health 1916–1939. Baltimore: Johns
Hopkins Univ. Press; 1987.
(14) Hessler W. Briefwechsel
(correspondence) Pettenkofers. Typoscript. Institute for
the History of Medicine, Munich).
(15) Tsuboi J.
Untersuchungen über die natürliche Ventilation in
einigen Gebäuden in München. Arch f Hyg.
1893;17:665–676.
(16) Wikipedia: Mori Ogai.
(17) Pettenkofer M v. Ueber
den hygienischen Wert von Pflanzen und Pflanzungen im
Zimmer und im Freien. Braunschweig: Vieweg; 1877.
(18) Evans AS. Pettenkofer
Revisited. The life and contributions of Max von
Pettenkofer (1818–1901). Yale Journal of Biology and
Medicine. 1973;46:161–176. [PMC
free article][PubMed]
(19) LaBerge AF. Mission and
method: The early nineteenthcentury French public health
movement. Cambridge, New York: Cambridge Univ. Press;
1992.
(20) Ramsey M. Public Health
in France. In: Porter D editor. The History of Public
Health and the Modern State. Amsterdam: Editions Rodopi
B. V.; 1994, p. 45–118.
(21) Hamlin C. State
Medicine in Great Britain. In: Porter D editor. The
History of Public Health and the Modern State.
Amsterdam: Editions Rodopi B.V.; 1994. p. 132–164.
(22) Ashton J. The health of
towns and cities. Health Visitor. 1990;63:413–415. [PubMed]
(23) Pettenkofer M v. Über
den Werth der Gesundheit für eine Stadt. Braunschweig:
Vieweg; 1873.
(24) Pettenkofer M v. Über
den Luftwechsel in Wohngebäuden. München: I.G. Cotta;
1858.
(25) Liese W. Nachdenkliches
zur “Pettenkoferzahl”.
Haustechnik-Bauphysik-Umwelttechnik-Gesundheitsingenieur.
1980;101:319.
(26) Loewer H. Die
Raumluftqualität in der Raumlufttechaik. Clima Commeroe
International. 1991—Special issue.
(27) Pettenkofer M v. Die
Cholera. Breslau, Berlin: Schottlaender; 1894.
(28) Pettenkofer M v.
Untersuchungen und Beobachtungen über die
Verbreitungsart der Cholera nebst Betrachtungen über
Maßregeln, derselben Einhalt zu thun. München: I. G.
Cotta; 1855.
(29) Locher WG. Pettenkofer
and Epidemiology. Erroneous Concepts—Beneficial Results.
In: Kawakita Y, Sakai S, Otsuka Y editors. History of
Epidemiology. Proceedings of the 13th International
Symposium on the Comparative History of Medicine—East
and West 1988. Tokyo: Ishiyaku Publishers; 1993. p.
93–120.
(30) Locher WG. Max von
Pettenkofers Einfluss auf die Militärhygiene. In: Goerke
H editor. Militärsanitätsdienst in drei Jahrhunderten. (Beiträge
Wehrmedizin und Wehrpharmazie 12). Bonn: Beta Verlag;
1997. p. 40–50.
(31) Müller F v. Die
Entwicklung der Stoffwechsellehre und die Münchener
Schule. Münch med Wschr. 1993;80:1656–1665.
(32) Pettenkofer M v. Ueber
einen neuen Respirations-Apparat. München: Kgl. Bayer.
Akademie der Wissenschaften; 1861.
(33) Locher WG. Die
Pettenkofersche Röhre zur CO2-Messung. Jahrbuch
Deutsches Medizinhistorisches Museum. 1988;5: 110–128.
(34) Pettenkofer M v. Voit
C. Untersuchungen über den Stoffverbrauch des normalen
Menschen. Z Biol. 1866;2:489–494.
(35) Wagner D. Pettenkofers
Beitrag zur Popularisierung
hygienisch-wissenschaftlicher Erkenntnisse. Schriftenr
Gesch Naturwiss, Technik. Med. 1976;13:81–85. [PubMed]
(36) Pettenkofer M v.
Vorträge über Canalisation und Abfuhr. München:
Finsterlin; 1876.
(37) Pettenkofer M v. Was
ist und was will “Gesundheitslehre”? Die Gartenlaube
1878;328–329.
(38) Pettenkofer M v. Die
Cholera in Indien. Supplement of Allgemeine Zeitung.
München 1885;9, ed. 5:1393–1395.
(39) Pettenkofer M v.
München—eine gesunde Stadt. Special issue of
“Wissenschaftliche Rundschau” of Münchner Neueste
Nachrichten 1889.
(40) Pettenkofer M v. M.
Cholera. Lancet. 1884;2:769–771, 816–819, 861–864,
904–905, 992–994, 1042–1043, 1086–1088.
(41) Ackerknecht E.
Anticontagionism between 1821 and 1867. Bull Hist Med.
1948;22:562–593. [PubMed]
(42) Hume EE. Max von
Pettenkofer’s theory of the etiology of cholare, typhoid
fever and other intestinal diseases. Ann Med Hist.
1925;7:319–353.
(43) Evans RJ. Death in
Hamburg. Oxford: clarendon Press; 1987.
(44) Pettenkofer M v. Die
Chemie in ihrem Verhältnis zur Physiologie und
Pathologie. München: I. Georg Weiss; 1848.
(45) Pettenkofer M v. Über
Cholera, mit Berücksichtigung der jüngsten
Cholera-Epidemie in Hamburg. Münch med Wschr.
1892;39:807–817.
(46) Kißkalt, Karl: Max von
Pettenkofer. Gedächtnisrede zur Feier seines 125.
Geburtstages. Bayerische Akademie der Wissenschaften:
München 1944.
(47) Pettenkofer M v.
Wodurch die humanistischen Gymnasien für die Universität
vorbereiten. München: I. G. Weiss; 1869.
(48) Pettenkofer M v.
Rerum cognoscere causas. München: Kgl.
Bayer. Akademie der Wissenschaften;
1890.
Tratto da:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2723483/
Se vuoi conoscere il tuo stato di Benessere e migliorarlo
con queste
speciali apparecchiature modernissime, che neppure gli
ospedali hanno, prenota
via mail la consulenza QUI. Esso permette anche di
analizzare qualsiasi prodotto esistente e la sua
compatibilita' o meno, con il soggetto analizzato....
vedi anche:
Medicina Quantistica
Quindi se volete fare un Test di
Bioelettronica (test di controllo del livello di
Salute_benessere)....
- scrivete QUI:
[email protected]
Ecco un metodo utile per mantenere e/o
recuperare la Salute
Metodo MC
in sintesi si basa su tre fattori primari
per ottenere risultati di eccellenza. Serve
per disintossicare, deparassitare ed aiutare
il ripristino della
flora batterica autoctona,
alterata per vari fattori:
Vitamina K1, Vaccini,
Farmaci, acque inquinate,
cibi industriali intossicati da
agricoltura chimica, ecc.
- Primo tra tutti la selezione e la qualità dei prodotti
- Secondo la compatibilità e il valore
sinergico dei prodotti con il soggetto che
li deve utilizzare
- Terzo il monitoraggio dei prodotti con
test di contrazione muscolare (mediante un
controllo
Kinesiologico personalizzato),
per valutare l'utilizzo ideale delle
sostanze all'interno di protocolli
certificati.
- Vanta risultati che sfiorano il 100%.
Tutto questo può sembrare una banalità ma
nasconde una selezione ed uno studio di anni
con l'ausilio di Professionisti di altissimo
livello.
Poi un altro contributo essenziale lo hanno
portato la Passione per la materia, l'Amore
per il Prossimo, il desiderio di raggiungere
l'Eccellenza.
Metodo MC continua a selezionare prodotti, tecniche e
Professionisti per continuare a migliorarsi
ed essere sempre piu' di supporto per tutti
i bisognosi.
Per visionare il tutto imparare ad
utilizzarlo ed accedere all'acquisto del
Metodo MC: clicca subito QUI:
MetodoMC da utilizzare ogni giorno per il
periodo indicato:
https://www.metodomc.it/vanolijeanpaul.html
- Link per acquistare i loro prodotti:
www.prodottidellavittoria.com/p0047.html