Honoré de Balzac diceva: "Ci sono due
storie: quella ufficiale piena di menzogne, che
insegnano a scuola, la storia ad “usum delphini”;
e poi c'è la storia segreta, quella che contiene
le vere cause degli avvenimenti, una storia
ignominiosa".
Per capire quanto avesse ragione,
retrocediamo al 1302 …
In quell'anno papa
Bonifacio VIII emanò la Bolla
"Unam Sanctam Ecclesiam", nella quale dichiarò
che Dio ... affidava tutti i titoli e le
proprietà della Terra al papa. Le affermazioni
non vennero contestate e per la regola del
"silenzio assenso" presero validità "de jure" =
per legge.
Poi, arrivarono altre Bolle o, proclamazioni di
possesso e potere …
Nel 1455, papa
Nicolo' V
emanò la
Bolla "Romanum Pontifex"; nel 1481,
papa
Sisto IV emanò la Bolla papale "Aeterna
Regis Clementia"; nel 1493, papa
Alessandro VI
emise la Bolla "Inter Coetera Divinae”.
Nell'insieme quelle Bolle definirono che tutte
le Terre terrestri, sarebbero state di proprietà del papa,
che i regnanti avrebbero governato sulle
proprietà del papa per mandato di esso, che
TUTTI gli umani dovevano essere considerati
"incapaci di intendere e volere" e pertanto
soggetti ad amministrazione coatta.
I termini della schiavizzazione vennero
ulteriormente "perfezionati" nel 1531 in
Inghilterra, già proprietà del pontefice come
ormai tutto sulla Terra. Con il "Convocation
(Soul and Enslavement) Cestui Que Vie", ogni
essere vivente venne dichiarato "disperso in mare" e ciò che era incustodito, di proprietà di
chi l'avrebbe saputo condurre, quindi (…per
delega della chiesa…), dello Stato o Regno.
In quel tempo nacque pure il
certificato di nascita, che inquadrò
l'individuo come "straw man", cioè, "uomo di
paglia", (termine che trae origine dalla pratica
militare di creare fantocci imbottiti di paglia
impiegati come bersagli nell'addestramento, a
somiglianza delle persone). E' l'equivalente di
"fantoccio", privo di volontà e iniziative
proprie.
L'opera di
annientamento dell'essere umano però, non era al
culmine e il cappio si strinse ancora un po' nel
1666 a Londra:
il Parlamento inglese emanò un atto chiamato
Cestui Que Vie Act 1666 con il quale tutti
gli uomini e le donne, poiché dispersi nel
grande mare, dovevano essere dichiarati morti
dopo dieci anni dalla nascita, pertanto, mai
divenuti adulti.
Tutt'ora il certificato di nascita e i documenti
(vale anche per noi italiani, poiché tutto ha
origine dalle Bolle papali e dal
Diritto
Vaticano e tutto il pianeta è proprietà del
papa), ci dichiarano "straw man", "dispersi in
mare", quindi, "defunti" entro il decimo anno di
età e giuridicamente nelle mani del
Trust Cestui Que Vie.
Ora, se vuoi trovare la quadratura del cerchio,
chiediti chi fondò il sistema bancario … fu la
"Milizia di Cristo", meglio conosciuta come
Ordine dei Templari …
vedi
anche:
Sintesi +
Conclusioni +
Vivere
per sempre +
Vivere eternamente
ATTENZIONE: con l'imposizione di firmare il
"certificato di nascita" del proprio figlio/a
con il nome scritto SOLO in MAIUSCOLO, con la
firma si "cede" la "proprieta' " e
l'amministrazione dell'Essere
IO SONO nato perche' identificato dal "$ist€ma"
con la
finzione giuridica imposta con il
certificato di nascita..senza dire nulla ai
genitori....trattasi di vera e propria
defraudare ed imporre
Schiavitu' su di un Essere Umano calpestando
i suoi
diritti di vivere da Uomo Libero !
vedi qui per TUTTI i particolari:
Sovranita' Individuale
Vi consigliamo
vivamente di leggere il libro "I
FABBRICANTI di STUPIDI", scaricabile
gratuitamente.
Vi porterà alla scoperta della MATRIX
(quelle sopra sono briciole) creata a nostro
unico danno e di cosa si nasconde dietro ai
poteri visibili, alle corporazioni e, alle
Religioni in particolar modo alla
chiesa cattolica !
INFORMATI BENE !
- A rimetterci non è solo il tuo portafogli, ma
sopratutto la qualita' della TUA VITA !!!
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La libertà di
vivere senza Stato
Questo post, che ha avuto una lunga e doverosa
gestazione, vuole una volta per tutte dimostrare
come una società possa esistere senza Stato ed
essere, proprio per questo motivo, estremamente
florida e pacifica.
Il post è indirizzato a tutti coloro che, di
fronte alla saggia proposta politica anarchica,
obiettano dicendo (ipotizzando) che una società
senza governo e senza Stato non potrebbe mai
esistere e che, addirittura, non è mai esistita.
Noi del blog
Italiani Imbecilli diciamo che è tempo di
ricredersi e di conoscere.
Quanti anni ha lo Stato, inteso come forma di
organizzazione del potere ?
In Europa diciamo circa 1200 anni, se
consideriamo invece il potere statale
centralizzato (come quello attuale), ci si deve
rifare a poche centinaia di anni fa, alla
creazione degli Stati nazionali (XVI sec.).
Se invece consideriamo uno dei primissimi codici
di legge, quello del re Hammurabi, dobbiamo
risalire a quasi 1800 anni prima dell’era
volgare.
E prima cosa c'era ? Com'era gestita la società
?
Se noi leggiamo gli indici dei consueti libri di
Storia, cioè di quei testi avallati dallo Stato
(NdR: frutto solo delle versioni dei
vincitori…), che si studiano nelle scuole, la
risposta che ci viene fornita in capitoli è la
seguente:
In questo indice,
però, manca qualcosa di molto importante,
qualcosa che mette in crisi l'idea di Stato come
unica possibilità di gestione del potere e della
società. Per inciso dobbiamo denunciare il fatto
che le informazioni storiche censurate nei libri
scolastici sono moltissime.
Il capitolo cancellato (NdR: e mai
pubblicato) di cui oggi ci occupiamo non è un
capitoletto, si tratta invece di un periodo di
migliaia di anni, completamente tagliati,
insabbiati, vietati.
Parliamo delle
società gilaniche, citate come esempio di
ottima politica anche dal famoso psicanalista
Erich Fromm.
I libri e i mass-media in genere, ci hanno
sempre insegnato che 'la civiltà' (con tutto il
peso e l'importanza che riveste questa parola)
sia iniziata là dove sono sorti i primi Stati,
le poleis, le grandi monarchie (egizi,
babilonesi, sumeri, assiri, ittiti, fenici,
greci...) e in questo modo lo Stato, che
detiene il controllo della cultura nazionale,
attua la sua prima fidelizzazione
autoreferenziale presso il fanciullo.
Si insegna che lo Stato equivale a civiltà (e
viceversa) come se prima della nascita degli
Stati ci fossero stati soltanto clan, tribù
incivili di uomini e donne, poco evoluti, quasi
bestie, e anche disorganizzate.
Questo è completamente sbagliato.
Semmai è esattamente l'opposto, nel senso che le
comunità gilaniche, esistenti prima della
nascita degli Stati, erano le più fiorenti della
storia antica, almeno in Europa (ma diffusamente
ve n'erano anche nel continente americano).
Dopo la scomparsa di queste civiltà evolute
(spiegheremo anche il motivo della loro
scomparsa), l'instaurazione delle gerarchie e
degli apparati dello Stato hanno prodotto un
regresso notevolissimo in ogni ambito culturale,
morale e cognitivo.
Le
società gilaniche
La scoperta delle
società gilaniche è dovuta alla famosa
archeologa
Marija Gimbutas, seguita dall'antropologa
Riane Eisler, sua erede culturale.
Marija Gimbutas è stata colei che ha coniato il
termine 'gilan', che deriva dall'unione di 'gi'
+ 'an', abbreviazioni dei termini greci giné
(donna) e andros (uomo). La lettera 'elle' in
mezzo ha due importanti significati:
1) il segno fonetico greco leyin/lyo che vuol
dire 'liberare'.
2) segno di unione culturale e ideale tra i due
sessi.
Anche il famoso archeologo irlandese-americano
James Patrick Mallory si è occupato
lungamente delle società non autoritarie (o
acefale, o gilaniche) indoeuropee, egli è
professore alla Queen's University di Belfast.
Nella pratica del quotidiano vivere, il tutto si
traduce come civiltà autorganizzata e non
violenta, in cui uomini e donne hanno gli stessi
diritti. Stiamo parlando di quella fase
temporale che si pone tra il Neolitico e la
nascita degli Stati, quindi stiamo abbracciando
un grande arco di tempo che va all'incirca dal
7000 al 3500 a.C. (talora sino al 1500 a.C.),
dove nel Sud-Est dell'Europa, isole comprese,
fiorivano società pacifiche, evolute, raffinate,
senza gerarchie, senza governo, senza Stato,
senza eserciti.
Società non patriarcali, anarchiche
ante-litteram, dove l'auto-organizzazione
protratta per migliaia di anni non ha mai
generato caos e violenze. In nessun sito o tomba
gilanica sono state trovate armi, neppure
nell'età della lavorazione dei metalli.
Nessuna raffigurazione vascolare o parietale
riporta scene di guerra. E le numerose statuette
della Dea Madre ('Venere' o 'Grande Dea', come
viene chiamata da M. Gimbutas) attestano
storicamente che all'inizio dio era donna e che,
per conseguenza, queste società non
contemplavano l'uso della forza fisica (come
strumento organizzativo, offensivo e difensivo,
prerogativa maschile opportunisticamente
utilizzata dagli Stati creatori di eserciti e di
repressione istituzionalizzata e legalizzata).
Presso questi popoli l'Arte era fiorente e
sofisticata, gli individui erano in costante
armonia con la Natura e si professava il culto
per la vita, quindi gli strumenti di morte non
erano contemplati, né ammessi. Per conseguenza,
non v'era nessuna intenzione di nuocere o di
sottomettere, niente eserciti, niente
repressioni, niente ingiustizie, niente
gerarchie, niente mura di cinta: in un contesto
così libero e pacifico, non potevano che nascere
individui altrettanto liberi e pacifici, capaci
di perpetuare questo modello di giustizia
sociale.
Tutto questo risponde anche a quelle persone che
sono ancorate all'idea (sbagliata) secondo cui
l'essere umano tenda per natura al dominio, alla
malvagità, e che sia persino incapace di auto
organizzarsi.
L'Uomo nasce anarchico, cooperativo, solidale,
pacifico, vitale, libero (“nessun uomo ha
ricevuto dalla Natura il diritto di comandare
gli altri” - D. Diderot).
Nello specifico degli studi anarchici e
antropologici, l'innato istinto cooperativo
dell'Uomo è attestato anche dallo scrittore
Colin Ward che lo dimostra in più occasioni,
e anche, come citato prima, da Erich Fromm (qui).
Le Dee Madri sono l'espressione sacra e votiva
delle società gilaniche e sono presenti
massicciamente in tutta l'Europa sudorientale,
isole comprese, cioè in un'area vastissima in
cui uomini e donne vivevano nella ricerca
costante del miglioramento sociale, nel segno
della libertà senza autorità. Il loro sistema
culturale, fondato e maturato sull'ordinamento
orizzontale (non piramidale e gerarchico), aveva
prodotto le migliori espressioni sociali, un
sano sviluppo tecnologico, scientifico,
architettonico e artistico, volto al vero
benessere personale e collettivo.
Nel vivere sociale gilanico, il 'personale' e il
'collettivo' non erano considerati elementi
dissociati, ma interdipendenti. Perciò Bakunin
afferma spesso: 'non posso dirmi completamente
libero, fintanto che gli altri non lo sono
completamente'. In una società anarchica, come
in quelle gilaniche, non esiste il suddito,
poiché la coscienza collettiva e la stessa
organizzazione sociale egualitaria lo
impedirebbero a priori, non vi sono le
condizioni necessarie per la creazione di
qualsiasi tipo di oppressione e di senso di
rivalsa.
Tutto questo, scritto in estrema sintesi
(perdonateci per questo), non è riportato in
nessun libro scolastico “ufficiale”.
Quindi
La portata di questa scoperta è talmente grande
e 'pericolosa' che ha giustificato la sua
costante censura da parte delle istituzioni.
Questa scoperta, che ha spaccato anche il fronte
degli archeologi, mina profondamente il nostro
imprinting secondo cui non esiste altra forma di
potere (e di 'civiltà') se non quello statale e
gerarchico.
L'esistenza storica delle società gilaniche
rappresenta perciò un'ulteriore prova, la più
duratura mai avuta nel tempo, in grado di
dimostrare ciò che l'anarchia sostiene da
sempre: gli Stati sono creazioni artificiali e
menzognere, concepite espressamente per
opprimere i cittadini, i loro diritti, le loro
libertà, le loro esigenze, per il tornaconto di
un manipolo oligarchico che vuole comandare gli
individui e avere tutti i privilegi. Le società
gilaniche e l'anarchia ci dànno la prova che si
può fare a meno dello Stato, ci dimostrano che
vivere senza sovrani, senza leggi statali, senza
gerarchie e soldati, alimenta la pace, la
fratellanza e forgia coscienze raffinate e
colte.
Ma perché le società gilaniche sparirono,
lasciando il passo agli Stati ? Com'è avvenuto
il passaggio ?
kurgan: i capostipiti del sistema statale
Gli studi di Marija Gimbutas (ripescati e
ristudiati dal movimento femminista negli anni
'60) sono stati lunghi e meticolosi e spiegano
anche il motivo per cui le società gilaniche si
siano estinte quasi simultaneamente.
Gimbutas scrive in proposito vari testi che sono
inseriti in 'The Kurgan Culture and the
Indo-Europeanization of Europe: Selected
Articles from 1952 to 1993'. Interessanti anche
le altre sue pubblicazioni. Ma veniamo ai kurgan.
Espansione dei
Kurgan
Come dimostra la
cartina geografica, popolazioni indoeuropee,
patriarcali e guerriere, provenienti dall'area
caucasica e siberica, si introdussero in Europa,
estinguendo o assoggettando con le armi le
comunità gilaniche, imponendo un modello sociale
gerarchico e guerresco, dove la forza fisica e
l'autorità maschile erano gli elementi
dominanti.
Ogni donna, da quel momento, fu destinata alla
schiavitù e al concubinaggio forzato. L'ordine
anarchico venne represso.
Si istituì la proprietà privata.
I popoli assoggettati furono mantenuti e
'normalizzati' entro rigide leggi (sedicenti
divine, in realtà marziali) e in condizione di
servitù permanente. Questa servitù e 'questo
stato', venne con il tempo metabolizzato dalla
coscienza umana ed è diventata normalità,
consuetudine, ovvietà, alla quale ci si è
abituati.
E' dunque qui, e per questi motivi, che nasce la
cultura del dominio e la struttura piramidale
dello Stato. Ed è da questa logica oppressiva
che nascerà quella che oggi viene definita
paradossalmente 'civiltà'. Il nostro intendere
la politica, la moderna organizzazione sociale,
l'autorità costituita, i confini e gli eserciti,
derivano quindi dai
Kurgan ed è ovvio che, dopo 3000 anni di
questa cultura, sembra impossibile oggi
concepire un altro sistema di organizzazione
sociale diversa da quella statale.
Civiltà a confronto. L'Arte parla
L'Arte è quell'espressione dell'essere umano che
rivela, racconta, sintetizza il contesto
sociale, la cultura di un popolo. Ed è grazie ai
reperti artistici che noi possiamo toccare con
mano la grandissima differenza tra i gilanici e
i kurgan, possiamo constatare la netta cesura
culturale, il disastroso regresso sociale e
morale avvenuto per colpa del dominio barbarico
dei kurgan sui popoli liberi d'Europa.
Prendiamo in considerazione l'isola di Creta
che, grazie al suo essere isola, è stata
l'ultimo baluardo libero e gilanico fino al 1500
a.C.
I libri scolastici ben si guardano dal nominare
la parola 'gilanica' (o non-violenta) con
riferimento alla civiltà cretese. Invece ci
hanno insegnato ad associare a Creta l'attributo
'minoico', poiché Minosse fu un re cretese (un
re).
Ma al di là del mito del Minotauro e dei
riferimenti fantastici che si intrecciano
intorno al nome di Minosse, cosa c'era a Creta
prima di questo sovrano despota ? Come vivevano
i cretesi gilanici ? Cosa ci raccontano i
reperti artistici ?
Prendiamo in analisi il dipinto più famoso, la
tauromachìa (palazzo di Cnosso).
Nel dipinto murale,
due donne e un uomo giocano insieme e affrontano
il toro. Le attività sociali, compresi i giochi,
erano liberamente e normalmente svolte sia dalle
donne, sia dagli uomini in un rapporto
paritario.
E al di là dell'aspetto egualitario tra genere
maschile e femminile (aspetto che manca alla
decantata e 'civile' cultura democratica greca e
in tutte le altre successive), osserviamo lo
stile pittorico, la raffinatezza artistica, il
grado di fluidità.
Dice Giulio Carlo Argan: 'la mancanza della
gravità rituale delle figurazioni asiatiche,
l'andamento più libero delle linee e l'accordo
dei colori, dimostrano che l'immaginazione degli
artisti è già aperta verso gli orizzonti di una
mitologia fondamentalmente naturalistica'.
Peccato solo che i cretesi trovarono, nel loro
futuro, soltanto regresso e schiavitù. Ma questa
concezione naturalistica e persino realistica di
indubbia raffinatezza si riscontra anche nella
celebre brocchetta di Gurnià:
Qui l'artista ha
dipinto un polpo che abbraccia con i suoi
tentacoli la brocca. Quel polpo sta nuotando, il
pittore dipinge anche le alghe fluttuanti.
Sempre Argan: '(il polpo) è un essere vivo'.
Siamo quindi di fronte a un'Arte che dichiara e
ostenta la propria vitalità (culto della vita),
una grande consapevolezza, un'ottima maturazione
culturale, un rapporto intimo e confidenziale
con la Natura.
Cosa che sparirà da lì a breve con l'ingresso
violento dei kurgan anche a Creta, come avvenuto
in precedenza in tutta l'Europa sudorientale.
Infatti l'Arte dei guerrieri che andò a
sostituirsi a quella gilanica produsse un
pesantissimo regresso culturale, e di questo
regresso ne è ancora testimone il primo periodo
dell'Arte greca, successivo alla cultura
gilanica, dove la semplificazione e la
geometrizzazione estrema della realtà sono il
sintomo di una povertà intellettuale che ha
fatto compiere un balzo indietro di millenni
alla nostra cultura. Guardiamo l'enorme
differenza stilistica tra Arte gilanica e quella
successiva greca arcaica.
In mezzo ci è
passata la cultura rozza, primitiva, guerresca
dei kurgan (qui sotto)
Arte Kurgan:
Prima dei kurgan non
esistevano né la povertà, né tutti quei problemi
connessi alla condizione di indigenza. In buona
sostanza, lo Stato ha prodotto impoverimento e
regresso, dominio ed oppressione, schiavi e
padroni, patriarcato e tutte le aberrazioni di
cui soffre la nostra società, crimini compresi.
Adesso è forse più chiaro il motivo per cui
l'anarchia intende e vuole una società libera e
liberata dallo Stato.
Ora non rimane altro da fare che prendere
coscienza della Storia e cercare di allontanare
dalla nostra vita lo Stato e i suoi apparati di
governo, siano essi locali o centrali.
Ognuno di noi, attraverso scelte consapevoli per
il benessere nostro e dei nostri nipoti, può
agire e sconfiggere questa gabbia statale. Ma
prima di abbattere lo Stato, occorre distruggere
le barriere mentali, le più dure, quelle che lo
Stato stesso ci ha imposto da 3000 anni. Oggi di
barriere ne sono state abbattute un bel po'.
Buon pro' ci faccia, per il bene di tutti.
(L'argomento qui trattato è soltanto una sintesi
e non può essere esaustiva. I riferimenti da
studiare sono in verità moltissimi, la
bibliografia è vasta e interessante.
Tratto dal blog: italianimbecilli.blogspot.com +
vedi PDF:
Fabbricanti di Stupidi
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Nasce “Liberland” lo Stato senza tasse
– 08/06/2015
A poche ore d’auto dall’Italia, nasce il primo
Stato al mondo dove i cittadini non sono tenuti
a pagare le tasse.
Lo Stato di Liberland si trova a cavallo tra la
Serbia e la Croazia ed è un’idea di Vit Jedlicka,
euroscettico, amante dei diritti umani, insomma
una persona che mette al primo posto il
benessere dei propri cittadini al denaro…
Il suo progetto ha avuto fin da subito un grande
impatto globale, tanto da ricevere nel giro di
pochissimi giorni, oltre 200.000 richiesta di
cittadinanza !
Sono bastati solo tre giorni per pianificare la
città di Gorjia Siga, cuore di questo piccolo
Stato indipendente e costruito per il bene
comune.
Gorjia Siga è stata progettata in una terra di
bellissime foreste, mescolate a spiagge bagnate
dal Danubio occidentale, ricca di animali
selvaggi che la popolano.
Il futuro Stato di Liberland può contare già
sulla generosità di molti donatori, entusiasti
di contribuire a questo progetto di vita,
lontano dalle angosce delle maggiori città
europee.
Perché proprio questa terra ? Molto semplice,
spiega Gorjia Siga. Questa terra secondo
l’antico diritto romano è una terrae nullius,
ovvero una terra non soggetta alla sovranità di
nessun Stato…
I requisiti per diventare cittadini di Liberland
?
–
schedina penale pulita
– rispetto per gli altri abitanti e per le loro
proprietà
– nessuna appartenenza in passato a partiti
nazisti e comunisti
Il
motto di Liberland è “vivi e lascia vivere”
By
Daniele Reale
Lo Stato di Liberland ha anche un sito: http://liberland.org/en/about/
Fonte: ilnuovomondodanielereale.blogspot.it
.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
vedi:
I VERI PADRONI della
SANITA' nel MONDO
=
Big Pharma
=
Monopolio della
Sanita' =
Dittatura sanitaria
"L'attuale
creazione
di denaro dal nulla operata dal
sistema bancario
è identica alla creazione di moneta da
parte di falsari.
La sola differenza è che sono diversi coloro che ne
traggono profitto" (By
Maurice Allais, premio Nobel per l'economia)