I
Veri
Pirati =
Banchieri, Banche,
Multinazionali
"L'attuale creazione di denaro dal nulla operata dal
sistema bancario è identica alla creazione di moneta da
parte di
falsari.
La sola differenza è che sono diversi coloro che ne
traggono profitto". (By
Maurice Allais, premio Nobel per l'economia)
Nell'anno 1776,
Thomas
Jefferson dichiarava: “Se gli
Americani consentiranno mai a banche privati di
emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione
e poi con la deflazione, le banche e le grandi
imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la
gente delle loro proprietà finché i loro figli
si sveglieranno senza tetto nel continente
conquistato dai loro padri. Il potere di emissione
va tolto via dalle banche e restituito al popolo,
al quale esso appartiene propriamente.” By
Thomas Jefferson
Comunque la SOLUZIONE a TUTTI i
PROBLEMI del MONDO e' GIA' QUI - vedi:
Padroni del mondo,
e' finita per voi !
SOVRANITA' INDIVIDUALE
(Dichiarazione)
I mutui
bancari sono una FRODE: come difendersi ?
http://marcodellaluna.info/sito/2015/07/26/i-mutui-bancari-sono-una-truffa-come-difendersi/
Negli USA l'agenzia (privata) di
riscossione delle Tasse, non paga le Tasse ed e' in mano
ai soliti Criminali !
vedi:
QUESTI
i SOCI delle VARIE BANCHE Centrali
+ BCE +
FEDERAL RESERVE & C. (nei fatti tutte
private)
Chi ha creato la Federal Reserve Bank ?
Elenco dei codici IBAN,
che le varie Banche utilizzano per le loro
transizioni/trasmissioni di denaro fra di esse - vedi PDF
Li
DOVETE
utilizzare anche voi, per inviare "euro
scritturali" via PEC,
per saldare i presunti debiti nei loro confronti....
Le origini
segrete della Banca d’Inghilterra
Dall’A.D. 757 fino alla morte nel 791,
il grande Re Offa governò il regno di Mercia
(1), uno dei sette regni autonomi della
eptarchia anglosassone. Offa era un saggio
ed abile amministratore dal cuore gentile,
benchè fosse duro con i suoi nemici. Egli
fondò il primo sistema monetario in
Inghilterra (diversa dalla Britannia
romano-celtica). Causa la scarsità di oro,
usò l’argento per il conio e come riserva di
ricchezza. L’unità di conto monetaria era
una libbra di argento, divisa in 240 pennies.
Sui pennies veniva impressa una stella
(antico inglese “stearra”), dalla quale
deriva la parola “sterling”. Nel 787 Offa
introdusse una legge che proibiva l’usura,
cioè caricare di interesse il prestito della
moneta. Le leggi contro l’usura furono
ulteriormente rafforzate dal Re Alfredo (r.
865- 99) che ordinò la confisca delle
proprietà degli usurai, mentre nel 1050
Edoardo il Confessore (1042-66) decretò non
solo la confisca, ma anche che l’usuraio
fosse dichiarato fuorilegge e condannato al
bando perpetuo.
PRIMA MIGRAZIONE
ed ESPULSIONE EBRAICA..
Gli ebrei giunsero per la prima volta in
Inghilterra nel 1066 in seguito alla
sconfitta di Harold II ad Hastings provocata
da Guglielmo I il 14 ottobre. Questi ebrei
arrivarono da Rouen, 75 miglia da Falaise,
dove Guglielmo venne al mondo
illegittimamente come Guglielmo il Bastardo.
Nonostante le registrazioni storiche non
dicano se essi appoggiarono l’idea di una
invasione militare dell’Inghilterra, questi
ebrei per lo meno la finanziarono. Per
questo sostegno essi furono riccamente
remunerati permettendo loro di praticare
l’usura sotto la protezione reale (2). Le
conseguenze per il popolo inglese furono
disastrose. Facendo pagare ratei di
interesse del 33% l’anno sui terreni
ipotecati dai nobili ed il 300% l’anno sugli
strumenti di mestiere e su tutti i beni
impegnati dai lavoratori, entro due
generazioni un quarto di tutte le terre
inglesi cadde nelle mani degli usurai ebrei.
Inoltre questi immigrati minavano l’etica
delle corporazioni ed infuriavano i mercanti
inglesi vendendo una gran quantità di merce
“sotto lo stesso tetto” (con una singola
licenza). Ebbero inoltre un ruolo primario
nel limare le monete d’argento fondendo la
limatura in lingotti e placccando d’argento
lo stagno.
Il famoso
economista Dr. William Cunningham paragona
l’attività degli ebrei in Inghilterra
dall’11° secolo in poi ad una spugna, che
succhia tutta la ricchezza della terra e ne
compromette lo sviluppo economico. E’
interessante notare che vi sono le prove che
perfino in questo periodo iniziale il Governo
fece tutto ciò che era in suo potere per
indurre gli ebrei a commerci decenti e
lavoro onesto e quindi amalgamarsi con il
resto della popolazione, ma senza successo.
(3).
Nel 1233 e nel 1275 furono approvati gli
statuti sulla Giudea che abolivano qualsiasi
forma di usura. Siccome gran parte di questi
ebrei non potevano “guadagnarsi da vivere”,
fu approvata una legge del Re Edward I
(1272-1307) il 18 luglio1290 che obbligava
tutta la popolazione ebraica di 16.000
persone a lasciare l’Inghilterra per sempre
(4). A differenza della pratica moderna di
pulizia etnica, agli ebrei, dopo il
pagamento di 1/15° del valore dei loro beni
e 1/10° delle loro monete, fu permesso di
uscire con tutti i loro beni ed attrezzi.
Qualsiasi ebreo che restasse in Inghilterra
dopo il 1° novembre 1290 (Tutti i Santi) era
passibile di esecuzione.
Il GLORIOSO
MEDIO EVO
Con il bando dei prestatori di denaro e
l’abolizione dell’usura (5), c’erano ben
poche tasse da pagare e nessun debito
statale, perché il Governo usava i “tally
sticks” (bastoni di legno con le tacche),
denaro senza interessi. L’Inghilterra ora
godeva un periodo disviluppo e prosperità
senza paragoni. Il lavoratore medio lavorava
solo 14 settimane l’anno e godeva da160 a
180 giorni di festivi. Secondo Lord
Leverhulme, uno scrittore dell’epoca: “Gli
uomini del 15° secolo erano molto ben pagati
“, così bene che il potere d’acquisto delle
loro paghe ed il loro standard di vita
sarebbe stato superato solo nel tardo 19°
secolo.
Houston Stewart
Chamberlain, il filosofo anglo-tedesco,
conferma queste condizioni di vita ne “ The
Foundations of the XIX Century”: “Nel 13°
secolo, quando le razze teutoniche
cominciarono a costruire il loro nuovo
mondo, l’agricoltore in quasi tutta l’Europa
era un uomo libero, con una assistenza più
assicurata di quanto lo sia oggi. La
proprietà del terreno era la regola,
cosicchè l’Inghilterra, oggi sede del
latifondo – era fino al 15° secolo quasi
interamente in mano a migliaia di
agricoltori, che non solo erano proprietari
legittimi della loro terra, ma possedevano
in aggiunta il diritto al libero accesso a
pascoli e boschi comuni”
FINE dell’ETA’
dell’ORO
Durante il 17° secolo questa età dell’oro si
concluse tragicamente. Un gran numero di
ebrei che erano stati espulsi dalla Spagna
nel 1492 da Isabella I di Castiglia e da
Ferdinando II di Aragona (8) si stabilirono
in Olanda. Benchè gli olandesi all’epoca
fossero una potenza marittima, gli usurai
ebrei che si erano stabiliti ad Amsterdam
desideravano ritornare in Inghilterra, dove
le prospettive per espandere le operazioni
di prestiti di denaro erano più promettenti.
Durante il regno della Regina Elisabetta I
(1558-1603) piccoli gruppi di “marrani” –
ebrei spagnoli che si erano convertiti ad
una forma falso cristianesimo - si
stabilirono a Londra.
Molti di essi erano orafi, accettavano
depositi di oro in custodia e quindi
emettevano ricevute dieci volte l’ammontare
dell’oro custodito come ricevute di oro,
cioè prestiti con interesse. Queste
ricevute, precursori del sistema fraudolento
di riserva frazionaria delle banche, erano
all’inizio prestate alla Corona o al tesoro
all’8% l’anno, ma secondo Samuel Pepys (9),
diarista e segretario dell’Ammiragliato, il
rateo di interesse aumentò fino al 20% o
addirittura il 30% l’anno (10)
L’ interesse che i mercanti pagavano spesso
eccedeva il 33% l’anno, anche se il rateo
legale era il 6% l’anno (11). Operai e
bisognosi sopportavano il peso di questi
interessi estorsivi dovendo pagare 60%, 70%
o fino all’80% l’anno (12). Secondo Michael
Godfrey, autore dell’opuscolo intitolato “A
short Account of the Bank of England”, da 2
a 3 milioni di sterline si erano perdute per
bancarotta di orafi e scomparsa dei loro
commessi (13).
Nel 1534, con la
Legge sulla Supremazia, la chiesa
d’Inghilterra fu dichiarata religione
ufficiale dal Re Enrico VIII (1509-1547).
Durante i secoli 16° e 17° le credenze
puritane basate sugli insegnamenti di John
Wycliffe e John Calvin (14) guadagnarono un
crescente numero di aderenti. I Puritani
consideravano la Bibbia la vera Legge di Dio
e incoraggiavano la sua lettura, la
preghiera ed i sermoni e la semplificazione
del rituale dei sacramenti.
Il Re Stuart Charles I (1625-1649), che
desiderava mantenere la preminenza della
chiesa anglicana, giunse ad aspro conflitto
con i Puritani, che stavano facendo grandi
progressi nel proselitismo della intera
popolazione. Dopo l’assassinio dell’amico
fidato e consigliere di Carlo, il duca di
Buckingham, nel 1628, gradualmente si isolò
dalla gente.
Le crescenti
divisioni religiose fornirono la perfetta
opportunità di sfruttamento ai cospiratori
ebrei. Come scrisse Israel Israeli, il padre
del Primo Ministro Benjamin Israeli ne “The
Life and Reign of Charles I” “la nazione fu
artatamente divisa fra Sabatariani e
violatori del Sabato (15).
Nel 1640 uno dei capi della comunità ebraica
clandestina Fernandez Carvajal, mercante e
spia, conosciuto anche come “The Great Jew”,
organizzò una milizia armata di circa 10.000
membri, che furono utilizzati per intimidire
i londinesi e seminare la confusione. Furono
distribuiti un gran numero di opuscoli e
volantini (16).
Ben presto scoppiò la guerra civile fra i
Realisti (Anglicani) e “Rounbdheads”
(Puritani) che durò dal 1642al 1648.
I Roundheads con il loro esercito “New Model
Army” furono vittoriosi e si stima che
morirono190.000 persone, il 3,8% della
popolazione. Il capo dei Roundheads (o
Parlamentaristi) era Oliver Cromwell
(1599-1658), il cui esercito “NewModel Army”
non solo era attrezzato e approvvigionato
dal capo imprenditore ed agitatore di
mestiere, Fernando Carvajal, ma anche
rifornito di denaro dagli ebrei prestatori
di soldi di Amsterdam.
Il capo degli ebrei olandesi, Monasseh ben
Israel (17), inviò una petizione a Cromwell
chiedendogli che fosse permesso agli ebrei
di immigrare in Inghilterra in cambio dei
favori finanziari, da lui generosamente
forniti (18).
L’ASSASSINIO di
RE CARLO I
Il tradimento a cui si abbassò Cromwell è
rivelato nella corrispondenza fra lui e la
sinagoga di Muelheim (Germania): “16 giugno
1647. da A.C. (Oliver Cromwell) a Ebener Pratt: In cambio del sostegno finanziario
sosteniamo l’ammissione degli ebrei in
Inghilterra. Questo è impossibile con Re
Charles vivente.
Charles non può essere giustiziato senza
processo, non esistono al momento ragioni
adeguate.
Quindi consigliamo che Charles sia
assassinato, non sarà difficile procurare un
assassino, che lo aiuterà a fuggire”.
La
risposta: “Ad Oliver Cromwell da Ebebener:
Forniremo aiuto finanziario appena Carlo
sarà rimosso e gli ebrei riammessi.
L’assassinio è troppo pericoloso. A Charles
sarà data l’opportunità di fuggire: la sua
cattura giustificherà il processo e
l’esecuzione. Il sostegno sarà liberale, ma
non è il caso di discutere i termini fino a
quando comincerà il processo” (19).
Re Charles era
trattenuto come virtuale prigioniero a Holmy
House, Northamptonshire. Il 4 giugno 1647
500 rivoluzionari catturarono il Re, ma gli
consentirono di fuggire all’isola di Wight,
dove fu in seguito arrestato.
Il 5 dicembre 1648 la Camera dei Comuni
decise “che le concessioni del Re erano
soddisfacenti per un accomodamento” (20).
Cromwell quindi epurò la Camera dei Comuni
con l’assistenza del colonnello Pryde fino a
quando rimase un gruppetto di 50 membri, che
votarono opportunamente che il Re fosse
processato.
Non un singolo avvocato se la sentiva di
vergare un atto di accusa contro il Re. Alla
fine fu un ebreo olandese che provvide alla
bisogna, Isaac Dorislaus. Il Re fu costretto
a partecipare ad un processo spettacolo in
una Alta Corte di Giustizia nella quale due
terzi dei suoi membri erano ””levellers”
(agitatori cromwelliani) dell’esercito.
Il Re Charles rifiutò di chiedere la grazia,
ma fu dichiarato colpevole e giustiziato il
29 gennaio 1649.
Quando la processione si avvicinò al
patibolo, moltissimi componenti della folla
gridarono: “God save the King!” Quando tutto
fu finito si udirono molti gemiti di
angoscia.
SECONDA
IMMIGRAZIONE EBRAICA
Dal 7 al 18 dicembre 1655 Cromwell tenne una
conferenza a Whitehall allo scopo di
ottenere l’approvazione per l’immigrazione
su vasta scala degli ebrei. Nonostante la
sala fosse gremita di sostenitori di
Cromwell, la schiacciante maggioranza dei
delegati, in massima parte preti, legali e
mercanti, votò contro l’ingresso degli ebrei
in Inghilterra (22). Nell’ottobre 1656 ai
primi ebrei fu surrettiziamente permesso di
entrare liberamente in Inghilterra,
nonostante forti proteste registrate dal
sottocomitato del Consiglio di Stato, che
dichiarò che questi ebrei “sarebbero stati
una grave minaccia per lo Stato e per la
religione cristiana”.
I mercanti, senza eccezione, parlarono
contro l’ammissione degli ebrei. Essi
dichiararono che gli immigranti proposti
sarebbero stati “moralmente pericolosi per
lo Stato e che la loro ammissione avrebbe
arricchito gli stranieri a spese degli
inglesi” (24).
Cromwell morì il
3 settembre 1658, succeduto dal figlio,
Richard, che governò per nove mesi. Charles
II (1660-1685), figlio del giustiziato
Charles I, succedette al padre. Nonostante
egli fosse l’ultimo monarca inglese ad
emettere banconote con pieno diritto, fece
due errori fatali nell’esercizio del potere.
Il 1° agosto 1663 approvò la legge
eufemisticamente di sondaggio per
l’incoraggiamento del commercio che permise
l’”esportazione di tutte le monete
straniere, lingotti d’oro o d’argento,
liberi da interdizione, regolamentazione o
imposte di qualsiasi genere” (25).
Tre anni più tardi con la legge per l’
incoraggiamento della coniatura permise a
privati, bancari ed orefici di coniare le
monete del regno nella zecca reale e con ciò
acquisire i considerevoli benefici del
reddito del signoraggio (26) per loro conto
privato.
Il regno di suo
fratello James II (1685-1688) regnò appena
tre anni. Egli fu vittima di opuscoli senza
scrupoli e propaganda, provenienti in gran
parte dall’ Olanda. Una spedizione militare
condotta dal principe William d’Orange alla
fine lo detronizzò. Benchè l’esercito di
James fosse numericamente superiore, fu
scoraggiato dall’attaccare dopo che John
Churchill, primo duca di Marlborough, lo
aveva improvvisamente abbandonato. Secondo
l’enciclopedia ebraica, Churchill ricevette
uno stipendio annuale di 6.000 sterline
dall’ebreo olandese Solomon Medina in
pagamento della sua condotta traditrice.
(27)
La campagna
militare di William d’Orange come quella
dell’altro William il Conquistatore nel 1666
era stata finanziata da banchieri ebrei. In
cambio del loro appoggio William III
(1689-1702) avrebbe trasferito le
prerogative reali di emettere la valuta
dell’Inghilterra libera da debito ed
interesse ad un consorzio conosciuto come
“Governor and Company of the Bank of
England.” A.N. Field in “All these Things”
riassume questi gravi momenti come segue:
“Trentatre anni più tardi dopo che Cromwell
aveva ammesso gli ebrei in Inghilterra, un
principe olandese arrivò da Amsterdam
circondato da uno sciame di ebrei di quel
centro finanziario. Estromettendo suo
suocero dal regno, graziosamente accettò di
ascendere al trono d’Inghilterra.
Un risultato naturale che seguì questo
evento fu la inaugurazione del debito
nazionale in seguito alla fondazione della
Banca d’Inghilterra allo scopo di prestare
denaro alla Corona. L’Inghilterra aveva
sempre pagato di tasca sua fino all’arrivo
degli ebrei.
Si aprì in
quel momento il monte di pietà e la
risultante situazione in cui si trova oggi
non potrebbe essere descritta meglio delle
parole che Shakespeare con visione profetica
mette in bocca al morente John de Gaunt:
“This blessed plot, this earth, this realm,
this England … ./this land of such dear
souls, this dear, dear land/Dear for her
reputation through the world,/is now leas’d
out, (I die pronouncing it,/like to a
tenement, or :/or pelting farm/England,
bound in with the triumphant sea,/Whose
rocky shore beats back the envious siege/Of
wat’y Neptune, is now bound in with
shame,/with inky blots,and rotten parchment
bonds: That England, that was wont to
conquer others,/Hath made a shameful
conquest of itself.”
(Richard II, Act
2, Scene 1).
La storia del
secondo insediamento ebraico in Gran
Bretagna è una lunga scia di obbligazioni di
pergamena che incatenano la nazione al
debito. Ogni passo dell’ascesa ebraica negli
affari della nazione è stato contrassegnato
dall’aumento e moltiplicazione del debito.
La
BANCA
d’INGHILTERRA
La necessità di una banca centrale privata
fu affrontata da un pirata in pensione,
(29), William Paterson, quando scrisse un
opuscolo nel 1693 intitolato “A Brief
Account of the intended Bank of England”
(30).
Si sarebbe più avanti vantato che “questa
banca avrebbe il beneficio dell’interesse
sul denaro che egli avrebbe creato dal
nulla”(31).
Il 21 giugno 1694 si aprirono le
liste di sottoscrizione della banca, che
aveva un capitale di 1.200.000 sterline.
Il
seguente lunedì questa somma era stata
interamente sottoscritta
Lo scopo
apparente della banca era di prestare al Re
William somme illimitate all’8% annuo per
permettere la prosecuzione della guerra, ed
in particolare il conflitto contro Luigi XIV
di Francia (32).
La banca avrebbe quindi ricevuto dalla
Corona interesse di 100.000 sterline
all’anno, le ulteriori 4.000 sterline come
imposta amministrativa. La banca acquistò
inoltre il diritto di emettere 1.200.000
sterline in banconote senza copertura aurea.
Prima degli elenchi, gli statuti della banca
erano attentamente esaminati da Serjeant
Levinz allo scopo di accertare che la banca
si attenesse ai suoi scopi nascosti, cioè
derubare perpetuamente il popolo inglese
permettendo la creazione della moneta
nazionale e mezzi di scambio dal nulla, con
interessi.
Tutto questo denaro contraffatto era
accompagnato da interesse composto. Levinz
era un ebreo di Amsterdam che praticava
l’avvocatura (33).
Ci fu forte
opposizione alla fondazione della banca. I
più contrari erano gli orefici ed i
prestatori di denaro, che a buona ragione
temevano che essa avrebbe condotto al loro
usuraio racket della riserva frazionaria
bancaria fondata sulle loro ricevute di oro.
I proprietari di case e la piccola nobiltà
terriera temevano una scalata dei ratei di
interesse poiché la banca avrebbe tenuto
sotto controllo la circolazione monetaria
della nazione.
C’erano affermazioni che la banca avrebbe
favorito certi mercanti con bassi ratei di
interesse. Il più grande timore era che la
banca sarebbe cresciuta troppo potente e
sarebbe divenuta la pietra angolare del
commercio mondiale (34). Sfortunatamente ciò
è esattamente ciò che accadde, quando la
Banca d’Inghilterra diventò il modello sul
quale furono copiate le altre banche
centrali.
A quell’epoca la Camera dei Comuni aveva 512
membri, di cui 243 Tories, 241 Whigs e 28
membri di cui non conosciamo l’orientamento
(35). Circa due terzi dei membri erano
gentiluomini di campagna e si crede che di
512 membri il 20% di essi fosse illetterato.
La legge fu dibattuta nel luglio 1694, nel
pieno dell’estate, quando la maggior parte
dei membri rurali erano occupati negli
affari della campagna e nella raccolta della
produzione agricola (36).
In quel fatale
venerdì 27 luglio 1694, quando fu concesso
l’atto costitutivo, solo 42 membri erano
presenti , tutti Whigs, poiché i Tories
avversavano la legge (questo dimostra come
fosse composto il quorum all’epoca),
Il titolo della Legge on faceva menzione
della proposta Banca d’Inghilterra, che è
descritta solo, o meglio, secretata, con un
inintelligibile linguaggio per i profani.
Le parole della Legge
cominciavano come segue:”William and Mary by
the grace of God, King and Queen of England,
Scotland, France and Ireland, defenders of
the faith, etc. To all for whom these
presents shall come greetings. …” La terza
frase, contenente 242 parole, comincia:
“Whereas in and by a certain Act made in
Parliament entitled an Act for granting to
Their Majesties several rates and duties
upon tonnage of ships and vessels, and upon
beer, ale, and other liqueurs, for securing
certain recompenses and advantages in the
said Act mentioned, to such persons as shall
voluntarily advance the sum of fifteen
hundred thousands pounds towards carrying on
the war it is amongst other things
enacted…..(37).”
L’essenza dei
primi due terzi della legge elenca la
necessità di imporre un complicato insieme
di nuove aliquote di tasse e imposte su
navi, birra, ale ad altri liquori. Il vero
motivo di queste tasse era la necessità di
pagare gli interessi sui futuri prestiti
governativi. Poco dopo furono introdotte
ulteriori tasse inclusi imposta fondiaria,
tassa su carta da parati, testatico (imposta
su ogni persona sopra i quindici anni, tassa
sul sale, imposta di bollo, imposta sulle
finestre, che rimpiazzava la tassa sul
focolare o tassa sulla ciminiera.
Altre tasse introdotte furono la tassa sui
venditori ambulanti, tassa su carrozze d
noleggio, tassa sulle nascite e sui
matrimoni e funerali e per finire la tassa
sugli scapoli (38). Comunque, la più
punitiva delle tasse introdotte fu l’imposta
sull’entrata, riscossa al 20%. Fu applicata
non solo sulle società, ma anche sugli
individui (39).
GUERRA e
SCHIAVITU’ del DEBITO
Da quel momento sarebbe emerso il disegno di
preparare guerre non necessarie che
avrebbero elevato istantaneamente il debito
nazionale e i profitti degli usurai.
Significativamente, molte di queste guerre
furono iniziate contro Paesi che avevano
attuato sistemi di banche statali senza
interesse, come fu il caso delle colonie
nordamericane e Francia sotto Napoleone.
Questo schema di attaccare ed imporre il
sistema bancario dell’usura è stato
largamente impiegato nell’era moderna e
comprende la sconfitta della Russia
imperiale nella I Guerra mondiale, Germania,
Italia e Giappone nella Seconda, e
recentemente Libia nel 2011. Questi erano
Paesi che avevano sistemi bancari statali,
che distribuivano la ricchezza prodotta su
basi uguali e provvedevano ai loro popoli
con una qualità di vita di gran lunga
superiore a quella dei loro rivali e
controparti.
Entro due anni
dalla sua fondazione nel 1696 la Banca
d’Inghilterra aveva un valore circolante in
banconote di 1.750.000 con una riserva aurea
solo del 2% o 36.000 sterline (40). Il 1
maggio 1707 si ebbe l’unione fra Inghilterra
e Scozia, motivata in gran parte dalla
necessità di assumere il controllo della
zecca reale di Edimburgo, che ebbe luogo nel
1709.
Nel 1720 dopo la conclusione della Guerra di
Successione spagnola (1701-1714) il debito
nazionale era salito a 30 milioni di
sterline con un costo della guerra stessa di
50.000.000 di sterline- (41).
Dopo la guerra di indipendenza americana
(1776-1883) che si combattè dopo che i
colonialisti avevano obbligato i coloniali a
rimpiazzare la loro valuta senza debito con
moneta inglese, il che risultò in una
disoccupazione del 50% ed il debito
nazionale schizzò a 176 milioni di sterline.
Nel 1786 il
Primo Ministro Wiliam Pitt il Giovane cercò
di abolire il debito nazionale con un
accantonamento periodico che generò
interessi di 1 milione di sterline l’anno
per pagare il debito (42).
Questo schema fu presto abbandonato per
l’enorme aumento riscontrato per finanziare
la guerra contro Napoleone. Nel 1797 allo
scopo di pagare il peso crescente
dell’interesse si dovette introdurre una
graduale tassa sull’entrata.
La guerra contro Napoleone durò dal 1792 al
1815. Fra i principali obbiettivi di questo
sanguinoso conflitto c’era la distruzione
del sistema finanziario napoleonico senza
debito e senza interessi.
Il 18 gennaio 1800 Napoleone fondò la Banque
de France come banca di Stato.
Poichè
Napoleone detestava i banchieri si
autonominò Governatore della banca ed anche
Ministro del Tesoro. Durante questo periodo
l’Inghilterra intraprese una guerra contro
gli Stati Uniti dal 1812 al 1814.
Questa guerra fu fomentata dalla Gran
Bretagna dopo che il Congresso degli Stati
Uniti rifiutò di rinnovare la carta della
banca degli Stati Uniti di proprietà
straniera, che era stata la banca centrale
americana dal 1791 al 1811 (43).
Nel 1815 il
debito nazionale era ingigantito a 885
milioni di sterline. Questa guerra inutile e
non vincibile che ebbe il risultato di tre
milioni di morti fra il personale militare
ed almeno un milione di civili, costò 831
milioni di sterline (44), di cui più di 2,5
miliardi di sterline erano ancora in sospeso
nel 1914. Il capitale di504 milioni di
sterline aumentò di cinque volte per gli
interessi composti.
Un astuto agrario e
parlamentare, William Cobbett (1763-1835)
percepì che cosa stava succedendo, e scrisse
quanto segue:
“I set to read the Act of
Parliament by which the Bank of England was
created.
The investors knew what they were about . .
. lands . . . houses . . . property . . .
labour.
The scheme has produced what the world never
saw before: starvation in the midst of
abundance".
Gli affari della
Banca d’Inghilterra restarono segreti, e non
fu prima del 1833, 139 anni più tardi, che
una versione edulcorata fu presentata in
Parlamento mediante la Legge del 1833 (46).
Nel 1800 un deputato, Sir William Pultney,
propose la formazione di una banca nazionale
dopo avere sferrato “vigorosi attacchi”
contro la banca (47). Nel 1924 un altro
membro del Parlamento, David Ricardo,
presentò un piano dettagliato (48) per
convertire la Banca d’Inghilterra in Banca
Nazionale. Entrambi i tentativi fallirono.
All’inizio della
Prima Guerra Mondiale nel 1914, il debito nazionale
inglese stava a 650 milioni di sterline.
Il
31 marzo 1919 era aumentato a 7.434 miliardi
di sterline (49), di cui 3 miliardi sono
ancora in sospeso dopo 94 anni con lo sconto
del 3,5% l’anno.
Nella Seconda G.M. il
debito nazionale salì di circa il 200%, da
7,1 miliardi nel 1939 a 20,1 miliardi nel
1945. Attualmente si aggira a quasi 1,2
trilioni di sterline.
CONCLUSIONE
Per oltre 300 anni l’Inghilterra è stata
trascinata nella schiavitù da una cricca di
banchieri internazionali senza scrupoli, il
cui impero parassitario minaccia l’esistenza
di questa nazione-isola.
L’orgoglioso popolo di piccoli proprietari
terrieri e contadini di una volta, per
ignoranza ed indifferenza, è diventato un
crogiolo multiculturale di schiavi del
debito nazionale. A meno che i suoi
cittadini autentici non si assumano la
responsabilità di familiarizzare con la vera
natura del loro problema, sono destinati
entro poche generazioni ad irreversibile
schiavizzazione e distruzione genetica.
By Stepehn Goodson - Tratto da:
rinascita.eu
Note finali: Le
note finali sono troppo lunghe da tradurre.
Consigliamo di consultare il testo
originale:
www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=17542
Note
sull’Autore:
Stephen Goodson è il capo del partito
“Abolition of Income Tax and Usury Party” in
Sudafrica. Ha studiato economia e
giurisprudenza alla Stellenbosch University
e all’ Università di Ghent.
Per 15 anni ha gestito investimenti di
portafoglio in varie istituzioni
finanziarie. E’ attualmente un direttore
della South African Reserve Bank.
Tratto da “The Barnes Review” vol XVIII n.5
set/ott 2012
Tradotto da Alfio Faro
Come si è creato il sistema di
SCHIAVITU' FINANZIARIA e BANCARIA nel mondo
intero:
L’Inghilterra nel tardo medio evo, già
attivamente presente nei principali mercati
mondiali, si trovò a fronteggiare in quel
periodo una stretta finanziaria: tra il 1642
e il 1647 orafi e mercanti avevano
contribuito al finanziamento della
“rivoluzione” di Oliver Cromwell – che
sottometterà Irlanda e Scozia al giogo
britannico, aprirà le porte dell’Isola agli
Ebrei (espulsi dalle isole britanniche dal
1290 dopo una serie di casi di crimini
rituali) e, per un breve periodo, decapiterà
la dinastia sostituendola con una propria
dittatura d’impronta ultra-conservatrice
protestante – ma quando venne ripristinata
la monarchia (alla fine del XVII.mo secolo)
le casse dello Stato erano vuote.
Il “Currency Act” venne varato
essenzialmente come programma di prelievo
fiscale dalle colonie americane per pagare
gli interessi alla Banca d’Inghilterra.
Sarà la decisione britannica di far
approvare il “Currency Act” nel 1764 a
provocare deliberatamente nelle colonie
d’oltre oceano una grave depressione che
aumentò la disoccupazione: da quello che fu
un vero e proprio atto di guerra economica
avrà inizio la guerra d’indipendenza che
porterà alla formazione degli Stati Uniti
d’America.
Nell’ottenere l’Atto di autorizzazione ad
aprire la Banca d’Inghilterra nel 1694,
William Paterson affermò: “The Bank haths
benefits of interest on all money which it
creates out of nothing” – “la banca
beneficia degli interessi su tutto il danaro
che essa crea dal nulla”
Patterson riunì un cartello di ricchi
mercanti, si appellò ai più noti presta
monete del Regno e decise di concedere a re
Guglielmo III (che governò dal 1689 al 1702)
un prestito di 1,2 milioni di sterline con
tassi d’interessi annui dell’8% e la
promessa reale che istituiva la creazione di
quella che sarebbe diventata la Banca
d’Inghilterra (istituita ufficialmente il 27
luglio 1694) notoriamente rinomata anche
come The Old Lady of Threadneedle Street, la
vecchia signora di Threadneedle Street, dal
nome della strada in cui si trova dal 1734.
Il sistema bancario inventato da Patterson
si reggeva su una colossale truffa, la
stessa che da quel fatidico 1694 fino ai
giorni nostri, regge le sorti del sistema
bancario e finanziario internazionale: l’uso
dei “certificati” o ricevute che
sostituivano i depositi in oro dei privati
cittadini.
Così come l’energia elettrica nasce nella
lampadina così il valore monetario nasce nel
pezzo di carta che sta in tasca di ogni
cittadino che lo spende lavorando e vivendo.
Bernard Maris: "L'economia è resa
appositamente incomprensibile, è il canto
gregoriano della sottomissione degli uomini"
La storia del Grande Capitale cosmopolita
gronda di sangue: è la storia di un’entità
rapace e sciacallesca che ha divorato le
carni delle vittime di conflitti e tragedie
che hanno investito negli ultimi tre secoli
l’intera umanità.
E’ la storia dei grandi usurai che sono alla
guida del Sistema Mondiale di sfruttamento:
due o trecento famiglie, 1200 nominativi,
qualche migliaia di individui ‘affiliati’
che controllano e determinano le sorti del
pianeta.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
FERMIANO le BANCHE:
Associazione per la difesa dei
Cittadini nelle cause contro le banche +
Banche Truffano Stati e Persone
vedi:
La struttura della TRUFFA EUROPEA
Nessun politico ci spiega
come mai la BCE, una banca privata straniera, crea il
denaro dal nulla e lo presta pur non essendone la
proprietaria secondo il
Trattato di Maastricht
Come l'Europa "moderna"
si e' formata ? vedi qui:
http://nexusedizioni.it/it/CT/esoterismo-e-politica-le-origini-segrete-delleuropa-unita-4368
La
Banca
centrale europea (BCE,
con sede a Francoforte, in Germania)
gestisce l'euro, la moneta unica dell'UE, e
dovrebbe garantire la stabilità dei prezzi nell'UE.
"La BCE contribuisce anche a definire e
attuare la politica economica e monetaria
dell'UE.
Obiettivo
La
Banca centrale europea (BCE) è una delle
istituzioni dell'UE. I suoi obiettivi
principali sono:
- mantenere la stabilità dei prezzi (tenendo
sotto controllo l'inflazione) specialmente
nei paesi dell'area dell'euro
- mantenere stabile il sistema finanziario,
assicurandosi che i mercati finanziari e le
istituzioni siano controllati in modo
appropriato.
La Banca lavora in collaborazione con le
banche centrali dei 27 paesi dell'UE.
Insieme costituiscono il Sistema europeo
delle banche centrali (SEBC).
Ne deriva così una cooperazione tra le
banche centrali dell'area
dell'euro, detta anche eurozona, ovvero
i 17 paesi dell'UE che hanno adottato la
moneta unica. La cooperazione all'interno di
questo gruppo di banche è chiamata
Eurosistema.
Compiti
Rientra tra i compiti della BCE:
- fissare i tassi d'interesse di riferimento
per l'area
dell'euro e controllare la massa monetaria
- gestire le riserve in valuta estera
dell'area dell'euro e comprare o vendere
valute quando si presenta la necessità di
mantenere in equilibrio i tassi di cambio
- accertarsi che le istituzioni e i mercati
finanziari siano adeguatamente controllati
dalle autorità nazionali, e che i sistemi di
pagamento funzionino correttamente
- autorizzare le banche centrali dei paesi
dell'area dell'euro a emettere banconote in
euro
- monitorare le tendenze dei prezzi
valutando il rischio che ne deriva per la
stabilità dei prezzi nell'area dell'euro".
Tratto dal sito della BCE - Tante belle parole, ma nei
fatti essa serve solo ai privati suoi proprietari, i
Banchieri....
vedi: Cosa
e' la BCE ?
.....ma in questa definizione NON si dice
che la BCE è in mano
ai PRIVATI e non agli stati della UE ed
essa stampa degli euro
FALSI
!
La BCE crea denaro dal
nulla per se stessa ed i suoi padroni e si fa pagare
anche gli interessi a chi li "presta"....
https://scenarieconomici.it/la-bce-si-arrende-ammette-la-creazione-di-moneta-dal-nulla/
Il Prof. Auriti diceva
gia' 45 anni fa....
Un aspetto importantissimo della sentenza, che dà
ragione a quanto enunciato per oltre quarant'anni da
Auriti, lo troviamo nell'ammissione della violazione
dell'Art.1 della CEDU (Convenzione Europea dei Diritti
dell'Uomo).
La Corte Costituzionale,
infatti, dichiara quanto segue in merito a tale
violazione:
- La norma contrasterebbe
all’art. 1 del Protocollo addizionale alla CEDU, in
quanto realizzerebbe, di fatto, una sorta di
espropriazione ai danni dei possessori delle banconote
in lire, della quale beneficiano in prima battuta lo
Stato, mediante il trasferimento del relativo
controvalore al Fondo per l’ammortamento dei titoli di
Stato, e in ultima analisi i possessori dei titoli del
debito pubblico, che vedono così rafforzata la garanzia
dei loro crediti.
L'Art.1 del CEDU sancisce
che Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al
rispetto dei suoi beni. Nessuno può essere privato
della sua proprietà se non per causa di utilità pubblica
e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi
generali del diritto internazionale.
Quindi osserviamo che oltre
agli Artt. 3 e 42 ,di cui abbiamo detto sopra, anche
l'Art.1 del CEDU viene in nostro favore e la Corte
Costituzionale riconosce la moneta come un bene di
proprietà del cittadino confermando ciò che Auriti ha
sempre detto quando si appellava alla Costituzione ed
alla Carta dei Diritti Umani per far riconoscere la
proprietà della moneta al portatore, al singolo
individuo che la possiede.
La Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo (Corte EDU) considera come "bene" anche un
profitto futuro, se il guadagno è stato acquisito o è
stato oggetto di un credito esigibile, sicché
l’eventuale interesse generale sotteso alla scelta
legislativa non sarebbe sufficiente, nel caso concreto,
a legittimare l’espropriazione disposta dalla norma
denunciata.
A questo punto crolla qualsiasi pretesa giuridica delle
banche della
BCE sul loro diritto di proprietà della moneta,
perchè se la lira è stata riconosciuta dalla Consulta di
proprietà del possessore e se essa ha subìto solo una
conversione in nuova moneta a corso legale, chiamata
Euro, e se è lo Stato che dà valore legale alla moneta,
di cui è il cittadino a crearne il valore con
l'accettazione, l'Euro non può essere considerato di
proprietà delle banche partecipanti al capitale della
BCE né può essere prestato allo Stato essendo lo Stato
l'insieme della collettività di cittadini proprietari
della moneta di valore legale tramite la Legge.
Proprietari !!
Come sancito dalla Corte Costituzionale. Proprietari di
un bene economico a contenuto patrimoniale di proprietà
del cittadino che lo ha acquisito a fronte
dell'esigibilità derivante dal credito prodotto e
commisurato con il suo lavoro ( come definisce il CEDU
).
Si desume che sono da
riconoscere anticostituzionali tutti gli atti
legislativi promulgati in favore di un Eurosistema
bancario al quale è stata concessa una posizione
privilegiata e discriminatoria nei confronti degli altri
soggetti (fisici e giuridici di cui all'Art.3 della
Costituzione) con l'esproprio dei beni monetari senza
alcun indennizzo. Beni monetari che vengono prestati
allo Stato generando debito la cui restituzione con
prelievo fiscale non genera alcuna utilità pubblica ma
soltanto benefici ai privati che prestano moneta.
http://www.giacintoauriti.eu/notizie/117-la-consulta-sentenzia-la-truffa-della-conversione-lire-euro.html
La
TRUFFA degli
EURO – By Paolo Majolino – (provo a chiarire, in
via definitiva, come ci truffano)
E’ premessa evidenziare che la BCE è privata perché i
suoi ‘azionisti’ sono privati; ad esempio un azionista
con il 15% circa è la banca d’Italia che è una
"istituzione pubblica" ma di proprietà di privati al
95%!
Allo stesso modo lo sono le altre banche nazionali e
quindi sono privati che "posseggono il controllo" della
BCE.
Gli euro stampati hanno – TUTTI – come anno di stampa il
2002 ed un numero di serie che inizia con una lettera.
Per l’Italia è la S, per la Francia H, ecc.
E’ EVIDENTE che gli
EURO SONO STAMPATI OGNI ANNO o MESE
e PUO’ CAPITARE di TROVARNE ALCUNI con la FIRMA del
PRESIDENTE DRAGHI che, nel 2002, NON AVEVA TALE
RUOLO-TITOLO alla firma ! a COMPROVA CHE NON SONO STATI
STAMPATI TUTTI nel 2002 MA SONO STATI STAMPATI
PERIODICAMENTE anche SUCCESSIVAMENTE (NdR: con la
stessa data e firma).
La BCE, NON indica la serie delle banconote emesse, a
differenza della banca d’Italia e delle altre banche
nazionali che, quando erano loro ad emettere banconote,
rendevano note le serie.
Una banca commerciale, non potendo sapere le serie, come
fa a verificare se la banconota è genuina ?
In special modo oggi che la falsificazione ha raggiunto
livelli di "eccellenza".
Nel mentre prima un cassiere accedeva al controllo del
numero sul biglietto se era nelle serie di emissione
della banca d’Italia controllando appositi archivi,
poiché questo non è possibile, hanno escogitato un
tecnicismo.
Il totale dei numeri di ogni banconota deve dare una
cifra a due numeri che, sommati, DEVONO dare SEMPRE un
determinato numero in base al Paese e per l’Italia, le
cui banconote iniziano con S, questo numero è 7 e quindi
la somma dei singoli numeri deve dare una cifra del tipo
43, 52, 61 ed infatti 4+3,5+2,6+1: è sempre 7.
E’ un sofisticato software che nello stampare i numeri
assegna questa combinazione numerica.
Detto ciò c’è da chiedersi perché mai è stata messa in
atto questa ‘astuzia’.
Avevo e da tempo indicato una delle ragioni, vale a dire
che questi ‘privati’ quando dicono che hanno ‘immesso’
500 miliardi di euro è qualcosa che dobbiamo credere e
basta non potendo verificare le serie; nei fatti –
questi privati – possono aver stampato 100 miliardi di
più o ben altra somma!
L’indicare sempre lo stesso anno non consente, a chi ha
studiato statistica, di poter risalire, pur con
approssimazione, a quante banconote la BCE stampa perché
con l’indicazione dell’anno potrebbe essere possibile.
Esemplificando, un po’ come con gli exit poll ,
verificando in una determinata area campione quante
banconote di un certo taglio con un anno specifico ci
sono, attuando semplici modelli matematici, si è in
grado di sapere – ribadisco con ragionevole
approssimazione – la quantità di banconote stampata di
quel taglio.
Ero nella convinzione che la ratio sottostante fosse
solo quella di stampare, celatamente, maggior denaro.
E non è così, ovvero e meglio, il tutto è fatto per ben
altra e più consistente ‘ragione’.
E’ importante evidenziare
che il bilancio della BCE presenta un’anomalia, vale a
dire che al passivo è indicata la somma di denaro
stampato ed emesso al valore ‘facciale’ e chiarisco con
un esempio.
ATTIVO
1.000 mld € Crediti derivanti dall’allocazione delle
banconote in euro all’interno dell’Eurosistema.
PASSIVO
1.000 mld € Debiti derivanti dall’emissione delle
banconote in euro all’interno dell’Eurosistema
Nel mentre nei costi
(passivo) andrebbe riportato il SOLO costo sostenuto per
la stampa delle banconote; così non è, perché se
facessero in questo (giusto) modo gli utili sarebbero
così tanti la cui tassazione porterebbe un beneficio
tale da poter azzerare il debito pubblico dell’area
Europa!
Oggi ho scoperto, in via definitiva, un’altra e più
concreta ragione sottostante al fatto che gli euro sono
stampati TUTTI con lo stesso anno: 2002.
La BCE doveva risolvere il
problema che, allorquando insisteva la restituzione del
denaro prestato e dovendo riportarlo nelle entrate, ciò
ripresentava la problematica di enormi utili che era
stata risolta con l’indebita collocazione al passivo del
denaro stampato !
Soluzione (astuzia): la BCE indica che il denaro che le
è restituito lo distrugge ?!?
Nessuno ha mai assistito a questa distruzione e
dovrebbero filmarla, stante ovviamente la presenza di
Cittadini non collusi !
La banca d’Italia, quando emetteva le lire e ne doveva
distruggere un quantitativo per necessità ‘fisiologiche’
di banconote usurate, oltre ad indicare taglio/serie,
aveva il vezzo di regalare mazzetti di banconote
tagliate, a maggior prova dell’avvenuta distruzione.
E’ opportuno ora ricordare cosa accadde tanti anni fa e
che fu dante causa della creazione della banca d’Italia.
La Banca di Roma era una delle tre banche a cui era
concesso l’emissione di banconote (previo corrispettivo
di riserve auree in proporzione alle banconote emesse),
ancorché la stampa avveniva per il tramite della banca
d’Inghilterra che emetteva denaro solo sulla certezza
delle proporzionali riserve auree della Banca di Roma
che ebbe grosse difficoltà di liquidità perché impegnata
a finanziare amici e politici che acquistavano immobili
all’asta dei tanti sventurati caduti sotto le grinfie
della banca che prestava a soggetti dei quali sapeva che
avrebbero avuto difficoltà alla restituzione e quindi
aggrediva il patrimonio poi messo all’asta.
Il Governatore della Banca di Roma trovò il modo
(truffaldino) di procurarsi liquidità. Rendeva noto alla
banca d’Inghilterra di aver mandato al macero una certa
quantità di denaro indicando taglio e serie e,
giustamente, la banca d’Inghilterra le inviava denaro
nuovo in proporzione a quando distrutto. Accadde che un
Direttore di una filiale siciliana della Banca di Roma
ebbe tra le mani due banconote con la stessa serie.
Avvisò prontamente, ligio al dovere, il Governatore e
questo gli procurò l’essere stato poi ammazzato in
circostanze mai chiarite ed invero, perché uomo probo,
avvisò anche la Magistratura che avviò le indagini e fu
uno scandalo messo poi politicamente a tacere perché
erano coinvolti finanche ministri e presidenti del
consiglio !
Nei fatti ciò determinò la nascita di un istituto terzo
che emettesse denaro e quindi significò la costituzione
della banca d’Italia.
Tutto ciò detto, la BCE
doveva risolvere il problema di come non portare a
bilancio in attivo la restituzione delle ingenti somme
che presta ed ecco la ‘storia’ della distruzione del
denaro.
E’ evidente che dovendo distruggere denaro è impensabile
che sia denaro stampato nell’anno corrente o
immediatamente prima e certamente chi restituisce le
somme avute in prestito non fa incetta di banconote
vecchie; ne consegue che non siamo in grado di valutare
se le banconote sono distrutte ed in special modo se si
distruggono quelle vecchie, nella considerazione che dal
2002 sono passati 10 anni e, ragionevolmente, quelle
realmente emesse in quell’anno sono usurate e da
"rottamare".
Con l’indicazione dell’effettivo anno di stampa e col
passare degli anni non dovremmo più veder circolare
banconote del 2002, poi del 2003 e così di seguito, con
tutte le eccezioni ovviamente, ma la maggior parte delle
banconote ‘vecchie’ non dovrebbe più vedersi con la
stessa frequenza.
Tutto questo è reso vano dal
fatto che le banconote stampate anche nel 2012 riportano
come indicazione l’anno 2002!
Poiché TUTTE le banconote sono del 2002 non sapremo mai
se c’è stata effettivamente una ‘distruzione’ ovvero,
come è stato dimostrato, la BCE trasferisce questo
denaro in conti esteri in Paesi offshore e la quantità
di conti esteri in dote BCE è enorme e c’è da chiedere
loro ‘A cosa vi servono questi conti bancari ?’
B A S T A, B A S T A, B A S
T A e B A S T A !
P.S.: di recente ho scoperto che questi "privati" della
BCE, con una semplice delibera del loro Consiglio
Direttivo, hanno determinato che l’8% degli euro
stampati sono per loro uso ?!? Comprendete bene che
parliamo di somme inverosimili !
Tratto da: lanuovaitalia.eu
La BCE crea denaro dal nulla per se stessa ed i suoi
padroni e si fa pagare anche gli interessi a chi li
"presta"....(stati europei in primis)
https://scenarieconomici.it/la-bce-si-arrende-ammette-la-creazione-di-moneta-dal-nulla/
ECCO
cosa e’ la BCE = vedi PDF
TV Tedesca smaschera Mario Draghi
(BCE)
La DITTATURA della UNIONE EUROPEA
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201887081354517&set=gm.220884378109366&type=1&theater
L’elezione in quanto tale non produrrà un’estensione dei
poteri del Parlamento. Quindi la mobilitazione di 180
milioni di elettori per eleggere un’assemblea priva – o
quasi – di poteri si risolverà in un inganno, in una
specie di colossale presa in giro dei cittadini europei
Il Parlamento europeo non legifera (ma può soltanto
approvare risoluzioni e pareri senza valore vincolante),
dispone di poteri di bilancio limitati (esso infatti
controlla soltanto una parte – equivalente a circa il
20% – del bilancio comunitario) ed il suo controllo
sull’esecutivo si riduce alla facoltà finora mai
esercitata – di votare, a maggioranza di 2/3, la censura
nei confronti della Commissione: cioè soltanto nei
confronti di uno dei due organi – allo stato dei fatti
il meno importante – del bicefalo esecutivo europeo;
mentre l’altro, quello che decide nelle materie di
maggiore importanza – il Consiglio dei ministri – è
sottratto a qualsiasi controllo da parte dell’Assemblea.
Questo baraccone, di cui tutti possono quotidianamente
constatare l’inutilità, il solo ed esclusivo organo
della UE con una qualche pretesa di democraticità, visto
che parte dei deputati vengono eletti nei rispettivi
paesi, viene a costare ai comuni cittadini europei 1,5
miliardi (1’500 milioni) di euro all’anno, che è come
dire che ogni parlamentare costa 2 milioni (1’500 : 754,
siamo lì) anno per anno. Non può legiferare di propria
iniziativa e scade quindi al rango di legislativo che
non legifera, è cioè perfettamente inutile, può solo
avallare, congiuntamente al Consiglio europeo, le leggi
proposte dalla Commissione UE. Deve anche approvare i
bilanci, ma in pratica movendo il capo solo in senso
antero-posteriore, le spese essendo fissate da contratti
firmati dal Consiglio UE e le entrate decise dagli stati
membri.
La realtà vera, quella che non appare mai alla luce
perché formulata negli “antri bui”, è che a Bruxelles
imperano le “camarillas”, conventicole e combriccole di
genere vario e variegato, costituite da politici
delegati (nessuno eletto), superburocrati, esperti e
periti di questo e di quello, con tutta una corte di
giornalisti e di procacciatori al servizio di grandi
aziende e finanza. Al punto che si parla adesso
apertamente del governo della “comitologia”: comitato
per questo e comitato per quello, chi ci capisce ancora
qualcosa è bravo, ciò che favorisce naturalmente il
potere di chi siede ai piani alti.
.A queste condizioni il parlamento europeo non potrà mai
avere un ruolo.
Del resto, se non legifera su imposte e spesa a che
serve un parlamento ?
Per finire, un’informazione di dettaglio: il parlamento
di Strasburgo in realtà ha 3 sedi, come il Ticino
dell’Ottocento: Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo. Era
una scelta simbolica. Adesso è un simbolo
dell’inefficienza e degli sperperi dell’UE. A Strasburgo
si tengono sedute una volta al mese, a Bruxelles durante
3 settimane al mese, a Lussemburgo stanno i burocrati
con l’amministrazione, la biblioteca e i servizi di
traduzione. Una volta al mese colonne di autoveicoli
trasportano 754 deputati, 3’000 burocrati e centinaia di
giornalisti e procacciatori, con montagne di documenti,
dal Belgio a Strasburgo e ritorno. Questa specie di
Circus Knie si mette in movimento 12 volte all’anno.
Un’insensatezza qualificata. Perché non si resta a
Bruxelles, dove già si sta per 3 settimane? Semplice: la
Francia si oppone. Per evitare la perdita per gli
alberghi della cittadina alsaziana, stimata in 200
milioni di euro all’anno, la Francia fa spendere più di
un miliardo ai contribuenti europei. Un istituto inglese
specializzato in ecologia ha calcolato che l’andirivieni
parlamentare produce, anno per anno, 19’000 tonnellate
di anidride carbonica, CO2. È la prova che non è vero
che il parlamento europeo sia improduttivo !
Il Parlamento europeo dunque non legifera (ma può
soltanto approvare risoluzioni e pareri senza valore
vincolante), dispone di poteri di bilancio limitati
(esso infatti controlla soltanto una parte – equivalente
a circa il 20% – del bilancio comunitario) ed il suo
controllo sull’esecutivo si riduce alla facoltà finora
mai esercitata – di votare, a maggioranza di 2/3, la
censura nei confronti della Commissione: cioè soltanto
nei confronti di uno dei due organi – allo stato dei
fatti il meno importante – del bicefalo esecutivo
europeo; mentre l’altro, quello che decide nelle
materie di maggiore importanza – il Consiglio dei
ministri – è sottratto a qualsiasi controllo da parte
dell’Assemblea.
Tutto ciò ha spinto molti a comprendere che l’elezione a
suffragio universale del Parlamento europeo è una pura e
semplice messa in scena, ma purtroppo assai costosa per
gli elettori: così gabbati due volte. L’elezione in
quanto tale – si è detto – non produrrà un’estensione
dei poteri del Parlamento. Quindi la mobilitazione di
180 milioni di elettori per eleggere un’assemblea priva
– o quasi – di poteri si risolverà in un inganno, in una
vera e propria colossale presa in giro dei cittadini
europei
A queste condizioni il parlamento europeo non potrà mai
avere un ruolo.
Del resto, se non legifera su imposte e spesa a che
serve un parlamento ?
Il BUSINESS di BRUXELLES - THE BRUXELLES BUSINESS -
video
https://www.youtube.com/watch?v=nvvtamZIPWQ#t=98
QUESTO VIDEO SPIEGA anche CHI E' CHE COMANDA
"VERAMENTE" IN EUROPA...
http://6viola.wordpress.com/2014/04/14/amato-sapevamo-che-leuro-sarebbe-fallito/
Video di Paolo Barnard, Rivoluzionario !
Dalla BANCA CENTRALE PORTOGHESE un MISSILE CONTRO la
BCE: ''POICHE' NON GARANTISCE i DEBITI SOVRANI,
E' un DISASTRO'' –
30/05/2014
Lisbona - La Banca centrale del Portogallo, in una nota
ripresa da Jornal del Negocios, scrive come l'Unione
bancaria europea potrebbe non raggiungere nessuno degli
obiettivi che si è prefissata.
Secondo la banca centrale di Lisbona, infatti, molte
debolezze dell'impalcatura creata non permettono di
rompere il legame tra il rischio del debito sovrano e
quello delle banche, dimostratosi così pericoloso
durante la crisi.
Le banche, secondo la nota, rimarranno altamente
dipendenti dalle economie nazionali, in una situazione
in cui le crisi finanziarie hanno generato una
concentrazione addizionale del debito pubblico dei paesi
nei sistemi bancari dei paesi in difficoltà.
La Bce, infine, poichè non sarà un prestatore di ultima
istanza, i rischi continueranno ad essere associati con
i debiti sovrani. "L'Unione non ha i mezzi per evitare i
problemi di free riding dei legislatori nazionali e
permetterà a questi di emettere leggi favorevoli ai loro
sistemi finanziari, facendo pagare i costi ai
contribuenti o alle banche di altri paesi", ha concluso.
La presa di posizione della Banca centrale del
Portogallo - che fa parte del board della BCE - è di una
gravità inedita nello scenario della direzione della
Banca Centrale Europea. E questa dura delegittimazione
della BCE, giudicata incapace proprio da uno dei membri
della direzione della stessa BCE, non a caso arriva
giorni dopo la travolgente vittoria del Partito
Socialista del Portogallo alle elezioni europee e alla
cocente sconfitta della coalizione di partiti che
sorreggono l'ormai traballante governo filo-UE e
filo-Troika.
Infatti, PSP ha
nel proprio programma la fine immediata della politica
recessiva imposta dalla UE al Portogallo e per
conseguenza la fine dell'euro.
Il "segnale" è stato dato oggi dalla Banca Centrate
portoghese. Ed è un segnale di guerra alla UE degli
oligarchi di Bruxelles.
Redazione Milano. Si ringrazia L'Antidiplomatico per la
notizia.
Fonte.
http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=3060#.U4hopcsr_sQ.facebook
Video da visionare per
comprendere il meccanismo del FURTO dei nostri beni da
parte di questi
CRIMINALI a livello mondiale !
Ecco la BCE !
vedi:
QUESTI
i SOCI delle VARIE BANCHE Centrali + BCE +
FEDERAL RESERVE & C. (nei fatti tutte
private)
vedi:
La struttura della TRUFFA EUROPEA
Ma la
BCE è al servizio di Bush
e della
Federal Reserve ? -
05/12/2006
vedi:
BANCA CENTRALE EUROPEA - più ombre che luci
«Gli inglesi volano in massa
a New York per gli acquisti natalizi»,
segnala Dee Byrne, portavoce
dell'associazione degli agenti di viaggio
britannici, e non sa se rallegrarsi o no.
Il dollaro che cala rapidamente rende la
sterlina fortissima, e le merci americane
sono di colpo a buon prezzo per i cittadini
di sua maestà.
La Banca di Inghilterra, che mantiene la
sovranità monetaria che noi europei abbiamo
perduto, si tiene pronta a prendere misure
di adeguamento.
Il suo governatore Mervyn King ha segnalato
alla commissione parlamentare che gli
esportatori inglesi cominciano ad avere
difficoltà a vendere in USA.
Presto taglierà i tassi primari sulla
sterlina, facendola calare rispetto al
dollaro per mantenere la competitività
relativa.
Lo stesso faranno le banche asiatiche.
«Giappone e Corea del Sud sono famose
per intervenire pesantemente sui mercato
monetari allo scopo di impedire un eccessivo
apprezzamento delle loro monete rispetto al
dollaro», dice Brian Brenner, direttore
della sede di Hong Kong di Business Week.
«E la Cina non ha alcuna fretta di
lasciare libertà al cambio del suo yuan».
Ciò significa che le merci cinesi,
giapponesi e coreane si manterranno
competitive sul mercato americano, perchpè
quelle monete vengono mantenute
artificialmente deprezzate.
Unica eccezione, la Banca Centrale Europea,
BCE.
Dura, mantiene alti i tassi, anzi minaccia
di alzarli ancora per «tenere a bada
l'inflazione».
Così tiene l'euro sempre più forte,
sopravvalutato.
Conclusione di Brenner: «Saranno gli
europei a sopportare tutto il peso del
dollaro debole».
Tanto più che l'euro si è già apprezzato del
50 % sul dollaro in cinque anni, e lo yen
solo del 6 %. Quest'anno, l'euro ha avuto un
rincaro sul dollaro quasi dell'11 %, mentre
lo yen solo dell'1,5 %, e lo yuan cinese non
si è mosso affatto.
L'ostinazione della BCE a mantenere «forte»
l'euro penalizza le nostre esportazioni.
Il peso che ci fa sopportare consisterà di
decine di migliaia di posti di lavoro
perduti o non creati in tutta Europa.
Perché lo fanno, gli eurobanchieri ?
La scusa ufficiale è che l'euro deve restare
forte per «tenere sotto controllo
l'inflazione».
Strano:
quando sono i cittadini-consumatori europei
a lamentarsi del costo della vita, la BCE
giura che l'inflazione non c'è - e così nega
ai risparmiatori europei frutti decenti sui
loro depositi e risparmi; oggi invece
sancisce che l'inflazione è dietro l'angolo
e va «controllata» tenendo alto l'euro.
E a noi cittadini che abbiamo tutti gli
svantaggi di un euro «forte» e «debole» (da
una parte penalizza le nostre esportazioni,
ma dall'altra non fa calare i prezzi nei
negozi), i banchieri eurocratici ci tengono
pure la lezione: allegri, con l'euro alto
paghiamo meno il petrolio, che si vende in
dollari.
Ma il petrolio, che è sceso ai 60 dollari
mentre pochi mesi fa sfiorava gli 80, è già
basso.
La verità è un'altra, e non ci viene detta:
la BCE sta aiutando la Federal Reserve e il
governo Bush a nostre spese.
Gli Stati Uniti hanno bisogno di alleggerire
i loro immensi debiti pubblici e privati
lasciando scivolare il dollaro; ed hanno
bisogno che la caduta del biglietto verde
sia «soffice» e non si tramuti in un crollo
e in un panico globale.
Siccome cinesi e giapponesi non aiutano,
visto che fanno cadere le loro monete
insieme al dollaro, annullando così i
vantaggi del deprezzamento della moneta
americana, ecco la servizievole BCE
prestarsi a tener alta la moneta europea:
così gli americani comprano meno delle
nostre merci, e rallentano la loro folle
corsa agli acquisti di merci importate a
credito.
E noi avremo più disoccupati e recessione.
Insomma, a dirlo chiaro, la Banca Europea
non fa l'interesse dei suoi cittadini, ma
dei cittadini americani e del loro governo
dilapidatore.
Il solo che abbia messo in guardia contro il
rincaro dell'euro è stato Thierry Breton, il
ministro delle Finanze francese.
I francesi hanno ragione di preoccuparsi,
perché la loro crescita economica, nel terzo
trimestre, è stata pari a zero.
I tedeschi però, data la qualità tecnologica
delle loro produzioni riescono ad esportare
(per ora) anche con l'euro carissimo, ed
hanno fatto orecchie da mercante.
Joaquin Almunia, il discutibile commissario
europeo alle Finanze, s'è rifiutato di
parlare di un abbassamento dei tassi
europei.
«La ripresa continua», ha detto.
Quale ripresa, pardon ?
I
francesi speravano nell'appoggio degli
italiani, visto che la nostra
economia soffre
di problemi di competitività anche più della
loro.
«Ma il ministro italiano Padoa Schioppa
s'è mostrato poco loquace in proposito»,
ha scritto
Le Monde: sottolineando che il ministro
italiano «è stato un membro del direttorio
della Banca Centrale Europea», insomma uno
del giro dei tecnocrati che fanno la loro
politica, senza rispondere a noi.
Perché questo è il fatto: questi signori non
li abbiamo votati, ma decidono le cose
veramente importanti che ci toccano da
vicino, scavalcando anche i governi eletti.
Non abbiamo votato né Almunia né Padoa
Schioppa; non possiamo nemmeno mandarli via.
Chi li ha messi lì ?
La risposta sarebbe lunga.
In breve: il potere finanziario
anglo-americano.
E' quel potere che servono.
Per loro, noi cittadini siamo le pecore - e
non da tosare, ma da scorticare.
Un esempio ?
Il ministero di Padoa Schioppa ha comunicato
che probabilmente non farà le aste dei BOT
di metà novembre e fine dicembre: «in
seguito alle ridotte esigenze di
finanziamento», dice.
Capito ?
Non hanno bisogno di farsi prestare denaro
da noi cittadini risparmiatori.
E il perché è ovvio: hanno fatto una
finanziaria che ci risucchia dalle tasche
oltre 30 miliardi quando, per loro stessa
ammissione, ne bastava una da 15.
E ci hanno detto: abbiamo dovuto farvi
piangere perché i conti dello Stato sono
messi malissimo, a causa di Berlusconi e
Tremonti… invece non era vero.
Tanto che non hanno bisogno dei nostri
prestiti.
Anche perché, fateci caso sui prestiti (cioè
sui BOT) ci devono pagare degli interessi,
sia pur ridicoli.
Invece hanno trovato un metodo più comodo e
per loro meno costoso: i soldi ce li
strizzano dalle tasche con la torchia
fiscale.
Comodissimo.
Così ora «loro»
navigano nell'oro nostro,
e possono pagare gli stipendi tipo Cimoli
(194 mila euro mensili) o Padoa Schioppa
(segreto di Stato).
Noi cittadini diventiamo più poveri, le
nostre aziende perdono colpi per l'euro
forte, ma le paghe dei miliardari di Stato
non devono soffrire, né gli devono mancare
le auto blu, né le pensioni-baby.
La verità è che non siamo governati da
politici ladri che, bene o male, in teoria
almeno, possiamo rimandare a casa non
votandoli più.
Siamo governati da ladri assolutamente
intoccabili, a cui i politici da noi eletti
obbediscono senza fiatare, e che sono al
disopra delle leggi.
La prova si è avuta nell'ultima riunione di
Bankitalia.
Dove Mario Draghi (un altro che non abbiamo
eletto) si è fatto incoronare per sei anni
raddoppiabili, ed ha stabilito le regole
dell'autogoverno di lor signori.
Ebbene: da quando ha regalato alla BCE la
sua più importante funzione (l'emissione
sovrana della moneta), alla Banca d'Italia
ne resta una sola cruciale: la vigilanza sul
sistema bancario.
A questo scopo, deve essere indipendente
dalle banche che controlla.
Insomma, le banche private non devono essere
azioniste di maggioranza della Banca
Centrale.
E infatti anche lo Statuto voluto da Draghi
recita solennemente (articolo 3): «Dovrà
essere assicurata la permanenza della
partecipazione maggioritaria - nell'azionariato
di Bankitalia - da parte di Enti pubblici».
Invece, come sappiamo, i tre primi azionisti
di Bankitalia sono tre banche private: Banca
Intesa, Unicredit e SanpaoloImi, ciascuna
con 50 voti nel consiglio d'amministrazione.
Un «Ente pubblico» fra i soci della Banca
Centrale si trova solo dopo i sei primi
azionisti: è l'INPS, il settimo, con 34
voti.
Visto ?
Le banche che Draghi dovrebbe controllare e
su cui dovrebbe vigilare sono le azioniste
del controllore, le sue padrone.
E questa non è nemmeno una novità.
La novità è che le banche si sono
accaparrate il controllore in aperta
violazione dello statuto che lo stesso
Draghi ha voluto, che la Banca Centrale si è
data da sé in piena autonomia, e che le
banche private azioniste hanno accettato.
Non s'è mai vista un disprezzo più aperto e
arrogante della legalità.
Vedrete alla prossima vendita di bond
argentini, o di Parmalat, come ci tutelerà
il Draghi dalle truffe dei suoi padroni.
Ci vorrebbe un magistrato che con lo Statuto
di Bankitalia in mano, ne contestasse la
violazione, e iscrivesse Draghi e azionisti
nel registro degli indagati.
Ma da chi prendono i soldi i magistrati ?
Sempre da noi.
Le superfinanziarie che ci strizzano, Visco
e Prodi le fanno per pagare anche loro.
Alle finanziarie predatorie, hanno un comune
interesse.
By Maurizio Blondet
E la Banca d'Italia:
L’ultimo grande furto
ai danni degli ignari italiani: BANKITALIA: “Ciò
che sta accadendo senza che nessuno lo sappia” -
Gennaio 2014
Riportiamo quanto pubblicato nel profilo
facebook dell’europarlamentare Marco Scurria,
già noto al nostro blog per essersi
più volte battuto per la proprietà della moneta.
Invitiamo pubblicamente tutti alla divulgazione di
questo articolo e di tutti gli altri presenti sulla
rete (tra cui questo post di Lucio di Gaetano nel
blog beppegrillo.it)
che informano sulla vicenda della svendita di
Bankitalia.
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari
italiani.
By Marco Scurria
Nei
prossimi giorni la Camera dei Deputati è chiamata a
dare il parere definitivo al Decreto Legge di Letta
e Saccomanni emanato dal Consiglio dei Ministri lo
scorso 27 Novembre, proprio mentre le telecamere dei
media di tutto lo Stivale erano concentrate sulla
decadenza da Senatore della Repubblica di Silvio
Berlusconi. Il DL va a modificare l’assetto
dei proprietari della Banca Centrale Italiana,
oggi in mano ai maggiori cartelli finanziari
operanti nel Belpaese, tra cui Intesa San Paolo,
Unicredit e Assicurazioni Generali.
Continua QUI:
Banca Italia
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Cari lettori guardate
come disinformano tutti coloro che non sanno...:
1) quando depositate della moneta in banca, ne
perdete la proprietà !
Articolo 1834 del Codice
civile. Depositate moneta in contanti e la banca in
cambio vi rilascia una “promessa” che vi restituirà
“l’equivalente”. Quindi se depositate 10 dollari che
avete “segnato” con la vostra firma e il giorno dopo
li prelevate, non c’è nelle banconote che vi daranno
il vostro “segno”
2) Le banche creano
denaro dal NULLA ! Non c’è nessun “oro” come
controvalore ! Domanda: “Se c’è denaro per 10 volte
il valore di tutte le merci, perchè dobbiamo pagare
interessi ?”
Mi spiego meglio; se ce n’è cosi tanto significa che
non è merce rara (lo si crea dal nulla con un click)
e quindi non costa nulla produrlo; perchè abbiamo un
costo del denaro che è altissimo ?
Veniamo al debito pubblico; la questione è questa:
l’Italia ha un debito pubblico, ma tutti i paesi ce
l’hanno. Ora, se pensate allo stato come una
famiglia comprendete che lo stato “DEVE” essere in
debito !
Se è lo stato che “garantisce” la moneta, allora
“DEVE” essere in debito, in modo che le famiglie
abbiano “moneta”. Il capofamiglia che con la sua
busta paga dà i soldi alla moglie che li dà ai figli
!
Ecco è più o meno così.
Il fatto è che
l’economia è semplice in sè stessa, se è diventata
complicata, astrusa, incomprensibile, significa che
c’è il trucco ! Significa che non vogliono che
sappiate come e perché ! Semplice.
Il denaro lo creano al 95% le banche ! Dal nulla !
Ogni volta che andate in banca e chiedete un mutuo,
la banca crea moneta ! Per la questione dell’aver
complicato le cose per ingannarvi, vi fa apparire le
cose come se dovesse prelevare soldi dai depositi,
invece non è così: gli basta premere un click et
voilà ecco un milione di euro !
Su questo milione di
euro che è stato creato dal nulla loro “pretendono”
il pagamento di interessi, oltre alla restituzione
del capitale creato dal nulla !
Ecco perchè ci sono gli “economisti”: per non farvi
capire che è questo il trucco. Non ci credete ?
Lo ha raccontato proprio un mese fa il capo della
Banca d’Inghilterra ! Ecco la questione !
Sappiate dunque che i politici, i sindacati, i
banchieri, i preti, i professori universitari, i
mezzi d’informazione, sono tutti dalla stessa parte.
Perchè non si sappia che i pasti “gratis” spettano
solo a loro e a voi tocca solo pagarglieli !
Tratto da: iconicon.it
CONTRO le BANCHE SI puo' VINCERE: Video
Settemila
tedeschi fanno causa alla
Bce – Gen. 2013
BERLINO, Germania -- Settemila cittadini
tedeschi hanno fatto causa alla Banca
centrale europea (Bce) perchè ha intenzione
di acquistare bond di paesi a rischio.
Il ricorso è stato presentato alla
Corte di Giustizia europea per fermare
il programma di acquisto dei bond da parte
della Bce.
Secondo quanto riferisce il giornale tedesco
"Die Welt", dopo il ricorso alla Corte
costituzionale di Karlsruhe per fermare
l'istituzione dell'Esm e le operazioni di
acquisto di bond annunciate dall'Eurotower,
sostanzialmente rigettato dall'alta corte
nel settembre scorso, non cala il dissenso
in Germania per il ruolo giocato dalla Bce
nella crisi dell'euro.
Cosa e' la BCE ? - vedi PDF
IMPORTANTE
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il documento
(dettagliatissimo in lingua originale) raggiungibile al
link sottostante, la creazione di denaro dal NULLA
attraverso la riserva frazionaria e il signoraggio
bancario in mano a banche private e autorizzate dalle
banche centrali anch’esse di proprietà delle suddette
banche in percentuale più o meno variabile:"
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest'altro link come ulteriore, robusta
conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
AVVISATE TUTTA LA POPOLAZIONE CON QUESTO VIDEO, FATELO
GIRARE ALL'INFINITO !!
Che sappiate o meno che cosa sia, il Fondo di Redenzione
Europeo (E.R.F.) ci rovinerà la vita per i prossimi 20
anni !!
vedi e'
IMPORTANTE:
http://attivo.tv/player/documentari/i-media-stanno-censurando-allintera-popolazione-un-nuovo-trattato-europeo-sconvolgente.html#sthash.4QWK6rLY.dpuf
EURO FALSO: TUTTI I DEBITI CONTRATTI CON LE BANCHE
SONO ANNULLABILI !
Nel contrato non è scritto chi è il proprietario della
moneta….quindi: chi è il creditore ? chi il debitore
?...e per cui TUTTI i debiti sono nulli “tutti i debiti
contratti con le banche sono infatti annullabili”.
“Il sillogismo è semplice: siccome le banche evitano di
iscrivere in contabilità, a patrimonio netto, la quota
annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è
evidente che lo considerano esse stesse “denaro falso“.
I debiti contratti con denaro falso ovviamente non sono
giuridicamente validi.”
Ecco quindi che, se non tutti in generale, almeno quei
debiti che implicano come creditore o controparte una
banca, devono essere considerati nulli dalla nascita !
In sostanza, parafrasando, se il denaro non risulta
“battezzato” contabilmente alla nascita certificandone
l’origine, non può godere dei diritti civili.
Tratto dal testo dell’economista Nino Galloni, IL FUTURO
DELLA BANCA, da dove si impara che la contabilità
bancaria attuale è completamente falsa.
INOLTRE
Interrogazione UE con richiesta di risposta scritta
E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del
regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo
tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno
2011, la Commissione informa il collega che “al momento
dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema
e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete
in euro appartengono al titolare del conto su cui sono
addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica
su cui si basa questa affermazione ?
Risposta: Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo
l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle
banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video
delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a
costo zero, se si esclude l’energia elettrica che
mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori
nominali appartiene al nuovo proprietario.
....e se uno e' proprietario del denaro, non puo' essere
contemporaneamente debitore, dato che il denaro
precedentemente all'emissione nei fatti apparteneva al
NULLA.....e non alla banca ! e quindi e' al NULLA che semmai va reso....
Guardate cosa afferma il Consiglio Direttivo della Banca
Centrale Europea – BCE
- (Tratto dal sito ufficiale www.ecb.int)
nel loro documento: “Decisione della Banca Centrale
Europea del 6 dicembre 2001 relativo all’emissione delle
banconote in euro”, al comma 3: “L’emissione delle
banconote in euro non necessita di essere soggetta a
limiti quantitativi o di altro tipo, visto che la
immissione in circolazione di banconote è un processo
indotto dalla domanda.”
Tratto da:
http://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html
Commento NdR: L'Eurosistema
e' nei fatti di proprieta' di
PRIVATI cosi come le varie Banche Centrali
Nazionali dei paesi aderenti alla UE, quindi tutto
il sistema bancario europeo e' in mano ai privati cosi
pure come l'emissione della moneta (denaro)
Ricordiamo a tutti che le Banche facendo sorgere dal
"nulla" (che non esiste, per proprieta' intrinseca) il
denaro, esse lo "prendono" dal TUTTO presente ed
esistente SOLO ed UNICAMENTE nell'INFINITO,
e ce lo accreditano nel nostro conto corrente di cui
siamo proprietari e non debitori;, se noi chiediamo ad
esse di darci un credito, quindi trattasi di DONAZIONE
dell'Infinito a tutti noi, che le Banche ci RUBANO e ci
chiedono pure gli interessi, I banchieri e le banche,
sono dei veri e propri CRIMINALI, protetti dalle leggi inique degli
"stati" (a loro volta aziende private) loro servi,
perche' i Banchieri immettono, sponsorizzano o pagano, i
"loro" uomini politici e non, nei posti chiave degli
stati, per ottenere cio' che vogliono... da questi
ultimi, alla faccia del popolo che rimane in TOTALE
schiavitu' !
Quindi:
Cari amici e lettori, dovete rendervi conto che quando
andate a chiedere un "prestito" ad una banca...voi
subite un FURTO da parte della banca, perche l'emissione
del denaro viene effettuata dal NULLA (che e’ di
proprieta’ dell’INFINITO),
sul vostro NOME e COGNOME; la banca non lo
emette/accredita sul suo proprio conto corrente e poi
gira la cifra a Voi con un bonifico dal proprio conto,
ma lo accredita direttamente sul Vs conto corrente, e
quindi siete voi gli UNICI proprietari del denaro, cosi
come ha confermato recentemente anche la UE, in una
risposta ad una interrogazione fatta su: chi e' il
proprietario del denaro..?
Se il denaro viene emesso sul vs NOME e COGNOME,
significa semplicemente che e' VOSTRO e NON della banca,
e siccome viene emesso dal NULLA (di proprieta’ dell’INFINITO
e non della banca), quindi e’ a credito NON a debito …..
la banca non ha NESSUN titolo, ne’ diritto, per
chiedervi di restituire il capitale, che non e’ mai
stato suo, ne' tanto meno di richiedere degli interessi
su di un capitale che nei FATTI e' SOLO VOSTRO all’atto
della emissione fatta per mezzo del vostro NOME e
COGNOME, infatti non puo’ mai dimostrare di aver avuta
la proprieta’ del denaro che e’ stato emesso sul vs
conto corrente !
Inoltre le leggi italiane e quelle dei vari paesi
occidentali, sui “prestiti”, confermano che: se un
soggetto non e’ proprietario di un bene non puo’
prestare nulla, anzi se viene attuato, diviene un’atto
illegale.
Qui siamo alla totale follia illogica bancaria, per
tentare di legalizzare un FURTO !
In piu’ le banche, una volta sottratto il VOSTRO denaro,
con la vostra firma, su di un modulo prestampato e senza
la firma dell’amministratore della banca …. essa lo
immette nel proprio bilancio, nei debiti, e non nei
crediti, come sarebbe se fosse tutto regolare oltre ad
essere logico amministrativamente, (cosa che non e’,
commettendo un falso in bilancio) ma e cosi, non solo
non paga neppure l’iva sul servizio, ma non paga neppure
le tasse allo stato…perche’ trattasi di un
“debito”….ecco perche’ le banche dichiarano sempre un
bilancio facilmente in passivo od a zero….
Video del
prof. Auriti sul
Debito pubblico,
Signoraggio ed
Usura dei Banchieri del mondo
!
Sovranita’ monetaria e Signoraggio bancario
- "DEBITO
PUBBLICO"
La competenza europea non è più Costituzionale. Possiamo rientrare, persino "legalmente".
Ciò non toglie che le regole sono state costruite raggirando i popoli, e che quindi in ogni caso i popoli hanno la sovranità necessaria per ribaltare una qualsiasi legge elitaria.
SOLUZIONE:
Dovremmo per risolvere il problema della
Sovranita' monetaria, innanzi tutto nazionalizzare le Banche
Centrali (FED + BCE, ecc.), togliendole dalle mani dei privati, cosi come la Banca Italia (NON d'Italia, perche' anch'essa in mano ai privati), poi stampare carta moneta, come
Stati uniti d'Europa (UE), pari al debito
"pubblico" delle varie nazioni UE
che gli uomini di governo dei vari
stati hanno contratto (e' tutto
fatto di carta straccia, che i banchieri,del mondo piazzando i loro uomini negli stati o comprandoseli...hanno fatto si che gli stati si indebitassero con loro....e quindi ci potessero tenere per le palle....ricattandoci
con il debito stesso), ed inviare la carta
moneta stampata (la parte che li
compete) al Fondo monetario internazionale (il FMI e' di proprieta' dei banchieri...e' una loro creatura)contemporaneamente,
riscatta-ricompra i titoli statali
emessi, che hanno acquistato i
privati, gli altri stati e le
banche) in modo da eliminare il debito, e cosi' ci riapproprieremmo degli interessi che ogni anno paghiamo (in Italia c.a. 100 miliardi di euros l'anno) e li
potremmo investire nell'industria, nel turismo,
nei servizi...e cio' per i vari
stati indebitati...
CMQ ma sara' una gara dura, perche' gli USURAI del mondo hanno i loro uomini piazzati ovunque nel mondo e nei posti chiave....che faranno di tutto per impedirci di arrivare a farlo...!
Ma noi ce la possiamo fare !
Altra proposta per la
soluzione-annullamento del
cosiddetto falso
Debito Pubblico:
in circa 30 anni l'Italia ha pagato
interessi annui per il debito
pubblico per un totale di circa €
3.400.000.000.000 (3 mila
quattrocento miliardi), mentre il
debito pubblico ammonta al 2014 a
c.a. € 2.200.000.000.000 (duemila
duecento miliardi)
per cui sottraendo dal totale, la
somma gia' pagata, vi e' una plus
valenza di c.a. 1.200.000.000.000,
che le banche dovrebbero
ridarci.....ma anche se non ce li
ridanno, noi possiamo cessare di
pagarle immediatamente investendo la
stessa cifra annuale di falsi
interessi, nella nostra economia....e
cio' vale per tutti i paesi
cosiddetti "indeebitati" del mondo,
che TUTTI hanno regalato alle banche
la
Sovranita' monetaria !
Pagato in agosto 2018 TUTTO il cosiddetto DEBITO
PUBBLICO, ecco la descrizione dell'avvenimento
epocale !
ISTRUZIONI PER RATIFICARE il pagamento gia' effettuato, del presunto debito pubblico
a) CREARE UN NUOVO MESSAGGIO PEC
b) inserisci nei destinatari le seguenti 5 email PEC, a:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
cc:[email protected]
d) INSERIRE l'OGGETTO nel seguente modo:
"RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO PER CONTANTI DEBITO PUBBLICO"
e) Inserire testo nella prima riga la seguente dicitura (SCRIVERE SEMPRE CON IL COLORE BLU) :
"RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO, email pec del giorno 04/09/2018 alle ore 12:53:06 (+0200) il messaggio
"NOTIFICA DI PAGAMENTO" proveniente da "[email protected]"
ed indirizzato a:
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")
CONSEGNATA E DA VOI RICEVUTA CON
Identificativo messaggio:
[email protected]
CONTENENTE NR.1 ALLEGATO PDF A
COLORI PROT.AC-2018-08-28-090909 DEL
28/08/'18 PAGAMENTO DEBITO PUBBLICO
A SALDO PER CONTANTI"
f) inserire la vostra firma come
autodeterminati o come cittadini
italiani (sempre in colore blu)
g) cliccare con molta energia
positiva (come hanno fatto in
ISLANDA) nel tasto "invio"
h) conservare le ricevute di
ACCETTAZIONE e di CONSEGNA come
prova inconfutabile e casomai
inviarne una copia a "[email protected]"
Continua in:
Denaro mondiale +
Denaro Illegale +
Usurai = Banchieri
+
Sovranita' monetaria
+
Sistema monetario
+
Raggiro del debito
"pubblico" +
Schiavi delle banche