VACCINO
MMR: Manifestazioni Cliniche
- Seguito di:
Trivalente - 1
PRIMA
dell’introduzione della
vaccinazione, il morbillo aveva perso molto della sua
virulenza e la sua capacità di creare anche gli esiti
mortali era quasi del tutto scomparsa. In termini tecnici la
morbosità cioè la diffusione della malattia era diminuita in
modo sostanziale del 90% come pure la mortalità. Il morbillo
ha i picchi maggiori ogni quattro anni.
Quando questa
malattia era molto diffusa e si verificava il picco massimo,
questa malattia esantematica coinvolgeva da 80.000 a 120.000
bambini dei 550.000 nati. Gli anni dove non c’era
l’incidenza massima i bambini coinvolti non superavano i
30/40.000 dei 550.000 nati. Seppure era una malattia molto
diffusa non coinvolgeva la maggio parte dei bambini.
Il vaccino per il morbillo fu
introdotto negli Usa nel 1963. In quell’epoca i casi di
morbillo si erano spontaneamente ridotti, diminuendo da 800
mila nel 1958 a 3 mila nel 1962. Nel 1900 i casi di
mortalità per morbillo erano di 13,3 per 100 mila abitanti;
nel 1955 la mortalità era diminuita del 97,7%, nella
proporzione di 0,03 morti per 100 mila abitanti. Statistiche
analoghe si riscontrano per gli altri Paesi. Questo prova
che il morbillo era in via di estinzione ancor prima
dell’avvento della vaccinazione.
Vaccinazioni in Italia
Da sempre si è cercato di rendere obbligatorio questa
vaccinazione in Italia, ma fortunatamente le disponibilità
finanziarie erano ridotte e non venne fatto nulla.
Morbillo: cosa dice l’Istituto
Superiore della Sanità italiano, da Michele Grandolfo,
dell’Istituto Superiore della Sanità “A questo proposito il
Consiglio superiore della Sanità, nella seduta del 20/9/85,
si è pronunciato a favore dell’obbligatorietà della
vaccinazione per il morbillo; il Ministro della Sanità ha
predisposto un apposito disegno di legge e anche in
Parlamento sono stati presentati progetti di legge che
prevedono l’obbligatorietà.
Riassunto
500.000 casi di morbillo all’anno, da 5.000 a 10.000
ricoveri ospedalieri, almeno 100 casi di encefalite, decine
di migliaia di altre complicazioni comportano, oltre a un
grosso tributo di sofferenza, un costo sociale di almeno 30
miliardi all’anno. E’ possibile eliminare tutto questo con
una spesa di circa 13 miliardi il primo anno e di 3 miliardi
negli anni successivi attuando una campagna di vaccinazione.
Cardine epidemiologico della strategia vaccinale è
l’immediata saldatura tra immunità naturale e immunità
indotta dalla vaccinazione. Cardine operativo è l’offerta
attiva della profilassi a tutti i bambini suscettibili, di
età compresa tra 13 mesi e 8 anni e, successivamente, a
tutti i nuovi nati, al tredicesimo mese di vita.”
Queste sono le dichiarazioni e i
dati del Ministero della Sanità, ci chiediamo ancora dove
sono andati a trovare 500.000 casi di morbillo in un anno ?
La vaccinazione anti morbillo è
volontaria, negli ultimi anni è sponsorizzata moltissimo e
sta avendo sempre più bambini vaccinati.
I risultati sono
comunque questi da: programma di immunizzazione varato nella
Regione Veneto.
Il vaccino
è stato "utile" in ben 98 casi su cento (NdR: cosi ci
raccontano le fonti "ufficiali" colluse con le
case
farmaceutiche...)
Nel primo semestre del 1997 si sono verificati nel
territorio veneto 3566 casi di morbillo, 550 non erano
prevedibili. Sono stati colpiti 321 militari provenienti da
altre regioni italiane,
155 bambini sebbene fossero stati
vaccinati, 103 soggetti in età inferiore ai sedici mesi.
L’efficacia protettiva del vaccino è pari al 98,3 per cento.
Venti individui ogni mille cittadini non sono tuttavia
vaccinati.
La percentuale di infezione secondaria è la famiglia nel 75
per cento dei casi mentre nel 25 per cento sono i luoghi
pubblici (soprattutto le scuole materne).
Nel Veneto
l’età media dei malati di morbillo è oscillata dai 5 anni
del 1982, ai 9 del 1990, ai 16 del 1994, ai 15 del 1997.
La stima dei soggetti veneti suscettibili era pari al 16,3
per cento nel 1980, pari al 12,2 nel 1985, pari al 17,6 nel
1992, pari al 21 nel 1995. - Tratto da “Il Gazzettino”, 20 marzo 1998
Ma che cambiamenti ci sono stati
dopo la vaccinazione di massa ?
La prima cosa che si ha l’opportunità di osservare è lo
spostamento dell’età in cui i bambini contraggono il
morbillo. Una volta la malattia compariva tra i 3 e i 9
anni. Ora facilmente questa patologia viene contratta dopo i
15 anni, questo grazie solamente alla diffusione della
vaccinazione. Mentre il morbillo era una malattia
“tranquilla” nella maggior parte dei casi quando veniva
contratto entro i 9 anni. A questo proposito ricordiamo i
vecchi “medici condotti”, quando c’era un caso di morbillo
mandavano tutti bambini a provare a prenderlo, cos’ì avevano
chiuso il problema. Ci chiediamo se questi “medici” erano
degli sprovveduti o conoscevano bene la patologia e sapevano
bene come gestirla senza problemi. Riguardo a questo
chiedete ai vostri genitori se non era così.
Un altro
particolare che ci sembra giusto sottolineare: in quel
periodo c’era un “medico condotto” per 4.500 abitanti ora
per 7.000 c’è ne sono cinque e c’è sempre la fila.
Ritornando al morbillo se questo viene contratto dopo i 9
anni risulta molto più pericoloso perché normalmente può
generare problemi ai polmoni oppure al fegato.
Come si cerca di dimostrare la
validità della vaccinazione
Da “Natura & Dintorni”, anno XIII, n.1 - Aprile 2001, a
pagina 6 leggiamo: “Prendiamo per esempio il caso di
un’epidemia di morbillo realmente avvenuta in una colonia
estiva di 458 bambini in cui se ne ammalarono 58. Di essi 41
(cioè il 70% dei casi di morbillo) erano vaccinati, mentre
gli altri 17 non lo erano. Questo farebbe subito pensare che
il vaccino non sia efficace: in realtà mentre tutti (17 su
17) i bambini non vaccinati svilupparono il morbillo, solo
41 dei 441 vaccinati (solo il 9%) si ammalarono.
Ciò
significa che chi è stati in precedenza vaccinato ha una
probabilità estremamente bassa di contrarre morbillo, al
contrario di chi non è stato protetto con la vaccinazione”.
(A cura del Dr. Maurizio Sforzi, responsabile dipartimento
prevenzione- Bassano del Grappa)
Commento CO.R.VE.L.VA.
Questi dati, si possono leggere in molte maniere.
Innanzitutto, non è indicata l’età di questi bambini,
avevano più di 10 anni o meno? Perché le cose cambiano
molto, infatti con la vaccinazione antimorbillosa l’età in
cui viene contratta la malattia si è notevolmente alzata. Il
morbillo, quando era nella sua fase di grossa diffusione,
causava circa 80.000/120.000 casi su 550.000 nati, con
incidenza media del 18,18%; con la vaccinazione, su 458
bambini ci sono stati 58 casi, per cui una percentuale del
12,66%, di cui il 70% vaccinati. Senza vaccinazione, e lo
sottolineiamo, solamente il 18,18% contraeva la malattia.
Con la vaccinazione, in questo caso, l’ha contratta il
12,66%. Non ci sembra un gran risultato ! Inoltre, non si
accenna agli effetti collaterali che questo trattamento
sanitario causa. Alcune domande possiamo porci per chiarirci
meglio le idee.
A - Chi ha avuto il primo caso ?
B - E’ stato un bambino vaccinato a scatenare il contagio ?
C - Quanti bambini hanno avuto effetti collaterali tra i
vaccinati e quanti fra i non vaccinati ?
D - Quanti bambini hanno l’asma grazie al vaccino
antimorbilloso ?
Dopo l’introduzione della
vaccinazione, secondo l’OMS, sembra che il rischio di
contrarre il morbillo sia
15 volte più grande
fra i
vaccinati che fra i non vaccinati (Mendelsohn R.S., Des
enfants sains… meme sans medecine, Soleil, 1987).
Ma non è finita, hanno iniziato
affermando che con una vaccinazione si eliminava il morbillo
invece:
Da
vaccinetwork.org (sito
chiuso
non si sa perche' ?)
Vi riportiamo alcuni stralci di un articolo pubblicato nel
marzo 2000 su Pediatria Notizie, il bollettino della Società
Italiana di Pediatria.
L’obbiettivo è quello di raddoppiare le dosi di MPR nei
bambini, vaccinandoli sia sotto i 2 anni che nella pubertà,
poiché si è verificato che malgrado la vaccinazione le
malattie non scompaiono. Ricordiamo che tempo addietro,
quando si cominciò a proporre massicciamente
antimorbillo-parotite-rosolia, si dichiarò che in questo
modo la malattia sarebbe scomparsa (molti comunque non sono
d’accordo sull’opportunità della sua scomparsa); invece ciò
non è accaduto.
Si è visto semplicemente che l’età in cui si
contraggono si alza; ossia non ci si ammala più
nell’infanzia, quando queste malattie sono per lo più
innocue, ma ci si ammala nell’adolescenza o nell’età adulta,
quando i rischi sono maggiori. Ciò dipende dal fatto che il
vaccino darebbe un’immunità breve; quindi ora si propone un’altra
dose nella pubertà. A quando la proposta del vaccino per
tutta la vita ?
Ecco qualche stralcio interessante.
“Riprendendo le raccomandazioni dell’OMS il
Ministero della
Sanità ha emesso una circolare per la ripresa della
campagna
per il morbillo, rosolia e parotite. (…)
Se la
campagna venisse condotta in maniera incompleta,
raggiungendo solo basse coperture (inferiori al 90%) si
otterrebbe il risultato di ridurre le punte epidemiche e di
allungare gli intervalli interepidemici. Nella prima fase
della campagna, l’obiettivo deve essere quindi di
raggiungere coperture che superino il 90% fra i nati e,
contemporaneamente, di svolgere un’azione di recupero nelle
fasce di età oltre i 12-15 mesi. Bisogna in ogni modo
evitare di spostare l’età di massima incidenza della
malattia verso gli adolescenti o i giovani adulti età alle
quali, infatti, morbillo e parotite possono avere decorsi
più complicati.
Lo spostamento dell’età di massima incidenza della rosolia
avrebbe effetti gravissimi. (…)
La circolare ministeriale recepisce l’indicazione dell’OMS
di raggiungere il 95% di copertura della popolazione, anche
di quella immigrata, di età inferiore a 24 mesi.
Attualmente, la situazione italiana è caratterizzata da
un’ampia variabilità da regione a regione, con una media
nazionale di copertura considerata inferiore al 60%. Ben
lontana, quindi, dagli obiettivi. La variabilità
interregionale va da 25.5 a 87.7%.
Per quanto riguarda il morbillo
si possono già evidenziare alcuni effetti della vaccinazione
incompleta.
Nel periodo 1980-89 i casi notificati nei soggetti oltre 14
anni rappresentavano il 14% in media del totale, mentre nel
periodo 1990-97 tale quota è aumentata al 33%. Il 70% dei
casi riguarda maschi, perché le femmine sono più protette
dalla somministrazione del vaccino MPR per la protezione
della rosolia.
L’andamento
epidemiologico della rosolia è stato simile a quello del
morbillo, ciò significa che aumenta l’età di massima
incidenza. Anche se il numero totale di ragazze suscettibili
è diminuito, è in aumento il numero di donne adulte non
immuni. (…) Mentre la vaccinazione MPR ha avuto un effetto
sull’epidemiologia di morbillo e rosolia, essa non sembra
averne avuto alcuno su quella della parotite.
I casi notificati annualmente sono attualmente 45.000 per
anno, mentre negli anni ’60 ne venivano notificati
43.000/anno.
Questo può essere attribuito alla
scarsa
efficacia
dei vaccini contenenti il ceppo Rubini, ampiamente diffusi
in Italia.
Azioni da intraprendere
Nelle aree nelle quali la copertura vaccinale sia inferiore
all’80% entro i due anni di vita, bisogna intraprendere
immediate azioni per elevarla. La vaccinazione MPR può
essere somministrata insieme a tutte le altre vaccinazioni
indicate per la fascia di età.
La somministrazione contemporanea di più vaccini non aumenta
il rischio di effetti collaterali e il vaccino MPR deve
essere offerto gratuitamente in ogni ASL (vedi anche Legge
23 dicembre 1994, n. 724). Fra le azioni da intraprendere si
sollecita ad invitare i bambini alla seduta vaccinale con
invito scritto al proprio domicilio. Devono essere
utilizzate tutte le occasioni di contatto (visite per
malattie minori, visite di controllo, bilanci di salute) e
si deve cercare di recuperare tutti i bambini ancora
suscettibili che abbiano superato i 2 anni. Uno strumento
valido può essere quello di concentrare gli sforzi per
condurre campagne mirate limitate nel tempo, in maniera da
raggiungere tutta la popolazione.
L’anamnesi positiva per una
malattia non controindica la vaccinazione (ciò significa che
il Ministero consiglia di vaccinare anche i bambini malati
pur di non perdere tempo!!!, ndr).
Nelle aree in cui la copertura è
uguale o superiore all’80% e la quota di suscettibili al di
sopra dei due anni sia inferiore al 10% è possibile attivare
l’offerta di una seconda dose di routine all’età di 5-6 anni
o a 11-12 anni.
In questa fase è importante prevenire la circolazione delle
malattie anche nelle piccole comunità e riconoscere i
singoli casi, ogni diagnosi di nuovo caso dovrebbe essere
l’occasione per verificare lo stato vaccinale di tutti i
contatti nella comunità o nell’ambito familiare.
La
circolare evidenzia anche come le vere controindicazioni
alla vaccinazione MPR siano poche e come sulla base delle
evidenze scientifiche oggi disponibili non si debba ritenere
che esista una relazione causa-effetto tra vaccinazione con
MPR e vasculiti acute, otiti medie, neurite ottica, sindrome
di Guillain-Barré, atassia, malattie infiammatorie croniche
intestinali o pancreatiti (in realtà la letteratura
scientifica NON HA ANCORA AVUTO (o voluto) MODO ne' di
AMMETTERE ne' di ESCLUDERE LA CORRELAZIONE TRA VACCINO e
QUESTE MALATTIE; QUINDI NON CI SONO CERTEZZE.
Noi però
continuiamo ad occuparci di
richiesta di indennizzo per
soggetti che riportano
demielinizzazioni,
neuriti, encefalite,
infiammazioni croniche intestinali che possono
portare anche all’autismo,
ma non solo..
La vaccinazione per il Morbillo, Parotite e Rosolia non
conferisce una protezione al 100% dei vaccinati dopo una
singola somministrazione, l’efficacia protettiva sul campo
può variare fra l’80 e il 90%. Le più recenti indicazioni
raccomandano una seconda somministrazione, che può essere
eseguita in qualsiasi momento dopo 4 settimane dalla prima,
per raggiungere una protezione anche nei soggetti che non
avessero risposto alla prima. Quindi, non è necessario
aspettare i dodici anni.
In molti Paesi la seconda dose
viene offerta in età scolare.
Fonte: Ministero della Sanità
- Circolare n. 12 del 13 luglio 1999. Controllo ed
eliminazione di morbillo, parotite e rosolia attraverso la
vaccinazione.
By Baroukh Maurice Assael
Professore Associato di Pediatria, Università di Milano -
Direttore Centro Regionale Fibrosi Cistica Verona (dal
Ministero della Sanità - Circolare n. 12 del 13 luglio 1999)
Effetti Collaterali
La vaccinazione anti morbillo è decisamente più rischiosa
della malattia: rapporto beneficio-rischio della
vaccinazione MMR
1. Beneficio: il beneficio della
vaccinazione è la riduzione del rischio dovuto al morbillo.
Quali sono i rischi del morbillo? Il rischio più importante
sono le encefaliti post-morbillose. La frequenza è di 1 caso
su 1000-2000 casi di morbillo. Le encefaliti virali sono in
pratica un tipo di meningiti virali. La letalità da
encefaliti post-morbillose è circa di 1 a 10: quindi circa 1
bambino su 10.000-20.000 può morire per complicanze. Quanti
casi di morbillo vi erano prima della vaccinazione ?
“In epoca pre-vaccinale venivano notificati in Italia una
media di 60.000-80.000 casi all’anno di morbillo”.
In realtà, probabilmente i casi erano superiori, vista la
tendenza alla sottonotifica dei casi. Se si stimano quindi
100.000 casi/anno, in base ai dati precedenti, si può
stimare una mortalità per morbillo, in Italia, in epoca
pre-vaccinale, di circa 10 casi/anno (su 100.000 casi, 100
casi di encefalite, [1/1.000], col 10% di mortalità: 10 casi
di morte\anno). Le altre complicanze frequenti del morbillo
(otite e polmonite), non portano un aumento significativo
della mortalità, in un paese sviluppato come l’Italia.
2. Rischi
del vaccino: ci riferiamo al vaccino oggi più usato, quello
denominato MMR (measles-mumps-rubella) o trivalente, cioè il
vaccino anti-morbillo, rosolia, parotite. Gli effetti
collaterali più frequenti sono:
encefalite
da vaccino ed aumento di malattie
allergiche.
*
Encefalite: anche il vaccino può dare una forma di
encefalite, detta meningite asettica (AM). Le encefaliti da
vaccinazioni anti-morbillo variano come frequenza nei
diversi studi; spesso la medicina convenzionale sostiene che
l’incidenza delle encefaliti da vaccino è estremamente rara
(1-2/1 milione do dosi).
In diversi studi, è stato invece provato che l’incidenza è
MOLTO PIU’ ELEVATA.
Per esempio, in uno studio pubblicato su Lancet nel 1993 (5)
è stato indicato che l’incidenza dell’AM è di un caso su
11.000 vaccinazioni; in uno studio giapponese del 1996
(pubblicato su Acta Paediatr Jpn.), che è lo studio più
accurato presente in letteratura scientifica (perché ha
compreso una sorveglianza attiva che ha coinvolto un
elevatissimo numero di pediatri) sono stati testati 4
diversi tipi di vaccino MMR: la media delle encefaliti da
vaccino fra i 4 tipi è stata ancora più elevata, è stata di
7.85 casi ogni 10.000 vaccinati (6), quindi 0,7 su 1.000:
come si vede, in questo studio le encefaliti da vaccino
hanno una incidenza praticamente uguale a quelle da
morbillo. In base a questi dati il rischio di encefalite da
vaccino diminuisce (Lancet) od annulla (studio giapponese)
il beneficio del vaccino.
* asma: Dagli studi esistenti, è
emerso che i vaccini aumentano notevolmente l’asma nei
bambini.
Un primo studio è stato pubblicato su Jama nel 1994, ed ha
messo a confronto due gruppi di bambini: 243 vaccinati per
la pertosse confrontati con 203 non vaccinati. (7): i
bambini vaccinati avevano una frequenza di asma 5 volte
superiore rispetto ai non vaccinati.
Uno studio del 1997 ha confrontato un gruppo di bambini
vaccinati (difterite-tetano-pertosse-DPT-+ polio) con un
gruppo di bambini non vaccinati: mentre i non vaccinati non
avevano avuto episodi di asma, il 23,1% dei bambini
vaccinati avevano sofferto di asma ed il 30% di altre
patologie allergiche (8).
Per quanto riguarda la vaccinazione MMR, uno studio dalle
conclusioni molto evidenti è stato pubblicato su Lancet nel
1999 (9): sono stati confrontati 2 gruppi di bambini: il
primo gruppo (295 bambini) frequentavano una scuola di tipo
Steineriano; il secondo gruppo (380 bambini) una scuola
convenzionale.
I bambini della scuola steineriana avevano eseguito meno
vaccinazioni MMR, avevano assunto meno antibiotici, e
mangiavano più cibi fermentati. In particolare, solo il 18%
dei bambini steineriani avevano eseguito la vaccinazione MMR,
mentre il 93% dell’altro gruppo l’aveva eseguita.
Questi i risultati: il 5-8% di bambini steineriani avevano l’asma,
confrontati con il 17% dei bambini con asma dell’altro
gruppo. Come si vede, da tutti questi studi emerge un dato:
le vaccinazioni (ed anche la MMR) aumentano l’asma nei
bambini da 3 a 5 volte.
Di conseguenza, le vaccinazioni sono fra le principali
responsabili dell’aumento dell’asma in atto in tutti i paesi
occidentali, e quindi anche della mortalità da asma. Oggi,
in Italia, vi sono ben 1642 morti/anno da asma (10).
Considerando che le vaccinazioni contribuiscono in misura
rilevante all’aumento dell’asma, e considerando l’assoluta
sproporzione fra le morti evitate con la vaccinazione
anti-morbillo (10/anno= rispetto a 1642/anno, ne deriva
necessariamente una conclusione: che i rischi della
vaccinazione anti-morbillosa sono nettamente superiori ai
benefici: la vaccinazione deve essere sconsigliata.
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Il vaccino per il
Tetano causa
una "nuova malattia" nota come "sindrome
antifosfolipidica" -
10/05/2019
....trattasi invece di semplice Anafilassi....da vaccino
(qualsiasi), vedi sotto.
I nuovi adiuvanti sono composti da fosfolipidi, un
potenziale disastro.
Il
vaccino contro il tetano causa una nuova malattia nota sia
come sindrome di Hughes sia come sindrome antifosfolipidica
(APS).
È una condizione autoimmune che può attaccare qualsiasi
parte del corpo, sebbene sia meglio nota per infarti e feti
mortali. È probabile che l'APS diventi più comune con la
nuova generazione di adiuvanti vaccinali attualmente in
produzione.
I malati di (APS)
sono per lo più donne, e la sua diagnosi è spesso fatta a
causa di molteplici perdite di gravidanza. Come è tipico
delle nuove malattie, la ricerca si concentra sulla ricerca
di una causa genetica, nonostante il fatto che la
connessione con i vaccini sia ben nota e documentata.
Come suggerisce il nome, l'APS è una condizione in cui i
fosfolipidi, sostanze naturali e necessarie richieste da
ogni parte del corpo, sono visti come un agente infettivo
dal sistema immunitario. Quindi, questa sostanza che esiste
in ogni cellula diventa soggetta all'attacco.
Tratto da:
http://healthimpactnews.com/2013/tetanus-vaccine-causes-a-new-disease-known-as-antiphospholipid-syndrome/?fbclid=IwAR354Hq95XXZBenuS_k3KI8XXXYJRpoTo70luNqo_lq4U5HeA8by0yeMsX4
Trad. Aut.:
https://tinyurl.com/y2ekh2su
ANAFILASSI
con i VACCINI e farmaci
(Vitamina K1 = Konakion e Tachipirina = Paracetamolo)
Ecco cosa avviene con farmaci e Vaccini nei corpi sani,
specie quelli dei Bambini !
Il termine
inglese "aphylaxis" fu coniato nel 1902 da Charles Richet e
successivamente modificato in anaphylaxis, che deriva dalle
parole greche ἀνά ("contro"), e φύλαξις ("protezione").
Richet fu insignito nel 1913 del premio Nobel per la
medicina per i suoi studi al riguardo.
L'anafilassi è definita come «una grave reazione allergica a
rapida comparsa e che può causare anche la morte. Nelle
forme più gravi si parla di "shock anafilattico". È causata
da una particolare forma di ipersensibilità, comunemente
detta "allergia", verso una sostanza antigenica (detta
allergene, come quelli contenuti nei vaccini=antigeni e
contaminanti od adiuvanti).
L'anafilassi è una reazione acuta e violenta dell'organismo
verso un particolare antigene o allergene (sostanza
normalmente innocua che in taluni individui scatena
manifestazioni allergiche; ne sono esempio i Vaccini, i
veleni iniettati con essi ed alcuni farmaci, in particolare
la penicillina od ad esempio anche dall'ape al momento della
puntura).
Affinché questa reazione, mediata da una brusca, generale ed
anomala attivazione del sistema immunitario, in genere
attivata dai Vaccini e le loro sostanze tossiche. -
vedi:
Danni dei Vaccini
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Da un’altra ottica
Anno 33 No 3 1986 “Triades”
RIFLESSIONI sul PROBLEMA delle
VACCINAZIONI PREVENTIVE a
PROPOSITO del RECENTE VACCINO ANTI MORBILLO
- Dr. Michel Le Poivre
Traduzione a cura: Coordinamento Veneto Genitori per la
Libertà di Vaccinazione.
Alla luce
dell’Antroposofia di Rudolf Sreiner (R.S.) tenteremo di
portare qualche lume in un argomento spesso appassionato e
offuscato dell’inquietudine, perfino della paura e dalla
confusione, tanto le informazioni sono imprecise e cattive.
Questo problema è di primo acchito oscurato dalle ombre
della legge, che fa notare il carattere obbligatorio di
certe pratiche vaccinali; la salute sarà dunque appannaggio
dello stato ?
L’individuo non avrà che da sottomettersi? Sarà tenuto
dunque irresponsabile ?
Il pubblico è a sua volta troppo poco informato; i
pregiudizi e le attitudini
pseudoscientifiche,
dogmatiche paralizzano la maggior parte del tempo di ogni
dibattito che vorrebbe essere obiettivo.
Ma la cosa più grave è che la dimensione più vera
dell’essere umano; cioè la dimensione spirituale
fondamentale che ciò sia riferito ad un neonato
all’infanzia o ad un vecchio non è presa realmente in
considerazione, eccetto qualche volta sul piano sentimentale
e confusamente. Le vaccinazioni risalgono solamente alla
fine dal 18° secolo; l’inglese Jenner aveva in effetti
notato che il vaiolo non colpiva o colpiva in modo molto
attenuato i ragazzi delle fattorie che l’avevano contratto a
contatto delle mucche, “il vaiolo dalle vacche” malattia
eruttiva del capezzolo delle mucche; di conseguenze gli
venne l’idea di inoculare volontariamente il contenuto
vescicale delle mammelle di mucca attenuato all’essere umano
creando così una specie di malattia artificiale
relativamente ben tollerata, per prevenirne una ben più
grave.
Queste osservazioni puramente pragmatiche si situano in
un’epoca ben anteriore alla scoperta della microbiologia e
della immunologia moderna. All’ inizio l’iniezione vaccinale
si faceva a partire dal primo soggetto contaminato e da
braccio a braccio in uno slancio fraterno. Quello che è meno
conosciuto al grande pubblico è che si ebbe subito un numero
da dimenticare di persone che divennero ammalate e
gravemente a causa della vaccinazione sistematica e certi
nostri eroi della vaccinazione furono presto accolti come
degli invasori; era l’epoca iniziale della rivoluzione
industriale in Inghilterra.
Fin da quest’epoca certi si ribellarono, senza dubbio quelli
che avevano, più fiducia nell’igiene di vita che
dell’inoculazione del preteso miasma salvatore. Certi
pensavano che la salute fosse affare di “gente che sapeva “,
ma altri domandavano, di essere informati, volevano capire e
poter scegliere di conseguenza da uomini liberi e
responsabili.
Il dibattito si appassionò si politicizzò e la legislazione
si mescolò nella confusione generale. Non possiamo passare
in rassegna tutto lo sviluppo storico che ha portato alla
situazione di oggi, ben più sofisticata, per quanto riguarda
la scienza e la tecnica medica, ma non molto differente
quanto al fondo del problema .
La vaccinazione trae dunque origine dalle vacche; questo
termine adeguato all’inizio è a buon diritto per quanto
sopra descritto si estende curiosamente a tutte le altre
pratiche analoghe che presero ugualmente nome di vaccino
(dal latino Vacca).
In effetti certi medici e ricercatori accarezzarono di primo
acchito il sogno di sradicare tutte le malattie con tale
processo: bastava trovare il buon vaccino, il buon metodo ed
estenderlo aIl’insieme della popolazione perché non si
avessero più malattie.
Ma cos’è la
malattia ? Cos’è dunque essere ammalati ?
E’ solo il microbo che rende ammalati per caso per fatalità,
per punizione divina o meglio non è piuttosto il soggetto
che trovandosi spesso in stato di minor resistenza per tante
ragioni, tanto biologiche che psichiche, offre un terreno
favorevole allo sviluppo dei microbi che permette alla
malattia di svilupparsi:
il soggetto si serve del microbo in qualche modo anziché
subirlo .
Anche R. S. dice chiaramente che (si ricorre) si fa la
malattia perché se ne ha bisogno. La malattia avrà dunque
una finalità, un senso, il contrario di una prova gratuita.
Questo si mette in evidenza al momento di una epidemia di
morbillo: certi bambini faranno un “buon morbillo”.
Come si diceva, giustamente con il buon “senso”, una volta;
la malattia si manifestava tra l’altro con una temperatura
elevata e una eruzione importante, per contro, degli altri
faranno una malattia attenuata, vera in apparenza pur
tuttavia, come provano certi esami di laboratorio ha avuto
un contagio, un ultimo gruppo molto raro in effetti farà,
come si dice un morbillo complicato, queste complicazioni,
talvolta veramente serie sul piano neurologico, erano spesso
dovute a delle manovre mediche intempestive o meglio legate
allo scompenso di tare preesistenti ( non possiamo
sviluppare questi casi in dettaglio nell’ambito di un simile
articolo).
Ritorniamo al primo caso, quello del “buon morbillo”; il
soggetto dopo un periodo di incubazione, una dozzina di
giorni, entra nella fase di malattia detta di invasione: la
temperatura aumenta, il bambino diventa gonfio, il catarro
si installa; questa fase è rapidamente seguita dal periodo
eruttivo che sopraggiunge in un contesto acuto febbrile e
che non dura più di due tre giorni per continuare fino ad un
periodo di desquamazione con calo termico; un periodo di
convalescenza a chiudere questo ciclo.
Questo svolgimento clinico comporta certo delle notevoli
variazioni individuali, ma nell’ insieme è assai
stereotipato: la malattia realizza così una sorta di “forma
temporale”.Il ciclo del morbillo dura pressappoco una
lunazione (ciclo lunare) si potrebbe compararlo al ciclo di
sviluppo di una pianta: dopo essere stata seminata
(contagio) il seme sviluppa sotto terra delle invisibili
radici ( incubazione) prima di spuntare dal suolo come
giovane germoglio gonfio d’acqua ( invasione) il germe va
rapidamente a fiore (eruzione), poi appassisce
(desquamazione), ben inteso questa è un’immagine, si
potrebbe completare dicendo che il riferimento è una pianta
tropicale dallo sviluppo rapido grazie all’umidità (catarro)
e al caldo torrido (febbre) .
Il
morbillo in realtà è una
malattia
?
…
Esso non merita il nome che per le sue complicazioni, esso è
una “crisi evolutiva”, dunque il suo sviluppo è evolvere
spontaneamente verso la guarigione. diciamo di più il
bambino dopo tale crisi sviluppa delle nuove qualità non
soltanto nei tratti che si consolidano, nella fisionomia che
diviene più personale, ma anche nella gestualità che prende
sicurezza, migliora l’abilità manuale e I ‘elaborazione del
Iinguaggio ecc. ecc., fino ad un miglioramento del
carattere. In breve il bambino è passato per un importante
processo di trasformazione grazie a questa malattia .
Nel morbillo impegnato per primo è il corpo eterico “il
corpo vegetale” o “vitale” che permette lo svolgimento
durante la malattia di una profonda metamorfosi. Ossia la
malattia ha permesso di apportare “qualcosa di più” al
bambino cioè ha potuto svilupparsi confrontandosi con delle
forze nuove e si può dunque dire, sempre proseguendo
l’immagine del ciclo vegetale che la malattia ha portato dei
frutti . I
n cosa consistono veramente questi frutti ?
Secondo R.S. si tratta di un migliore adattamento del
veicolo corporeo familiare nato dalle correnti ereditarie
(corpo fisico corpo vitale) alle necessità
dell’individualità psico spirituale (corpo astrale e corpo
dell’io). Ora secondo R.S., sono proprio le correnti
ereditarie che creano la predisposizione a contrarre il
morbillo. Questa malattia dà dunque l’occasione di afferrare
meglio, di incarnarsi meglio, nel veicolo corporeo. Questa
conquista, questa lotta dell’individualità, la libera e la
rivolge verso l’avvenire, controlla la densità della
corporeità tutta carica delle influenze famigliari, si
manifesta valorosamente nel fuoco della febbre. La febbre è
ben altra cosa che un semplice accrescimento del metabolismo
avendo per conseguenza una sorta di “lavaggio all’acqua
calda”.
La febbre è la “fucina di Prometeo” che permette allo
spirito di rimodellare il corpo per farne un utensile
migliore, adatto alla sua missione spirituale. NelIa febbre
c’è il fuoco dello spirito, è il calore saturrnino, la
volontà creatrice dell’origine che si manifesta presso
l’essere umano in modo immediato misterioso, grandioso e
sacro. “Nella febbre si guarisce ancora” ha potuto dire il
Dr. Mees.
E’ una certa attitudine interiore che appartiene al medico
approfondire con la meditazione che impregnerà la pratica.
Lontano dunque dal sopprimere la febbre bruscamente con
degli antipiretici chimici per timore viscerale, per
pregiudizio e anche bisogna dire per evitare l’eventuale
disagio che causa nell’ambito familiare la cura di un
bambino ammalato, febbricitante; bisogna al contrario
sorvegliarlo e circondarlo di un’atmosfera serena positiva,
coraggiosa e al tempo stesso piena di venerazione per il
mistero che si sta compiendo. Bisogna accompagnare il
bambino nel suo sforzo di autoguarigione con dei gesti
terapeutici semplici che molte buone madri di famiglia sanno
fare spontaneamente per tradizione familiare, nati
dall‘esperienza e anche da un nobile istinto venuto dal più
profondo del loro cuore che oggi bisogna riapprendere, ma
con coscienza.
Beninteso bisogna che la febbre non diventi dannosa, sia che
si prolunghi troppo, ossia che il fuoco salvatore prenda
l’andamento di un incendio; ma anche in questo caso è
praticamente sempre possibile, grazie ad un giusto
trattamento vale a dire che può essere tollerata dall’essere
umano fino ad un certo livello alto senza indirizzarsi sul
piano psichico forzandone le barriere di provvedere ai
disturbi, che , appaiono iperacuti e violenti, per esempio
le convulsioni ipertermiche sono nella maggior parte degli
episodi di breve durata e non lasciano postumi.
Aggiungiamo qualche parola sull’ argomento eruzioni: é da
sottolineare che inizia a livello cefalico per propagarsi
rapidamente dal basso in alto nel senso del parto normale,
dunque testa in avanti .
Dopo il morbillo il soggetto ha fatto nuova pelle, in
qualche modo si é rinnovato come abbiamo considerato più
sopra, si può arrivare fino a dire senza esagerazione che si
tratta di una sorte di rinascita.
Ci piace menzionare, ispirandoci alle riflessioni di un
pediatra antroposofico tedesco, che la malattia infantile
viene a completare un processo planetario che non si è
potuto sviluppare armonicamente nella sfera del Karma
dell’individuo.
Ci sono sette malattie infantili in rapporto con le sette
sfere planetarie: il morbillo di cui ci occupiamo sarà in
relazione con il processo gioviale (Giove) gonfiatura,
perdita delIa forma, dopo rimodellaggio dei tratti, maggiore
equilibrio delle facoltà psichiche all’uscita della
malattia.
Ciò ci può invitare a meglio comprendere e a meditare ciò
che Paracelso voleva dire con queste parole “le malattie
sono degli operai del divino ” e che R.Steiner completa
precisando: “le malattie sono uno dei modi di guarigione del
Karma”. I bambini che contraggono il morbillo in un periodo
di epidemia bisogna notare che una tale epidemia non accade
per caso ma per particolari condizioni cosmico telluriche, e
che esse costituiscono in qualche modo lo strumento di un
Karma collettivo ne hanno bisogno per adempiere pienamente
la loro esistenza; se non lo possono a causa di una
vaccinazione oppure di un tasso di vaccinazione nell’ambito
familiare tale che un’epidemia non può trovare le condizioni
per manifestarsi, se la malattia non può avere libero
corso, ebbene tutto il lavoro di metamorfosi che avrebbe
dovuto svolgersi spontaneamente ad un livello subconscio e
supportato dalle “Gerarchie”, tutto questo lavoro dovrà
essere fatto secondo R.Steiner a livello pedagogico;
altrimenti la mancanza, il non avere potuto fare e in tempo
debito, pelle nuova, resterà per tutta la sua vita più o
meno “male nella sua pelle” come si dice giustamente nella
saggezza del linguaggio popolare.
E’ a questo livello che si dovrà poter situare il problema
della vaccinazione: si è capaci attraverso la pedagogia
incluse le arti curative a pareggiare le mancanze dei
bambini perché si è arbitrariamente chiusa la porta alla
malattia che tuttavia avrebbe avuto un gran bisogno di fare
?
L’educazione, “I’arte di guarire l’uomo dalla sua infanzia”
(R.S.), è implicitamente una medicina pedagogica. Che
succede sul piano biologico ?
Una tale malattia è detta immunizzante, vale a dire che il
soggetto non farà più la stessa malattia in caso di nuova
epidemia poiché non ha, molto semplicemente, più bisogno di
farla. A livello umorale ciò si giustifica con la presenza
di anticorpi, che si trovano ugualmente anche in casi di
immunizzazione artificiale, vale a dire, la vaccinazione.
Ma attenzione, nel secondo caso non si sta confondendo la
traccia lasciata dallo zoccolo con il cavallo stesso tutti
ignorano per di più la presenza del cavaliere che non ha
tracciato, ottenendo in qualche modo un “falso diploma senza
passare realmente la prova”? (Dr. R. Leroi)
Il soggetto e si immunizzato vale a dire esente dalla
malattia (latino immunis = esente da carico), ma si è
rinforzato, trasformato altrettanto ?
Nel caso della vaccinazione le reazioni biologiche si sono
sviluppate a basso tono senza elevazione termica libera,
vale a dire senza l’impegno dell’individuo, senza
combattimento vero, esse concernono principalmente il
livello biologico (eterico) ma anche il livello psichico
(astrale) come ci dimostrano certe turbe del carattere che
possono manifestarsi a seguito di una vaccinazione.
D’altronde i vaccinatori non fanno riferimento prima di
tutto ai problemi collettivi quello che può essere in certi
casi e in certe condizioni giustificato ma non lasciamo in
questo modo da parte il livello dell’individuo ?
E’ significativo d’altronde che le vaccinazioni sono state
trasferite dalle mani dei medici a quelle del legislatore.
Non c’è più riflessione, dialogo, ricerca di soluzioni ma si
segue ciecamente l’opinione della scienza del momento.
Pensiamo alle riflessioni profetiche di R.Steiner “la
scienza materialistica animalizza l’uomo”. Si obbietterà con
ragione che certe malattie molto gravi sono state quasi
sradicate con i vaccini.
Un esempio è il caso del vaiolo. Ma non è forse dovuto al
miglioramento delle condizioni igieniche ? SI !
E ora non si vedono certe malattie cutanee prendere sempre
più piede, accompagnate da danni organici seri, per esempio
come nel caso della psoriasi grave, che si può paragonare ad
una sorta di vaiolo freddo ? In più e soprattutto non si è
tenuti a trascurare e anche a nascondere il problema delle
“persone scomode” perché il vaccino del vaiolo ha recato
gravi problemi: certuni per esempio hanno contratto una
encefalopatia postvaccinale con postumi paralitici che
peseranno gravemente sul loro destino, malauguratamente non
si tratta solo di un caso, se ne hanno un buon numero che
deve essere preso in considerazione e portato in tutta
franchezza davanti alla coscienza.
In Francia esiste un lega per la libertà di vaccinazione una
lega” parallela” fondata coraggiosamente da M. f. Delarue,
alla quale noi rendiamo qui pubblicamente omaggio e che,
continua la sua azione sotto la presidenza della Signora
Delarue; una lega è dovuta nascere per fare ascoltare la
voce delle vittime e non solo quella dei laboratori di
ricerca.
Bisogna infatti considerare l’insieme della patologia e non
soltanto la malattia incriminata per i vaccini.
Non c’è più la difterite bene, ma che dire dell’angina
disperatamente cronica, che dire dell’accrescimento
considerevole della frequenza del cancro alla laringe ?
Grazie alla BCG non c’e quasi più la tubercolosi… ma quanti
bambini non hanno manifestato dopo una tale vaccinazione una
patologia strisciante a livello delle vie respiratorie
superiori perfino accompagnata da fenomeni allergici ? I
sanatori sono deserti ? Ma no, hanno cambiato semplicemente
i pensionati: gli asmatici o meglio gli ammalati di cancro
ai polmoni hanno preso il posto dei tisici di un tempo !
Per di più c’è sempre una cosa che è messa accuratamente al
bando: la possibilità di curare validamente certe malattie
con dei metodi non in vigore all’università.
Tuttavia certe malattie pongono problemi ancora più
delicati. Per la poliomielite il vaccino sembra ben
tollerato, ma ancora nessuno può dire assolutamente in tutti
i casi; sembra così efficace che questa malattia è in via di
scomparsa. Tuttavia il numero di malattie neurologiche
paralizzanti che evolvono per spinta e in modo cronico, non
cessano di aumentare, la più comune e anche la più diffusa
era ed è la sclerosi a placche… e si ricerca una causa
virale a questa malattia terribile… nella speranza di poter
fare un vaccino. Si dimentica completamente che la
poliomielite e le malattie dello stesso tipo evolvono in
modo subacuto o cronico è una malattia che si è sviluppata
con la civiltà occidentale (vita frenetica, stress, mancanza
di esercizio e agricoltura chimica forzata, alimentazione
troppo abbondante e troppo raffinata, abuso di dolcificanti
e di eccitanti, utilizzazione di mezzi antidolorifici e in
particolare di antipiretici ecc.) e che è rimasta
completamente sconosciuta nella cultura tradizionale fino
all’irrompere della cosiddetta civiltà.
Una medicina realmente preventiva non dovrebbe, anziché
inseguire dei miraggi e dei miracoli, informare la gente su
ciò che può fare per rinforzare la salute ed evitare o
almeno ridurre I fattori nocivi ?
Si rende evidente l’intreccio fra problemi medici e problemi
sociali; in società malata, medicina malata.
Il tetano pone problemi in ragione della sua gravità. Rimane
in effetti mortale in molti casi malgrado i progressi della
rianimazione medica, dunque bisogna rendere giustizia al
beneficio reso.
A differenza di una malattia epidemica che avviene in un
contesto particolare, la porta di entrata è un’apertura
cutanea, una ferita, dunque una situazione contingente. Ma
anche qui una scelta è possibile quanto alla modalità del
trattamento preventivo: per esempio una ferita ben trattata
che si è lasciata o fatta sanguinare un po’ sulla quale si è
passata dell’acqua ossigenata (NdR: o la propria urina),
medicando con della calendula, una cura con delle iniezioni
sottocutanee nelle vicinanze della ferita con un rimedio
specifico preparato a base di piante secondo certi consigli,
che R.Steiner aveva potuto dare ai medici della sua epoca,
rimedio che deve essere amministrato secondo la prescrizione
di un esperto tutto questo fatto tranquillamente
positivamente e coraggiosamente, ecco un metodo
profilattico, che presuppone d’altro canto un modo di vita
sano.
Trartto in parte da: corvelva.org/?page_id=18
I TEST sul VACCINO DPT DELLA HARWARD MEDICAL
SCHOOL e della FDA
Nel 1948
due ricercatori della Harward Medical School, Randolph Byers
e Frederick Moll, condussero dei test sul vaccino DPT presso
l'Ospedale Infantile di Boston e riscontrarono come fossero
presenti dei
gravi problemi
neurologici in seguito alla
vaccinazione. I risultati di questi test vennero pubblicati
nella prestigiosa rivista "Pediatrics".
Essi furono ignorati
dalla maggior parte dei pediatri e dalla
comunità
farmaceutica, fortemente interessata dal punto di vista
finanziario alla continuazione di questo programma.
Nel 1976,
Charles Manclarck, un ricercatore della FDA, fece notare che
"il vaccino DPT presenta una delle peggiori percentuali di
fallimento dei test ai quali sono sottoposti i prodotti
nella divisione di biologia".
Per chi è a favore delle
vaccinazioni, si consiglia questo bel scritto, questa lettera concisa
e convincente scritta dal medico neurologo dott.
Russell Blaylock di fama mondiale, saprà smantellare
tutti gli argomenti utilizzati a sostegno di questa
disumana pratica barbarica. - Dicembre 2009
Ho avuto il privilegio di incontrare il dottor Blaylock
nel corso di una conferenza pochi anni fa.
Lui è molto intelligente, un pensiero chiaro, logico
medico che non ha paura degli effetti negativi sulla sua
carriera nell’affermare la verità sulle atrocità delle
vaccinazioni. Ascoltare un medico come il dottor
Blaylock che non ha alcun interesse finanziario o di
altro tipo su questo argomento, solo per parlare della
verità per amore dell’obbiettività è infinitamente più
prezioso che ascoltare medici e altri "esperti" che lo
fanno per interesse.
By Sarah, TheHealthyHomeEconomist.com
VACCINI: PERTOSSE, con
quello ACELLULARE (DTPa) si DIFFONDE l’INFEZIONE –
Nov 2013
Still contagious. The current whooping cough vaccine may
allow people to spread the disease even if they don't
get sick, a new animal study suggests […] “There's a
difference between protecting individuals from illness
and bringing down the incidence of pertussis in the
population,” Merkel says. “To do both we may need a
different vaccine.”
TRADUZIONE
Ancora contagiosa. Un nuovo studio sugli animali
suggerisce che l’attuale vaccino contro la pertosse può
permettere alle persone di diffondere la malattia, anche
se non si ammalano […] "C'è differenza tra proteggere
gli individui dalla malattia e abbattere l'incidenza
della pertosse nella popolazione", dice Merkel "Per fare
entrambe le cose potremmo aver bisogno di un vaccino
diverso."
FONTE: Science 25 Novembre, 2013
http://news.sciencemag.org/health/2013/11/whooping-cough-vaccine-does-not-stop-spread-disease-lab-animals
Tod J. Merkel ricercatore presso l'Ufficio ricerca
vaccini e revisioni della
FDA, è
l' autore principale di uno studio condotto dalla stessa
FDA e pubblicato in PNAS dal titolo: “Acellular
pertussis vaccines protect against disease but fail to
prevent infection and transmission in a nonhuman primate
model”
http://www.pnas.org/content/111/2/787.full.pdf )
Lo studio ha evidenziato come i babbuini vaccinati
fossero protetti da sintomi severi associati alla
pertosse ma non dalla colonizzazione del batterio, non
si liberassero dell’infezione prima degli animali
“naive” (ndt: non da esperimento), e trasmettessero
facilmente la Bordetella pertussis ai loro contatti non
vaccinati.
I ricercatori hanno argomentato che questo era dovuto
alle differenze tra l’ immunità conferita dalla
infezione contratta naturalmente e quella conferita dal
vaccino. L’infezione naturale conferisce una robusta
immunità cellulo-mediata (cioè mediata da cellule: i
linfociti) che la vaccinazione in realtà previene
favorendo l’immunità umorale (cioè mediata da
anticorpi), che significa che il vaccino stimola la
produzione di anticorpi ma non la memoria di cui le
cellule hanno bisogno per una immunità robusta e di
lunga durata.
“When you’re newly vaccinated you are an asymptomatic
carrier, which is good for you, but not for the
population” ovvero “quando sei stato da poco vaccinato,
sei un portatore asintomatico, cosa che va bene per te
ma non per il resto della popolazione” - By Tod J.
Merkel
http://www.nytimes.com/2013/11/26/health/study-finds-vaccinated-baboons-can-still-carry-whooping-cough.html?_r=0
Commento NdR: Questo è esattamente l’opposto di
quanto viene solitamente detto ai genitori riguardo la
necessità di vaccinarsi, perché il “gregge” ha bisogno
di essere vaccinato per proteggere coloro che non
possono essere vaccinati (neonati, immunodepressi, ecc.)
Infatti la BALLA spaziale dell’effetto
gregge (protezione del gregge = le pecore) NON esiste
!
Un'altro studio recente della
FDA, afferma che negli
US:
"Ci sono
stati
48.000 casi
denunciati lo scorso
anno 2014, nonostante
gli alti tassi di
vaccinazione", ha detto
Anthony Fauci,
MD, direttore del
National Institute of Allergy
e Malattie infettive
del NIH.
"Questa
rinascita suggerisce la
necessità di ricerche sulle
cause che stanno dietro
l'aumento di
infezioni e
modi più
efficaci per prevenire
la diffusione della malattia."
"Questa
ricerca suggerisce
che, anche se
gli individui immunizzati con
un vaccino
acellulare possono essere
protetti dalle malattie,
essi possono ancora
essere infettati
con i batteri
e sono in grado
di
diffondere l'infezione
ad altri, inclusi i bambini
piccoli che sono suscettibili
di malattia
pertosse".
In parole povere: i vaccinati NON sono protetti dal
vaccino e possono anche infettare altri soggetti.....
Tratto da:
http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm376937.htm
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20200027
Il passaggio a un
vaccino per la pertosse creato artificialmente, in
laboratorio, con le tecniche di ingegneria genetica, è
responsabile dell’aumento dei casi di mortalità
verificatisi per la malattia negli Stati Uniti.
E’ quanto suggerisce e dimostra un nuovo studio a firma
della
Monash University, la più grande Università
australiana, con campus localizzati in Malesia, Sud
Africa, India e Italia.
I risultati sottolineano la necessità di condurre una
ricerca simile in Australia e nel Regno Unito, sotto la
supervisione dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, dove i casi di pertosse sono
entrati in una pericolosa spirale verso l’alto negli
ultimi dieci anni, come afferma il Dr. Manoj Gambhir,
Professore Associato presso la sede australiana della
Monash
University.
vedi: Pertosse
e Cure naturali
+ Pertosse +
Pertosse 2
+
Polio e Vaccini
+ Come
nasce l'Unica malattia del Vivente
+
I germi non solo causa di
malattia +
Effetto Gregge
+
Pertosse 2
+
Trivalente - 2 +
Interrogazione Parlamentare
+
Morti per vaccino
+
Penta Vaccini, i loro
pericoli +
Meccanismo dei danni dei vaccini
UK (Gran Bretagna)
Negli anni 1950 (mese di aprile), l'Associazione
Medicale Britannica, ha sospeso e proibito il
vaccino per la
difterite +
pertosse a
seguito di numerosi casi di
poliomielite
(paralisi
infantile) constatati sui
bambini vaccinati da quel vaccino.
Tratto da: I ciarlatani della medicina, a pag. 170.
VACCINI: PERTOSSE,
con quello ACELLULARE (DTPa) si DIFFONDE l’INFEZIONE
– Nov 2013
Still contagious. The current whooping cough vaccine may
allow people to spread the disease even if they don't
get sick, a new animal study suggests […] “There's a
difference between protecting individuals from illness
and bringing down the incidence of pertussis in the
population,” Merkel says. “To do both we may need a
different vaccine.”
TRADUZIONE
Ancora contagiosa. Un nuovo studio sugli animali
suggerisce che l’attuale vaccino contro la pertosse può
permettere alle persone di diffondere la malattia, anche
se non si ammalano […] "C'è differenza tra proteggere
gli individui dalla malattia e abbattere l'incidenza
della pertosse nella popolazione", dice Merkel "Per fare
entrambe le cose potremmo aver bisogno di un vaccino
diverso."
FONTE: Science 25 Novembre, 2013
http://news.sciencemag.org/health/2013/11/whooping-cough-vaccine-does-not-stop-spread-disease-lab-animals
Tod J. Merkel ricercatore presso l'Ufficio ricerca
vaccini e revisioni della
FDA, è
l' autore principale di uno studio condotto dalla stessa
FDA e pubblicato in PNAS dal titolo: “Acellular
pertussis vaccines protect against disease but fail to
prevent infection and transmission in a nonhuman primate
model”
http://www.pnas.org/content/111/2/787.full.pdf )
Lo studio ha evidenziato come i babbuini vaccinati
fossero protetti da sintomi severi associati alla
pertosse ma non dalla colonizzazione del batterio, non
si liberassero dell’infezione prima degli animali
“naive” (ndt: non da esperimento), e trasmettessero
facilmente la Bordetella pertussis ai loro contatti non
vaccinati.
I ricercatori hanno argomentato che questo era dovuto
alle differenze tra l’ immunità conferita dalla
infezione contratta naturalmente e quella conferita dal
vaccino. L’infezione naturale conferisce una robusta
immunità cellulo-mediata (cioè mediata da cellule: i
linfociti) che la vaccinazione in realtà previene
favorendo l’immunità umorale (cioè mediata da
anticorpi), che significa che il vaccino stimola la
produzione di anticorpi ma non la memoria di cui le
cellule hanno bisogno per una immunità robusta e di
lunga durata.
“When you’re newly vaccinated you are an asymptomatic
carrier, which is good for you, but not for the
population” ovvero “quando sei stato da poco vaccinato,
sei un portatore asintomatico, cosa che va bene per te
ma non per il resto della popolazione” - By Tod J.
Merkel
http://www.nytimes.com/2013/11/26/health/study-finds-vaccinated-baboons-can-still-carry-whooping-cough.html?_r=0
Commento NdR: Questo è esattamente l’opposto di
quanto viene solitamente detto ai genitori riguardo la
necessità di vaccinarsi, perché il “gregge” ha bisogno
di essere vaccinato per proteggere coloro che non
possono essere vaccinati (neonati, immunodepressi, ecc.)
Infatti la BALLA spaziale dell’effetto
gregge (protezione del gregge = le pecore) NON esiste
!
Quindi secondo le
fonti ufficiali i soggetti, bambini,
ragazzi, adulti,
vaccinati con il vaccino
per la
Pertosse,
Varicella
o con il Morbillo,
ecc., possono
facilmente "infettare"
gli altri,... purtroppo
questa possibilita' e'
valida anche per tutti gli
altri soggetti vaccinati
di QUALSIASI VACCINO
!
Nel 2014, un innovativo
studio pubblicato sulla
rivista Clinical
Infectious Diseases,
tra gli autori del quale
ci sono scienziati che
lavorano per Bureau of
Immunization, New York
City Department of
Health and Mental
Hygiene e National
Center for Immunization
and Respiratory Diseases,
Centers for Disease
Control and Prevention
(CDC), ha preso in
esame le prove che, nel
focolaio di morbillo
scoppiato a New York nel
2011, sia gli individui
precedentemente
vaccinati che quelli con
"immunità"
da vaccino, erano in
grado di essere
infettati con il
morbillo e di infettare
altri (trasmissione
secondaria).
Questa scoperta ha
suscitato anche
l’attenzione dei media,
come l’articolo apparso
su Sciencemag.org
nell’aprile 2014
intitolato:
“Per la prima volta una
epidemia di morbillo è
stata ricondotta ad un
individuo completamente
vaccinato“.
Questo studio
rivoluzionario
intitolato “Epidemia
di
morbillo tra persone
"immunizzate" (vaccinate)
in precedenza, New York
City, 2011”, ha
riconosciuto che, “il
morbillo può
manifestarsi anche in
individui vaccinati,
ma non è stata
documentata la
trasmissione secondaria
da tali individui”.
Al fine di scoprire se
individui completamente
vaccinati per il
morbillo siano capaci di
essere infettati e di
trasmettere l’infezione
ad altri, gli studiosi
hanno preso in esame i
casi sospetti ed i
contatti esposti durante
l‘epidemia di morbillo
del 2011 a New York. Si
concentrarono su un
paziente che aveva
ricevuto due dosi di
vaccino per il morbillo
e fu scoperto che,
”su 88 contatti, quattro
casi secondari avevano
ricevuto due dosi di
vaccino anti- morbillo o
avevano una precedente
positività di anticorpi
IgG per il morbillo .
Tutti i casi sono stati
confermati in
laboratorio, i sintomi
clinici erano coerenti
con il morbillo e
presentavano un’alta
presenza di anticorpi
IgG caratteristica di
una risposta immunitaria
secondaria.”
La loro
importante conclusione fu la seguente:
”Questa è la prima segnalazione di
trasmissione del morbillo da un individuo
vaccinato due volte. La manifestazione
clinica e i dati di laboratorio erano tipici
del morbillo in un individuo mai esposto al
virus.
Casi secondari avevano risposte anticorpali
anamnestiche robuste. Nessun caso terziario
si è verificato nonostante i numerosi
contatti. Questo focolaio sottolinea la
necessità di una approfondita indagine
epidemiologica e di laboratorio dei casi
sospetti di morbillo a prescindere dallo
status vaccinale“.
Ovviamente questo fenomeno: individuo
completamente vaccinato che infetta altri
individui completamente vaccinati, è stato
ignorato dalle agenzie sanitarie e dai
media.
Questi dati confermano la possibilità che,
durante il focolaio di morbillo verificatosi
a Disney, soggetti precedentemente vaccinati
(chiunque facente parte del 18% che si sa
essersi infettato-ammalato) possono essere
stati infettati o anche aver contratto il
morbillo dal vaccino e aver trasmesso il
morbillo sia ai vaccinati che ai non
vaccinati.
Fonte:
http://www.greenmedinfo.com/blog/measles-transmitted-vaccinated-gov-researchers-confirm
- a mezzo: comilva.org
Ecco altra bibliografia che dimostra questi fatti:
-
http://www.hopkinsmedicine.org/kimmel_cancer_center/patient_information/Patient%20Guide%20Final.pdf
- http://www.stjude.org/stjude/v/index.jsp?vgnextoid=20206f9523e70110VgnVCM1000001e0215acRCRD
- Outbreak of Measles Among Persons With
Prior Evidence of Immunity, New York City, 2011
http://cid.oxfordjournals.org/content/early/2014/02/27/cid.ciu105
- Detection of Measles Virus RNA in Urine Specimens from Vaccine
Recipients
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7494055
- Comparison of the Safety, Vaccine Virus Shedding and
Immunogenicity of Influenza Virus Vaccine, Trivalent, Types A
and B, Live Cold-Adapted, Administered to Human Immunodeficiency
Virus (HIV)-Infected and Non-HIV Infected Adults
http://jid.oxfordjournals.org/content/181/2/725.full
- Sibling Transmission of Vaccine-Derived Rotavirus (RotaTeq)
Associated with Rotavirus Gastroenteritis
http://pediatrics.aappublications.org/content/125/2/e438
-
Polio vaccination may continue after wild
virus fades
http://www.cidrap.umn.edu/news-perspective/2008/10/polio-vaccination-may-continue-after-wild-virus-fades
- Engineering attenuated virus vaccines by controlling
replication fidelity
http://www.nature.com/nm/journal/v14/n2/abs/nm1726.html
- CASE of VACCINE-ASSOCIATED MEASLES FIVE WEEKS POST-IMMUNISATION,
BRITISH COLUMBIA, CANADA, October 2013
http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=20649
- The Safety Profile of Varicella Vaccine: A 10-Year Review
http://jid.oxfordjournals.org/content/197/Supplement_2/S165.full
- Comparison of Shedding Characteristics of Seasonal Influenza
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2011
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0051653
- Epigenetics of Host-Pathogen Interactions: The Road Ahead and
the Road Behind
http://journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371/journal.ppat.1003007
- Animal Models for Influenza Virus Pathogenesis and
Transmission
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3063653/
- Acellular pertussis vaccines protect against disease but fail
to prevent infection and transmission in a nonhuman primate
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24277828
- Study Finds Parents Can Pass Whooping Cough to Babies
http://www.nytimes.com/2007/04/03/health/03coug.html?_r=0
- Immunized People Getting Whooping Cough
http://www.kpbs.org/news/2014/jun/12/immunized-people-getting-whooping-cough/
Vaccini obbligatori o no, tutti quanti sono da sempre
sbandierati come utili e sicuri anche e non solo dal
Ministero della salute, ma esiste una sentenza ben
precisa (ignorata da tutti…) che mostra come tali
distinzioni fra vaccini obbligatori e non, NON possono
sussistere - vedi:
Sentenza Corte Costituzionale
Le famiglie dei
danneggiati da vaccino dal canto loro sottolineano “lo
stato di abbandono in cui sono state lasciate dalle
cosiddette “istituzioni che dovrebbero tutelare”, infatti
“tutelano” ma solo i
fatturati di
Big Pharma….". +
Corruzione per i Vaccini
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